Scarica il catalogo di
Transcript
Scarica il catalogo di
di Alessandro Giordani a cura di Cecilia Antolini DELICATESSEN di Alessandro Giordani a cura di Cecilia Antolini DELICATESSEN Primizie agrodolci per palati da sfibrare Sweet-n-sour temptations for palates that need exhausting di Cecilia Antolini Glassa che cola in tutta la sua appiccicosa densità, lucida quasi trasparente a lasciare sulle dita piccole crosticine dolciastre che è buona creanza evitare di leccar via. Colorini pastello, cioccolato fondente o rosso caramellato, come strati di colore in cui vien voglia di affondare il dito. I lavori di Giordani sono un po’ questo, delicatessen di pasticceria, stuzzicanti e zuccherine, ammiccanti e sorridenti dai barlumi di una vetrina. Giochetti innocui con cui l’artista passa innocentemente il tempo. Prima di colpire. Schermi a cristalli liquidi flat come solo la contemporaneità ha saputo operare, lenti d’ingrandimento che sformano, evanescenze luminose con cui combattere invano contro il buio. I lavori di Giordani sono anche un po’ di questo, distesi come smalto sul piano liscio di una lavagna. Superficie senza increspature, su cui l’artista aspetta il momento buono per far stridere il gesso. E proprio come gesso sull’ardesia stridono i profili bianchi, sagome vuote che spezzano il primo piano. Cifra ormai definita della ricerca dell’artista, sono contorni senza sbavature, certezze cristalline contemporanee ad arrovellamenti mentali. Allusivi e ad un primo approccio attraenti, inizialmente sembrano avere la meglio su tutto il campo visivo. Icing dribbling in all its sticky thickness shines almost transparent, leaving tiny sugary crusts on your fingers that good manners tell you not to lick off. Pastel colours, dark chocolate brown or caramel red, like layers of colours that make you want to dip your finger into them. Giordani’s works have an element of this in them, a delicatessen of cakes and pastries, tempting and sugary, winking and beaming from the glimmerings of a shop window. They are harmless games with which the artist innocently passes the time. Before striking. LCD screens as flat as only contemporary times know how to make them, magnifying lenses that mould shapes, luminous evanescence with which to fight the dark. Giordani’s works are also a bit like that, spread out like varnish on the smooth surface of a blackboard; surfaces without ripples that the artist is waiting to scrape the chalk across when the right moment comes. The white profiles screech across the slate just like chalk, empty shapes that break up the foreground. Now the defined cypher of the artist’s study, these are outlines without drips, crystal-clear contemporary certainties to the mind’s vexation. Allusive and attractive at first glance, they initially seem to gain the upper hand in the visual field, yet the Ma è la sotto, dietro le pieghe che la loro pacificante superficialità dischiude, che si apre la prospettiva decisiva. In una sovrapposizione di immagini, tra il ludico e il malvagio, l’opera si sviluppa infatti a più strati attivando prospettive illusorie e riattivando significazioni impreviste. Tra fiabe al negativo e humor nero. Fredde come screen-saver, nella loro forma, succulente e dolciastre come pasticcini, al loro interno, le opere dell’artista parmigiano rispondono come spiritelli indemoniati alle suggestioni di iconografie ormai classiche, mettendo in scena una perfidia che ha del sadico e dell’orrido, senza però indulgere mai ad alcunché di quel gotico che ha ormai invaso molti giovani artisti. Più fastidioso, forse cinico, lo spirito di questi lavori parla con calma e freddezza, è elemento di disturbo che affila le lame nei posti più impensati. Giordani attua in questo modo il suo gioco, senza svelarne mai del tutto le regole, barando e raggirando ogni prevedibile restituzione di sensi. Tra il falso e l’ancora più falso, una forma di nulla all’ennesima potenza si reitera nella dissolvenza che il PVC (nuova superficie in cui dilegua il plexiglass dei lavori precedenti) attiva, mentre ancora si guarda alla decorazione e al belletto. Forse persino con quella certa dolcezza che precede, divertita, la freddezza dell’attacco. conclusive perspective opens up from beneath, behind the folds that their calming superficiality reveals. The work indeed develops on several levels in an overlaying of images, between the playful and the pernicious, activating illusory perspectives and reactivating unexpected meaningfulness, between negative fables and black humour. Cold like screen-savers in their form, succulent and sugary like confectionery on the inside, the Parmesan artist’s works respond to the influences of the now classical iconographies like devillish little spirits, staging a scene of wickedness that has elements of the sadistic and horrid about it, without however in any way ever indulging in that Gothic style that has taken over many young artists. More irksome and perhaps cynical, the spirit of these works speaks calmly and coolly; it is an element of disturbance that whets the blades in the most unexpected places. That’s how Giordani plays his game, without ever completely revealing the rules, cheating and tricking every foreseeable restoring of meanings. Between false and falser, a form of nothing to the nth power is reiterated in the fade-out that the PVC (a new surface into which the Plexiglas of previous works vanishes) activates, while you are still looking at Post scriptum: a qualche giorno dalla stesura del testo, io e le mie lacune cinematografiche ricordiamo (non senza aiuto, va detto) l’esistenza di un film dal titolo uguale a questa mostra.* Mai commento fu più eloquente. Là Delicatessen è la primizia, la prelibatezza; rappresentata per l’esattezza dalla carne umana che, nella Francia di un disastrato futuro neanche troppo lontano, un macellaio traffica con lucroso successo contrastato da assurdi uomini e dalla figlia, innamorata di una delle sue vittime predestinate. Ludico, imprevedibile, sadico e spassoso: intrigante proiezione per un lavoro di Alessandro Giordani… * Delicatessen, regia J-P. Jeunet e M. Caro, cast A-M. Pisani, D. Pinon, J-C. Dreyfus, Miramax Film 1990. the decoration and fanciness. Perhaps even with that certain sweetness that, amused, precedes the chill of the attack. Post script: a few days after writing this piece, my cinematographic lapse of memory and I remember (not without help, it has to be said) a film of the same title as this exhibition.* Never was a comment more eloquent. In that case Delicatessen is the latest temptation or delicacy; to be precise it is represented by human flesh which, in a devastated France of the not-so-distant future, a butcher sells with lucrative success thwarted by absurd men and his own daughter, who is in love with a man doomed to be one of his victims. Playful, unpredictable, sadistic and amusing: intriguing viewing for a work by Alessandro Giordani… * Delicatessen, directed by J-P. Jeunet and M. Caro, cast A-M. Pisani, D. Pinon, J-C. Dreyfus, Miramax Film 1990. Elephantman, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 200x140 cm Alice idea, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 80x80 cm Inferno, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 40x40 cm Raccoglimento 2, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 110x90 cm Raccoglimento, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 81x51 cm Bosco, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 125x83 cm Agro dolce, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 100x100 cm Bianco bosco, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 125x83 cm Sguardo blu, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 52x43 cm Sguardo ghiaccio, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 52x43 cm Sguardo rosso, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 52x43 cm Sguardo giallo, olio e acrilico su tessuto e plexiglas, 52x43 cm L’associazione arsprima intende oggi sostenere quei giovani esponenti di arti figurative (pittura, fotografia, scultura, arte video, installazioni...) che nel proprio lavoro coniugano la tradizione e l’innovazione, artisti che propongono nuovi linguaggi, inediti modi di visione della realtà, senza rinunciare all’armonia ed alla bellezza dell’arte classica. La promozione degli artisti da parte dell’associazione si concreta mediante l’organizzazione di mostre ed eventi, ai quali si affiancano pubblicazioni ed interventi specifici quali convegni, conferenze ed esposizioni presso strutture pubbliche e private. Nell’2008 è nata anche una collana editoriale dedicata alle giovani proposte, realizzata con la collaborazione di un curatore interno dell’associazione. Nell’ambito dell’ideazione e realizzazione dei progetti, la metodologia rimane prevalentemente interdisciplinare, coniugando l’arte ora con la letteratura, ora con la musica, il teatro… L’associazione è presieduta da Cristina Gilda Artese, da sempre sostenitrice delle arti e collezionista di opere di arte contemporanea, ma all’interno cooperano attivamente artisti di varie discipline. The association arsprima now intends to support those young exponents of fine arts (painting, photography, sculpture, video art, installations...) in their work combine tradition and innovation, artists who propose new languages, new ways of viewing reality , without sacrificing the harmony and beauty of classical art. The promotion of the artists will be part of the concrete by organising exhibitions and events, which are flanked publications and specific interventions such as conferences, lectures and exhibitions at public and private structures. On 2008 was also publishing a series devoted to young proposals, made in collaboration with an internal trustee of the association. As part of policy and implementation of projects, the methodology remains predominantly interdisciplinary, combining art with the literature, now with music, theatre. The association is chaired by Cristina Gilda Artese has always supporter of the arts and collector of contemporary works of art, but actively cooperate within artists of various disciplines. Tutte le informazioni riguardanti gli eventi, le pubblicazioni, gli artisti promossi, sono reperibili sul sito www.arsprima.it. All information concerning the events, publications, artists promoted, can be found on the site www.arsprima.it. DELICATESSEN Galleria Aus 18 Via Ausonio, 18 - Milano www.aus18.it dal 7 Ottobre all’ 8 Novembre 2008 Produzione ed organizzazione arsprima in collaborazione con Aus 18 Testi Cecilia Antolini Segreteria Chiara Mattavelli Progetto grafico ed impaginazione ROOM 225 www.room225.it Sede legale: Viale Dante, 20 - Lecco Sede amministrativa: C.so Italia, 9 - Milano Segreteria cell. 331 8773108 - Fax 02 58307551 [email protected] - www.arsprima.it Via Ausonio, 18 - Milano Tel. 02 8375436 - Cell. 339 4739699 [email protected] - www.aus18.it Associazione Culturale per le Arti Contemporanee: Corso Italia, 9 - Milano - www.arsprima.it