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TEATRO COMUNALE CLAUDIO ABBADO FERRARA PER APPROFONDIRE PROSA STAGIONE 2016 / 2017 Sabato 4 febbraio, ore 18.00 Libreria Ibs+LIBRACCIO, piazza Trento e Trieste "NUDI E VIVI". Dialogo attorno al libro Nudi e crudi di Alan Bennett (Adelphi) a cura di Monica Pavani sarà presente la Compagnia dal 3 al 5 febbraio NUDI E CRUDI foto Marina Alessi In realtà che c’è il sesso il marito lo sapeva, ma lo sapeva sfogliando di nascosto foto accuratamente sepolte tra libri di assai diversa caratura. Non basta. A un certo punto i coniugi Ransome, tutti e due insieme, ricevono una misteriosa fattura: seguendone le tracce arriveranno a sciogliere il mistero di quanto è loro accaduto. Hanno dei vicini di nome Hansom. La signora Paloma, arredatrice di interni, lasciando il compagno voleva vendicarsi e aveva ordinato di spogliargli la casa, di altrove trasferire il tutto e fargli poi recapitare la fattura. La meraviglia finale è quando un certo cd prende il posto di un cd di Mozart. Che cosa vi si sente? I gemiti e le urla di piacere dei (provvisori) custodi dei mobili di casa Ransome durante le loro sedute amorose. Lei, la signora Ransome, regge bene all’urto, come a tutto il resto. Il signor Ransome sembra compiacersene, sebbene in segreto; ma non ce la fa, prima ha un ictus, poi muore. Finalmente, dopo un equo periodo di vedovanza, la signora Ransome è libera d’essere se stessa. Ebbene, questa materia acquista una vibrazione peculiare là, sulla scena. Merito prima di tutto della regista Serena Sinigaglia, che muove con sapienza artigianale la scena e le diverse sequenze. Merito ancor maggiore di Edoardo Erba, che ha tradotto e brillantemente adattato; e dei tre interpreti. Svetta Maria Amelia Monti, che va raffinando la sua discendenza (come svampita) da Franca Valeri. Le tengono testa, con perfetto aplomb Paolo Calabresi; e Nicola Sorrenti: un jolly, un fool, un saltimbanco, un uomo che con vigore esprime la velocità quanto Calabresi esprime, come deve, la lentezza della sua mente. Franco Cordelli, Il Corriere della Sera, 4 febbraio 2016 Il prossimo spettacolo dal 16 al 18 febbraio COMPAGNIA DI TEATRO LUCA DE FILIPPO di EDUARDO DE FILIPPO WWW.TEATROCOMUNALEFERRARA.IT foto Marina Alessi NON TI PAGO foto Marina Alessi PROSA STAGIONE 2016 / 2017 MARIA AMELIA MONTI PAOLO CALABRESI NUDI E CRUDI una storia di ALAN BENNETT tradotta e adattata per la scena da EDOARDO ERBA regia SERENA SINIGAGLIA scene MARIA SPAZZI costumi ERIKA CARRETTA luci ALESSANDRO VERAZZI colonna sonora SANDRA ZACCOLÀN personaggi e interpreti Il signor Ransome PAOLO CALABRESI La signora Ransome MARIA AMELIA MONTI Il narratore NICOLA SORRENTI durata 125 minuti compreso un intervallo produzione a. ArtistiAssociati Mr e Mrs Ransome sono due archetipi. Un uomo e una donna, un marito e una moglie, una coppia, tipicamente inglese, protestante e conservatrice. Le loro certezze sono le abitudini costruite nel tempo di una vita condivisa. Gli stessi riti, gli stessi meccanismi, la stessa ossessiva cura per l’ordine e la quiete, ogni giorno finché “morte non ci separi”. Cosa può accadere se di colpo i Ransome si ritrovano “nudi e crudi”? Se all’improvviso la situazione in cui precipitano sovverte l’ordine delle cose e li costringe a cambiare i riti tanto cari? Ce la faranno? Sapranno adattarsi? Soccomberanno? Sembra lo scherzo di un Dio cinico e beffardo che si diverte a mostrarci quanto le vite che con ostinazione e impegno ci costruiamo siano solo dei teatrini per sopravvivere al caos, narrazioni piuttosto irrisorie di una realtà ben più complessa e di impulsi ben più libertari che semplicemente non sappiamo gestire e allora reprimiamo. Forse se riuscissimo a convivere con il nostro lato dionisiaco, se avessimo forza e coraggio per sostenere con garbo la libertà di cui in teoria siamo dotati, forse riusciremmo ad essere veramente più vicini a ciò che siamo. Qui sta il punto, a mio parere, qui Bennett diventa universale e parla a tutti noi, nessuno escluso. La vita è tutta nel cambiamento, nel movimento imprevisto, in quella vertigine che ti dà il vuoto. Serena Sinigaglia QUELLA COPPIA ABITUDINARIA STRAVOLTA DA UN FURTO IN CASA A leggerlo Nudi e crudi di Alan Bennett, un racconto di 87 pagine nell’edizione Adelphi, è dopo le prime trenta o quaranta, un libro noioso. Per quale motivo se non perché il bersaglio satirico dell’autore è del tutto scontato? Egli ci presenta i signori Ransome, che esibiscono le caratteristiche più convenzionali d’una coppia di mezza età della classe media inglese: sono abitudinari fino allo stordimento, sono ligi fino alla vergogna (ligi a consuetudini di vita quotidiana), sono storditi. Lui ha una passione, ama Mozart, non si perde un concerto di Mozart, possiede una quantità di esecuzioni diverse della stessa opera. Lo attende, con la moglie, un evento. Al ritorno da una replica di Così fan tutte, entrando in casa la trovano vuota: vuota fino alla nudità, alla crudezza, al ludibrio. È qui che comincia la storia da Bennett narrata. Mentre lui, che è un avvocato, non demorde da se stesso di un millimetro, lei per arginare il caos scopre il mondo, il piccolo e grande mondo di cui è fatta la vita di tutti. Lei scopre il negozio dell’indiano all’angolo della strada, scopre che esistono i musei, che vi sono assistenti sociali, che costoro possono essere transessuali, che c’è la televisione, che la televisione si può anche guardare, che di lì partono una quantità di notizie strane, per esempio che nel mondo c’è il sesso.