Napoli. Gli Angioini, i Borbone, Caravaggio e la Bohéme

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Napoli. Gli Angioini, i Borbone, Caravaggio e la Bohéme
Il CCRS BNL - Sezione Palcoscenico e
l'associazione culturale Stilema. L'arte da vivere
propongono ai loro Associati
Napoli.
Gli Angioini, i Borbone, Caravaggio e la Bohéme
sabato 19 e domenica 20 maggio 2012
con Giordana Buonamassa Stigliani
"... Non c'è nulla in tutta Europa,
che non dico si avvicini a questo
teatro,
ma ne dia la pallida idea.
Gli occhi sono abbagliati, l'anima
rapita..."
(Stendhal, 1817 )
Sabato 19 maggio:
San Giovanni a Carbonara,
la funicolare e la Certosa di San
Martino.
Ore 7.15: partenza da Piazzale
Ostiense, fronte fontana
dell'ACEA.
Viaggio in bus Gran Turismo RomaNapoli: km 220 circa.
È prevista una sosta durante il percorso.
Arrivo a Napoli, incontro con la
guida locale e inizio delle visite con
la chiesa di San Giovanni a
Carbonara, vero e proprio pantheon dei sovrani d'Angiò Durazzo.
Qui fu sepolto re Ladislao, celebrato
con una grandiosa opera d'arte
quattrocentesca, sospesa tra gotico
e aperture al nuovo rinascimento,
realizzata per volontà della regina
Giovanna II in memoria del fratello,
figlio di Carlo III di Durazzo e re di
Napoli dal 1387 al 1414; ancora,
studieremo la Cappella Caracciolo
del Sole, con lo splendido ciclo di
affreschi
quattrocenteschi
di
Leonardo di Besozzo e il sepolcro di
Ser Gianni Caracciolo, eretto dal
figlio Troiano nel 1433 in memoria
del padre, gran siniscalco del regno
e amante della regina Giovanna II,
assassinato in una congiura di
palazzo; poi, la Cappella Caracciolo
di Vico, eretta nel 1517, con le
notevolissime sculture di Bartolomè
Ordonez e Diego da Siloe, precoci
diffusori a Napoli dello stile miche-
langiolesco e primo manierista; infine, il Monumento dei Miroballo,
sontuoso altare della cappella di
patronato della famiglia Miroballo,
realizzato nella seconda metà del
XV secolo con interventi di diversi
artisti, tra cui Iacopo della Pila, i
Malvito, Pietro e Francesco da
Milano (www.touringclub.it).
Sistemazione in hotel 4* in centro
città, Grand Hotel Oriente
(www.grandhoteloriente.it)
Pranzo libero. Nel primo pomeriggio, partenza per il Vomero con la
funicolare. Raggiungeremo quindi,
con breve tragitto a piedi, la stupefacente Certosa di San Martino,
arroccata sulla sommità della collina
del Vomero. Qui, nel 1325, Carlo
duca di Calabria, primogenito di
Roberto d'Angiò, fondò il monastero, affidandone i lavori a Tino di
Camaino, Francesco di Vito e
Mazzeo di Malotto. I primi certosini
vi entrarono nel 1337, mentre la
chiesa venne consacrata soltanto
nel 1368, durante il regno di
Giovanna I. Nell'ultimo ventennio
del '500, con il priore Severio
Turboli, incominciarono radicali
opere di decorazione e di ampliamento, affidate al fiorentino
Giovanni Antonio Dosio. Il cantiere
ebbe poi una felice stagione sotto la
direzione barocca di Cosimo
Fanzago, dal 1623 al 1656. L'ultimo
segno profondo venne lasciato dai
progetti settecenteschi di Domenico
Antonio Vaccaro. La chiesa, la sala
capitolare, il coro dei conversi, la
cappella della Maddalena, la sagrestia, la cappella del tesoro, i chiostri, le ricchissime raccolte museali,
rendono il complesso della Certosa
di San Martino unico e irripetibile
per ricchezza, fasto, gusto e magni-
ficenza. Senza dimenticare che,
dalle terrazze sul giardino, si gode
un grandioso panorama sul golfo
più bello del mondo (www.musis.it).
Cena in hotel in prima serata.
Spettacolo facoltativo al Teatro San
Carlo: La Bohème.
Pernottamento in hotel.
Domenica 20 maggio:
Sant'Anna dei Lombardi,
Sant'Angelo al Nilo
e Pio Monte della Misericordia.
Colazione in hotel. Carico bagagli.
Incontro con la guida locale e inizio
delle visite guidate con Sant'Anna
dei Lombardi, chiesa rara e prezioso esempio di edilizia religiosa
rinascimentale. Il complesso di
Monteoliveto conserva un cospicuo
numero di sculture e affreschi voluti, per la maggior parte, dalla committenza aragonese. In contrasto
con il semplice prospetto della facciata, l'interno comprende spazi
caratterizzati da articolate strutture
architettoniche, come la Cappella
Piccolomini o la Cappella Tolosa,
dove furono attive prestigiose maestranze come quella di Benedetto
da Maiano, che contribuì, insieme a
Giorgio Vasari, a definire con il linguaggio toscano la decorazione
della chiesa e degli ambienti ad
essa collegati. Il celebre scrittore e
pittore aretino fu autore, tra l'altro,
del singolare Ritratto di monaco olivetano che illusionisticamente si
affaccia da una finestra socchiusa, e
degli affreschi della Sagrestia con
motivi a grottesche. Spicca tra le
sculture il gruppo del Compianto sul
Cristo morto del modenese Guido
Mazzoni, specializzato nella realizzazione di grandi statue in terracotta (www.touringclub.com).
A seguire, visiteremo la chiesa di
Sant'Angelo al Nilo, istituita dal
cardinale Rinaldo Brancaccio nel
1385. Al suo interno è conservato il
Sepolcro del cardinale Rinaldo
Brancaccio, capolavoro scultoreo di
Donatello, Michelozzo e Pagno di
Lapo: realizzato a Pisa fra il 1426 e
il 1428, fu successivamente trasportato a Napoli. Altra opera degna di
nota è la pala d'altare raffigurante
San Michele, realizzata dal senese
Marco Pino, nel 1573. Per concludere, entreremo all'interno del Pio
Monte della Misericordia, in Via
dei Tribunali, dove incontreremo le
Sette Opere di Misericordia di
Michelangelo Merisi da Caravaggio,
capolavoro assoluto di impressionante verità e folgorante bellezza,
dipinto tra il 1606 e il 1607
(www.piomontedellamisericordia.it)
Pranzo libero al centro di Napoli.
Nel primo pomeriggio proseguimento delle visite con il Palazzo
Reale: la splendida costruzione,
reggia "grandissima, ricca e maestosa", affacciata sull'attuale Piazza
Plebiscito, fu innalzata a partire dal
1600 per una delle capitali più grandi e popolose dell'impero spagnolo.
Il palazzo, abitato prima dai Vicerè
spagnoli (fino al 1707) e austriaci
(fino al 1734), poi dai Borbone (fino
al 1860), infine dai Savoia (fino al
1946), è stato centro e immagine
del potere, nonché snodo delle
vicende storiche di Napoli e del
Mezzogiorno per quasi quattro
secoli. Il progetto di un nuovo
Palazzo Reale per Napoli fu affidato
dal Viceré Fernando Ruiz de Castro
conte di Lemos, all'architetto
Domenico Fontana (1543-1607), tra
i più famosi architetti del tempo,
protagonista della Roma di Sisto V
(www.palazzorealenapoli.it).
Al termine, partenza per Roma.
Rientro previsto in serata.
Dato il largo anticipo con cui si provvede alla stesura di questo programma, si avvertono i signori associati
partecipanti della possibilità di modificare la successione o il contenuto
delle visite guidate proposte.
L’arte da vivere
Organizzazione Tecnica:
Convenia Turismo, Roma
Informazioni e prenotazioni:
infoline 3486960431
www.associazionestilema.it
[email protected]