Settembre 2001 Vol.1, N. 3 Questo terzo numero di Sterility News è
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Settembre 2001 Vol.1, N. 3 Questo terzo numero di Sterility News è
Settembre 2001 Vol.1, N. 3 Questo terzo numero di Sterility News è dedicato ad una delle caratteristiche fondamentali degli indicatori biologici, cioè la popolazione di spore in essi contenute. Saranno forniti alcuni approfondimenti indispensabili per meglio comprendere ed applicare questo parametro, al fine di garantire un controllo adeguato del Vostro processo di sterilizzazione. Buona lettura a tutti! Gli indicatori biologici sono prodotti a base di spore batteriche, le quali vengono opportunamente selezionate per consentire un controllo efficace e specifico dei diversi tipi di sterilizzazione. A seconda del procedimento applicato la legislazione richiede l’utilizzo di determinate specie batteriche e con particolari concentrazioni di spore, tutti dati che sono riportati nelle farmacopee europea (EP) ed americana (USP) (Tab.1). Tabella 1 Sterilizzazione Microrganismo Calore Secco 160°C Vapore 121 °C Ossido di Etilene Popolazione EP USP B. subtilis var niger > 1 x 105 104 – 109 B. stearothermophilus > 5 x 105 104 – 109 B. subtilis var niger > 5 x 105 104 – 109 In gen 106 B. pumilus > 1 x 107 Non indicato In gen 106 600 mg/l 54°C 60 RH% Radiazioni γ 1 I dati esposti in Tabella 1 evidenziano notevoli differenze fra le richieste della EP e quelle della USP. Come già accennato nei precedenti numeri di Sterility News queste differenze sono causate dai diversi approcci delle due legislazioni nei riguardi del ciclo di sterilizzazione. La USP è più flessibile poiché permette di adeguare il ciclo di sterilizzazione a seconda delle esigenze del prodotto, mentre la EP è più rigida in quanto il prodotto viene sottoposto ad un ciclo che è più strettamente definito. In entrambi i casi l’indicatore biologico deve essere sempre accompagnato da un certificato di analisi sul quale è riportata, assieme ad altri parametri utili, la popolazione nominale delle spore. Per gli indicatori biologici prodotti da SGM Biotech la popolazione viene determinata eseguendo un saggio su quattro indicatori, così come richiesto da ISO e da EN, nonostante per USP sia già sufficiente eseguirlo su soli tre indicatori. Per rendere più precisa la conta batterica il saggio viene eseguito su spore sottoposte ad uno shock termico, per questo motivo la popolazione è indicata sul certificato come “heat shocked population”. La popolazione degli indicatori biologici è un fattore basilare per valutare l’efficacia della sterilizzazione ed è in relazione con lo Sterility Assurance Level (SAL). SAL rappresenta la probabilità che un microrganismo rimanga vitale dopo che il campione è stato sottoposto alla sterilizzazione. Nell’industria farmaceutica questa probabilità è indicata con 10-6, definendo un prodotto come sterile se, dopo la sterilizzazione, non risulta vitale più di un microrganismo su un milione. Il concetto di SAL è legato a quello della riduzione logaritmica del numero di spore, cioè Spore Log Reduction (SLR). Una riduzione logaritmica di spore (1 SLR) si verifica nell’arco del D-value, che è descritto appunto come il tempo necessario per ridurre di un logaritmo (o del 90%) la popolazione di spore, a determinate condizioni di sterilizzazione. A partire dal SAL desiderato è possibile calcolare quante riduzioni logaritmiche sono necessarie per raggiungerlo, applicando la seguente formula: SLR = log popolazione + log SAL (1) NB: nella formula sopraindicata ed in quelle che seguono l’esponente del SAL (-6) va moltiplicato per –1 (diventando così 6). 2 Esempio: SAL desiderata: 10-6 Popolazione di spore dell’indicatore biologico: 106 SLR = log popolazione + log SAL = log 106 + log 106 = 6 + 6 = 12 Quindi, se l’indicatore ha popolazione 106, sono adeguate 12 riduzioni logaritmiche per garantire SAL 10-6. Dal momento che 1 SLR si realizza nell’arco di tempo del D-value, per raggiungere la sterilità il ciclo deve avere una durata pari a 12 x D-value (minuti). Il numero di SLR si può comunque ottenere utilizzando il valore F0, che tiene conto delle variazioni di temperatura che si verificano durante il processo. In questo caso la formula per calcolare SLR è la seguente: SLR = F0 / D-value (2) Esempio: D-value: 2 minuti Popolazione di spore dell’indicatore biologico: 106 F0: 24 minuti SLR = F0 / D-value = 24/2 = 12 Fondendo le formule (1) e (2) si ottiene: log popolazione + log SAL = F0 / D-value Tramite questa uguaglianza si possono determinare i singoli parametri coinvolti. Essendo noti lo Sterility Assurance Level, F0 e la popolazione, si può ricavare il D-value corrispondente. Altrettanto si può fare, di volta in volta, per gli altri parametri. All’interno della European Norm si trova un’altra importante regola che consente la valutazione delle caratteristiche degli indicatori biologici ed è la seguente: log popolazione x D-value ≥ 10 Esempio: Popolazione di spore dell’indicatore biologico: 105 log popolazione x D-value ≥ 10 log 105 x D-value ≥ 10 5 x D-value ≥ 10 D-value ≥ 2 minuti 3 Applicando questa formula è quindi possibile stabilire quale sia il corretto abbinamento tra D-value e popolazione. Il produttore deve fornire, come parte delle informazioni dichiarate, il valore nominale della popolazione di spore dell’indicatore biologico. L’utilizzatore ha però la possibilità di verificare il valore dichiarato, eseguendo un saggio di popolazione. Il numero di spore trovato è difficilmente uguale al valore dichiarato poiché diversi fattori possono influenzare i risultati. Si tratta infatti di eseguire prove semplici ma che possono risentire sia della tecnica usata, terreno di coltura, pipette ecc., sia della manualità dell’operatore. Quindi, al fine di ottenere risultati accettabili e confrontabili, è indispensabile seguire attentamente le procedure fornite dal produttore; su richiesta Biologik-B può fornire i protocolli standardizzati, redatti dalla SGM Biotech per i vari indicatori biologici disponibili. Di seguito è riportata, a grandi linee, la procedura relativa al saggio di popolazione sulle Spore Strip. In questo caso l’indicatore è costituito da strip di carta che devono essere finemente triturate al fine di recuperare nel miglior modo possibile le spore. Vi sono due modi per sminuzzare le strip, utilizzando un apposito mixer, oppure perline di vetro. In entrambi i casi vi è una ben definita procedura da seguire. Spore Strip: esempio di procedura del saggio di popolazione 1) dal lotto che deve essere analizzato selezionare casualmente 4 indicatori biologici; Metodo con mixer 2) estrarre asetticamente dalle bustine le strip con le spore ed inserirle nel contenitore del mixer, contenente acqua distillata sterile (il mixer utilizzato dalla SGM nel suo laboratorio di controllo qualità è disponibile presso la Biologik-B); 3) frullare fino ad ottenere una sospensione omogenea; 4) trasferire un’aliquota della sospensione in un contenitore sterile, evitando di intasare la pipetta con le fibre della carta (il miglior risultato si ottiene utilizzando la pipetta da 2 ml, meno precisa ma più grande di quella da 1 ml); 4 Metodo con perline di vetro 2) estrarre asetticamente dalle bustine le strip con le spore ed inserirle in una provetta di vetro, contenente acqua distillata sterile e tre perline di vetro, anch’esse sterili; 3) rimescolare la provetta sul vortex in modo da macerare finemente la carta delle strip; 4) aggiungere acqua sterile e vortexare ancora; Per entrambi i metodi 5) sottoporre il campione a shock termico riscaldandolo alle condizioni raccomandate dal produttore. Raffreddare usando un bagno di ghiaccio; 6) a partire dal campione sottoposto a shock termico preparare alcune serie di diluizioni (il numero delle diluizioni dipende dalla popolazione iniziale degli indicatori). Dall’ultima provetta di ciascuna serie prelevare una quantità di liquido sufficiente per seminare diverse piastre Petri, quindi aggiungere il terreno di coltura precedentemente sciolto e scaldato a bagnomaria; 7) lasciare solidificare ed incubare le piastre alla temperatura consigliata e per il tempo indicato. Metodo con mixer Trasferimento di un’aliquota Shock termico Semina Incubazione Strip Mixer Diluizioni seriali Metodo con perline di vetro Semina Vortex Shock termico Incubazione Strip Perline di vetro Diluizioni seriali Al termine dell’incubazione deve essere eseguita la conta delle Unità Formanti Colonie (CFU). Affinché questa sia precisa è necessario che il numero delle colonie per piastra 5 sia compreso tra 30 e 300, avvicinandosi possibilmente al valore medio. Quindi, una volta determinato il numero medio delle colonie lo si moltiplica per il fattore di diluizione ottenendo la popolazione media degli indicatori biologici considerati. Secondo USP, ISO e European Norms il saggio è considerato valido se la popolazione trovata rientra nel range –50% – +300% del valore dichiarato sul certificato. USP esprime questo range in termini logaritmici: il saggio è valido se il logaritmo della popolazione media trovata è compreso tra il logaritmo della popolazione dichiarata - 0,3 ed il logaritmo della popolazione dichiarata + 0,48. I risultati del saggio possono essere influenzati dal trattamento meccanico delle spore su carrier ed altrettanto possono fare le diverse pratiche di laboratorio e la manualità dei singoli operatori. E’ possibile utilizzare procedure alternative a quelle consigliate dal produttore, ma in questi casi le specifiche condizioni devono essere validate dall’utilizzatore. Anche il metodo con cui si rimuovono le spore dal carrier deve essere validato e deve includere la disintegrazione del supporto, in un liquido che non interferisca con la crescita dei microrganismi, o altre metodiche, come l’ultrasonicazione. Infine, è necessario fare particolare attenzione all’accuratezza della conta delle piastre. Essa dipende da una varietà di fattori, inclusi gli errori di diluizione, di pipettaggio e di calibrazione delle pipette automatiche, dalla manualità dell’operatore e dal numero di colonie per piastra. Gli indicatori biologici sono accompagnati da un certificato di analisi emesso dal produttore in occasione del loro rilascio. Tale certificato deve riportare le seguenti caratteristiche riguardanti la popolazione: ♦ la ♦ specie batterica utilizzata il numero di ATCC (American Type Culture Collection) ♦ la concentrazione nominale delle spore ♦ la dichiarazione di purezza della specie batterica ♦ la data di produzione e la durata degli indicatori Inoltre, sulla certificazione deve essere specificato se il produttore abbia sottoposto le spore a shock termico al fine di determinarne la concentrazione. 6 In questa pagina si trova un esempio di certificato di analisi della SGM Biotech per le Spore Strip, in cui sono evidenziati in grassetto i parametri riguardanti la popolazione. BIOLOGICAL INDICATOR CERTIFICATE OF ANALYSIS Reorder No. SGMS/6 Bacillus stearothermophilus ATCC 7953 For: Steam sterilization Culture: Soybean casein digest broth Storage: Controlled room temperature. Store away from sterilants. Do not dessicate Disposal: Autoclave at 121°C for not less than 30 minutes Purity: No evidence of contaminants using standard plate count techniques Lot No.: Bst-203P Manufacture Date: 1999 February 03 Expiration: 24 months from Manufacture Date 6 Heat Shocked Population: 1.0 x 10 Spores/Unit Assayed Resistance: (1) D-Value 2.0 Steam (121° C) Z-value 9.8° C Ethylene Oxide (600 ± 30 mg/l, 60% ± 10% RH, 54 ± 1°C) Dry Heat (160° C) (2) Survival 8.0 (2) Kill 20.0 minutes minutes minutes D-value reproducible only when exposed in an AAMI BIER vessel and cultured under the exact conditions used to obtain results reported here. MPN and Survivor Curve method used. Units are manufactured in compliance with SGM Biotech’s quality standards, USP, EN866 and ISO 11138 guidelines and all appropriate subsections. (1) (2) D-value calculated using Spearman-Karber method. Survival/Kill values are calculated according to USP and ISO 11138. 4 9 4 5 Errata Corridge: Numero 1 di Sterility News, Tabella 2, riga 3, colonna 4: 10 -10 anziché 10 -10 . 7 Approfondimenti su uno dei parametri fondamentali che caratterizzano gli indicatori biologici: 8