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Il grande affare del dopoguerra
di Claudio Tullii - www.zabrinskypoint.org
(data di pubblicazione su www.attac.it 02 aprile 2003)
Nostra intenzione è quella di fornire qualche dato nuovo rispetto a quelli già in circolazione. Vorremmo fare il
punto sull'enorme affare del dopoguerra in Iraq. E' fin troppo facile affermare, inizialmente, che l'interesse
nelle guerre postmoderne è legato non solamente all'occupazione territoriale, ma alla sperimentazione delle
tecnologie militari che, finchè non vengono usate restano pura mirabilia. In questa guerra ci sono molti
elementi nuovissimi: le E-bomb, per esempio. Bombe che distruggono tutte le componenti elettroniche che si
trovano nell'area circostante allo scoppio.
La guerra tecnologica è certamente anche altro dalla sperimentazione. E' il tentativo di creare un dominio
globale attraverso la costituzione di un esercito enormemente potente di pronto uso in tutte le aree
necessarie all'impero.
La guerra postmoderna è legata strutturalmente al ciclo economico in crisi di cui è la manifestazione
spettacolare. Questa guerra, voluta fortemente da anni, sta rappresentando la possibilità per il capitale di
riassorbire una quota rilevante del "surplus" di beni informazionali prodotti nella fase crescente della New
Economy. Vi è stato, dopo il 9/11, un nuovo dislocamento di investimento dei beni high tech a fini legati alla
sicurezza e sorveglianza: la digitalizzazione del controllo in tutte le sue forme ha rilevato quei capitali che
rischiavano di volatilizzarsi a seguito dello svaporare della New Economy. Il terrorismo, autentico e indotto,
ha "riciclato" un surplus che era destinato a scomparire nel nulla.
L'altro aspetto, quello legato al dominio imperiale, è stato il frutto di una rifunzionalizzazione delle tecnologie
del controllo digitale verso la "depolarizzazione": dato il piano unilaterale che si inaugurava dopo il 1989, il
capitale sta tentando di imporre il suo giogo globale sulla base di un dominio a carattere militare.
Il grande affare del post-dopoguerra non è quindi altro che la continuazione della New Economy con altri
mezzi: miliardi di miliardi di investimento su beni informazionali imposti al mercato globale attraverso i
marines.
Ovviamente non abbiamo neppure l'idea di cosa sono 10 o 20 miliardi di $. Ciononostante nel testo si parla
di cifre REALI, enormi, ma realissime. Di questo processo di regolazione globale asimmetrica, che è la vera
scommessa di questa guerra preventiva, cercheremo di delineare, sinteticamente, alcuni dati di riferimento
economici.
Il quadro generale:
- il costo complessivo della guerra, secondo stime, si aggirerà intorno ai 132 miliardi di $ (per cinque anni +
occupazione).
- il costo della ricostruzione dei pozzi petroliferi si aggirerà intorno ai 30/40 miliardi di $
- per ricostruire la rete elettrica e riportare la capacità produttiva a livello del 1990, si investiranno 20 miliardi
di dollari
- 2 miliardi di $ saranno investiti per ripristinare le infrastrutture (strade, aeroporti, scuole)
- nel 2003 è stata messa a bilancio federale per la difesa la cifra di 364,6 miliardi di $
- nel 2004 questa cifra aumenterà fino ad arrivare a 379,9 miliardi di $
Primo blocco di riferimento: il petrolio
La guerra è un enorme affare per le compagnie petrolifere americane (anche se non solo americane). Le
compagnie petrolifere che hanno finanziato l'elezione di Bush e che hanno fortemente voluto che egli
onorasse la cambiale con questa guerra sono:
la Exxon (il più grande gruppo petrolifero mondiale con 298 miliardi di $ di capitalizzazione in Borsa)
la Texaco
la Chevron-Gulf
La Exxon ha contribuito alla campagna elettorale di Bush con 1 milione di $.
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Per avere un'idea di quali sono state le percentuali delle donazioni, in generale, a Bush (e ai repubblicani) si
consideri questa tabella che raggruppa le corporation per tipologia:
ENERGY/NAT RESOURCES 75%
AGRIBUSINESS 73%
TRANSPORTATION 72%
CONSTRUCTION 67%
DEFENSE 65%
HEALTH 60%
FINANCE INSURANCE 58%
COMMUNICATIONS 45%
LAWYERS 32%
LABOR 6% .
Per avere un quadro storico relativo alle donazioni delle corporation dell'energia:
Anno Donazioni ai democratici Donazioni ai repubblicani
2002 $ 4,624,617
$ 18,034,297
2000 $ 6,928,153
$ 26,700,109
Secondo quanto riportato alla fine di settembre dall'agenzia di stampa Defense Logistic, la Exxon ha vinto
l'appalto di 48 milioni di dollari per la fornitura di benzina, gasolio ed oli lubrificanti per l'esercito, la marina,
l'aviazione, la Nato e le altre agenzie afferenti al Dipartimento della Difesa.
La fornitura comprende anche l'approvvigionamento alle basi italiane continentali (Vicenza, Camp Derby,
Napoli ecc) ed insulari (Sicilia, La Maddalena ecc). Questa cifra è un'inezia per una compagnia con introiti di
decine di miliardi di dollari annui, ma assume un aspetto interessante se si considera che la Exxon, per la
sua posizione di maggiore compagnia petrolifera, per di più statunitense e con un grande "ascendente" su
Bush, sarà la compagnia che più di altre trarrà profitti dalla conquista dell'Iraq e dei suoi campi di estrazione,
il 25% dei quali era già di sua proprietà prima del conflitto del 1991.
Per avere un'idea di quali interessi ha la Exxon e di quali strategie mette in campo anche nell'ambito
scientifico, si veda: http://www.greenpeace.it/esso.pdf
Secondo blocco di riferimento: la ricostruzione dei pozzi
Con un movimento lobbystico senza precedenti, l'amministrazione USA ha già appaltato i lavori di
ricostruzione a aziende legate direttamente o indirettamente a Bush e ai componenti il suo governo.
- La Halliburton (Dick Cheney, dal 1995-2000. Quando lasciò l'incarico mise al suo posto nel Consiglio di
Amministrazione Lawrence Eagleburger che fu Segretario di Stato di Bush s. nel 1992). Questa società è
sotto inchiesta da parte della Società di Controllo della Borsa americana, la SEC, per irregolarità contabili.
Questa società ha vinto l'appalto per spegnere gli incendi nei pozzi e per riparazioni degli oleodotti iracheni.
In precedenza la Halliburton si era distinta per spingere l'amministrazione Bush riguardo al corridoio del
Caspio: "Regista della riapertura del corridoio afghano è Dick Cheney, che, prima di divenire vicepresidente
nell'amministrazione Bush, era Ceo (Chief Executive Officer) della Halliburton, la maggiore fornitrice
mondiale di servizi per le industrie petrolifere, con cui egli ha accumulato una fortuna ricevendo per di più,
come liquidazione, un pacchetto azionario di 34 milioni di dollari. La Halliburton, la ExxonMobil, la Conoco e
altre compagnie statunitensi, che hanno investito 30 miliardi di dollari per lo sfruttamento delle riserve
energetiche del Caspio, premono per l'apertura del cosiddetto corridoio afghano, che alcuni petrolieri texani
(dotati di cultura storica) hanno denominato "la nuova via della seta"" (www.afghanistan.it).
La Natco è la società che ha, insieme alla Boot&Coots (texas) vinto l'appalto per la consulenza per i pozzi
petroliferi. Società presente in tutto il mondo si occupa di produzione di acqua, trattamento di petrolio,
condizionamento di gas, raffineria, hidrogeno, processi chimici, minerali e idrocicloni per alimenti. Il suo
motto ""Wherever you are in the world, whatever your oil, gas, or water process challenge, count on the
NATCO Group to deliver your solution", la dice lunga sull'ampiezza degli interessi di questa società.
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- La Schlumberger sarà, quasi sicuramente l'assegnataria dei lavori di esplorazione e trivellazione di nuovi
pozzi petroliferi.
Terzo blocco di riferimento: la ricostruzione delle infrastrutture
La Bechtel, gigante californiano. Sottogruppo della Halliburton, insieme alla Flour, la Kellogs Rown&Root, la
Parsons e il gruppo Louis Berger si spartiranno la torta della ricostruzione di strade, ponti, etc.
La Bechtel è una ditta a proprietà famigliare e molto segreta, con sede a San Francisco, che ottenne il
contratto di ricostruzione principale, valutato in 2,5 miliardi di dollari. Bechtel ha una storia leggendaria
nell'ottenere con successo grandi progetti grazie ad una rete di influenze. La ditta ha costruito la Hoover
Dam, il traforo sotto la Manica inglese e molti impianti per la produzione di energia nucleare degli STATI
UNITI. Nel suo libro "Amici in alto: La Storia Di Bechtel: La corporazione più segreta e come ha ricostruito il
mondo", il giornalista Laton McCartney descrive i legami dei Bechtel con le persone più potenti, soprattutto
repubblicani. Caspar Weinberger, segretario della difesa di Ronald Reagan, era una volta consulente legale
generale dei Bechtel; Il ministro di Reagan, George Schultz, è un ex presidente di Bechtel. "Gerald Ford
inoltre aveva contibuito, così come Richard Nixon prima di lui e Ronald Reagan dopo di lui, dando ai Bechtel
l'accesso commerciale alla maggior parte della tecnologia nucleare riservata della nazione", scrive McCartney
per offrire un esempio del livello di collusione dei Bechtel. E i Bechtel non sono estranei all'attuale
amministrazione Bush. In febbraio, il CEO dell'azienda, Riley Bechtel, è stato chiamato, insieme a dozzine di
altri quadri, al Consiglio sull'Esportazione del presidente, un gruppo consultivo per il commercio della Casa
Bianca.
Non è sorprendente, Bechtel era una delle aziende selezionate dall'USAID per fare un'offerta per un
contratto per l'Iraq. " Siamo una delle ditte principali di ingegneria e di ricostruzione nel mondo, quindi se c'è
un lavoro di costruzione di infrastrutture da fare in Iraq, abbiamo l'esperienza necessaria per farlo", ha detto
Jonathan Marshall, un portavoce della Bechtel. Ma Marshall era preoccupanto che i Bechtel potessero essere
visti come incitatori alla guerra. " Speriamo in una soluzione pacifica", ha detto. " I lavori dovrebbero essere
svolti in un'atmosfera di pace, non di guerra. Non stiamo provando ad approfittare di nulla".
La Kellogg Brown & Root, posseduta da Halliburton. Come ha riportato il New York Times l'estate scorsa, la
guerra contro il terrorismo ha dato ottimi frutti alla KBR. Dopo gli attacchi dell'11 settembre la società fu
scelta per costruire una base permanente per i detenuti, nella baia di Guantanamo, a Cuba. Il KBR, inoltre,
ha ricevuto un contratto di dieci anni e rinnovabile per fornire rifornimenti e approvvigionamenti logistici -controllando in pratico tutto, dai pasti alla produzione di energia -- all'esercito. Ma Halliburton ultimamente
sta passando un brutto periodo. L'azienda è stata perseguita per via di molte cause per danni dovute all'uso,
da
parte
di
varie
filiali,
di
amianto
e
sostanze
tossiche.
(per avere un quadro più dettagliato: www.salon.com
Quarto blocco di riferimento: i personaggi
Il conflitto d'interessi che soggiace all'amministrazione americana è storia molto lunga che non riguarda solo
la famiglia Bush. Vediamo solo alcuni dei personaggi coinvolti in questo mega-affare iracheno.
- George W. Bush, è, sulle orme del padre e in certi casi proprio in sostituzione del padre, nelle società
Spectrum Corporation, nella Arbusto Energy (poi denominata Bush Exploration) e nella Harken Energy
Corporation, industria energetica. Proprio per una storia di insider trading legata ad una manovra illegale,
G.W. Bush è indagato dalla magistratura americana.
- Donald Rumsfeld, è stato presidente e amministratore delle GIC, General Instrument Corporation, gigante
delle tlc via cavo. Il suo sottoposto, dai tempi di Reagan, Richard Perle, vera eminenza grigia della nuova
junta, s'è dimesso giorni fa per un conflitto di interesse legato alla vendita di reti in fibra ottica della Global
Crossing, sua società.
- Dick Cheney. Il vero burattinaio di questa amministrazione. Nel 1969 è deputato repubblicano dell'Illinois
("i fascisti dell'Illinois" nei Blues Brothers), sotto la presidenza Nixon. Nel 1988 è eletto capogruppo della
minoranza repubblicana alla camera dei deputati. Con l'avvento di Bush sr., Cheney viene nominato
Segretario alla Difesa, carica che mantiene dal marzo 1989 al gennaio 1993. Sotto la sua responsabilità
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vengono condotte due campagne militari di cruciale importanza: Giusta Causa a Panama e Desert Storm in
Iraq. È Cheney ad affidare a Paul Wolfowitz e I. Lewis Libby la formulazione della nuova dottrina sulla
"sicurezza nazionale". Gli Stati Uniti non esiteranno a colpire preventivamente e con il massimo della forza
militare ogni potenza ostile, che possa costituire una minaccia e sia sospettata di possedere armi di
distruzione di massa. Attualmente Wolfowitz è vice-segretario alla Difesa, e Libby capo dello staff di Cheney.
Ma sono gli affari il suo pallino. Nella presidenza Clinton, abbandona momentaneamente la politica e si siede
al Board of Directors dell'American Petroleum Institute e successivamente diventa Presidente e CEO di
Halliburton, una corporation multinazionale texana con oltre 100 mila dipendenti. Sotto la direzione di
Cheney la compagnia ha raddoppiato le sue donazioni alla politica (considerate legali negli Usa) e ottenuto
2,3 miliardi di dollari di commesse pubbliche. Per sé Dick ha tenuto uno stipendio annuo di 1,3 milioni di
dollari
e
il
frutto
di
18
milioni
di
stock-options.
- Condoleza Rice, è stata per tutti gli anni '90 direttrice della Chevron, sviluppando la politica aziendale in
Pakistan ed in Kazakhistan.
- Kathleen Cooper, incaricata agli affari economici, copriva la stessa funzione per Exxon; - -Donald Evans
(segretariato al Commercio) e Spencer Adams (segretariato all'Energia) provengono entrambi dal
management della Tom Brown Inc., settore petrolio e derivati.
Per finire, il Piano di Recupero in 12 punti della amministrazione USA:
Twelve-Step Recovery Plan for Future Former Nation of Iraqaeda:
1. Non-Greed-or-Vendetta-Inspired Regime Change through Superior Defense Technologies.
2. Purely Humanitarian Reconstruction of Bombed-Out Buildings & Facilities.
3. An Utterly Charitable Clean Water Initiative.
4. Completely Altruistic, Famine-Averting Agricultural Programs.
5. Non-Greed-Inspired Road & Highway Rehabilitation.
6. Exclusively Kindhearted Enhancements of Railroads, Airports, and Ports & Harbors.
7. Wholly Compassionate Oil Plant Revamps.
8. Entirely Benevolent Assembly of Dams & Desert Hydropower Facilities.
9. Fully Non-Avaricious New Oil Well Drilling and Oil Well Completion.
10. Profoundly Selfless Delivery of Oil Refining and Pipeline Services.
11. Mercilessly Crush the False Religion of "Islam."
12. Install "Florida-Style" Democracy.
Per un approfondimento sulle compagnie petrolifere implicate nella guerra all'Iraq :
http://italy.indymedia.org/uploads/iraq.pdf
e per quanto riguarda l'Italia:
http://213.21.158.86/cfdocs/pacepreventiva2003/index.cfm?fuseaction=IT.corso&corso_ID=154