Cos`è la rete di eccellenza dell`italiano istituzionale
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Cos`è la rete di eccellenza dell`italiano istituzionale
La REI - Rete di eccellenza dell’italiano istituzionale L’idea L’idea di creare la REI è maturata poco a poco, con l’esperienza di tre decenni di lavoro “fuori dei patri confini”. La frequente constatazione di aver bisogno di conferme e suggerimenti da parte di esperti nazionali, spesso irreperibili o poco disponibili, e la convinzione della necessità di armonizzare la terminologia utilizzata in ambito comunitario con quella di ambito nazionale, per esprimere concetti simili, mi hanno spinto a lanciare questo progetto. L’ho fatto timidamente pensando che fosse troppo ambizioso, ma ho visto subito che suscitava l’interesse di molti; infatti i proseliti non sono mancati. I vari servizi di traduzione delle Istituzioni UE hanno aderito al progetto e la Commissione europea, su richiesta della Direzione generale della Traduzione (DGT), ha acconsentito a creare un “Gruppo di Esperti”, chiamato “Rete di eccellenza dell’italiano istituzionale (REI)”, che dal 2005 è repertoriato ufficialmente nel "Registro dei Gruppi di esperti" della Commissione europea. Questo GdE ha il compito di: 1) fornire suggerimenti e consigli per il buon governo della REI, affinché la REI veramente costituisca un dispositivo di contatto stabile tra le varie iniziative che mirano a rendere la comunicazione in italiano chiara, comprensibile, accessibile a tutti e qualitativamente adeguata; 2) vagliare le possibilità più consone per la messa in comune e la condivisione di risorse e strumenti di lavoro. Denominazione di questo nuovo soggetto Perché Rete? Perché deve essere un insieme di istanze collegate tra loro per condividere strumenti e risorse terminologiche, documentali e manualistiche, avente struttura reticolare e, soprattutto, flessibile. Perché Eccellenza? Perché deve riunire il meglio della competenza, della conoscenza e dell’autorevolezza. Perché dell’Italiano istituzionale? Perché il nostro lavoro ha incidenza diversa, ma certa, sul linguaggio in uso negli ambiti istituzionali. Finalità, attività e sviluppi possibili della REI Gli obiettivi La nostra iniziativa mira a: -Favorire la rapida comunicazione/trasmissione di terminologia e documentazione -Promuovere l’uniformità dell’uso terminologico -Facilitare il ricorso a referenti autorevoli e riconosciuti in caso di creazione di nuovi termini, di traduzione di concetti nuovi, di convalida di terminologia da inserire nelle banche dati appropriate. Le componenti La struttura della REI può essere così raffigurata: Accademia della Crusca Università Istituzioni italiane Istituzioni europee Cancelleria Come nella teoria degli insiemi: - A, B e C hanno deciso di mettere in comune parte delle proprie risorse intellettuali per realizzare gli obiettivi prefissati e hanno convenuto di far convergere i risultati della loro collaborazione in un sito proprio http://reterei.eu http://iate.europa.eu/iatediff/SearchByQueryLoad.do?method=load (IATE); - l’intersezione tra A, B e C corrisponde alla collaborazione che si realizza in ambiti privilegiati quali sono i gruppi di lavoro. Il sito L’indirizzo del nostro sito è http://reterei.eu/ Il sito per ora è gestito dal Dipartimento italiano della DGT della Commissione europea, su un dominio.eu. Esso contiene una biblioteca virtuale, le cui categorie corrispondono in generale alle aree di competenza delle varie componenti REI. La sua struttura ad arborescenza su tre livelli permette di ospitare i contenuti in modo sistematizzato e organizzato e di raccogliere informazioni, riferimenti e referenti, cioè tutto quello che può servire all’utente/membro Rei per accedere rapidamente e agevolmente a risorse di ordine terminologico, documentario e referenziale. Il sito dà spazio ai risultati delle ricerche dei gruppi di lavoro e mette a disposizione dell’utente collegamenti rapidi a pagine di ricerca e di aiuto. Il funzionamento La Rete è guidata da un Comitato di Coordinamento che è formato da 9 persone (3 per ogni componente). Il presidente, che resta in carica per un anno, è scelto tra i 9 membri. Il funzionamento del comitato è basato su un regolamento interno, che figura come allegato dell'Accordo di cooperazione professionale. L'accordo, fulcro del funzionamento della REI, è sottoscritto da tutti coloro che intendono aderire alla Rete. Compito principale del Comitato di Coordinamento è quello di coordinare le attività dei gruppi di lavoro e di organizzare le riunioni assembleari. I gruppi di lavoro Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro Comitato di coordinam t Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro Questi Gruppi funzionano in modo autonomo coordinati da un capofila che tiene i contatti con il Comitato di Coordinamento, informandolo regolarmente sullo stato d’avanzamento delle attività. Per ora i gruppi sono 4: 1) Terminologia giuridica 2) Terminologia economico-finanziaria 3) Qualità redazionale 4) Manuale di stile Essi portano avanti la: - Cooperazione in campo terminologico - Cooperazione in campo lessico-grammaticale - Collaborazione in ambito traduttologico - Collaborazione documentaria ll circolo virtuoso della cooperazione non sarà fine a se stesso, in quanto tutte le risorse messe in comune, convergendo in reterei.eu o in IATE e EUR-Lex, saranno messe a disposizione di una utenza (non solo di madrelingua italiana) molto più vasta di quanto ci si potrebbe immaginare. Già in questa prima fase abbiamo dato vita a collaborazioni tra Università (Forlì, Milano,Trieste), Ministeri, Cancelleria svizzera (per schede IATE o traduzioni di convenzioni) e Istituzioni europee. I primi esempi di realizzazioni concrete sono reperibili nelle pagine di http://reterei.eu, IATE e EUR-Lex Collaborazione esterna alla REI Il nostro modello ha già fatto un proselito. Infatti, i colleghi traduttori slovacchi hanno creato una Rete equivalente. I traduttori spagnoli e istituzioni nazionali spagnole lavorano in sinergia nel quadro di una piattaforma comune per la terminologia istituzionale e i colleghi greci guardano con molto interesse alla nostra esperienza. Si potrebbe ipotizzare l’avvio di una collaborazione interlinguistica magari partendo da un microprogetto come il thesaurus analogico TESAURIT http://reki.sslmit.unibo.it/ già in elaborazione in ambito REI. Concludo mettendo in evidenza quelli che ritengo i punti essenziali per la riuscita di un progetto di Rete come la nostra: - chiarezza di intenti e di presupposti, secondo obiettivi commisurati alle proprie forze, nonché condivisione di accordi prefigurati per essere duraturi; - perseguimento di obiettivi di qualità; - oculata scelta dei “compagni d’avventura”; - flessibilità e capacità di procedere per microprogetti con scadenze ravvicinate e macroprogetti di più ampio respiro; - scelta di una formula di cooperazione basata su un patto di collaborazione gratuita e volontaria. Bologna, 4 luglio 2007 DANIELA MURILLO PERDOMO Coordinatrice linguistica del Dipartimento italiano DG Traduzione della Commissione europea