La lotta alle mafie passa per la scuola, ecco il presidio

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La lotta alle mafie passa per la scuola, ecco il presidio
La lotta alle mafie passa per la scuola, ecco il presidio fermano
di Libera (VIDEO INTERVISTA)
cronachefermane.it/2017/02/12/la-lotta-alle-mafie-passa-per-la-scuola-ecco-il-presidio-fermano-di-libera-video-intervista/52618/
12/2/2017
di Paolo Paoletti
Educare alla legalità partendo dal mondo della scuola. Tutto questo è il presidio fermano di Libera,
l’associazione nata a livello nazionale nel 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle
mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni,
gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative
capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione
alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e
lo sviluppo, le attività anti usura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.
Silvia Fasino e Sara Malaspina sono due dei punti di
riferimento del presidio. “Abbiamo incontrato Libera nel
corso di uno dei tanti appuntamenti sul territorio –
racconta Silvia Fasino – dal momento che nella
provincia di Fermo non esisteva e ci siamo come
costituiti presidio scolastico presso l’ISC Fracassetti. E’
stato sottoscritto il protocollo d’intesa con la referente
regionale ed è partito questo viaggio. Una realtà di cui
sono protagonisti i ragazzi, ma anche tutti coloro che
vogliono farne parte: insegnanti, studenti universitari,
professionisti di ogni tipo, educatori e tanto altro”.
Silvia Fasino spiega quello che è l’obiettivo che si sta
perseguendo: “Parlare di responsabilità significa
interrogare noi stessi ed educare. Per questo il
presidio di Fermo è nato, quasi tre anni fa, il 5 aprile 2015, in una scuola. E’ stato voluto anche perché nella
nostra scuola, l’ISC Fracassetti si sono compiuti da diversi anni progetti legati alla tematica della cittadinanza
attiva e della legalità”.
Il 21 marzo per Libera, e non solo, è una data
importantissima. Viene celebrata infatti la giornata
dell’impegno e la memoria delle vittime innocenti di
mafia. Quest’anno l’appuntamento è a Locri. Un
appuntamento che da due anni a questa parte viene si tiene
anche in ogni regione e, per le Marche, l’appuntamento a
Grottammare.
A fare il punto sul pericolo infiltrazioni mafiose nelle Marche e
nel Fermano è Sara Malaspina: “Anche alla luce
dell’apertura dell’anno giudiziario che ci ha tratteggiato la
situazione nel nostro territorio, nessuno può permettersi di
ignorare o sottovalutare la presenza della criminalità in Italia,
Silvia Fasino
le ramificazioni all’estero e le differenti modalità di conquista
del territorio. Le quattro principali realtà mafiose sono Cosa
Nostra, la ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita. Realtà che non operano solo nelle loro regioni ma
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colonizzano anche le altre e la loro espansione è diretta soprattutto verso il centro
nord, cioè quelle regioni che non sono considerate
tradizionali nell’espansione mafiosa”.
Sara Malaspina che spiega come sia importante, nella
fase di ricostruzione post sisma, tenere gli occhi bene
aperti, partendo dalle istituzioni e dalla politica:
“Ciascun’organizzazione ha le proprie vocazioni. Quando
parliamo della ‘Ndrangheta facciamo riferimento al settore
edilizia, appalti, lavori pubblici, e riciclaggio di denaro
tramite il traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta oggi
della più grande organizzazione criminale oggi, che si
gioca la sua partita decisiva nella colonizzazione delle
varie regioni, anche per i legami, e questo non va
sottovalutato, all’interno del mondo della politica”.
Sara Malaspina
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