2010_quelli del 20 speciale completo

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2010_quelli del 20 speciale completo
quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov
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Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010
Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi
20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione
Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza
La mia
Giocando s’impara
esperienza
Alice Gabrielli
Camilla Sala
a mia esperienza nel Summer City Camp è…
molto bella! In cinque anni ho imparato
meglio l’inglese, a ballare e a cantare.
Nel Summer City Camp giochiamo a dodgeball, calcio e a Duck-duck-goose.
In questo campo ci divertiamo moltissimo e
Emma, l’insegnante tutor, è molto brava.
Nell’intervallo giochiamo nel cortile e mangiamo la
merenda, saltiamo e facciamo le verticali.
Nel campo mi sono fatta nuovi amici. Il Summer
City Camp è un posto molto felice.
Secondo me, la mia esperienza nel Campo è stata
divertente ed entusiasmante e spero che altri
bambini nei prossimi anni provino le stesse emozioni.
Camilla intervista alcuni dei suoi compagni del
summer City Camp.
Cosa pensi del Summer City Camp e qual è stata
la tua attività preferita?
L
Il Summer City Camp
è molto bello. Le cose
che mi sono piaciute di
più
sono state giocare a foo
tball
e la gara con le flashca
rds.
Antonio Marino.
In questo campo
facciamo tante cose:
cantiamo, balliamo,
giochiamo.
Io vengo perché mi
diverto.
Irene Galimi
Quelli del 20-11 è il
giornale dell’agenzia
dei ragazzi
Ideato da Arciragazzi
Comitato Milanese
l Summer City Camp è un campo estivo dove i
bambini delle scuole elementari possono scoprire che l’inglese è divertente. Durante il mese
di giugno, alla fine dell’anno scolastico, in molte
scuole primarie di Milano, i bambini possono passare le giornate con insegnanti madrelingua inglese,
che, attraverso canzoni, storie, giochi, sport, teatro
e arte, insegnano loro ad amare la lingua inglese.
Per questo motivo noi chiamiamo i nostri insegnanti tutor, perché il loro compito non è insegnare, ma
accompagnare i bambini in un’avventurosa scoperta
di una nuova lingua. Ogni giorno i bambini vengono accolti dai tutor con canzoni e balli, nel momento che chiamiamo Welcoming. Durante le tre settimane di durata del campo, i bambini leggono e
creano storie durante il momento del Let’s Talk,
creano opere artistiche durante i Workshop, si divertono a sfidarsi in nuovi Sport e diventano registi e
attori nel Drama. Inoltre, accompagnati dai tutor e
dai loro coordinatori, visitano la città nei Trips orga-
I
SUMMER CITY
CAMP STORY
L’avventura
di Eleonora
Eleonora John (10 anni)
Il Summer City Camp è
La cosa c
he
p
ia
ciuta di p mi è
molto divertente. La mi
iù è stata
a
il Gruf falo
attività preferita è balla
.
M
i sono
re piac
le action songs. La cosa M iuti anche il libro
r Good e
d
le sue att i
che mi è piaciuta di più
iv
it
à.
Niccolò R
izzi
è stata la caccia all’orso
,
il Gruffalo e fare i colla
ge. Blanca Tommasello.
Il Summer City
Camp è bellissimo.
La nostra tutor è una
bella ragazza ed è
molto brava.
Andrea Lucchini
Il Summer City
Camp è divertente.
Fare iI collage è
molto bello e ballare
è divertente.
Tommaso Vincenti
Partner
Ideato e promosso da
ARCIRAGAZZI
nizzati una volta alla settimana. Per noi
dell’associazione Alice in Città, organizzare quest’attività è appassionante
e bello. Ci piace scegliere con cura le
persone con cui lavorare, mostrare loro
come insegnare attraverso il divertimento e coinvolgerli in un’esperienza
intensa e affascinante.
E quando vediamo i bambini che imparano l’inglese
giocando siamo felici insieme a loro!
Settore Politiche
della Famiglia
a prima volta al Summer City Camp per me è stata quattro anni
fa. All’inizio mi divertivo molto, poi sono cresciuta e mi divertivo un po’ meno con i giochi, ma mi piaceva comunque lavorare in classe (let’s talk e workshop) e fare gli sport. Facendo queste attività imparavo sempre parole nuove, anche se l’inglese lo so già perché mio padre è inglese. In fondo l’inglese per noi è facile, ma per
loro – i nostri tutor inglesi- l’italiano è più difficile! La cosa più divertente che mi ricordo è il gioco che abbiamo fatto con i gavettoni. Poi
mi ricordo uno spettacolo, il primo che abbiamo fatto: io avevo un cartello con disegnate delle anatre. Ero molto emozionata perché dovevo
parlare davanti a tutti, ma è stato molto divertente ed ero contenta.
L’altra cosa che mi ricordo sono le partite di basket che facevamo
l’anno scorso con Kevin, il mio tutor. Quest’anno però il primo giorno
ero disperata, perché ero la più grande del campo e non avevo nessuno con cui giocare. Poi invece ho fatto amicizia con i bambini un
po’più piccoli di me e mi sono divertita. Ho fotografato le gare sportive dei quattro gruppi del campo divisi in due squadre, per far vedere
anche a chi non c’era le attività del Summer City Camp. L’anno prossimo non ci sarò più perché andrò in prima media, però conCon il patrocinio
siglio a tutti di venire perché impari cose e
parole in inglese che non sapevi,
divertendoti.
L
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Benvenuti al Welcoming
Summer City Camp I.C. Barozzi
Se sei felice e tu lo sai
Se sei felice e tu lo sai batti
Se sei felice e tu lo sai batti
Se sei felice e tu lo sai batti
E mostrarmelo vorrai
Se sei felice e tu lo sai batti
le mani
le mani
le mani
le mani
Se sei felice e tu lo sai batti i piedi (3 v.)
E mostrarmelo vorrai
Se sei felice e tu lo sai batti i piedi
Se sei felice e tu lo sai fai un giro (3 v.)
E mostrarmelo vorrai
Se sei felice e tu lo sai fai un giro.
Se sei felice e tu lo sai grida urrà (3 v.)
E mostrarmelo vorrai
Se sei felice e tu lo sai grida urrà
Se sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose (3 v.)
E mostrarmelo vorrai
Se sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose.
La canzone del pinguino
Hai mai visto un pinguino al mare?
Guarda me e potrai vedere un pinguino
Attenzione pinguini,
Incominciamo pinguini
Braccio destro
Braccio sinistro
Gamba destra
Gamba sinistra
Muovi la testa
Fai una giravolta!
Scuoti il banano
Scuoti il banano
Scuoti scuoti il banano
Sbuccia la banana
Sbuccia sbuccia la banana
Schiaccia la banana
Schiaccia schiaccia la banana
Mangia la banana
Mangia mangia la banana
Lancia la banana
Lancia lancia la banana
Forza banane
Forza forza banane
INTERVISTE:
Arianna Gambardella anni 9:
Cosa succede quando arrivi al campo? Noi incontriamo i nostri amici e le tutor. Noi cantiamo le
canzoni. Noi parliamo e scriviamo in inglese.
Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i
tutor? Sono felice
Sei contenta di venire a un campo in inglese?
Sono felice perchè io imparo un’altra lingua.
Quali sono le attività del campo che preferisci? Le
mie attività preferite sono: sport, gioco libero,
danza,cantare le canzoni e andare al parco.
Qual'è il miglior spettacolo che tu abbia mai fatto
nei campi? Il miglior spettacolo è stato il castello
mostruoso e Guerre stellari.
Quante volte sei stato nei Summer City Camp di
Alice in Città? Io sono stato ai campi estivi di alice
in città 3 volte.
Margherita Taddia anni 10:
Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i
tutor? Mi piace parlare in inglese perchè imparo
un’altra lingua e posso parlare con amici di altri
paesi.
Sei contenta di venire a un campo in inglese? Mi
piace venire al campo, ma dipende molto dalla
tutor.
Massimo Maghini anni 9 e mezzo:
Cosa succede quando arrivi al campo? Io incontro
tanti amici e gioco con loro. I salto alla corda e
canto le canzoni.
Come vivi il fatto di dover parlare inglese con i
tutor? Mi sento ok, è difficile, ma per me è divertente.
Sei contenta di venire a un campo in inglese? Sì,
perchè io imparo tante parole e così posso viaggiare per il mondo.
Quali sono le attività del campo che preferisci?
Mi piacciono il teatro, lo sport e lo yoga. I amo
disegnare per lo spettacolo
Quante volte sei stato nei Summer City Camp di
Alice in Città? Per me è la prima volta.
Vorresti tornare il prossimo anno al centro estivo? Si. Naturalmente.
Paolo Romanengo anni 10:
Cosa succede quando arrivi al campo? Noi cantiamo le canzoni, incontriamo i nostri amici e tutor
e scriviamo in inglese.
Sei contenta di venire a un campo in inglese?
Così così
Quali sono le attività del campo che preferisci?
Mi piacciono gli sport, i giochi, la danza e il teatro.
Valentina Martino: Mi piace l’arrivo perchè mi
piace cantare e le canzoni sono carine.
Sara Braghieri: Mi piace l’arrivo perchè mi
piace cantare e le canzoni sono belle
Giulia Roz: Mi piace l’arrivo perchè mi piace
cantare e le canzoni mi fanno ridere
Sofia Bausani: Mi piace l’arrivo perchè mi piace
cantare ed è divertente.
Cecilia Zanghi: A me piace l’ora dell’arrivo perchè mi piace cantare e far le azioni.
Matilde Nisoli: Mi piace l’arrivo perchè le azioni
delle canzoni sono buffe.
Lucrezia Pellicanò: Mi piace l’arrivo perchè le
azioni delle canzoni sono buffe.
Elisa Nava: Mi piace l’arrivo perché mi piace cantare.
Matteo Bottaro: Mi piace la nostra canzone
d’arrivo perchè ci divertiamo, noi cantiamo insieme e siamo felici.
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Il Let’s talk
Summer City Camp I.C. 5 Giornate
l Let’s talk è il momento in cui i bambini, dopo
il momento di benvenuto, si ritrovano il classe
per giocare con l’inglese. Nel nostro campo i
tutor che hanno lavorato con i bambini più piccoli
sono stati Janine con gli Sharks e poi con gli
Octopus, Claire con gli Starfish, Paula e Anita con i
Seahorses e Ashleigh con le Mermaids e poi con le
Turtles. Da come avrete capito il tema del nostro
campo è il mare! Ma sentiamo direttamente i nostri
protagonisti: la parola ai bambini di Janine, Claire e
Ashleigh!
Mi è piaciuto scrivere le cose in inglese. Mi è piaciuto giocare a baseball.
Abbiamo
costruito
con Claire i personaggi: Claire ce li ha fatti
vedere e noi con le
tempere li abbiamo
colorati. Ho imparato
queste parole: T-shirt,
in a line, runners, red, blue, green, shoulders,
l’alphabet, and I don’t remember the other things.
Riccardo, 7 anni
Ieri abbiamo giocato al mercato. Abbiamo costruito
i vestiti, abbiamo fatto i prezzi e abbiamo giocato a
venderli. Abbiamo pitturato il mare, abbiamo
costruito i pesci e abbiamo scritto tutti i nomi dei
pesci: starfish, pufferfish, whale, sharks, dolphin,
I
crab, octopus... Abbiamo imparato l’alfabeto. Ho
imparato tante parole nuove! Questa che vi scrivo
adesso è la canzone che abbiamo imparato per lo
show:
“Fish are swimming,
fish are swimming
in the sea, in the sea,
splishy, splashy, splishy splosh.
splishy, splashy, splishy splosh
look and see look and see” Anuradha, 7 anni
Ieri abbiamo fatto dei plastici a coppie con i cartoncini su un foglio. Abbiamo giocato a squadre per
imparare come si dice in inglese camminare, ascoltare, ballare, mangiare, bere, cantare, giocare. Nel
gioco dovevamo indovinare cosa stava facendo un
bambino. Giulia P., 7 anni
Mi è piaciuto molto quando abbiamo costruito dei
plastici che rappresentavano io giardini di porta
Venezia. Mi è piaciuto anche quando facevamo i
giochi a squadre. Abbiamo imparato la canzone
della Sirenetta in inglese per lo show. Io, Giulia e
Denise ci siamo inventate uno spettacolino che
abbiamo fatto alla fine dello show. Martina, 7 anni
E adesso diamo la parola anche alle bambine più
grandi, che ci hanno aiutate nella redazione di questo articolo e soprattutto nella traduzione.
In queste settimane abbiamo imparato i nomi degli
animali, dei colori e delle parti del corpo. Abbiamo
imparato delle canzoni da
cantare allo spettacolo.
Abbiamo giocato a dodgeball
e a memory. Sempre per lo
spettacolo abbiamo costruito
degli oggetti in cartone e dei
poster. Abbiamo disegnato dei robot e abbiamo disegnato con le tempere. All’inizio della
prima settimana abbiamo imparato dei nomi
facendo dei giochi. Giulia L., 9 anni
Mi è piaciuto molto il memory. Il let’s talk è il
momento in cui noi e i nostri tutor ci parliamo
e impariamo molte cose. Abbiamo fatto una
cosa molto bella con la nostra tutor Claire
(prima ero con Niall). Abbiamo giocato a dodgeball che è un gioco con la palla molto divertente.
Nel Let’s talk abbiamo anche imparato a scrivere e
a parlare in inglese. A me piace molto questo campus, perché si impara a stare insieme e anche molti
games in inglese. Io sono stata in due gruppi: Iirates
Jellyfishes. Ho imparato anche a fare amicizia con i
bambini che non frequentavo prima. Alla fine delle
due settimane abbiamo fatto uno show e poi
l’abbiamo fatto vedere ai genitori. Alice, 10 anni
Il Giovedì della terza settimana il Let’s Talk è stato
diverso dal solito: siamo andati al museo di
scienze naturali e abbiamo imparato i nomi degli
animali!
Inventando avventure
Summer City Camp I.C. Pisacane Poerio
i chiamo Sasha, ho 8 anni e vivo in
Italia. Abbiamo visto UP, il film della
Diseny. Abbiamo creato il nostro libro
delle avventure come quello in UP. Abbiamo disegnato un aeroplano e lo abbiamo colorato.
Abbiamo raccontato la nostra gita al Museo di
Storia Naturale. Abbiamo fatto una lista degli animali che abbiamo visto. Abbiamo fatto una lista
dei diversi luoghi che abbiamo visto. Abbiamo parlato di questo nel nostro libro delle avventure.
Abbiamo disegnato gli animali che
abbiamo visto al museo e che ci
sono piaciuti di più. Kyle ha unito i
fogli in un quaderno. Kyle mi ha
dato uno sticker.
I Fumetti del Gruppo dei Cavalli
Ci siamo divertiti a creare strisce
comiche perché:
M
- Ci piace disegnare
- È meglio che fare i test
- È più facile capire una storia e raccontarla con
l’aiuto delle figure
- Sono belle e divertenti da creare
- Stimolano l’immaginazione
- È un’attività rilassante
Il tutor: Utilizzare disegno e immagini è un ottimo
modo di favorire l’apprendimento di una nuova lingua perché puoi associare
parole ad immagini.
La Storia di Mistery per lo
spettacolo finale
Tratta dal comic book di
Alessandro Luppi e Paolo
Della Torre, Mistery è un
cavallo che scappa dalla
fattoria perché litiga con
un caprone. È inseguito da un
cacciatore ma gli animali della
foresta lo aiutano preparando
una trappola. Il cacciatore cade
in trappola e Mystery decide di
tornare a casa perché gli mancano i suoi amici.
Sulla via del ritorno incontra una cavalla femmina,
Brandy e se ne innamora. I due avranno un piccolo, Hip Hop per la grande gioia del fattore che
ritroverà il suo cavallo e
ne avrà altri due.
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Drama: preparando
lo spettacolo
Summer City Camp I.C. Leonardo da Vinci
l Summer City Camp impariamo tutti I giorni qualcosa di nuovo con le tutor.
Facciamo molte attività come yoga, la canzone dei pinguini, l’hokey cokey e balliamo. La mattina leggiamo delle storie e giochiamo con le flash
card, disegnamo e costruiamo tante cose con la pittura e la carta. La storia che mi è piaciuta di più è
stata “We are going on the bear hunt”. Questa storia è stata divertente perché abbiamo finto di essere i personaggi. Abbiamo fatto un gioco con i warriors, i wizards e i giants. Ma prima del grande
gioco abbiamo creato la maschera dell’orso con
piatti e pittura e abbiamo disegnato una mappa del
Tesoro enorme, poi abbiamo imparato una canzone. Il giorno dopo, siamo andati a caccia di orsi in
giro per la scuola cantando la canzone.
Il laboratorio di teatro è il mio preferito perchè ci
divertiamo in palestra. Non mi piace lo sport.
Quando c’è il laboratorio i miei amici ed io andiamo in palestra camminando come guerrieri o
giganti e facciamo tanti giochi. Giochiamo al gioco
dello specchio: stiamo in due gruppi e i warriors
fanno le stesse mosse e cose che facciamo noi. A
volte, giochiamo in cerchio e imitiamo Niamh e
Patricia. Quando abbiamo fatto finta di essere bruchi affamati e farfalle mi sono divertito tantissimo!
Un altro gioco che mi piace è rolling stone perché
possiamo correre per la palestra urlando e quando Niamh dice Stop dobbiamo stare immobili
come statue.
Nel laboratorio di drama abbiamo giocato al gioco
dello specchio e fatto le camminate dei personaggi, poi abbiamo le prove dello spettacolo.
Per lo spettacolo abbiamo cantato due canzoni:
Fee- Fi- Fo- Fum and The storybook song.
Fee fi fo fum!
Vedo un piccolo uomo!
Fee fi fo fum!
Sento un pccolo uomo!
Fee fi fo fum!
Sento puzza di piccolo uomo!
Fee fi fo fum!
State attenti ragazzacci sto arrivando!
A
Per lo spettacolo abbiamo fatto delle manone e
dei cappelli perché eravamo i guerrieri e i giganti.
Abbiamo cantato e ballato la canzone del fagiolo
quando il papà ha buttato fuori dalla finestra i
fagioli magici:
Siamo i fagioli!
siamo i fagioli!
butta i fagioli!
butta, butta i fagioli!
crescono i fagioli!
crescono, crescono i fagioli!
adesso i fagioli sono una pianta!
i fagioli adesso sono una pianta!
Abbiamo dipinto ali e cappelli, abbiamo anche
fatto I becchi dei cigni. Lo show ci è piaciuto
molto. La parte che ci è piaciuta di più è stata cantare FEE-Fi Fo Fum e ballare l’Hockey cockey con I
genitori. Abbiamo costruito I costume, le scene
con le nostre mani.
Mi chiamo Alexandru e ho interpretato Jack nello
spettacolo. Mi è piaciuto indossare i costumi e
recitare cambiando la voce. Mi è piacuto molto
cantare e ballare la storybook song.
Mi chiamo Michele e nello spettacolo”Jack e il
fagiolo magico” ho interpretato Ben. Ben è il fratello di Jack, ero uno dei protagonisti. Mi è piaciuto essere Ben e parlare
in inglese e fare I
rumori delle cose.
Mi sono divertito
anche a fare la scenografia del castello. Mi sono piaciuti
molto anche i giganti nello spettacolo perché
sono i miei amici. Mattia era il primo gigante
anche se è basso.
Lo spettacolo inizia con Jack e Ben, la mamma e il
papa che sono senza soldi e decidono di mandare
Jack e Ben a vendere la loro mucca. La mucca nello
spettacolo era Pietro, un bambino più piccolo.
Jack e ben però incontrano due stranieri e al posto
dei soldi per la mucca ricevono dei fagioli magici
che diventano una pianta. Jack e Ben si arrampicano sulla pianta e incontrano dei giganti e delle fatine in un enorme castello.
Ai giganti non piacciono i bambini, e vogliono
mangiare Jack e Ben. Le fatine però addormentano i giganti e Jack e Ben scappano. Il papà
taglia la pianta dei fagioli magici e i giganti
muoiono. Le fatine erano ,molto buone e danno
alla mamma e al papà dei soldi così tutti vissero felici e contenti.
Tutti I bambini hanno fatto I costume e le scene
dello spettacolo e abbiamo cantata diverse canzoni.
Avete mai visto una storia diventare realtà?
Guardateci e vedrete una favola
prendere vita!
Cavalieri, attenti!
Elfi, attenti!
Cigni, attenti!
Guerrieri, attenti!
Giganti, attenti!
Maghi, attenti!
Mostri, attenti!
Braccio destro, braccio sinistro, gamba destra,
gamba sinistra, scuotete la testa e fate un giro
Avete mai visto una storia diventare realtà?
Guardateci, una fiaba
Sta prendendo vita!
Tutti attenti!
Tutti congedati!
Amiamo la magia!
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È tempo di sport!
Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi
INTERVISTA:
MIA: Ciao Riccardo!
RICCARDO: Ciao Mia!
MIA: Di’ come ti chiami.
RICCARDO: Mi chiamo
Riccardo D’Andrea.
MIA: Qual è il tuo sport preferito?
RICCARDO: Il mio sport preferito è il basket.
MIA: Perché?
RICCARDO: Perché mi fa diventare alto!
MIA: Il mio sport preferito invece è il tennis.
RICCARDO: Perché?
MIA: Perché mi piace tirare la pallina! E qual è il
tuo sport preferito qui al Summer City Camp?
RICCARDO: Mi è piaciuto giocare a baseball..
perché corri tantissimo!
MIA: A me il baseball non piace tanto, invece.
Hai vinto la gara?
RICCARDO: No.
MIA: E’importante vincere?
RICCARDO: No, la cosa importante è giocare,
partecipare, non vincere.
MIA: A me piace vincere! Hai imparato qualcosa
di sport qui al Camp?
RICCARDO: No, gli sport li conoscevo tutti, e
anche le regole. Ma ho imparato alcune parole
nuove.
MIA: Quali?
RICCARDO: Dodgeball, per esempio.. che vuol
dire “palla prigioniera”.
MIA: Ti sei divertito?
RICCARDO: Sì, tantissimo!
MIA: Ok, grazie Riccardo. Ciao!
RICCARDO: Ciao Mia! Ci vediamo l’anno prossimo!
Mia Giussani: 6 anni; Riccardo D’Andrea: 8 anni
INTERVISTA:
LEA/DIANA: Buon pomeriggio, siamo qui al
Summer City Camp
Quadronno, e stiamo
facendo un’intervista tra
Diana Bertocchi e Lea
Orlandella.
LEA: Diana, qual è il tuo
sport preferito?
DIANA: Il mio sport preferito è il pattinaggio sul ghiaccio.
LEA: Perché ti piace il pattinaggio su ghiaccio?
DIANA: Perché mi sembra di nuotare nel mare. E
tu? Qual è il tuo sport preferito, Lea?
LEA: Il nuoto!
DIANA: E perché ti piace il nuoto?
LEA: Perché mi sembra d’immergermi nel vuoto.
LEA: Comunque, qui al SCC facciamo tanti sport,
come il baseball ad esempio.
LEA: Ti piace il baseball?
DIANA: Sì, Lea. E a te?
LEA: Sì. Abbiamo anche giocato a pallavolo.
DIANA: Ma a te piace la pallavolo?
LEA: Non tanto. E a te?
DIANA: Per me è divertente. Un altro gioco che
abbiamo fatto è palla prigioniera, che ho trovato
divertente. E tu, Lea?
LEA: No, per me non è così divertente. Mi sono
divertita molto col gioco del cucchiaio, anche se
non è proprio uno sport. Il gioco consiste nel
camminare con un cucchiaio in bocca e con una
pallina sul cucchiaio.
DIANA: Devi cercare di non far cadere la pallina!
LEA: In altre parole, ci siamo divertite moltissimo
in questo Summer City Camp!
Diana Bertocchi, 8 anni;
Lea Orlandella, 8 anni
Poesia sullo sport
Lo sport è assai bello
E anche birbello
Se lo prendi come un gioco
Ti diverti come un topo
E anche questa filastrocca
Se la scrivi con la rima
Diventa bella e assai carina.
Matilde Nave: 7 anni;
Arianna Pedone: 7 anni
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L’inglese
nell’arte
Summer City Camp I.C. Tolstoj
urante il Summer city camp in Zuara 2010
il tema scelto per le 3 settimane è stato
“il circo”. I bambini hanno passato molto
tempo apprendendo terminologia riguardante il
circo. Abbiamo deciso questo tema
per il fatto che ci sarebbe stato
molto vocabolario da insegnare loro
oltre al fatto che il tema permetteva
di esplorare diverse tematiche quali
la famiglia, i colori, gli animali e le
azioni. Per le prime 2 settimane i
bambini sono stati divisi in 4 gruppi: i pagliacci, i maghi, le tigri e le
foche. I bambini sono stati suddivisi in base all’età. Ogni gruppo ha
lavorato sul proprio personaggio
durante le 2 settimane e lo ha poi
presentato nello show finale. I
D
bambini, durante la gita, sono stati al
circo. Qui hanno raccolto altre idee da
sviluppare poi nel loro lavoro in classe.
I bambini si sono molto divertiti durante la gita al circo e parlando con loro ho rilevato
come si siano divertiti a creare durante il laboratorio di arte diversi lavori ispirati al circo. In questo
articolo ci occuperemo infatti di mostrarvi il lavoro
svolto durante l’ora di workshops, ovvero l’ora
d’arte. Ogni lezione d’arte si è svolta sul tema del
circo. Durante la terza settimana ho raccolto le opinioni e i pensieri dei bambini riguardo al lavoro
svolto nelle prime due settimane. I bambini si
sono veramente divertiti a lavorare nei loro gruppi
e hanno particolarmente apprezzato il fatto di
avere ognuno un nome proprio come “the clowns”
sul quale lavorare.
L’ultimo gruppo di bambini che ho avuto in classe
mi ha aiutato a trascrivere tutte le diverse
cose che hanno divertito loro durante le tre settimane di summer
city camp.
Il gruppo delle foche ha rievocato:
“Ci è piaciuto molto pitturare grandi immagini,
abbiamo pitturato un grande clown”
“Ci è piaciuto imparare e parlare nuove parole in
inglese, in particolare la parola elephant!”
“Ci è piaciuto moltissimo fare le maschere dei
diversi animali, mi è piaciuto fare la maschera dell’orso!”
“Mi è piaciuto fare le maschere in Paipéir Mache,
erano divertenti!”
Nel gruppo delle tigri è stato detto:
“La parte che ho preferito è fare le maschere delle
tigri”
“Una parola per uno”
Summer City Camp I.C. Scarpa
Aileen: Ciao pirati della ciurma rossa! Ditemi…
vi è piaciuto il campo? E cosa vi è piaciuto del momento del workshop?
Andrea: Mi è piaciuto il campo perchè
abbiamo giocato a calcio e al gioco
della macedonia! Mi è piaciuto quando
abbiamo fatto il tabellone per giocare a
twister e quando abbiamo fatto i pupazzi degli animali!
Bianca: Mi è piaciuto il campo perchè
abbiamo disegnato, giocato al gioco
della macedonia e mi è piaciuto stare con
Aileen! Mi è piaciuto disegnare,
fare le bende per gli occhi e decorare il nostro
forziere del tesoro!
Gualtiero: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo disegnato, giocato e mi è piaciuto stare con
Aileen! Mi è piaciuto quando abbiamo disegnato
i vari sport e quando abbiamo fatto il cartellone
per twister!
Silvia: Mi è piaciuto il campo perché ho giocato
con i miei amici! Mi è piaciuto giocare al gioco
della macedonia e stare con Aileen!
Mi è piaciuto quando abbiamo fatto le bende
per gli occhi durante il workshop e quando
abbiamo fatto il cartellone per twister!
Isabella: Mi è piaciuto tutto il campo! Mi è piaciuto quando abbiamo fatto i pupazzi degli
animali e quando abbiamo disegnato la nostra
bandiera nel workshop!
Gaia: Mi è piaciuto il campo e stare con tutte
le altre persone! Mi è piaciuto disegnare i vari
sport e fare la nostra bandiera nel workshop
Eleonora: Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo fatto sport e giocato al gioco della macedonia! Mi è piaciuto giocare con Aileen, Thomas e
Riccardo! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e
fare la nostra bandiera nel workshop.
Martina: Mi è piaciuto il campo perchè abbia-
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Pagina 7
“Mi è piaciuto
quando ho colorato le grandi
figure stando sul pavimento usando tempera e
penne, è stato molto divertente”
“Disegnare le figure degli animali stando sul pavimento con tutti gli altri è stato molto bello”
Nel gruppo dei clowns hanno detto:
“Pitturare con i tappi ci è piaciuto molto”
“Mi è piaciuto disegnare sul pavimento e imparare
nuove parole mentre si pitturava”
Nel gruppo dei maghi è stato detto:
“Ci è piaciuto pitturare il grande clown e il mago in
gruppi”
“Quando Davide si è vestito come mago e ha fatto
il suo costume per lo spettacolo!”
“Mi è piaciuto fare le maschere per lo show e il
poster di Incy Wincy spider e quello per il Welcome
to the Circus”
Durante la terza
settimana invece ai bambini è
piaciuto molto fare i cuscini riempiti di carta di
giornale. “Ci è piaciuto riempire i cuscini di carta
di giornale; è stato molto divertente, dovevamo
tagliare il giornale e accartocciarlo per farne piccole palline” Inoltre, hanno molto amato fare i
pupazzi a forma di dito. Tutti i bambini avevano
cose positive da dire riguardo alle diverse attività del workshop e ognuno aveva un lavoretto
che preferiva. In generale ho sentito che il
campo è stata una buona esperienza per bambini, genitori e lo staff di tutors e coordinatori
che hanno lavorato con i bambini. Penso inoltre
che i bambini abbiano sviluppato buone capacità linguistiche in inglese e migliorato il loro
livello durante il campo
Scritto da Katie Brereton e dai bambini
della terza settimana Lorenzo Naso; Giada
Dominioni; Alessandro Catacchio, Riccardo
Nocito; Filippo Tarantino; Matteo Fusetti; Chiara
Zecchini; Giuseppe D’agostino; Camilla Cesareo;
Mario
Montieri;
Luca
Napoletano; Carlo Volpati;
Giulia Del Giudice
Co-ordinatore: Valentina
Cecco
Tutors: Katie Brereton;
Rosemary Hempenstall;
Rosalia Lazzara; Darragh
Kinsella
mo fatto sport e giocato al gioco della macedonia! Mi è piaciuto giocare con Aileen,
Riccardo e Thomas! Mi è piaciuto disegnare i
vari sport e quando abbiamo fatto il tabellone
per giocare a twister nel workshop!
Luca: Mi è piaciuto disegnare i vari sport e fare
il cartellone per twister!!
Alessandro: Il mio nome è Alessandro. Mi è piaciuto il campo perchè abbiamo fatto sport, diseganto e perché siamo stati con Aileen! Mi è piaciuto disegnare i vari sport e quando abbiamo
fatto il tabellone per giocare a twister!
Thomas: Hey pirati della ciurma nera! Pirati
della Perla Nera! Quali sono state le tre cose
che avete preferito fare durante il workshop?
Pietro: Le tre cose che ho preferito fare sono
gli sport, il cappello da pirata e l’alfabeto. Mi
piace il tiro con l’arco, per questo mi è piaciu-
to disegnarlo! Mi è piaciuto colorare il cappello da pirata! Mi è piaciuto disegnare le immagini per ogni lettera!
Andrea: Le tre cose che ho preferito fare sono
la bandiera, il cibo e le stagioni e i mesi. Mi è
piaciuto disegnare e colorare la bandiera! Mi è
piaciuto disegnare il gelato dato che è il mio
cibo preferito! Mi è piaciuto disegnare
l’autunno!
Marta: Le tre cose che ho preferito fare sono la
bandiera, gli sport e l’alfabeto. Mi è piaciuto
disegnare e colorare la bandiera della Perla
Nera! Sono molto atletica e mi è piaciuto disegnarmi mentre faccio pattinaggio sul ghiaccio!
Mi è piaciuto disegnare e colorare le lettere! Le
mie lettere preferite erano I, P, L, N, F.
Riccardo: Le tre cose che ho preferito fare sono
il cibo, gli sport e l’alfabeto. Mi piace il riso e
per questo mi è piaciuto disegnarlo! Mi piacciono la scherma e il tiro con l’arco e disegnare me stesso mentre vinco! Mi è piaciuto disegnare lo zombie per la lettera ‘Z’!
Alessandro: Le tre cose che ho preferito fare
sono lo sport, i cappelli e il cibo. il calcio
è il mio sport preferito, per questo mi è
piaciuto disegnarlo. Mi è anche piaciuto
disegnare il tennis! Mi è piaciuto disegnare il teschio sul cappello! Mi è piaciuto
disegnare il riso e i pomodori!
Andrea: Le tre cose che ho preferito
fare sono il cibo, l’alfabeto e lo sport.
Mi è piaciuto disegnare la pizza!
L’alfabeto è importante in questa bella
lingua che è l’inglese! Thomas mi ha
detto di due nuovi sport: il football
gaelico e l’hurling!
quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
15:23
Pagina 8
A day at the summer camp
Un giorno in immagini
Summer City Camp I.C. Narcisi
WELCOMING
Every day we play Kelsey Says!
Ogni giorno giochiamo a Kelsey Says!
LUNCH
We are eating in the canteen.
Stiamo mangiando in mensa.
Today we had the welcoming
in the garden.
Oggi abbiamo fatto il welcoming
in giardino.
We are eating at the park!
Stiamo mangiando al parco!
GITA – piscina Cardellino
We had a lot of fun in the swimming-pool in a hot day!
Ci siamo divertiti un mondo in piscina in un giorno così caldo!
The water was cold.
L’acqua era fredda.
Another game we’ve really enjoyed!
Un altro gioco che ci è piaciuto molto!
LET’S TALK
Our tutor teaches us a lot of new things!
La nostra tutor ci insegna un sacco di
cose nuove!
DRAMA
The Jungle Cats are rehearsing the song for the
show. In the jungle, the mighty jungle,
the lion sleeps tonight…
I Jungle Cats stanno provando la canzone per lo
spettacolo. In the jungle, the mighty jungle, the lion
sleeps tonight…
GITA – bosco in città
We are playing a sack race with our friends from
Zuara Summer City Camp.
Stiamo facendo a una corsa con i sacchi insieme ai
nostri amici del Summer City Camp Zuara.
We read a lot of stories…
Leggiamo molte storie…
The little Kangaroos and clouds
want the sun!
I piccoli canguri e le nuvole vogliono il sole!
This game is called wheelbarrow race…
it is funny but difficult!
Questo gioco si chiama corsa della carriola…
è divertente ma difficile!
The Dragons are performing
their puppets show.
I Dragoni stanno recitando con i burattini!
One more race…
Un’altra competizione…
Let’s dive in!
Tuffiamoci!
The big t-shirt has to pass from one kid to
another…ahahahah!
La grande maglietta deve passare da un
bambino all’altro…ahahahahah!
…on the pillow we made!
…sui cuscini che abbiamo fatto!
At the end of the day we were really tired.
Alla fine della giornata eravamo davvero
stanchi.
quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
15:24
Pagina 9
We prepared the masks
for the show.
Abbiamo preparato le maschere
per lo spettacolo.
Radio ESC
Ascoltate
sul sito
www.agenziadeiragazzi.net
e potrete sentire
le trasmissioni
in lingua inglese
realizzate dalle scuole
Cairoli e Narcisi
Clap your hands! Stamp your feet!
Jump in the air!
Batti le mani! Batti i piedi! Salta in aria!
BREAK TIME
During the break girls like to exchange
stickers.
Durante l’intervallo le bambine si divertono
a scambiarsi gli “appiccichini”.
ART
We painted with our fingers…so funny to
get dirty!
Abbiamo dipinto con le dita…è così divertente sporcarsi!
We are playing volleyball with the tutor
Eanna.
Stiamo giocando a pallavolo con il tutor
Eanna.
I made a beautiful girl face with
clay and now I’m painting it!
Ho fatto una bellissima faccia di
bambina con la creta e ora la sto
dipingendo!
We made colourful kites and I love to make it fly.
Abbiamo fatto aquiloni colorati e mi piace
farlo volare.
We are painting our volcanoes!
Stiamo dipingendo i nostri vulcani!
SPORT
Some of us like to play volleyball in the
court in front of the school.
Ad alcuni piace giocare a pallavolo nel
campo di fronte alla scuola.
We love dodgeball! We would
play it all day long!
Ci piace dodgeball! Ci giocheremmo
tutto il giorno!
Some of us prefer to play basketball
in the court in front of the school.
Alcuni preferiscono giocare a pallacanestro nel campo di fronte alla
scuola.
We are making a volcano with
paper and a bottle.
Stiamo facendo un vulcano con la carta e
una bottiglia.
Look! It is erupting! Vinegar and soda, that’s the secret…
Guarda! Sta eruttando! Aceto e bicarbonato, questo è il
segreto…
Fishing relay! Come on, come on,
more air!
Staffetta dei pesci! Forza, forza, più
aria!
“Pass the ball, pass the ball!”
“Now run to the front!”…
This is what our tutor used to
shout.
“Passa la palla, passa la palla!”
“Ora corri all’inizio della
fila!”…Questo è quello che la
nostra tutor gridava!
Progetto: “Il 20 Novembre. La voce dei
bambini e dei ragazzi: lo sviluppo dell’Agenzia dei Ragazzi”
Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi
Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano,
Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected]
www.agenziadeiragazzi.net
Editore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 Milano
Progetto grafico: Studio Quasar (Carlo Bogani e Elena Montesi) - Stampa: Altavia Italia
Le Scuole di Milano che partecipano:
Summer City Camp Istituto Comprensivo Barozzi, 5 Giornate, Pisacane Poerio,
Leonardo da Vinci, Cuoco Sassi, Tolstoj, Scarpa, Narcisi
e la rete delle scuole Under 18
Progetto realizzato da Arciragazzi Comitato Milanese.
Equipe: Nicola Iannaccone responsabile e supervisore scientifico, Micaela Mezzabotta, Luigi Tartaglia, Valerio Rossi.
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
12:50
Pagina 7
fencing and archery and drawing myself winning!
I liked drawing the zombie for ‘Z’!
Alessandro: hi, my name is Alessandro. I went to
Alice in Città Summer City Camp 2010. My three
favourite things to make were sports, the hats
and food. Soccer is my favourite sport so
I liked drawing it. I liked drawing tennis
too! I liked drawing the skull on the hat!
I liked drawing rice and tomatoes!
Andrea: hi, my name is Andrea. I went
to Alice in Città Summer City Camp
2010. My three favourite things to
make were food, the alphabet and
sports. I liked to draw pizza! The
alphabet is important in this beautiful
language that is English. Thomas told
me about two new sports: Gaelic
football and hurling!
Andrea: hi, my name is Andrea. I went to Alice in
Città Summer City Camp 2010. My three favourite
things to make were the flag, food and seasons
and months. I liked drawing and colouring the
flag! I liked drawing ice-cream as it’s my
favourite food! I liked drawing autumn!
Marta: hi, my name is Marta. I went to Alice in
Città Summer City Camp 2010. My three favourite
things to make were the flag, sports and the
alphabet. I liked drawing and colouring the flag
of the Black Pearl! I am very athletic and I liked
drawing myself ice-skating! I liked drawing and
colouring the letters! My favourite letters were I,
P, L, N, F.
Riccardo: hi, my name is Riccardo. I went to Alice
in Città Summer City Camp 2010. My three
favourite things to make were food, sports and
the alphabet. I like rice so I liked drawing it! I like
because we played sports and the fruit bowl
game! I liked when we played with Aileen,
Riccardo and Thomas! I liked when we drew different sports and when we made the twister
sheet in the workshop!
Alessandro: my name is Alessandro. I liked the
camp because we played sports, drew pictures and
played with Aileen! I liked when we drew different
sports and when we made the twister sheet!
Thomas: Hey pirates of the black crew! Pirates of
the Black Pearl! What were your three favourite
things to make during the workshop?
Pietro: hi, my name is Pietro. I went to Alice in
Città Summer City Camp 2010. My three favourite
things to make were sports, the pirate hat and
the alphabet. I like archery so I liked drawing it.
I liked colouring the pirate hat. I liked drawing
the different pictures for each letter.
Coordinator:
Valentina Cecco.
Tutors: Katie Brereton
Rosemary Hempenstall
Rosalia Lazzara
Darragh Kinsella
“I liked making
the masks for
the show and making Incy
Wincy Spider and Welcome To
The Circus pictures.”
The children told me that in the last week of
camp (week 3) they really enjoyed making the
cushions out of newspaper. “We liked filling the
cushions with newspapers paper. This was really
fun, we had to tear the newspapers up and
scrunch it up small.”
They also liked making finger puppets of different animals. All the children had positive things
to say about the workshops activities and they
each had their own favourite piece of art work
from the camp.
Overall I feel that the camp was a very good
experience for the children, parents and the staff
The Tigers
recalled:
“making tiger
masks was the best part”
“I liked when we coloured the big pictures on a
big poster on the floor using paint and pens. It
was very fun” “drawing the pictures of animals
on a poster on the floor with everyone was fun”
The Clowns recalled:
“we liked using corks to make pictures.”
“I liked painting big animals on the floor in
groups and I liked learning new words when we
were having fun painting”
The Magicians recalled:
“when we painted the big clown and the magician in groups”
“when David dressed up as the magician and he
made his costume for the show!”
of tutors and coordinator
working with the children and I really feel that
the children have developed their English skills
and have really learnt a
lot of English from this
camp.
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
12:49
Pagina 6
English in art
Summer City Camp I.C. Tolstoj
uring the Zuara Summer City Camp 2010
our theme for the three weeks was The
Circus. The children spent a lot of time
learning about the circus and developing new
vocabulary surrounding this theme.
We decided to choose this theme
as there was an opportunity for the
children to learn a lot of new
vocabulary and the theme allowed
us to explore different topics such
as family, colours, animals and
actions.
For the first two weeks the children were split up into four
groups: the Clowns the Magicians
the Tigers and the Seals. The children were split up according to
their ages. Each group worked
D
on their own character for the two
weeks and in the final show at the
end of the second week each group
introduced its own to the parents.
The children also went on a trip to the circus which
helped them developing new ideas for their activities in the classroom.
The children really enjoyed their trip to the circus
and speaking with them i found out that they had
a great time while making different pieces of art
based on the theme of the circus.
We decided to focus on the workshop lessons in
this article.
As our theme was the circus everyday workshop
lessons were focused on this theme. The children
on the third week gave me their opinions on the
workshops and described some of the work that
they made.
They really enjoyed
working
in
their
groups and they told
me that they really enjoyed having their own
group name such as “the clowns” to work on. The
last group of children that was in my class helped
me write down all the different things that they
enjoyed the most over the three weeks summer
camp experience.
The Seals recalled:
“we liked painting big pictures, we painted a big
picture of a clown.”
“we liked speaking and learning new English
words and learning the English word for elephant!”
“we loved making the masks of different animals,
I really enjoyed making the bear mask”
“I liked making paper-mache masks, they were
fun”
One word each!
Summer City Camp I.C. Scarpa
Aileen: Hi pirates of the red crew! Tell
me…did you like the camp? And what did
you like about the workshop?
Andrea: I liked the camp because we
played soccer and the fruit bowl game! I
liked when we made the twister sheet and
when we made animal puppets!
Bianca: my name is Bianca. I liked the camp
because of drawing pictures, playing fruit
bowl and staying with Aileen! I liked when
we made eye-patches and when we decorated our treasure chest!
Gualtiero: my name is Gualtiero. I liked the camp
because of drawing pictures, playing and staying
with Aileen! I liked when we drew different sports
and when we made the twister sheet!
Silvia: my name is Silvia! I liked the camp because
I played games with my friends! I liked playing the
fruit bowl game and staying with Aileen! I liked
when we made eye-patches in the workshop and
when we made the twister sheet!
Isabella: my name is Isabella! I liked the whole
camp! I liked when we made animal puppets and
when we drew our flag in the workshop!
Gaia: my name is Gaia. I liked the camp and staying with all the other people! I liked when we drew
different sports and when we made our flag in the
workshop!
Eleonora: I liked the camp because we played
sports and the fruit bowl game! I liked when we
played with Aileen, Thomas and Riccardo! I liked
when we drew different sports and when we made
our flag in the workshop!
Luca: my name is Luca! I liked when we drew different sports and when we made the twister sheet!
Martina: my name is Martina! I liked the camp
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
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Pagina 5
Sport time!
Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi
INTERVIEW:
MIA: Hello Riccardo!
RICCARDO: Hello Mia!
MIA: Tell us your name.
RICCARDO: My name is
Riccardo D’Andrea.
MIA: What’s your favourite sport?
RICCARDO: My favourite sport is basketball.
MIA: Why?
RICCARDO: Because it can make me grow taller!
MIA: Well, my favourite sport is tennis.
RICCARDO: Why?
MIA: Because I like to hit the ball! What’s your
favourite game at the Camp?
RICCARDO: Baseball, because you run a lot.
MIA: Ah, well… I don’t like baseball so much. Did
you win the match?
RICCARDO: No!
MIA: Is it important to win?
RICCARDO: No, because the important thing is
to play, to participate… and not to win.
MIA: I like to win! Have you learnt something
about sport at the Camp?
RICCARDO: I knew all the sports and all the
rules.. but I have learnt some new words.
MIA: Which ones?
RICCARDO: “Dodgeball”, for example.. that for
us is “palla prigioniera”!
MIA: Did you have fun?
RICCARDO: Yes, I had a lot of fun.
MIA: Ok, thank you Riccardo! Bye!
RICCARDO: Bye! And … see you next summer!
INTERVIEW:
LEA/DIANA: Good afternoon, we are here at
Summer City Camp
Quadronno, interviewing Diana Bertocchi and
Lea Orlandella
LEA: Diana, what is your
favourite sport?
DIANA: My favourite sport
is ice-skating.
LEA: Why do you like iceskating?
DIANA: Because it feels like I’m diving in the sea.
What about you, Lea? What is your favourite
sport?
LEA: My favourite sport is swimming.
DIANA: Why do you like swimming?
LEA: Because it feels like submerging in an
empty space
LEA: Here at the SCC, however, we play many
sport such as baseball
LEA: Do you like baseball, Diana?
DIANA: Yes, Lea. What about you?
LEA: Yes. We also played volleyball.
DIANA: But Lea, do you like volleyball?
LEA: Not really. What about you?
DIANA: For me it’s fun. Another game we had is
dodgeball, which I find enjoyable. What about
you, Lea?
LEA: No, it’s not so fun for me. I had a lot of fun
with the spoon race even though it’s not really a
sport. The game consists in walking with a
spoon in the mouth, with a small ball in the
spoon.
DIANA: And you have to try not to let the ball fall!
LEA: In other words, we had a lot of fun in this
Camp!
Diana Bertocchi, 8 years old;
Lea Orlandella, 8 years old
A poem about sport
Sport is not only enjoyable
But also incredible
In this game you run
Like a mouse you have fun
And also this little poem
When written with rhyme
Becomes beautiful and nice
at the same time.
Matilde Nave: 7 years old;
Arianna Pedone: 7 years old
Mia Giussani: 6 years old; Riccardo D’Andrea: 8
years old
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
12:49
Pagina 4
Drama: preparing the show
Summer City Camp I.C. Leonardo da Vinci
very day at Summer City Camp we learn
new things with the tutors. We do many
activities like yoga, the penguin song,
hokey pokey and we dance. In the morning we
read new stories. We also play with flashcards,
we draw posters and we make many things with
paints and paper. The story I enjoyed the most
was “We are going on the bear hunt”. This story
was very fun because we pretended to be the
characters of the story. We played a game
together with Warriors, Wizards and Giants. But
before this big game we made the bear mask
with plates and paints, and we drew a huge treasure map, then we learnt a song. The next day
we went on a bear hunt around the school singing the song.
Drama is my favourite moment because we have
fun in the gym! I don’t like sport. For drama my
friends and I go to the gym walking like warriors
and giants and we play many games. We play the
mirror game: we split up in two groups and the
children of warriors do the same things we do.
Sometimes we play in a big circle and we imitate Niahm and Patricia. I really enjoyed when we
pretended to be hungry caterpillars and butterflies!
Another game that I like is rolling stone because
we can run around the gym and scream and
when Niamh says stop we have to stay as still as
statues.
In drama class we played mirror games and we
did character walks and we rehearsed for the
show.
For the show we sang two songs: Fee- Fi- FoFum and The storybook song.
FEE FI FO FUM!
I CAN SEE A LITTLE BOY!
FEE FI FO FUM!
I CAN HEAR A LITTLE BOY!
FEE FI FO FUM!
I CAN SMELL A LITTLE BOY!
FEE FI FO FUM!
WATCH OUT BAD BOYS HERE I
COME!
E
For the show we made big hands and hats
because we were giants and warriors. We sang
and danced the Bean Song when the father
threw the magic beans out of the window:
We’re the beans !
We are the beans!
Throw the beans!
Throw, throw the beans!
Grow the beans!
Grow, grow the beans!
The beans are now a beanstalk!
The beans are now a beanstalk!
And we painted wings and hats, we also made
swans’ peckers. We liked the show very much.
The moments we liked the most were singing
Fee-Fi-Fo-Fum and doing the Hokey Pokey with
our parents. We made the costumes and we
painted the sets ourselves.
My name is Alexandru and I was Jack in the
show. I liked wearing the costumes and speaking
with a different voice. I even liked singing and
dancing the storybook song.
My name is Michele and I was Ben in the “Jack
and the beanstalk show”. Ben is the brother of
Jack, so I was one of
the main characters. I
liked being Ben and
talking in English and
doing the noises of
different things. I liked
also making the sce-
nary of the castle. I really enjoyed the Giants
show as well because they are my friends. Mattia
was the first giant but he is very small.
The show started with Jack and Ben, Mum and
Dad had no money so they decided to send Jack
and Ben to sell their cow. The cow was Pietro,
one the the younger boys. Jack and Ben met two
strangers and got no money but beans that grew
into a beanstalk. Jack and Ben climbed up the
beanstalk and met lots of giants and fairies in a
big castle.
The giants did not like children and they wanted
to eat Jack and Ben. The fairies did a magic to
make the giants sleep, so Jack and Ben ran away.
Dad chopped down the beanstalk.
But the fairies were very nice and they gave
mum and dad some money and they all lived
happily ever after.
All the children of the Summer City Camp made
costumes and scenaries for the show and we
sang lots of songs.
Have you ever seen a story come to life?
Take a look at us, a storybook
Coming to life!
Knights attention!
Elves attention!
Swans Attention!
Warriors attention!
Giants attention!
Wizards Attention!
Monsters attention!
Right arm, left arm, right leg, left leg, nod your
head and turn around
Have you ever seen a story come to life?
Take a look at us, a
storybook
Coming to life!
Everyone attention!
Everyone dismiss!
We love magic!
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
12:48
Pagina 3
Let’s talk
Summer City Camp I.C. 5 Giornate
et’s talk is the moment when children, after
the welcoming, play in their classroom with
the English language. In our camp tutors
who worked with younger children were: Janine
with Sharks first and then with Octopus, Claire with
Starfishes, Paula and
Anita with Seahorses
and Ashleigh with
Mermaids first and
then with Turtles. As
you can imagine our
camp theme was THE
SEA!!
Let’s talk with our main characters: the children of
Janine, Claire and Ashleigh’s class!
I like writing in English and playing baseball. With
Claire we made Spongebob’s characters: we painted them with colours. I learnt these words: T-shirt,
in a line, runners, red, blue, green, shoulders, the
alphabet, and I don’t remember the other things.
(Riccardo, 7 years old)
Yesterday we played the market. We made clothes,
chose the prices and we started to sell and buy.
We painted a big sea, we drew fishes and we
learnt their names: starfish, pufferfish, whale,
sharks, dolphin, crab, octopus…. We learnt the
L
alphabet and a lot of new words.
This is the song that we sang during the show:
“Fish are swimming,
fish are swimming
in the sea, in the sea,
splishy, splashy, splishy splosh.
splishy, splashy, splishy splosh
look and see look and see”
(Anuradha, 7 years old)
Yesterday we made little gardens with paper and
cardboards. We played in teams, learning how to
say in English verbs like: to walk, to hear, to
dance, to eat, to drink, to sing, to play. During the
game we had to guess the actions of a child.
(Giulia P., 7 years old)
I liked when we made gardens with paper. I like
playing in teams, too. We learnt the song “Under
the Sea” for the show. Giulia, Denise and I
invented a dance that we performed at the end
of the show.
(Martina, 7 years old)
And now let’s listen to the voices of two older girls,
who helped us write and translate this article.
During these weeks we learn the names of animals, of colours and body. We have learnt songs
to sing in the show. We have played dodgeball and
memory games. For the show
we made objects out of cardboard. We have drawn
robots. At the beginning of
the first week we learnt our
names playing games. Some
sentences: What’s your favourite color? I like
tomatoes.
(Giulia L., 9 years old)
I liked Memory. Let's talk is the moment when
we and our tutors speak and learn a lot of
things. We played dodgeball, a very funny
game with the ball. During the Let’s talk we
drew and spoke in English. I like this camp,
because we learn how to stay together and
how to play a lot of games in English. I was in two
groups: Pirates and Jellyfish. I also learnt to play
with children that I didn’t know before. At the end
of the two weeks we organized a show for parents.
(Alice, 10 years old)
On Thursday of the third week we organized a
different Let’s Talk: we went to the Natural
History Museum to learn animal’s names. Here
there are some photos!
Inventing adventures
Summer City Camp I.C. Pisacane Poerio
y name is Sasha. I am 8 years old. I
live in Italy. We watched the film UP.
We made an adventure book like the
one in Up. We drew a picture of an aeroplane and
coloured it. We wrote about going to visit the
museum. We made a list of the different animals
we saw. We made a list of the different places we
visited. We put this into our story. We all drew a
picture of our favourite animal we saw in the
museum. Kyle tied the papers together.
Kyle gave me a sticker when I
finished.
Horses' Comics
We made comic books during
the “Let’s talk” activity.
We enjoyed making comic
books because:
- We like to draw;
M
- It’s better than tests;
- It’s easier to tell and understand a story with pictures;
- They’re beautiful and fun to make;
- They let you use your imagination;
- It is a relaxing activity.
The tutor says: Using pictures and design is a great
way to help learn a language because you are able
to make it visual
Mystery Comic book (Screenplay
for the final show)
By Alessandro Luppi and Paolo
Della Torre
Mystery is a horse and he
escapes from the farm because
he argues with a goat.
In the forest he is followed by
a hunter but he meets other
animals who help him.
The animals prepare a trap for
the hunter who falls in it.
Mystery goes back to the farm,
because he’s sad and misses
his friends.
On his way back he meets a girl horse, Brandy,
they fall in love and have a baby horse, Hip Hop.
The farmer is happy
because he has new
horses.
quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov
2-09-2010
12:48
Pagina 2
Welcome to the Welcoming
Summer City Camp I.C. Barozzi
If you are happy and you know it
If you are happy and you know it clap your
hands (3 times)
And you really want to show it
If you are happy and you know it clap your
hands
If you are happy and you know it stamp your
feet (3 times)
And you really want to show it
If you are happy and you know it stamp your feet
If you are happy and you know it turn around (3
times)
And you really want to show it
If you are happy and you know it turn around
If you are happy and you know it shout "Hurray"
(3 times)
And you really want to show it
If you are happy and you know it shout "Hurray"
If you are happy and you know it do all four (3
times)
And you really want to show it
If you are happy and you know it do all four
The penguin song
Have you ever seen a penguin go to sea?
Take a look at me
A penguin you will see
Penguins attention!
Penguins Begin!
Right arm
Left arm
Righ leg
Left leg
Nod your head
Turn around!
INTERVIEWS:
Arianna Gambardella 9 years old:
What happens when you arrive at camp? We meet
our friends and tutors. We sing songs. We speak
and write in English.
How do you feel about speaking English to the
tutors? I’m happy.
Are you happy to come to an English speaking
camp? Very happy, because I learn another language.
What are you favorite activities at the camp? My
favourite activities are: sport, games, dance,
singing songs and going to the park.
What is the best show you have ever performed
in all camps? The best show has been Castel
Monster... and then Star wars.
How many times have you been at Alice's
Summer City Camp? I have been at Alice's
Summer City Camp 3 times.
Margherita Taddia 10 years old:
How do you feel about speaking English to the
tutors? I like to speak English because I learn
another language and because I can speak with
friends from other countries.
Are you happy about coming to an English
speaking camp? I’m happy to come to an English
speaking camp, it even but depends on who my
tutor is...
Massimo Maghini 9 years old:
What happens when you arrive at camp? I meet
many friends and I play with them. I skip the rop
and sing songs.
How do you feel about speaking English to the
tutors? I feel ok, it is difficult for me but it is funny.
Are you happy about coming to an English speaking camp? Yes, because I learn many words and
so I can travel around the world.
What are you favourite activities at the camp? I
like drama, sports and
Banana shake
Shake banana shake shake banana
Peel banana
Peel Peel banana
Squash banana
Squash squash banana
Eat banana
Eat eat banana
Throw banana
Throw throw banana
Go bananas
Go go bananas
yoga. I like to draw pictures for the show.
How many times have you been at the Alice’s
Summer City Camp? For me it is the first time.
Would you like to come back to Summer City
Camp next year?
Yes, of course.
Paolo Romanengo 10 years old:
What happens when you arrive at camp? We
sing songs, we meet our friends and tutors
and we write in english.
Are you happy to come to an English speaking
camp? So and so
What are you favourite activities at the camp?
I like sports, games, dance and drama.
Valentina Martino: I like the Welcoming because
I like singing and the songs are lovely.
Sara Braghieri: I like the Welcoming because I
like singing and the songs are good.
Giulia Roz: I like the Welcoming because I like
singing and the songs make me laugh.
Sofia Bausani: I like the Welcoming because I
like singing and it is fun.
Cecilia Zanghi: I like the Welcoming because I
really like singing and the action songs.
Matilde Nisoli: I like the Welcoming because
the actions are funny.
Lucrezia Pellicanò: I like the Welcoming
because the actions are funny.
Elisa Nava: I like the Welcoming because I like
singing.
Matteo Bottaro: I like our Welcoming songs
because they are fun! We all sing together and
have good time.
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Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010
Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi
20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione
Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza
My
Learning through
experience playing
Camilla Sala
Alice Gabrielli
y experience at the Summer City Camp
is…very beautiful! During five years I
have learnt better English, how to
dance and to sing.
At the Summer City Camp we play dodgeball, football and Duck-duck-goose.
In this camp we have lots of fun and Emma, the
teacher, is excellent.
During the break we play in the garden and we eat
our snacks, skip and do handstands.
At the camp I have made new friends. It is a very
happy place.
In my opinion, the Summer City Camp was a very
fun and exciting and I hope that other children in
the future camps will feel the same way.
Camilla interviews some of her camp-friends.
What’s your opinion of the Summer City Camp and
what was your favourite activity?
M
ummer City Camp is a summer camp where
primary school children can discover the fun
part of the English language.
At the end of the school, in the month of June, in
many primary schools in Milan children can spend
the whole day with English mothertongue teachers.
The teachers, throug songs, storytelling, sport, art
and theatre activities, teach children how to love the
English language. For this reason we call our teachers tutors: their work is not to teach but to guide
the children through the adventure of discovering a
new language.
Every day tutors welcome children with songs and
dances, during the activity we call Welcoming.
During the three weeks of the camp, children read
and create stories during the Let’s Talk activity, they
create arts and crafts during the Workshops, they
S
enjoy themselves challenging in
Sports and they become directors and
actors during Drama. Once a week the
tutor with the Italian coordinator of the
camp guide the children to Trips to discover the city.
We, the staff of the association Alice in Città, love
organizing Summer City Camps. We like to choose
carefully people to work with, show them how to
teach while having fun and involve them in an
intense and fascinating experience.
And when we see children learning while playing
and having fun we are happy!
Eleonora’s
adventure
Eleonora John (10 years old)
Summer City Camp
is
very funny. My favourite
The Summer Cit
y first time at Summer City Camp was four years ago. At first
y
Ca
mp
The
is very be
activity
is
au
dan
I had fun but when I grew up I had less fun with games.
th
tifu
cing
l.
the
in
g
I
enjoyed th
The thing I enjoyed the
most w
e
action son
However, I liked to work in class (let’s talk and workshop)
a
gs.
s
th
e
G
ruf falo.
I also en
most was playing footba
joyed
The thing I enjoyed
ll
and play sports. Doing these activities, I have always learnt new words,
th
e
M
r
G
and the flashcards
ood
book and
the most was the bear
activ
even if I already know English because my father is English. English for
it
ie
s
.
competition.
Niccolò R
hunt, the
iz
Gru
us Italians is easy, but for English people - like our tutors- Italian is difz
ffal
i
o
and
Antonio Marino
making coll
ficult! There are particularly fun things that I remember, such as the water
age
Blanca Tommasello
balloons game. I also remember the first show we did at the Camp: I
In this camp we
had a poster in my hands with ducks drawn on it. I was excited because
do many things: we
sing, dance, play. I come
I had to speak in front of many people, but it has been very funny and
The Summer City
The Summer City
Camp is very, very
to this camp because
I was happy! The other thing I remember are the basketball matches we
Camp is very fun.
beautiful. Our tutor is a
played last year with my tutor, Kevin. This year, the first day, I was upset
it is very funny.
To make collages is
beautiful girl and she is
because I was the oldest and there was no one to play with. Afterwards,
Irene Galimi
beautiful and
very, very good.
I made new friends with the younger children and I took photos of the
dancing is fun.
Andrea Lucchini
sport matches played by the four groups split into two teams, to show
Tommaso Vincenti
what activities there are at the Summer City Camp to the people who
were not there. Next year I will not be coming anymore because I will go
to Secondary School, but I do encourage others to come to
Partner
Ideato e promosso da
Con il patrocinio
SCC, where you can learn English words and
things that you never didn't know
before, in a funny way!
M
Quelli del 20-11 è il
giornale dell’agenzia
dei ragazzi
Ideato da Arciragazzi
Comitato Milanese
ARCIRAGAZZI
Settore Politiche
della Famiglia
quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov
2-09-2010
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Numero 5-anno 2010-11 SETT. 2010
Speciale
Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi
INSERTO
dagli studenti d
a
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a
r
o
b
a
l
e
elle
Scienza
scu
ole primarie e
rie
a
d
n
se c o
Piccoli
giornalisti
La scienza
diventa dei ragazzi!
Redazione Classi: 3A, 3B, 4B Scuola elementare Pascoli – Pavia
Articolo a cura di: Arienzo Leonardo 5AS LS “T. Taramelli” - Pavia
Redazione a cura di: Le classi Terze dell'Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore
iccoli a chi?» direbbero i
giovanissimi delle scuole
elementari che partecipano
a questa edizione di “Scienza Under
18”. Come ogni anno molte scuole elementari hanno aderito coi loro studenti alla manifestazione, ma quest’anno
c’è una novità.
«Non è la nostra prima volta» ci racconta una insegnante della scuola elementare “G. Pascoli” di Pavia, «gli anni
scorsi abbiamo già organizzato degli
stand, ma quest’anno volevamo provare qualcosa di nuovo». Per la prima
volta infatti i giovani scrittori si cimenteranno nell’edizione di veri e propri
articoli di giornale sui lavori dei loro
coetanei e non solo. Le insegnanti
seguono tutte le fasi dello sviluppo
dell’articolo, ma lasciano piena libertà
agli allievi che, instancabili, scrivono ai
loro banchi con carta e penna o al
computer.
Il lavoro è davvero impegnativo, visto
il numero di scuole che hanno partecipato all’iniziativa (le primarie “G.
Pascoli”, “Ada Negri”, “Mirabello” di
Pavia,
la
scuola
dell'infanzia
“Aquilone”, ma anche le scuole medie
“Dosso Verde” e “Canossiane”
uest'anno il nostro Istituto ha
aderito ad una manifestazione
per la promozione dell'insegnamento delle scienze attraverso la
sperimentazione sul campo.
Gli alunni della scuola dell’infanzia,
della primaria e della secondaria di
primo e secondo grado sono stati
«P
Quelli del 20-11 è il
giornale dell’agenzia
dei ragazzi
Ideato da Arciragazzi
Comitato Milanese
sempre di Pavia) ma soprattutto il
tempo limitato per terminare il lavoro .
Questo, tuttavia, non sembra minimamente spaventare i giornalisti in erba
che reputano anzi l’esperienza molto
divertente, anche perché nei momenti
di pausa dal lavoro che c’è chi ha una
sorella «che fa le tempere con le verdure» da visitare e chi invece è più
interessato alle presentazioni con «giochi e caramelle».
Il primo giorno di lavoro è frenetico ma
fruttuoso per questi instancabili e vivacissimi ragazzi che dividendosi in gruppi hanno la possibilità di visitare la
mostra e scrivere i loro piccoli-grandi
articoli.
Da elogiare è il grandissimo lavoro dei
tanti insegnanti che hanno seguito
instancabilmente i loro studenti aiutandoli in modo che “le altissime aspettative dei ragazzi venissero pienamente
soddisfatte” come ci confermano persino i tanti aspiranti scrittori.
Ma dopo innumerevoli capolavori di
giornalismo, disegni, interviste e passeggiate per il Castello tutti si riuniscono per uno dei momenti più attesi, non
sola dai piccoli: è l’ora della merenda!
Q
la redazione
ggi i ragazzi di Moglia e Gonzaga
hanno tenuto un confronto sulle
idee e le scoperte di Darwin, tramite la presentazione dei percorsi affrontati durante l’anno scolastico. Tema principale del confronto è stata la teoria che ha
contraddistinto la vita di questo famoso
scienziato inglese.
Per cominciare vorremmo dare qualche
accenno biografico. Egli nacque nel 1809,
intraprese la carriera scolastica di medicina e di religione, ma solo nello studio
della Natura riuscì a soddisfare interesse e
curiosità, che lo hanno contraddistinto e
lo hanno portato a nuove scoperte. A soli
22 anni, appena laureato, decise di circumnavigare quasi tutto il mondo su di
una imbarcazione chiamata Beagle.
Come naturalista Darwin rimase più che
esterefatto e affascinato dalla natura che
gli si stagliava davanti. Nei suoi studi inerenti piante e animali, lo scienziato non si
rivelò concorde con le idee dei suoi coetanei. I ragazzi di Gonzaga, per conoscere
e capire la teoria dell’evolu-
O
Con il patrocinio
ARCIRAGAZZI
Settore Politiche
della Famiglia
A pag 4
Al simposio: Darwin,
l’evoluzione di un’idea
Partner
Ideato e promosso da
invitati a preparare degli “exhibit”
riguardanti i vari argomenti scientifici
affrontati durante il corso dell'anno
scolastico.
Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il proprio stand dove realizzare l'esperimento
deciso.
zione, si sono basati su brani del libro
“Viaggio di un naturalista intorno al
mondo”, scritto dallo stesso Darwin, partendo dai suoi appunti di viaggio e su
brani del suo diario, quelli di Moglia
hanno realizzato dei laboratori ed esperienze significative sulle relazioni tra la
forma del becco di un uccello e il suo uso.
Ma che cos’è l’evoluzione? Abbiamo capito che è un processo che avviene in tempi
molto lunghi, in cui un essere vivente
cambia per adattarsi all’ambiente. Questa
è il fenomeno teorizzato da Darwin. La
scoperta può ritenersi essenziale e innovativa, si rivela però ancora più rivoluzionaria dal momento in cui sappiamo che
Darwin non conosceva nulla di genetica, il
cui padre è stato Mendel.
Ci piace concludere la nostra breve presentazione del simposio con la frase di
Darwin che chiude “L’origine della specie”
e che i ragazzi di Gonzaga ci hanno regalato: “Dall’inizio della vita, dai primi esseri viventi fino alle specie attuali vi è una
lunghissima e ininterrotta catena di creature meravigliose, che si sono evolute e si
stanno evolvendo, mentre il nostro pianeta continua il suo viaggio nello
spazio”.
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Speciale
Analisi delle acque
del torrente Staffora
Exhibit realizzato da: Villani Yuri, Rebuffi Simone, Marchesi Simone 4SB IIS “A. Maserati” - Voghera
Articolo a cura di: Michela De Felice 1AL Istituto Magistrale “A. Cairoli” - Pavia
A
lla manifestazione Scienza Under 18 la mia
attenzione è stata attirata dall'exhibit
sugli indicatori biologici.
I ragazzi Dell’IIS “A. Maserati” hanno compiuto
delle ricerche nelle acque
del torrente Staffora di
Voghera per un anno intero, constatandone il degrado ambientale.
Lo stand era allestito con
dei microscopi collegati a
un computer, dove ho
potuto osservare i vari
campioni raccolti dai responsabili del progetto.
Tra i principali indicatori del grado di inquinamento di determinate aree si può fare riferimento a piccoli invertebrati che vivono tra i sassi dei
torrenti.
Oltre a questi importanti fattori ambientali se ne
possono individuare altri, tra cui i licheni; questi
sono il risultato della simbiosi tra un microfungo
e un'alga (che svolge il processo di fotosintesi).
Questi organismi, il cui habitat è costituito anche
dai rami degli alberi, sono stati probabilmente
tra i primi presenti in natura e, secondo gli studi
compiuti dagli studenti dell'istituto, è emerso
che dove l’ecosistema è più intaccato sono in
minor numero; al contrario aumentano se le condizioni ambientali non sono altamente compromesse.
Gli studenti hanno inoltre preso in esame
l’elodea, una foglia le cui cellule assorbono
l’inquinamento dell’aria e permettono di definirne il grado e hanno riscoperto la “pomella genovese”, un melo poco utilizzato dagli agricoltori a
causa delle piccole dimensioni dei suoi frutti, ma
che sarebbe conveniente coltivare perchè non
richiede l'utilizzo di pesticidi dannosi per
l'ambiente.
Il simposio vissuto da protagonista
Elena Daffini, Francesco Frignani
Un giorno, la nostra prof di scienze ci
ha comunicato che avremmo partecipato ad un evento di SU18 Mantova e precisamente avremmo dovuto fare una comunicazione al simposio: “Darwin l'evoluzione di
un’IDEA”. Dall'inizio dell’anno abbiamo incontrato questo “personaggio” nel nostro percorso
di scienze della terra, e ci ha affascinato con la
U
storia della sua vita, del suo viaggio e delle
sue teorie. Abbiamo riflettuto sul percorso
intrapreso, abbiamo scelto chi doveva esporre
e che cosa... e ora siamo qui, pronti per
l’avventura. Francesco ha già pronta la sua presentazione in Power Point, e gli espositori
hanno “scaldato” la voce e stanno cercando di
sincronizzarsi affinché tutto proceda per il
meglio. L’agitazione è comune, ma incoraggiandoci a vicenda siamo riusciti a trasmettere il
nostro pensiero al pubblico presente. Alla fine
di questa avventura, siamo contenti per
l'impresa compiuta e al nostro “bagaglio” di
Darwin abbiamo aggiunto tutte le nuove idee
raccolte dal confronto con i ragazzi della scuola media di Moglia.
Agricoltura, scienze e ambiente...
un percorso collettivo
Exhibit realizzato da: gruppo interclasse, 2B - 2C - 2D ITAS “C.Gallini”
Redazione a cura di: Russo Andrea, Granelli Gabriele, 2BB ITIS “G. Cardano” - Pavia
a collaborazione tra scuola e territorio è in
grado di proporre nuove idee e di verificare
lo stato dell'ambiente in cui viviamo.
In questo periodo si parla molto di crisi finanziaria
e industriale. In realtà il settore che più soffre è
quello dell'agricoltura. L’Istituto ITAS “G. Gallini” di
Voghera ha avuto la
brillante idea di proporre un’alternativa
all'ormai poco conveniente produzione di cereali.
L’alternativa ha il
nome latino di
Isatis Tinctoria e di
Gualdo in italiano.
Questa pianta, da
cui si estrae la
indicotina,
un
colorante vegetale, era molto diffusa nei tempi
L
antichi. Ora il Gallini è pronto a
fornire agli agricoltori tutte le
informazioni necessarie alla sua
coltivazione,
Il progetto più degno di nota è
stato quello del biomonitoraggio
ambientale attraverso il miele.
Questo esperimento consiste nell'analizzare le sostanze inquinanti presenti nel miele. Le api attingono nettare da fiori e piante
distanti anche 2-3 km dall’alveare, raccogliendo anche le sostanze inquinanti presenti nel territorio, che si ritrovano poi nel
miele. Distribuendo gli alveari in
modo opportuno, si riesce quindi a testare l’inquinamento locale. Grazie alle analisi e ai monitoraggi, si è concluso che in alta
collina, rispetto alla pianura, è presente un tasso di inquinamento inferiore.
I ragazzi dell’Istituto agrario
hanno esposto nello spazio
a loro dedicato anche cartelloni esplicativi riguardanti
altri loro lavori legati al territorio, riferiti alla caratterizzazione di due prodotti locali: la mozzarella di bufala e il
peperone di Voghera, concludendo che, mentre le analisi non individuano particolari elementi di tipicità nel
primo prodotto, il secondo
ha invece caratteristiche
organolettiche e nutrizionali
particolari e positive, da valorizzare al meglio.
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3
A qualcuno piace Caos
Realizzato da: Corso di teatro del Liceo Classico “U. Foscolo” – Pavia
Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, “T. Taramelli” – Pavia
uò il battito d’ali di una farfalla in Australia
provocare un uragano dall’altra parte del
mondo?
I giovani attori del corso di teatro del liceo classico “U. Foscolo” di Pavia hanno risposto a questa
domanda da dieci milioni di dollari nel neo-ristrutturato Teatro Volta con uno spettacolo divertente
e interamente scritto e interpretato dai ragazzi
stessi, sotto la direzione artistica del regista Mirko
Rizzi, con l’intento di avvicinare noi comuni mortali alla scienza e alla matematica.
Per arrivare alla spiegazione del fenomeno hanno
creato una sorta di mondo astratto in cui esiste
P
solo un numero finito di anime che sostano in
attesa della rinascita. Fra queste esistono le
anime “mai nate” che pongono numerosi interrogativi a quelle più “navigate”. Queste, non sapendo come rispondere, mostrano loro scorci di vita
quotidiana divertenti, ma a volte anche amari.Per
esempio, la vita di un individuo può essere felice
o infelice indipendentemente dal proprio ceto
sociale; o un invito a una festa universitaria può
cambiare la vita in bene o in male, sia che lo si
apra, sia che lo si dimentichi in un libro. <<Come
si può prevedere come andrà la tua vita?>> <<Non
si può: la vita è... Caos!>>. Qui entra in gioco la
La robotica
sportiva
di Claudio Cavallaro 4C, Noemi Kaci 4B ISIS Marie Curie Tradate
vete mai pensato di assistere a una partita di golf tra robot? Alcuni alunni della
scuola sperimentale Rinascita di Milano
hanno provato a realizzarla e ci sono riusciti con
successo.
Dopo alcune lezioni teoriche, con l'aiuto del loro
insegnante hanno costruito dei piccoli robot creati con i lego e con l'utilizzo di alcuni sensori e altri
meccanismi. In questo modo hanno realizzato vari
androidi capaci di lanciare palline, compiere movimenti, ritrovare la strada di casa e altro ancora.
In particolare, il robot cerca casa è stato in grado
di trovare la meta attraverso un semplice sensore ottico che gli permetteva di raggiungere la
A
postazione richiesta distinguendo il colore nero
in cui doveva arrivare, dal colore più chiaro degli
altri luoghi.
Inoltre questo automa è stato protagonista per
noi di un appassionante gara contro un suo simile in cui si sfidavano a trovare la destinazione
superando vari ostacoli.
Completavano questa famiglia di super atleti meccanici anche il giocatore di bowling e gli staffettisti, tutti creati a regola d’arte da questi ingegneri
provetti.
Insomma a Scienza Under 18 anche quest’anno
giovani scienziati crescono, rendendo possibile un
perfetto connubio tra robotica e sport.
teoria del pendolo caotico che funziona esattamente come le relazioni umane: Irene ama suonare il pianoforte, Giulia adora leggere, Elena
gioca a tennis e Clara scia. Ma anche Alberto ama
suonare, leggere, sciare e giocare a tennis... e
quindi chi sceglierà? Lui pende, attirato da quattro fronti diversi: forse chiederà di uscire a Irene
o a Giulia, a Elena o a Clara, o forse rimarrà
sospeso in attesa della scintilla, di quell’attrazione che magicamente gli cambierà la vita.
Infinite relazioni magnetiche esistono nel
mondo. Ora alle anime non resta che rinascere e
scoprirle.
Con i Lego
costruiamo…
un robot!
“È bello vedere le cose che si muovono da
sole!”. Questa è la considerazione con cui si
apre l’intervista ai ragazzi della Scuola Media
Quintino di Vona-Speri (MI) che hanno messo
in campo le conoscenze derivanti dalla loro
prima passione: la tecnologia applicata alla
robotica, per costruire il modello di un magazzino “intelligente” in grado di smistare le
merci costituite, in questo caso, da costruzioni di Lego.
Colpisce, innanzitutto, la spontaneità con cui i
piccoli ingegneri illustrano le fasi della produzione e i componenti elettronici del prodotto
finale, padroneggiando una terminologia specifica sconosciuta ai più, senza rendersene
conto.
Chiudi gli occhi…
per vedere in tutti i sensi!
Camilla Airoldi e Gionata De Stefanis, classe 3AC, laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va) Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, "T. Taramelli" – Pavia
i comincia con il tatto e si finisce con
la vista, in questo percorso multisensoriale ideato dalla classe seconda media
dell’Istituto Sperimentale “Rinascita” (Milano).
Il progetto, protrattosi durante tutto l’anno
scolastico, ha consentito ai ragazzi di amplia-
S
re le proprie conoscenze e di mettere in campo aggiunto un “diario di bordo” con le proprie
variegate capacità creative.
impressioni. Al termine di questa esperienza,
gli alunni hanno potuto rendersi conto dell’imI ragazzi sono stati accompagnati nel cammino portanza della conoscenza sensibile, spesso
alla scoperta dei cinque sensi da dettagliate data per scontata e quindi apprezzata solo
schede scientifiche, a cui poi essi hanno quando se ne viene privati.
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Speciale
La scienza diventa
dei ragazzi!
Redazione a cura di: Le classi Terze dell’Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore
uest’anno il nostro Istituto ha aderito ad
una manifestazione per la promozione
dell’insegnamento delle scienze attraverso la sperimentazione sul campo.
Gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo e secondo grado
sono stati invitati a preparare degli “exhibit”
riguardanti i vari argomenti scientifici affrontati
durante il corso dell’anno scolastico.
Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il proprio
stand dove realizzare l’esperimento deciso.
La manifestazione tenutasi il giorno 4 Maggio ha
avuto inizio alle ore nove e venti e si è conclusa
alle ore diciotto e trenta; gli stand sono stati
allestiti nel Chiostro di San Domenico, bellissima
struttura risalente al 1330.
All’interno di ogni team i vari componenti si
alternavano nella spiegazione dell’esperimento
coinvolgendo gli spettatori con domande e colpi
di scena.
Q
Molte persone hanno partecipato a questo evento come spettatori e tutti hanno manifestato la
propria approvazione verso l’impegno e la professionalità dei ragazzi che si sono cimentati in
questa prova diventando per un giorno loro stessi insegnanti.
Alcuni degli “exhibit” più interessanti secondo
l’opinione pubblica sono stati
“Il palloncino magico” e “Navigando con la I B”.
Una nota “spaziale” alla manifestazione è stata
data dai ragazzi del Liceo Scientifico “Luca Da
Penne” che hanno mostrato il funzionamento di
un telescopio solare; i partecipanti hanno potuto osservare direttamente alcune protuberanze e
macchie solari, quando il sole era presente.
Gli alunni hanno evidenziato le loro impressioni
riguardo la manifestazione
e sono stati
concordi nell’affermare che le
L’infinito
tra matematica
e poesia
Giorgio Sala, Gianmarco Rossi
exhibit che ci ha maggiormente incuriosito e
interessato è stato quello che hanno presentato
i ragazzi dell’istituto comprensivo di Reggiolo: il
tema proposto è l’infinito. Per rappresentarlo, viene utilizzato come simbolo un 8rovesciato, che fu adottato da
John Wallis. Esso porta ad una dimensione che è possibile solo immaginare.
Tale simbolo ha un’origine celtica perchè queste popolazioni credevano nella reincarnazione quindi immaginavano un ciclo di vita infinito.
Per spiegarne il significato si utilizzano molto spesso dei
paradossi come quello di Achille e la Tartaruga o quello
dell’Albergo di Hilbert (per ulteriori informazioni o chiarimenti su questi paradossi, è possibile visitare il giornale online www.tuttosu18.info.net).
Esponendoci alcuni semplici esempi siamo inoltre riusciti a capire che un insieme infinito, come quello dei
numeri naturali, può avere tanti elementi quanti un sottoinsieme proprio come quello dei quadrati degli stessi
numeri I ragazzi dell’exhibit hanno dato anche un valore filosofico e poetico a questo termine e l’hanno associato ad una poesia molto famosa del grande poeta
Giacomo Leopardi: “L’Infinito” scritta nel 1820.
Egli mentre si trovava nel giardino di casa, sul monte
Tabor, nelle Marche, vedeva davanti a sé una siepe che
copriva la sua vista verso l’orizzonte...
In quella situazione immaginò che oltre quell’ostacolo ci
fosse l’infinito…
L’
IL GIORNALINO
SCIENTIFICO
DELLA
SCUOLA BREDA
LABORATORIO
POMERIDIANO
A.S. 2009-2010
scienze apprese in questa maniera sono molto
più interessanti e divertenti; attraverso la sperimentazione essi si sentono più coinvolti e vicini
a quella scienza che invece sui libri di scuola
appare così distante dal loro vissuto.
La cosa che colpisce è l’entusiasmo e l’impegno
che i partecipanti hanno messo in campo per
realizzare tale evento. Queste manifestazioni
sono utili soprattutto per avvicinare noi studenti allo studio delle materie scientifiche facendoci capire che tutto quello che ci circonda, il
mondo in cui viviamo e la nostra vita sono
governati da leggi matematiche e fisiche. Noi,
veterani di questa scuola, ci auguriamo che queste attività continuino per noi e per i nostri successori.
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Dentro l’Acqua!
Exhibit realizzato da: 1A,1B - I.C. “Marie Curie” San Martino Siccomario- Pavia
Redazione a cura di: Carola Torriani, Cristina Costanda 2BB ITIS G. Cardano- Pavia
I
ragazzi delle classi 1A e 1B si sono uniti per realizzare un progetto sull’acqua... Anzi non solo un progetto! Sul loro banco ci sono tantissimi esperimenti tutti
realizzati nelle loro classi e tutti riguardanti l’acqua.
Il primo mostrava le pulci d’acqua, chiamate anche
Dafnie, che sono state catturate
dalla superficie di un pozza d’acqua.
Il secondo invece è un barattolo sottovuoto, riempito di
terra, acqua e piante che sono poi cresciute autonomamente utilizzando solo le proprie risorse, cioè sfruttando
la fotosintesi clorofiliana. Hanno inoltre ricreato un ecosistema inserendo in una vasca per i pesci acqua, sabbia, ghiaia, pianticelle, lumache di acqua dolce e microorganismi che tutti insieme hanno formato una specie di
biosfera in miniatura.
Il terzo esperimento mostra l’effetto dell’elettrolisi. Ad
esperimento finito si nota che l’idrogeno è il doppio dell’ossigeno, confermando la formula H2O.
Un altro esperimento è quello dei Triops, piccoli crostacei
dell’era dei dinosauri, che vivono in pozze d’acqua calma
e non fredda oppure se ridotti in cattività devono essere
mantenuti in contenitori riempiti d’acqua distillata. Sono
chiamati così perchè sono muniti di tre occhi: due per
veder i predatori e l’ultimo, sottocutaneo, per vedere la
luce. Le uova di questi strani animali sopravvivono anche
per mesi fuori dall’acqua.
I bambini della Marie Curie mostrano anche altri esperimenti che hanno testato su tre diversi tipi di acqua:
acqua di stagno, acqua del Ticino e acqua potabile.
Il grado di inquinamento dovuto ad animali è alto soprattutto nello stagno, decresce
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nel ticino e soprattutto nell’acqua potabile.
L’inquinamento dovuto a nitrati, come fertilizzanti, è presente maggiormente nel ticino e in quantità minore
anche nell’acqua potabile.
Hanno inoltre analizzato i tre diversi tipi di acqua alla
ricerca di funghi e batteri non trovando nessun risultato
proccupante nell’acqua potabile, mentre le altre due
acque ne sono infestate. Anche nell’aria che respiriamo
ne sono presenti di vari tipi. Come ultimo esperimento
hanno analizzato quanti batteri e funghi si depositano
sulle nostre mani ogni giorno maneggiando oggetti di
ogni tipo ed è risultato che il luogo dove sono maggiormente presenti sono proprio le nostre mani!
Dopo questa shoccante verità aspettiamo che questi
bambini diventino i nuovi scienziati di domani e che ci
salvino da tutti i funghi e i batteri che ci possono attaccare in futuro.
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Speciale
Come creare un’essenza o una
saponetta profumata
ITIS M. Curie di Milano
uest’anno Come creare un’essenza o una saponetta profumata in casa?
Ce lo dicono alcune studentesse dell’ITIS M. Curie di Milano, specializzate nella produzione di creme e saponi ricavati dalla lavorazione di fiori
ed erbe che coltivano nell’orto della scuola.
Attraverso un semplice processo di macerazione, filtrazione e scolatura, l’olio
essenziale ricavato dai petali e dalle foglie essiccati chiamato “oleito" (pochissimo in confronto alla quantità di materiale utilizzato!) viene aggiunto a saponi e creme per dare profumo e beneficio; infatti grazie agli estratti di
Calendula e Lavanda si riescono a creare creme antirughe, per pelli screpolate o
addirittura balsami e sciroppi ricchi di principi attivi e curativi eccezionali.
Purtroppo le ragazze non possono mettere in commercio questi prodotti, perciò
li utilizzano esclusivamente per uso personale… ma vi assicuriamo che dopo la
prova delle loro creme, la nostra pelle è rimasta profumata, morbida e setosa per
tutto il resto della giornata!
Per ulteriori informazioni www.itiscurie.it
Q
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Gira,
tira
solleva
….
Stop
Le idee dei giovani diventano progetti
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di Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va)
atemi una leva e solleverò il
mondo”, diceva Archiemede, e
questa antica frase è stata riproposta nella manifestazione scienza under 18
che si è tenuta nel 5,6 e 7 maggio a Milano,
il cui motto è stato “Gira, tira solleva …. Stop”
dalla scuola media King di Masate.
La manifestazione ha messo in scena vari
stand, in cui i ragazzi hanno mostrato al pubblico i loro progetti, in merito alla robotica,
all’eruzione dei vulcani e ad atri argomenti di
ambito scientifico, da loro stessi realizzati grazie all’aiuto degli insegnanti.
I ragazzi delle scuole elementari e medie
hanno messo inscena i loro progetti, e fra i
ventiquattro presenti alcuni hanno attirato
l’attenzione dei visitatori grazie alla grande
varietà degli argomenti analizzati.
Di grande attualità è lo stand sulle energie rinnovabili, in cui i ragazzi hanno mostrato il funzionamento delle macchine a idrogeno.
È stato infatti mostrato come fosse possibile
ridurre l’impatto ambientale a causa dell’inquinamento facendo ricorso a macchine che
permettono la scissione dell’idrogeno dall’ossigeno nell’acqua. Inoltre è stato anche spie-
“D
gato il funzionamento di impianti fotovoltaici hanno potuto sperimentare dei giochi in cui
e elettrici in cui si riesce a ricavare energia hanno potuto divertirsi imparando così le
grazie all’utilizzo di questi sistemi. Queste leggi di Pitagora e le sue scoperte.
proposte hanno così permesso di mostrare ai Questi sono solo alcuni dei molteplici, vari e
giovani le innovate forme di energia rinnova- interessanti stand che sono stati presentati i
bile che permetterebbero anche in Italia i tassi vari esperimenti e progetti che le scuole
di inquinamento, purtroppo ancora molto ele- hanno realizzato grazie all’iuto degli insegnanvati in Italia e ridotti invece negli altri paesi ti. Tutta la mostra è all’insegna di un Nuovo
europei grazie all’utilizzo di pannelli o centra- modo di conoscere in cui al solito modo di
li idroelettriche e termoelettriche.
conoscere basato su un insegnamento nozioIn altri stand invece i ragazzi hanno mostrato nistico e pedante si è sostituito un nuovo
come fosse possibile utilizzare meccanismi modo di conoscere divertente e appassionanmolto semplici basati sull’uso di diversi byte te che stimola l’inventiva e le capacità dei gioper programmare elettronicamente i trasporti vani, i futuri cittadini del domani.
di merci in ambito aziendale, grazie all’utilizzo di motori e input elettronici completamente computerizzati.
In un altro invece è stato mostrato come, grazie all’utilizzo di strumenti molto semplici, fra
cui leve realizzate con pezzi di legno, fili e dei
piccoli pesi denominati mobiles, sia possibile
creare degli edifici in cui si possano utilizzare
questi meccanismi.
L’istituto sperimentale Rinascita ha invece
ideato un gioco a quiz a cui sono stati affiancato delle attività ludiche in cui i visitatori Exhibit realizzato da:1CL IS “A. Volta” - Pavia
Alla scoperta
dell’anima
dei vulcani
Articolo a cura di: Crepaldi Marco, Ghisi Angelo, Indimberge Daniel
3BI ITIS “G.Cardano” - Pavia
L
Una scuola a tutto riciclo
Ecoscuole in rete
Exhibit realizzato da: 1AG, 2GG, 1DG, 2DG, 1EG, 2EG, 3EG, ISS “A. Volta” - Pavia
Redazione a cura di: Alice Martina Sedilesu, 1CS “A. Cairoli” - Pavia
U
na scuola a tutto riciclo. Alcune classi
dell’Istituto Volta di Pavia hanno ricavato
dalle batterie elettriche piombo successivamente fuso e lavorato per ottenere varie forme.
Il piombo liquido è stato immerso in una pentola
piena di acqua calda, e si è osservato come il
metallo si deposita sul fondo creando una patina;
se invece il piombo viene versato in una pentola di
acqua fredda si nota che rimane a galla e acquista
una forma spugnosa. Gli studenti si sono poi
cimentati nel creare “un’opera d’arte” con il piombo in forma spugnosa: un disegno su un cartoncino nero. Il piombo fuso in un pentolino bucato sul
fondo, è stato fatto colare sul cartoncino creando
forme artistiche. Nell’exhibit gli studenti hanno realizzato un’altra attività molto divertente: un gioco
dell’oca costruito interamente con materiali riciclati come plastica e carta.
a classe 1CL dell’istituto “A. Volta” durante questa manifestazione si occupa di un tema che è purtroppo divenuto di
attualità a causa di spiacevoli episodi riguardanti i traffici
aerei: i vulcani. Tolti dal contesto abituale in
cui si trovano questi
particolari monti vengono rappresentati nello
stand in tutte le loro
diverse forme (esplosivi,
effusivi, lineari, hot spot
e
estinti)
mediante
l’utilizzo di scatole di
scarpe e cartapesta. Il
progetto si presenta particolarmente interessante
in quanto la rappresentazione è vista in due prospettive diverse: una che
raffigura il vulcano all’interno del suo paesaggio naturale e l’altra
che ce ne mostra le componenti più interne in sezione.
Geoart, ovvero l’arte del rappresentare la Terra, è un progetto che
è nato quasi per caso,
in una giornata di
neve durante la quale
i pochi alunni presenti
si sono appassionati a
questa realtà grazie a
un documentario in
DVD. Un modo davvero creativo di passare
il tempo!
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Speciale
Il peperoncino: la droga dei poveri
Exhibit realizzato da:2ODB, 2ODA, 2EL, 1ODB, 2E, 1MTD, 2TB, 2EL IPSIA “Cremona” - Pavia
1DB, 1FB, 1EB ITIS “G. Cardano” - Pavia
Articolo a cura di: Mandirola Elisa 4A LS “T. Taramelli” - Pavia
Q
uest’anno alcuni ragazzi stranieri degli istituti IPSIA “Cremona” e ITIS “Cardano” di
Pavia si sonoriuniti sotto un’unica bandiera, un filo conduttore che congiunge tutti i loro
paesi d’origine: il peperoncino. Dall'Egitto alla
Polonia, dalla Bulgaria all'India, dalla Romania a
Santo Domingo, dal Senegal al Pakistan, il peperoncino è la spezia più usata al mondo.Il peperoncino è stato denominato “la droga dei poveri” perché dal XV sec in poi, a differenza di quelle orientali in voga allora, è stata la spezia più conveniente e più facilmente coltivabile. Infatti, dopo
l’importazione dal nuovo continente a opera di
Cristoforo Colombo, questa spezia si diffuse rapidamente in Europa, in Asia e in Africa per poi tornare nella sua terra d’origine e diventare
l’ingrediente base di tutta la cucina Sud-Americana.
C’è chi lo chiama “sua maestà il peperoncino”... Ma
come mai tanta popolarità?
I ragazzi ci spiegano che oltre ad essere un alimento gustoso e stuzzicante è anche un efficace antibatterico e un robusto corroborante ricco di vitamina C, che ha aiutato l’uomo a superare il difficile esame della selezione naturale e che continua
ad aiutare uccelli di ogni tipo nel cambio del piumaggio; tutto ciò grazie a una sostanza chimica
chiamata Capsaicina che è anche in grado di
ingannare i termorecettori situati all’interno della
nostra bocca provocando una piacevole sensazione di calore, ad alcuni, o una sensazione di forte
e sgradevole bruciore ad altri. Il “bruciore” è stato
oggetto di studi di un importante chimico statunitense, Wilbur Scoville, che ha creato una scala –
scala Scoville – che attraverso il S.O.T. (Scoville
Organoleptic Test) misura la “piccantezza” degli alimenti. Ma il peperoncino ha anche altri mille usi.
Per esempio viene ancora usato nell'ippica: applicato sulle zampe del cavallo garantisce massime
prestazioni. Oppure è famoso lo spray al peperoncino, utilizzato in polizia, il quale, avendo una
altissima concentrazione di Capsaicina, è assai
urticante. Ma attenzione: se ingerita la capsaicina
pura può provocare gravi danni. Addirittura, 15
grammi di questa sostanza possono causare la
morte in un individuo di 70 Kg essendo prima in
classifica nella scala Scoville: 16 milioni di gradi
Scoville. Provate anche voi a macinare del peperoncino sulla vostra pasta al pomodoro ma...
attenzione a non “scottarvi”!
Il magazzino
del futuro
La robotizzazione in età industriale,
il futuro della nuova industria
Scuola Quintino di Vona Speri classe 3h
Articolo a cura di: Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie”
Tradate (Va)
ConoScienza...
UNDER 18
Redazione a cura di: Anelli Cinzia, 4BT, IPSS “Cossa” - Pavia
L’
utile e il dilettevole; ma non
solo: divertimento, conoscenza, interazione. Di cosa si tratta? Di Scienza Under 18, fiera che per il
settimo anno consecutivo ha luogo nel
loggiato del Castello di Pavia. Per tre
giorni, dal 5 al 7 maggio, studenti di
ogni età, dalle elementari alle superiori, hanno l'occasione di dimostrare le
proprie conoscenze, di approfondire
nella pratica argomenti studiati sui banchi di scuola. All'ingresso, i ragazzi dell'accoglienza, in divisa, sorridenti e
disponibili, accolgono i visitatori,
dando loro informazioni e indicazioni.Quindi si arriva alla fiera vera e propria. Si trova di tutto: dagli esperimenti chimici, elettronici, culinari a mostre
d'arte, ogni aspetto della vita oggi è
visto attraverso occhio scientifico. In
una piacevole passeggiata al Castello,
tra bolle di sapone, quadri e musica, i
visitatori, studenti e non, interagiscono
con gli espositori, dimostrando interesse e voglia di imparare. Insieme a loro,
i ragazzi della redazione lavorano alla
realizzazione di un giornale e, intervistando i singoli espositori, i loro insegnanti, i visitatori, tutti coloro che in
qualche modo hanno dato il loro contributo, fotografando momenti ed esperienze, danno una testimonianza in più
dell'evento, partecipandovi quindi
anch'essi in modo attivo. Il risultato è
un'esperienza che unisce, diverte, interessa, stimola e gratifica, che dà soddisfazione a tutti, un incentivo ad
impegnarsi, un ricordo piacevole che verrà conservato
nel tempo.
I
ragazzi della terza media dell’istituto Quintino di Vona Speri hanno
progettato un sistema automatizzato e robotizzato su un moderno
meccanismo di carico e scarico di merci nei magazzini. L’intero
apparato si basa su input elettronici che vengono azionati tramite un
computer, che è collegato attraverso l’interfaccia a sensori ottici, tattili e a dei motori che azionano i meccanismi. Tutto inizia con un riconoscimento tramite dei sensori ottici del tipo di merce, che viene trasportato attraverso un carrello ad un braccio meccanico, che partendo
automaticamente posiziona il prodotto sulla prima postazione libera
tra le sette presenti. Il movimento di scarico viene sempre azionato
mediante il computer che seleziona la merce sollevata dal braccio e
riposizionata sul carrello. L’oggetto viene poi prelevati dai ragazzi e il
ciclo rincomincia ogni qualvolta lo si desideri. L’intero impianto è stato
realizzato con dei Lego e con dei sistemi di lettura di codici, in cui
diversi byte corrispondono a input diversi. Il sistema di simulazione di
magazzino robotico è stato chiamato Molly in onore del professore che
ha coordinato il lavoro di progettazione e ne ha contribuito alla realizzazione. I ragazzi hanno illustrato il funzionamento del sistema in
modo esauriente e l’intera realizzazione risulta essere molto complessa ma anche innovativa per un possibile utilizzo in ambito aziendale. Le informazioni sul progetto si possono trovare sul sito della loro
scuola.
Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi
Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano,
Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected]
www.agenziadeiragazzi.net
Editore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 Milano
Progetto grafico: Studio Quasar (Carlo Bogani e Elena Montesi) - Stampa: Altavia Italia