Palazzo della Civiltà, gazebo sul tetto
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Palazzo della Civiltà, gazebo sul tetto
-MSGR - 20 CITTA - 53 - 18/10/15-N: 53 Cronaca di Roma Domenica 18 Ottobre 2015 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00070799 | IP: 93.62.51.98 Palazzo della Civiltà, gazebo sul tetto Inviata alla Procura la documentazione raccolta dai vigili `Il Gruppo Fendi, affittuario dell’edificio, nega irregolarità nel blitz effettuato ieri per accertare eventuali abusi edilizi «Smonteremo la struttura dopo l’inaugurazione di giovedì» ` IL CASO Sarà pure l’evento della stagione per l’alta moda romana. Ma i primi a bussare alle porte di casa Fendi sono stati i vigili. Blitz della polizia, ieri, al “Colosseo Quadrato” dell’Eur. Motivo dell’intervento, un sospetto abuso “edilizio” sul tetto del famoso Palazzo della Civiltà Italiana, ceduto in affitto al Gruppo Fendi e pronto a divenire il quartier generale della storica maison capitolina. Andava tutta chiarita l’improvvisa comparsa (con tanto di ciclopica gru da cantiere) di una grossa struttura in fase di allestimento sulla “vetta” dell'edificio monumentale, nonché sottoposto a vincolo dei Beni culturali. I METRI QUADRATI Il nuovo gazebo di svariate decine di metri quadrati effettivamente c’era. Ma dallo staff della casa di moda replicano in modo chiaro «Nessun abuso. Tutto re- golare. La struttura ha ricevuto tutte le autorizzazioni da parte del Comune. Si tratta di una installazione reversibile, montata per la serata inaugurale di giovedì prossimo e poi il giorno dopo sarà smontata». LA SEGNALAZIONE Tanto rumore per nulla? Gli agenti della polizia municipale sono cauti, vogliono vederci chiaro. E intanto hanno ritenuto opportuno preparare una dettagliata informativa sui lavori all’Autorità giudiziaria «in modo da permettere al giudice - spiegano dal reparto di Polizia Edilizia IL COLOSSEO QUADRATO È SOTTOPOSTO A VINCOLO AMBIENTALE AL SOPRALLUOGO ANCHE I DIRIGENTI DELLA SOPRINTENDENZA - in caso egli ravvisi eventuali ipotesi di reato, di aprire un fascicolo e nominare una consulenza tecnica». D’altronde, a colpire l’attenzione è stata proprio quella struttura panoramica (chissà che vista mozzafiato) di grandi dimensioni. Venerdì, non a caso, il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli era già pronto con un’interrogazione parlamentare al ministro della Cultura Dario Franceschini sulla «sopraelevazione posticcia costruita sulla terrazza di copertura Palazzo della Civiltà Italiana, dato in affitto a Fendi». Così ieri la polizia locale è intervenuta per le dovute verifiche. Sul posto, si sono presentati anche i dirigenti della Soprintendenza statale per le Arti e il Paesaggio, insieme ai funzionari del Dipartimento IX, nonché al personale dell’Ufficio Tecnico locale. Un’inaspettata sorpresa per il personale del Gruppo Fendi, che ha chiarito la sua posizione: «Abbiamo tutti i documenti approva- ti e firmati dagli uffici tecnici del Comune di Roma». E sottolineano: «Tutto questo allarme deve essere scattato perché venerdì scorso mancava ancora la firma di un documento, per ritardi dovuti anche alla situazione attuale del Comune. Ma poi nel pomeriggio è arrivata l’ultima firma. La situazione è regolare». IL GALA La struttura, come spiegano dalla maison Fendi, è montata sul tetto del Palazzo della Civiltà Italiana, per ospitare almeno un centinaio di ospiti per una serata speciale d’inaugurazione della nuova sede del Gruppo in programma giovedì 22 ottobre. Il gazebo è stato progettato in funzione di un evento dal carattere “istituzionale”, cui parteciperà il bel mondo dell’arte. «L’abbiamo montata in due giorni, sarà smontata il giorno dopo», avvisano. Laura Larcan La struttura realizzata sul tetto del Palazzo della Civiltà del Lavoro Cinema, dalla Regione bando da 10 milioni per i film girati nel Lazio `Fondi Ue per i lavori realizzati in sinergia con enti internazionali L’AVVISO Rilanciare le produzioni cinematografiche del territorio regionale, aiutare le piccole e medie imprese del settore e guardare all' estero, attraverso la promozione di coproduzioni internazionali. L'ente guidato da Nicola Zingaretti ci mette la firma e dà il benvenuto al bando regionale “Lazio cinema International”. Il bando che si coniuga con la tax credit sancita dal governo per agevolare fiscalmente le produzioni internazionali che decidono di girare in Italia - avrà un importo globale di 10 milioni di euro recuperati grazie ai fondi europei. Presentato ieri alle Terme di Diocleziano, l'avviso di concorso è riservato alle piccole e medie imprese italiane con una sede operativa nel Lazio, mentre il plafond, finanziato con il Por-Fesr ZINGARETTI: «È UNA SFIDA IMMENSA, VOGLIAMO INVITARE IL MONDO A PRODURRE KOLOSSAL NELLA NOSTRA TERRA» Il governatore Zingaretti presenta il bando (foto OMNIROMA) 2014-2020, sarà così suddiviso: il 50% dei dieci milioni di euro sarà riservato alle coproduzioni cinematografiche e il restante 50% a quelle di altri audiovisivi. Le opere dovranno, inoltre, essere ritenute d'interesse regionale. I CRITERI Il contributo sarà a fondo perduto e non potrà superare il 35% delle spese ammissibili, incrementabile al 45% nel caso di coproduzioni finanziate da almeno un altro stato dell'Unione europea. Per le piccole e medie imprese ci saranno anche delle premialità, comprese tra il 15 e il 25%, per quelle produzioni naturalmente legate alla promozione turistica e culturale del territorio, nessuna provincia esclusa. I progetti chiamati a concorrere potranno spaziare dalle opere prime ai documentari fino ai film d'animazione. Nel caso si tratti di film, le coproduzioni dovranno avere un costo industriale di almeno 1,5 milioni di euro che scende a un milione per le opere prime e seconde e a 400 euro al minuto per i documentari. Nel caso di coproduzioni di altri prodotti audiovisivi i lavori dovranno avere durata superiore ai 90 minuti e un costo industriale di almeno 2mila euro al minuto, mentre per i prodotti d'animazione, i lavori dovranno durare più di 40 minuti e costare almeno 400 euro al minuto. LA REGIONE Spinto dalla certezza di poter fare del Lazio una regione leader nell’industria cinematografica e audiovisiva, il governatore Zingaretti non ha dubbi: «Con questo progetto il Lazio punta a vincere un'immensa sfida. Proprio dai dati della produzione degli ultimi anni emerge che ci sono più film prodotti ma sono in calo le coproduzioni. E invece coproduzione vuol dire dare più sostanza alla possibilità di riuscita di un film e, per quanto ci riguarda, promuovere il nostro territorio». Un caso su tutti, che ha fatto scuola e che è stato portato a esempio, è il film d'animazione “La città incantata” del regista giapponese Hayao Miyazaki, ispirato alle bellezze di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo. Camilla Mozzetti © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:17/10/15 22:45-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA