„L`economia per un San Gottardo sicuro“ 19.01.2016

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„L`economia per un San Gottardo sicuro“ 19.01.2016
Comunicato stampa
Berna, 19 gennaio 2016
Per una soluzione sensata e sicura: l’economia svizzera sostiene il secondo
tunnel
L’economia svizzera è favorevole a una soluzione intelligente e sicura per il risanamento del
tunnel autostradale del San Gottardo e sostiene quindi la costruzione di un secondo tubo. È il
solo modo per poter mantenere l’importante collegamento stradale che permette gli scambi
commerciali tra la Svizzera e l’Italia. Inoltre il Ticino non sarà isolato dal resto della Svizzera.
L’economia non ammette che si dilapidino miliardi di franchi dei contribuenti per realizzare
soluzioni provvisorie di trasbordo ferrovia-strada che non saranno funzionali, costeranno molto di più della costruzione di un secondo tunnel e implicheranno, una volta giunti al termine dei
lavori di risanamento, il loro smantellamento senza apportare quindi nessun valore aggiunto.
"La sola soluzione funzionale per il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo è la costruzione di un secondo tunnel” assicura Hans-Urlich Bigler, direttore dell’Unione svizzera delle arti e dei
mestieri usam e consigliere nazionale PLR zurighese. È meno costoso costruire un secondo tubo, che
potrà essere utilizzato anche per i risanamenti futuri, senza così causare spese ricorrenti. “L’economia
svizzera non potrebbe tollerare, afferma Bigler, che miliardi di franchi dei contribuenti siano dilapidati
per la costruzione di insufficienti stazioni di trasbordo provvisorie che, al termine dei lavori di risanamento, necessiteranno di essere smantellate senza nessun valore aggiunto”.
"Le aziende svizzere sono tributarie del mantenimento del collegamento stradale con l’Italia, il nostro
terzo partner economico in ordine di importanza. Questo mantenimento è possibile solamente costruendo un secondo tubo”, come ha sottolineato l’imprenditore e consigliere nazionale PPD ticinese
Fabio Regazzi, che ha anche aggiunto come “l’economia svizzera d’esportazione è strettamente legata alla strada, è impensabile voler tagliare i suoi sbocchi commerciali più importanti”. Per garantire la
sicurezza dell’approvvigionamento nazionale, e quindi di tutti i consumatori della Svizzera, è fondamentale che i collegamenti stradali e ferroviari funzionino. “I grandi distributori, come Coop e Migros,
oltre che le PMI, ci hanno messo in guardia da una sospensione del collegamento stradale” ha ricordato Regazzi, presidente dell’Associazione Industrie Ticinesi (AITI).
Christophe Reymond, direttore generale del Centre Patronal, ha sottolineato che le organizzazioni
economiche romande fanno campagna per il secondo tunnel al San Gottardo perché la costruzione di
questa galleria possa vantare di una solidarietà confederale, perché quest’opera costituisce la migliore
soluzione costi/vantaggi e perché i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un secondo tunnel. “Sottolineo che i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un 2° tunnel
al San Gottardo, bensì dagli ecologisti (romandi) che non smettono di combattere qualsiasi progetto
stradale”, ha dichiarato Reymond.
"La Svizzera e il suo importante settore turistico non possono permettersi di chiudere per molti anni un
collegamento fondamentale qual è il tunnel autostradale del San Gottardo” ha dichiarato Casimir Platzer, albergatore e presidente di GastroSuisse. Sarebbe particolarmente pericoloso per il Ticino e per
il suo settore turistico essenzialmente fondato sulla clientela svizzera. Platzer ha inoltre messo in
guardia dalle conseguenze negative del traffico di deviazione causate dalla chiusura del tunnel, traffico che giustamente sposterebbe i suoi itinerari attraversando le regioni svizzere legate agli sport invernali. “In inverno, senza un secondo tubo, non sarebbe possibile utilizzare il San Gottardo. Gli itinerari alternativi dei passi alpini di Vallese e Grigioni vedrebbero un aumento considerevole del loro volume di traffico, e tutto ciò in piena stagione durante la quale le regioni coinvolte devono lavorare per
gli sport invernali”.
Comitato interpartitico «Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ»
Überparteiliches Komitee «Gotthard Tunnel sicher JA»
Comité interpartis « OUI au tunnel du Gothard »
Schwarztorstrasse 26, casella postale, 3001 Berna
tunnel-sangottardo-si.ch
[email protected]
Il Ticino sarebbe la regione direttamente più colpita da una chiusura pluriennale del tunnel autostradale del San Gottardo. “Una chiusura della galleria, spegnerebbe le luci del Ticino, o almeno delle sue
valli” ha messo in guardia Glauco Martinetti, presidente della Camera di commercio ticinese. Secondo
uno studio della SECO, solo in Ticino potrebbero sparire fino a 630 posti di lavoro. Sarebbe ancora
più importante la perdita di attrattività che ne risulterebbe per tutta la piazza economica del Cantone.
“Chi investirebbe in una regione economica destinata a diventare un vicolo cieco? Senza tunnel, una
grande parte del Ticino sarebbe condannata alla paralisi. Il nostro Cantone non deve essere messo in
una simile situazione di isolamento. Abbiamo bisogno di un collegamento stradale al San Gottardo!”.
I relatori sono volentieri a disposizione per qualsiasi informazione complementare:
•
Hans-Ulrich Bigler, direttore dell’Unione svizzera delle arti e dei mestieri usam, consigliere nazionale (ZH), tel. 031 380 14 14, cell. 079 285 47 09
•
Fabio Regazzi, CEO Regazzi SA, presidente dell’Associazione Industrie Ticinesi AITI, consigliere
nazionale PPD (TI), cell. 079 253 12 74
•
Christophe Reymond, direttore generale Centre Patronal, cell. 079 621 12 05
•
Casimir Platzer, presidente GastroSuisse, albergatore, cell. 079 675 42 20
•
Glauco Martinetti, presidente della Camera di commercio del Cantone Ticino, imprenditore,
cell. 079 686 44 23
Email: [email protected] | Sito Internet: www.tunnel-sangottardo-si.ch
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Conferenza stampa «L’economia sostiene un San Gottardo sicuro per tutta la Svizzera» del
19 gennaio 2016, Berna
Secondo tunnel al San Gottardo: di gran lunga la miglior soluzione di risanamento
Hans-Ulrich Bigler, Direttore Unione svizzera delle arti e dei mestieri usam e Con-sigliere nazionale PLR Zurigo
Fa fede solo il testo orale
Gentili Signore, Egregi Signori,
Mi rallegro di potervi salutare oggi in occasione della conferenza stampa dell’economia sul risanamento della galleria autostradale del San Gottardo. Vi presento brevemente i rappresentanti dell’economia
qui presenti che tra poco vi esporranno i loro argomenti a favore del risanamento della galleria autostradale del San Gottardo con un secondo tunnel:

Fabio Regazzi, CEO Regazzi SA, Presidente Associazione industrie ticinesi (AITI) e Consigliere
nazionale PPD (TI)

Christophe Reymond, Direttore generale Centre Patronal

Casimir Platzer, Presidente Gastrosuisse e albergatore

Glauco Martinetti, Presidente Camera di commercio Canton Ticino (Cc-Ti) e imprenditore
L’economia svizzera necessita di un’infrastruttura dei trasporti sicura ed affidabile, su rotaia e su strada. Pendolari, aziende per il trasporto interno, aziende esportatrici, importatori, turisti e turiste che
visitano il nostro Paese, trasporto privato,… La nostra economia e la nostra società dipendono in
Svizzera dalla garanzia della mobilità. Dobbiamo poter viaggiare in modo sicuro da A a B.
Ciò vale per tutta la Svizzera. Negli agglomerati e nelle strettoie esistenti nella rete stradale svizzera
sono necessari investimenti e progetti di potenziamento, che potranno essere realizzati con il Fondo
per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Ma l’infrastruttura esistente necessita di
manutenzione per mezzo delle migliori varianti sia dal punto di vista tecnico che economico. È quindi
per noi evidente che i due tunnel autostradali esistenti al Belchen – notabene sul medesimo asse
nord-sud come il San Gottardo – vengano risanati con un terzo tubo. E anche il collegamento attraverso il San Gottardo, importante per l’economia svizzera deve essere risanato con la variante più
ragionevole.
Gli specialisti della Confederazione per anni hanno esaminato in lungo e in largo le possibili varianti di
risanamento. I fatti sono stati elaborati in studi e rapporti, e approfonditamente discussi in Parlamento.
Tutte le carte sono sul tavolo. Sulla base di tali fatti il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso
di risanare la galleria autostradale del San Gottardo con un secondo tubo. L’economia svizzera sostiene questa ragionevole variante di risanamento. In particolare per le ragioni seguenti:
Comitato interpartitico «Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ»
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Primo: la realizzazione di un secondo tubo è più economica della variante sostenuta dagli oppositori.
Questi ultimi chiedono infatti la realizzazione di 8 stazioni di trasbordo provvisorie per caricare l’intero
traffico su ferrovia durante il risanamento. Gli impianti dovranno essere smantellati alla fine del risanamento, senza apportare alcun valore aggiunto. Il corridoio di carico dovrebbe snodarsi da frontiera a
frontiera con ulteriori stazioni, stando agli oppositori, nel Canton Argovia e a Zugo nonostante le capacità non siano comunque sufficienti. Solo in materiale rotabile verrebbero investite diverse centinaia di
milioni di franchi, per poi rottamare il tutto alla fine dei lavori senza nessun valore aggiunto. Certe richieste sono dei pozzi finanziari senza fine. Senza un secondo tubo un simile esercizio costerebbe
oltre 3 miliardi di franchi e quindi più di un secondo tunnel.
Secondo: diversi oppositori al tunnel nelle ultime settimane hanno chiesto di rimandare il risanamento
della galleria autostradale del San Gottardo o addirittura di non farlo. Ciò mostra come il campo del
no, nemmeno dopo anni di pianificazione, sia in grado di presentare un’alternativa valevole. Se non si
effettua adesso il risanamento il progetto diventerà sempre più caro. Non ci possiamo permettere di
far slittare importanti progetti di risanamento. E non ci possiamo permettere di investire denaro pubblico nell’ordine di miliardi di franchi in impianti di trasbordo cari ed insufficienti. Quali rappresentanti
dell’economia chiediamo che i soldi pubblici siano utilizzati in modo ragionevole e sostenibile per la
realizzazione di un secondo tubo. Ci opponiamo per contro che si sprechino miliardi per ragioni ideologiche in strutture provvisorie e non funzionanti. In strutture provvisorie che, nota bene, ogni 30 anni
richiederanno nuovi miliardi di franchi. Con la realizzazione di un secondo tubo abbiamo una soluzione sostenibile con cui possiamo risanare la galleria in modo efficiente senza isolare il Ticino per anni
dal resto della Svizzera.
Per l’economia svizzera il San Gottardo non è un massiccio impregnato di miti che può essere abusato, come fanno ideologicamente gli oppositori del risanamento, per mezzo di una falsa e nociva polemica nell’ambito della campagna di votazione. L‘economia chiede investimenti sicuri e ragionevoli in
un secondo tubo, affinché durante il risanamento possa essere mantenuto l’importante collegamento
attraverso il San Gottardo, su strada e su rotaia.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e porgo la parola a Fabio Regazzi
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Conferenza stampa «L’economia sostiene un San Gottardo sicuro per tutta la Svizzera» del
19 gennaio 2016, Berna
Una mobilità funzionante è la condizione quadro centrale per un’economia
svizzera forte
Fabio Regazzi, CEO Regazzi SA, Presidente AITI e Consigliere nazionale PPD Ticino
Fa fede solo il testo orale
Il Nord Italia è il terzo partner commerciale della Svizzera. Aziende di tutti i cantoni esportano e importano merci attraverso il San Gottardo e le frontiere ticinesi verso l’Italia. Il bilancio commerciale complessivo ai confini ticinesi nel 2014 è ammontato ad oltre 9 miliardi di franchi. Le imprese svizzere
dipendono dal mantenimento di un collegamento stradale con l’Italia. Ciò è possibile sono con la realizzazione di un secondo tubo.
Le imprese svizzere esportatrici, gli importatori e i consumatori come pure l’economia interna verrebbero colpite molto negativamente da una chiusura pluriennale della galleria autostradale del San Gottardo. Sulla base di questi tre esempi vi fornisco alcuni dati impressionanti sull’importanza economica
di questo collegamento stradale.
Esportazioni: Le nostre imprese stanno lottando contro la forza del franco. Proprio nelle aziende
esportatrici ci sono impieghi a rischio. Sarebbe quindi davvero assurdo se a queste imprese dovessimo tagliare anche l’importante collegamento con il mercato italiano attraverso il San Gottardo.
Tutti i cantoni svizzeri hanno interesse ad avere durante il risanamento una soluzione che soddisfi le
necessità e le richieste di capacità per mezzo di una galleria di risanamento. Tra i cantoni svizzeri
quelli di Basilea Citta, di Basilea Campagna e il Giura figurano tra i principali partner commerciali
dell’Italia. Nel 2014 questi cantoni hanno esportato merci per circa 1,3 miliardi di franchi. Anche
l’economia romanda ha un grande interesse nei confronti della soluzione proposta per il risanamento
del San Gottardo. I cantoni di Vaud, Vallese, Ginevra e Neuchâtel hanno esportato nel 2014 merci
verso l’Italia per mezzo miliardo di franchi. I cantoni Berna e Friborgo hanno invece esportato in Italia,
sempre passando dai confini ticinesi, beni per circa 600 milioni di franchi.
Importazioni: Per la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera e quindi per tutte le consumatrici
e i consumatori è importante che il collegamento su strada e su ferrovia possa funzionare. Il traffico
merci attraverso il San Gottardo approvvigiona tutto il Paese. Il traffico commerciale ai confini esterni
del Ticino concerne per il 60% la regione di Zurigo, l’Altipiano e la Svizzera Nordoccidentale; nel 2014
ciò equivaleva a importazioni per un valore di 3,9 miliardi. Circa il 30% delle importazioni e delle
esportazioni riguardano la Svizzera centrale e orientale che importa merci per un valore di 1,9 miliardi.
Il 10% del volume del commercio proviene o è destinato alla regione di Ginevra
Voglio qui sottolineare come anche la ferrovia ha un ruolo centrale sia per le esportazioni che per
importazioni. È quindi molto importante che non contrapponiamo un mezzo di trasporto ad un altro.
Merci per trasporti a lunga distanza possono essere ragionevolmente trasportate sui treni. È efficiente
Comitato interpartitico «Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ»
Überparteiliches Komitee «Gotthard Tunnel sicher JA»
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ed economico. Proprio come l’economia ha bisogno di un traffico merci efficiente su rotaia, allo stesso
tempo dipende però parallelamente da collegamenti stradali sicuri.
Lo confermano anche i grandi distributori come Coop, Migros e Manor. In un documento pubblicato
congiuntamente on line, che trovate nella cartella stampa, chiedono la realizzazione di una seconda
canna per la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera. Solo attraverso la combinazione di
strada e ferrovia è possibile garantire un rifornimento basilare per il nostro Paese. Se, come chiedono
gli oppositori, chiudessimo il San Gottardo per anni mettendo sotto pressione la capacità ferroviaria,
l’economia subirebbe una doppia sconfitta. Nessuno dei due mezzi di trasporto funzionerebbe più in
modo efficiente e sicuro, mettendo in pericolo la NFTA, dalla quale ci aspettiamo invece molto in materia di concorrenzialità del trasporto su rotaia.
Una chiusura prolungata della galleria autostradale del San Gottardo danneggia anche l’economia
locale nei cantoni toccati in modo più diretto, Ticino e Uri. Proprio per il Ticino il collegamento interno
con il resto della Svizzera è fondamentale. Ne parlerà il mio collega Glauco Martinetti, Presidente della
Camera di Commercio ticinese nella sua relazione.
Vi ringrazio.
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Conferenza stampa «L’economia sostiene un San Gottardo sicuro per tutta la Svizzera» del
19 gennaio 2016, Berna
Un SI romando a investimenti intelligenti al San Gottardo e in Svizzera romanda!
Christophe Reymond, Direttore generale Centre Patronal
Fa fede solo il testo orale
Gentili Signore, Egregi signori,
Ma come mai, mi domanderanno alcuni di voi, le organizzazioni economiche romande sostengono il
secondo tunnel autostradale al San Gottardo, mentre dei deputati di sinistra romandi fanno invece
campagna contro questo progetto pretendendo di difendere gli interessi dei nostri concittadini?
Una solidarietà confederale ben compresa
La prima risposta a tale domanda risiede nel fatto che le organizzazioni economiche romande, che
oggi rappresento, si impegnano ormai da anni alla realizzazione di infrastrutture ferroviarie e stradali
necessarie alla nostra regione che contava, nel 2015, circa 2,2 dei 8,3 milioni di abitanti del nostro
Paese (circa il 26% della popolazione residente permanente).
Questo impegno ha portato i suoi frutti dato che abbiamo potuto vantare il successo in quattro importanti progetti:
Innanzitutto, un aumento in materia di investimenti ferroviari, all’inizio del 2014, con l’adozione del
fondo per le infrastrutture ferroviarie, fondo chiamato FIF o FAIF, legato a un importante programma di
sviluppo, soprattutto a Losanna e Ginevra.
Secondariamente, lo sblocco di diverse centinaia di milioni di franchi per sistemare nel prossimo futuro
il nodo di Crissier, vicino a Losanna, un tratto autostradale della Svizzera romanda attualmente frequentato ogni giorno da non meno di 110'000 veicoli.
Terzo, la priorità dell’allargamento a sei corsie della cintura autostradale di Ginevra, vicino
all’aeroporto internazionale, che ha visto transitare circa 16 milioni di passeggeri nel 2015.
Quarto, l’iscrizione della circonvallazione autostradale di Morges, futura intersezione autostradale
della Svizzera romanda, nel decreto federale sulle reti delle strade nazionali sottoposto alla Confederazione e al Parlamento nel quadro del progetto di fondi per le strade nazionali e il traffico
d’agglomerato, fondo denominato FOSTRA.
Infine, tutto indica che la maggioranza del Consiglio degli Stati inserirà nel decreto sulla rete i circa
400 chilometri di strade cantonali che avrebbero dovuto essere finanziate dall’aumento della vignetta,
che avevamo sostenuto.
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La Svizzera romanda non è stata dimenticata dal settore dei trasporti, le organizzazioni economiche
romande hanno deciso di impegnarsi attivamente a sostegno del progetto di un secondo tunnel autostradale al San Gottardo, in nome nella solidarietà confederale.
A questo titolo, ringraziamo l’usam per l’impegno pubblico, organizzatrice della presente conferenza
stampa, per il sostegno alle infrastrutture stradali che ho appena menzionato, in vista dei prossimi
dibattiti alle Camere federali.
°
Un 2 tunnel autostradale del San Gottardo: la miglior soluzione costi-vantaggi
La seconda risposta alla domanda del perché le organizzazioni economiche romande sostengono il
secondo tunnel al San Gottardo risiede nel fatto che la realizzazione di quest’opera è la migliore soluzione nel rapporto tra costi e vantaggi.
Come è stato sottolineato da un commentatore alla Televisione svizzera romanda circa due settimane
fa, è disonesto presentare come costo eccessivo la cifra di 3 miliardi di franchi, cifra che corrisponde
al costo del risanamento del tunnel esistente e della costruzione di un secondo tubo! Infatti, il costo di
risanamento della galleria esistente deve essere preso in considerazione in tutte le varianti. Inoltre, la
soluzione alternativa delle navette di trasbordo proposte settimana dopo settimana dagli oppositori al
2° tubo, costeranno somme molto importanti, uguali o anche superiori a quanto preventivato per la
costruzione di un nuovo tunnel autostradale.
Con il mio intervento intendo quindi sottolineare che i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un 2° tunnel al San Gottardo, bensì dagli ecologisti (romandi) che non smettono di combattere qualsiasi progetto stradale.
Signore e Signori, perché il 2° tunnel autostradale del San Gottardo possa vantare di una solidarietà
confederale, perché quest’opera costituisce la migliore soluzione costi/vantaggi, perché i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un secondo tunnel, le organizzazioni economiche romande vi chiedono di votare SÌ il prossimo 28 febbraio.
2
Conferenza stampa «L’economia sostiene un San Gottardo sicuro per tutta la Svizzera» del
19 gennaio 2016, Berna
Ogni regione della Svizzera deve potersi sviluppare economicamente
Glauco Martinetti, Presidente Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del
Canton Ticino (Cc-Ti)
Fa fede solo il testo orale
Gentili Signore, Egregi Signori,
Sono molto contento di potervi parlare oggi qui a Berna quale rappresentante dell’economia ticinese. Il
Ticino sarebbe il Cantone più toccato a livello economico da una chiusura pluriennale della galleria
autostradale del San Gottardo. È fondamentale che il resto della Svizzera capisca quale potrebbe
essere il danno di un voto negativo per il mio Cantone.
Se non si procede con la realizzazione del tunnel di risanamento, in molti luoghi del Ticino si spegnerà
la luce. Secondo uno studio della Confederazione in Ticino scomparirebbero fino a 630 posti di lavoro.
Nelle zone periferiche come la Leventina un posto di lavoro perso è spesso perso per sempre. Molte
famiglie dipendono da un reddito, da un posto di lavoro. Se questo viene a mancare, alle famiglie non
rimane altro che andarsene. Le valli si spopolerebbero.
L’effetto più nefasto di un isolamento pluriennale del Ticino dal resto della Svizzera sarebbe però la
perdita di attrattività del sito economico ticinese. Chi investirebbe ancora in una regione economica
che per anni si trasforma in un vicolo cieco? Non costruire il tunnel significa una paralisi per gran parte
del Cantone. Il nostro Cantone non deve essere isolato, abbiamo bisogno del collegamento stradale
attraverso il San Gottardo.
Per noi ticinesi il San Gottardo non è un tunnel per le vacanze. Abbiamo bisogno di una soluzione
funzionante per il risanamento della galleria stradale del San Gottardo per la nostra gente e per le
nostre imprese, non per il traffico straniero. Circa il 75 % dell’intero traffico al San Gottardo è dovuto
da spostamenti interni alla Svizzera. Ciò vale particolarmente anche se si considera la quota del trasporto merci rispetto a tutto il traffico stradale. Corrisponde a circa il 15% del traffico globale al San
Gottardo (ca 0.9 Mio. su un totale di 6 Mio. di veicoli). La metà rappresenta traffico interno o traffico di
esportazione o importazione per il mercato svizzero.
Per molte persone la galleria autostradale del San Gottardo rappresenta il tragitto per il lavoro o il
collegamento con i partner professionali. Parlando di economia ci si concentra quindi spesso erroneamente sul trasporto merci. Perché ad essere toccati da un’insufficiente struttura di trasbordo passeggeri tra Airolo e Göschenen sarebbero i pendolari o gli imprenditori dell’alto Ticino e del Canton
Uri. Un sistema di trasbordo di automobili per fronteggiare il risanamento senza secondo tubo potrebbe trasportare attraverso il San Gottardo solo 600 vetture private all’ora e sarebbe pertanto sovraccarico. In direzione sud ciò sarebbe il caso durante 158 giorni per complessive 1‘086 ore, e in direzione
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nord durante 149 giorni per un totale di 1‘025 ore. Con un tale ostacolo logistico ogni agenda aziendale diventerebbe una farsa ed ogni appuntamento oltre Gottardo sarebbe una lotteria.
Da aggiungere: Per la notte nelle stazioni di trasbordo i piani non prevedono proprio nulla. Quale imprenditore ho sovente degli appuntamenti nella Svizzera tedesca o in Romandia, Spesso devo viaggiare alla sera tardi e sono costretto ad utilizzare l’automobile. Senza un tunnel di risanamento me lo
posso dimenticare. Non ci sarebbe più alcuna possibilità di transito. Nella mia quotidianità professionale e per la conduzione di un’impresa sarebbero condizioni insostenibili, che svantaggerebbero ulteriormente una regione già periferica.
Tra Ticino ed Uri a livello locale ci sono strette relazioni economiche. Vi faccio un esempio: il caseificio
del San Gottardo di Airolo produce formaggio con il latte dei contadini locali di Uri e della Leventina. È
il principale acquirente del latte dei contadini del posto, di tutta la regione. Un gran parte del latte viene
fornito attraverso la galleria autostradale del San Gottardo. L’azienda ad Airolo impiega circa 40 dipendenti. I prodotti del caseificio sono esportati nella Svizzera tedesca e in Romandia. Per la fornitura
della materia prima, per i collaboratori e per la consegna dei prodotti ai clienti questa azienda dipende
quindi da un collegamento stradale funzionante attraverso la galleria autostradale del San Gottardo.
Proprio nel settore alimentare e per i prodotti freschi è essenziale mantenere una catena logistica
ininterrotta e rapida. Per questa azienda e per i loro fornitori mantenere il collegamento stradale attraverso il San Gottardo e, grazie ad un tunnel di risanamento evitare la chiusura pluriennale della galleria, è fondamentale. L’esistenza di questa azienda ha effetti diretti sull’agricoltura e sulla società ad
Airolo.
L’intera economia svizzera ha bisogno di un secondo tubo al San Gottardo. E noi ticinesi dipendiamo
completamente da un risanamento con un secondo tunnel. Mi appello quindi alle cittadine e ai cittadini
svizzeri. Dite di sì al secondo tubo, non piantateci in asso.
Vi ringrazio della vostra attenzione.
2
Positionspapier IG DHS AG Güterverkehr:
Sanierung Gotthard Strassentunnel (GST)
Management Summary
Die IG DHS befürwortet die Sanierung des Gotthardstrassentunnels mittels einer zweiten Tunnelröhre
ohne Kapazitätserweiterung, insbesondere basierend auf Überlegungen bezüglich der Versorgungssicherheit:
§
Die Versorgungssicherheit des Tessins und der gesamten Schweiz soll jederzeit bestmöglich sichergestellt werden.
§
Neben der Richtung Nord/Süd ist auch Süd/Nord, v.a. in Bezug auf die Südhäfen in Genua und La
Spezia sowie für den Transport von Früchten und Gemüse wichtig.
§
Der Bau einer zweiten Röhre ist eine zukunftsorientierte und langfristige Investition für die kommenden 60-80 Jahre: Der Nutzen dieser Investition wird sich über die nächsten 60 Jahre zeigen.
Beispielsweise ist eine nächste Sanierung in ca. 40/50 Jahren mit einer zweiten Röhre wesentlich
einfacher.
Für die Zeit während der Bauarbeiten erwarten die Mitglieder der IG DHS eine prioritäre Behandlung
von Transporten von Frischprodukten (wie Gemüse und Früchte) auf der Schiene und der Strasse. So
wird das Risiko einer Beeinträchtigung der Versorgung der Konsumenten mit Frischprodukten stets
möglichst klein gehalten.
Titel Positionspapier Sanierung Gotthard Strassentunnel
Autor Thomas Mahrer
Zielgruppe Veröffentlichung Web Seite IG DHS
Dokument Positionspapier
Kontakt [email protected]
Erstelldatum 01.12.2015
Version def
1.
Ausgangslage: Betroffenheit des Detailhandels
Der 1980 eröffnete Gotthard-Strassentunnel muss altersbedingt sowie aufgrund neuer Sicherheitsund Baustandards umfassend erneuert und zu diesem Zweck vorübergehend gesperrt werden. Um
auch während der Sanierungsphase von 2 bis 3 Jahren eine gute Strassenverbindung zu haben,
schlägt der Bundesrat vor, eine zweite Tunnelröhre ohne Kapazitätserweiterung zu bauen und den
bestehenden Tunnel anschliessend zu sanieren.
1.1
Zentrales Anliegen der IG DHS
«Die Güter des Detailhandels stehen den Menschen in der Schweiz stets zur rechten Zeit, in
ausreichender Menge und optimaler Qualität sowie zu wettbewerbsfähigen und nachhaltigen
Bedingungen zur Verfügung.»
Zentrales Anliegen der IG DHS ist daher, dass die Versorgungssicherheit des Tessins und der restlichen Schweiz, sowohl während der Sanierungsphase als auch in den nächsten 40 Jahren gesichert
ist. Der Gotthardstrassentunnel spielt dabei eine zentrale Rolle.
1.2
Anzahl Transporte durch der Gotthard der IG DHS pro Tag
Transportart
LKW im kombinierten Verkehr
Auf Strasse mit LKW
Auf Schiene mit Bahnwagon
Total
Total
IG DHS
Coop
10
67
30
107
37
10
47
Manor
13
3
16
Migros
10
17
17
44
(Die Zahlen basieren auf der Erfassung von 2011 plus 6%)
2.
Positionierung des Detailhandels
Nachfolgend die sechs Hauptargumente der IG DHS für das JA zur zweiten Gotthardröhre:
2.1
Versorgungssicherheit des Tessins (Nord/Süd)
Im Binnenverkehr hat der Gotthardpass einen sehr hohen Stellenwert, geht es doch um die Versorgungssicherheit des Kantons Tessin. Einer Bevölkerung von 350'000 Einwohnern stehen über zweihundert Verkaufsstellen der Mitglieder der IG DHS gegenüber. Hinzu kommen noch zehn Produktionsbetriebe, in welchen – zusammen mit den Verkaufsstellen des Tessins – ca. 4'400 Mitarbeitende
beschäftigt werden.
2.2
Versorgungsicherheit der restlichen Schweiz (Süd/Nord)
Aus dem Süden importiert der Detailhandel substanzielle Volumen. Dies sind v.a. Früchte und Gemüse aber auch Importe von Gütern, welche in den Südhäfen insb. Genua und La Spezia umgeschlagen
werden. Ein grosser Teil dieser Güter wird im kombinierten Verkehr (KV) mittels Containern auf dem
Zug in die (Zentral-) Schweiz transportiert.
Der Gotthardstrassentunnel macht es beim Importverkehr möglich, die Versorgung bei Bedarf kurzfristig von der Schiene auf die Strasse umzuleiten. Ein teilweise redundantes Verkehrssystem (1-
2015 12 01 Gotthard Positionspapier def kurz.docx | 02.12.15
2/3
Tunnel-/ 2-Tunnel-Normalbetrieb / Schiene) trägt somit erheblich zur Versorgungssicherheit bei, falls
gewisse Verkehrsnetzteile temporär nicht nutzbar sind. Beispielsweise wenn eine Strassentunnelröhre wegen Unterhalt / Unfall gesperrt oder die Schiene wegen Steinschlag blockiert ist.
2.3
Versorgungsicherheit während Sanierungen
Mit dem Bau einer zweiten Röhre ist die Versorgungsicherheit während der Sanierung der aktuellen
Röhre stets bestmöglich sichergestellt. Ausserdem ist bei künftigen Instandhaltungsarbeiten keine
Vollsperrung des Auto-Tunnels erforderlich. Es kann künftig in diesen Fällen einfach eine Röhre mit
Gegenverkehr betrieben werden. Dies erhöht in erheblichem Ausmass die Verlässlichkeit der strassengebundenen Gütertransporte durch die Alpen.
2.4
Versorgungsicherheit für die nächsten fünfzig Jahre
Für die IG DHS ist es auch sehr wichtig, dass nach Abschluss der Sanierung und des Neubaus ein
zusätzliches System besteht, mit welchem ungeplante Sperrungen (Störfälle, wie Unfälle oder Brände) und künftige Unterhalts- und Sanierungsarbeiten praktisch ohne Verkehrsbeeinträchtigung bewältigt werden können. Bei künftigen Instandhaltungsarbeiten ist stets eine Röhre für den Verkehr offen,
welche dann mit je einer Spur pro Richtung betrieben wird.
2.5
Zusätzliche temporäre "Verladeanlagen" sind teuer und ohne bleibenden Mehrwert
Bei Sanierungen am Gotthardtunnel müssen temporäre Verladeanlagen gebaut werden, diese Verladeinfrastruktur müsste bei jeder Sanierung wieder bereitgestellt werden. Dies ist kostspielig und aufgrund des begrenzten Zeithorizonts ohne bleibenden Mehrwert. Diese Mittel fehlen bei anderen dringenden Infrastrukturprojekten, welche aus Sicht des Detailhandels wesentlich wären.
Zudem ist es fraglich, ob die Verladeanlagen praktisch überhaupt in der Lage sind, das prognostizierte Verkehrsaufkommen zu bewältigen, ohne dass es zu langen Wartezeiten oder gar Rückstaus
kommt. Ferner sind die Auswirkungen (Spill Over-Effekte) auf das gesamte Schweizer Schienennetz
unklar.
2.6
Durch eine zweite Gotthardröhre wird die Verkehrssicherheit erhöht
Mit dem Betrieb eines zweiten Tunnels am Gotthard kann durch das Wegfallen des Gegenverkehrs in
den jeweiligen Tunnels und die Tatsache, dass in beiden Tunnels ein freier Pannenstreifen bereitsteht, die Sicherheit erhöht werden. Dies führt dazu, dass es zu weniger Unfällen kommen wird und
bei ebendiesen schnellere und bessere Hilfe geleistet werden kann. Dies reduziert auch die Anzahl
und Dauer solcher Störfälle.
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Prise de position du groupe de travail Transport de
marchandises de la CI CDS:
Réfection du tunnel routier du Gothard
Management summary
La CI CDS soutient la réfection du tunnel routier du Gothard au moyen de la construction d’un
deuxième tube sans accroissement de capacité, en se basant notamment sur des considérations
relatives à la sécurité de l’approvisionnement du pays.
§
La sécurité de l’approvisionnement du Tessin et de toute la Suisse doit être garantie en tout
temps et le mieux possible.
§
Le sens sud-nord est aussi important que le sens nord-sud, notamment eu égard au rôle des
ports méditerranéens de Gênes et de La Spezia ainsi que pour le transport des fruits et des
légumes.
§
La construction d’un second tube est un investissement axé sur les besoins du futur et viable pour
les 60-80 années à venir: son utilité sera manifesterait tout au long des 60 prochaines années.
Par exemple, une nouvelle réfection dans env. 40/50 ans serait nettement plus facile avec
l’existence d’un second tube.
Pendant la période des travaux, les membres de la CI CDS attendent un traitement prioritaire des
transports de produits frais (tels que les légumes et les fruits) sur le rail et sur la route. Le risque
d’entrave à l’approvisionnement des consommateurs en produits frais restera ainsi réduit au minimum
possible.
Titre Prise de position sur la réfection du tunnel routier du Gothard
Auteurs Thomas Mahrer
Groupe cible Publication sur le site web de la CI CDS
Document Prise de position
Contact [email protected]
Date de création 01.12.2015
Version déf.
1.
Rappel de la situation: les inquiétudes du commerce de détail
Le tunnel routier du Gothard, ouvert en 1980, doit faire l’objet d’une réfection complète en raison de
son ancienneté ainsi que des nouvelles normes de sécurité et de construction, et devra être
provisoirement fermé au trafic. Afin de pouvoir continuer à disposer d’une bonne liaison routière
durant la phase de réfection qui durera de 2 à 3 ans, le Conseil fédéral propose de construire un
second tube, puis d’assainir le tunnel existant, sans augmenter la capacité.
1.1
Principales préoccupations de la CI CDS
«Les marchandises du commerce de détail doivent être à la disposition des consommateurs
dans toute la Suisse au bon moment, en quantité suffisante et en offrant une qualité optimale, le
tout dans des conditions compétitives et respectueuses de l’environnement.»
Le principal souci de la CI CDS est donc de voir assurée la sécurité de l’approvisionnement du Tessin
et du reste de la Suisse, tant pendant la phase de réfection que durant les 40 prochaines années. Le
tunnel routier du Gothard joue un rôle capital à cet égard.
1.2
Transports à travers le Gothard effectués pour le compte de la CI CDS, par jour
Mode de transport
Camions en transport combiné
Sur la route par camions
Sur le rail par wagons
Total
Total
CI CDS
10
67
30
107
Coop
37
10
47
Manor
13
3
16
Migros
10
17
17
44
(Les chiffres sont basés sur les relevés de 2011 plus 6%)
2.
Positionnement du commerce de détail
Ci-après les six principaux arguments de la CI CDS pour le OUI au second tube tube au Gothard:
2.1
Sécurité de l’approvisionnement du Tessin (nord-sud)
Le Gothard revêt une grande importance pour le trafic intérieur; il y va en effet de la sécurité de
l’approvisionnement du Tessin. Pour desservir une population de 350’000 habitants, les membres de
la CI CDS comptent plus de deux cents points de vente. A quoi s’ajoutent dix entreprises de
production, qui emploient au total – si l’on y inclut les points de vente sis au Tessin – env. 4’400
collaborateurs.
2.2
Sécurité de l’approvisionnement du reste de la Suisse (sud-nord)
Le commerce de détail est un gros importateur de produits méridionaux. Il s’agit en particulier de fruits
et légumes, mais aussi de biens qui transitent notamment par les ports méditerranéens de Gênes et
de La Spezia. Une grande partie de ces biens est acheminée en Suisse (centrale) par containers
chargés sur le train dans le cadre du transport combiné (TC).
Pour le transport de marchandises importées, le tunnel routier du Gothard rend possible, en cas de
besoin, un transfert rapide du rail à la route. Un système de transport parfois redondant
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(fonctionnement normal avec 1 tunnel / 2 tunnels / rail) contribue ainsi grandement à la sécurité de
l’approvisionnement lorsque certaines parties du réseau de communication sont temporairement
inutilisables. Par exemple lorsqu’un tube du tunnel routier est fermé pour cause d’entretien ou
d’accident ou lorsque les voies ferroviaires sont bloquées pour cause d’éboulement.
2.3
Sécurité de l’approvisionnement pendant les travaux de réfection
Avec la construction d’un deuxième tube, la sécurité de l’approvisionnement sera garantie en tout
temps et le mieux possible durant la phase de réfection. De plus, lors de futurs travaux de
maintenance, aucune fermeture complète du tunnel routier ne sera nécessaire. Dans de tels cas, il
suffira d’utiliser un tube en trafic bidirectionnel. Cela augmentera dans une mesure considérable la
fiabilité des transports de marchandises par la route à travers les Alpes.
2.4
Sécurité de l’approvisionnement pour les cinquante prochaines années
La CI CDS attache également une grande importance à ce qu’il existe, après la fin des travaux de
réfection et l’achèvement du second tube, un système supplémentaire permettant de faire face aux
fermetures imprévues (pour cause d’accident ou d’incendie) et aux futurs travaux d’entretien et
d’assainissement pratiquement sans perturbation du trafic. En cas de futurs travaux de maintenance,
un tube pouvant être utilisé avec une voie dans chaque sens pourra toujours être maintenu ouvert au
trafic.
2.5
Des installations de transbordement supplémentaires temporaires coûtent cher et
n’offrent pas de valeur ajoutée dans la durée
Les réfections du tunnel du Gothard exigent la construction d’installations de transbordement
temporaires; cette infrastructure devrait être remise en place à chaque réfection. De telles opérations
sont très coûteuses et, vu les délais limités, sans valeur ajoutée durable. Les moyens manquent pour
d’autres projets d’infrastructures urgents, qui seraient essentiels du point de vue du commerce de
détail.
Il n’est d’ailleurs pas certain que ces installations de transbordement soient vraiment en mesure de
faire face au volume de trafic prévu sans provoquer de longs temps d’attente, voire des bouchons. En
outre, les conséquences sur l’ensemble du trafic ferroviaire suisse (effets de débordement) sont peu
claires.
2.6
Un second tube au Gothard augmentera la sécurité du trafic
Avec un deuxième tube opérationnel au Gothard, la disparition du trafic bidirectionnel et le fait que les
deux tunnels disposeront d’une bande d’arrêt d’urgence libre contribueront à une meilleure sécurité
du trafic. Il en résultera moins d’accidents et, pour ceux qui se produisent, les secours seront plus
rapides et plus efficaces. Autant d’éléments qui réduiront le nombre et la durée des perturbations.
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