Immigrati, Ugl: il lavoro non ha colori

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Immigrati, Ugl: il lavoro non ha colori
UGL NEWS
VII - n° 205 del 21 Dicembre 2006 - A cura dell’Ufficio Stampa dell’Unione Generale del Lavoro
00187 Roma, via Margutta 19 - fax 063201472 e-mail: [email protected]; [email protected]; [email protected]
Immigrati, Ugl: il lavoro non ha colori
Presentato un manuale di protezione sociale per gli stranieri
l “lavoro non ha colori”,
questo il tema al centro
del convegno organizzato dal sindacato Emigrati
Immigrati-Sei Ugl che si è
svolto ieri a Roma presso la
Sala del tempio di Adriano.
Un’iniziativa voluta per affrontare le diverse sfaccettature del problema dell’integrazione sociale e culturale dando voce proprio ai
diretti interessati, gli immigrati. Nel corso del convegno hanno preso la parola
rappresentanti della comunità del Marocco, del Pakistan, del Perù, delle Filippine e dei paesi dell’est europeo. Ad aprire i lavori è
stato il responsabile nazionale del Sei Ugl, Luciano
Lagamba mentre a concludere l’incontro è intervenuto il segretario generale
dell’Ugl, Renata Polverini.
«L’Ugl con il Sei ha deciso
I
di creare una struttura dedicata all’emigrazione e all’immigrazione per dare
l’assistenza e il sostegno
necessari ad affrontare i
piccoli e grandi problemi
all’interno di un Paese straniero e nell’inserimento nel
mondo del lavoro, perché
vogliamo una società più
giusta, dove il lavoratore ha
diritti in quanto tale, senza
distinzione di razza, sesso o
religione». «Non dobbiamo
dimenticare – ha detto Lagamba,– che dietro ai problemi ci sono le persone,
con le loro storie e i loro
bisogni. Per questo abbiamo chiesto ad esponenti
delle principali comunità
stranieri del nostro Paese di
portare una loro testimonianza e affrontare insieme
le problematiche che ancora impediscono una reale
integrazione degli immi-
grati nel nostro Paese». Il
Sei Ugl da tempo è impegnato nell’assistenza e nella
tutela dei lavoratori migranti, che necessitano di
informazioni per far valere
i propri diritti, dai più semplici ai più complessi. Sono
tante le domande che gli
stranieri rivolgono al sindacato: quali sono gli obblighi
del datore di lavoro, quali i
diritti in caso di maternità o
di malattia, i dubbi sulla
pensione. Questioni concrete alle quali non sempre
si trovano risposte semplici
ed esaustive. Per questo
l’Ugl ha pubblicato un Manuale di protezione sociale,
edito in tre lingue, italiano,
inglese e spagnolo. Un vademecum, snello e di agile
consultazione, che fornisce
risposte semplici sui temi
legati al lavoro, la previdenza e la famiglia.
Per Alitalia blocco di tutte le attività
e manifestazione a Roma
ul fronte Alitalia, mentre il governo sta lavorando alla privatizzazione, i sindacati stanno studiando nuove forme di mobilitazione. Ieri si è tenuto
una riunione intersindacale
tra le 8 sigle (Ugl trasporti,
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sult, Anpav, Avia e
Unione Piloti) che hanno indetto lo sciopero di venerdì
S
scorso 15 dicembre. Nel vertice è stata fatta una valutazione dello sciopero e sono
state discusse eventuali
forme di mobilitazione. Proprio Roberto Panella, responsabile nazionale Ugl
Trasporti, ha annunciato alla
stampa che è stato deciso il
blocco di tutte le attività del
gruppo Alitalia e una manifestazione nazionale a
Roma. Questa la protesta
che i sindacati sono pronti a
mettere in campo se dal Governo, nel frattempo, non arriverà una convocazione che
faccia chiarezza sul futuro
della compagnia in vista
della sua privatizzazione.
Non sono da escludere inoltre aventuali iniziative anche
durante il periodo di tregua
per le vacanze natalizie.
Lavoro, non
abbassare
la guardia
n «dato positivo che
comunque va seguito
con molta attenzione evitando di pensare che il problema della precarietà sia stato
sconfitto e che il divario tra
Mezzogiorno e il resto d’Italia
sia stato superato». Lo sostiene
il segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone,
commentando i dati dell’Istat
sull’occupazione con una crescita nel terzo trimestre 2006
pari a 23 mila unità per un aumento del 2%. «E’ chiaro infatti che – continua il sindacalista – se la disoccupazione cala
grazie ad una maggiore espansione del lavoro tempo determinato e quindi della precarietà
non possiamo ritenerci soddisfatti; d’altro canto recenti indagini svolte dalla Guardia di
Finanza dimostrano che l’economia sommersa e gli illeciti in
materia di diritto del lavoro non
sono affatto passati di moda.
Così come è evidente che la
sorprendente performance del
Mezzogiorno è stata aiutata anche dalla diminuzione della
forza lavoro, lasciando comunque sempre ampio il gap con il
Centro e il Nord». «In sintesi –
conclude Mollicone – non dobbiamo abbassare la guardia e
sostenere solo ciò che di positivo c’è in questa crescita».
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