Riferimenti dell`Ente Responsabile del procedimento

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Riferimenti dell`Ente Responsabile del procedimento
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica
Comune
Denominazione
Comune di Montescaglioso
Codice fiscale/Partita IVA
80001380775
Comune
Montescaglioso
CAP
75024
PEC
[email protected]
Legale rappresentante
Giuseppe Silvaggi
Responsabile del procedimento
Nominativo
MADDALENA DITARANTO
Email
[email protected]
Telefono
0835209245
Ruolo
Assessorato Cultura
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene
Festa Patronale S. Rocco
Localizzazione
Luogo culturale
La manifestazione è organizzata a Montescaglioso nei giorni 18/24
Agosto di ogni anno e costituisce la massima espressione della
religiosita' popolare della comunita' locale. Coinvolge l'intera comunitÃ
ecclesiale ma anche la comunità locale intesa nel senso più ampio.
Per l'occasione si assiste al rientro emigranti dall'estero e dall'Italia, di
studenti ed oggi con l'ausilio delle nuove tecnologie anche ad una
partecipazione a distanza via web. La complessa organizzazione e
conservazione del bene ha come riferimento il " Comitato Feste
Patronali di S. Rocco " nel quale sono presenti cittadini di ogni ceto sotto
la vigilanza dell'autorità ecclesiastica locale. Intorno al " Comitato " lo
spazio, molto ampio del coinvolgimento della comunità basato sul
legame con il patrono ed il paese vede protagonisti: le parrocchie; la
comunità francescana;le Confraternite laiche; le polifoniche; le
associazioni di emigranti, protezione civile, latori della statua, devoti e
pellegrini legati alla pratica del culto, giovani e volontariato; le bande da
giro; la filiera locale del turismo. Un particolare ruolo spetta alle
associazioni che organizzano i proprietari di cavalli, che sono
protagonisti di alcun aspetti specifici del bene. Un comunità o luogo
storico nel senso più ampio fa riferimento alla religiosità popolare che
nella devozione a S. Rocco trova in Basilicata un forte elemento
identitario che si sostanzia in alcune importanti festività Tolve,
Montescaglioso, S. Paolo Albanese, e nel legame, formatosi negli ultimi
anni, con associazioni di fedeli a scala nazionale ed europea.
Localizzazione geografica
Il culto praticato a Montescaglioso ha il proprio centro nella chiesa
dedicata al Santo eretta nella piazza principale della città . Nei riti e
liturgie sono coinvolte anche altre chiese e luoghi: la Chiesa Madre ove
si svolgono le liturgie più importanti; il convento dei Padri Cappuccini
ove si prepara la statua che sfilerà sul carro trionfale; la chiesa
dismessa della S. Croce ove si custodisce il carro trionfale in cartapesta;
piazza Roma per lo svolgimento di concerti ed altre manifestazioni
collaterali; le principali strade del paese ove sfilano le processioni.
Nell'ambito del " bene " sono riconsocibili alcune specificità identitarie:
gli ex voto nella chiesa del Patrono; il grande carro trionfale in
cartapesta realizzato negli anni'30; la preziosa dotazione di selleria e
cuioiame utilizzata per i cavalli da tiro del carro trionfale; le bande da
giro che accompagnano i riti; i cavalli per il tiro del carro del patrono e la
Cavalcata del clero. La tradizione devozionale di Montescaglioso è tra
quelle meglio conservata nella Regione e con le analoghe tradizioni di
Tolve (principale santuario di S. Rocco in Basilicata) e S. Paolo
Albanese (riti in albanese, cente e danza del falcetto) costituisce uno dei
poli aggreganti della devozione popolare verso il Santo. Il bene è stato
oggetto nel corso degli anni di un'attenta salvaguardia che ne ha
preservato, differentemente da altri paesi, i contenuti più genuini e
identitari senza nulla cedere ad una vuota spettacolarizzazione. Negli
ultimi tre anni è stato anche possibile recuperare l'antica tradizione,
interrotta per circa un ventennio, della " Cavalcata del Clero ", alla quale
partecipano anche sacerdoti dei paesi limitrofi, che in Italia costituisce
un unicum.
Descrizione del bene
Aree tematiche
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
- Santita' e vissuto religioso
Valutazione interesse culturale
A Montescaglioso il culto di S. Rocco, già attestato nel secolo XVI,
conoscerà un nuovo sviluppo nel seicento quando una nuova ondata
epidemica di peste flagellerà la Basilicata e la comunità dei Padri
Cappuccini, insediata nel paese tra il 1595 ed il 1616, ne sosterrà la
devozione. Nel 1684, su richiesta dell'Università di Montescaglioso,
ovvero del Comune, l'Arcivescovo di Matera proclama S. Rocco patrono
del paese. Nel corso dei decenni successivi il radicamento popolare del
culto determina una sorta di progressivo ' oscuramento ' dei patronati
più antichi del paese, ovvero i SS. Pietro e Paolo la Madonna Assunta
collegati alla dedicazione della Chiesa Madre e di S. Michele Arcangelo
connesso alla presenza della omonima comunità benedettina. Di tali
tradizioni risalenti al medioevo sopravvive ancora oggi il culto della
Assunta, compatrona di Montescaglioso, la cui ricorrenza ricade il l5
Agosto, cioè il giorno precedente la festività di S. Rocco. Traslata al
giorno 20 la festività del Santo Patrono, anche quella della Madonna è
stata spostata al 19 Agosto.
Il culto e la devozione sono così radicati nella religiosità popolare da
costituire elemento fondante della identità del paese, particolarmente
sentita dagli emigrati che tornano in massa nel paese per seguire la
festa e sostengono la stessa con associazioni dedicate al patrono
costituite soprattutto negli USA ed in Svizzera. Nello svolgimento dei riti
e delle liturgie, specifiche categorie di devoti si applicano in particolari
abilità tecniche che li identificano nella comunità : la realizzazione di
lavori in cartapesta per il Carro Trionfale del Patrono; la realizzazione e
manutenzione dei finimenti dei cavalli; la capacità di condurre
l'imponente carro trionfale per le contorte strade della città ; la capacitÃ
di condurre i cavalli nella " Cavalcata del Clero ". esiste un rischio di
ridimensionamento della parte non strettamente religiosa degli eventi a
causa dei costi da sopportare sempre più alti come pure il rischio di
modifica di comportamenti e riti codificate nel tempo.
Contesto
l culto di S. Rocco a Montescaglioso è attestato fin dal 1543 quando
l'Arcivescovo di Matera e Acerenza Mons. Saraceno, nell'effettuare la
Sacra Visita attesta la presenza nel paese di una chiesa, dedicata al
Santo di Montpellier. Il culto si era radicato a Montescaglioso, come in
tutta la Basilicata, per la capacità riconosciuta al Santo di proteggere
dalla peste e dai terremoti. Rocco, già invocato nel Concilio di Costanza
del 1414 a protezione dalla peste comparsa in città , sarà riconosciuto
come Santo solo nel 1589 ma a Montescaglioso la chiesa dedicata al
Santo e quindi il culto, risulta esistente già prima di questa data.
Il culto è significativo per il profondo radicamento popolare che ha pochi
eguali in tutta Europa. Il veicolo principale della sua diffusione, è da
cercare probabilmente nella appartenenza del Santo al Terzo Ordine
Francescano che annovera S. Rocco, insieme a S. Corrado
Confalonieri, S. Elisabetta d'Ungheria e S. Luigi dei Francesi, tra i
patroni dell'Ordine. I Francescani, soprattutto nel Meridione d'Italia,
diffondono ovunque il culto di S. Rocco la cui vita ed opere ben
rappresentano anche le finalità del francescanesimo.
La chiesa di Montescaglioso dedicata al Patrono è datata alla prima
metà del sec. XVI ed il suo restauro ed ampliamento avviene a seguito
del terribile sisma del 1827 e del 1857. A seguito di disastrosi tali eventi
la cittadinanza erige nel centro della piazza una imponente colonna con
in cima la statua del patrono che dall'alto protegge la città . L'ambito
sociale che produce la devozione e lo sviluppo del " bene " è in prima
istanza riferita alla classi popolari più povere tra le quali le epidemie
facevano strage, ma finisce ben presto per coinvolgere anche le
categorie dei cittadini più abbienti.
Descrizione modalita' di gestione
La organizzazione della festa si codifica nella prima metà del secolo
XIX. Il carro trionfale accoglie la statua del Santo nella piazza del
convento dei Cappuccino. Il comitato organizzatore, nell'antichità ,
esprimeva una rigida suddivisione tra le corporazioni più
rappresentative della popolazione sotto il controllo dell'autoritÃ
ecclesiastica finalizzata a evitare derive troppo mondane. Il percorso
della processione nella parte iniziale evidenzia un circuito anticamente
contenuto nella città storica. Solo sul finire dell'ottocento la processione
deborda oltre la città antica seguendo ovviamente le nuove principali
strade formate dallo sviluppo edilizio del paese. La processione del
carro trionfale, invece, conserva uno stretto legame con il convento dei
Padri Cappuccini a dimostrazione del rapporto tra francescanesimo e
diffusione del culto nel Meridione. Secondo tradizione, infatti, la statua
del Santo è condotta nella chiesa del convento ove si svolgeranno
funzioni e riti e il giorno 20 sarà issata sul carro trionfale custodito nella
vicina ex chiesa della S. Croce. I riti sono suddivisi in due parti distinte e
separate. La processione della statua a spalla la mattina per tutte le
principali vie del paese, seguita dai devoti e dalle bande da giro; in
serata la sfilata del carro trionfale in cartapesta con un tiro di sette
cavalli, preceduta dalla " Cavalcata del Clero ". In chiusura, esibizione
delle bande da giro e fuochi pirotecnici in un contesto urbano decorato
con prestigiose creazioni del " barocco elettrico " (luminarie e giochi di
luminarie. Il passaggio delle specificità del ben da una generazione
all'altra avveniva per tradizione orale che sul finire del sec. XVIII si
rintraccia codificata in alcune aspetti anche in fonti scritte provenienti dal
Comune, dalle Confraternite e dall'Arcipretura. Un ruolo specifico e
insostituibile appartiene al Comitato Feste Patronale, alle Confraternite
ed alle associazioni di latori e devoti.
Caratteristiche significative
La particolarità della manifestazione è nella presenza del carro
trionfale in cartapesta su cui la statua del Santo è condotta in
processione. Lo stesso carro è trainato da 7 cavalli ed è preceduto
dalla sfilata del Clero a cavallo.
La presenza del carro trionfale si registra anche in altre tradizioni
analoghe lucane ma solo a Matera e Montescaglioso assume un
imponenza che non ha eguali. La " Cavalcata del Clero " che precede il
carro trionfale, invece, è una specificità di Montescaglioso. Un
raffronto possibile in Italia è con la processione del " Cavallo Parato "
nel Corpus Domini a Brindisi, ove però sfila un solo cavallo.
Bibliografia
Francesco Paolo Contuzzi " La vita di S. Rocco da Montpellier ", Napoli
1894.
Giuseppe Matarazzo " U Pais mì ", Matera, 1958.
Giuseppe Matarazzo " Un santo sulla città : la festa di S. Rocco a
Montescaglioso ", Matera 1998.
Sito internet
- http://www.sanrocco.montescaglioso.net/index.php
Piano di salvaguardia proposto
Risorse bilancio comunale:
2015: �?� 10.000,00
2016: �?� 10.000,00
2017: �?� 10.000,00
Risorse aggiuntive
Risorse da sponsorizzazioni private
2015: �?� 40.000,00
2016: �?� 40.000,00
2017: �?� 40.000,00
Attività proposte:
2016. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; sito web
istituzionale; realizzazione di un allestimento stabile dedicato al bene.
Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su media
locale; collegamento web camera in diretta; realizzazione
videodocumentario.
Attivita' proposte
2017. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; potenziamento
sito web istituzionale; potenziamento di un allestimento stabile dedicato
al bene. Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su
media locale; collegamento web camera in diretta; aggiornamento di
videodocumentario.
2018. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; potenziamento
sito web istituzionale; potenziamento di un allestimento stabile dedicato
al bene. Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su
media locale; potenziamento collegamento webcamera in diretta;
aggiornamento di videodocumentario. Coordinamento con programmi
eventi di Matera 2019.
E' gia' stato attivato un piano per la
salvaguardia/rivitalizzazione e
valorizzazione/fruibilita'?
Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
Attività di comunicazione realizzate: video in vhs; pagine web;
manifesti; opuscoli a stampa; diretta videoweb.
Attività di comunicazione da realizzare per la prima volta:
mostre fotografiche; sito web istituzionale; video documentario in
digitale; allestimento stabile dedicato al bene.
2016/2017/2018
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Città ;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera.
Calendario attivita'
2016:
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Città ;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera
2017:
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Città ;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera.
Piano dei costi
2016: �?� 140.000,00
2017: �?� 140.000,00
2018: �?� 140.000,00
Piano dei ricavi
Vendita biglietti
2016: �?� 30.000,00
2017:�?� 30.000,00
2018: �?� 30.000,00
Partecipazione comunita'
La comunità locale è completamente coinvolta nella organizzazione e
valorizzazione del bene. I soggetti coinvolti a vario titolo sono:
Arcipretura dei SS. Pietro e Paolo; il Comitato Feste patronali; le
Parrocchie; le Confraternite laiche; i cori polifonici; le bande da giro; le
associazioni di volontariato ed assistenza pubblica; le associazioni di
emigranti; le associazioni dei latori della statua e dei devoti.
Stato della progettazione
Progettazione esecutiva e cantierabile