il graffio in pillole

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il graffio in pillole
Il Graffio del Viaggiatore
(con la V maiuscola perché Ivan vuole così)
Numero 13 - febbraio 2016
( NUMERO SPECIALE … perché 1 anno di Graffio è un qualcosa di speciale!! )
Non avevamo idea di quanto potesse durare …
ed arrivare fin qui ci sembra un traguardo importante …
il Graffio del Viaggiatore compie un anno di vita …
avevamo tanto da pubblicare anche questo mese, ma sentivamo la necessità di fare qualcosa di diverso … segnare il passo … fermarci
per un attimo e guardare indietro … per osservare quanto di bello avevamo costruito insieme a tutti voi …
voi che non ci avete abbandonato mai!
… è stata una sensazione bellissima …
allora abbiamo pensato di ripercorrere insieme un anno di Graffio … un anno di emozioni …. di riflessioni … di pensieri … in una maniera
molto semplice … l’unica possibile … dando la giusta importanza alle parole …
parole che altro non sono che lo specchio dell’anima …
e siccome l’animo umano raccoglie un bagaglio di tante cose piccole e grandi, troppo preziose da rischiare di perderle, ci sembrava
fondamentale fare una sorta di spremitura del Graffio, rileggendo insieme a voi degli estratti di ciò che è stato pubblicato in
quest’anno e che crediamo sia importante riproporvi …
frammenti piu o meno brevi, ma nei quali, a nostro modo di vedere, trapelava in maniera piu marcata il pensiero piu intimo e vero sulla
vita e soprattutto il “mondo interiore” di chi lo aveva scritto …
quel mondo fatto di emozioni e sentimenti che ci portiamo dietro e che ci rappresenta sempre …
chiamatele “pillole di Graffio” se volete …
non sappiamo se il lavoro che vi stiamo proponendo sia effettivamente utile a qualcosa …
… sicuramente lo è stato per noi che lo abbiamo concepito e ci auguriamo sia lo stesso anche per voi …
nelle pagine che seguono, non troverete ne immagini ne disegnini ne foto… nulla di nulla … solo parole…
le nostre e le vostre parole … le uniche cose che contano …
ringraziamo ancora una volta chi ha sempre dimostrato la pazienza e la voglia di leggerci ogni mese e chi condivide nel Graffio una
parte di se, scrivendo sempre con gioia e piacere di farlo …
a voi tutti diciamo: siete preziosi!
Buon Graffio del Viaggiatore e tutti voi!!
Lontano
Ero lontano come perduto
ma ero arrivato e mi sono ritrovato
Sabbia, l'aria era blu, verde la vita
[Michele]
… Ciò che spinge noi appassionati a viaggiare, altro non è che la ricerca di emozioni forti, un desiderio antropologico di capire l’uomo e
la sua cultura, fare il pieno di odori e sensazioni nuove, arricchirci di cucine e sapori diversi, una propensione all’esplorazione come
fossimo tanti piccoli Jules Vernes intenti a scrivere nella nostra mente pagine ricche di misteri e di scoperte che vorremmo poi
ritrovare nella realtà del nostro percorso, in un suggestivo incontro tra sogno e realtà, con segrete ambizioni che diventano
meravigliosi traguardi …
… A volte sappiamo essere audaci, immergendoci in intense e fugaci passioni o graffiando il nostro cuore di amori tanto profondi
quanto impossibili, che durano per sempre nel nostro cuore. Viaggiare è un bisogno continuo di arricchimento interiore …
… Bruciare spazio e tempo con la stessa velocità con cui prende fuoco un fiammifero, rende i luoghi tutti uguali, spogliandoli di quella
corona di emozioni e di ricordi senza i quali un luogo altro non sarebbe che un mero punto geometrico ..
… L’esperienza unica e la sfida più bella credo siano rappresentati dal completo abbandono al divenire del viaggio e dei suoi
accadimenti, come fossimo parte del magico ingranaggio della vita. Privilegio del viaggiatore è la leggerezza …
… Alleggeriamoci da inutili aspettative e preoccupiamoci solo di partire, perché tutto il resto accadrà naturalmente …
… Il viaggio altro non è che continuare a vivere lontano migliaia di chilometri da casa nostra, nulla di più … pura vita …
… Camminare è una scoperta continua, e quel villaggio dimenticato da tutti diventa per noi il luogo più importante del mondo, dove
troviamo tutto ciò che cerchiamo nel mondo e le risposte alle nostre aspettative
… Con la genuinità del vagabondo riusciamo più facilmente ad entrare nelle case di chi prima ci guardava con sospetto ma che poi col
tempo ci consegna le chiavi del suo mondo …
… Spostandoci a piedi nel territorio, la nostra prospettiva sarà simile a quella della gente che incontriamo, vedremmo il mondo in
maniera orizzontale, dalla stessa altezza, gomito a gomito, con gli stessi occhi …
… Mi auguro di fare tanti viaggi ma di non avere mai fretta, vivendo ogni attimo con la calma ed il tempo necessari finché il cuore mi
parli e mi dica: puoi ripartire!
[Alessandro Ranucci]
… Sono le le quattro e mezza del mattino e non riesco a dormire … perché In tutto il mondo è sempre la stessa orribile storia, perché
gli Aborigeni, gli indiani d'America, gli indigeni dell'Amazzonia, i pigmei vengono estirpati dalle loro terre, sradicati dalle loro origini,
tradizioni, costumi, finiti per essere emarginati da tutti, trattati come bestie …
… Io non ci sto al vostro progresso economico, Io non ci sto alle vostre false promesse, Io non ci sto alla deforestazione. Io non ci sto
alle vostre risorse minerarie per arricchire l'occidente e i generali corrotti e specialmente non ci sto al vostro potere di decidere la
vita per gli altri ...
… Sto piangendo come un bambino, non riesco neanche ad essere più incazzato. Se penso che oggi è l'ultimo dell'anno e tutto il mondo
si sta preparando per l'ennesima inutile grande festa, rimango indifeso e me ne vergogno davanti a tutte le minoranze, di far parte
dell'uomo bianco …
… Anche i giovani Batwa vorrebbero pensare solo a giocare, a crescere come tutti gli altri bambini del mondo …
… Promettetemi che non ci faremo rubare quel piccolo amore dentro ai nostri cuori,
l'organo vitale che batte in ogni essere vivente …
… Potete pensare che sono un'ipocrita, che questi viaggi li faccio solo per pulirmi la coscienza, per egoismo. Lo so che sono pieno di
difetti, e credetemi ne ho tanti, appunto per questo viaggio per scoprire me stesso e crescendo smussarli col tempo …
… E' ora di svegliarsi, ma in tutti i sensi, ormai è mattina e anche il cielo sta piangendo con me, mentre gli uccellini cantano seguendo il
corso della natura ... il più forte sopravvive …
[Ivan Ske]
… E’ un paese dove si scivola sulle emozioni ed è tanto difficile non iniziare a piangere. Ma non è un piangere di infelicità, sono lacrime
di veri sorrisi, lacrime che quando cammini si asciugano e ti baciano il viso …
[Michele]
… Io penso che sia importante non perdere di vista il proprio cervello. Il mio cervello è tanto tranquillo, a parte quando parte e poi me
lo ritrovo un pò scassato dopo alcune ore di puro divertimento !
¡ Hay que gozar !
… Il mio cervello certe volte dice che non sa perché mi stuzzica così. E allora ecco che vengono fuori queste idee, il Madagascar per
esempio. Oppure l’Indonesia. Il mio cervello, piccolino e birichino rompe così tanto le scatole che difficilmente smette di bisbigliare …
Io lo so che lui lo sa. Io lo so che adoro il mio piccolo cervello rompiscatole, non ce la farei mai senza di lui…
A LA LUNA YO ME VOY…
quiero calor…
[Michele]
… Il viaggiare è vedere, avere curiosità e sempre essere positivi con tutti e con se stessi …
… Non si finisce mai di imparare, e di cambiare pelle, non si termina e si determina ma siamo in continua evoluzione capaci di adattarci
ad ogni situazione. Il bello di essere unici, diversi e per questo tutti uguali …
… Esco a piedi facendo le strade che ormai conosco abbastanza anche senza bisogno di consultare la mappa della città che tengo
sempre in tasca. Nella tasca dei pantaloni dietro e a sinistra, ormai è un'abitudine ...
… Esco per mangiare, niente di importante, sono da solo come sempre …
[Michele]
… Quello che quasi 10 anni fa mi apprestavo a compiere, sarebbe stato il viaggio più bello, quello che non scordi mai …
… Viaggiare, per chi ha l’umiltà di voler imparare, rappresenta un grande insegnamento di vita,
un motivo di crescita e di maturazione interiore …
… Quello che stavo per compiere non sarebbe stato un viaggio come tanti, ma “Il Viaggio”, quello che non avrei mai dimenticato e che
avevo sempre sognato di fare. Una mistura perfetta di emozioni, avventura, fatica e passione. Onirica ricerca del mito
centroamericano, fatto di personaggi eroici, da Sandino a Ernesto Guevara, di storie sofferte e di grandi contraddizioni. Un viaggio
avvincente, un capolavoro personale, un’esperienza di vita che non avrei mai dimenticato e della quale sarei andato per sempre fiero …
… Lessi molto, forse troppo, e mi innamorai di quel viaggio prima ancora di partire …
… Non scrissi mai un diario di quei giorni … Ora a distanza di tempo tutto diventa ancor più romantico, i contorni appaiono più sfumati, i
ricordi si dilatano ma le emozioni coagulano e diventano sempre più intense e presenti dentro di me. Forse è arrivato il tempo di
riaprire quel quaderno a quadretti con i miei appunti tremolanti dei viaggi in bus, ed iniziare a scrivere. Non ci vuole molto in realtà …
mi basta chiudere gli occhi, far andare la mente e il mio intimo romanzo è già scritto …
[Alessandro Ranucci]
… Quando viaggiamo e visitiamo un qualsiasi luogo di questo pianeta nel ripartire dallo stesso, lasciamo involontariamente o
volontariamente sempre qualcosa del nostro passaggio. Se dovessimo tornare in quei luoghi, quel qualcosa lo possiamo ancora
trovare, quel qualcosa possono essere delle sensazioni, delle conoscenze, magari cose insignificanti per gli altri ma profonde per Noi
stessi, può essere un dono che verrà indossato al posto nostro, magari per un tempo maggiore di quello che noi già abbiamo usato ecc
… Questo è molto altro sono le ragioni che mi spingono a viaggiare, che mi donano la consapevolezza di esistere, la completezza di non
aver vissuto invano, la felicità che qualcuno, oltre me, si ricorderà del mio passaggio …
… E come il VIAGGIO È INIZIATO DENTRO ME STESSO, ogni viaggio continuerà dentro di me al mio ritorno …
… Arriverà un giorno che non sarò più in grado di viaggiare
e allora da quel giorno il mio piacere Sarà il riuscire a ricordare tutti i miei viaggi passati …
[Rudy]
… Al solito la nostra carta stampata è serva dell’interesse del momento, e gli italiani beoni gli vanno dietro e abboccano all’amo
di questo finto nazionalismo e orgoglio patriottico che culturalmente non abbiamo mai avuto, ma che in qualcuno, ogni tanto, si
risveglia ciecamente senza usare quel minimo di buon senso che ci aiuta nella mediazione, ma che ci possiamo fare, siamo così …. da
secoli pronti a farci guerra per il campanile, come una eterna contrapposizione tra guelfi e ghibellini, mai uniti contro nemici comuni
ma sempre pronti a fare fronte comune verso il nulla a al limite verso il bieco populismo inteso nella sua variante più banale e becera:
la demagogia …
[Andrea Veggetti]
… mi convinco sempre di più che un bel sorriso cordiale unito ad un passaporto sono spesso più che sufficienti
per guadagnarsi il ben volere di tutti i doganieri e le polizie del pianeta …
[Ulf Stocchetti]
… Quando corro è un pò come quando viaggio, sono solo con le mie aspettative e le mie emozioni che vivo in maniera esclusiva con me
stesso … la sofferenza, l'intima emozione, la sfida, la gioia … l'appassionante chitarra di Neil Young, la voce sgraziata di Bob Dylan, il
rock unico di David Bowie, moglie figlia e amici mi misero le ali fino al traguardo ... dove ero solo io con la mia sofferenza, l'intima
emozione, la sfida ormai vinta, e la gioia del traguardo …
[Alessandro Ranucci]
… Quando diventa chiaro cosa significa la vita
Diventa tutto aperto, libero, felice.
Quando c'è la luce, quando vedi bene, quando leggi che è tutto splendido non puoi sbagliare, tutto in discesa, sorridendo, il cuore si
gonfia...
Quando la vita ti entra sei semplicemente tu libero e trasparente, capace di ogni cosa per gli altri, valoroso vicino al mondo... Siamo
tutti uguali
Siamo tutti un mondo di vita, quella vera …
[Michele]
… Dall’Afghanistan e dai vari Paesi che consideriamo in guerra ci arrivano messaggi di terrore, chi porrebbe il suo interesse nel
vedere un contadino felice curarsi una pianta melograno? Quasi nessuno, è un argomento poco interessante e non fa notizia. E’ già un
Paese così lontano culturalmente, che ne può importare agli italiani di vedere che in Afghanistan ci sono persone oneste e che possono
insegnarci qualcosa sulla felicità? …
… Quando dico che la maggior parte degli studenti universitari che segue i miei corsi sono donne, spesso mi dicono: Ma le donne
possono studiare? Pochi infatti sanno che solo nel periodo dei talebani che è durato 5 anni, è stato negato loro lo studio, ma ancora
meno le persone sanno che durante quel periodo c’erano le scuole illegali per le donne in casa. Cioè, alcune famiglie facevano scuole
nelle case per le donne. C’era un parte della società che ha rischiato la propria vita per permettere lo studio alle proprie mogli e figlie.
Qualcuno ha rischiato la propria vita e quella della sua famiglia per fare studiare delle donne. L’afghano, e in genere i musulmani,
vengono visti da noi come degli sfruttatori delle donne. Conosco alcune di queste persone bellissime che si battono per la corruzione,
che si battono per i diritti civili, che continuano a creare tavoli d’incontro nella società civile per la pace. Queste cose però fanno poca
notizia …
… Che cosa potrà mai insegnarci un Afghano? Neanche 7 anni di vacche magre come questi della crisi, ci hanno aiutato a lasciar
andare una supponenza occidentale, integrata nel nostro sistema di educazione …
… non c’è posto per le filosofie orientali, africane, aborigene e tante altre visioni che ci potrebbero aiutare a vivere meglio. Siamo così
EuroUS centrici che si, c’è qualcosa che arriva da questi Paesi, ma sostanzialmente è debole, di poco valore ...
… Quello che ci manca è di portare maggiormente alla conoscenza di chi vive e lavora “normalmente” nei Paesi occidentali, di ciò che
si può imparare da questi Paesi, dalla loro forza di lottare nel disagio, dei loro sforzi per far sì che la loro realtà divenga più pacifica.
Questi sforzi ci aiuterebbero a comprendere che questa gente come noi si sforza per creare un mondo migliore, che come noi nelle
nostre giornate spinge per creare maggior armonia ...
… vivere con una famiglia afghana normale come ho fatto io era assurdo per le dinamiche classiche. Vivere a fianco della moschea con
il megafono del mullah a tre metri dal letto era assurdo. Prendere il risciò per andare in giro era assurdo. Stare con sole donne
studenti in una stanza nei gruppi di terapia era assurdo ( e troppo pericoloso per il Governo Italiano ). Andare in piscina con amici
afghani era assurdo. Nessuno straniero ad Herat va in una piscina pubblica. Andare al fiume a fare il picnic il venerdì era assurdo.
Organizzare una conferenza contro la violenza sulle donne con studentesse e professoresse era assurdo (soprattutto se fatto senza
soldi). Andare in una scuola superiore in un ghetto etnico a tenere lezioni sulle emozioni senza protezione armata era assurdo. Fare
counseling psicologico in diretta radio ( pure a un mullah ) era assurdo. Girare a piedi per la città era assurdo. E potrei continuare a
citare cose che nessuno faceva o che se venivano organizzate da un Ente di quelli citati di qualsiasi tipo, erano necessari mesi, in
alcuni casi anni, di organizzazioni con un sacco di persone coinvolte, sicurezza, politica, soldi, tanti soldi. Si dicevano arrabbiati:
“questo qui va in giro a fare quello che vuole…” invece io facevo semplicemente quello che sapevo fare, con un sacco di gente che mi
aiutava gratuitamente ..
… Tanta bellezza ho incontrato in questo Paese, della fratellanza che mi ha mostrato il popolo afghano, della protezione che mi ha dato,
dei rischi che si sono presi per permettermi di realizzare questo progetto e i tanti altri che tutte le organizzazioni portano avanti.
Riusciremo mai a far emergere la bellezza degli aspetti umanitari? Riusciremo a scegliere di seguire solo i media che hanno una buona
alchimia tra fatti, realtà e visione? …
[Alberto Pennella]
Senza fretta
Voglia di perdermi, di non pensare a nulla,
percorrere spazi inconsueti,
chiudere gli occhi e respirare leggerezza,
riempirmi di nuove suggestioni e vecchie passioni,
camminare senza meta ed in ogni direzione,
volare in alto, più alto delle nuvole,
e planare delicato e senza fretta sulle cose della vita.
[Alessandro Ranucci]
… In Tamil Nadu come in tanti altri stati indiani si trovano dei piccoli chioschi in giro per strada che vendono e preparano il "paan".
Molti indiani masticano questi fagottini. Si usano delle foglie di areca e pezzettini di noce di betel. Tutti soprattutto gli uomini masticano
e succhiano questo preparato … Una sera, dopo cena, mi fermo e chissà cosa mi è scattato dentro ho voluto ordinare anch'io un paan.
Il ragazzo mi chiede se lo voglio liscio. Bene sì come lo consumano gli indiani … Nausea, sbandamento e vertigini sono i primi sintomi.
Per fortuna l'Hotel è qui accanto … Io intanto ho provato un po' di India ... sempre più strana e la mia curiosità non smette di scavare e
cercare...
[Michele]
… Io vorrei ricordarmi per sempre di Carlo Giuliani, di Stefano Cucchi, Ilaria Alpi, Anna Politkovskaja,
e non di quelli che hanno il potere forte per decidere …
… Oggi assistiamo a giorni Storici, con la S maiuscola, dalla famosa stretta di mano tra Obama e Castro, a quello più importante con
l'accordo tra Iran e U.S.A. …
[Ivan Ske]
… Se noi sappiamo e vediamo la sofferenza di un popolo è grazie a gente come Federico [Josè Bruno] che rischiano e danno la vita per
raccontare e denunciare la vera realtà di un popolo. Federico voleva raccontare con la sua macchina fotografica la sua Colombia
quella che lui vedeva, sofferenza, disperazione e fame di un popolo dilaniata da anni di guerra civile. Federico per questo ha dato la vita
[Vincenzo Tarantino]
… E si parla di revolución e di libertad. Quando la morsa ti impedisce di pensare al futuro. Non ci sono più speranze ormai tutte
scolorite, dimenticate. L'epidemia si è sparsa senza più idee per come guarire. Non puoi parlare e rispondere, non puoi vivere contro,
se trovi la forza sarai cancellato. No hay libertad. La fine … La corsa in una brutta periferia senza sapere dove andare dove siamo. E
quella luce rossa fioca, quegli scalini al buio, quelle banconote sgualcite una sopra l'altra, il fumo di sigaretta che nasconde la
giovinezza. Lo spettacolo sta per iniziare. E negli occhi neri il fondo di un sogno tanto lontano …
[Michele]
… Cuba è si un luogo di maneggioni, faccendoni, venditori di bufale, imbroglioni col sorriso, mignotte e mignotti, ma Cuba è soprattutto
un paese fatto di gente umile, povera in canna ma ricca dentro, sempre pronta al sorriso e alla solidarietà, con la genialità tipica di chi
è avvezzo all’arte dell’arrangiare e che vive la propria condizione in maniera dignitosa, facendo di necessità virtù. Cuba è un’enorme
rappresentazione teatrale, degna delle compagnie di De Filippo. Cuba è come una sceneggiata napoletana a ritmo di “son”. Cuba è
bianca e nera come un set neorealista. Cuba è “Ragazzi di vita” di Pasolini. Fu un bel viaggio… ci ritornai per pochissimi giorni qualche
anno dopo, di ritorno dal Messico, ed è questo il ricordo che conservo di quell’isola, cosi bella e dannata. Ringrazio Cuba perché è
proprio da quell’esperienza che nacque la mia vera passione per i viaggi. Un giorno spero di tornarci, per vedere cosa è cambiato nel
pueblo … “” …
[Alessandro Ranucci]
Io viaggio, ma non sono io che cammino, è la mia anima che vola.
[Ivan Ske]
… Il mondo non ci appartiene, è proprietà di tutti, e delle sue risorse dovrebbe beneficiare ogni persona in egual misura ...
… Bulli da piccoli che diventano furbi e prepotenti da grandi, fanno da contraltare alla mitezza di vite potenzialmente esemplari, ma che
non emergono … si confondono … sprofondano …
… L’uomo è superbo, capace di ogni tipo di malvagità piccola o grande che sia. Non ci sono eccezioni. Siamo bravi a camuffare la
nostra natura mostrando solo gli aspetti migliori e nascondendo quelli oscuri, spesso credendo davvero di essere diversi …
… Da una parte il benessere, dall’altra la povertà assoluta. Da una parte la pace e la serena convivenza, dall’altra la guerra atroce e
sanguinaria. Da una parte la libertà, dall’altra l’assoluta negazione di ogni sua forma. Da una parte la dignità di essere umani, dall’altra
l’imbarazzo e la vergogna di esistenze ferite, all’estremo dell’indigenza, umiliate nei diritti fondamentali e prive delle più basilari
condizioni di vita ... gli ultimi … i dimenticati … gli emarginati … i discriminati. E non c’è giustizia ne sociale ne divina in tutto questo …
… Siamo marchiati, ognuno ha il suo segno distintivo, il suo demonio che si diverte a trasformarlo, a renderlo cattivo prima o poi, a
farlo comportare come mai avrebbe pensato e magari col suo migliore amico. Abbiamo si dentro di noi sentimenti positivi e che
riusciamo anche ad esercitare a volte, ma possediamo anche il fuoco del maligno, che brucia in poco tempo ciò che il bene ha saputo
edificare a fatica. Io in tutta sincerità ho completamente perso fiducia nell’uomo, capace solo di assurdi egocentrismi, che non si apre
agli altri, ma che soprattutto non ha la capacità di vivere in funzione del prossimo e del mondo dopo di lui …
… Quando agiamo nel presente, siamo poco concentrati al futuro ed agiamo in maniera slegata dal contesto generale,
ci siamo solo noi ed il nostro individualismo …
… Vedere con i propri occhi come sta il mondo e la sofferenza che patisce, dovrebbe renderci più consapevoli. Chi viaggia deve avere
più rispetto per il prossimo e per il pianeta in senso lato. Chi viaggia ha più responsabilità rispetto a chi non lo fa. Nel suo piccolo
dovrebbe diffondere la verità e dare l’esempio … Chi viaggia non può più farlo a cuor leggero …
… Nelle mani del viaggiatore è riposta la speranza che qualcosa può migliorare, semplicemente diffondendo sentimenti quali solidarietà
e amore e far si che la sua coscienza sia d’esempio per gli altri … Se un viaggiatore fallisce questa missione, vorrà dire che viaggiare
non gli sarà servito a nulla …
… prima o poi si arriverà ad un punto di non ritorno … in cui il genere umano pagherà per ciò che ha fatto a se stesso e per le ferite
inferte al pianeta. Allora ci estingueremo come già è capitato in passato e tutto rinascerà dalle ceneri di ciò che era. La si chiami
apocalisse o catastrofe ambientale, il mondo si ribellerà prima o poi. Accadrà e coinvolgerà tutti … atei, religiosi e scientisti …
[Alessandro Ranucci]
Per Donarsi
… Far nascere dentro, una stella raggiante, che riesca a danzare con quella di un altro … splendendo insieme anche negli abissi,
è un dono reciproco … Sentire quel dono, curarlo, e dargli fiducia … è un impegno che rende felici … Vi auguro che questo dono che
abbaglia … chi ne è pervaso, di luce intermittente, possa stabilirsi chiara, come la fiamma di una candela … e darvi quel nutrimento che
dona sulla coppia … la danza perpetua della vita …
[Alberto Pennella]
… Nella terza finca, piccolissima, Freddy mi guida in una stanzetta buia dove mi investe improvviso l’odore nauseante della
fermentazione. È il luogo in cui i chicchi di caffè, ormai secchi, vengono sgranati e lavati prima di essere venduti al mercato locale.
L’ultima tappa è il capannone in cui vivono accampati Freddy e Janeth. Mi mostrano orgogliosi un macchinario del 1947, utilizzato
anticamente per tostare il caffè. Non è più funzionante ma lo stanno ripristinando per poter concretizzare il loro progetto. “Il nostro
obiettivo” conclude Janeth accompagnandoci all’uscita dopo averci omaggiato di un dolcetto a base di cannella “è quello di
sensibilizzare i colombiani al rispetto di se stessi e del loro lavoro”. Mi allontano con la consapevolezza che quest’incontro non è stato
casuale e che il ricordo di Ferddy e Janeth non si dissolverà così in fretta. E ancora una volta gioisco del piacere di poter scambiare
con dei perfetti sconosciuti un pezzo della loro storia con un pezzo della mia …
[Diana Facile]
… quando si raggiunge una località se c'è qualcun altro con tratti occidentali ci si vede sin da lontano e ci si incontra per scambiarsi
informazioni, consigli e racconti. Ci si riconosce e ci si sente vicini, si condividono sensazioni, emozioni, ci si sente solidali. E queste
storie vere, ma anche le storie fantastiche che ci si costruisce poi relativamente a certi personaggi, sono dense, stimolanti, scorrono
alte, e paiono paradigmatiche. E così ci si specchia e si riceve molto. E poi ci sono le suggestioni dell’ambiente o del momento, per cui
personaggi, costumi, voci, situazioni, spiccano e sembrano davvero straordinarie. Si torna (con questo stimolo all’immaginario) un po’
adolescenti, e il bello è che si ringiovanisce …
… Mentre si è lontani in un altrove, ad un certo punto sembra che su ogni abitante dell'altrove, su ogni persona un po' particolare che
si osserva, si possa fantasticare ed immaginarsi vite e vicende, e così ci si racconta storie, e se si è in due o tre l'immaginazione
attiva si innesca e nello stesso luogo e momento ognuno vede storie diverse dietro a personaggi creati sul momento, e ci si scambia le
proprie narrazioni fantastiche. E' un bellissimo passatempo questo di stare a guardare tipi strani, diversi, per abiti, atteggiamenti,
espressioni, relazioni ...
… E poi di positivo ci sono gli incontri con gli estranei, anche quelli rapidi, però quelli con i sorrisi, con coloro che pensano bene di te e
tu di loro, e ci si da reciprocamente. E alla fine di solito si producono anche dei sogni, che molte volte sono piacevoli, ma comunque
sono l'altra dimensione, e lì è quasi tutto ancora diverso, è veramente come una specie di viaggio particolare in un mondo lontano e
famigliare nel contempo. Ci sono tanti aspetti della dimensione di viaggio, dell'andare verso una meta, nell'essere di qua e di là... E al
finale ci sarà poi il piacere del ritorno agognato …
… Il porsi in viaggio, è sempre un po' un porsi alla prova, ed è un andare verso il liminale, per varcare delle soglie, per
decontestualizzarsi e così nel decostruirsi, ricostruirsi, agire, attuare diversamente, essendo diversi gli intenti, essendo diversamente
collocati. Io amo la dimensione del vagabondaggio, ne ho bisogno. Ma allo stesso tempo, quanto mi piace lo starmene nella mia tana, a
cuccia, tranquillo e silente a leggere un bel libro o a vedermi un video o un film ...
… Ma mi manca molto il mare, che forse è stato il primo amore, il mare quello dotato di bellezza superlativa, con la sua aria, i colori, la
sua realtà cristallina, l'immensità amniotica in cui immergersi fiduciosi. Il poter volare sott'acqua (io sto sempre ad occhi aperti
sotto), l'esser tenuti su a galla, come in braccio, sostenuti dalle morbide mani materne mentre il sole ti sorride, l'acqua ti da il fresco
refrigerio e puoi guardare il sole ...e poi a terra gli odori dei cespugli aromatici e dell'aria secca e ossigenata dei luoghi assolati …
[Carlo Pancera]
Altrove
Spesso vorrei essere altrove.
Ho come la sensazione di essere fuori posto... fuori tempo…
Sono svagato, assente, sempre in cerca di qualcosa che non ho...
Spesso do la sensazione di essere concentrato,
ma il mio sguardo va oltre…
Le mie orecchie ascoltano ma il cervello non elabora...
Galleggio come un palloncino colmo di elio che pian piano prende quota...
Tutto mi sembra leggero.... non sento nulla... ed é bello vedere il mondo da lassù...
Vorrei essere più presente a me stesso e nella realtà che vivo…
Dovrei guardare i miei piedi ed invece guardo il cielo…
Sono un solitario con la mente mai libera.
[Alessandro Ranucci]
… soltanto viaggiando via terra si coglie davvero il senso dello spazio che cambia sotto i nostri passi. I voli aerei hanno annullato ogni
frontiera, ogni passaggio intermedio ...
… La prima fermata, tre ore circa dopo il confine, è Arusha, base di partenza per i safari al Serengeti e Ngorongoro. Mi si s tringe il
cuore, adesso, nel ricordare quanto è bello, rigoglioso, e verde, il paesaggio. La stazione dei bus è una baraonda, un parapiglia, un
casino totale …
… Per la prima volta nella mia vita, vedo dei baobab. Osservo la vita che scorre nei villaggi ai lati della strada. Le capanne di fango, i
muri sostenuti da una intelaiatura di rami intrecciati regolarmente e fittamente, i bambini, che, nelle loro ordinate uniformi, giocano
nei cortili delle scuole; parecchi uomini che oziano all'ombra delle piante, altri invece che si industriano nelle loro botteghe …
… Tutte le incertezze che in mattinata mi avevano fatto dubitare delle mie capacità mi stanno ora definitivamente scivolando di dosso,
come le bolle di bagnoschiuma che scorrono a piccoli rivoli verso lo scarico un po’ otturato.. Forse è qui che sto iniziando per davvero
ad essere randagia nel mondo …
[Cristina]
… Proseguiamo la passeggiata lungo le stradine del centro dove il colore bianco delle case si alterna ai colori blu dei portali damascati
finemente dipinti e lavorati. Mi incanta la bellezza delle bouganville fiorite e mi stordisce il forte e penetrante profumo dei gelsomini
che rendono elegante l'ambiente …
… Dalla balconata l’occhio spazia sulla selvaggia costa di Corallo a pochi chilometri di distanza e sulle sue rocce a strapiombo sul mare
e il paesaggio è di una bellezza da mozzare il fiato …
… Dalle grandi vetrate delle terrazze dell’hotel godiamo di un magnifico panorama su Tunisi e i suoi dintorni. Lo splendido spettacolo
incanta lo sguardo al tramonto quando il sole ancora una volta scompare all’orizzonte e il cielo si tinge di fuoco. Quello è il momento di
abbandonarsi ai sogni …
[Ruggi Morenita]
...e le gocce quando scendono fanno un rumore
che suona
dolce...dolce...
Non mi fermo a piangere...
come le gocce che scendono dalla cascata dei
sogni più belli...
[Michele]
… Abbiamo perso più di un'ora di viaggio, ma vuoi mettere l'emozione dell'imprevisto, dei sorrisi ironici dei polacchi sempre molto
composti e la paura di continuare della coppia anziana. Ringraziamo all'unisono i nostri eroi: i vigili del fuoco, che emozione! …
… Questo senso di felicità mi pervade su per tutto il corpo e mi rimane per tutto il viaggio. Abbiamo molto da imparare dalle disgrazie.
E' dal letame che nascono i fiori, no? La vita è bella, è una cosa meravigliosa, non si può sprecare a imprecare e ad essere odiosi con
tutto quello di negativo che ci può succedere. Bisogna prendere la vita con sorriso sempre e comunque vada a finire. Eh sì perché
prima o poi finisce e non c'è più tempo di guardarsi alle spalle. Vivi la tua vita oggi come se fosse l'ultimo giorno. Ha ripreso a
nevicare. Dzekuje dobre! …
[Ivan Ske]
È un sogno.
Il mio sogno ricorrente.
Non lo so cosa mi succede ma l'ho sognato tante volte.
Penso di sapere che l'ho fatto tantissime volte.
È un sogno nato da bambino, tanti tanti anni fa.
Non smetto. Non è mai scomparso.
Negli ultimi anni ho sognato meno ma, ho sognato e l'ho sognato.
Il mio sogno tanto personale e quasi ogni volta lo sento così mio che è vicino alla realtà.
Io mi lancio, mi tuffo, sono ai blocchi di partenza di una piscina. Io mi lancio da un muro alto oppure un piano di una casa o un palazzo.
E non ho paura.
Sì, non ho paura del vuoto dove trovo tutto...
Mi tuffo mi lancio e non arrivo mai a toccare, riesco a planare oppure a volare piano seguendo una scia oppure un modo di cambiare
direzione.
Riesco a controllare il mio corpo e sentire che sono più leggero di ciò che mi circonda.
Sono capace di stare su per tanto tempo e questo tempo si dilata all'infinito, l'infinito...
Sono capace di stare a galla senza affondare, sono in grado di stare su e rallentare la fine del volo.
È volare all'infinito ed è bellissimo.
Volare, vedere ogni cosa senza rumori, scendere accarezzato dall'aria e amare il mondo.
Ogni sogno è una meraviglia e non me ne rendo mai conto ma ogni sogno è un viaggio unico impossibile e reale.
Forse sono capace di volare ma non sono all'altezza.
Eppure è solo un sogno ma un sogno vero.
E sono io su in alto in cielo che vedo ogni cosa piccola e grande e mi piace sapere che posso viaggiare senza farmi vedere...
Vivere senza farsi vedere, vivere leggeri...
[Michele]
… Indossava un cappelletto, calzoncini corti e un paio di galosce di gomma. Nello zainetto giallo portava una batea da cercatore d’oro
ed un sacchetto di nailon pieno di bacche di un rosso acceso. Tutti i giorni camminava per diversi chilometri nella foresta
ed ogni giorno partiva dalla sua Cabaña con la speranza di raccogliere qualche grammo d’oro che gli potesse cambiare la vita e tanti
tanti semini rossi, coi quali confezionava bellissime collanine da vendere ai turisti. Ci salutammo stringendoci forte la mano e
guardandoci intensamente negli occhi, ambedue stanchi e provati. Ma nei suoi occhi c’era una luce diversa, di chi ha poco o nulla ma è
felice di vivere e tornare a casa ogni sera. Que te vaya bien Alejandro… dissi io. Lui mi rispose… Suerte! …
[Alessandro Ranucci]
… E poi, c'è un bel mare in Giappone per un viaggio vacanza, a "tropical dream" ? Il signore magro sorridente furbo e attento, sgamato
al punto giusto, mi risponde subito sì! Okinawa. E mi fa cenno con le mani sui capezzoli, a punta. Lì tante belle donne, che ti aspettano...
È un sogno, una nuova meta che non conoscevo e che sin d'ora mi attrae e non per le donne giapponesi ma perché per chi viaggia è
sempre stupefacente quello che il mondo regala e quanto è vasto, infinito e meraviglioso conoscere... Okinawa, che bel nome. Ci vorrei
andare, penso al Giappone moderno e a spiagge da sogno …
[Michele]
IL VIAGGIO
Il viaggio non inizia finché non metti i piedi a terra … volare non è altro che una pigrizia … è come una pianta in una serra, la si può
coltivare ma non è la sua natura … viaggiare: è camminare … il viaggio è per colui che non ha paura …
Volo "SOLO" per amore del mio cuore.
[Ivan Ske]
Pelle
meraviglioso profumo che libera la pelle
da i brividi, tanti brividi, eterni brividi
fa caldo, dentro e fuori di me
di lui mi avvolgo ed ardo
la vita é tutta in quel momento
ne prima ne dopo, solo ora… adesso
occhi intensi che guardano profondo
che trafiggono il cuore
e mani che si cercano e finalmente si stringono
un solo corpo due soli occhi due sole mani
Ma é già l alba ed é arrivato il tempo di partire...
si ma dove, e sopratutto perché.
[Alessandro Ranucci]
… Appena ho varcato la soglia della porta del consolato sono stato invaso da una fortissima emozione e che classe le donne in sala
d'attesa, ragazze con un’eleganza straordinaria con un semplice foulard di seta che gli copriva a mala pena la testa …
… Sono uscito con i brividi e la pelle d'oca, sentivo le stesse sensazioni di quando si è in viaggio, e per tutto il giorno non ho fatto che
pensare ad altro, la mia mente vagava e cavalcava già le strade persiane …
[Ivan Ske]
… “Liberi” significa innamorarsi di un idea e crederci, anche tanto, ma mantenendo sempre uno spirito critico verso le proprie
ideologie, perché spesso nella vita sono proprio quelle a deluderci! …
[Alessandro Ranucci]
… Ho finito di leggere il numero di Maggio, con le cuffie nelle orecchie mentre ascoltavo della buona musica.. Ma dopo aver finito, mi
sono reso conto che la mia mente stava vagando, ricordando aneddoti di viaggi passati, esperienze positive e negative, e riflessioni più
o meno serie sulla vita, sui sogni e su cosa vorrei. Anzi, più precisamente posso dire che non so cosa vorrei, ma sicuramente ho ben
presente cosa non vorrei.. Beh, di questo vi ringrazio. Di regalarmi con la vostra passione qualche attimo di intimità con me stesso (e
riappropriarsi del tempo è una delle cose più preziose che ci sia), e poi subito lasciarmi la bella sensazione di ritornare piccolo,
insieme ai miei compagni di giochi.. e se guardo avanti vedo tutto più sereno. So che non è così, ma a volte è bello poterlo credere, per
continuare a sognare.. per continuare a mettere un passo innanzi all’altro, con la curiosità e la speranza sempre più forti della paura.
Un abbraccio, e se volete (anche se lo scrivere non è sicuramente il mio forte) un piccolo aneddoto relativo ad uno dei miei primi
viaggi in Costarica, che mi è tornato in mente leggendo “Il Graffio” (ma non chiedetemi il perché..), e mi ha strappato un sorriso.
Continuate così …
[Gianluca Crisantema]
… Usciremo alcune sere con Jimmy, il quale si rivelerà un ottima compagnia.. molto divertente, pieno di conoscenze, e veramente
pazzo, ma in questo paese ormai penso sia la normalità! Fabrizio, il mio amico, è partito dall’Italia con un paio di Nike, vecchie e luride,
che con il passare dei giorni, e colpevole il clima torrido e umido dal centro America, stanno letteralmente marcendo …
Jimmy che sembra un incrocio tra un gangster ed un rapper, chiederà a Fabrizio di regalargli queste sue consunte Nike. “Non posso..
ho solo queste scarpe, anche se distrutte, oltre ad un paio di infradito che uso per doccia e spiaggia, quindi mi dispiace ma non posso
proprio.. Mi capisci vero?” …
… la partenza, quando non pioveva ancora. Ecco fuori dall’albergo il nostro Jimmy che ci viene a salutare.. E’ una visita inaspettata, e
mi fa particolarmente piacere.. E poi fa sorridere anche Fabrizio, che si era un po’ “rabbuiato” perché durante la notte gli hanno
“sottratto” le sue mitiche scarpe. Beh, è giunta l’ora dei saluti.. quindi abbracciamo Jimmy, carichiamo gli zaini, e ci accingiamo a
partire. A questo punto, già con l’auto in moto, Jimmy bussa sul finestrino augurandoci “in bocca al lupo” per il viaggio; poi lentamente
si abbassa gli occhiali, guarda Fabrizio negli occhi, e sorridendo gli sussurra: “Sai Fabricio, stasera vado a ballare con le tue Nike..”.
Poi da un colpo a mano aperta sul tetto dell’auto, io non trattengo più le lacrime dal ridere, metto la prima, sgommo e lasciamo
Cahuita.. La sua spiaggia nera, l’ananas più buona che abbia mai assaggiato, il paese così raccolto e intimo, con i suoi incredibili
personaggi mi accompagnano e mi fanno sorridere ancora oggi.. ogni volta che torno con la mente a quei giorni …
[Gianluca Crisantema]
Abbagliati da tanto ardore
spogliati e feriti
sporcati, dimenticati, calpestati
e tanto forti per correre veloci
[Michele]
… Playa Blanca (isola di Barù): ho dormito in una capanna sulla spiaggia, non c’era elettricità sull’isola, ho trascorso una notte magica
cullata dal rumore delle onde e con la sola luce della luna ! Uno di quei posti che sogni da sempre : l’acqua cristallina del mare dei
Caraibi, spiaggia da urlo e pochi turisti
… attraversando la plaza Vieja sono stata ipnotizzata dalla musica, c’era un gruppo di ragazzi al centro della piazza che suonava. Mi
sono avvicinata, era la prima volta che ascoltavo quel genere musicale che poi ho scoperto chiamarsi vallenato, sono rimasta stregata
e subito sono stata accolta come una vecchia amica. Bè non scorderò mai quella notte di musica, chiacchere e risate, ed è stato tutto
così naturale e speciale! Questo mi porta a riflettere sul viaggiare da soli. C’è chi dice che è un’esperienza a metà, perché non puoi
condividere le impressioni e le emozioni che vivi in quei momenti e un po’ è vero … però le situazioni che ho vissuto in questo e altri
viaggi che ho fatto da sola, non si sarebbero mai presentate con un’altra persona al mio fianco ...
… Viaggiare da soli è anche una sfida con sé stessi : la buona riuscita del soggiorno dipende in gran parte da noi ed io lo trovo davvero
stimolante! Noi, lontani dal nostro mondo, dalle nostre abitudini e convinzioni, vergini e aperti al nuovo, umili : è questo lo spirito con
cui affronto le mie avventure. Quando parto mi spoglio dalla mia pelle occidentale per “immergermi” nel Paese che visito. Penso che
quando si è soli si è più aperti verso la gente, più ricettivi …
… i colombiani sono un gran popolo! Viva la Colombia ! Ho sentito dire una volta che il sorriso è la distanza più breve tra due persone
ed è vero ! …
[Cristina F.]
… Mindfulness è la capacità di essere consapevoli della propria esperienza presente, momento dopo momento, senza giudizio …
… la nostra mente tende sempre a scappare via A non vivere il presente; la meditazione come la respirazione sono un esercizio utile
per avviarsi sulla strada per essere un po’ piu’ MINDFUL e non MINDFULL…. Io ci provo ! …
[Andrea Veggetti]
… Sono emozionata come una bambina. Sull’isolotto di fronte, una madre dorme accovacciata accanto al suo cucciolo mentre un
enorme maschio nuota verso riva. Quando esce dall’acqua si scuote e si mostra in tutta la sua possente mole. Gli orsi sono animali
bellissimi …
… Guardandomi intorno mi domando cosa ci spinge ad affrontare un viaggio per recarsi nel nulla, solo rocce e ghiacci, scoscesi a
picco su un mare color piombo, solcato da iceberg e dai ghiacci a perdita d’occhio …
… La mattina al risveglio siamo colpiti da una luce accecante. Ci precipitiamo sul ponte. L’emozione è fortissima. La nave è immobile,
imprigionata nel pack abbagliante senza orizzonte e bianco, bianco, di un candore che l’occhio fatica a fissare. Dopo giorni passati ad
ammirare un mare che cambia dal blu al grigio, ora è il bianco assoluto. Il bianco magico, suggestivo pack, un deserto bianco, un
orizzonte di ghiaccio in cima al mondo …
… L’artico è un mondo magico, da visitare in punta di piedi, perché solamente in questo modo gli stimoli che ci provengono da questo
ambiente silenzioso e solitario, penetrano in noi poco alla volta, lentamente invadono la nostra mente e i nostri pensieri provocando
sensazioni profonde …
[Ruggi Morenita]
Amo le strade vuote,
gli incontri fugaci.
Amo gli sguardi di una sera,
gli hotel vuoti.
Amo le camminate solitarie,
i diari scritti a metà.
Amo le emozioni interrotte,
una tavola apparecchiata per me ed una sedia vuota accanto.
Amo l’incertezza del dopo col rischio che sia mai.
[Alessandro Ranucci]
… La sola idea di trovarmi in pieno deserto con la consapevolezza che dietro la prossima duna potrebbe materializzarsi l’acqua
cristallina del Caribe è sufficiente a farmi strippare!!! … E difatti il Cabo è un miraggio che giunge inaspettato. Resto basita di fronte a
un tale prodigio della natura. Blu e seppia i colori dominanti che rivelano la loro indiscutibile complementarietà nei tre elementi
naturali: aria, acqua e terra. Un luogo mistico in cui la connessione con la natura è talmente forte da rigenerare qualsiasi cellula,
animale o vegetale che sia …
… Entriamo in questo villaggio wayuu che sembra appartenere a un’altra dimensione spazio-temporale, uno di quei posti dove il tempo
prende fiato e rallenta il suo ritmo. Un’unica via polverosa lungo la quale il villaggio si anima attorno alle capanne in bambù in cui
vivono i locali. Cellulare e collegamento a internet appartengono a un film di fantascienza per gli abitanti del Cabo ed è impossibile non
lasciarsi sedurre da tutte quelle piccole cose di cui la frenesia del mondo occidentale ci ha privato senza nemmeno consultarci:
l’assaporare la dolcezza delle ore che scorrono lente, l’inebriarsi della brezza che solleva la sabbia e che sembra voler respingere il
mare, il sole che senza alcun affanno inizia a calare lasciandosi ammirare nel suo splendore per un tempo apparentemente infinito
prima di congedarsi definitivamente con un sorriso malizioso e accattivante che cela un invito per il giorno seguente …
… Con una breve passeggiata ne raggiungo la cima per godere del piacere di una vista che al calar della sera assume toni surrealisti:
la spiaggia sottostante appare ammorbidita dalle dune di sabbia rosata e le diverse tonalità di blu che la sovrastano si rincorrono l’un
l’altra fino a sfumare nelle ultime pennellate di rosso con cui il sole ossequia i suoi spettatori. Il tutto sullo sfondo di un paesaggio
desertico in cui piccole oasi, circondate di cactus a candelabro, si perdono nell’immensità del mio sguardo ...
… La notte giunge inattesa e mi regala un altro di quei momenti che mi accompagneranno a lungo. Spaparanzata in un caldo e
accogliente chinchorro, mi lascio cullare dalla brezza marina con il suono delle onde in sottofondo e mi perdo tra le migliaia di stelle
che avvolgono l’oscurità. Sono così vicine che arrivo a sentirmi parte dell’universo …
[Diana Facile]
… Mama Trip ci ordina di metterci tutti ai lati della barca …
… Mama trip chiese chi volesse delle birre …
… Vediamo Mama Trip salire dalla stiva con due canne accese, inizia a farle girare …
… Mama trip ne fece girare diverse …
… Mama trip era troppo divertente ci invitava a tuffarci dalla nave nelle acque azzurre …
… Mama Trip quanto ridere! …
… Mama Trip iniziò a raccogliere i soldi per le birre …
… Mama Trip era molto contenta che ci stessimo divertendo così tanto …
… Mama Trip non era più entusiasta di noi …
… Chi si perse il tour l'estate successiva tornò con un altro nostro amico per fare l'accoppiata Cambogia e Vietnam, ma quando tornò
a Nha Trang scoprì che a Mama trip l'avevano arrestata!. Il nostro fu l'ultimo Mama Trip del Vietnam! …
… Alla fine del trip hanno fatto salire i bambini a mangiare quello che noi avevamo lasciato, perché quel momento resta vivo nella mia
memoria. Una di quelle scene che non si cancellano ed un poco ti iniziano a far pensare quando hai 20 anni. Ciao besos …
(quest'ultima frase me l'ha ricordata Emiliano, il mio carissimo amico che ora vive a Zaragoza. Ho voluto lasciarla apposta senza
correggerla perchè la cosa più bella è dimenticarsi la propria lingua, la più poetica del mondo: l'italiano.)
[Ivan Ske]
Oh quant'era bella Cuba,
si respirava aria di rivoluzione
ora le sue terre andranno a ruba,
ma per me non sarà più un'attrazione
dopo l'accordo con Obama
e la stretta di mano con Castro.
Ora la gente penserà più alla fama
non pensano che è solo un incastro
grazie alla diplomazia di Maduro
gli U.S.A allungheranno la sua mano
rubandogli il suo folklore più puro
e la popolazione illusa, sogna un patto sano.
[Ivan Ske]
… Nella vita bisogna vivere e non limitarsi alla superficie delle cose. Vivere vuole anche dire soffrire (e saper soffrire) oltre che gioire
(e saper gioire), il problema è che il metro che misura gli stati d’animo ce lo ha fornito qualcuno che non sa niente di noi …
… la “100 km del Passatore” è proprio questo: sapere poco o niente di noi stessi in partenza, salvo scoprirlo strada facendo. Non è un
caso che della gara dello scorso anno, ricordo ben poco della prima parte, mentre, al contrario, la seconda drammatica parte rimane
ancora impressa nella mia memoria. E’ un qualcosa che ti entra nell’anima e solo tu sarai poi in grado di trasformare quanto accaduto
in positivo, in negativo o in qualcosa comunque di utile alla tua esistenza. Non voglio rendere l’idea che la corsa in generale,
soprattutto quella relativa a gare podistiche estreme, sia l’unico mezzo per arrivare a un percorso che porti a una crescita interiore
come base essenziale del nostro “vivere”: ci sono tantissimi altri mezzi, molti purtroppo indotti anche da esperienze di alcune
esistenze piene di sofferenza per cui la resilienza diviene una prerogativa individuale ineludibile per andare avanti. Relativamente a ciò
che ho imparato dalla “100 km del Passatore” dello scorso anno, è che quando non hai più forze, hai il corpo che non risponde più e
stai sull’orlo della disperazione impazzendo a 30 km dal traguardo e nonostante questo ci arrivi, puoi tranquillamente avere la
resilienza necessaria per affrontare i problemi della vita quando sei in condizioni di relativo equilibrio psicologico e fisico. E la mente
va allenata così come si allena un corpo o un cuore: nella tua beata solitudine, come quando vedi che il mondo non va nella direzione
che tu ti aspetti, come quando vedi che una buona parte della società non risponde alle tue aspettative, come quando vedi che,
nonostante la tua serenità di base, c’è qualcosa ancora che ti brucia dentro e ti fa vedere un futuro in questo Paese nè bianco nè
grigio, ma nero sebbene qualsiasi colore ne conferirebbe una cromaticità distorta, tu lo vedi nel colore più cupo. E non è un bel vivere,
ma un pugno allo stomaco quotidiano. Quello che è accaduto alla “100 km del Passatore” dello scorso anno è stato un esempio del
viaggio e della crescita, dove la discesa verso gli inferi ha rappresentato un momento più o meno lungo necessario per sistemare delle
cose. L’importante è stato saperlo cogliere e averlo sfruttarlo positivamente, invece che cullarcisi nello stato di vittima …
… L’esperienza del Passatore era e rimane viva: psicologicamente riesco ad adattarmi di più a tutto, ad avere la voglia di fare le cose,
a crederci e naturalmente sto migliorando in tutte le distanze nella corsa: meriterebbero un capitolo a parte la mezza maratona di
Mount Dora finita col record nonostante alcune condizioni impossibili e la Maratona di Roma nonostante due stop dovuti a degli
infortuni nel corso della oltretutto breve preparazione. Una ultramaratona di questo genere mette alla frusta l’organismo ma allo
stesso tempo contribuisce a costruire il fisico che sopporta meglio gli sforzi, soprattutto quelli prolungati. E allena ovviamente la
mente: non necessariamente solo alla corsa, ma anche a far fronte agli imprevisti della vita di tutti i giorni e questo è molto
importante se si vuole realmente essere felici nella vita: condizione a cui dovrebbero aspirare le persone, specie quelle che hanno la
fortuna di vivere nel mondo occidentale e che invece molto spesso a torto, tendono più che altro ad autodistruggersi e a precipitare in
una spirale di cattivi sentimenti, scarsa umanità e indifferenza. Per chi come me, ama correre, il Passatore è un ottimo viatico per
questo viaggio introspettivo ma è un percorso che devi far da solo: devi contare solo su te stesso. Per questo non biasimo ma non
comprendo coloro i quali affrontano questa meravigliosa avventura con accompagnatori al seguito ad assisterli: sicuramente
riusciranno a trarre vantaggio dalla situazione, sicuramente otterranno un tempo cronometrico migliore, sicuramente avranno il
bisogno d’esser confortati dalle persone amiche in caso di crisi... io partirò da solo, con un kg e mezzo di peso sulle spalle portando i
miei indumenti nello zainetto, starò solo tutto il tempo e chi mi ama mi aspetterà all’arrivo: perché è così che voglio io ed è solo così
che questa gara assumerà il significato che voglio darle e di cui ho intimamente bisogno …
[Roberto D’Uffizi]
Non si è completamente liberi se non si comprende la sofferenza dell’uomo
si rimane sempre nella gabbia dell’ignoranza, della stupidità e dell’egoismo
chi ha un cuore crudo non potrà mai volare…
dedicato a tutti i migranti
Vite perdute disperate ai margini del mondo
aspettando il loro giorno... quello fortunato...
occhi lucidi di dolore e paura
misere vite in cerca di libertà... di pace... di serenità
senza gioia ne amore
raminghi senza identità... ombre silenti che camminano stanche... si trascinano
è sempre notte senza luna e l’alba non arriva mai
un raggio di sole dove aggrapparsi… uno sguardo che doni speranza
per trovare ciò che la vita non gli ha dato
se potessi vi darei ali forti per volare sopra gli steccati e l’indifferenza dell’uomo...
per arrivare li dove sapranno ascoltarvi ed amarvi
e dove poter nascere di nuovo
stavolta da esseri umani
[Alessandro Ranucci]
… Salar de Uyuni, un oceano di sale che incanta. Girovaghiamo per il favoloso deserto di Dalì a quote stratosferiche e dormiamo ospiti
di famiglie locali, quando mangiamo il brodo spesso deborda perché la terra continua a muoversi. Non finiamo di stupirci prima
visitando il Sol de la manana , una zona che ricorda Yellowstone per le sue buche di fango che bolle e i soffioni simili a piccoli geysers.
Sono tre giorni di emozioni, pensavo che il culmine fosse vedere migliaia di fenicotteri rosa che prendono il volo sulle lagune verde
smeraldo a 5000 metri di quota invece no l’emozione più forte arriva quando meno te l’aspetti! La frontiera Bolivia Cile è famosa per il
traffico di cocaina …
… Arrivato alla dogana cilena sono tranquillo, apro il mio sacco e la guardia mi invita ad aprire la busta con la roba da bagno … la
sorpresa, il dramma, l’ineluttabile: una montagna di roba bianca!!! Mentre il poliziotto ride (ma perché cavolo ride!!!) io rivedo la mia
vita passata e penso alle parole che nell’unica telefonata concessa dirò ai miei cari “Addio, è stato bello.” e penso alla chiave della mia
futura cella che verrà lanciata lontano. Intanto il poliziotto continua a ridere, mi viene qualche pensiero omicida nei suoi confronti ,
mentre gli sento dire in spagnolo “si sposti a lato che ci metterà qualche minuto a pulire!” … “Como, non ho capito bene!!” “Sì, ci
metterà qualche minuto a pulire visto che le è scoppiata la bomboletta della schiuma da barba, causa l’alta quota”!!! … poi non ricordo
bene cosa è successo , penso di avergli fatto una proposta d’amore, sicuramente sono rinato e da allora in quota mi porto i tubetti o il
gel che è verde o blu ed eventualmente non crea dubbi! …
[Marco Cavallini]
… Ero lontano, arrivato in Marocco da due settimane come catapultato da una macchina del tempo che mai prima di allora
avevo pensato così nitidamente.
Io e il mio zaino.
Non stavo cercando il Marocco ma il Marocco trovò me.
Io ero finalmente.
Nel mio viaggio ho visto e capito cosa significa viaggiare.
Il mio viaggio. Il primo, unico, puro.
Ho visto e capito che non si smette mai di cercare di capire, riflettere sul significato della vita...
Dopo due settimane arrivo a Essaouira.
Un miraggio.
Io che non sapevo perché ero lì entravo in città una sera...
Essaouira mi abbracciò forte e mi diede la risposta del mio vagare...
Non sapevo nulla di cosa significava camminare, non sapevo nulla di cosa significava correre, non sapevo nulla della vita...
Il cielo era il più grande, quello più azzurro.
L'oceano era il più amico, il più forte.
Gli occhi erano i più felici e i sorrisi i più contagiosi.
Il profumo dell'aria delizioso come la musica della vita...
Non avevo niente e per questo ero felice.
Trovai tutto e da allora iniziai la mia corsa, luminosa, infinita...bellissima !
[Michele]
… Ci sono dei posti nel mondo in cui vorresti andare solo perché sei attratto dal nome, altri perché se ne parla come luoghi singolari o
straordinari, per l’atmosfera che si respira o le persone che lo vivono. Ci sono dei luoghi che ci attraggono semplicemente perché
fuori dalle rotte, dagli schemi e da tutto. Altri perché li riteniamo posti dove ci si possa rilassare, si possa pensare, meditare. Poi ci
sono posti in cui speri di non trovare nulla, dove si pensa di potersi ritrovare e rinascere! Puerto Escondido rappresentò per me un po’
la sintesi di tutto questo ...
… fu cosi che ci andai, in due differenti viaggi. E li trovai tutto ciò che mi aspettavo. La scena che ricordo volentieri e che rappresentò
in quel momento la vera essenza di quel posto, è quando, camminando sulla spiaggia, dove l’arenile si assottigliava per dare spazio alle
prime abitazioni di pescatori a ridosso del mare, fui costretto a fermarmi con l’acqua alle ginocchia, di fronte ad una grande banchina
di legno traballante più alta di me e che dava accesso ad una zona privata. Ecco che dall’alto si affacciò verso di me con la mano tesa,
un anziano rasta, che mi guardò dritto negli occhi e mi disse tirandomi su per il braccio: “”Puerto escondido es de todos… Welcome to
Puerto Escondido!!””. Quel volto, al quale la salsedine non aveva dato ragione della sua vera età, rendendolo negli anni più arso e
scavato e quei magnifici dreadlocks che scendevano dalla testa bagnati, come enormi radici di ficus, non li dimenticherò mai… proprio
mai! …
[Alessandro Ranucci]
… La vita è un attimo, ti può sfuggire via senza averla capita.
Ti può capitare di viverla e comprendere di esserci stato dentro ma ancora non sapere di lei, di conoscerla.
Pochissimo tempo per riflettere, ci sono istanti molto più importanti di storie lunghissime.
La vita va senza freni e senza paura, scorre e travolge, passa e macina ogni cosa.
La vita va e non si ferma.
Ed è così bella che non la immaginate neanche.
È la vita tutta intera, minuscola per noi che siamo piccolissimi e non contiamo niente.
Noi che sogniamo a occhi aperti e che speriamo immaginiamo, soffriamo, ridiamo e ci inginocchiamo...
La vita è un mare di vite e non ti sta a guardare, devi solo prendertela e rispettarla.
La vita è il miracolo che possediamo, per sempre.
[Michele]
Non si possono definire amici tutte le persone più o meno care.
Gli amici sono una categoria in estinzione ?
Gli amici sono molto importanti e hanno l'obbligo di rimproverarci, sgridarci, criticarci, senza paura di farlo !
Gli amici non devono applaudire e consolare, non possono solo ascoltare e acconsentire, non devono starsene fermi e zitti.
Gli amici ti devono far pensare e parlare, discutere e arrabbiare, cercare altri modi di vedere la vita...
[Michele]
… Era tanto che non vivevo la felicità in modo così viscerale e leggero. Varcando il cancello mi è subito sembrato di essere arrivata a
casa mia. Immediatamente ho tolto le scarpe. Già il fatto stesso di stare scalza è per me una gioia, sento spesso il bisogno di
"toccare" con i piedi e improvvisamente è salita dalla terra la gioia, la felicità, quel senso di libertà che a volte mi prende e, per un
attimo, mi fa stare al di fuori da tutto e da tutti. Poi è arrivato Pasha che mi ha fatto innamorare. Anche lui era lì per me, ne sono
sicura …
… Pasha mi ha costretta a uscire e giocando con lui sono andata alla scoperta di quel paradiso. Se in quel momento mi avessero
chiesto "cosa desideri di più al mondo?", la mia risposta sarebbe stata "restare qui per sempre". Fuori c’erano i pergolati, la pace, i
fiori, i colori, i profumi delle erbe aromatiche e la serenità del posto, tutta per noi ...
… Poi il sentiero con le candele accese e io che respiravo la notte profonda e buia, insieme a quella felicità regalata, vissuta, inattesa e
potente, come non mi accadeva da tanto tempo …
[Mirca Bertolotti]
… Spesso è così, il viaggio viene utilizzato come metafora, ed in effetti lo è, è una potente metafora della vita stessa ...
[Carlo Pancera]
Basta scrivere … fermati e ascolta … è il momento di vivere … in questa natura nascosta … apri gli occhi … questo è l'Iran
il paese dei balocchi … dove vivono mille culture … baluci, curde, persiane … le persone sono genuine e pure …
e tutte le congetture sono vane …
[Ivan Ske]
… un pò di nostalgia per il vecchio modo di viaggiare, dove tutto o quasi era un incognita e dove gli imprevisti erano all'ordine del
giorno, ogni tanto mi prende! Quando la Lonely o la Routard erano il vangelo e senza non potevi andare da nessuna parte. Quando
prima di riuscire a trovare l’albergo giusto ne dovevi girare almeno 3 o 4 spesso di sera, perché il pullman che doveva arrivare nel
primo pomeriggio si era rotto ed eri già stato fortunato che lo avessero riparato …
… Avrei voglia di fare un viaggio ante internet, con una programmazione minima e completamente disconnessa, per vedere se sono
ancora capace di viaggiare in quel modo più semplice e vero che però ,forse, non ci appartiene più …
[Virna Carta]
C’è chi vive la vita nelle pieghe di quella degli altri
chi legge libri immaginando una vita che non ha
chi si entusiasma del coraggio altrui ma raramente tira fuori il proprio
c’è chi è bravo a teorizzare, sognare ma raramente sfocia in azioni concrete
tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo un mare
il mare delle cose che vorremmo non vivere ed esperienze che vorremmo non fare
c’è chi sogna vite avventurose
ma il giorno dopo è dal notaio a firmare per quattro mattoni ed un tetto di tegole
e allora i sogni svaniscono ….
c’è chi vorrebbe una vita ricca di emozioni, di avventure, di cose da ricordare e di scelte coraggiose
chi vorrebbe percorrere strade sempre nuove ed invece fa sempre lo stesso tragitto
c’è chi fa sempre il contrario di ciò che pensa aggrappandosi alle proprie certezze
c’è chi sogna viaggi avventurosi e vite itineranti
ma poi è schiacciato dalla realtà e dalla matematica che regola la sua vita
quella matematica che non ci permette di guardare al di la dei nostri piedi quando vorremmo cavalcare l’orizzonte.
e allora ci rimangono pane e nutella, l’amore per le persone più care
ed una vita ancora a metà …
[Alessandro Ranucci]
… mi torna in mente l'Ivan ragazzo, quando anche noi eravamo convinti dell'ideale di libertà, forse oggi un sogno irrealizzabile...
un'utopia. Ma sono contento perché c'è ancora speranza, tanta speranza! Tanta voglia di vivere, di essere felici, in un mondo equo e
solidale con tutti, tutto il mondo in un'unica via: la Pace e la Libertà! …
… Il mio amico mi ha fatto notare come tante volte si perdono delle occasioni così magiche che nascono in un attimo, all'improvviso
senza nessuna aspettativa e quante volte ci è capitato anche a noi in viaggio, sono sempre i momenti migliori, favolosi, incredibili. Da
che dovevamo essere preoccupati di trovare un passaggio a una notte eccezionale pieno di emozioni continue. Evviva il destino! …
[Ivan Ske]
… Dopo una breve visita di São João, raggiungiamo la stazione ferroviaria … Ciak si gira … Chi non ha mai visto “C´era una volta il
west”... stessa poesia della scena dell’arrivo del treno a vapore... ma noi partiamo… io e Dilek, splendida come Claudia Cardinale,
saliamo stanchi e luridi, ma ancora una volta felici... tra sbuffi, fumo e scricchiolii... “Su quel treno per Tiradentes...”. … Ancora adesso
è una scena che mi emoziona… momenti unici… indelebili! …
[Alessandro Ranucci]
… Buone vacanze a tutti … ai nostri lettori e viaggiatori … da un gran lavoro distrutti … finalmente si parte … A chi va in Marocco … a
chi viaggia per l'arte … a chi va a scrocco … a chi va in Egitto … a chi va in Thailand … a chi in una casa al mare in affitto … a chi
semplicemente a Gardaland … a chi va in montagna … a chi va in Portogallo … a chi in Grecia, ora poco Magna … a chi va solo per lo
sballo … a chi va in Turchia … a chi va in moto … oppure con una semplice Kia … a chi sull'Everest con l'azoto … a chi in Indonesia … a
chi in Messico … a chi in Val di Sesia … o chi solo da un amico … L'importante è stare bene … felici, contenti … e non pensare a quel che
viene … Buon viaggio … e chiunque torna … è sempre più saggio …
[Ivan Ske]
… Sul treno di ritorno da questa trasferta senza trofeo, cerco di raccogliere a caldo il maggior numero possibile di attimi vissuti in
questa mia seconda partecipazione alla “100 km del Passatore”. Non è semplice, anche perché nelle gare, visto lo sforzo, non si è mai
sufficientemente lucidi per ricordare: ciò che vivi così come i tuoi pensieri, vengono trattenuti come la terra e le radici di una pianta
trattengono l’acqua che viene versata in un vaso. L’importante è che ci sia un sottovaso che ne impedisca poi la dissipazione, perché
possa essere riutilizzata in un secondo momento. Le mie emozioni e i miei ricordi sono l’acqua, le radici la mia mente, mentre il
sottovaso è il mio “Diario Della Corsa” …
… Ce l’avevo messa tutta per presentarmi al via nelle migliori condizioni possibili …
… Correre al buio predispone ad effetti psicologici devastanti: nell’Interpretazione dei Sogni il correre generalmente è un simbolo
tradizionale di salute e vitalità oltre ad essere un mezzo di fuga da un pericolo. Correre nel buio significa invece che non si sa dove si
sta andando, non si riesce a vedere chiaramente la meta e il motivo della corsa …
… sono salito sull’autobus che “raccoglieva” i ritirati: ho toccato con mano la delusione comune, gli sguardi vuoti degli atleti e il
silenzio assordante che era presente. Quando sono sceso, di fronte all’arrivo vedevo gli atleti che concludevano la loro gara nel tempo
che più o meno avevo impiegato io l’anno scorso. Osservando la loro felicità e le medaglie che venivano loro attaccate al collo,
confesso che mi sono scese delle lacrime ...
… L’analisi razionale di quanto accaduto tuttavia, mi ha permesso di superare lo scoramento che è durato veramente poco. Anche
l’allenamento, la passione e l’amore che ci ho messo per preparare l’evento (pur nei limiti di quanto posso fare), so che non saranno
stati spesi invano, so che me li ritroverò in futuro quando sarò in grado di toccare il mio apice in maratona ...
… E poi per concludere, questa edizione del Passatore è stata anche una bella storia di umanità, come spesso accade in questa gara
estrema. In questo mondo non guasta proprio, anzi: come dicono gli inglesi, sono cose che veramente... restore your faith in humanity
…
[Roberto D’Uffizi]
… tic..tic...tic (soldi macchinetta biglietti) … stang...(rumore obliteratrice) …
din..don (annuncio treno in arrivo) … fiiiiii....(fischio
del treno) … siiii viaggiaaare evitaaando le buche più duuure....(musica nelle auricolari del viaggiatore) pfshhhhhhhhh...(apertura porte
discesa) … tac..tac...tac (tacco di scarpa in salita scale) … din don din don (campane di chiesa) …
SEMPLICE VIAGGIO in metropolitana a MIlano CADORNA - DUOMO
[Giovanni Minelli]
… Viaggiare apre la mente perché apre nuovi scenari, nuove prospettive, nuovi orizzonti, strade alternative da percorrere e nuove
possibilità di vita. E tutto questo nasce dal confronto, il confronto con la gente, con l’altro, l’estraneo. Il miglior modo per vivere un
luogo è viverlo da dentro, con le persone, perché sono le persone che fanno il luogo, e da lì partire per un altro viaggio, quello
interiore, con un biglietto di sola andata… Se morissi domani morirei felice, credo che questa sia una delle cose più belle che possa
capitare di pensare a un uomo nel corso della vita. Difficile descrivere l’emozione che si prova nel navigare, forse è pure difficile
riuscire a captarla, a coglierla veramente. Sei solo in mezzo al mare, solo e circondato da una distesa d’acqua infinita che può essere
paradiso e inferno al tempo stesso. Navighi sospinto dal vento, soave o forte che sia, con i delfini che ti seguono e giocano felici a
pochi metri da te. Navighi nel cuore delle notti stellate, notti in cui puoi arrivare a perderti in quell’oasi di pace e serenità che ti
avvolge. Ed è lì che ti rendi conto di quanto il tempo è relativo se riesci a viverlo senza rincorrerlo. Non sei tu al servizio del tempo, è il
tempo al tuo servizio. Il tempo per godere ed apprezzare il valore delle piccole cose e dei piccoli gesti quotidiani…
[Diana Facile]
E poi perché dovrei fermarmi quando i viaggi mi danno sempre, continuamente.
In silenzio mi aspettano, mi sussurrano, mi aprono il cuore e me l'hanno spezzato da una vita, mi hanno dato ogni cosa...
"Chi viaggia diventa il più piccolo del mondo".
[Michele]
Éste tu ir y venir
ligero, líquido, fugaz,
constante, eterno...
Como el de las olas del mar...
Arrastras mis pensamientos con tus movimientos,
Como el agua de las olas los caracoles en la arena...
Eres sol, viento y playa,
luz, soplo y espuma...
Pensamientos en "moto perpetuo" como lo son las olas del mar...
Asì eres tu
[Mag dal Venezuela]
tempo di partire… di viaggiare… di sognare…
in estate ci si sente più liberi… ci si abbandona alle emozioni… ci si lascia trascinare…
Il Graffio si augura che per voi sia un’estate unica… da ricordare…
il Graffio lascia il segno anche in agosto… non ci abbandona mai…
sono le emozioni a non lasciarci mai…
[Alessandro Ranucci]
… Sin da piccoli, abbiamo trascorso le vacanze a Zablace, un paesino a 7 km da Sibenik in Dalmazia, durante l’estate ci stabilivamo per
3 mesi. Ricordo molto bene i dinari (moneta nazionale), nel mio paese c’era solo un alimentari e la mattina bisognava alzarsi presto
per andare a fare la fila per prendere il pane, altrimenti non trovavi più nulla …
… sono cresciuta con questa grande diversità, gran parte dell’anno vivevo in una grande città occidentale qual è Roma e poi
trascorrevo mesi nella ex Yugoslavia, dove si giocava per le stradine del paese, in spiaggia o nei boschetti e noi bambini eravamo
un’unica enorme comitiva di svariate nazionalità …
… Dopo l’indipendenza, in Croazia tutto è cambiato …
… Molta gente rimpiange i tempi della Yugoslavia e del comunismo di Tito, dove si possedeva poco,ma bastava, c’era molto più spirito
comunitario … Quale sistema politico sia più giusto non mi sento in grado di dirlo, ma a livello di spensieratezza, accoglienza e
solidarietà negli anni 80 era molto meglio. Dalle mie parti la guerra si è affacciata, ma fortunatamente non pesantemente …
… Gli anni seguenti farsi il bagno e sentire in lontananza gli spari era una cosa normale … (magari si trovavano ad un centinaio di km
da noi), ricordo la prima volta che li sentii e rimasi shockata …
… Non dimenticherò mai l’estate del 1995 : la situazione si era stabilizzata già da un po’ dalle nostre parti e c’era una festa a Sibenik al
porto … Io decisi di andare e di accettare ospitalità da un’amica di una mia amica, facemmo festa tutta la notte, rientrando
relativamente tardi. Dopo un’ora o due, sono stata svegliata da una sirena, un rumore assordante, sembrava fosse dentro casa e in un
attimo si è accesa la luce della nostra stanza e sono piombati il padre, la madre e il fratello della mia amica. La sirena era per avvisare
di andare nei rifugi perché c’era rischio di bombardamenti. Io ero impietrita e molto confusa, il padre ha subito deciso che era meglio
riportarmi al paese ed io ero molto titubante : mettersi per strada quando dovremmo andare nel rifugio? Ma loro erano gli esperti e
quindi mi sono fidata … Stava facendo giorno e questo signore mi ha portato in macchina a casa…. Pensavo che i miei genitori fossero
molto preoccupati ed invece entro a casa e tutti dormivano ! Non avevano sentito nulla, Sibenik si trova a 7 km circa da Zablace e al
villaggio non avevano sentito nulla. Quella notte l’esercito croato libera la Krajina e la guerra terminò definitivamente. Il senso di
smarrimento, terrore e incertezza che provai in quella situazione spero di non provarli mai più, e ho vissuto un centesimo di quello che
è la vera guerra! Per questo mi tocca molto che in questo mondo non si riesca ad ottenere una pace duratura in tutti i paesi, è
diventata un’utopia e questo è terribile! Quello che ho capito è che la guerra è una realtà davvero terrificante, nell’arco degli anni ho
avuto modo di vedere paesi fantasma (verso Knin), case bruciate (vicino Zadar), cimiteri a cielo aperto (Mostar,in Bosnia) e Sarajevo
che porta ancora molte cicatrici, la bestialità dell’essere umano è sconcertante ...
[Cristina F.]
… così ci siamo ritrovati ancora una volta da soli in mezzo ad una strada, ormai all'alba e scalzi, almeno io con una nike sola,
sottobraccio come fosse una baguette. Quella mattina non me la dimenticherò mai, abbiamo camminato così tanto, ma talmente tanto
che non arrivavamo mai all'albergo. I taxi non si fermavano perché pensavano e sapevano che fossimo senza un soldo, talmente
eravamo conciati. Al benzinaio c'erano già tanti ragazzi svegli, pronti per lavorare, che appena hanno visto due bianchi, con una scarpa
sola, semi nudi, ci sfottevano e si sono messi tutti a ridere a crepapelle … Lo stesso giorno siamo andati in aeroporto scalzi a ritirare i
bagagli, senza mai passare dall'albergo … Camminare scalzo mi ha dato nuove sensazioni, un'esperienza indimenticabile, i piedi mi
hanno fatto sentire tutto e Frank ogni volta me lo ricordava: " Senti la griglia Mors, senti come è differente dall'asfalto". Io sentivo
molto bene ogni minimo dettaglio: le pietre, i tappetini dell'auto e perfino l'aria condizionata. Era una sun giorno speciale per me e
quest'anno censazione nuova per me, non siamo abituati a camminare scalzi, ma si prova la vera essenza della vita. Tutto passa sotto i
nostri piedi, ma il più delle volte non ce ne accorgiamo neanche. A un certo punto mi sono anche bruciato con dei mozziconi di
sigarette, ma mi sentivo vivo, più vivo che mai, non sono mai stato più felice di così. Ci avevano appena derubato, eravamo senza
bagagli e rischiato la vita, specialmente dopo aver reagito, in un secondo Frank si è ritrovato il cannone puntato alla tempia, ma grazie
a questa tragedia eravamo contentissimi, come se fossimo appena rinati. Camminare scalzi ci ha dato una nuova linfa di vita, una
voglia inimmaginabile di continuare a viaggiare, a camminare...
[Mors La Torre]
… Il bambino davanti al castello mi sparava in pieno petto, io fuori dal mio ostello portavo a tutti rispetto, si inceppò all'improvviso ed
io di fronte a lui... immortale! Quattro, cinque, sei colpi al viso, sentivo ancora il mio soffio vitale, poi voltai le spalle e solo allora la
pistola sparò. Rotolai a valle e mai più Ivan... sarò.
[Ivan Ske]
Myanmar
I ricordi più forti di questo viaggio: … La discrezione dei birmani…. Il profumo dei curry … I "minglaba", ciao per i Birmani ... I longyi
vestiti dagli uomini … L'arrivo a Thandwe in aereo … Buddha. È ovunque … I canti buddhisti la notte a Nyaungshwe … L'uscita in barca
sul lago Inle … Bagan, meraviglia da scoprire da soli … I mercati nello stato di Shan … I sorrisi della gente … I tramonti di Ngapali … Le
guance delle donne cosparse di thanakha … I sigari birmani … Gli straordinari ambulanti di strada … L'odore di pesce e verdure bollite
… La tranquillità e pace che si respirano in tutto il paese...
[Michele]
C’è un viaggio diverso
quello negli occhi degli altri
di chi ti può dare ali se non ne hai
ma che è lo stesso magico
ti fa volare
non c’è invidia ma solo riconoscenza
un viaggio unico
come lo sono tutti i viaggi
[Alessandro Ranucci]
… Ormai il lago Santo ha perso tutti i suoi colori affondando in unico colore blu scuro. Torno in branda a leggere e con grande stupore
si sente cantare a voce altissima i vecchietti che se la spassano cantando le classiche canzoni montanare, gli Stadio, Celentano e tante
altre. Vorrei scendere per vedere i loro occhi felici, ma mi accontento di sentire la loro gioia da quassù. Sono spettacolari, non me lo
sarei mai aspettato, favolosi! Questa giornata non poteva che andare meglio. Sono molto contento, chiudo gli occhi con il sorriso sulle
labbra e sento i brividi di felicità su tutto il corpo. La domenica mattina alle 5 sono già di fronte al lago Santo per la puja. Stanno
ancora tutti dormendo compresi i due bestioni dei terranova, sono due cani enormi, ma buonissimi. Il silenzio della valle è spezzata
solo dai consueti uccellini che cantano dandoci il risveglio ogni giorno e da un salto di un pesce nel lago, sembra un sasso caduto in
acqua formando i classici anelli che si espandono piano piano. C'è un'atmosfera magica, il cielo si sta schiarendo e il lago riflette tutta
la vegetazione attorno comprese le nuvole in cielo e mi viene in mente la parabola del mondo materiale e quello spirituale: il nostro
mondo non è altro che il riflesso del mondo spirituale, solo che ad essere alla rovescia è questo in cui viviamo…
… Davanti a questa enorme croce scura di ferro, mi sento piccolissimo, fa un effetto strano specialmente con queste nuvole, dove ci
sono solo dei minuscoli spazi di cielo aperto, sembra di essere nel giorno del giudizio di Cristo, esattamente dopo la sua morte quando
il cielo si imbrunì scagliando un fortissimo temporale. Il signore del rifugio mi ha detto di stare attento che forse verso le due
dovrebbe iniziare a piovere e di fare attenzione alla nebbia con visibilità quasi a zero. La Madonna è ricoperta di fiori, di braccialetti e
dagli immancabili sassi uno sopra l'altro come sulle vette tibetane ...
… Ad un tratto sento abbaiare, mi guardo attorno, ma non vedo nessun cane, alzo lo sguardo ed era un daino che balzava nel prato. Mi
sono stupito, è la prima volta che sento un loro verso e lo giuro mi sembrava davvero che abbagliasse un cane, invece l'abbaglio
l'avevo preso io. Un'emozione favolosa che mi ha dato il coraggio e la forza di andare avanti …
… Quando poi per magia notai il cartello Prati del Monte Tavola a soli 10 minuti, ho fatto questa deviazione volentieri e dinanzi ai miei
occhi il paradiso, con questi immensi e soffici prati dove mi sono disteso per quasi un'ora a vedere il cielo azzurro ed eccole lì le
vacche sacre, sedute nel prato a riposare come me, solo che io esausto dal trekking ... Gopala Govinda Rama Madana Mohana …
Haribol! …
[Ivan Ske]
… Oggi per gli occhi di allora viviamo in un mondo a rovescio, il mondo di cuccagna della società affluente e dei consumi. Niente male
però! a me piace che la lunga Era in cui dominavano i bacchettoni e le beghine (parole in gran disuso per fortuna) sia tramontata e che
ci si confronti con usi e costumi in modo più rilassato. Mi piacerebbe che se ne avesse maggior consapevolezza, e che da qui alla
relativizzazione delle convenzioni, si giungesse a maggiore tolleranza (e rispetto) per chi ne segue altre, senza pretendere di dettar
legge …
… Ognuno si comporti come crede e creda quel che preferisce purché non leda il suo prossimo nel regolarsi a proprio modo. Il tutto
con moderazione, buon senso, e senso della misura … Viva l'estate, la stagione più bella …
[Carlo Pancera]
… Incontrare una donna durante un viaggio ci regala momenti unici, indimenticabili, giusto il tempo di un ora, di un giorno o dell’intero
viaggio. Incontrare una donna ci può spingere oltre il limite, regalandoci momenti esaltanti. Spesso ci porta a cambiare rotta o
destinazione, a ridisegnare i nostri programmi, i nostri progetti ed a volte anche le nostre vite. Spesso ci troviamo a condividere con
loro brevi spostamenti in bus, in treno o in aereo e quel poco basta a disordinarci i neuroni. Sguardi che si incrociano, epidermidi che
si sfiorano, emozioni che traspirano, migrano da un corpo all’altro. Per molti addirittura, incontrare una donna durante un viaggio ha
cambiato la vita, regalandogli la gioia dell’amore vero, quello definitivo. Insomma incontrare una donna spesso ci sconvolge e rende
tutto meravigliosamente diverso …
… Tutto fu bello in quella giornata, l'arrivo a San Salvador calda ed affascinante, le mitiche pizzette fritte ricoperte di pomodoro che
una tirava l’altra, l'atmosfera della posada, l'affetto materno di “donna Sofia”, le chiacchiere col tassista, la cerveza fria e poi.. poi lei.
Ci conoscemmo a furia di guardarci a destra e a sinistra di una colonna che ci divideva e che traguardava da lontano i nostri occhi, io
in parte al bancone del bar, lei a bordo pista. Poi ci fu il contatto, cercato ed atteso. Ci conoscemmo, parlammo per un pò, ballammo
insieme salsa e reggaeton, seppur i miei movimenti non eccellevano in fluidità. Ma era la mia mente in quei momenti ad essere fluida, e
ciò mi bastava. Conobbi i fratelli ed insieme bevemmo altra cerveza. Poi il silenzio assoluto, breve ma intenso, intorno tutto immobile e
muto, solo io e lei. Poi però nella vita tutto ha un inizio ma ha anche una fine, e allora la musica ricominciò a suonare assordante e
tutto ricominciò a muoversi velocemente, troppo velocemente. Ed ecco che ti accorgi che ad un certo punto il nastro non lo puoi
riavvolgere, e tutto scorre ed i fotogrammi ti sfuggono. “Tengo que irme” mi disse. I fratelli l'aspettavano all'uscita e mi salutarono da
lontano con un gran sorriso ma molto meno dolcemente di come fece lei. Mi rimase il suo cellulare e la sua mail, ma il viaggio continuò
e di lei non seppi più nulla …
[Alessandro Ranucci]
… Uomini, donne, bambini arruolati per distruggere, uccidere, morire. Uno schifo, terrore. Per me che credo in un mondo unico unito e
libero è il più profondo fallimento, la sconfitta dell'amore. Io che vivo di sorrisi, che cerco l'amore nei colori... credo nell'amore nel
morire per amore, nel voler bene... Il califfato è dove non viaggio, non viaggerei per niente a mondo... Ora mi resta un valore,
protestare con forza, con tutto quello che ho... Vivo intensamente per credere nel vero... Vivo e voglio vivere al cento per cento!! …
[Michele]
… c'è un aria diversa stasera … quel vento che in molti detestano … perché disturba, fa rallentare … ma che a me aiuta a capire … a
dosare le forze, a farmi fermare … per poi ricominciare … il cuore compensa, il fiato si spezza … che bel fresco stasera, laggiù quasi
piove … sta cambiando il tempo … ed io rallento …
[Alessandro Ranucci]
Tramonto ad alta quota
Sono ancora libero, libero di volare, libero di partire quando voglio,
libero da ogni restrizione lavorativa
libero di decidere dove andare
mentre sono così libero, sono prigioniero di un aeromobile
che sorvola le nuvole compatte unite tra loro
e al suo orizzonte un'immensa linea di fuoco infinita...
[Ivan Ske]
VIETNAM
… Il cafè den colato goccia a goccia … Lo street food per le vie di Hoi An … Il mercato del pesce di Dong Hoi … Gli sciami di motorini per
le strade di Hanoi … Huè verso le spiagge a nord … Le sterminate risaie … Bevendo bia hoi seduti rasoterra… Lo sleeping bus da Ninh
Bình a Dong Hoi fermi per un'ora e mezza e non poter scendere… Il giro in barca a Trang An … Il giro in scooter a Huè tra risaie,
pascoli di bufali e cimiteri … I cartelloni di propaganda comunista … La meravigliosa Hoi An tutta lanterne tra le case coloniali …
L'onnipresente pho bo mangiata a tutte le ore … Il Dmz bar a Huè con l'elicottero da guerra appeso a elica (ventilatore) in giù … I
vergognosi tours spremituristi della baia di Halong sopravvalutato sito del Vietnam … Le donne con i non la in testa … Ho Chi Minh eroe
della nazione socialista, comunista?
Le tracce dei francesi, le baguette … I motociclisti tutto caschi e mascherine … Lo scempio edilizio di Halong City … I kitesurfisti di Mui
Ne … Le seggioline dei bar tutte rivolte verso la strada come se fosse un cinema … Il tour al delta del Mekong tutti in comitiva …
Mangiare con le bacchette anche se ci sono le forchette … Un bicchiere di the freddo o caldo non appena ci si siede a un bar … Il
viaggio in treno da Danang a Binh Thuan … Le Vespe e Lambrette italian style … I miagolii dei vietnamiti in conversazione … Il lento
viaggiare... L'amore per la gente, le strette di mano, i sorrisi, gli sguardi curiosi...
[Michele]
… Mount Dora … A questa cittadina mi lega anche il ricordo di una persona, un uomo grande e buono che purtroppo il 2012 ha portato
via. Ogni tanto, quando ho voglia di ricordarne ancora la presenza, magari a distanza di miglia e con un oceano di mezzo, non faccio
altro che ascoltare “Melancholy Morning” di Joe Bongiorno su Youtube: la musica è accompagnata dalle immagini del moto del mare in
una imprecisata località della Florida: le riprese si riferiscono all’indomani dell’uragano Sandy che ha flagellato la costa atlantica dello
stato americano appena un mese dopo la sua morte. Quel video è come una fotografia in movimento che mi ricorda in qualche modo il
triste mare di Jacksonville Beach, quello che vedevo dalla stanza di un albergo dove soggiornai assieme alla sua famiglia un mese
prima della sua scomparsa …
… Già la vita stessa è stupidamente competitiva, in un mondo dove si tende a rovinare gli esseri umani fin da piccoli col concetto della
competizione, per essere più bravi, più veloci, più intelligenti, perfino più furbi degli altri: anche la scaltrezza e la malizia vengono visti
come un valore o quantomeno come un valore aggiunto in una società sbagliata che fa selezione. Ebbene, in America la corsa è zona
franca da tutto ciò …
… ecco l’improvvisa ma attesa esplosione di luce e colori che caratterizzerà il resto di questa mezza maratona e con essa, l’inizio della
vita quotidiana delle persone e degli animali che animano Mount Dora. Il sole ha appena penetrato questa sorta di coltre nebulosa e che
in un batter d’occhi è già un ricordo: cominci quindi a vedere i primi scoiattoli che escono dalla tana, i tacchini selvatici che
attraversano la strada e i pennuti, di terra e acquatici, che coi loro canti e gioiosi schiamazzi cominciano a farla da padrone. Ed ecco
anche le prime persone ad incitare i concorrenti che transitano davanti alle loro abitazioni. …
… il “mio” piccolo laghetto: teatro di tanti e tanti allenamenti durante i quali ho visto sorgere il sole e assistito alla trasformazione
della fauna acquatica da silente a meravigliosamente chiassosa. Tante corse proprio a bordo del lago accompagnate dal suono degli
uccelli acquatici che lo popolano …
… Un atleta di livello che risponde al nome di Meb Keflezighi è solito dire: “Vincere significa dare il meglio di te stesso”. Quel giorno del
solstizio d’inverno 2014 penso che non solo sia riuscito a dare il meglio di quanto potessi dare in quelle condizioni, ma ritengo che sia
stata anche Mount Dora stessa a dare il meglio di sè: come se questa cittadina avesse recepito il mio amore per lei e, in qualche modo,
mi avesse voluto regalare una meravigliosa “ricompensa” …
[Roberto D’Uffizi]
Sono vivo … sono libero
Sono qui
Per questo vedo l’infinito
[Michele]
il bello della vita è la vita
l'essere nudi ogni giorno, piccoli indifesi lontani
il bello della vita lo cerchi lo sogni lo desideri
il bello della vita è nelle proprie mani,
dove non trovi niente...
[Michele]
Filippine
… Atterrare per l'ennesima volta a Manila … Vedere le lacrime di gioia di mia suocera al mio arrivo e quelle tristi alla mia partenza …
L'enorme felicità della famiglia … Rivedere la mia terra … La crescita di May, vendeva succhi di frutta fatti in casa di fronte al mio
negozio, era una bambina, ora è madre... e non riconoscerla al suo saluto. Eh come è cresciuta bene! … Sampaloc Lake di San Pablo
city con il Monte Banahaw sempre con la sua cima coperta e i suoi pescatori col fucile che pescano dall'albero... no le pesche, ma
sparano un uncino dall'alto appena vedono i pesci sott'acqua. Pazzeschi! … Il Natale ai tropici, anche se a me è sempre piaciuto il
camino e la neve in montagna, ma anche questa è una sensazione unica ed è sempre molto emozionante. Ha ragione il libro postato da
Cristina il mese scorso, l'emozioni si ingigantiscono quando viaggi perché siamo più aperti a riceverle, ma io cerco sempre di
emozionarmi e vivere ogni momento anche seduto sul mio divano di casa … Il tragitto Bontoc - Bugnay sul tetto del jeepney con i galli e
le ragazze di Cavite... che spettacolo la Cordillera! … Il trekking per arrivare al villaggio di Buscalan con ponti di cemento larghi 40cm
sospesi nell'aria con il fiume e le rocce sotto … Il Tattoo tradizionale da Wang Od a Buscalan con la sua gentilezza e le terrazze di riso
… Le tombe nel giardino di casa nel villaggio di Buscalan … Il tramonto che riflette sulle risaie … Il tramonto e l'alba della Luna … Mai
viste prima... mi è capitato alla mattina il tramonto della luna e alla sera l'alba della luna dietro alla Cordillera centrale. Favolose! … Il
sorriso dei pinoy (filippini) … I bambini di strada che si mettono in posa sorridenti ad ogni foto nonostante tutto ciò ... L'ennesimo "Hey
Joe!" … Era un po' che non me lo sentivo gridare pensavo non si usasse più... Il pannello solare di un venditore ambulante a Manila … Il
pannello per ricaricare i cellulari 5 pesos per 10 minuti al 7 eleven … In Iran era gratis,ma questa è un'altra Storia... già scritta. …
Ritiro yoga al mare … Falo' e musica dal vivo in spiaggia l'ultimo dell'anno … L'ultimo e primo bagno al mare del 2015 e 2016 … La
colazione con riso alla salsa di soia, pomodori, melanzane, tofu, banane e mango ... Gita al mare in moto a Pagbilao Island: Borawan
beach, Kuebang Lampas e Dampalitan beach, tre calette paradisiache … La scuola elementare di Borawan … i bambini vanno a scuola in
"banca" (barca) … Le quattro notti sull'amaca... ah quante stelle! … L'alba e il tramonto di Dampalitan beach … L'accoglienza della
famiglia di Joe pescatori e guardiani di Dampalitan con invito a casa e l'offerta dei pranzi e delle cene … Quando la signora mi consigliò
di cambiare posto dell'amaca perché sotto la palma di cocco era troppo pericoloso. In effetti la mattina dopo ne sono cascati due
Bere il succo del cocco della pianta che voleva ucciderti e mangiarne il gustoso cocco fresco … Le stelle marine … L'atollo che si
creava durante la bassa marea … Camminare per quattro giorni a piedi nudi sui coralli fini... ah che dolore! Solo perché ho perso le
infradito sulla barca … Parlare Tagalog e gli occhi sorpresi della gente … E' stata l'emozione più bella.
[Ivan Ske]
un mese per ricominciare … per dimenticare …
a settembre tutto torna al suo posto …
si fa fatica ad ingranare … ad accettare la normalità della vita
dimenticandoci che è il dono più bello …
e dovremmo sorridere ogni giorno
[Alessandro Ranucci]
… Non è mai troppo tardi per raccontarsi. Cercare di descriversi, spiegare, parlare e sdrammatizzare... Spesso in viaggio capitano
momenti molto particolari direi unici e che solo quando si è lontani possono succedere. Le strade sono un mondo, sulle strade puoi
vedere scene meravigliose e tante volte e ogni volta potresti viverci mille volte. Sulle strade rincorso dai bambini mentre tornano a
scuola, alcuni di loro scalzi. Bambini bellissimi, sorridenti, l'argento vivo addosso. La vita. Bambini che ti mangiano con la loro curiosità,
viaggiatori veri, puri, ancora senza esperienza ma i più ricchi, i più forti, i più leggeri di tutti... Mentre li ascolti ti rendi conto del tempo,
di quanto è breve la vita, di quanto è bella la vita. Ogni vita, tutte le vite. E conversando ti emozioni, ci si emoziona e si gira la testa
perché non vogliamo farci scoprire di quanto siamo felici, non vogliamo metterci in soggezione, ci vergogniamo un pò del nostro cuore
tanto gonfio... Ogni sguardo è un regalo, ogni parola un abbraccio, ogni sospiro un battito del cuore. Non si ferma il tempo ma tutto è
bene delineato, prezioso per tutti senza saperlo bene, ma consapevoli che si vive di questo, ci si nutre della vita di strada. E poi il
viaggio prosegue più forte e tanto compreso quando i fiori continuano a osservarti ...
[Michele]
… Arrivo a Minab all'alba, famosa città per le sue donne mascherate. Tutti i negozi sono ancora chiusi, solo il panettiere è aperto,
rimango a guardarli a fare il pane, sono velocissimi. Dopo aver comprato il Naan, una fetta sottile di pane e mentre lo mangio arrivano
due donne. Rimango folgorato da una donna con il costume tradizionale dei Baluci, con i pantaloni di seta a stringere sulle caviglie con i
disegni decorati, il velo aderente alla faccia e la maschera sul viso a coprirgli naso e occhi. Non c'è un millimetro di pelle che si vede
per via del velo, ma è un'emozione incredibile, sono entusiasta dell'eleganza del costume e dalla bellezza dei suoi occhi, non ho mai
visto un taglio di occhi così belli, pieni di vita, talmente espressivi che sono andato in trance. Mi ha fulminato, sono rimasto a bocca
aperta e quando il panettiere se n'è accorto si è messo a ridere. Ho dovuto scuotermi per riprendermi e quando sono tornato in me, le
donne non c'erano più …
… ci stendiamo tutti in salotto sull'immenso tappeto a mangiare dolci e frutta, mentre la mamma fuma nel Qaylan (narghilè). Sono tutti
molto gentili e premurosi, come fossi un loro figlio tornato da un viaggio lontano. Sono molto felice e sorpreso di vedere donne e
uomini insieme nella stessa stanza, addirittura le donne che fumano …
… la madre in sala mentre bevevamo tè e mangiavamo dolci e frutta squisita, ordina alle figlie di andare a prendere qualcosa, tornano
con le maschere, e a mia insaputa l'indossano lei e un' altra ragazza e sono proprio loro: le Baluci, le donne MASCHERATE, proprio il
giorno prima del mercato. Incredibile, non ci posso credere ospite di una famiglia Baluci, dormo insieme alla guardia e ai suoi fratelli
con il sorriso sulle labbra, mi sembra di sognare, è stata un'esperienza fantastica, un'accoglienza mai vista in vita mia, una sensazione
tranquilla, come se fossi a casa mia, non un attimo di disagio, ma solo pace, serenità e tanti sorrisi …
… Il mercato ormai ha quasi perso tutto il suo valore dopo la giornata di ieri, ma è certamente molto interessante con le donne
mascherate che vendono i loro prodotti tipici …
… Non dimenticherò mai le donne con le loro maschere colorate vendere e fumarsi il loro tabacco, con il loro sguardo che ti penetrano
negli occhi, sono così immensi che puoi tuffarti dentro, il corpo non esiste più, sono quei due semplici occhi a catturarti …
[Ivan Ske]
… Gesti quasi dimenticati … le mie scarpe ormai logore … maglietta e pantaloncini sempre quelli … la mia musica... i miei sogni... è ora
di uscire … andare lontano … sono felice del mio passo … di come viaggia la mente … di come va la vita … di ciò che sono
… di quello che voglio
[Alessandro Ranucci]
… tra chi viaggia si formano a volte mitizzazioni sui paesi lontani che vengono visti come modelli alternativi alla nostra declinante
società di modello occidentale-industriale. E ad ogni generazione sorgono nuovi tipi di Orientalismo… Comunque è e sarà sempre
incessante la ricerca di paradisi perduti in cui ritrovare pace e comunione con la natura e con i nostri simili, e in fondo anche
inseguire materialmente questo orizzonte sfuggente fa parte delle più forti motivazioni al viaggiare ...
[Carlo Pancera]
VISIONI
… dune nascoste … tra ghiacci e paradiso … che alterano visioni … offuscate del tuo viso …. corse contro vento … da pericoli scampati
guerra estroversa … da libidini stregati … tramonti senza alba … su colline trasparenti … fanno luce in un buio … tra baci prepotenti
[Pino Bramante]
… ci troviamo sul promontorio che domina la bella scogliera di Cap-des-Rosiers. Qui troviamo una splendida sorpresa! davanti a nostri
occhi un animale che sognavamo davvero di incontrare: l'orso! A pochi metri da noi passeggia tranquillo nel prato, alla ricerca di
bacche e radici di cui cibarsi.. Non vi dico che emozione..
… il battello si dirige alla volta dell'Isola Bonaventura …
… Gli uccelli vengono su questa isola per nidificare e mantengono saldi legami coniugali. E’ emozionante assistere all’incontro di una
coppia che si riconosce tra migliaia di simili e si scambia effusioni amorose. Le pratiche di corteggiamento durano a lungo. Gli uccelli
si strofinano i becchi, coccolandosi a vicenda, poi avviene la fecondazione. Le sule vengono considerati i più grandi uccelli marini
esistenti con la loro apertura alare di circa 2 mt.. Maestosi ed eleganti volano in cielo, apparentemente senza bisogno di battere le ali.
Intorno a noi il paesaggio è magnifico il blu del mare e il verde degli alberi creano un magnifico contrasto …
[Ruggi Morenita]
… Mompós –Colombia …. Una giornata di qualche anno fa, laddove il rio si perde in mille canali che si aprono in altrettante sconfinate
lagune che si confondono all’orizzonte ...
… Ci trovammo mano nella mano non so ancora come. Da quel momento il viaggio subì una dilatazione, raggiungendo ogni angolo della
mente. Tutto assunse una dimensione diversa sia dentro che fuori. Solo il tempo scorreva puntuale. Quello non lo fermi anche se spezzi
le lancette e porta via tutto senza fare distinzione. Tira giù ogni quadro che cerchiamo di appendere nelle nostre pareti più intime ...
… Presto arrivammo a Magangue. Ci salutammo con la certezza di non rivederci mai più. Era come se avessimo tacitamente accettato
l’idea di appartenere a mondi troppo lontani e diversi da potersi mai rincontrare. Il tutto avvenne con rassegnata consapevolezza e
con la pace interiore di chi è certo di aver appena trascorso dei bellissimi istanti, ma troppo rapidi e sfumati per potergli attribuire
importanza, in una vita che scorre e che sorprende sempre. Mi lasciò un anello di latta, simile a quelli che si trovano come regalo nelle
patatine, con sopra uno stemma credo di una società di calcio …
… Condividemmo anche la navigazione sulle tranquille acque del Rio Magdalena, lì dove si apre in una meravigliosa ed intricata piana
che abbraccia tutto. Qui il rio si perde in mille canali che si aprono in altrettante sconfinate lagune che si confondono all’orizzonte. Lo
stesso orizzonte cosi caro a Marquez. Non ci parlammo più, quasi a non voler disturbare ognuno i pensieri dell’altro. Ero
completamente suggestionato dal paesaggio, dagli orizzonti mutevoli come le metriche di Marquez, dal vociare della gente sul ponte e
da come sarebbe continuato di lì a poco il mio viaggio. Ci scambiammo un ciao con la mano da lontano ed imbracciato lo zaino
continuai il mio viaggio verso Mompós, mentre lei era arrivata nel suo mondo ...
[Alessandro Ranucci]
Iran
… Come potrò mai dimenticarmi di: Il vice autista del primo bus tornato indietro per riportarmi la mia macchina fotografica persa sul
sedile a Gonbad e-Kavus … Abbas, la sua famiglia, i suoi amici afghani con la loro erba e charas a Mashad … Solitario nel deserto di
Tabas … Il primo castello di fango nel deserto a Garmeh … I primi turisti italiani a Yazd: i grandissimi toscani, grazie a loro ho visitato i
Kalut a Kerman … Il signore anziano a Fahraj, il primo a invitarmi a bere il tè e a mangiare a casa sua
I figli di Hassan, uno con la maglia di Cr7 e l'altro di Messi, dopo pranzo a casa loro i figli non volevano che me ne andassi …
L'indimenticabile famiglia Baluci con le loro maschere a Minab … Le tartarughe a Gheshm Island … I ragazzi nel parco di Shiraz con
l'ottima charas … La maestosità di Persepoli … Il mitico fiume unito del Tigri e dell'Eufrate al confine con l'Iraq … La piscina di Shushtar
… Le cascate di Bisheh … Le universitarie sul minibus a Sanandaj: una cultura iraniana in un'ora con i vecchi arrabbiati per la loro
apertura mentale … La splendida Palangan … L'incredibile ospitalità Curda: dormito sul loro terrazzo su un tappeto con una vista
panoramica mozzafiato … Il passaggio sulla camionetta del vecchio curdo a Paigan fino a portarmi a pranzo a casa sua … La famiglia
del mio amico a Tabriz: le lacrime del padre al mio congedo non me le dimenticherò mai, ogni volta che vedrò cadere una goccia di
pioggia penserò a lui con tutto il cuore … La giornata con Mehdi al confine con l'Azerbeijan
Le turiste iraniane tutte rifatte a Masuleh … Il paninaro Amid a Ramsar sul Mar Caspio … Il parco degli artisti a Teheran, il suo
ristorante vegetariano con le ottime lasagne agli spinaci … I pistacchi … e specialmente a tutta la gente dell'Iran... fantastica!
[Ivan Ske]
… Considero la mia lentezza un dono speciale del quale non potrei fare a meno. Spesso quando capisco che i miei ingranaggi mentali
stanno aumentando di giri, lascio il pedale dell'acceleratore e da li in poi mi accorgo che le scelte che compio sono le più giuste e che
molte cose che inizialmente pensavo necessitassero di un mio intervento immediato, con molta probabilità si risolvono da sole, come
seguissero un meccanismo consueto, del tutto naturale. La lentezza aiuta a rilassare la mente, a compiere le scelte più giuste, a
godere a pieno delle cose belle della vita e a gestire con più lucidità quelle meno belle …
[Alessandro Ranucci]
A ogni incrocio trovi la vita
Sporchi, lontani, sudati
Sulle strade polverose dove la gente corre, nel deserto, in cima alle montagne
Trovi la vita negli alberi e con le nuvole, intanto il vento non smette di abbracciarti
Ogni granello di sabbia è il nostro arrivo, bagnati dalle infinite goccioline del gigante turchese...
dove i fiori sono grandi, i campi verde profondo
e non finisci mai
come le infinite vite delle cascate, come ogni alba, come le scintille di un lago...
[Michele]
… oggi primo giro lento … come lento il sudore che ricomincia a scorrere dalla fronte … che inumidisce gli occhi … che bruciano di sale
… è bello tornare sulle stesse sensazioni … già vissute … già costruite con gioia e sacrificio … ma i mattoni sono li davanti a me …
e la malta è già pronta …
[Alessandro Ranucci]
… Con lei a soli tre mesi siamo stati in Portogallo, qualche mese dopo abbiamo esplorato in auto Slovenia, Ungheria, Romania, Moldova
e Ucraina e da lì partendo da Odessa abbiamo navigato il Mar Nero per 2 giorni fino ad Istanbul per proseguire in tutta la Turchia fino
all’estremo sud. Abbiamo attraversato poi le strade della Thailandia, della Malaysia fino ad arrivare a Singapore, in un viaggio durato
un mese, stancante ma tremendamente bello. Poi siamo stati in Spagna e tornati più volte in Turchia e poi l’Italia, vissuta in lungo e in
largo con la tenda ...
… Spesso si è stanchi e non si può riposare, si ha caldo e non spira un alito di vento neanche a pagarlo, si è sudati ed i vestiti ti si
appiccicano addosso e sogni il momento che farai una doccia che non arriva mai, hai fame e non hai manco una nocciolina da
sgranocchiare, hai sete ed hai finito l'acqua, vorresti essere già arrivato ma manca molto, vorresti che Ayse se ne stesse buonina al
suo posto ma è più agitata di una sveglia la mattina alle sei. Beh quando ci capita tutto questo io e Dilek ci guardiamo con aria
rassegnata ed è come se le nostre menti stanche siano legate da un mantra che ci ripete all'infinito: “respirate, rilassatevi e
ricordatevi che viaggiare è comunque una cosa meravigliosa”. Un mantra che si ripete sempre e ci mantiene viva la voglia di esplorare
ogni luogo dove i nostri piedi hanno la fortuna di camminare …
[Alessandro Ranucci]
… Qualcuno mi ha detto che sono stato fortunato a viaggiare a fine anni 60 / inizio anni 70, ed è proprio vero, l'ho sempre pensato che
la sorte mi avesse favorito assegnandomi di vivere in questo segmento di anni (cioè dal gennaio 48 quando son nato al ….) che è
proprio stato bello ed entusiasmante …
… prima di partire se non si era trovata/o un/a compagna/o di viaggio (il che dava coraggio per decidere) si partiva lo stesso, perché
in fondo non ce n'era bisogno, era proprio con i viaggi che si poteva star sicuri di incontrare qualcuno di simile …
… si era sempre in compagnia, e così magari si trovavano compagni/e di viaggio almeno per un tratto di strada. E ad ogni incontro
c'era tanto da raccontarsi anche perché si aveva bisogno di notizie e di consigli e dritte …
… la gente ti avvicinava con curiosità e simpatia …
… Paesi che vorrei vedere? ce ne sono talmente tanti che ancora non ho visto! … che non so come farò ad andare dappertutto …
[Carlo Pancera]
… Guardando a nord … voglia di spazi aperti di vento gelido e tagliente … sdraiarmi su una gelida brughiera salutando nuvole veloci
ed intensi chiaroscuri … vertigini sulla scogliera più alta ed un abbraccio atlantico … che la notte faccia presto e la mattina arrivi tardi,
inseguire una lepre con lo sguardo fino a perderla all’orizzonte … guidare su strade deserte … tanto silenzio intorno a me ed un tè
caldo … non parlare ma respirare … lavarmi di pioggia ammirando i colori dell’arcobaleno … un castello senza sovrano e umida nebbia
lacustre … chiudo gli occhi e sono lì …
[Alessandro Ranucci]
… Non so come mai, ma i confini mi hanno sempre affascinato, non dimenticherò mai all'età di sedici anni attraversare il confine tra
l'Italia e la Svizzera, in quell'istante ho sentito un brivido così forte che era chiaro il mio avvenire di viaggiatore …
… E' così bello sentire l'acqua che scorre, che chiedo solo un tappeto per la notte. Torno a bere il mio te e al ritorno, sotto l'albero
dove avevo lasciato tranquillamente il mio zaino, trovo una moquette, due coperte e un cuscino. Favolosi, che carini! Non faccio in
tempo a sdraiarmi che il mio vicino mi porta un piatto di frutta con la famosa anguria locale. E' stata la notte più bella della mia vita, io
l'unico straniero a dormire insieme alle famiglie iraniane in un splendido giardino con il rumore costante dell'acqua a rilassarmi
completamente. Il mattino seguente quando apro gli occhi mi ritrovo sotto le fronde degli alberi che luccicano colpiti dai primi raggi
solari. Rimango sdraiato a riflettere e appena mi sollevo arriva l'altro vicino e mi porta un vassoio con una colazione completa di tè,
burro, pane e frutta …
… Chiunque mi da il benvenuto: "Welcome to Luristan" e si divertono a ballare sotto le cascate le danze tipiche del Luristan
tambureggiando le loro percussioni e la musica si fonde al rilassante suono delle cascate. …
[Ivan Ske]
… Ero in Grecia quando un temporale interrompe e irrompe forte giornate luminose ventose. Non si può descrivere il momento e i
passaggi quando le nuvole si muovono lente sopra questa piccola isola. Facile cercare di capire, immaginare perché si è lontani ma
tanto vicini a tante verità. E in acqua trovi un sogno così come un altro mondo... Si passa attraverso lungo una strada così bella perché
le colline e le curve non smettono di parlarti, perché c'è un tappeto morbido da farsi incantare. Si cammina coperti da un cielo che
accarezza, scivolando sorridenti seguendo il sentiero di metallici cespugli... Che bello! Un paesaggio che non mi esce dalla mente ormai
persa dentro questa strada, dentro questo passaggio...
[Michele]
… leggero come una piuma … semplice come un tratto di biro … intenso come un respiro innamorato … nato con la morte nel destino …
ma non ci voglio pensare … nel mio destino c’è anche tanta voglia di vita … di non farmi bruciare dal tempo … di vivere intensamente
ogni istante … di dare e ricevere amore … essere presente mentalmente … assaporare il mondo e riempirmi di eterne emozioni …
[Alessandro Ranucci]
… C’è tanta vita in quel pezzo di carta spiegazzato… nascosto nella tasca dei jeans. Frasi smozzicate … scritte di corsa … in foglietti
improbabili. Parole che scendono giù da sole come acqua di ruscello. Quando hai la vena aperta e tutto ti emoziona. Quando le visioni
diventano illuminazioni. Quando indossi gli stivali dalle sette leghe e sei ovunque e nello stesso momento. Quando la mente trascende in
dimensioni fantastiche e per un attimo ciò che è onirico diventa reale. È proprio in quei momenti, quando tocchi il cielo con un dito, che
vorresti dare forma ai tuoi pensieri, renderli tangibili e fissarli per sempre. Ciò che riusciamo a scrivere in certi momenti altro non è
che “Opera d’Arte” ...
[Alessandro Ranucci]
“””… Si prende la rincorsa … i piedi ben piantati per terra … respirando bene a lungo … la corsa è solo l’inizio …””
[Michele]
… Sono andato a sentire l'odore del mio giardino e ho visto che perfino l'ape operaia oggi è diversa, si è stesa a pancia in su sopra una
delle mie margherite, oggi non si lavora. Non sono sicuro ma mi sembra di aver visto il mio vicino, disabile, correre per i prati
cantando a squarciagola. Guardo il mio cane, per lui non sembra cambiato niente, mi guarda sempre con gli stessi occhi, con lo stesso
amore, lui mi ha amato ogni giorno e ha vissuto ogni giorno come se fosse stato l'ultimo. Lo guardo e mi sento terribilmente in debito,
con lui e con tutta la mia vita. L'ora si avvicina e noi tutti guardiamo in alto, non sarà l'oscurità a portarci via ma un lampo di luce. In
orbita il telescopio Hubble rivolge il suo grande e potentissimo occhio verso questa magnifica sfera colorata perché deve fare la foto
più importante di sempre... Il giorno più bello che la Terra abbia mai vissuto …
[Alberto Corti]
… ho incontrato gente molto disponibile, gentilissima e sempre premurosa nei nostri confronti. La gente non ha niente a che fare con
la guerra, i musulmani desiderano un mondo in pace... Certo che dirlo oggi, dopo gli attentati di Parigi, è dura crederci, ma
incredibilmente con la tragedia parigina, il messaggio di pace è ancora più necessario, oggi è il momento migliore per diffondere
questo messaggio di pace e per far capire che non bisogna generalizzare ma informarsi, andare a fondo della questione e capire che
l'odio alimenta altro odio. Sembra che non abbia senso, quando invece un senso ce l'ha …
[Luca Calciolari]
… È proprio quando annusi la sofferenza che ritorni a farti le solite domande esistenziali sul “senso della vita” e del mistero che
l'avvolge. Chi ha fede, trova le sue risposte nella religione, ma le parole di Dio da sole non bastano a colmare il senso di smarrimento e
di solitudine in cui cadiamo ogni qual volta annusiamo la morte, quando la percepiamo negli occhi di chi soffre e la sentiamo
camminarci accanto, avvertendone l’alito freddo e silenzioso. Allora il dubbio ci assale e ci divora e avanza il sentimento della paura.
La paura di ciò che non conosciamo. Il dubbio che tutto non sia poi veramente come abbiamo sempre pensato che fosse. E allora per
un attimo più o meno lungo ci sentiamo veramente soli, tutto si azzera … si resetta … sentiamo la morte avvicinarsi a noi e carezzarci
la gota …
… Camminando incrocio il mio sguardo con quello di qualche malato. Mi sento completamente avvolto dalla loro sofferenza, la vedo nei
loro occhi, nei loro volti impauriti, ed è come se in quel momento mi sentissi parte di loro, ne assorbissi la loro intima sofferenza. Me la
sento addosso, mi opprime, mi avvilisce, mi rende vuoto. Lo stesso vuoto che riconosco in uno di loro in particolar modo, col quale
incrocio il mio sguardo e lui il mio. Indugiamo nel guardarci, e più lo guardo, più percepisco i suoi pensieri e tutta la sua vita mi scorre
come riflessa in uno specchio. I ricordi di gioventù, gli amori, le delusioni, il dolore … fotogrammi di una vita che chiede ancora tempo
ma che forse non ne ha più. C’è tanta solitudine negli occhi di chi aspetta la morte. Un momento in cui un uomo sperimenta la vera
solitudine, gira le spalle, afferra il suo bagaglio e va per la sua strada senza più tornare …
… Lo bacio sulla fronte tenendogli la mano e gli dico: “… zio sto tornando a Roma… torno presto… forza e coraggio… che ti porto da
Roma? Una amatriciana va bene? …”. Lui mi guarda sforzandosi di accennarmi un sorriso e candidamente mi dice: “buon viaggio e vai
piano …”. Sono le ultime parole che mi ha rivolto mio zio …
[Alessandro Ranucci]
INDONESIA
… I sorrisi bianchissimi degli indonesiani … Le risaie a terrazze di Bali … La gentilezza e timidezza delle persone … il vivere con due
soldi, puro viaggio .. I vestiti tradizionali a Bali e Lombok .. Il fantastico trekking al Rinjani .. Il profumo inebriante dei chiodi … di
garofano stesi al sole di Bali … Le spiagge di Kute Lombok .. La Kecak fire dance a Ubud … Il "lunare" paesaggio dell'Ijen .. improvvisare
spesso e volentieri dove andare... La condivisione nel mangiare … Ogni istante delle tre giornate al parco nazionale Gunung Rinjani …
Nasi campur, tempeh, tahu, pecel, gado gado … Le jukung allineate sulle spiagge di Amed … I motorini ambulanti per il bakso … Le
cupole colorate delle moschee di Lombok nascoste tra la vegetazione … l'aria del mattino quando il sole è dolce... Il grande senso di
libertà che si avverte ogni giorno … Tutti i Pura di Bali … La strada subito a nord di Tirta Gangga … L'ombra del Rinjani proiettata su
Bali … L'alba al Bromo e il deserto di cenere … Bali isola mistica, verdissima da paura … Le case capanne dei Sasak … I fiori di
frangipane un incanto … La cucina indonesiana, dolce e piccante...molto zuccherosa … In scooter per le strade tra i campi di tabacco a
Lombok … Mangiando salak … I bellissimi bambini … Jawa isola poco turistica ma un vero mondo da scoprire... … L'ampia tolleranza
culturale e religiosa … L'amore manifestato in ogni fiore … La sagoma del Tambora all'alba dal Rinjani … Cena con masakan Padang …
Girare in bicicletta per Bali … La natura esuberante e prepotente … L'incubo della salita alla vetta del Rinjani … I fiori di loto a Tirta
Gangga … il neozelandese in giro in scooter con due sacche zaino... Le offerte, puja nella Bali hinduista … la luna di Candidasa al Bali
Santi... Il nasi tahu tempe kare al Bu Rus a Ubud … Le kretek, sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano … Il grande tempio buddhista
di Borobudur … Bevendo arak di riso a Candidasa … le foto assieme ai giovani indonesiani … il "rendang", amore dei sensi... la strada da
Amed a Candidasa in scooter "scortato" dai ragazzini appena usciti da scuola … La grande famiglia del Rinjani, "terima kasih bro!" … il
forte desiderio di conoscere meglio l'Indonesia e tornarci al più presto ! … L'amore che ti fa vivere a centomila all'ora …
[Michele]
… Loro chiacchierano tanto e io li ascolto per buona educazione, ma spesso ho lo sguardo alla vallata illuminata dalle luci interne delle
finestre delle case incastrate nella montagna di fronte. E' incredibile, mi sembra di sognare. Siamo a 1000 metri, ma c'è un clima
ideale. Vedere tutte quelle fioche luci arancioni che si mischiano col nero della notte e il cielo stellato sopra la mia testa, sentire il
ragliare degli asini e ogni tanto un cane abbaiare, ma in modo silenzioso senza dare fastidio, sembra un dolce richiamo, come per dire:
"guarda che ci sono anch'io". Non un solo rumore meccanico è semplicemente uno spettacolo della natura, una pace assoluta, altro
che gente pericolosa, è la gente più ospitale, cordiale e gentile al mondo …
… E' stata una notte magica, non mi dimenticherò mai la semplicità così spontanea di ospitare uno straniero e farlo sentire a proprio
agio in un attimo …
[Ivan Ske]
ADESSO VIENI
graffiami la schiena… lasciami un tuo segno … mentre la tua bocca … apre varchi nel mio regno … questo non è amore … perché non lo
conosco … ma l'estremo del piacere … che ci scivola sul corpo … troviamo un accordo … su una nota indelebile … mentre i nostri intimi
… sovrastano le regole … scorrono carezze … ruvide sui fianchi … liberi e distesi … nudi su lenzuoli bianchi
[Pino Bramante]
… Oggi è la prima giornata uggiosa che dimostra il vero volto di questo strano novembre, avrei potuto essere sulle rive del mar Rosso
e invece il destino mi ha destinato d'essere qui, a casa mia, a sentire queste notizie di merda e a trattarle con te online, avrei potuto
sentire un'altra lingua parlata attorno a me e invece mi tocca prendere antibiotici e altro per superare il decorso traumatico della
recente biopsia alla prostata, avrei potuto restare all'oscuro di tutto questo, per la scarsa informazione che l'Eritrea mi avrebbe dato,
ma l'avrei scoperto dopo e non senza rimpianti, e invece ora sono sul web parecchie volte al giorno per sperare di leggere notizie più
positive su questa faccenda così triste ma ben conscio che la mia speranza è così lieve quanto lo potrebbe essere lo sperare che
domani ci svegliassimo in un mondo MIGLIORE. Buona domenica a voi e a chi non Sa cosa sia la domenica ! …
[Rudy]
… E anche quest’anno arriva dicembre che quasi non ci si accorge. Siamo preparati ormai da tanti Natali, tante settimane di anticipo
alle feste di fine anno. E anche quest’anno qualcuno riflette per i primi 11 mesi di vita e ricordi, sofferenze, problemi familiari e
professionali, economicamente sempre sul filo … e anche quest’anno si cambia … si cambiano le idee, i sogni, i desideri, si cambiano i
gusti dettati da nuove immagini … Io da tanti dicembre ho saputo che il segreto è nelle piccole cose. E le mie piccole cose sono dentro i
granelli invisibili che scendono ogni secondo mentre vivi costruendo … Anche quest’anno arriva dicembre, pronto a raccogliere
emozionanti momenti, viaggiando per sempre …
[Alessandro Ranucci]
…All’imbrunire ammiriamo il dolce paesaggio caratterizzato da colori che solo la luce limpida Himalayana è in grado di valorizzare e
nella luce notturna, una fortezza, il Rimpung Dzong, domina la valle. Lontano, a nord, tra le montagne boscose, il Chomolhari risplende
di nevi perenni e le acque che discendono dai ghiacciai formano una miriade di limpidi torrenti che vanno a formare il Paro Chu …
… Le danze sacre sono al centro delle cerimonie religiose bhutanesi e colpiscono per lo straordinario dinamismo e l’energia che
sprigionano. I monaci danzatori, al suono di cimbali, trombe, tamburi e gong, piroettano e ondeggiano muovendo vorticosamente
nell'aria le gonne coloratissime e tracciano con le mani i simboli e le leggende della dottrina buddista. Si respira l'aria genuina e pura
della loro fede, si è colpiti dai colori degli abiti e delle danze dei monaci, dai suoni e dai profumi nella spettacolare cornice dello dzhong.
Ascoltando i suoni e i canti delle cerimonie si è rapiti dal loro potente effetto vibrazionale nel corpo, oltre che dalla spinta inconscia
che generano verso un trasporto spirituale …
[Ruggi Morenita]
… Quella volta che in Kenya arrivo a Maralal, terra dei Samburu. Strade dimenticate polverose solo gente di passaggio è un mondo
fatto di miseria... Dopo aver lasciato lo zaino solamente in un piccolo hotel scendo a cercare dove mangiare qualcosa. Non c'è molto
ma quasi subito e quasi accanto entro in un piccolo bar ristorante gestito da un signore "rasta". Sono il benvenuto qui come spesso mi
capita in Kenya dove ricevo sorrisi come saluto... Mi siedo e ordino, c'è poco da scegliere. Fagioli riso e cipolla. Tutto squisitamente
buono, il piatto più buono del mondo! …
[Michele]
… Il respiro è affannato … la muscolatura contratta... appesantita … allora mi fermo spesso ed è un bene … le sensazioni sono buone …
sono presente a me stesso … tutto si muove nel verso giusto … corpo cuore e testa sono allineati … tutto va come deve andare … ma
quanti fiori ancora ci sono sui prati … di rughetta e finocchio selvatici … e che profumo … un buon profumo...
[Alessandro Ranucci]
L’araba felice
… Seduto su un pavimento ghiacciato
Il telefono in carica
Rimango impalato,
L'araba le sue gambe divarica
Seduta di fronte a me
Ha il suo lungo abito nero,
Lo so è impossibile una vita con te
Infatti non sembra vero
Gli si illuminano gli occhi
Trasmesse Dalle luci a neon
ed io ti immagino mentre ti tocchi
[Ivan Ske]
… Dall'alto è bellissimo, a mano a mano che le ore passano aprono i primi negozi per i turisti e la nebbia, prima fitta, svanisce
lentamente a valle, lasciando scrutare le case più arroccate sulla collina come se fosse il paese di Zeus sopra le nuvole, è uno
spettacolo fantastico. Da questo lato riesco anche a sentire il forte fruscio della cascata dell'altra parte della montagna dove mi
precipito a visitarla …
… davanti a me tutto il villaggio disponibile e in più in compagnia degli abitanti del posto... favoloso mi sento sulle nuvole... in tutti i sensi
… quando ha scoperto che non avevo nessun pernottamento in albergo mi ha prestato il materassino da yoga e una coperta
caldissima. Ho dormito davanti al mare con il sottofondo delle leggere onde che morivano sulla riva lasciando nell'atmosfera quella
magia di relax e serenità …
… Il segreto di farsi ospitare è semplicemente arrivare al pomeriggio in un luogo dove i classici turisti, sempre se passano di qui, di
solito visitano questi villaggi in giornata tornando con i loro autisti in albergo, quindi verso sera rimarrete da soli e la popolazione dopo
aver fatto i loro lavori si incontra a chiacchierare davanti alle loro porte o sopra i loro terrazzi e vedendovi in balia di voi stessi vi
offriranno un semplice tè e con la massima umiltà e senza nessuna fretta potete rimanere a chiacchierare con loro o semplicemente
ad ascoltarli con interesse, anche se non capirete una sola parola e poi in automatico si passerà alla cena e dopo gli ennesimi tè e
chiacchiere vi troverete un cuscino e una coperta per la notte, come se foste un vecchio parente tornato da lontano. Ricordatevi che
per la religione islamica l'ospite è un dono di Dio. Io non mi sono mai trovato in imbarazzo perché ti accolgono davvero come un figlio e
mi hanno sempre fatto sentire a mio agio. La mattina dopo colazione, io gli offrivo della frutta e mi congedavo dopo i saluti affettuosi a
lasciarli alle loro mansioni quotidiane con un sorriso altro che a trentadue denti... a sessantaquattro! Merci Iran …
[Ivan Ske]
POETICO VIAGGIO POST SBORNIA
...sto volando nel cielo sopra le nuvole … sto atterrando lentamente con il paracadute … il sole mi riscalda … il vento mi rinfresca … sto
navigando in mare aperto … le onde mi cullano … "caz...ho bevuto ieri sera...?"... sto uscendo dal tunnel
… il treno mi agita!!! …
[Giovanni Minelli]
… Cade la penna sul foglio e le emozioni sgranano dal cuore come arilli di melograno che cade maturo dall’albero, colorando la terra e
la vita di un fantastico rosso rubino. Quando scriviamo il rosso della felicità si diffonde e non lascia spazio ad altri colori. Quando la
mente viaggia possiamo stare comodamente seduti sul nostro divano, senza il bisogno di salire su un aereo. Quando i pensieri escono
dalla mente siamo capaci di compiere salti incredibili tra il reale e il fantastico e tutto va in distorsione come un infinito assolo di
chitarra elettrica nella “jam session” dei nostri sentimenti. Quando la mente si libera e la penna cade sul foglio, ci svestiamo dei tanti
cappottini che usiamo per vivere e sopravvivere ed il sacco finalmente si svuota. Quando con la biro mettiamo il punto ai nostri
pensieri, i nervi si distendono, il respiro si fa regolare e la mente è serena come dopo una nottata di passione. Scrivere serve
principalmente a noi stessi … Vi siete mai commossi quando scrivete? … io si tante volte … per questo continuo a scrivere …
[Alessandro Ranucci]
… Ormai viviamo in un mondo di grande depressione: l’umanità da quando ha smesso di pensare direttamente ai suoi bisogni primari,
ha cominciato a spostare sempre più in avanti la frontiera della propria felicità ...
… oggi entrano in gioco le aspettative, la ricerca di un determinato status sociale, il tentativo di realizzarsi attraverso un unico
strumento, il lavoro, che viene svilito del suo significato originario e soppiantato da un impiego meccanico di energia, proprio come
quello prodotto da una macchina, per raggiungere uno scopo determinato, qualunque esso sia …
… Trovare gioia semplicemente nell’essere vivi. Essere vivi è esercizio banale, salvo cause non dipendenti dalla nostra volontà,
rallegrarsi di vivere sembra invece così complicato quando eppure in alternativa c’è forse solo il nulla. Allora si sceglie di vivere
colpevolmente e consapevolmente sul filo del rasoio alternando momenti in cui si sta bene con momenti in cui si è insoddisfatti. Non si
ha spesso il coraggio di uscire da quel mondo “rassicurante” che ci viene imposto come normale e che spesso ci ferisce e ci consuma
giorno dopo giorno: il più delle volte ne siamo consapevoli, ma non facciamo nulla per regalarci il benessere di cui abbiamo bisogno. La
nostra reazione emotiva alle delusioni prende il sopravvento su quella relativa alle gioie: i momenti belli non (r)esistono e finiscono
nell’oblio mentre quelli brutti ci segnano. Una volta una mia amica mi scrisse: “ proporzione per proporzione, se tu trovi 10 euro per
strada ti metti a saltare e a gridare dalla gioia? Evidentemente no. Allora perché se uno sconosciuto automobilista ti insulta per strada
ti arrabbi e ti rovini la giornata”? Affinché dentro di noi avvenga però un processo di autoconsapevolezza che ci porti a un’esistenza
scevra dalle negatività preconcette, c’è bisogno tuttavia di un determinato supporto umano e ambientale. Dove non arriva
completamente la società, se la intendiamo in senso lato, può arrivare l’ambiente che ti circonda e uno stile di vita semplice ma più
“pieno” di sentimento ed emozioni …
… E comincia lì, ad Edmonton Ct, sulla linea di partenza davanti al Bowling Club alle sette di mattina, quando il cielo è ancora color latte
e contro il quale, vedi, si stagliano nella moltitudine dei loro colori, gli alberi tipici di questa meravigliosa regione subtropicale. Molti
ricoperti suggestivamente dal tipico spanish moss: migliaia di “stalattiti” che pendono dai rami. Un miracolo della natura che non solo
ti regala gli alberi, ma ti fa anche ricordare quanto siano belli abbellendoli e addobbandoli così come facciamo noi, artificialmente,
quando pariamo a festa gli alberi di natale. Questa è una gara: non ho modo ovviamente di rincorrere aironi e scoiattoli così come
faccio nelle mie sedute di fondo medio e fartlek quando all’alba vado alla ricerca della mia imprescindibile solitudine, magari
disturbando involontariamente col rumore dei miei passi e del mio respiro, il chiasso gioioso degli animali che si svegliano: loro sì
contenti di svegliarsi, al contrario di molti umani. La corro, questa mezza maratona, piuttosto svuotato e privo di particolare
entusiamo. Questo entusiasmo che la corsa ti concede e che ti priva: un passo avanti verso il benessere, uno indietro verso la
malinconia. Ma per fortuna la corsa è un andare avanti, non ci sono in realtà passi che fai all’indietro …
… Mount Dora è come un fiume che ha scavato un solco in me e di conseguenza ha tracciato una profonda frattura tra due miei distinti
stati d’animo. Come un automa affronto la salita iniziale di N Donnelly St, impegnando in successione la 5th Ave, Clayton St e N Highland
St. …
… basta uscire di casa e fare quattro passi o, addirittura, è sufficiente raccogliere il giornale in strada o sedersi in giardino all’ombra
di una quercia secolare per ammirare e vivere il meraviglioso spettacolo della natura a sua volta attratta dall’atavico richiamo della
vita: l’acqua, come in questo caso, la grande acqua dei laghi …
… Sono pochi secondi che in me durano un’eternità: mi desto un attimo dall’azione meccanica dell’incedere dei miei passi e risveglio le
mie emozioni che colpevolmente avevo tenuto fino ad allora sopite per via del mio morale basso: con un giro della testa abbraccio il
verde dei prati e delle siepi, questo verde così rilassante ed estensivo che fa da contraltare all’odioso grigio delle nostre realtà
urbane, punto davanti Il Lake Dora che si specchia con il cielo velato, alzo lo sguardo e mi lascio avvolgere dalle querce e dai loro
tentacoli fatti di spanish moss …
… La voglia di normalità, nient’altro che normalità, prende decisamente il sopravvento. Mancano ormai solo un paio di km all’arrivo
quando Lakeshore Dr si congiunge con la W Old US Highway 441: un tratto non facile in decisa ascesa. Decido di dar fondo a tutte le
energie da qui fino al traguardo …
… ho contenuto la gioia del primato imprigionandola solamente in un grosso sorriso che ho condiviso coi miei famigliari all’arrivo.
Arrivo che segna la fine di un meraviglioso viaggio di 21,1 km attraverso parte dei luoghi più suggestivi di Mount Dora. Una mezza
maratona che non a caso richiama moltissimi runners provenienti da altre parti della Florida. Per me, per mezzo della pratica dello
sport che amo di più al mondo, rappresenta anche un considerevole conflitto interiore: forse è per questo che i miei stati d’animo si
fanno via via sempre più contrastanti ogni volta che percorro queste strade. Ogni volta che penso a Mount Dora, non posso evitare di
collegarla a un brano musicale del mio gruppo italiano preferito, Le Orme. Nel 1971 composero “Cemento Armato”: ogni verso di quella
canzone appare inesorabile nella sua logica, nonostante fosse stata scritta ben quaranticinque anni fa …
[Roberto D’Uffizi]
Noi siamo coralli che crescono...
piano piano...
ricchi di vita
mica...
blocchi di pietra inerte.
[Saby]
Mai
la velocità è osservare
rapidi movimenti delle palpebre
respirare è annegare
e amare il mondo
[Michele]
Io non posso fare nessuna riflessione sulla vita, a soli 39 anni mi sembra un sacrilegio, una presa in giro a chi ha vissuto veramente
una vita intera, l'unica riflessione sulla vita che posso fare è di pensare di farne una il più avanti possibile, ma con questo non voglio
negare nessuno a farne ora, anch'io forse qualche riflessione dentro di me c'è, ma non vorrei che con il tempo mi venga smentita
immemorabilmente.
[Ivan Ske]
Ogni volta che torno a casa nelle Filippine c'è sempre un progetto, Il progetto della vita, quello della svolta, quello a cui pensi che sia la
volta buona oppure nel mio caso l'ennesima volta di un trasferimento perenne. Ora il nuovo business è la produzione di sandali e
infradito, avete presenti le havaianas tra poco il nuovo trend saranno le Ske.
[Ivan Ske]
… Benvenuto al mondo … Kerim carissimo … piccolo giromondo … un augurio grandissimo … per una vita da viaggiatore, … da amante
della natura … non sprecarla davanti al televisore, … ma vivila semplice e pura. … Specialmente con un futuro migliore. Desidero per
te tutta la ricchezza, tutte le fortune, la serenità, la pace e mai la tristezza. L'onestà, la conoscenza, l'ingegnosità, la destrezza, la
benevolenza, la gentilezza, la determinazione, la gioia, la magnanimità, sopratutto l'assenza di orgoglio umile, intelligente, valoroso per
te tutto questo io voglio sii forte e coraggioso. Cammina, vivi e vivrai come tu solo saprai …
[Ivan Ske]
…Ayse mi dice: “papà sta arrivando l’ambulanza” io rispondo “no Ayse è solo la Polizia”, lei incuriosita mi chiede “ma papà cos’è la
Polizia?” … “beh” rispondo io… “la Polizia ci viene in aiuto quando siamo in difficoltà o quando siamo in pericolo ed abbiamo bisogno di
qualcuno che ci protegga … per evitare che qualcuno ci faccia del male … in questi casi devi sempre chiamare la Polizia!”. Passano
alcuni secondi di silenzio ed Ayse dice “Io non chiamo la Polizia … chiamo Papà”. Questa affermazione così innocente e spontanea,
credo sia la cosa più bella che mi abbia mai detto mia figlia. Non è il solito “ti voglio bene” - che tra l’altro non mi ha mai detto - che ci
si potrebbe aspettare dai figli. Questa frase è diversa, più costruita, una riflessione che non ti aspetteresti mai da una bambina di
quattro anni e che racchiude in se una serie di sentimenti che ti spiazzano … amore, stima, fiducia incondizionata e tanto di più …
… hai proprio ragione tu. Nella famiglia c’è tutto ciò di cui hai bisogno ed il papà e la mamma per te rappresentano tutto … felicità,
sicurezza, protezione, e non esiste altro per te che possa renderti più felice di quanto tu già non lo sia accanto a mamma e papà …
… Se penso a com’era la mia vita non più di 6 anni fa e di quanto da allora sia cambiata, mi rendo conto di stare vivendo un qualcosa di
certamente inaspettato. Sono passato da un periodo in cui gli eventi mi portavano a desiderare una vita estemporanea, imprevedibile,
romanticamente affidata al caso e al destino, ad un presente fatto di stabilità assoluta, di legami e sentimenti di una vita normale. Una
realtà che adesso mi trovo a vivere ed esserne felice. Non so quale sia la regola della felicità e credo che nessuno la possegga. Quello
che so è che noi uomini siamo continuamente scossi da turbe esistenziali, che ci portano a desiderare sempre ciò che non abbiamo e
non essere mai felici di ciò che ci arriva regala la vita in quel momento. Spesso ci neghiamo la possibilità di essere felici,
semplicemente perché non riusciamo a vivere a pieno il presente, e rincorriamo sempre chissà quale illusione di vita diversa, come se
la felicità si nascondesse altrove, mentre in realtà è li ad un palmo da noi e non ce ne accorgiamo. Forse la regola della felicità non
esiste proprio, perché la felicità è qui ed ora, come nelle più classiche discipline meditative. La felicità non ha bisogno di essere
alimentata o legittimata dagli altri. Per essere felici non necessariamente si deve avere una famiglia e dei figli accanto. La felicità è
anche nella solitudine, nell’egocentrismo o nel desiderio di libertà. La felicità è dappertutto e soprattutto nelle piccole cose …
… credo di aver definitivamente accettato l’idea di non poter più viaggiare come facevo un tempo …
… Il percorso di accettazione non è stato semplice, ma poi mi sono reso conto che vivere a pieno il presente era la cosa migliore e che
il rammarico è sinonimo di infelicità ed afflizione. In fondo la famiglia che cos’è se non un bellissimo viaggio da vivere. In essa ci sono
faticose salite ma anche e soprattutto tante bellissime discese …
[Alessandro Ranucci]
Chiunque di noi è un turista
poi ognuno si sente un vero viaggiatore
ma in albergo chiede la camera con vista
solo dopo tanti anni si viaggia con il cuore.
Se non si è onesti,
almeno con se stessi,
è meglio che a casa si resti
è inutile andare in giro a fare i fessi.
[Ivan Ske]
… Mi piace osservare la gente da seduto, li studio come se fossero in un quadro e sto in disparte senza che nessuno mi noti …
… Lei è seduta vicino alla finestra al pian terreno, è un'emozione unica, mi batte il cuore fortissimo, ho i brividi, le dico che sono
orgogliosissimo del suo lavoro, lei sorride ed è come se avessi vinto alla lotteria. Gli offro la confezione con i pacchi di fiammiferi, le
arance e i mandarini che mi fa porgere ad un ragazzo vicino. Salgo di sopra dagli altri e arriva il caffè e il libro dei tattoo, è arduo ora
scegliere, ma mi illumina "Mata", gli occhi degli antenati, il risveglio spirituale, perseveranza e pazienza …
… Sono talmente eccitato che non riesco a dormire, un pò perché penso anche al dolore che dovrà fare il tatuaggio... eh sì devo
ammetterlo, ho questo pensiero in testa. Buonanotte. Vi auguro l'agilità di Wang Od, una signora di 98 anni, col suo corpo esile, ma
elastico dopo un'ora e mezza accasciata sulle gambe si è rialzata come se niente fosse, sempre sorridente , umile e sempre pronta ad
ascoltare tutti. Di solito mi piace farmi un tatuaggio nel Paese in cui viaggio e grazie a Fabrizio, il vagabondo del Dharma, mi ha fatto
scoprire questo minuscolo villaggio disperso sulla Cordillera filippina e come potevo perdere questa occasione. Ringrazio con tutto il
mio cuore Fabrizio, un grandissimo Viaggiatore …
[Ivan Ske]
CONTROSENSO
Oggi è il primo maggio
a Milano l'Expo è stato inaugurato
per i lavoratori è un omaggio
anche se viene sfruttato
c'è chi manifesta contro
mentre a Roma la musica suona
quelli di nero pensano solo allo scontro
sanno che non è roba buona
ma lo fanno per distogliere l'attenzione
dai veri problemi
dalla corruzione
e sul palco del primo maggio canta Noemi.
[Ivan Ske]
… Aldous Huxley nel suo romanzo distopico "Il mondo nuovo" del 1932 (ma il titolo originale era "The Brave New World", il selvaggio
mondo nuovo, ripreso da una celebre esclamazione nel V Atto della "Tempesta" di Shakespeare), volle porre prima dell'inizio del suo
testo questa citazione provocatoria tratta dallo scrittore russo Nikolaj Berdjaev ("Filosofia della libertà", 1911): "Le utopie ci appaiono
oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo. E noi ci troviamo attualmente di fronte ad una questione ben più
angosciosa: come evitare la loro realizzazione definitiva ? (...) Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie. E forse un
secolo nuovo inizia; un secolo in cui gli intellettuali e il ceto colto penseranno ai mezzi per evitare le utopie e ritornare ad una società
non-utopistica, meno "perfetta" ma più libera ". Perché mai allora tali racconti ebbero -e non solo alla loro epoca- un così grande
successo? in parte appunto anche perchè rispondevano alla esigenza, che tutti proviamo, di sentirci dire cose nuove, di convincerci
che si possa (e debba) immaginare un mondo migliore, di sperare che ciò che riteniamo esser buono, bello e giusto si realizzi forse
proprio qui, almeno un giorno sia pur lontano, o almeno in una qualche remota parte del mondo...purché si possa pensare che una
società in cui valga la pena vivere, e -ancor più- in cui sia gratificante viverci, sia possibile. Ma sarebbe chieder troppo? e poi, se fosse
davvero perfetta...chi vorrebbe mai osare rovinarla...? Le conquiste faticosamente acquisite, e le conquiste fragili, vanno difese ad ogni
prezzo, nessuno deve poter incrinarle o farle fallire... E allora?? Allora comunque ricordiamoci sempre di non smettere di immaginare
il meglio, di coltivare la nostra fantasia creativa, osiamo mirare all'orizzonte, illudiamoci pure un pò, ma senza poi i soliti "ismi"
assolutistici. Fa bene allo spirito il vedere la differenza tra l'essere e il dover o poter essere, è sempre stimolante. I viaggiatori, gli
appassionati di viaggi e di avventure, sono per loro natura portati a inseguire visioni di un altrove reale più bello e realizzabile, sono il
sale della Terra, fecondano la nostra cultura, ma senza scordarci di avere consapevolezza dei limiti e dei rischi sul piano mentale e
non arrivare mai a voler imporre perfezioni intoccabili. L'utopia è dunque un insopprimibile anelito del genere umano …
[Carlo Pancera]
Il momento si avvicina … l'emozione sale … non ci sto più nell'adrenalina … più di ogni cosa vale … questa attesa infinita … la mia mente
va e viene … anzi è svanita … il sogno quasi quasi sviene … perché è realtà! … Ormai è cresciuto il seme … tra poco si partirà … e con
altra gente starò insieme.
[Ivan Ske]
Io vorrei fare solo una cosa nella vita oltre a far star vene la famiglia... ed é viaggiare... adesso non ci riesco... ma ci riuscirò perche
sento forte l esigenza... sapete non compro quasi più nulla per me... abiti scarpe... cose materiali... voglio pensare solo a viaggiare e
correre... vorrei fare solo quello...
Ci si siede e ci si addormenta. Viaggiare è tanto ma non tutto … Ho viaggiato tanto ma mi sento incompleto e a volte e ultimamente
spesso penso che sia proprio perché ho viaggiato tanto. Certo è che non ho mai passato tanto tempo senza viaggiare. È uno sbocco.
C'è chi si accontenta e vive bene. C'è chi vede oltre e vuole continuare nell'introspezione.
È normale sentirsi incompleti in questo mondo materiale. Anche il più ricco soffre. Haribol
Sono due cose che riempiono la vita e a te ne manca solo una... sei a buon punto! Ma vivere é anche saper fare a meno di una sola
cosa o anche tutte e due... vivere é soffrire a volte… vivere é accontentarsi.. rassegnarsi a volte... vivere per molti può essere anche il
solo respirare ed essere felice di questo… perche non ha nulla e neanche la salute lo assiste...
vivere é gioia per alcuni e
sofferenza per altri e tanta gente che naviga a meta strada ed é sempre scontenta.
Certo che è un peccato, ma finché siamo in questo mondo materiale chiunque ha un minimo di sofferenza.
Sì vivere è un miscuglio di sensazioni e realizzazioni. Sicuramente sono sempre alla ricerca di un limite, di un senso vicino alla felicità.
La felicità è accontentarsi. Essere contenti di quello che si è.
Credo che nascere sia già decidere di accollarsi una sorte... quella della sofferenza e della morte... facciamo i conti sempre con
sofferenze sia intime dell’anima che fisiche.. c é chi é fortunato come noi e sperimenta solo quelle intime... altri meno fortunati
sperimentano quelle fisiche... della costrizione della tortura fisica della paura di morire e poi della morte atroce... poi c é la sofferenza
per malattia... e poi la morte... quindi tutti noi cerchiamo di mediare la nostra esistenza con anche passioni… traguardi… cerchiamo
amori e innamoramenti… vogliamo godere di cose che ci fanno bene per dare un senso alla nostra vita che non sia solo quello del
futuro segnato e del nulla... anche se dopo ci sarà qualcos’altro dopo.
Questa vale molto. Vivere è già felicità. L'animo umano è però insofferente quando scopre e vede oltre...
È il contrario. Quando scopri di essere anima non hai paura di niente e di nessuno.
La consapevolezza é un traguardo incredibile... é ciò che manca all’uomo.
Anima spirituale tu non sei il tuo corpo e devi annaffiare lo spirito non i tuoi desideri.
La consapevolezza l'ho raggiunta ma tante volte vacilla... È come avere in mano la propria coscienza la propria anima. Consapevolezza
significa vivere sapendo tutto.
Tutto dipende dalle nostre azioni.
Le azioni.... si le azioni... ma ne facciamo di coraggiose?
Siamo ciò che vorremmo essere?
Tutta la vita.
E anche dopo...
Il frutto delle nostre azioni ci crea il nostro futuro.
Karma.
il nirvana forse é solo la morte per gli uomini. Si raggiunge solo dopo la morte.
Questa ci sta bene in questo momento...
Il nirvana è la fine del ciclo della reincarnazione, oltre c'è il mondo spirituale.
Quale momento...
Di scambio pensieri
https://www.youtube.com/watch?v=I6R9JWhAHVo&feature=youtube_gdata_player
I pensieri non ci mollano mai... ci accompagnano sempre… non ci abbandonano mai. Noi e loro. Se non avessimo i nostri pensieri
saremmo soli... veramente soli.
I pensieri ci ricordano quello che dobbiamo fare o evitare.
ed anche questa: https://www.youtube.com/watch?v=4Zdy_o7N-8E&feature=youtube_gdata_player
Ma i pensieri sono i ricordi?
Sono i ricordi e sono le proiezioni dei nostri desideri o angosce.
Liberatevi dai vostri desideri sono loro che vi portano le angosce.
Mi sa proprio di si.
Hai ragione... in molti fanno questo esercizio... tu forse hai sperimentato questa strada... e magari sei più consapevole...
L’assenza dei pensieri... forse l unica possibilità che abbiamo per essere felici... Addormentiamoci cosi... e con le note di queste
canzoni... la prima mi fa viaggiare... Bella.
Ma i pensieri devono esserci
Stasera no. Proviamoci. Tanto non ci riusciamo
Forse solo uno di noi ci riesce...
È impossibile avere il "vuoto" dei pensieri. Il mondo materiale ha bisogno di azioni è per quello che si fa il servizio devozionale.
Infatti
Servizio devozionale...
Haribol significa chant the holy names
Adesso mi faccio una dormita che...
Devozione... religione... Siamo in tanti e cerchiamo strade differenti... spiegazioni diverse alla nostra esistenza...
No no è un'unica via... Sono tutte le stesse
Notte ragazzi...
Stasera si dorme bene..
Buonanotte e occhio ai graffi della notte.
[Ivan Ale Mic]
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… Per chi avesse voglia di vedersi … parlarsi … abbracciarsi
e condividere qualche giorno di vita insieme …
è invitato a partecipare al prossimo incontro viaggiatori liberi nel Salento …
dal 13 al 15 MAGGIO 2016
L'invito è rivolto a tutti
Non ci sono differenze tra chi viaggia e chi no
l'invito è rivolto a chi ha voglia di stare bene in compagnia!
Mi raccomando portate entusiasmo, voglia di stare bene, ricordi, sorrisi, foto e tutto ciò che significa
condivisione con chi vuole "camminare"...LIBERO NEL MONDO!
http://www.viaggiareliberi.it/incontroviaggiatori_Salento_2016.htm