Politica sulle cellule staminali e sulla clonazione umana in Australia

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Politica sulle cellule staminali e sulla clonazione umana in Australia
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Settembre 2002
CANBERRA
Politica sulle cellule staminali e
sulla clonazione umana in
Australia
Policy on stem cells and
human cloning in Australia
Nicola Sasanelli, Alessandra Iero
Nicola Sasanelli, Alessandra Iero
E’ in corso in Australia la fase di
riordino della legislazione per quanto
riguarda le cellule staminali e la
clonazione. Oltre ai problemi insiti nella
ricerca sulle cellule staminali, quest’area
è fortemente legata alle problematiche
della fecondazione assistita e della
clonazione terapeutica
Al momento, le regole per la
sperimentazione in tale settore sono
stabilite dai singoli Stati australiani.
Infatti, si passa da una legge abbastanza
rigorosa dello Stato di Victoria, in cui
diventa
perseguibile
penalmente
l’attivita’ di ricerca sull’embrione
umano mentre e’ legale la ricerca sulle
cellule staminali, a quella del Western
Australia in cui le tecnologie di
riproduzione assistita sono regolate da
autorizzazioni concesse ai centri di
ricerca ma e’ illegale la ricerca sulle
cellule staminali. In seguito alla
discussione sulla clonazione terapeutica,
il “Council of Australian Governments”
aveva ammesso l’utilizzo di cellule
staminali risultanti da embrioni di
fecondazioni in vitro in eccesso, ma
aveva imposto un veto nazionale su tutte
le forme di clonazione umana.
A reorganization of legislation on
stem cells and cloning is taking
place. Besides the problems of the
stem cells research in itself, this area
is strongly tied to the in vitro
fertilization and the therapeutic
cloning problems.
At the moment, the rules on
experimentation in such a sector are
established by individual Australian
States. Indeed, you go from quite
harsh laws of the State of Victoria
where any research activity on
human
embryos
becomes
prosecutable by law while research
on stem cells is legal, to that of
Western
Australia
where
technologies
for
assisted
reproduction are regulated by
authorizations given to research
centres, but where research on stem
cells is illegal. Following the debate
on therapeutic cloning, “The Council
of Australian Governments” allowed
the use of stem cells from excess in
vitro embryos used for the purpose
of fertilization, but imposed a
national veto on all forms of human
cloning.
Data
la
necessita’
di
una
regolamentazione
nazionale,
il
Governo Federale di Canberra sta
discutendo una proposta di legge per
regolamentare la clonazione umana e
la ricerca pertinente agli embrioni.
La nuova legge mira a prevenire:
Given the need for national
regulation, the Federal Government
of Canberra is discussing a bill to
regulate human cloning and research
on embryos
The new law aims to prevent:
Ø human cloning foreseeing a jail
sentence of up to 15 years and
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la clonazione umana prevedendo
la detenzione fino a 15 anni e
multe fino a 99 mila A$;
la vendita di sperma, uova e
embrioni umani, con detenzione
fino a 10 anni e multe fino a 66
mila A$;
i tentativi di cambiamenti delle
caratteristiche
fisiche
del
nascituro, con detenzione fino a
10 anni e multe fino a 66 mila
A$;
il mescolamento del materiale
genetico tra esseri umani ed
animali e tra piu’ di due persone,
con detenzione fino a 10 anni e
multe fino a 66 mila A$.
sentence of up to 15 years and
fines of up to 99 thousand A$.
Ø the sale of human sperm, eggs
and embryos with a jail sentence
of up to 10 years and fines of up
to 66 thousand A$.
Ø any attempts to manipulate the
physical characteristics of the
future child which carries a jail
sentence of up to 10 years and
fines of up to 66 thousand A$.
Ø the mixing of genetic material
between humans and animals
and between more than two
people which carries a jail
sentence of up to 10 years and
fines of up to 66 thousand A$.
Altri punti fondamentali della nuova
legge comprendono:
l’insediamento di un comitato di sette
membri per valutare le richieste di
ricerca sugli embrioni rimanenti dalla
fecondazione in vitro;
l’insediamento di un team di ispettori
preposti alla visita e al monitoraggio
dei progetti di ricerca sulle cellule
staminali embrionali;
il veto sull’importazione di cloni di
embrioni umani;
il veto per la crescita di un embrione
umano al di fuori del corpo di una
donna per piu’ di due settimane;
il veto sulla rimozione di embrioni
vivi;
l’istituzione di un database pubblico
in cui registrare tutta l’attivita’ di
ricerca sugli embrioni rimanenti dalla
fecondazione in vitro.
Other fundamental points of the new
bill include:
the setting up of a seven member
committee to evaluate the requests
for research on leftover in vitro
embryos for fertilization;
the setting up of a team of inspectors
in charge of visiting and monitoring
research projects on embryonic stem
cells;
the veto on the importation of clones
of human embryos;
the veto on the growth of a human
embryo outside a woman’s body for
more than two weeks;
the veto on the removal of live
embryos;
the setting up of a public database in
which all research activity on
leftover in vitro embryos for
fertilization can be registered;
La ricerca sulle cellule staminali, e in
particolare
sulla
clonazione
terapeutica, aveva sollevato notevoli
The research on stem cells and in
particular on therapeutic cloning had
aroused considerable discussions on
Ø
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Ø
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discussioni da parte dei ricercatori
australiani coinvolti nella fase
sperimentale, soprattutto con riguardo
alle tecniche da regolamentare e alle
relative modalita’. In particolare,
alcuni scienziati sperano di evitare il
veto sulla clonazione terapeutica
della legge federale utilizzando una
procedura alternativa. Quest’ultima,
nota come “Embrionic Stem CellBased nuclear reprogramming”, e’
stata sviluppata all’interno dei
laboratori della compagnia BresaGen
di Adelaide, azienda americana tra le
dieci elencate nel US National
Institutes of Health Stem Ctell
Registry. Sulla base delle motivazioni
addotte v’e’ il fatto che il metodo non
crea un’embrione e quindi le cellule
non possono essere utilizzate per la
clonazione umana.
the part of Australian researchers
involved in the experimental phase,
especially in relation to the
techniques to be controlled and to
the relevant methods. In particular,
some scientists hope to avoid the
veto on therapeutic cloning of the
federal law by using an alternative
procedure. The latter, known as
“Embryonic
Stem
Cell-Based
nuclear reprogramming”, has been
developed inside laboratories of the
BresaGen of Adelaide, an American
company which figures among the
ten listed in the US National
Institutes of Health Stem Cell
Registry. On the basis of the reasons
listed is the fact that the method does
not create an embryo and therefore
the cells cannot be used for human
cloning.
D’altra parte, il piano strategico di
ricerca elaborato dal Governo
Federale ha allocato negli ultimi anni
ingenti somme per la ricerca nel
settore delle cellule staminali. Infatti,
dal luglio 2001 al giugno 2002, sono
stati stanziati piu’ di 200 milioni di
A$ per attivita’ da realizzarsi nel
corso dei prossimi 5 anni. In
particolare,
a
beneficiare
del
finanziamento e’ stato il “Centre for
Stem Cells and Tissue Repair” della
Monash University di Melbourne
(presente anche a Prato, in Toscana,
con un liason office) destinato a
diventare il centro di eccellenza
australiano sulle biotecnologie. Il
Centro, costituito da 17 gruppi di
ricerca, sara’ il punto d’incontro tra il
mondo
accademico
e
quello
imprenditoriale che operano sulle
On the other hand, the strategic
research programme elaborated by
the Federal Government has, in the
last few years, allocated enormous
sums to the sector of stem cells
research. Indeed, from July 2001 to
June 2002, more than 200 million A$
have been allocated for activities to
be carried out in the next five years.
In particular, a beneficiary of this
allocation has been the “Centre for
Stem Cells and Tissue Repair” of the
Monash University of Melbourne
(also found in Prato, in Tuscany with
a liaison office) destined to become
the Australian centre of excellence
on biotechnology. The Centre, made
up of 17 research groups will be the
meeting point between the academic
and business worlds which work on
the
themes
of
biomedicine,
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tematiche
di
biomedicina,
biotecnologia,
tecnologie
di
fertilizzazione in vitro, genomica,
bioinformatica e nanotecnologie. Tra
le aziende maggiormente coinvolte
all’interno del Centro v’e’ anche una
divisione della BresaGen.
biotechnology, technology of in vitro
fertilization,
genomics,
bioinformatics
and
nanotechonologies. Among the firms
most involved in the Centre there is
also a division of BresaGen.
Ing. Nicola Sasanelli
Dott.ssa Alessandra Iero
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Original version in italian
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