gustave flaubert - Il-Cubo

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gustave flaubert - Il-Cubo
GUSTAVE FLAUBERT
(Rouen, 12 dicembre 1821 – Croisset, 8 maggio 1880)
Flaubert nasce nel 1821 (come Baudelaire) a Rouen, capoluogo della Normandia.
Appartenente all’alta borghesia, suo padre è un notevole medico primario dell’ospedale di Rouen e
sarà succeduto dal primogenito; ha poi una sorella minore, Caroline, da lui molto amata. Cresce in
una famiglia illuminista, per niente religiosa, e ha una madre molto severa.
Passa i suoi soggiorni estivi in borgo di pescatori, Trouville, diventato poi luogo prediletto
di pittori e artisti in genere. Qui si innamorerà, nel 1836, di Elise Schésinger, all’epoca già madre.
Bruna, con gli occhi mori, diventa il grande ideale di Flaubert: soprattutto in Educazione
sentimentale vediamo il ricordo di questo amore quando il protagonista ha un colpo di fulmine per
l’eroina che viene definita un’apparizione.
Tra il 1830 e 1835 legge moltissimo: romantici, Goethe, l’ammiratissimo Shakespeare e il
Don Chisciotte, che sarà fondamentale. Nel 1835 comincia a scrivere: tra le sue opere
adolescenziali abbiamo Quidquid volueris (Quello che avrei voluto) e Passion et vertu. La prima è
la storia di una creatura nata in Cina da una donna e da una scimmia, portata in Francia come essere
esotico; brutto d’aspetto ma enormemente sensibile, si innamora della moglie del padrone e, deriso,
ammazza lei e il figlio. La seconda prende spunto da un fatto di cronaca in cui la moglie avvelena
marito e figlio per fuggire con l’amante: qui abbiamo una donna malmaritata (tema presente anche
in Madame Bovary) che si innamora (passione assoluta) di un casanova, il quale scappa in America
dopo aver scoperto i sentimenti di lei, ma lei lo segue dopo il duplice omicidio.
Frequenta il collegio, come era uso, e tutti i suoi compagni sono appassionati come lui di
letteratura. Nel 1840 prende il diploma liceale e, come da tradizione, mentre il primogenito segue le
orme del padre, lui viene iscritto a Legge (le facoltà del tempo erano Medicina, Legge e Teologia).
Prima però visita i Pirenei e la Corsica con un uomo di cultura, poiché i viaggi erano considerati
complementari alla cultura stessa ed erano spesso un regalo di diploma. Vede per la prima volta il
Mediterraneo e in questo ambiente “esotico” ha una crisi panteista, prospettiva con cui intenderà
sempre il mondo.
Dal 1841 al 1843 vive a Parigi, ma abbandona gli studi. Durante gli anni universitari
frequenta gli ambienti artistici e diventa amico di Maxime Du Camp, giovane e ricco scrittore. Altra
grande amicizia giovanile è Alfred Le Poittevin, filosofo che gli fa conoscere Spinoza; l’uomo
muore giovane e suo nipote, Guy De Maupassant, sarà l’unico vero successore di Flaubert. Con Du
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Camp, Flaubert ha in mente grandi progetti letterari. Scrive una prima Educazione sentimentale,
finita nel 1845 e pubblicata postuma.
Nel 1844 soffre di un malore sconosciuto (forse epilessia) e un colpo apoplettico lo
costringe ad abbandonare l’università e finalmente può dedicarsi allo studio, alla lettura e alla
scrittura nella sua casa. Si trasferisce a Croisset, dove morirà.
Nel 1845 la sorella Caroline si sposta e, essendo di salute fragile, viene seguita dalla
famiglia nel viaggio di nozze nel nord Italia. Flaubert rimane colpito da Genova, dove vede il
quadro La tentazione di Sant’Antonio, che considera molto romantico e che gli ispirerà l’opera
omonima.
Nel 1846 muoiono il padre, infettato da un malato, e la sorella, di parto. Il cognato
impazzisce e Flaubert rimane a Croisset ad accudire la bambina con la madre, mentre il fratello vive
con la famiglia a Rouen, dove è primario dell’ospedale. Impartisce personalmente alla nipote
un’educazione scientifica. Viaggia a piedi con Du Camp per la Bretagna e al ritorno i due amici
scrivono Par la champs et par le grèves, un’opera di esercitazione che non intendono pubblicare. In
questo testo troviamo il sostrato sociale che sarà poi in Madame Bovary.
Flaubert intrattiene una corrispondenza con la famiglia Schlèsinger, ormai trasferitasi in
Germania. Nel 1872 scrive che non si riconosce più nel mondo: lo spirito pubblico lo disgusta al
punto di tenersene lontano; scrive, ma aspetta a pubblicare; unica sua compagnia è un cane; non
vive di sogni, ma di ricordi.
Nel 1848 scoppia la Rivoluzione contro la Monarchia e nasce la Seconda Repubblica. Con
Du Camp e Bouilhet va a Parigi a scopo “contemplativo” e descriverà quanto visto nella (nuova)
Educazione sentimentale. Nel frattempo il cognato di Flaubert diventa un alcolista (verrà internato
anni dopo) e questo determina il definitivo affido della bambina alla nonna e allo zio.
Flaubert scrive una prima versione de La tentation du Saint Antoine, storia dell’eremita
ritiratosi nella Tebaide. Le tentazioni rappresentate nel libro, ammette l’autore, sono in realtà le
proprie. L’opera diventa una somma analitica prodigiosa, che abbraccia letture e conoscenze
religiose. Racconta cose vere, ma le rafforza un po’. Crede di aver superato il Romanticismo
attraverso la sua opera: Antonio rifiuta tutte le passioni possibili e immaginabili. Il Romanticismo è
negato in favore del panteismo, vago all’interno dell’opera ma reso esplicito dalla richiesta finale
del santo: egli desidera diventare materia e perdere la propria identità.
Nel 1849 parte per l’Oriente con Du Camp, un Oriente che nell’ ‘800 comprende l’Africa
settentrionale, che è sotto l’Impero Ottomano. Visitano Egitto, Libano, Damasco, Tripoli, Palestina,
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Turchia, Grecia e Italia, dove Flaubert si fermerà e verrà raggiunto dalla madre. Descrive nel suo
diario ciò che vede. Durante il viaggio, comincia a pensare alla stesura di Madame Bovary.
La stesura del romanzo andrà dal 1852 al 1856 e Madame Bovary viene pubblicato a puntate
sulla rivista “La revue de Paris” di Du Camp a partire dal 1856, per uscire l’anno dopo come
romanzo. Nella prima pubblicazione le scene più ardite vengono tagliate con disappunto di
Flaubert, che fa aggiungere una nota dove spiega che si tratta di un’antologia di brani tratti
dall’opera per scelta dell’editore e non dell’autore. Riscrive anche La tentation, alleggerendola.
La versione integrale di Madame Bovary viene immediatamente ritirata dal mercato e
Flaubert viene accusato di oltraggio al pudore, alla morale e allo Stato. Lo scrittore è ormai una
potenza sciale e molti si impegnano in suo favore; Lamartine definisce il romanzo “opera della
verità”. Flaubert verrà assolto col solo rimprovero che la lettura deve spingere alla virtù e il
romanzo diventa un successo di scandalo (tutti vogliono leggere le pagine incriminate). Qualche
mese dopo, Baudelaire viene imputato per gli stessi motivi, subendo la censura di alcune poesie e
dovendo pagare un’ammenda.
Nel 1858, abbandonata La tentation, Flaubert comincia a scrivere Salambô, donna di
fantasia figlia di Amilcare Barca. Quest’opera vuole essere esotica, fantastica, provocatoria e
provocante come avrebbe dovuto essere La tentation. Siamo a Cartagine nel II secolo a.C. dopo la
sconfitta della seconda guerra punica. Cartagine ha un esercito di mercenari che, non venendo
pagati, iniziano una guerra (fatto storico di cui non sappiamo nulla ma che viene citato da Polibio).
Flaubert la descrive fantasiosamente celebrando la gloria di Cartagine e l’amore tra la bellissima
sacerdotessa del Sole Salambô e il capo dei barbari. La donna muore quando muore il compagno,
perché con lui è morta la passione. Questo romanzo nasce dalla nostalgia del mito, impossibile da
celebrare con Madame Bovary, ed è una contemplazione distaccata del mito romantico. Se da una
parte la critica non è convinta, il pubblico invece è entusiata.
Flaubert comincia a scrivere la seconda Educazione sentimentale nel 1864, finisce nel 1868
e la pubblica nel 1869. L’opera, impregnata di noia romantica, all’uscita non ottiene successo
(mentre oggi si contende il titolo di capolavoro con Madame Bovary). Flaubert, in una Francia
tormentata dalla guerra, si ritira a Rouen con la madre e il fratello.
Nel 1871 Flaubert si sente un sopravvissuto (i suoi amici sono ormai morti) e non si
riconosce nel mondo sorto dalla guerra. Nel 1872 muore la madre: una perdita che lo lascia nella
solitudine. Scrive il romanzo Bouvard et Pécuchet: due impiegati del catasto abbandonano il lavoro
grazie a una notevole eredità e si ritirano in campagna per dedicarsi a tutte le scienze per la ricerca
dell’assoluto.
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Nel 1875 il marito della nipote rischia il fallimento dell’industria di legname di cui è
proprietario e Flaubert cede tutto alla donna per poterli salvare. Dopo una vita da borghese si trova
povero e i giovani scrittori che lo sostengono cercano di farlo assumere come bibliotecario, ma lui
non vuole la carità pubblica.
Scrive ancora i Trois Contes, tre racconti che attraversano la Storia: La légend de SaintJulien l’Hospitalier, vita di un santo medievale che è rappresentata sulla vetrata di una chiesa; Un
coer semple ed Hérodies.
Flaubert muore l’8 maggio 1880, appena ricevuto il posto onorario di bibliotecario. Nel
1881 viene pubblicato il primo libro di Bouvard et Pécuchet e Maupassant viene invitato a
completare l’opera, ma non si sente all’altezza.
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