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Pagina inziale » Musica » Articolo n. 14098 del 30 luglio 2016
For those I never knew
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For those I never knew la musica di Luca Flores. Sono passati più di vent’anni dalla scomparsa di Luca Flores.
La sua musica è ancora di straordinaria intensità ed attualità, il suo peso specifico è rimasto intatto.
Tre musicisti, uno dei quali stretto collaboratore di Flores dagli anni ‘80 ma tutti comunque ammiratori della sua
musica, interpretano molti dei suoi brani non solo nello scontato “omaggio” ma soprattutto nella convinzione che la
musica di Flores abbia ancora molto da dire, specialmente in questo momento, nel panorama del jazz non soltanto
italiano.
Antonio Zambrini pianoforte, Guido Zorn contrabbasso, Alessandro Fabbri batteria.
Nato a Palermo, Luca Flores inizia a 5 anni suonare il pianoforte. Trasferitosi a Firenze nel 1970, studia al
Conservatorio Luigi Cherubini ottenendo brillantemente il diploma in pianoforte.
Del 1974 è il suo incontro con il jazz: forma un quintetto e un trio, e con i gruppi Streams di Tiziana Ghiglioni e Matt
Jazz Quintet con Gianni Cazzola e partecipa ai maggiori festival italiani.
Conosce Chet Baker e Dave Holland e suona nei loro gruppi imponendosi a livello internazionale. Collabora anche con altri moltissimi artisti
italiani ed internazionali, insegna a Firenze presso il CAM dal 1985 all’87; tra i suoi studenti Stefano Bollani. Il 29 marzo 1995, 10 giorni dopo
aver registrato 5 brani musicali al Planet Sound Studios di Firenze, muore suicida nella sua casa di Montevarchi.
Guido Zorn Fiorentino, poco più che ventenne nel 2002 si sposta a Parigi per studiare e perfezionarsi al Conservatoire National Supérieure, e per
inserirsi nel fervente contesto del jazz e della musica improvvisata. Fra le molte collaborazioni, oltre ai gruppi Le Monde De Kota e Rockingchair,
suona con Johnny Griffin, Phil Woods, Nguyen Le, Rachel Gould, Aldo Romano, Alain Jean-Marie, James Newton, Eddie Handerson, Joe Cohn,
Fabrizio Bosso. Nel 2013 sceglie di ristabilirsi in Toscana.
Alessandro Fabbri inizia l’attività concertistica nel 1980 suonando stabilmente con Massimo Urbani, Tiziana Ghiglioni, Luca Flores, e
collaborando, in seguito, con Larry Nocella, Pietro Tonolo, Harry "sweet" Edison, Al Cohn, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Bobby Watzon, Steve
Grossman, Dave Holland, Albert Mangelsdorff, Bruno Tommaso, Steve Lacy, Jean “toots” Thielemas, Jack Walrath, Gary Smulyan, Dave
Liebman. Partecipa a numerose Rassegne e Festival tra cui: Leverkusener Jazz Festival, La Spezia, Parigi, Clusone, Grenoble, Roccella Ionica,
Siena, Ivrea, Reggio Emilia,Jazzitalia di Verona, Fenice Jazz presso il Teatro La Fenice di Venezia, Barga Jazz, Rassegna del Jazz italiano di
Ankara ed Istanbul, Gray Cat.
Antonio Zambrini, pianista e compositore. I suoi brani originali sono spesso apprezzati e talvolta riproposti da colleghi musicisti, anche di grande
prestigio: nel 2002, il pianista inglese John Law dedicava a Zambrini il suo cd The moment, il grande saxofonista Lee Konitz ha inciso brani di
Zambrini in una serie di cd registrati assieme e pubblicati nel 2007 da “Philology”, il trombettista newyorkese Ron Horton, tra i fondatori negli anni
90 del Jazz Composers Collective, ha inciso diversi brani di Zambrini nel suo cd It’s a gadget world , con Zambrini stesso al piano, Ben Allison ed
Anthony Moreno, registrato nel 2006 a New York.
Il pianista Stefano Bollani apre con un brano di Zambrini il suo cd Piano solo per "ECM", la celebre etichetta tedesca, nel 2006. Altri brani di
Zambrini sono eseguiti nei cd Recital trio live di Michele Francesconi, e Cajon jazz trio del pianista spagnolo Evaristo Perez (Freshsound
Barcelona, 2013).
Brani di Zambrini poi sono inclusi in compilation radiofoniche e non, ed in cd allegati a riviste specializzate (vedi Jazz Magazine, nov. 2003,
Musica Jazz, dic. 2003, Radio Popolare raccolta 2001, Scimmie city jazzclub, 2004, Mystere Piano, Velut Luna 2007.
Zambrini ha avuto occasione di suonare con, tra gli altri, Mark Murphy, Lee Konitz, Enrico Rava, Ben Allison, William Parker, Hamid Drake,
Claudio Fasoli, Eberhardt Weber, Tiziana Ghiglioni, Nenna Frenlone, Tino Tracanna, Gabriele Mirabassi, Roberto Bonati, Ron Horton, Tiziano
Tononi, Riccardo Luppi, Paul Jeffrey, Garrison Fewell, Javier Girotto, Paolino Dalla Porta, Eliot Zigmund, Rita Marcotulli, Pietro Tonolo, Emanuele
Cisi, Jesper Bodilsen, Morten Lund. Suoi arrangiamenti orchestrali e brani originali sono stati eseguiti dalla Big Band dei Civici Corsi Jazz di
Milano, dall’L’Ensamble Jazz del Conservatorio di Milano, dall’Ensamble Sonata Island.
Collabora stabilmente con la Cineteca Italiana di Milano per la sonorizzazione dei film muti, improvvisata dal vivo al pianoforte solo. Questa
formula ha portato alla realizzazione molte decine di performance, svolte poi anche in altre sedi in Italia e all’estero, fino alla partecipazione al
Festival Internazionale del Cinema di Mumbay nel 2008.
Zambrini ha insegnato nei Conservatori di Como, Parma, Brescia, Bari, La Spezia, e insegna attualmente nel Conservatorio di Verona.
Pavia, 30/07/2016 (14098)
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