[campania - i] eci_sud/01 16/04/12

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[campania - i] eci_sud/01 16/04/12
LUNEDÌ 16 APRILE 2012
CM
PATRIMONI & FINANZA
AGRICOLTURA & PRODOTTI
STILI DI VITA
Mutui, in calo
il numero
delle «surroghe»
La cipolla rossa
di Tropea
divide la Calabria
Adesso i manager
passano dalle spa
alle «non profit»
AGRIPPA A PAGINA VIII
SCHIARITI A PAGINA XIII
IL PUNTO
L’analisi dell’Osservatorio congiunturale Fondazione Impresa
Mezzogiorno
e investimenti
dall’estero
Uscita dalla crisi
Il Sud più indietro
del Centro-Nord
DI GIUSEPPE GALASSO
H
a giustamente ricevuto una particolare
attenzione il richiamo del presidente
Napolitano alla necessità che, nel tanto
parlare che si fa di crescita da accompagnare al
risanamento della finanza pubblica, si cessi di
invocare una tale crescita e si agisca per metterla
in moto. Si rivolgeva, chiaramente, alle forze
politiche e sociali, ma alcuni vi hanno letto anche
un memorandum per il governo. Comunque sia
di ciò, l’osservazione del Presidente appare non
solo opportuna, ma fondata. Per sollecitare la
crescita, e ancor più per avviarla, occorrono
risorse da destinare specificamente a questo
scopo: problema del quale poco o nulla si sente
parlare in giro da quelli che la crescita, appunto,
continuamente la invocano. Può avviarsi una
crescita soltanto con una serie di misure
puramente normative? Tutti sanno che possibile
non è. Che a più di qualcosa del genere pensasse
il Presidente con quel suo richiamo è attestato
dalla sua successiva esortazione ad attrarre in
Italia cospicui investimenti stranieri. E anche
questo non sembra un accenno di circostanza.
Una ripresa economica della misura necessaria
esige forti investimenti, proporzionati alle
dimensioni e alla competitività del mercato
globale. Possono essere in molti casi investimenti
di dimensioni minori, ma nel complesso si tratta
di certo di dimensioni cospicue. L’apporto estero
si configura perciò, a tale riguardo, ben più che
opportuno. E che non sia un’utopia puntare su di
esso si vede dalla notizia dello spostamento di
produzioni Ikea dall’Estremo Oriente in Italia, cui
è stato dato da tutti il dovuto risalto. Il problema
è appunto questo: che il capitale straniero venga
in Italia per accrescervi l’attività produttiva, non
solo per comprare le parti più allettanti del
nostro sistema economico. Occorre dire che al
problema è soprattutto interessato il
Mezzogiorno? L’Ikea localizzerà la sua produzione
italiana al Nord. Ma si sa pure di più casi di
investimenti esteri anche al Sud. Che cosa si può
fare, e come, perché gli investimenti stranieri
crescano e si collochino al Sud il più possibile?
Ecco una materia su cui governo e forze
economiche e sociali dovrebbero riflettere
specificamente in tempi rapidissimi.
MATTIUCCI A PAGINA XV
La strada verso la ripresa
Per le pmi il 62% del periodo nero è alle spalle
Per quelle settentrionali superato più del 70%
DI MICHELANGELO BORRILLO
L’inchiesta Come si muove nei porti meridionali l’Intelligence dell’Agenzia
S
e la crisi economica degli ultimi anni fosse rappresentabile con un tunnel lungo
100 metri, le piccole imprese del
Sud si posizionerebbero al metro
61,9. Quelle italiane, complessivamente, sentono di essere arrivate
più avanti, al metro 66,8 che emerge dalla media con quelle del
Nord-Est (metro 71,4),
Nord-Ovest (metro 70,1) e Centro
(62,5). È quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale di Fondazione Impresa, centro studi che si
occupa nello specifico delle pmi.
Dogane Così si scopre la frode
DI ROSANNA LAMPUGNANI
L’
Agenzia delle Dogane italiane è sempre più
la sentinella dei porti italiani contro l’ingresso delle merci contraffatte. E questo determina anche un calo delle importazioni. Dall’estero si preferisce andare in Germania, Inghilterra perché i controlli sono meno severi. Ecco come agisce
l’Intelligence antifrode nei porti del Sud.
ALLE PAGINE II E III
’’ L’intervista
Basso: «Olio,
80 dipendenti
valgono
come 7 ulivi»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLE PAGINE IV E V
Msc Crociera no risk
DI FELICE NADDEO
A PAGINA VII
A PAGINA IX
Esodo al contrario, ma un secolo fa: un caso «ripescato» a Ragusa
F
uga di cervelli.
Espressione ormai
quasi abusata quando si parla di giovani dalle grandi potenzialità che
dall’Italia emigrano all’estero o dall’arretrato
Sud verso l’opulento e
produttivo Nord in cerca
di lavoro, ricchezza ma
anche e soprattutto di
qualcuno che creda nelle
loro capacità. Ed invece
la storia di Ada Longhi,
sarta toscana che visse a
cavallo tra il XIX ed il XX
secolo, ribalta completamente l’assunto di base.
D’altri tempi
Ada Longhi
visse tra il XIX
e il XX secolo
In Italia i 20 scali
marittimi più
importanti sono
la «porta» delle merci
d’alto lignaggio e piene di
soldi che però disconoscevano completamente la
grande moda internazionale e gli stili moderni
Pininfarina a Bari
Pensa all’auto ibrida
DI GINO MARTINA
I
l «Voyage Planning & Monitoring
System», da poco in dotazione
esclusiva della flotta Msc, permette
di definire le rotte e di monitorare, in
tempo reale, la posizione esatta di ogni
nave in qualsiasi parte del mondo. E
con una frequenza di aggiornamento di
un secondo e un margine di errore inferiore a 5 metri, dalla sala tecnica è possibile controllare ogni spostamento.
Da Pistoia a Scicli per insegnare moda
Lei, ragazza madre malvista nella sua Pistoia d’inizio novecento, fu costretta a fuggire e trovò accoglienza nel profondo Sud,
la provincia di Ragusa. A
Scicli fu ospitata dall’Opera Pia Carpentieri dove avviò una scuola di sartoria
grazie alla benevolenza e
alla lungimiranza dell’allora vicepresidente, un
lombardo che superò la ritrosia della suora che dirigeva l’istituto. In pochi
mesi le sue sapienti lavorazioni ammaliarono le
donne non solo iblee ma
anche siracusane, catanesi e messinesi. Donne
95%
Traffici via mare
Il sistema Con «Vp & Ms» si monitorano le rotte Il progetto Per salvare Om carrelli
È
Occhio sul mondo
Monitoraggio a Sorrento
La storia Il costume in Sicilia tra Ottocento e Novecento sarà oggetto di un convegno sabato 21
DI ALDO CANGEMI
Il numero
che già furoreggiavano
nel Nord Italia come anche Oltralpe. La Longhi in
pratica «iniziò» all’alta
moda parigina centinaia
di donne di tutta la Sicilia
orientale diventando il
punto di riferimento della
sartoria isolana dell’epoca. Questa storia dal sapore fiabesco è stata riportata alla luce un secolo dopo grazie al lavoro d’archivio della dottoressa Giovanna Giallongo, relatrice
di «Ada Longhi, una sarta
di Pistoia a Scicli
(1910-1914)», opera che
verrà presentata durante
il convegno «Moda, musei, archivi. Per una storia
del costume in Sicilia tra
Ottocento e Novecento»
che si terrà sabato a Scicli
(Ragusa).
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Pininfarina il nome nuovo per la riconversione dello stabilimento dell’Om carrelli elevatori di Bari. La storica casa piemontese è tra i partner pronti a rilanciare il sogno Hybrid di Marco Saltalamacchia, ex manager di Bmw Italia, per la produzione di taxi verdi destinati alle grandi capitali europee: auto a
motore ibrido, metano ed elettrico.
A PAGINA XI