Appunti per una riflessione critica sull`integrazione dei rifugiati

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Appunti per una riflessione critica sull`integrazione dei rifugiati
Appunti per una riflessione critica
sull'integrazione dei rifugiati
Percorsi plurimi
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l’inserimento economico, che concerne in primo luogo il conseguimento di
un’autonomia economica, attraverso l’accesso ad un’occupazione dignitosa;
l’inserimento sociale, attraverso la costruzione e la gestione autonoma di
relazioni, la partecipazione all’associazionismo, l’impiego del tempo libero,
nonché l’accesso ad un alloggio decoroso;
l’inserimento culturale, mediante l’acquisizione di competenze linguistiche,
l’accesso a opportunità formative e l’elaborazione di processi di mediazione
culturale;
l’inserimento politico, attraverso percorsi di piena partecipazione alla vita della
società e di cittadinanza.
Una prima definizione: L’idea di integrazione definisce una
partecipazione attiva e piena, in autonomia e secondo un
mutuo riconoscimento, alla vita della società.
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Parole chiave
Rifugiato, richiedente asilo. Il rifugiato
è un cittadino straniero che – come
stabilito dalla Convenzione di Ginevra
del 1951 relativa allo status dei rifugiati
– per il fondato timore di essere
perseguitato per motivi di “razza”,
religione, nazionalità, appartenenza ad
un determinato gruppo sociale o
opinione politica, chiede protezione ad
un Paese al di fuori del territorio del
Paese di cui ha la cittadinanza. Il
richiedente asilo è, invece, un cittadino
straniero che ha presentato richiesta di
protezione ed è in attesa di ricevere
risposta.
Richiedente e titolare di protezione
internazionale. I termini richiedente e
titolare di protezione internazionale
indicano il richiedente e il titolare dello
status di rifugiato o di una protezione
sussidiaria (accordata a un cittadino
straniero sprovvisto dei requisiti per
essere riconosciuto come rifugiato ma nei
cui confronti sussistono fondati motivi di
ritenere che, se ritornasse nel Paese di
origine, correrebbe un rischio effettivo di
subire un grave pericolo). Le espressioni
“richiedente” e “titolare di protezione
internazionale” vengono utilizzati al posto
di “richiedente asilo” e “rifugiato” per
includere, in modo più ampio, tutte le
diverse forme giuridiche di protezione.
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L’integrazione come processo di
lunga durata
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Integrazione è un concetto da usare con una certa
prudenza e per sua natura:
complesso → - non consente una definizione
univocamente condivisa;
- richiede apporti disciplinari differenti;
- indica un traguardo ma anche il
processo che mira a realizzarlo.
quali-quantitativo → Può essere definito attraverso:
- dimensione statistica (es. ind.economici)
- orientamento qualitativo
(ad es. dimensioni biografiche o culturali).
multidimensionale → dipende da una molteplicità di
variabili contingenti, spesso poco distinguibili.
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Appunti per una riflessione critica
sull'integrazione dei rifugiati
Molteplicità di variabili nel
processo di integrazione
approccio individuale
al contesto di arrivo e
scelte personali;
 configurazione sociale, economica e culturale
e storia dei territori;
 atteggiamento dei
cittadini italiani e
qualità dei rapporti
tra questi e gli stranieri;
Competenze pregresse
(conoscenza linguistica
e culturali);
Fattori
“oggettivi”
Fattori
“soggettivi”
 capacità personali di
risposta alle difficoltà, di
 politiche sociali adottate
e costruite nel territorio;
 tempo di
permanenza.
aspettative del singolo
rielaborazione di quanto è  Unità/divisione
familiare e consenso
stato lasciato e di
autonomia;
della famiglia;
nei confronti della società di
accoglienza (ruolo della cultura
di origine e delle esperienze);
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Tra assimilazione e coesistenza
Assimilazione
↓
Modello ass.
francese
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vs
Coesistenza
↓
Multiculturalismo
britannico
Caso tedesco-> "istituzionalizzazione
della precarietà” o "Gastarbeiter".
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“Universalismo sensibile alle
differenze”
“Inclusione non significa accaparramento
assimilatorio, né chiusura contro il diverso.
Inclusione dell’altro significa piuttosto che i
confini della comunità sono aperti a tutti:
anche - e soprattutto - a coloro che sono
reciprocamente estranei e che estranei
vogliono rimanere”
(J. Habermas, L’inclusione dell’altro. Studi di
teoria politica, Feltrinelli, Milano 1998, p. 10)
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sull'integrazione dei rifugiati
Rete per l’integrazione
− servizi educativi e formativi: istituzioni scolastiche, centri di
formazione professionale, centri territoriali permanenti, agenzie di
formazione linguistica;
− servizi di inserimento lavorativo: centri di orientamento al
lavoro, centri per l’impiego pubblici, agenzie private di
intermediazione lavorativa, organizzazioni datoriali e sindacali;
− servizi socio-sanitari: aziende sanitarie, consultori, servizi
sociali;
− agenzie socio-culturali: associazionismo culturale e sportivo,
associazioni di migranti e rifugiati, organizzazioni di volontariato,
comitati di cittadini, servizi alla cittadinanza.
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Dall’accoglienza all’integrazione
Servizi per l’integrazione:
 Socio-culturale:
apprendimento dell’italiano;
orientamento alla cittadinanza
(conoscenza del territorio e
dei suoi servizi) e
socializzazione;
 Lavorativa: formazione
professionale; tirocini e borse
lavoro.
 Alloggiativa: Orientamento e
mediazione all’alloggio.
Servizi per l’accoglienza:
 Giuridica: orientamento
giuridico, accompagnamento
all’audizione presso la
Commissione, patrocinio
legale;
 Sanitaria: accesso al SSN,
assistenza psicologica e
psichiatrica;
 Sociale: accesso ai servizi
sociali.
TUTELA
ATTIVAZIONE
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Accoglienza
e
- garantire misure di assistenza e
di protezione della persona;
- favorirne il percorso verso la riconquista della propria autonomia.
Accoglienza
integrata
Integrazione
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
Inserimento economico ->
conseguimento di un’autonomia
economica, attraverso l’accesso
ad un’occupazione e ad un
alloggio dignitosi;
inserimento sociale ->
costruzione e gestione autonoma
di relazioni, partecipazione
all’associazionismo, impiego del
tempo libero;
inserimento culturale ->
acquisizione di competenze
linguistiche, accesso a opportunità
formative e costruzione di
processi di mediazione culturale;
inserimento politico -> percorsi
di piena partecipazione alla vita
della società e di cittadinanza.
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Accoglienza
e
Integrazione
«L’integrazione ha un significato diverso da
quello di accoglienza e di tutela, perché si
attua con una modalità diversa.
Accoglienza e tutela sono azioni promosse
dagli operatori, mentre l’integrazione
riguarda l’autonomia dei beneficiari, non è
qualcosa che noi possiamo fare, ma è
qualcosa che fanno i beneficiari. Noi ci
teniamo molto a esplicitare questo fatto e a
mettere in rilievo il ruolo che possono avere i
servizi e i progetti, ma anche il ruolo che la
persona ha. Cerchiamo di far capire che
esiste questa corresponsabilità» (GF n. 9).
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Principali dispositivi formativi adottati nei
percorsi di inclusione sociale per richiedenti
e titolari di protezione internazionale
Livello orientativo-relazionale
 Relazione operatoreutente efficace
 Accompagnamento
dell’utente
 Orientamento al nuovo
contesto di vita e di
lavoro
Livello formativo
Livello socio-educativo
 Analisi dei bisogni di
formazione
 Formazione
linguistica
 Formazione
professionale
 Riconoscimento e
ricontestualizzazione
delle competenze
 Tirocinio formativo
 Certificazione delle
competenze
 Animazione socio-culturale
 Laboratori esperienziali
espressivi e di artigianato
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Molteplicità di
accezioni della
nozione di
integrazione sociale
Differente accezione nei
territori (contestualizzazione)
Differente accezione
nel tempo (evoluzione)
Temi emersi dall’indagine
in relazione alle diverse
accezioni della nozione di
integrazione sociale.
Possibili punti di vista
divergenti tra operatore e
utente
Necessità di un
approccio
individualizzato
Elaborazione di una definizione
“operativa” di integrazione
sociale dell’utente
Rifiuto di schemi
predeterminati
Attivazione delle risorse
personali dell’utente
Differente valenza
dell’integrazione
rispetto all’accoglienza
Prospettiva
dell’interdipendenza e
necessità di chiamare in causa
gli autoctoni
Corresponsabilità tra
operatore e utente nel
percorso di integrazione
Tempi dell’integrazione non
sempre coerenti con quelli
dell’accoglienza
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sull'integrazione dei rifugiati
Il servizio come
opzione politica sul
territorio
Relazione con gli enti locali e
gli altri servizi
Confronto sistematico e
consapevole con gli
altri servizi
Strumenti strategici per
la promozione
dell’integrazione
sociale
Temi emersi dall’indagine in
relazione ad una
configurazione del servizio
volta all’integrazione.
Valutazione di obiettivi anche a
medio termine
Definizione di un progetto
individualizzato per l’utente
Raccordo con il sistema della
Formazione continua
Rafforzamento della rete sul
territorio
Distacco di un operatore alla
gestione della rete con il
territorio
Negoziazione delle
decisioni tra
operatore e utente
Utilizzo di strumenti come il
“contratto di accoglienza” e il
“patto formativo”
Negoziazione delle posizioni
nella relazione operatoreutente
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Crisi del mercato del lavoro e
della casa
Criticità attribuibili
ai contesti territoriali e
alla società
Risalto delle carenze dello
stato sociale nei territori
Criticità nell’orientamento
dell’utente verso altri servizi
Temi emersi dall’indagine in
relazione alle situazioniproblema vissute dagli
operatori nella promozione
dell’integrazione sociale
degli utenti.
Scarso riconoscimento sociale
del ruolo degli operatori
Criticità attribuibili
ai servizi
Possibile scarsa
consapevolezza della
questione dell’integrazione
Eventuale mancanza di
chiarezza dei termini
dell’accoglienza
Possibile mancanza di
riflessione critica sulla pratica
Criticità attribuibili
all’utente
Difficoltosa traduzione dei
diritti acquisiti in realtà
effettiva
Vulnerabilità latente presente
in ciascun utente ed
esplosione del disagio in modo
imprevedibile
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Temi emersi dall’indagine in relazione alle prospettive future per le
strategie di promozione dell’integrazione sociale degli utenti.
Ricerca di nuove strategie
per l’alloggio
Incremento delle iniziative di
sensibilizzazione
del territorio per
costruire una
“cultura
dell’integrazione”
Ricerca di nuove
modalità di intervento
(soprattutto con gruppi
familiari mono-parentali e
persone
portatrici di specifiche
vulnerabilità)
Ricerca di una
maggiore sinergia con le
istituzioni scolastiche
Formazione del personale
delle istituzioni e dei servizi
Predisposizione di una
riflessione maggiormente strutturata
sul tema dell’integrazione
Rafforzamento dei tavoli
regionali di asilo
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