riv1/2016 x cliente.indd - atf associazione tecnici del freddo

Transcript

riv1/2016 x cliente.indd - atf associazione tecnici del freddo
N° 395
AN
N
IN
&FORDUSTRIA I
MAZ
IONE
ORGANO UFFICIALE
CENTRO STUDI GALILEO
per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione
Formazione e convegno internazionale CSG a Milano in MCE 2016:
Le nuove tecnologie su impianti e componenti, certificazioni
e la rivoluzione legislativa europea sui refrigeranti
Venerdì 18 marzo 2016 – Sala Sagittarius – ingresso libero
Nell’editoriale: informazioni e programmi su corsi e convegno in MCE
Certificazioni e Patentini CSG in Europa e nel mondo
Patentini e corsi nelle 15 sedi CSG in Italia
visionare nominativi e didascalie nell’interno
Anno XL - N. 1 - 2016 - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.453684 - 15033 Casale Monferrato
POSITIVE EXP
EXPERIENCE
Presente da 50 anni nel mercato della componentistica per la refrigerazione
e il condizionamento dell’aria, Castel ha consolidato la propria leadership grazie a una
straordinaria capacità organizzativa, un’elevata efficienza logistica e una costante attività di
ricerca e sviluppo. I numerosi award e le certificazioni ottenute dall’azienda sono la dimostrazione
dell’impegno di Castel nell’offrire al cliente un prodotto tecnologicamente aggiornato e un
servizio ben al di sopra degli standard di settore. Castel, esperienza italiana al servizio del freddo.
www.castel.it
Serie BM
Il classico gruppo
manometrico svizzero
Nuovo con luci a UV e LED
REF-LOCATOR
Cercafughe di
alto livello
REF-VAC
OCTA-WIRELESS
Vacuometro elettronico
Bilancia elettronica
ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche
applicabile per R32 e R1234yf
ENVIRO-DUO/-OS
Unità di recupero per tutti i
refrigeranti di uso comune
DIGIMON-SE
patent pending
Gruppo manometrico
digitale a 2 e 4 vie
HY-EX-6
Set espansore
idraulico completo
Per la gamma completa di
prodotti REFCO Vi preghiamo
di contattare il Vostro
distributore HVAC/R locale.
REFCO M
Manufacturing
anufacturing Ltd.
6285 Hitzkir
Hitzkirch
ch - Swit
Switzerland
zerland
www.refco.ch
www
.refco.ch
Refrigerazione
commerciale
La più vasta offerta di componenti, ricambi
e accessori in pronta consegna (24/48h)
• 5371 articoli
• 871 pagine
Guarnizioni per frigoriferi e celle frigorifere
Vi offriamo la soluzione totale e definitiva!
• 64 profili
• 620 guarnizioni standard
in pronta consegna
• Guarnizioni speciali
a richiesta
46 profili
3gg di produzione
www.lfricambi724.it
Software dedicato per guarnizioni standard e speciali
Ordinare guarnizioni non può essere più rapido e facile!
Ricambi per cucine professionali, macchine caffè, refrigerazione commerciale, attrezzature bar e vending e settore domestico
LF SpA - via Voltri, 80 - 47522 Cesena (FC) ITALY • Tel. +39 0547 34 11 11 • Fax +39 0547 34 11 10 • [email protected]
Tecnici di 3 generazioni in 40 anni di corsi con una media di oltre 3000 allievi allʼanno si sono specializzati al CSG
Tecnici specializzati
negli ultimi corsi e patentini
del Centro Studi Galileo
GLI ATTESTATI DEI CORSI, I PIÙ RICHIESTI DALLE AZIENDE, SONO
ALTRESÌ UTILI PER LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PREVISTA DAL
DLGS 81/2008 (EX LEGGE 626) E DALLA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
Lʼelenco completo di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici
specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo si può
trovare su www.centrogalileo.it (alla voce “Corsi > organizzazione”)
Corso di Tecniche Frigorifere specializzazione nel
Salento con il Docente Donato Caricasole al centro
della foto. I Corsi di Tecniche Frigorifere sono molto
importanti per prepararsi correttamente all’esame per
il Patentino Frigoristi. Vedere il Percorso Formativo per
il Tecnico del Freddo sul sito ufficiale del CSG.
TECNICI CHE HANNO
OTTENUTO IL PATENTINO
ITALIANO FRIGORISTI - PIF
A MOTTA DI LIVENZA
Salvagno Roberto
AUTAMAROCCHI spa
Trieste
Bernardi Matteo
Pieve di Soligo
Bertolin Giovanni
BERTOLIN EGIDIO
Fossò
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI
SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo”
Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo
D’Agostino Gabriele
FRIULAIR srl
Cervignano D.F.
Untersulzner Markus
HOFER GROUP srl
S. Cristina
Corda Warren
TELEBIT srl
Villotta
Bellantuono Luca
FRIULAIR srl
Cervignano D.F.
Lamberti Michele
Carrara
Vidotto Emanuele
TELEBIT srl
Villotta
El Moktatifi Youssef
GM SERVICE srl
Bolzano
Guiotto Luca
Valdagno
Notarianni Roberto
Lamezia Terme
Rispoli Maurizio
Pordenone
Romanetto Giuseppe
Jesolo
Ruzzon Marco
TUTTODIESEL srl
Monselice
Volpon Maurizio Gregorio
Grumolo Abbadesse
TECNICI CHE HANNO
OTTENUTO IL PATENTINO
ITALIANO FRIGORISTI - PIF
A ROMA
Bangrazi Stefano
BANGRAZI FRANCO
Cave
Lorenzi Fabrizio
BETALFA CONSULTING
Colleferro
Rizzo Filippo
BICOLD ENGINEERING srl
Arzergrande
Finotto Leonardo
COMBITEC VENEZIA srl
San Donà di Piave
Mazzoni Stefano
COOP. SERVIZI SOCIALI
LA GOCCIA scarl
Marostica
De Marco Lorenzo
COSTAN spa
Limana
La Carpia Sebastiano
CP CONTROL
OF POLLUTION srl
Mira
Nicolè Alberto
FAST EST srl
Padova
Bisioli Martino
FRIGOTECNICA sas
DI BINCOLETTO
Jesolo
Gli allievi del “Master del Freddo” ricevono gli attestati. Il Master è stato il corso specialistico per Tecnici del Freddo più
approfondito e completo che sia mai stato proposto. Ospitato dall’Università del Piemonte Orientale e realizzato in partnership
con il Politecnico di Torino accoglie partecipanti da tutte le Regioni Italiane. Da sinistra accanto all’allievo con l’attestato il
direttore CSG Marco Buoni e il docente Luca Rollino.
11
Silvestro Fabio
SIRTI spa
Milano
TECNICI CHE HANNO
OTTENUTO IL PATENTINO
ITALIANO FRIGORISTI - PIF
A VALLERMOSA
Bo Lucio
BIELLE IMPIANTISTICA sas
Olbia
Cossu Mattia
Iglesias
De Blasi Marco
Cortoghiana
Floris Luciano
FPF IMPIANTI
TECNOLOGICI srl
Gonnesa
Corso ad hoc del Centro Studi Galileo tenuto dal Docente Roberto Ferraris. I corsi ad hoc sono rivolti ad aziende e associazioni
di categoria che vogliono specializzare gli addetti in una particolare tematica, come refrigeranti alternativi, idrocarburi, anidride
carbonica, ammoniaca oppure nelle tecnologie di refrigerazione e condizionamento.
Piras Roberto
LITEC DI PIRAS
Decimoputzu
Carlini Giovanni
Roma
Orrù Marco
LOGISTICA NIEDDU srl
Roma
Pezzo Roberto
GENERAL EMPORIUM srl
Roma
Neacsu Catalin
HAPY srl
Roma
Giannella Domenico
HUDSON TECHNOLOGIES
EUROPE
Formello
TECNICI CHE HANNO
OTTENUTO IL PATENTINO
ITALIANO FRIGORISTI - PIF
A NAPOLI
Tedesco Domenico
AERONAUTICA MIL.
2° REP. GENIO
Ciampino Roma
Garofalo Luciano
AERONAUTICA MIL.
2° REP. GENIO AM
Ciampino Roma
D’Aniello Ivan
Casalnuovo di Napoli
Di Tullio Danilo
Bari
Padula Gabriele
ELECTRONIC SYSTEM
Torre S. Susanna
Donno Francesco
SIRTI spa
Milano
Cortis Stefano
OPERA COOP. SOCIALE
ONLUS
Cagliari
Nirchio Nicola
SIRTI spa
Milano
Lugas Alessandro
PAU FRANCESCHINO & C. snc
Collinas
Ilie Gigi
Riano
Russo Mario
IMPRIM srls
Maccarese - Fiumicino
Aveta Vincenzo
OLIVA COSTRUZIONI
E SERVIZI srl
Napoli
Pezzotti Enzo
Pomezia
Poce Alfredo
RECIR srl
Roma
Roca Fabio
Cerveteri
Stefanetti Stefano
SEI STEFANETTI
ELETTROIMPIANTI
Castelraimondo
Sforza Andrea
Pietrabbondante
Borda Angelo
TECHNODAL srl
Roma
12
Lezione di specializzazione dei Docenti Centro Studi Galileo sulla CO2. L’R.& D. Department Manager della Castel Alessandro
Farina illustra il funzionamento dell’impianto ai Docenti CSG da destra Davide Modica, Enrico Girola, Madi Sakande, Ilario
Spinello, Luigi Vanin, Roberto Ferraris e Stefano Sarti
CIL DI LEMBO SALVATORE
De Flandre Renato
Lembo Giuseppe
Torremaggiore
CIMADON FRANCO
Pomezia
COLD TECH IMPIANTI srl
Ronchi Daniele
Varedo
DELAVILLE srl
Palozzi Alessandro
Roma
DF ELETTRICA DI D’ALTERIO
D’Alterio Francesco
Campagnano di Roma
DI FAZIO MARIO
Anzio
DI MICHELE MARCO
Pescara
DIECI DI DICESARE
Carducci Valeriano
Dicesare Luciano
Cerignola
Corso sulle Tecniche Frigorifere presso la sede Centrale del Centro Studi Galileo di Casale Monferrato con il coordinatore
Luigi Nano. Correva l’anno 1990!
Sanna Francesco
PAU FRANCESCHINO & C snc
Collinas
BERTOTTO F.LLI & C. snc
Bertotto Ovidio
Asigliano V.se
Peddoni Roberto
Uras
CACCIOTTI GIAMPIERO
Cacciotti Mauro
Carpineto Romano
Pilia Riccardo
REPA DI PILIA
San Vito
Pilia Aldo
REPA DI PILIA
San Vito
CAPUTO VITO
Mola di Bari
CARAVAGGIO SPORTING
VILLAGE
Esposito Gaetano
Napoli
ENER SERVICES GAS srl
Manna Daniele
Napoli
CHEMTURA ITALY srl
Zanette Pietro
Latina Scalo
ENERCOOP scarl
Fia Andrea
Roma
CARIOTTI FILIPPO
San Giovanni La Punta
CHINCHAY SULCA HUGO
CLAUDIO
Roma
ESSEVUEMME srl
Mastroianni Antonio
Roma
CAROSI TECNOCLIMA
Verdosci Dario
Velletri
CICATIELLO srl
Proietti Roberto
Fiumicino
EUROFLUID IMPIANTI
Paderno Carlo
Adro
Murru Valentino
SOLAR SYSTEM
SARDEGNA
Cagliari Pirri
Succa Pierluigi
Assemini
Svetenco Leonid
Olbia
Tronci Alberto
Settimo San Pietro
Ullasci Raffaele
Monastir
CORSI A ROMA
ACQUA AZZURRA snc
Ceccarelli Alessandro
Cipolloni Andrea
Frosinone
ALFANO ALFONSO & FIGLI srl
Alfano Domenico
Spina Salvatore
Gragnano
Corso di Tecniche Frigorifere a Casale Monferrato. La sede della lezione pratica è lo stabilimento Cold Car, storica azienda
leader nella produzione di camion frigoriferi.
13
FIORINI IMPIANTI srl
Fiorini Baccio
Viareggio
FRIGO GIOVE & CO sas
Verdoliva Giovanni
Castellammare di Stabia
FULL SERVICE GAS srl
Fusca Paolo
Ionadi
GALLOTTI COSTANTINO
Roma
GECAP srl
Scarozza Gianfranco
Roma
GENERAL IMPIANTI snc
Bianco Andrea
Ponte San Nicolò
GIRONI ALEX MATTIA
Bussero
GM IMPIANTI srl
Migliori Marco
Latina
HORECA SERVICE srl
Iacobucci Daniele
Campobasso
Il Docente Stefano Sarti consegna i famosi Attestati, molto richiesti dalle aziende, nella sede dei Corsi di Bologna del Centro
Studi Galileo. La presenza femminile ai corsi di preparazione al Patentino Frigoristi è in crescita.
IDROKALOR srl
Landi Lorenzo
Roma
ISEP srl
Bizzarri Stefano
Ippoliti Marco
Fiano Romano
IDROKLIMA srl
Rossi Lucio
San Giorgio Liri
ITM srl
Romani Alessandro
Anagni
IMPIANTI TECNOLOGICI
DI MEMETI DIJEVIT
Memeti Dijevit
Roma
LA TERRA SALVATORE
Ragusa
MAGONI MAURO
Roma
MARIANI LUCA
Roma
MARTUFI TOMMASO
Grottammare
MASOTINA IMPIANTI srl
Masotina Andrea Corrado Marco
Opera
MD IMPIANTI
Mignogna Donato
Riccia
MIDA IMPIANTI DI MILAN
Bon Aldo
Spinea
MECCANICA BRUCIATORI srl
Cone Catalin Florin
Salmi Simone
Casalecchio di Reno
MOCCI MARCELLO
Roma
MICIELI G. srl
Inverni Gianluca
Micieli Giulio
Taranto
NIEDDU CASALLONI
CARLO ANTONIO
Golfo Aranci
NORTHROP GRUMMAN
ITALIA spa
Zanier Massimo
Pomezia
NOVA SIR snc
Belli Stefano
Biagioni Daniele
Roma
ODOARDO ZECCA srl
Basti Raffaele
Silvestrini Mauro
Pescara
ORSINI FABIO MASSIMO
Poggio Nativo
PETAS srl
Begali Andrea
Desideri Daniele
Colognola Colli
PIZZINI ANGELO
Levico Terme
RCA ROMANA
COSTRUZIONI APPALTI
Maggi Luca
Roma
ROFFO ANGELO
Roana
Master del Freddo presso l’Università del Piemonte Orientale sede di Casale Monferrato, storica Capitale del Freddo.
Il Docente Centro Studi Galileo Giuseppe Bisagno apre i lavori della terza giornata di corsi
14
CORSI AD AGLIANA
ARREDAMENTI FOLEGNANI
Folegnani Nicola
Casola Lunigiana
CAPONI MORANDO
Pontedera
CIOLINI TERMOTECNICA
Ciolini Yuri
Prato
ELI LILLY ITALIA spa
Ancillotti Massimiliano
Sesto Fiorentino
FENICE IMPIANTI srl
Marseglia Pietro
Quarrata
ITAF srl
Tarlev Ilie
Chiazzano
Nella sede centrale dei Corsi Centro Studi Galileo è in corso una lezione singola di brasatura. Eseguire una perfetta brasatura è
requisito essenziale per l’ottenimento del Patentino Frigoristi ed è inoltre molto importante in fase di realizzazione degli
impianti prevenendo perdite e conseguenti malfunzionamenti.
RONCO IMPIANTI sas
Femia Eugenio Anselmo
Femia Vincenzo Alessandro
Roma
RUGGIERO VINCENZO
Mola di Bari
SAFRA srl
Ceccarelli Sieva
Viterbo
SILVI ENZO
Campanelli Luca
Castel Giorgio
SIRAM spa
Baldazzi Fabrizio
Florea Alexandru
Schlirò Domenico
Verboso Enrico
Zanin Maurizio
Milano
SIRTI spa
Autuori Pasquale
Di Ronza Ciro
Gallizzo Antonio
Milano
SIT SISTEMI E IMPIANTI
TECNOLOGICI srls
Angius Davide
Eusebi Giacomo
Roma
SP ENERGY SOLUTIONS srl
Pupulin Simone
Cisterna Di Latina
TECNODUO IMPIANTI srl
Paternostro Daniele
Palermo
THESIS IMPIANTI spa
Mammone Patrizio
Paternostro Mauro
Roma
SPARAGNA MARIO GIUSEPPE
Marina di Minturno
TOTINO VINCENZO
Colosimo Domenico
Catanzaro
STUDIOARREDO spa
Brunozzi Giovanni
San Giovanni Teatino
VGL DI ARBORE
Arbore Giuseppe
Trani
ITIC IMPIANTI srl
Olivieri Alessandro
Figline e Incisa V.no
MUGNAI MIRKO
Lastra a Signa
PANIMBONI LUCA
Palazzo di Assisi
TECNO SERVICE srl
Gioia Sandro
Prato
CORSI A BRUGINE
BENNET spa
Oliva Marco
Pini Emiliano
Montano Lucino
Un corso ad hoc per il Patentino Frigoristi PIF è appena terminato a Roma. Il Docente Donato Caricasole posa con gli allievi visibilmente soddisfatti,
dopo la tradizionale cerimonia di consegna degli attestati. L’attrezzatura indispensabile per il tecnico del freddo e un impianto di prova sono materiale
indispensabile per un buon corso.
15
CRIOCABIN spa
Baldon Matteo
Praglia di Teolo
CLIMATIKA SERVICE snc
Belfiglio Ivan
Piantedo
ELECTROLUX PROFESS.
De Giorgio Paolo
Vignocchi Massimiliano
Pordenone
CORIM BRIANZA sas
DI VALUSSI
Valussi Mauro
Cesano Maderno
ERBAGGIO DAVIDE UBALDO
Terzo
DRAGONI FABRIZIO
San Fiorano
FOGAL REFRIGERATION srl
Busetto Sirio
Ronchi dei Legionari
EDIL IDROTERMO
DI TULLIO LUIGI
Tullio Luigi
Balsorano
FRIGOR BOX
INTERNATIONAL srl
Fantini Contardo
Scandiano
LUVE spa
Almasio Andrea
Liccardo Biagio
Mariani Giovanni
Uboldo
SCOTSMAN ICE srl
Costantino Giovanni
Bettolino di Pogliano
SIAT DI SIAS ANTONIO sas
Sias Antonio
Sassari
SOLVAY SPECIALTY
POLYMERS ITALY spa
Gargiulo Aniello
Spinetta MarengoAlessandria
TECNOARIA DI SEMENZATO snc
Semenzato Massimiliano Andrea
Guanzate
EMMEGI SERVICE
DI GIRARDINI
Girardini Marco
Seriate
EMMETI
DI SQUARATTI & C. snc
Rimedio Manuel
Squaratti Elena
Squaratti Marco
Morbegno
FERRERO spa
Stucchi Fabrizio
Pozzuolo Martesana
GAT srl
Pintossi Andrea
Concorezzo
GHELLER SIMONE
Cadorago
GM SERVICE srl
Castioni Dennis
Rizzi Marcello
Bolzano
IGECO ITALIA srl
Bagnoli Gianluca
Giovannoni Mauro
Misinto
INGANNAMORTE CIRO
Caponago
KRIOS srl cr
Fabio Luca
Milano
KUMAR KAMAL
Carobbio
MARCHEGIANI VALENTINO
Rho
MERCURI ANGELO FRINDES srl
Mercuri Mauro
Milano
MERCURI ANGELO FRINDES srl
Carrara Ivo
Zingonia
MERCURIO srl
Pigani Gabriele
Pisogne
NAE ALIN CRISTIAN
Gallarate
OBRELLI srl
Muller Leandro
Zanetti Alessandro
Lavis
OLIVA MASSIMO
Bollate
PAGHERA ROBERTO
Ghedi
Sede dei Corsi Centro Studi Galileo di Roma. Una perfetta
brasatura. E’ bene osservare come il Tecnico del Freddo
indossi tutte le attrezzature di sicurezza previste: pastrano di
materiale ignifugo, guanti e occhiali. La formazione Centro
Studi Galileo punta anche a creare Tecnici consapevoli dei
rischi e che sappiano operare in sicurezza.
TERMICA BUSI DI BUSI
Busi Nicola
Bozzolo
ZORZI FRIGOTECNICA srl
Illmer Daniel
Mayrhans Christoph
Merano
CORSI A MILANO
ALLORA TERMOIDRAULICO
Allora Davide
Bruino
AMATO WILCKER
Verano Brianza
BFINANCE srl
Bardotti Marco
Maggi Angelo
Milano
CABEC srl
Borghi Graziano
Saronno
CASALINO GIOVANNI
Vigevano
CLIMANORD srl
Masi Marco
Borgosesia
16
Gli appartenenti all’Aeronautica Militare del distaccamento di Villafranca (Veneto) e delle basi militari NATO in Italia si
avvalgono della collaborazione dei Docenti Centro Studi Galileo per la formazione dei propri Tecnici. Nella foto un gruppo di
Militari posano con gli attestati ottenuti a termine di un corso di Tecniche Frigorifere con il Docente Ilario Spinello.
Sommario
Direttore responsabile
Enrico Buoni
Responsabile di Redazione
M.C. Guaschino
Comitato scientifico
Marco Buoni, Enrico Girola,
PierFrancesco Fantoni, Alfredo Sacchi
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
11
Industrie che collaborano all’attività della rivista mensile
Industria & Formazione divise in ordine categorico
18
Editoriale
2016: la rivoluzione della refrigerazione!
20
Il ruolo del freddo nell’economia mondiale
D. Coulomb – Direttore International Institute of Refrigeration - IIR
25
Pubblicità
tel. 0142/453684
Introduzione – L’importanza del freddo – Il ruolo e le applicazioni del freddo
– Raccomandazioni
E-mail: [email protected]
Il punto di vista di ASERCOM nei confronti della proliferazione
dei refrigeranti
R. Leportier – Chairman comitato tecnico Asercom
31
Principi di base del condizionamento dell’aria
34
Guida ai costi finanziari, ambientali, di sicurezza e affidabilità
relativi alle fughe
37
Problemi di ritorno dell’olio nei compressori funzionanti
in parallelo: soluzioni impiantistiche
P.F. Fantoni – 189ª lezione
41
Utensili e strumenti
44
Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento
49
Redazione e Amministrazione
Centro Studi Galileo srl
via Alessandria, 26
15033 Casale Monferrato
tel. 0142/452403
fax 0142/525200
www.industriaeformazione.it
www.centrogalileo.it
continuamente aggiornati
www.EUenergycentre.org
per l’attività in U.K. e India
www.associazioneATF.org
per l’attività dell’Associazione dei
Tecnici del Freddo (ATF)
Corrispondente in Argentina:
La Tecnica del Frio
Corrispondente in Francia:
CVC
La rivista viene inviata a:
1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:
A) impianti frigoriferi industriali,
commerciali e domestici;
B) impianti di condizionamento e
pompe di calore.
2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.
3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
N. 395 - Periodico mensile - Autorizzazione
del Tribunale di Casale M. n. 123 del
13.6.1977 - Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria - Abbonamento annuo
(10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp
10763159 intestato a Industria & Formazione. Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00.
I numeri dei patentini in Italia, Corsi e Patentini in Europa
e nel mondo, Convegno e Incontri Formativi in MCE
M. Buoni – Vice Presidente Air Conditioning and Refrigeration European Association - AREA
e Segretario Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo – ATF
La segmentazione come fattore cruciale per il successo
La logica “fuzzy” nel condizionamento dei locali tecnologici
P.F. Fantoni – 169ª lezione
Introduzione – I locali tecnologici – Specifiche richieste – I costi di
gestione – La logica fuzzy
Real Alternatives Project
Introduzione – Impatto ambientale – Costi finanziari
Introduzione – Scelta della riserva dell’olio – Installazione della riserva
d’olio – Valvola di equalizzazione della pressione
Deutsche Gesellschaft fur Internationale Zusammenarbeit (GIZ) GmbH
incaricata dal German Federal Ministry for Economic Cooperation and
Development (BMZ)
Sigillanti e valvole – Multimetro e termometro digitale – Kit di ricarica e
rilevatore di perdita – Tagliatubo – Pinze – Kit di brasatura – Pinze e
estintori – Manometri e chiavi dinamometriche – Collettore di pressione a
quattro vie – Tubi del refrigerante – Utensili di svasatura e pressatura –
Saldatore (230 volt, 25 Watt) – Metro a nastro, livella a bolla d’aria, alesatore e torcia – Unità di recupero – Cilindro d’azoto e regolatore –
Spazzola, olio e chiavi Allen – Pettine a rastrello e contatore di velocità
(Parte centocinquantatreesima) – A cura di P.F. Fantoni
Effetto camino – Fan-coil – HFC – Liquido – Pressione assoluta –
Saturazione – Valvola di ritegno o di non ritorno
Aggiungi agli amici
“Centro Studi Galileo”
su Facebook
Diventa follower di
“Centro Studi Galileo”
su Twitter
Cerca i video di
“Centro Studi Galileo”
su YouTube
Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile
Industria & Formazione divise per ordine categorico
Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti
evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403
SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF
PRODUZIONE
COMPONENTI
BITZER ITALIA
compressori
Pietro Trevisan
36100 Vicenza
Tel. 0444/962020
www.bitzer.it
CASTEL
valvole, filtri, rubinetti,
spie del liquido
Giorgio Monaca
20060 Pessano c/Bornago
Tel. 02/95702225
www.castel.it
CORE EQUIPMENT
componentistica per
refrigerazione e condizionamento
Daniele Passiatore
50127 Firenze
Tel. 055/334101
www.core–equipment.it
DANFOSS
compressori, filtri, spie del
liquido, valvole
Massimo Alotto
10137 Torino
Tel. 011/3000511
www.danfoss.com
DENA
accumulatori di liquido, filtri
Daniele Francia
15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/454007
www.dena.it
DORIN
compressori
Giovanni Dorin
50061 Compiobbi
Tel. 055/623211
www.dorin.com
EMBRACO EUROPE
compressori ermetici
Marek Zgliczynski
10023 Riva presso Chieri
Tel. 011/9437111
www.embraco.com
EMERSON CLIMATE
TECHNOLOGIES
compressori, componenti
Floriano Servizi
21047 Saronno
Tel. 02/961781
www.ecopeland.com
18
FRASCOLD
produzione compressori per
refrigerazione e condizionamento
Giuseppe Galli
20027 Rescaldina
Tel. 0331/742201
www.frascold.it
FRIGOR GAS
ricambi, riparazione e revisione
compressori
Alessandro Trezzi
20091 Bresso
Tel. 02/6100048
www.frigorgas.com
OLAB
elettrovalvole, raccordi, pompe
Jessica Rota
25030 Torbole Casaglia
Tel. 030/2159411
www.olab.it
REFCO
produzione e fornitura
di componenti e strumenti per
la refrigerazione
Daniel Meyer
6285 Hitzkirch - Svizzera
Tel. 0041/41/9197294
Alessandro Bergamaschi
Tel. 344/1992030
www.refco.ch/it
RIVACOLD
gruppi frigoriferi preassemblati
Giorgio Signoretti
61020 Montecchio
Tel. 0721/919911
www.rivacold.com
TERMORAMA
componenti e compressori
Vittorio Massariello
20098 San Giuliano Milanese
Tel. 02/9881005
www.termorama.com
TESTO
apparecchi di controllo,
sicurezza e regolazione
Fabio Mastromatteo
20019 Settimo Milanese
Tel. 02/335191
www.testo.it
VULKAN ITALIA
cercafughe, connessioni tubi,
giunti lokring
Riccardo Turolla
15067 Novi Ligure
Tel. 0143/310230
www.vulkan.com
WIGAM
componenti, gruppi
manometrici, pompe vuoto,
stazioni di ricarica, lavaggio
Gastone Vangelisti
52018 Castel San Niccolò
Tel. 0575/5011
www.wigam.com
MORELLI
accessori per refrigerazione e
condizionamento, compressori,
condensatori, evaporatori
Fausto Morelli
50127 Firenze
Tel. 055/351542
www.morellispa.it
NEW COLD SYSTEM
RIVENDITORI
COMPONENTI
CENTRO COTER
unità condensanti,
aeroevaporatori, accessori
Nicola Troilo
70032 Bitonto
Tel. 080/3752657
www.centrocoter.it
ECR ITALY
compressori, controlli, gas
refrigeranti chimici
Marco Curato
20128 Milano
Tel.02/25200879
www.ecritaly.it
ELVE
revisione compressori frigoriferi
Franco Boraso
30020 Fossalta di Piave
Tel. 0421/303177
www.elve.it
FRIGO PO
ricambi e guarnizioni per
refrigerazione professionale
Luigi Moretti
42045 Luzzara
Tel. 0522/223073
www.frigopo.it
FRIGO PENTA
accessori per refrigerazione
e condizionamento
Bruno Piras
09122 Cagliari
Tel. 070/275149
www.frigopenta,it
FRIGOPLANNING
ventilatori, frigoriferi industriali
e componenti
Antonio Gambardella
83100 Avellino
Tel. 0825/780955
www.frigoplanning.com
LF RICAMBI
ricambi per refrigerazione
commerciale e cucine professionali
Michele Magnani
47522 Cesena
Tel. 0547/341111
www.lfricambi724.it
componentistica per
refrigerazione e condizionamento
Madi Sakande
40012 Calderara di Reno
Tel. 051/6347360
www.newcoldsystem.it
RAIME
refrigerazione industriale e
commerciale
Gennaro Affabile
80146 Napoli
Tel. 081/7340900
www.raime.it
RECO
componenti e impianti
per la refrigerazione e il
condizionamento
Stefano Natale
70123 Bari
Tel. 080/5347627
www.re-co.it
SAMA GREGORIO & FIGLI
condizionamento, refrigerazione,
riscaldamento
Vittorino Pigozzi
23900 Lecco
Tel. 0341/1885728
www.samagregorio.it
SPLUGA
componentistica, energie
rinnovabili, pompe
Andrea Cagnacci
09010 Vallermosa
Tel. 0781/79399
www.spluga.it
VIOLA
componenti per refrigerazione e
condizionamento, saldatura, impianti
Vittorio Chinni
70123 Bari
Tel. 080/5061742
REFRIGERAZIONE
COMMERCIALE
MONDIAL GROUP
armadi frigoriferi
Claudio Fossati
15020 S. Giorgio Monferrato
Tel. 0142/478211
www.mondialgroup.it
SANDEN VENDO EUROPE
distributori automatici
Valter Degiovanni
15030 Coniolo
Tel. 0142/335153
www.sandenvendo.com
FRIGORIFERI SPECIALI
ANGELANTONI FRIGORIFERI
camere climatiche, criogenia,
tecnologie avanzate
Cesare Angelantoni
20126 Milano
Tel. 02/9397011
www.angelantoni.it
ELETTRONICA VENETA
apparecchiature didattiche
Gian Andrea Cesaratto
31045 Motta di Livenza
Tel. 0422/765851
www.elettronicaveneta.it
PRODOTTI CHIMICI
N.C.R. BIOCHEMICAL
tecnologie chimiche per la
refrigerazione
Marco Novi
40050 Castello d’Argile
Tel. 051/6869611
www.ncr-biochemical.it
STUDIO BORRI ROBERTO
prodotti chimici, torri raffreddamento
10096 Collegno
Tel. 011/4056337
SALDATURA
ITALBRAS
saldatura e brasatura
Nicola Bordin
36100 Vicenza
Tel. 0444/347569
www.italbras.com
RIV.O.GAS.
gas refrigeranti chimici
Paolo Secco
15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/452202
www.rivogas.it
SALDOGAS
gas e componenti per la saldatura
Antonio Marotta
80146 Napoli
Tel. 081/2280111
www.saldogas.it
CAMION FRIGORIFERI
COLD CAR
trasporti refrigerati
Giuseppe Morano
15040 Occimiano
Tel. 0142/400611
www.coldcar.it
ZANOTTI
trasporti refrigerati
Nancy Marchini
46020 Pegognaga
Tel. 0376/555156
www.zanotti.com
CELLE FRIGORIFERE
ARREDAMENTI
FRIGORBOX
celle e magazzini frigoriferi,
pannelli isolanti
Contardo Fantini
42019 Scandiano
Tel. 0522/983565
www.frigorbox.it
REFRIGITAL
indumenti e accessori per il freddo
Andrea Taccone
17100 Savona
Tel. 019/802426
www.refrigital.it
SPERANZA FRANCESCO
accessori per la refrigerazione
e condizionamento
89029 Taurianova
Tel. 0966/645463
LUBRIFICANTI
SACIRT
lubrificanti minerali
Carlo De Rinaldis
00157 Roma
Tel. 06/41793441
www.sacirt.it
REGOLAZIONE
E STRUMENTAZIONE
CAREL
regolazione elettronica,
sistemi di supervisione
Mauro Broggio
35020 Brugine
Tel. 049/9716611
www.carel.it
DANFOSS
compressori, filtri, spie del
liquido, valvole
Massimo Alotto
10137 Torino
Tel. 011/3000511
www.danfoss.com
ECONORMA
FLUIDI FRIGORIGENI
HONEYWELL FLUORINE
gas espandenti, gas refrigeranti
chimici
Giancarlo Matteo
20090 Assago
Tel. 348/2641783
www.honeywell.com
RIVOIRA
fluidi secondari monofasici, gas
refrigeranti chimici
Paolo Tirone
Tel. 011/2253897
Ennio Campagna
Tel. 02/35793309
20157 Milano
www.rivoiragas.com
REFRIGERAZIONE
INDUSTRIALE
TECHNOBLOCK
unità monoblocco, unità
condensatrici, chiller
Nancy Marchini
48029 Suzzara
Tel. 0376/555156
www.zanotti.com
SOFTWARE
ENERCLIMA
software condizionamento,
refrigerazione
Marcello Collantin
35125 Padova
Tel. 049/8829652
regolatori di temperatura e umidità
Alessandro Mattiuzzi
31020 San Vendemiano
Tel. 0438/409049
www.econorma.com
EUROLAB
taratura per strumentazione
industriale
Virgilio Prussi
20813 Bovisio Masciago
Tel. 02/39677257
www.eurolab.mi.it
INFICON - SERVICE TOOLS
cercafughe, recuperatori
e bilance
Maurizio Roncoroni
40060 Osteria Grande
Tel. 051/0361054
www.tdm-sas.it
KRIWAN ITALIA
ingegneria dei sistemi
Paolo Molteni
23868 Valmadrera
Tel. 0341/1765501
www.kriwan.com
LABORATORIO
METROLOGICO VENETO
ENERGIE RINNOVABILI
CLER ENERGIE
ALTERNATIVE
installazione solare fotovoltaico
Giovanni Filippi
15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/454216
www.clersrl.it
GMP ENGINEERING
impianti solari termici
Giuseppe Pullini
20093 Cologno M.se
Tel. 02/27207599 - 02/25410672
www.gmpengineering.it
ARIA CONDIZIONATA
ARGOCLIMA
impianti condizionamento, split,
multisplit, VRF, pompe di calore
Domenico Zanchetta
21013 Gallarate
Tel. 0331/755111
www.argoclima.com
DAIKIN AIR
CONDITIONING ITALY
aria condizionata, vendita
condizionatori
Marco Dall’Ombra
20097 S. Donato M.se
Tel. 02/51619205
www.daikin.com
RECIR
riscaldamento e condizionamento
Giovanni Migliori
00159 Roma
Tel. 06/43534503
TERMOIDRAULICA
AGOSTINI
accessori condizionamento
Fabrizio Agostini
00178 Roma
Tel. 06/7183958
www.t-agostini.com
ENTI CERTIFICATORI
BUREAU VERITAS ITALIA
ente certificatore
Cristina Norcia
Massimo Dutto
20126 Milano
Tel. 02/270911
www.bureauveritas.com/certificazione
tarature, calibrazioni,
realizzazione strumenti
Nicola Occari
35010 Limena
Tel. 0423/724340
www.laboratoriometrologicoveneto.it
TECNEA
TESTO
TUV ITALIA
GRUPPO TUV SUD
apparecchi di controllo,
sicurezza e regolazione
Fabio Mastromatteo
20019 Settimo Milanese
Tel. 02/335191
www.testo.it
ente certificatore
Francis Lanaud
15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/540705
www.tecnea-italia.it
ente certificatore
Francesco Lega
20099 Sesto San Giovanni
Tel. 02/241301
www.tuvitalia.it
19
Editoriale
2016: la rivoluzione
della refrigerazione!
I numeri dei patentini in Italia,
Corsi e Patentini in Europa e nel mondo,
Convegno e Incontri Formativi in MCE
MARCO BUONI
Vice-Presidente Air Conditioning and Refrigeration European Association - AREA
Segretario Generale Associazione dei Tecnici italiani del Freddo - ATF
Il nostro settore inizia l’anno più caldo
con l’inverno più caldo e con buone
prospettive per i lavori dei prossimi
mesi. In questo 2016 tuttavia ci attende qualcosa che ancora non vediamo
ma che presto coinvolgerà tutti noi: è
iniziato il phase down, l’eliminazione
graduale dei gas refrigeranti attualmente maggiormente utilizzati in particolare nel nostro Paese.
I paesi nordici già da tempo hanno sviluppato una politica di cambio delle
tecnologie nella direzione della tutela
ambientale. L’Italia invece è molto legata ai refrigeranti cosiddetti tradizionali
sintetici come gli HFC ad alto potenziale di riscaldamento terrestre e quindi dannosi per l’ambiente.
L’Italia risulta inoltre, dal report di EEA
(European Environment Agency),
Fluorinated Greenhouses Gases
Report 2014, sempre in testa per le
aziende che comunicano i dati di produzione, import ed export di Fgas (60
aziende contro 45 della Germania
seconda in classifica), significando
presumibilmente che ne è pure uno dei
maggiori utilizzatori e consumatori.
L’EEA dimostra che nel 2014, anno
prima dell’entrata in vigore della nuova
regolamentazione, c’è stata una corsa
allo stoccaggio di gas refrigeranti
temendo una carenza degli stessi.
Questo avrà l’effetto di calmierare i
prezzi finché i magazzini saranno pieni,
per poi di colpo avere un brusco
aumento. Aumento che si rivelerà
ancor più drastico, in quanto la mancanza sarà immediata. Già due produttori mondiali hanno annunciato
aumenti di prezzi del 15%, ma è solo
l’inizio.
20
Tra il 2010 e il 2013 si è avuto un forte
calo del consumo degli HFC dovuto
alla crisi e alle regolamentazioni. Nel
2014 si è avuto un 90% di incremento
appunto dovuto all’aumento dello stoccaggio.
Il problema che riscontriamo quindi in
Italia è una drastica riduzione della
disponibilità dei refrigeranti alla quale
non siamo pronti. Siamo impreparati
sia dal punto di vista di costruzione
degli impianti che li utilizzano, sia dal
punto di vista degli operatori, i Tecnici
del freddo, che sono abituati a fare
carica, recupero, controllo, installazione, manutenzione, riparazione di
impianti ”tradizionali”.
L’informazione ed il continuo monito-
raggio saranno quindi indispensabili
per il nostro Paese.
La formazione viene subito dopo. I
nuovi gas alternativi, che vedranno il
tasso inverso di crescita rispetto alla
decrescita degli HFC (ne rimarrà solamente il 20% nei prossimi 15 anni),
sono gli idrocarburi, l’ammoniaca, la
CO2 e i refrigeranti HFO e le loro
miscele.
Questi refrigeranti, esclusi forse gli
idrocarburi, sono sconosciuti alla maggior parte dei Tecnici del Freddo e
quindi senza indugi il nostro settore
deve muoversi e mostrare nuovamente quella dinamicità che lo contraddistinse nei decenni. La maggiore rivoluzione di sempre ci aspetta!
I NUMERI DEI PATENTINI
IN ITALIA
Entro il 1° gennaio 2017 gli Stati
Membri dovranno redigere e fare
applicare nuovi programmi di formazione e di certificazione che includano
i refrigeranti alternativi. L’Associazione
dei Tecnici del Freddo ATF con il
Centro Studi Galileo CSG insegnano
da 20 anni l’ammoniaca, dal 2004 la
CO2, e dal 2008 gli idrocarburi. Sono
inoltre prossimi i corsi sugli HFO con
una primaria azienda del settore refrigeranti e l’R32.
Alcuni paesi come l’Olanda hanno
preso alla lettera la nuova regolamentazione e hanno istituzionalizzato
delle certificazioni per l’uso dei gas
refrigeranti alternativi alla stregua di
quanto previsto dalla normativa
Europea per gli F-gas con l’ormai riconosciuto in ogni Stato Membro
Patentino Frigoristi.
In Italia probabilmente non si arriverà a
questo ma l’informazione e la formazione sulle alternative sarà indispensabile e obbligatoria per tutti i Tecnici del
Freddo che fanno manutenzione e
riparazione e prima ancora per tutti i
Tecnici che costruiscono, progettano e
installano questi nuovi impianti.
Senza allarmismi si vuole porre
l’accento ancora una volta sull’importanza della professionalità e della
conoscenza. Se le tendenze di mer-
Immagini Fonte EPEE: Come cambierà l’uso dei refrigeranti nella refrigerazione commerciale e negli impianti
di condizionamento domestico split.
cato saranno smentite allora sarà
stato un accrescimento del proprio
bagaglio esperienziale ma se al contrario le previsioni saranno confermate il settore si troverebbe in una fase
gravissima di stallo. Le Associazioni
internazionali hanno lanciato questo
allarme parecchie volte nel corso dei
summit mondiali di Dubai (Protocollo
di Montreal) e Parigi (Cambiamenti
Climatici)
Questa è tra l’altro la ragione per la
quale Paesi del Medio Oriente come
Emirati Arabi (Dubai) e Arabia
Saudita, da tempo, sono contrari a
questo trend che li danneggerebbe
ancor più che l’Italia che invece non
pare avere una reazione degna di
questa emergenza.
Ad oggi in Italia sono 50.576 i Tecnici
che hanno ottenuto la qualifica di
Tecnico del Freddo che maneggia i
gas refrigeranti fluorurati (Patentino
Frigoristi), il secondo paese europeo
per numero è il Regno Unito che a
novembre 2015 aveva 38.000 tecnici
certificati. Questi dati danno un’idea
dei volumi del nostro Paese.
20 Tecnici dei paesi della Confederazione Russa (Ukraine, Bielorus, Tagikistan, Uzbekistan) hanno ottenuto il Patentino Italiano Frigoristi
valido in tutta EU e riconosciuto nel mondo.
21
Un recente studio della CNA indica che
i tecnici iscritti sono 73.437 (dicembre
2015), quindi sono 23000 le persone
che attendono di iscriversi per sostenere l’esame per la certificazione.
Queste persone presumibilmente
ancora non hanno approfondito i “vecchi gas”, condizione indispensabile
per approcciarsi ai nuovi alternativi.
Le aziende certificate sono in una
situazione ancora peggiore. Sono
solamente 20.768 quelle che hanno
dimostrato con la certificazione di
essere preparate con l’attrezzatura
tarata, il personale qualificato e formato e le procedure di buona gestione
del refrigerante.
La CNA ci viene ancora una volta in
aiuto indicandoci che quelle iscritte,
compreso quelle che ancora non
hanno proceduto a fare la certificazione, sono 48.262 (meno della metà si
sono certificate e hanno quindi le carte
in regola per restare sul mercato).
Detto questo ci attendono ancora i
nuovi gas, che, secondo la guida
AREA sullo studio e la formazione,
devono essere oggetto di formazione
ulteriore rispetto ai gas fluorurati.
Infatti oltre alle normali caratteristiche
degli Fgas, i “nuovi”, pongono problemi di infiammabilità, tossicità e alte
pressioni; problematiche che si vanno
ad aggiungere alle normali caratteristiche degli impianti frigoriferi a compressione di Vapore.
Il futuro del settore sarà florido per
quei tecnici che sapranno stare al
passo con i tempi. Un’ulteriore opportunità sarà offerta dai controlli energetici ed ambientali su tutti gli impianti
esistenti che potranno essere eseguiti
solo da personale certificato.
La sola Associazione dei Tecnici del
Freddo, tramite il Centro Studi Galileo,
ha permesso a 10.000 tecnici di essere certificati e poter esercitare la professione in ogni paese europeo, visto
il mutuo riconoscimento della qualifica
ottenuta tra tutti gli stati UE.
Il Centro Studi Galileo, patentato oltre
il 20% di tutti i Tecnici del Freddo presenti in Italia e formati oltre 60.000
tecnici in 41 anni di lavoro, quest’anno festeggia i 40 anni di nascita della
rivista per il Tecnico del Freddo e del
Condizionamento “Industria & Formazione” che da 8 anni è scaricabile e sfogliabile su tablet o smartphone e da 2
anni è pure presente con un blog online.
22
I Patentini Centro Studi Galileo
in Europa e nel Mondo
Dura ormai da 12 anni la collaborazione con le Nazioni Unite
Programma Ambientale UNEP, a cui si è aggiunta da 5 quella con
UNDP Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo e recentemente con l’UNIDO Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale. Con tutte le agenzie ONU sopranominate e con la
Commissione Europea, il CSG, l’ATF e l’AREA portano avanti una
fattiva collaborazione con la stesura di progetti per la formazione,
informazione e certificazione di tecnici in Europa come il progetto europeo Real Alternatives che ha permesso ad esempio, con
fondi europei, di preparare un corso online capace di formare dal
punto di vista teorico i Tecnici del Freddo sui refrigeranti alternativi ed in particolare sulla pericolosità per la loro infiammabilità,
tossicità ed alte pressioni. Continuano inoltre i corsi ed i patentini in tutto il Mondo sotto mandato delle Nazioni Unite.
Recentemente sono state svolte sessioni in Arabia Saudita e
paesi del Medio Oriente, ricchi di impianti di condizionamento e
quindi con grande necessità di tecnici preparati.
Inoltre per i Paesi Africani è di questi giorni l’inizio di una collaborazione finalizzata alla formazione dei tecnici della refrigerazione con una sessione di certificazione e con la preparazione di
uno schema di certificazione per i paesi francofoni Bénin,
Burkina Faso, Capo Verde, Côsta d’Avorio, Sénégal e Togo.
Un progetto che si affianca ai già molteplici iniziati e diversi già
conclusi per i paesi dell’ex-Unione Sovietica (certificati lo scorso
settembre), Balcani (Serbia, Croazia, Montenegro, Albania,
Bosnia… certificati 1 anno fa), Turchia, Gambia e Tunisia.
La certificazione europea dei Tecnici del Freddo è riconosciuta in
tutto il mondo come garanzia di buon lavoro e buona pratica nella
gestione dei refrigeranti e degli impianti che li utilizzano e il
Centro Studi Galileo è garante della buona realizzazione delle
sessioni di certificazione in tutto il mondo.
I Paesi Arabi vedono nella certificazione europea dei Tecnici che installano gli impianti di
condizionamento un’indispensabile garanzia per i loro impianti, vitali visto il clima torrido
Gli incontri formativi gratuiti
in Mostra Convegno Expocomfort
Aggiornamento al XVI Convegno
Europeo sulle Ultime Tecnologie
del Freddo e del Condizionamento
VEDI ALLEGATO
Questo argomento sarà uno dei principali che verranno ampiamente
descritti al prossimo evento del settore: la Mostra Convegno Expocomfort
MCE2016, in cui 16 incontri formativi
e un convegno internazionale potranno accrescere la formazione e la professionalità di tutti i Tecnici del freddo
associati all’Associazione dei Tecnici
del Freddo e di tutti i Tecnici che la visiteranno.
Le nuove tecnologie devono essere
studiate per poter essere utilizzate.
In particolare si parlerà il 16-17-18
Marzo in Fiera Milano-Rho Mostra
Convegno Expocomfort di:
• Patentino Frigoristi – PIF, Imprese –
CIF e registro d’impianto DPR 43/12
• Libretti di Impianto, Attrezzatura e ispezioni condizionamento DPR 74/13
• Nuovi refrigeranti e HFO
• Nuova attrezzatura per la certificazione delle imprese con refrigeranti
alternativi
• Regolamentazione europea gas fluorurati e refrigeranti alternativi (sintetici
e naturali)
• Compressori ad Idrocarburi
• Apparecchiature Imprese Frigoristi –
CIF
• Compressori e applicazioni per HFO
• La taratura degli strumenti
• Strumenti per la rilevazione di perdite negli impianti di refrigerazione
• Applicazioni dei compressori in DC
in applicazioni ad alta efficienza
• Attrezzatura e giunti meccanici
• Compressori con nuove miscele HFC,
HFO a basso GWP e con idrocarburi
Per aderire basta inviare una email a
[email protected] indicando l’evento e il numero di partecipanti.
Il settore del freddo è nuovamente in
effervescenza, la dinamicità dello stesso è stata confermata negli anni da
diversi passaggi.
Oggi è il cambiamento più importante
di tutti i tempi.
Per parafrasare una importante pubblicità di questi giorni: è cambiata soltanto una cosa “TUTTO”.
●
In Montenegro i paesi balcanici che ora ambiscono ad accedere all’Europa vogliono la certificazione europea dei tecnici del freddo, svolta lo scorso anno con il Centro Studi Galileo, sotto
mandato ONU.
In Rwanda, nella foto, il CSG ha certificato tutti i tecnici dei paesi africani anglofoni, che
andranno a loro volta a iniziare uno schema di certificazione europeo in Africa. In Benin è
stato svolto lo stesso lavoro per i paesi francofoni dell’Africa occidentale.
Ing. Sarti fa lezione in Arabia Saudita, un’ulteriore lezione e relativa certificazione è stata organizzata il 28 Febbraio 2016 sempre con la docenza, esaminazione e organizzazione del CSG
23
Tecnici della Turchia hanno ottenuto il Patentino in quanto la Turchia
ambisce ad entrare in Europa.
In Eritrea l’esaminatore Cattabriga ha certificato 15 tecnici del
paese sotto mandato UNIDO.
NOTIZIE DALL’EUROPA
LEGISLAZIONE
REFRIGERANTI
Fgas: Il Regolamento 2015/2067 sostituisce il 303/2008 – È stato pubblicato,
insieme con gli altri atti di attuazione, il Regolamento di esecuzione (UE)
2015/2067 sui requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco
della certificazione delle persone fisiche per quanto riguarda le apparecchiature
fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, e le unità di
refrigerazione di autocarri e rimorchi refrigerati, contenenti gas fluorurati ad
effetto serra, e per la certificazione delle società per quanto riguarda le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, contenenti gas fluorurati ad effetto serra.
Il nuovo Regolamento ha innescato alcune domande circa la validità dei certificati rilasciati ai sensi del regolamento 303/2008. Il principio di base che regola la questione è l’articolo 10, § 7 del nuovo regolamento F-Gas 517/2014: “i
certificati esistenti e gli attestati di formazione rilasciati in conformità al
Regolamento 842/2006 restano validi in conformità con le condizioni in cui
sono stati emessi“. Solo nei paesi (o regioni) che richiedono un rinnovamento, quando il certificato rilasciato sulla base del regolamento 842/2006 raggiunge la fine della sua validità, il rinnovo sarà quindi disciplinato dal nuovo
regolamento F-gas.
In pratica, ciò significa che il rinnovo della certificazione includerà informazioni
sui refrigeranti alternativi.
Si deve notare che dal 1 luglio 2017 il personale che lavora su unità di refrigerazione di camion e rimorchi refrigerati dovrà essere certificato.
Tuttavia, tale obbligo non pregiudica la validità dei certificati per le apparecchiature fisse.
(Pagina 3 della Newsletter AREA per i soci ATF)
Aumentate del 90% le importazioni di F-gas – Le importazioni di gas fluorurati sono aumentate del 90% nel biennio 2013-2014, secondo un’indagine condotta dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA). Questo perché vi è la tendenza
ad aumentare lo stoccaggio di questi gas in vista del progressivo phase-down
previsto dai Regolamenti Europei.
Gli HFC immessi sul mercato nel 2014 sono aumentati del 61% rispetto all’anno
precedente. La relazione dell’AEA ritiene che questo sia dovuto al fatto che le
aziende hanno voluto diminuire le loro scorte in previsione del contingentamento previsto a partire dal 2015. Il rapporto osserva che le esportazioni di HFC sono
continuate a crescere per il quinto anno consecutivo, in crescita del 24% rispetto al 2013 un termini di CO2-equivalente.
Al contrario, la produzione comunitaria di gas fluorurati ha visto un calo per il
quarto anno consecutivo dal 2011. L’anno scorso ha subito un calo annuo del
15% espressa in tonnellate, o dell’11% in termini di emissioni di CO2 equivalente. L’AREA ha osservato che il 2014 è stato caratterizzato da una serie di “circostanze particolari”, come ad esempio l’entrata in vigore delle nuove norme. I
gas fluorurati nella UE attualmente costituiscono circa il 2,5% di tutte le emissioni di gas serra, espresse in termini di CO2 equivalente.
(Pagina 6 della Newsletter AREA per i soci ATF)
ENERGIA
Direttiva Ecodesign – L’emanazione della Direttiva è attesa nel primo trimestre
2016. Nella bozza preparata sono oggetto di progettazione ecocompatibile (per
migliorare l’efficienza delle risorse in fase di produzione, l’efficienza energetica,
la riparabilità, l’aggiornabilità, la durata e la riciclabilità dei prodotti) i container
refrigerati.
Secondo quanto previsto dalla Direttiva, la progettazione ecocompatibile dei container refrigerati consentirebbe il raggiungimento di un potenziale risparmio
energetico nel 2030 di circa 6 TWh di energia primaria.
(Pagina 4 della Newsletter AREA per i soci ATF)
Direttiva EPDB – La consultazione svoltasi tra giugno e ottobre 2015 ha mostrato che la revisione della Direttiva sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici
(EPDB) risulta adeguata per le nuove costruzioni.
Per quanto riguarda le politiche a livello distrettuale e cittadino per aumentare
l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili negli edifici, sono da tenere presenti le seguenti raccomandazioni:
- Ridurre al minimo il fabbisogno energetico per il riscaldamento ed il raffreddamento attraverso la riduzione della domanda dell’involucro edilizio;
- Seguire un approccio integrato con un migliore utilizzo delle reti termiche e del
teleriscaldamento e teleraffreddamento;
- Seguire un approccio che si concentra sulla riduzione di energia primaria a
livello di sistema. (Pagina 4 della Newsletter AREA per i soci ATF)
Direttiva Efficienza Energetica – Al Parlamento Europeo continua la discussione sulla revisione della Direttiva, il cui documento finale è atteso entro la fine del
2016. I membri del Parlamento incoraggiano sempre più profonde ristrutturazioni edilizie nonché l’uso di fonti energetiche sostenibili in riscaldamento e raffreddamento. Inoltre, promuovono l’istituzione, l’ammodernamento e
l’ampliamento di impianti di teleriscaldamento e di teleraffreddamento.
Pagina 5 della Newsletter AREA per i soci ATF)
Strategia europea per il riscaldamento e il raffreddamento – A novembre
2015 è stata pubblicata una bozza della strategia che probabilmente verrà promulgata per febbraio 2016. La bozza contiene diverse idee da attuare nell’ambito del quadro normativo esistente. Una di esse interessa anche la Direttiva EPBD
sulle prestazioni energetiche degli edifici per quanto riguarda il miglioramento di
tali prestazioni che si possono conseguire tramite il teleriscaldamento ed il teleraffreddamento. (Pagina 4 della Newsletter AREA per i soci ATF)
24
Speciale ambiente, clima, refrigerazione
Il ruolo del freddo
nell’economia mondiale
DIDIER COULOMB
29ª Nota Informativa
sulle Tecnologie del Freddo
INSTITUT INTERNATIONAL DU FROID
177, Bd Malesherbes - 75017 Paris
Tel. 0033/1/42273235 - www.iifiir.org
L’IIF pubblica regolarmente delle note
informative dedicate a tutti coloro che
hanno il compito di prendere decisioni
importanti nel mondo. Queste note
offrono una sintesi delle conoscenze
relative ai temi chiave legati alle tecnologie del freddo e alle sue applicazioni. Ogni nota propone degli assi di
sviluppo che abbiano una particolare
rilevanza per l’avvenire ed illustra le
relative raccomandazioni dell’’IIF.
L’IIF stima che il numero totale dei
sistemi del freddo, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore
attivi nel mondo arrivi a circa 3 miliardi. Le vendite annuali di questi dispositivi creano un giro di affari di circa
300 miliardi di dollari statunitensi.
Circa 12 milioni di persone nel
mondo lavorano nel settore del freddo, che utilizza il 17% del consumo
mondiale di elettricità.
I dati statistici presentati in questa
nota informativa mettono in evidenza
l’importanza del settore del freddo.
Un’importanza che sembra essere
destinata ad aumentare in futuro a
causa della crescita del fabbisogno di
freddo in molti settori diversi e del problema del riscaldamento del pianeta.
L’industria del freddo riveste un ruolo
di grande rilevanza nell’economia
mondiale, soprattutto nei settori dell’a-
Direttore International Institute of Refrigeration - IIR
limentazione, della salute, dell’energia
e dell’ambiente e coloro che hanno il
compito di prendere importanti decisioni hanno il dovere di esserne sempre più consapevoli.
Questa nota informativa è stata redatta da Didier Coulomb (Direttore generale del’IIF), Jean Luc Dupont (capo
del Dipartimento d’Informazione
Scientifica e Tecnica) e Audrey
Pichard (redattrice delle note informative) ed è stata sottoposta alla revisione di diversi esperti delle commissioni
dell’IIF.
INTRODUZIONE
Per molte persone, le applicazioni del
freddo si limitano al settore dei refrigeratori ad uso domestico, ai reparti surgelati delle grandi catene di distribuzione, alle piste di pattinaggio e ai
cannoni sparaneve. In realtà queste
applicazioni non sono che la parte più
visibile dell’industria del freddo che è
presente in molti settori diversi che
vanno dall’industria alimentare al condizionamento dell’aria e che riveste un
ruolo essenziale nei settori della
sanità, dell’energia e dell’ambiente.
Dal punto di vista economico, il freddo riveste un ruolo essenziale. Il
numero di lavoratori impegnati nel
freddo è in continuo aumento sia nei
paesi industrializzati sia in quelli in via
di sviluppo. Il freddo riveste un ruolo
essenziale anche nella riduzione delle
perdite, che si verificano dopo la raccolta e la macellazione, e nella conservazione delle derrate alimentari.
Grazie al fatto che permette di preservare le qualità sanitarie, nutritive ed
organolettiche dei prodotti, il freddo ha
acquisito un ruolo fondamentale nel
settore della distribuzione.
Come i refrigeratori e i congelatori, il
condizionamento dell’aria riveste un
ruolo essenziale nella vita di tutti i
giorni.
Il condizionamento dell’aria riveste un
ruolo chiave nello sviluppo economico
e sociale dei paesi più caldi.
Nel settore della sanità, il freddo permette di conservare i prodotti farmaceutici e le medicine, soprattutto i vaccini, nuovi trattamenti come la criochirurgia o la crioterapia sono stati possibili grazie allo sviluppo delle tecnologie alle temperature molto basse.
Il freddo è utilizzato anche in numerosi procedimenti di fabbricazione dall’industria alimentare a quella delle
bibite, alla produzione di prodotti chimici, alla costruzione meccanica e a
molti altri settori.
Inoltre, le tecnologie del freddo costituiscono la base delle pompe di calore che permettono di risparmiare
energia e di ridurre le emissioni di CO2
in tutte le applicazioni dell’industria e
dell’edilizia.
Nel settore dell’energia, le tecniche
criogeniche permettono di liquefare il
gas naturale, rendendolo più facile e
più economico da trasportare e da
stoccare.
Infine, il freddo è al centro dei progetti
scientifici più importanti come il Grande
Collisore di Adroni, l’acceleratore del
CERN.
L’industria del freddo riveste un ruolo
25
essenziale ed è in continuo aumento
nell’economia mondiale di oggi, fornendo contributi significativi nei settori
dell’alimentazione, della sanità, dell’energia e dell’ambiente. Il ruolo del
freddo dovrebbe essere sottolineato e
preso maggiormente in considerazione da coloro che hanno il compito di
prendere le decisioni.
Questa nota sintetizza I dati principali
che illustrano la posizione del freddo
su scala mondiale. Sono disponibili
ulteriori informazioni sul sito Internet
dell’IIF (www.iifiir.org), nella rubrica “ Il
freddo in cifre”.
Tabella 1.
Numero degli impianti refrigeranti in uso nel mondo, per applicazione.
L’IMPORTANZA DEL FREDDO
Dati economici
Per illustrare l’importanza del settore
del freddo, sulla base delle fonti indicate e a partire dai propri calcoli (che
si basano su dati parziali), l’IIF ha stimato le cifre più significative del parco
degli impianti refrigeranti in funzione
nel mondo.
Nel settore dell’immagazzinaggio
refrigerato, il volume totale dei magazzini refrigerati nel mondo rappresenta
circa 552 milioni di m3.
Sulla base di queste cifre, l’IIF stima
che il numero totale dei sistemi del
freddo, del condizionamento dell’aria
e delle pompe di calore in funzione nel
mondo arrivi a circa 3 miliardi, di cui
1,5 miliardi di refrigeratori ad uso
domestico.
Le vendite annuali nel mondo di
impianti di refrigerazione, di condizionatori dell’aria e di pompe di calore
creano un giro di affari di circa 300
miliardi di dollari americani, in paragone è maggiore di quello relativo alle
vendite annuali di automobili negli
Stati Uniti.
In Australia, secondo alcune stime,
l’industria del freddo arriva all’1,7%
del PIL.
Il freddo e il lavoro
L’importanza socio-economica del
freddo nel mondo di oggi può essere
illustrata attraverso i dati relativi all’impiego.
L’IIF stima che circa 12 milioni di persone lavorino nel settore del freddo a livello mondiale, dunque circa 4 persone su
1000 hanno un impiego legato alla fabbricazione, installazione, manutenzio-
26
da questo tipo di lavoro a causa delle
nuove esigenze relative alle problematiche energetiche ed ambientali.
Negli Stati Uniti, il numero di tecnici
impegnati nella manutenzione e nell’installazione nel settore del riscaldamento, del condizionamento dell’aria
e del freddo dovrebbe aumentare del
21% tra il 2012 e il 2022, con una crescita media superiore a quella prevista
per l’insieme dei posti di lavoro (11%).
Il settore del freddo impiega
circa 12 milioni di persone nel mondo.
ne e gestione degli impianti del freddo.
Questa proporzione è più elevata nei
paesi come l’Australia dove circa
173.000 persone, l’1,5% della popolazione attiva, lavorano in oltre 20.000
imprese che operano nel settore del
freddo.
In questo settore, la richiesta di installatori e di tecnici specializzati nella
manutenzione è in aumento a causa
dell’aumento del fabbisogno di freddo
e delle qualifiche specifiche richieste
Il freddo e l’energia
Il consumo dell’ elettricità utilizzata per
il freddo e il condizionamento dell’aria
è aumentato negli ultimi anni sia nei
paesi industrializzati sia in quelli in via
di sviluppo.
Il settore del freddo, ivi compreso il condizionamento dell’aria, utilizza circa il
17% dell’elettricità totale consumata a
livello mondiale. Questa stima dell’IIF si
basa sull’analisi di dati parziali relativi al
consumo di elettricità per settori e zone
geografiche nel mondo.
Questo valore del 17% è particolarmente significativo in quanto il rendimento energetico degli impianti è in
continuo miglioramento.
Illustra l’importanza del settore del
Diagramma 1.
Ripartizione mondiale del consumo di elettricità nel settore
del freddo (%).
Settore residenziale
Settore terziario
Settore industriale
Il diagramma 1 illustra la ripartizione su scala mondiale del consumo di
elettricità del settore del freddo nei settori residenziale, terziario ed industriale (stime IIF).
Diagramma 2.
Raffronto tra il consumo mondiale di elettricità del settore del freddo
e quello degli altri settori.(%)
Freddo
Industria*
Residenzia*
Terziario*
Agricoltura e foreste*
Trasporto*
Altri settori*
*escluso il consumo del settore del freddo.
Il diagramma 2 permette di raffrontare il consumo di elettricità del settore
del freddo con quello degli altri settori, sulla base dei dati dell’IEA e dei dati
dell’IIF.
freddo che dovrebbe avere una crescita continua nei prossimi anni sia
per l’incremento del fabbisogno di
freddo in numerosi settori sia per il
riscaldamento del pianeta.
Si stima, dunque, che l’aumento della
richiesta mondiale di elettricità dovuta
al freddo potrebbe rappresentare
entro il 2030 l’equivalente di tre volte
la capacità della produzione annuale
di elettricità del Regno Unito.
Il freddo e l’ambiente
Il contributo del freddo alla componente ambientale dello sviluppo sostenibile può essere illustrato grazie al ruolo
essenziale delle tecnologie del freddo
nella conservazione della biodiversità
grazie alla crioconservazione delle
risorse genetiche.
Le tecnologie del freddo sono considerate come un mezzo di cattura del
CO2 emesso dalle centrali elettriche di
grandi dimensioni e dagli impianti
industriali; permettono, inoltre, di
liquefare il CO2 in vista di un suo stoccaggio sotterraneo.
I sistemi refrigeranti e le pompe di
calore sono tra le tecnologie che
rispettano l’ambiente utilizzando energie rinnovabili.
Tuttavia, gli effetti negativi del freddo
sull’ambiente devono essere ugualmente presi in considerazione. Il 20%
circa dell’impatto degli impianti refrigeranti sul riscaldamento del pianeta è
dovuto alle emissioni dirette (fughe dei
fluorocarburi CFC, HCFC, HFC). Il
resto, ovvero l’80%, di questo impatto
è dovuto alle emissioni indirette originate dall’energia elettrica prodotta
dalle centrali elettriche utilizzando
combustibili fossili per far funzionare
questi impianti.
E’ la ragione per cui le azioni condotte
nel settore del freddo per combattere
il riscaldamento del pianeta si concentrano in due direzioni:
– la riduzione delle emissioni dirette
dei fluorocarburi nell’atmosfera grazie
ad un migliore contenimento dei refrigeranti, ad una riduzione della carica
di refrigerante, allo sviluppo di refrigeranti alternativi con un impatto climatico trascurabile o nullo, allo sviluppo di
tecnologie alternative alla compressione di vapore e alla formazione/certificazione dei tecnici.
– la riduzione del consumo di energia
primaria può essere ottenuta grazie
all’aumento del rendimento energetico
degli impianti refrigeranti.
IL RUOLO E LE APPLICAZIONI
DEL FREDDO
Il freddo e l’alimentazione
Il freddo riveste un ruolo essenziale nel
settore alimentare in quanto permette
di assicurare una conservazione ottimale delle derrate deperibili e di offrire
al consumatore prodotti sicuri e sani.
Tuttavia, la catena del freddo alimentare non è ancora sufficientemente
sviluppata, soprattutto nei paesi in via
27
Diagramma 3.
Ripartizione del consumo di elettricità del settore del freddo
(kWh/anno/ persona) tra le regioni del mondo*
* seguendo la definizione SRES delle regioni del mondo del GIEC (17)
NAM: America del Nord
PAO: Pacifico
WEU-EEU: Europa Ovest, Centrale e Est
FSU: Stati indipendenti dell’ex-Unione Sovietica
MEA: Medio Oriente e Africa del Nord
LAM: America Latina e Caraibi
CPA: Asia e Cina centrale
SAS-PAS: Asia del sud e altri paesi Asia Pacifico
AFR: Africa subsahariana
Il diagramma 3 mette in luce le differenze tra il consumo di elettricità del settore del freddo tra le regioni del mondo, in base ai livelli di sviluppo e alle condizioni climatiche. A livello mondiale, 440 kWh sono consumati ogni anno e
per abitante al fine di soddisfare il fabbisogno di freddo; tuttavia, questa cifra
varia tra 76 nell’Africa sub sahariana e 2.697 nell’America settentrionale.
di sviluppo. La produzione alimentare
mondiale comprende circa un terzo
delle derrate deperibili che necessitano
della conservazione con il freddo. Si
stima che nel 2010, su una produzione
alimentare mondiale di circa 6,300
milioni di tonnellate (prodotti agricoli,
pesci, carni, e latticini), solo circa 400
milioni di tonnellate siano state conservate per mezzo del freddo (refrigerate o
congelate), mentre la cifra avrebbe
dovuto essere di circa 2.000 milioni.
L’India ne rappresenta un chiaro esempio: meno del 4% dei prodotti freschi
del paese è trasportato utilizzando la
catena del freddo mentre la percentuale nel Regno Unito è del 90%.
Ne risultano considerevoli perdite alimentari ed economiche. Secondo l’IIF,
le perdite a livello mondiale imputabili
all’assenza della catena del freddo
sono molto elevate: fino al 20% della
disponibilità a livello mondiale. Nei
paesi industrializzati, le perdite alimentari causate dal mancato utilizzo
del freddo rappresentano il 9% della
produzione alimentare totale mentre
la percentuale dei paesi in vai di sviluppo arriva ad una media del 23%.
La FAO stima che la produzione alimentare nel mondo dovrà aumentare
28
del 70% (circa 4,400 milioni di tonnellate) per poter nutrire 2,3 miliardi di
persone entro il 2050 e il freddo avrà,
dunque, un ruolo di vitale importanza
in questo contesto.
Il freddo può anche apportare un contributo alla risoluzione del problema
della sotto alimentazione, soprattutto
nei paesi meno sviluppati. La creazione di catene del freddo delle derrate
deperibili nei paesi in via di sviluppo
dello stesso livello di quelle dei paesi
industrializzati, permetterebbe a questi paesi di avere una maggiorazione
del 15% delle derrate disponibili (circa
250 milioni di tonnellate).
E’ necessaria la presenza di un freddo
continuo ed onnipresente lungo tutta
la catena del freddo dei prodotti alimentari deperibili, dal produttore al
consumatore.
Nei supermercati, il 45% circa dell’elettricità consumata è dovuta alla presenza degli impianti refrigeranti che
forniscono il freddo necessario ai banchi vendita e alle celle frigorifere destinate alla conservazione delle derrate
refrigerate e surgelate. I negozi di piccole dimensioni, i ristoranti, i bar e gli
hotel non potrebbero continuare ad
esistere senza la loro presenza.
Circa 1,5 miliardi di refrigeratori e di
congelatori ad uso domestico sono in
servizio nel mondo. Sulla base del consumo di elettricità di questi apparecchi,
l’IIF stima che i refrigeratori ed i congelatori utilizzano circa il 4% dell’elettricità
totale consumata nel mondo.
Tuttavia, il rendimento energetico dei
refrigeratori è in costante evoluzione, e
vi è un’evoluzione qualitativa permanente delle etichette energetiche. Il
consumo di un refrigeratore ad uso
domestico è diminuito del 65% in 15
anni.
I consumatori non percepiscono che
in piccola parte la presenza degli
apparecchi refrigeranti che costituiscono la catena del freddo alimentare.
La trasformazione degli alimenti,
l’immagazzinaggio e il trasporto refrigerato, così come la distribuzione,
costituiscono altri anelli di questa
catena, invisibili al consumatore ma
essenziali (così come la manutenzione a livello di vendita al dettaglio e del
consumatore).
In Francia, circa 24 milioni di tonnellate di derrate alimentari sono trasformate ogni anno grazie al freddo e il
40% del cibo prodotto, circa 370 kg
per persona, necessita dell’applicazione del freddo.
Ora vi sono circa 4 milioni di veicoli
refrigerati in servizio nel mondo, compresi i furgoni, i camion, i semi rimorchi e i rimorchi. In Australia, i camion
refrigerati rappresentano il 5,1% del
traffico su strada.Tuttavia, entro il 2025,
sarà necessario quadruplicare la flotta
mondiale del trasporto refrigerato per
soddisfare il fabbisogno dei paesi
emergenti, soprattutto quelli asiatici, a
cominciare dalla Cina e dall’India.
D’altronde, il volume dell’immagazzinaggio refrigerato ha rappresentato 552
milioni di m3 nel 2014, con un incremento del 20% rispetto al 2012. L’India
ha recentemente superato gli Stati Uniti
ed ha ormai la maggiore capacità di
immagazzinaggio del mondo con un
volume di 131 milioni di m3.
L’ottimizzazione costante delle tecnologie del congelamento ha portato allo
sviluppo rapido di nuovi mercati alimentari come quelli dei prodotti surgelati e dei gelati. All’inizio degli anni
2010, la produzione annuale dei prodotti congelati era di circa 50 milioni di
tonnellate (alle quali bisogna aggiungere 20 milioni di tonnellate di gelati e
30 milioni di tonnellate di pesce).
Il consumo annuale di cibo surgelato
per abitante arriva a circa 50 kg nei
paesi come gli Stati Uniti, l’Irlanda, il
Regno Unito, la Svezia e la Germania.
Dai 225 miliardi di dollari USA nel
2012, il mercato dei prodotti surgelati
dovrebbe arrivare a 294 miliardi di dollari americani nel 2019, grazie a tassi
di crescita molto elevati, previsti per il
Brasile, la Cina, l’India e il Messico.
Il consumo dei prodotti surgelati
è superiore a 50 kg per abitante
negli Stati Uniti.
Il condizionamento dell’aria
Il condizionamento dell’aria costituisce una parte essenziale del settore
del freddo. Il suo utilizzo continua ad
aumentare sia nel settore del benessere dell’uomo che in quello dei processi industriali (tecnologie informatiche, biotecnologie,.. vedi 2.4 Il freddo
nell’industria).
Ogni persona trae una sensazione di
benessere solo ad una certa temperatura e ad un certo grado di umidità e
ha bisogno di una certa quantità di
aria fresca per respirare.
L’introduzione e l’evoluzione delle tecnologie del condizionamento dell’aria
negli ultimi 60-70 anni ha permesso a
regioni calde ed umide di svilupparsi
considerevolmente anche sul piano
economico.
Diversi studi indipendenti dimostrano
che la qualità dell’aria interna ha
un’influenza significativa sulla produttività degli impiegati. Temperature
ambiente inadatte hanno un impatto
negativo sul rendimento lavorativo e,
dunque, sull’economia. Nel Regno
Unito, 15,7 miliardi di euro vanno persi
ogni anno a causa della presenza di
temperature inadatte.
La diffusione del condizionamento dell’aria sta progredendo con rapidità.
Secondo le stime dell’IIF, rappresenta il
5% del consumo mondiale di elettricità.
Questa percentuale varia da paese a
paese a seconda del clima del paese e
del suo livello di sviluppo. Quasi assente nei paesi in via di sviluppo, rappresenta il 14% circa del consumo totale di
elettricità negli Stati Uniti e il 40% nella
città Indiana di Mumbai.
L’utilizzo del condizionamento dell’aria
si sviluppa soprattutto nelle economie
emergenti; in Cina, nel 1990 meno
dell’1% delle abitazioni di città avevano un condizionatore, nel 2009 la percentuale è salita a quasi il 100%.
Il mercato del condizionamento dell’aria rappresentava 72,3 miliardi di
euro nel 2012 per 128,5 milioni di
unità vendute. Dovrebbe raggiungere
82 miliardi entro il 2017 (+13,4%).
D’altronde, si prevede che il condizionamento dell’aria avrà un ruolo sempre maggiore nel contesto del cambiamento climatico e del rialzo delle temperature . Nello scenario di riferimento
relativo al cambiamento climatico,
l’IPCC stima che il fabbisogno energetico legato al condizionamento dell’aria ad uso domestico in estate aumenterà di oltre 13 volte tra il 2000 e il
2050 e di 30 entro il 2100.
Il condizionamento dell’aria dei veicoli
progredisce ad un ritmo ancora maggiore in quanto i nuovi veicoli in vendita sono climatizzati. Vi sono al
momento 700 milioni di veicoli o autobus climatizzati in servizio nel mondo.
Il freddo e la salute
Il freddo ha un impatto diretto sulla
salute grazie alla conservazione delle
derrate alimentari e dei prodotti farmaceutici, ma anche grazie alle nuove
tecniche terapeutiche che utilizzano le
basse temperature.
Il freddo impedisce lo sviluppo dei batteri e dei patogeni tossici prevenendo
così le malattie di origine alimentare. Il
freddo limita fortemente il ricorso a conservanti chimici negli alimenti. Secondo
uno studio dell’OMS, dal 1930, la conservazione delle derrate alimentari resa
possibile dalla catena del freddo ha permesso di ridurre del 90% il numero dei
casi di tumore allo stomaco.
I prodotti sanitari termo sensibili, conservati a temperature controllate
(soprattutto tra +2 °C e +8 °C) conoscono uno sviluppo spettacolare in
tutto il mondo. La cifra di affari relativa
a questi prodotti aumenta del 20%
ogni anno. Anche se rappresentano
solo il 2% del volume totale dei medi-
cinali, il loro valore è del 15% circa. In
Francia, nel 2011, oltre il 50% dei
nuovi prodotti farmaceutici autorizzati
sul mercato dovevano essere conservati tra +2 °C e +8 °C.
Per quanto riguarda I vaccini, un
esempio interessante è il ruolo giocato dal freddo nella vittoria contro la
poliomielite. Nel 2013, il numero di
casi di poliomielite censiti nel mondo
era di 416, ovvero quasi mille volte
meno dei 350.000 recensiti nel 1988.
La criochirurgia è una tecnica di facile utilizzo ed economica che utilizza
macchinari relativamente semplici. La
crio-ablazione è utilizzata come trattamento clinico. La sua capacità di guarire per esempio il tumore all’esofago
è stata dimostrata con un tasso di riuscita del 70%. Per quanto riguarda i
carcinoma della pelle il tasso di guarigione raggiunge il 99%. La superconduttività, un fenomeno reso possibile
dalla criogenia, è alla base della tecnica della risonanza magnetica (IRM),
permettendo di offrire ai medici una
visione senza precedenti delle strutture interne del corpo umano.
La maggior parte delle macchine IRM
utilizzano magneti superconduttori per
mantenere campi magnetici potenti e
stabili. La risonanza magnetica ha un
vasto ventaglio di applicazioni nella diagnostica medica, si pensa che vi siano
più di 25.000 scanner nel mondo.
Infine, i benefici alla salute resi possibili grazie al condizionamento dell’aria
sono dimostrati nei periodi di forte
caldo: il numero di decessi nei periodi
caldi è diminuito dell’80% negli Stati
Uniti rispetto ai valori degli anni ’50.
Il freddo nell’industria
Il freddo è indispensabile nell’industria
agro alimentare (vedi 2.1), chimica,
della plastica, nell’edilizia; altre industrie di punta, come il trattamento elettronico dei dati o le biotecnologie, non
potrebbero esistere senza il freddo.
Il condizionamento dell’aria è importante non solo per la salute e il rendimento dell’uomo, ma ha un ruolo
importante nel settore industriale,
soprattutto nei nuovi settori dell’alta
tecnologia, a cominciare dalle tecnologie informatiche. I centri dati sono
responsabili dell’1,3% del consumo
mondiale di elettricità e il 50% di questo consumo è utilizzato per raffreddare gli impianti.
29
Nuovi settori legati all’energia si stanno sviluppando rapidamente, ad
esempio i gas liquefatti. Il commercio
mondiale del gas naturale liquefatto
(GNL) è triplicato dal 1997, raggiungendo 241,1 milioni di tonnellate nel
2014, ovvero il 10% del consumo
mondiale di gas. In Giappone, il maggior importatore di GNL al mondo, il
fabbisogno pressoché totale di gas è
assicurato grazie all’importazione di
GNL con l’eccezione di una piccolissima produzione all’interno del paese.
L’LHC, il più grande e potente acceleratore di particelle al mondo, utilizza
un anello di 27 chilometri di magneti
superconduttori mantenuti a -271,3°C
grazie alla presenza di elio super liquido per dare accesso alle alte energie
Acceleratore di particelle
del LHC CERN
necessarie a testare le teorie fondamentali della fisica delle particelle. La
scoperta del bosone di Higgs a luglio
del 2012 è il primo grande risultato
della ricerca associata all’LHC.
Il reattore termonucleare sperimentale
internazionale (ITER) ora in costruzione è un sistema di confinamento
magnetico del plasma di grandi dimensioni che ha lo scopo di dimostrare la
fattibilità della fusione termonucleare
per la produzione di elettricità. Questa
macchina utilizza grandi calamite
superconduttrici raffreddate alla temperatura dell’elio liquido e delle criopompe
raffreddate ad azoto liquido.
noni sparaneve, che utilizzano le tecnologie del freddo, sono i più popolari.
Per esempio, la pista da sci di Dubai
ha 21 cannoni sparaneve che producono 30 tonnellate di neve al giorno.
Le pompe di calore
Le pompe di calore sono dei sistemi
che utilizzano il ciclo refrigerante sia
per riscaldare sia per raffreddare.
Hanno un ruolo unico nel sistema
energetico del futuro.
Nessun’altra tecnologia è in grado di
fornire simultaneamente economie di
energia primaria, benefici economici
agli utilizzatori finali e una riduzione
dell’impatto sul clima.
In funzione di riscaldamento, sono
molto efficienti dal punto di vista energetico perché per ogni kW elettrico
consumato, vengono prodotti circa 4
kW di energia termica. Ciò corrisponde
ad un rendimento termico del 300%, in
confronto a quello del 70-80% delle caldaie tradizionali a gas o gasolio.
Le pompe di calore installate permettono di ridurre dell’1% circa le emissioni mondiali di CO2 che arrivano a
più di 32 miliardi di tonnellate.
Tuttavia, secondo l’AIE, le pompe di
calore potrebbero ridurre del 50% le
emissioni di CO2 del settore residenziale e del 5% di quello industriale.
Ciò significa che l’8% circa delle
emissioni potrebbe essere evitato
grazie alle pompe di calore.
RACCOMANDAZIONI
Sport e tempo libero
Le piste da pattinaggio ( circa 13.500
nel mondo), le piste artificiali per lo sci
e il bob e lo slittino, così come i can-
Distributore SUNISO
leader mondiale lubrificanti minerali
e sintetici (P.O.E.) per compressori frigoriferi
00157 ROMA - Via Melissa, 8
Tel. (+39) 06 41793441-5232
Fax (+39) 06 41793078
www.sacirt.it [email protected]
30
Tenendo conto dell’importanza della
sicurezza alimentare, della salute, dell’energia e dell’ambiente è chiaro che
il freddo riveste un ruolo essenziale
per l’umanità e che debba diventare
una priorità per i governi e nei settori
dell’insegnamento e della ricerca.
E’ necessario sviluppare la formazione nel settore del freddo e quella del
personale, orientare i giovani verso
questi mestieri del futuro che offrono
prospettive molto buone a lungo termine.
Uno sforzo particolare deve essere
fatto al fine di offrire un aiuto ai paesi
in via di sviluppo affinché si dotino di
capacità refrigeranti sufficienti ad assicurare la sicurezza alimentare e la
salute dei loro abitanti. Sono necessari investimenti nelle infrastrutture per
costruire gli impianti adatti.
L’efficienza energetica dei sistemi
refrigeranti deve essere ancora migliorata, attraverso lavori di ricerca e sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica, geotermica, biogas) che offrono delle alternative alla
rete elettrica necessaria a far funzionare questi sistemi. Il freddo riveste un
ruolo importante nelle diverse tecnologie di stoccaggio dell’energia ed è in
grado di migliorare la sostenibilità
delle reti elettriche.
Bisogna ridurre le emissioni dei refrigeranti a forte effetto serra ancora presenti nella maggior parte dei dispositivi
refrigeranti ivi compreso il condizionamento dell’aria grazie alla limitazione
delle fughe, alla diminuzione delle cariche e all’utilizzo dei refrigeranti naturali
o sintetici a debole effetto serra.
Le attività di ricerca e sviluppo legate
al freddo devono essere stimolate ed
incoraggiate dalle autorità nazionali
ed internazionali, dagli organismi che
si occupano dei finanziamenti e dalle
industrie pubbliche e private al fine di
migliorare la salute, il benessere e la
sostenibilità energetica ed ambientale
nel mondo.
●
Speciale eliminazione F-gas
Il punto di vista di ASERCOM
nei confronti della proliferazione
dei refrigeranti
REGIS LEPORTIER
Nella foto ASERCOM al XVI Convegno Europeo
Articolo tratto dal
16° Convegno Europeo
La segmentazione come fattore
cruciale per il successo
Con l’avvento delle recenti normative
europee sull’utilizzo dei refrigeranti
l’industria del riscaldamento, ventilazione, condizionamento aria e refrigerazione dovrà affrontare molteplici
sfide. Diversi regolamenti Ecodesign
richiedono standard di prestazione
minimi in termini di efficienza per prodotti specifici. Questi stessi prodotti
sono anche coinvolti nella dismissione
degli HFC imposta dal nuovo regolamento F-gas (UE) n. 517/2014.
ASERCOM sostiene in tutto e per tutto
la nuova normativa e i relativi benefici
ambientali. Tutti i membri di ASERCOM desiderano affrontare queste
sfide legislative con soluzioni affidabili
per i loro componenti e prodotti.
A partire dal 2017/2018 la dismissione
degli HFC imporrà una limitazione
delle quantità disponibili al 93% e al
63% rispettivamente. Queste percentuali dovranno essere ridotte di un ulteriore 11%, fino all’82% e al 52%,
rispettivamente, incorporando la quota
dell’11% ipotizzata per le apparecchiature pre-caricate importate nell’UE.
Le nuove gamme di prodotti dovranno
Chairman comitato tecnico
dimostrare miglioramenti significativi
in termini di efficienza energetica. Allo
stesso tempo questi prodotti dovranno
consentire l’utilizzo di quantità minime
di nuovi refrigeranti con il potenziale
di riscaldamento globale (GWP) più
basso possibile.
I divieti introdotti dalla direttiva F-gas
relativamente ai nuovi prodotti sono
definiti sulla base dei valori di GWP
dei refrigeranti utilizzati secondo
quanto alla seguente impostazione:
300 refrigeranti diversi, già utilizzati o
in fase di sviluppo. Gli sforzi volti a
strutturare analiticamente i prodotti
HVACR in gruppi o segmenti pertinenti hanno individuato un minimo di 4050 segmenti diversi. Questi segmenti
dovranno essere ulteriormente differenziati in base a un minimo di 3 condizioni climatiche (clima freddo, clima
temperato, clima caldo). ASERCOM
ritiene che una segmentazione corretta sia fondamentale per raggiungere
• 2015
➔ Frigoriferi domestici GWP ≥ 150
• 2020
➔ A/C portatili GWP ≥ 150
➔ Refrigeratori e freezers ermatici commerciali GWP ≥ 2500
➔ Refrigerazione stazionaria GWP ≥ 2500
➔ Divieto della riparazione con refrigeranti vergini GWP ≥ 2500
• 2022
➔ Ref. Multipack >40 Kw GWP ≥ 150 (eccetto in cascata GWP < 1500)
➔ Refrigeratori e freezers ermetici GWP ≥ 150
• 2025
➔ Monosplit A/C GWP ≥ 750
• 2030
➔ Divieto della riparazione con refrigeranti riciclati e rigenerati GWP ≥ 2500
Con riferimento al Global Warming
Potential (GWP) ASERCOM propone
in approccio più razionale per classificare i refrigeranti in base ai divieti
imposti dalla direttiva F-gas relativamente ai nuovi prodotti.
Attualmente ci sono sul mercato circa
l’obiettivo della riduzione dell’emissioni di CO2 da parte di tutti i settori che
utilizzano i refrigeranti all’interno di
apparecchiature frigorifere e per il
condizionamento dell’aria.
Questa nostra attività di segmentazione non vuole soltanto identificare in
31
Gruppi GWP <150 / <750 / <2500
Gruppo 1
basso
GWP
Gruppo 3
alto
GWP
Gruppo 2
medio
GWP
Gruppo 4
divieto
Approccio di segmento (Divisione)
Segmenti di applicazione
Settore di attività
■ Domestico
da 2
■ Commerciale Ref.
da 4 a 6
■ Trasporto
da 2 a 3
■ Industriale
da 4 a 10
■ Condizionatori fissi AC
da 5 a 11
■ Chillers / HPs
da 4 a 10
■ Condizionamento auto
da 1 a 2
Totale segmenti
Riferimenti:
RIEP / ADEME / UNEP / ASERCOM / SNAP / SKM
modo esaustivo tutte le applicazioni
relative ad ogni settore ma anche raggrupparle in base a caratteristiche
comuni rispetto a due differenti scenari di riduzione delle emissioni di CO2.
Il primo scenario (A) vuole raggruppare le soluzioni alternative per riduzione
delle emissioni di CO2 selezionando
quelle con valore di GWP dei refrigeranti da 2500 a 750.
Il secondo scenario (B) valuterà gli
sviluppi effettuati dal punto di vista dei
nuovi componenti identificando le
alternative che prevedono l’utilizzo di
32
50
refrigeranti del gruppo 2 con GWP da
750 a 150.
La seguente tabella (bozza) dà un’idea
dell’attività di ASERCOM nella valutazione e nel raggiungimento degli obiettivi identificati dalla direttiva F-gas.
L’obiettivo è la definizioni di alternative
sostenibili all’interno dei vari scenari,
identificati secondo il criterio del GWP,
per ognuno dei sotto-segmenti definiti
e relativo refrigerante utilizzato.
I membri di ASERCOM hanno già
valutato i potenziali refrigeranti in funzione delle loro prestazioni e l’impatto
dei costi su un periodo di diversi anni.
Per meglio soddisfare le esigenze dei
rispettivi mercati la ricerca condotta
dai membri di ASERCOM copre tutte
le molecole dei vari refrigerante fra i
quali i fluidi “naturali”, come R-744, R600a, R-290 e R-717 (ammoniaca),
HFO (in corso di valutazione), nonché
le miscele HFC-HFO zeotropiche.
Molti nuovi potenziali refrigeranti sono
inoltre una miscela di diverse molecole e sono quindi A2L con un glide elevato. Le conseguenze termodinamiche del glide possono comportare uno
scostamento significativo rispetto alle
prestazioni dichiarate.
I membri di ASERCOM progettano
come prassi i propri prodotti per una
durata in servizio attesa tra di 15-20
anni. La maggior parte dei membri di
ASERCOM è alla ricerca, da diversi
anni, di refrigeranti alternativi adatti ad
applicazioni specifiche. Il tempo di sviluppo di una gamma di prodotti è di
almeno 12 mesi nel caso di una semplice definizione di idoneità, a può arrivare a 3-4 anni per il completo sviluppo di un nuovo prodotto. I membri di
ASERCOM sono responsabili della
garanzia dei propri prodotti per quanto
riguarda la piena idoneità all’utilizzo di
uno specifico refrigerante.
Queste attività di sviluppo possono
essere condotte solo per pochi refrigeranti selezionati, quelli che dimostrano il più alto potenziale nelle prove
preliminari. Solo con un approccio
altamente focalizzato la nostra industria potrà conseguire gli obiettivi del
phase-down entro il lasso di tempo
stabilito. Ciò può essere ottenuto con
un approccio alla segmentazione
appropriato per ogni tipo di applicazione. La valutazione del peso dell’impatto della CO2 equivalente relativamente al settore, insieme alla priorità di
sviluppo della nostra industria, si tradurrà in risultati ottimali ed eviterà il
raddoppio degli sforzi di sviluppo
senza reali vantaggi.
I membri di ASERCOM sono ben
coscienti del significativo rischio di una
possibile proliferazione di molecole.
Questo è già stato sperimentato con il
protocollo di Montreal.
I membri di ASERCOM lavoreranno
insieme con l’obiettivo comune di
ridurre le emissioni dirette e indirette
di CO2.
●
Stima e andamento dei refrigeranti per singolo segmento
Esempio segmento refrigerazione commerciale, unità condensanti media temperatura
Gruppo 1
basso
GWP
Gruppo 2
medio
GWP
Gruppo 3
alto
GWP
Gruppo 4
divieto
Gruppo 4
divieto
Gruppo 3
alto
GWP
Gruppo 2
medio
GWP
Gruppo 1
basso
GWP
33
Speciale principi di base del condizionamento dellʼaria
Principi di base
del condizionamento dell’aria
La logica “fuzzy” nel condizionamento
dei locali tecnologici
169ª lezione
PIERFRANCESCO FANTONI
CENTOSESSANTANOVESIMA
LEZIONE DI BASE SUL
CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Continuiamo con questo numero il
ciclo di lezioni di base semplificate
per gli associati sul
condizionamento dell’aria, così come
da 18 anni sulla nostra stessa rivista
il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni
tiene le lezioni di base sulle tecniche
frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it.
Il prof. Ing. Fantoni è inoltre
coordinatore didattico e docente del
Centro Studi Galileo presso le sedi
dei corsi CSG in cui periodicamente
vengono svolte decine di incontri su
condizionamento, refrigerazione e
energie alternative.
In particolare sia nelle lezioni in aula
sia nelle lezioni sulla rivista vengono
spiegati in modo semplice e
completo gli aspetti teorico-pratici
degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE
LA RACCOLTA COMPLETA
DEGLI ARTICOLI
DEL PROF. FANTONI
Per informazioni: 0142.452403
[email protected]
È vietata la riproduzione dei disegni su
qualsiasi tipo di supporto.
34
INTRODUZIONE
Esiste un settore del condizionamento, un tempo di nicchia ma oggigiorno
sempre più diffuso, che richiede il controllo dei parametri dell’aria all’interno
di locali ove sono collocate apparecchiature tecnologiche che producono
durante il loro funzionamento grandi
quantità di calore. All’interno di tali
locali devono essere mantenute ben
specifiche caratteristiche dell’aria,
pena la problematicità di funzionamento di queste apparecchiature, per
lo più di natura elettronica.
Oggigiorno, però, non ci si può esimere, oltre che soddisfare le specifiche richieste ambientali, anche dal
tenere sotto controllo i costi di gestione di tali impianti di condizionamento.
La tecnologia dei compressori e delle
valvole di espansione aiuta in tal
senso ma è anche nei sistemi che
regolano il funzionamento dei controllori che si possono ottenere significativi risultati, come ad esempio
nella logica “fuzzy”.
I LOCALI TECNOLOGICI
Quando si parla di condizionamento
dell’aria generalmente, in modo quasi
automatico, si associa l’idea del trattamento dell’aria destinata ai locali frequentati da persone: il condizionamento, cioè, viene abbinato alla
necessità di creare delle condizioni di
temperatura e umidità idonee per il
benessere ed il comfort delle persone.
Non sempre è così, però. In alcuni
casi, che un tempo erano di nicchia
ma ora con l’evolversi della tecnologia sono sempre più frequenti, è
necessario provvedere al trattamento
dell’aria non tanto per favorire il
benessere umano ma solamente per
creare delle condizioni ambientali
che permettono il corretto funzionamento di apparecchiature e dispositivi contenuti all’interno degli ambienti
stessi: stiamo parlando dei locali tecnologici.
La repentina crescita delle telecomunicazioni senza filo, ma anche di altre
tecnologie come ad esempio quella
dei computer, quella digitale e quella
dei sistemi di immagazzinamento virtuale dei dati, ha comportato la nascita di molteplici e delicate apparecchiature, ormai prevalentemente di natura
digitale/elettronica, che per poter funzionare richiedono un’accurato e preciso controllo delle condizioni ambientali, pena la compromissione delle loro
funzionalità.
SPECIFICHE RICHIESTE
La particolarità dei locali tecnologici è
che piuttosto raramente sono frequentati da persone. Ciò di cui bisogna
tener conto, quindi, non sono tanto le
necessità di comfort umano quanto le
esigenze di garantire all’interno di tali
locali le condizioni standard indispensabili per il corretto funzionamento
delle apparecchiature in esso contenute. Una delle particolarità, come
vedremo in seguito, è quella che tali
locali devono rigettare una cospicua
quantità di calore anche nelle stagioni
fredde, cosa che non avviene comunemente quando si parla di condizionamento per il benessere delle persone. La presenza di tale quantità di
calore interno, infatti, non è dovuta
prevalentemente a infiltrazioni provenienti dall’esterno, come ad esempio
succede in qualsiasi frigorifero o cella
frigorifera o locale climatizzato, ma
viene generata sempre e costantemente in maniera endogena, anche
quando esternamente fa freddo: è il
funzionamento delle apparecchiature
che genera calore, sia nel periodo
estivo che in quello invernale con
l’aggravante, nel primo caso, che
risulta più problematico lo smaltimento di tale calore dato che l’ambiente
esterno è meno “disposto” ad accettarlo.
Da queste premesse appare chiaro
che una delle specifiche che necessariamente deve essere soddisfatta
all’interno di questi locali è il controllo
della temperatura ed il suo mantenimento entro limiti ben definiti. I componenti elettronici diventano maggiormente efficienti se riescono a dissipare tutto il calore da loro prodotto
durante il funzionamento. Ma anche gli
accumulatori d’energia vedono diminuire drasticamente la loro durata
temporale se non vengono mantenuti
alle temperature prestabilite.
Per questo è importante tenere sotto
controllo la temperatura nei locali tecnologici. Ma questa non è la sola
necessità che deve essere soddisfatta: ve ne sono almeno altre tre di
altrettanta vitale importanza.
La seconda è il controllo del grado di
umidità dato che anch’esso va ad
influire significativamente sulle corrette condizioni di funzionamento dei
dispositivi di natura elettronica. In caso
contrario, quando il grado di umidità è
troppo elevato, sono possibili indesiderati fenomeni di condensazione che
possono inficiare l’efficienza dei dispositivi elettronici.
Se invece il grado di umidità è troppo
basso sono possibili scariche elettriche che possono danneggiare i vari
componenti.
Il terzo è la qualità dell’aria, che deve
essere mantenuta entro livelli di
purezza ben definiti in quanto polvere,
particelle sospese e sporcizia in generale sono estremamente negativi per
Figura 1.
Esempio di condizionatore
per locali tecnologici.
(catalogo Aermec)
determinati tipi di apparecchiature.
Infine, quarta specifica, è la ventilazione del locale, ossia l’opportuno ricambio dell’aria interna che può essere
inquinata da prodotti di risulta del funzionamento delle apparecchiature e
che, in certi casi, può risultare dannosa per la salute umana: tali locali,
come già detto, sono scarsamente frequentati da personale ma in quei casi
in cui è necessario farlo è necessario
garantire che chi vi entra possa eseguire senza problemi di salute il compito che gli è stato affidato.
I COSTI DI GESTIONE
Oltre alle quattro esigenze sopra specificate, il cui rispetto è indispensabile
per poter garantire l’efficienza di funzionamento, possiamo aggiungerne
una quinta che al giorno d’oggi è divenuta ormai di importanza basilare per
qualsiasi attività di mercato: i costi di
gestione.
All’interno dell’attuale sistema economico stanno assumendo rilevanza
sempre maggiore tali costi, perchè
sono direttamente collegati al profitto
d’impresa, per cui la loro minimizzazione rende possibile la massimizzazione dei guadagni.
Le tecnologie di funzionamento delle
apparecchiature di condizionamento,
ma anche quelle legate alla loro
manutenzione, non possono più,
ormai, non tenere conto di questo
aspetto rilevante.
Ma i sistemi di controllo con tecnologia
tradizionale, quelli che lavorano rigidamente sulla base dei valori di set-point
impostati, non sempre consentono di
raggiungere tale obiettivo. Questo
nonostante l’evoluzione tecnologica
abbia portato all’utilizzo di componenti frigoriferi innovativi, come ad esempio i compressori scroll comandati da
inverter e le valvole di espansione
controllate elettronicamente.
Mediante essi si riescono ad ottenere
temperature del locale climatizzato
che permangono prossime a quelle
impostate, con fluttuazioni meno marcate di quelle che si ottengono con i
tradizionali compressori con funzionamento on/off o con le usuali valvole di
espansione termostatiche. Tale tecnologia è ulteriormente migliorabile se la
si abbina alla fuzzy-logic.
LA LOGICA FUZZY
I controllori tradizionali lavorano sulla
rigida base dei valori di set-point impostati. Nella fuzzy-logic, invece, i parametri che vengono presi a riferimento
per il controllo risultano essere meno
definiti. Per ottenere questo risultato
essi non si concretizzano unicamente
in valori numerici (ad esempio: se la
temperatura del locale sale al di sopra
di 25 °C allora avvia il compressore)
ma in valori di “tendenza” (ad esempio: se nel locale la temperatura
aumenta troppo allora avvia il compressore).
Ovviamente nella realtà la tecnologia
è ben più sofisticata dell’esempio
appena presentato. Ma l’importante è
comprendere come le “decisioni” del
controllore non vengano dettate solamente sulla base di una sola misura
(nell’esempio: la temperatura) ma di
una serie di misure o di parametri calcolati: la differenza tra la temperatura
reale del locale ed il set-point impostato (ossia quanto siamo “lontani”
35
dalla temperatura che vogliamo avere
nel locale?), la “velocità” con la quale
la temperatura reale si sta allontanando o avvicinando al valore desiderato,
il tempo trascorso dall’ultimo avviamento o spegnimento del compressore, i dati “storici” riguardanti le necessità di raffreddamento.
Proprio l’elaborazione di tutta questa
serie di informazioni porta alla conclusione sull’azione da compiere: se il
risultato è “fa caldo” allora è necessario avviare il compressore.
Interessante è notare che la decisione, quindi, sulla marcia/arresto del
condizionamento non avviene sulla
base di un unico valore numerico, ma
sulla base di una sintesi di più parametri e che il valore di riferimento per
la conseguente decisione da prendere non è più un numero (ad esempio:
25 °C) ma una condizione (caldo,
freddo, lentamente, velocemente,
distante, vicino, ecc.) che scaturisce
appunto dalla sintesi di più parametri.
Ovviamente, poi, tale condizione
viene digitalizzata per poter essere
gestita agevolmente dal controllore.
Può capitare, quindi, che con un setpoint di temperatura impostato a 20 °C
il compressore non venga avviato se il
locale si trova a 22 °C poichè il controllore verifica che dopo una risalita
repentina della temperatura essa si
sta stabilizzando ad un valore ancora
accettabile per il corretto funzionamento delle apparecchiature contenute nel locale.
Così come può accadere che, invece,
sempre con una temperatura del locale a 22°C il controllore verifica che
essa sta aumentando costantemente
per intervalli di tempo prestabiliti, che
il compressore è già da parecchio
tempo fermo, e che, sulla base dei dati
storici, quando il tasso di crescita della
temperatura è di tale entità vi è la
necessità di provvedere al raffreddamento del locale. Nel primo di questi
semplici esempi il parametro sintetizzato dal controllore è “fa freddo”, quindi l’impianto rimane fermo, mentre nel
secondo è “fa caldo” quindi il condizionatore va avviato.
Proprio grazie ad una logica di questo
tipo si migliora il funzionamento della
macchina, evitando accensioni inutili o
tardive, e si ottimizzano i consumi
energetici.
●
36
CALENDARIO CORSI 2016
ed esami certificazione frigoristi Centro Studi Galileo
Per programmi, informazioni e dettagli: Tel. 0142 452403 - Fax 0142 909841
www.centrogalileo.it (alla voce “corsi”)
Ultime informazioni su
www.associazioneATF.org
Continua a seguire
Centro Studi Galileo su:
Speciale formazione sui refrigeranti alternativi per i soci ATF
Guida ai costi finanziari, ambientali,
di sicurezza e affidabilità relativi
alle fughe
REAL ALTERNATIVES PROJECT
A Londra: IOR – AREA – ATF – LONDON
UNIVERSITY – KHLIM – PROZON – IKKE
www.realalternatives.eu
INTRODUZIONE
Il GWP dei refrigeranti alternativi viene mostrato in tabella 1.
Questo Modulo introduce alla valutazione dei costi finanziari, ambientali, di sicurezza e affidabilità. Non sostituisce la
formazione pratica e l’esperienza lavorativa. Le pagine
seguenti trattano dei costi conseguenti alle fughe di refrigerante. Un circuito che perde:
• Ha una capacità frigorifera inferiore (e quindi la capacità
può non essere sufficiente a soddisfare il carico);
• Può consumare di più (cosa che comporta un impatto
ambientale indiretto);
• E’ meno affidabile (un circuito parzialmente scarico lavora male e perciò è più soggetto a guasti);
• E’ più pericoloso – tutti i refrigeranti possono provocare
asfissia, molti refrigeranti alternativi sono infiammabili e
l’R717 è tossica.
La maggior parte dei refrigeranti alternativi ha un ridotto
potenziale di riscaldamento globale, ma altre conseguenze
causate da una fuga (ad esempio il consumo di energia)
sono simili a quelle dei refrigeranti tradizionali. Così le possibilità di fuga vanno comunque minimizzate, qualunque
sia il refrigerante.
GWP e anidride carbonica equivalente
L’anidride carbonica equivalente è la quantità che indica, per
una certa quantità di gas ad effetto serra, l’ammontare di
CO2 che provoca lo stesso potenziale di riscaldamento globale (GWP), quando misurato nel medesimo arco temporale (di solito 100 anni). L’anidride carbonica equivalente ad un
gas viene ottenuta moltiplicando la massa (peso) per il GWP
del gas.
Di solito si utilizzano le seguenti unità di misura:
• kg di anidride carbonica equivalente (kg CO2 e).
• tonnellate di anidride carbonica equivalente (T CO2 e).
• milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente
(MTCO2 e).
Per esempio, il GWP dell’R290 (propano) in 100 anni è
pari a 3 e per l’R32 è pari a 675. Questo significa che una
fuga di:
• 1 tonnellata di R290 è equivalente all’emissione di 3 tonnellate di anidride carbonica (T CO2 e).
• 1 tonnellata di R32 è equivalente all’emissione di 675
tonnellate di anidride carbonica (T O2 e).
IMPATTO AMBIENTALE
Potenziale di riscaldamento globale (GWP)
Il Potenziale di riscaldamento globale (GWP) di un refrigerante è una misura di quanto una certa quantità di gas ad
effetto serra (ad esempio di un refrigerante HFC) contribuisce al riscaldamento globale.
La misura si fonda su una scala relativa che confronta il
gas in questione con la medesima massa di anidride carbonica (il cui GWP è fissato a 1 per definizione). Il GWP
viene calcolato per uno specifico intervallo di tempo (ad
esempio 100 anni) ed il valore deve essere dichiarato ogni
volta che un GWP viene citato altrimenti il valore è privo di
significato.
Le sostanze come gli HFC che hanno un elevato valore di
GWP assorbono parecchie radiazioni infrarosse e hanno
una lunga vita atmosferica.
Tabella 1 – Il GWP dei refrigeranti alternativi
(1) GWP ricavato dal Regolamento F Gas EU 517: 2014
37
Impatto diretto e indiretto
Una perdita di refrigerante ha un doppio impatto sui cambiamenti climatici:
• Un impatto diretto se il refrigerante ha un potenziale di
riscaldamento complessivo;
• Un impatto indiretto dovuto ai maggiori consumi che
causa
Le emissioni carboniose complessive provocate da un
impianto comprendono sia le conseguenze della fuga di
refrigerante sia l’aumento dei consumi dell’impianto.
Emissioni indirette rilasciate
dalla centrale elettrica
Emissione diretta attraverso
perdite refrigerante
Elettricità
La refrigerazione contribuisce per il 10% delle emissioni di
gas ad effetto serra globali 8% attraverso l’uso dell’elettricità
e 2% attraverso le perdite
La prossima sezione fornisce maggiori informazioni in dettaglio. Inoltre, nel Modulo 1 viene spiegato il significato di
Impatto complessivo di riscaldamento equivalente (TEWI).
COSTI FINANZIARI
Calcolo del costo ambientale di una perdita
L’impatto diretto di una perdita sui cambiamenti climatici si
calcola semplicemente moltiplicando il GWP del refrigerante per la quantità che viene dispersa in un certo intervallo di tempo.
In tabella 2 vengono mostrati due esempi.
38
Tabella 2 – Impatto
Confronto delle perdite di refrigerante rispetto ad altre
attività che inquinano l’ambiente
Risulta utile confrontare l’impatto delle perdite di refrigerante ad altre attività che provocano cambiamenti climatici,
come ad esempio l’inquinamento provocato da un veicolo a
motore. E’ necessario conoscere alcuni dati fondamentali
per compiere tale confronto – essi vengono forniti
nell’Appendice 1 di questo Modulo e risultano essere dati
standard per eseguire calcoli sul carbonio equivalente.
Tale calcolo permette di confrontare l’impatto sui cambiamenti climatici di una perdita di refrigerante rispetto ad attività come la guida di un veicolo, volare, utilizzare
un’apparecchiatura, etc.
Nell’esempio B riportato sopra l’impatto diretto di una fuga di
2kg di R32 è pari a 1350 CO2 e - che risulta equivalente a
percorrere 6521 km in automobile (assumendo 0,207 kg di
CO2 per km come media per un’auto a benzina)
Impatto indiretto
Fino ad ora abbiamo considerato solo l’effetto diretto della
perdita, non l’impatto indiretto causato dalla minore efficienza energetica dell’impianto quando lavora scarico di
refrigerante. Esso viene trattato nella prossima sezione –
può essere più significativo dell’impatto diretto per molti
refrigeranti alternativi.
Costo finanziario di una perdita
Risulta molto difficile calcolare accuratamente il costo complessivo di una perdita. I seguenti elementi incidono sul costo:
• Refrigerante – è difficile calcolare il prezzo di acquisto del
refrigerante e la quantità usata (nota – il prezzo di acquisto varia molto e dipende da fornitore a fornitore). Per
esempi sui costi vedi la tabella 3;
Tabella 3 – Esempio di costi del refrigerante
• Costo del lavoro (e materiali) per individuare e riparare
la perdita e ricaricare il circuito – questo dovrebbe essere facile da ricavare dai rapporti di intervento ma esiste
un’ampia casistica che dipende dal lavoro che deve essere eseguito per individuare la perdita che dipende da dove
essa si verifica e dalla sua entità a dal tipo di circuito;
• Costi aggiuntivi di funzionamento dell’impianto causati
dalla mancanza di carica – difficili da stimare poichè la
quantità di energia consumata in funzione della carica
varia a seconda dell’impianto ed esistono pochi dati
empirici disponibili. In questa sezione viene dato in seguito un esempio;
• Fermi-impianto e perdite conseguenti – alcuni utenti posseggono tali dati, ma essi sono molto variabili.
Si può utilizzare la calcolatrice REAL Alternatives per stimare il costo finanziario di una perdita.
Tabella 4 – Conseguenze di una fuga di refrigerante
in diversi tipi di impianti
Costo finanziario di una perdita
I costi variano a seconda di quanto rapidamente la perdita
viene individuata e riparata, come mostra il diagramma
seguente.
Figura 1 – Costo di una perdita di refrigerante
Costi (£)
Perdite di
conseguenza
Costi energetici
addizionali
Gli affari del proprietario
vengono rovinati
Costo per la
riparazione
Perdita di
refrigerante
Tempo
Parte
la perdita
La scorta di refrigerante
nell’impianto è finita,
l’efficienza diminuisce
Il sistema non riesce più a
soddisfare il raffreddamento
Costi operativi
Non esiste una correlazione diretta tra perdite ed efficienza energetica - l’impatto di una perdita di refrigerante sul
consumo di energia varia ampiamente in funzione dell’impianto come mostra la tabella 4.
Impatto di una perdita sul diagramma p-h
La figura 2 mostra come attraverso il diagramma p-h si può
studiare in che modo una perdita di refrigerante può influire sull’efficienza di un impianto. Si vede come una perdita
riduce la pressione di scarico e di aspirazione ma aumenta il surriscaldamento.
Il diagramma di figura 3 mostra l’impatto di una perdita sul
COP basato su un certo numero di casi sperimentali. Si
può vedere come una riduzione del 10% della carica può
ridurre il COP del 10%. Inoltre si verifica una riduzione
della capacità frigorifera.
Costi energetici causati da una fuga
L’esempio seguente è riferito ad una singola unità condensante che lavora con un solo evaporatore. L’impianto
ha le seguenti condizioni di lavoro quando opera a pieno
Figura 2 – Impatto della perdita - affidabilità
Ciclo
con carica
normale
Ciclo
con
perdita
Minore
pressione di
scarico
Minore
pressione di
aspirazione
Superiore surriscaldamento
all’evaporatore
carico:
• Temperatura di condensazione 35 °C
• Temperatura di evaporazione -25 °C
• Surriscaldamento utile 5 K
• Temperatura ritorno gas aspirazione -15 °C
• Sottoraffreddamento liquido 7 K
• Refrigerante R290
• Capacità frigorifera 10kW
39
COP relativo [%]
Figura 3 – Diagramma impatto perdita sul COP
* COP (Coefficiente di Prestazione) è dato da capacità / potenza assorbita.
Livello di carica refrigerante [%]
Le prestazioni dell’impianto sono calcolate nella tabella 5.
La tabella riporta il costo annuale dell’energia supponendo
un funzionamento a pieno carico per un anno ed un costo
di 0,175 euro/kW. La tabella mostra anche il costo relativo
al funzionamento in condizioni di circuito parzialmente scarico con un COP ridotto del 10%.
Per determinare con precisione l’aumento del costo a
causa di una fuga in questo tipo di impianti è necessario
conoscere:
• Le condizioni operative di progetto;
• Le condizioni operative in condizioni di circuito parzial-
Capacità frigorifera [kW]
Figura 4 – Conseguenze di una perdita
Carica (kg)
mente scarico (che cambiano man-mano che il circuito si
scarica);
• Il periodo in cui l’impianto ha lavorato scarico;
• Gli effetti della scarsa carica sulle condizioni operative di
funzionamento;
• Dati del compressore/impianto, andamento delle temperature ambiente e del carico per calcolare le prestazioni
ed i costi di funzionamento dell’impianto in condizioni di
carica corretta e di mancanza di carica.
Per molti impianti queste informazioni non sono del tutto
disponibili, ma spesso si può fare una stima sulla base dell’esempio riportato sopra.
Inoltre la capacità frigorifera può essere inferiore a quella
necessaria per soddisfare il carico richiesto.
I grafici di figura 4 mostrano i risultati sperimentali relativi ad
un impianto per determinare le conseguenze di una perdita
●
ULTIME NOTIZIE
Refrigerazione magnetica: un mercato da 300 milioni
di euro entro il 2022
Secondo la ricerca di mercato “Refrigerazione magnetica (refrigerazione,
condizionamento, pompe di calore) 2015 – 2020”, il mercato della refrigerazione magnetica raggiungerà un giro d’affari di 300 milioni di euro
entro il 2022 con una crescita esponenziale del 98,7 dal 2017 al 2022.
La refrigerazione magnetica potrebbe essere nel ventennio che ci
attende una rivoluzione vera e propria degli apparecchi per refrigerazione e condizionamento. Un cambiamento epocale paragonabile a
quello dei televisori.
Negli anni ’90 del secolo scorso il tubo catodico era la normalità. Poi, in
pochi anni si è passati allo schermo piatto a cristalli LCD, al plasma e ora
alla tecnologia led. Un abisso tecnologico che ha portato alla chiusura
marchi storici italiani quali la MIVAR di Abbiategrasso e ha permesso ai
colossi orientali di crescere e invadere i mercati europei.
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Coefficiente di efficienza COP
L’AHRI lancia il programma di valutazione dei refrigeranti
alternativi a basso impatto ambientale
Carica (kg)
40
Tabella 5 – Costo annuale
In risposta alle preoccupazioni ambientali sollevate dall’utilizzo di refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP), l’AHRI, prestigiosa associazione statunitense vista in Italia al XVI Convegno
Europeo presso il Politecnico di Milano e EXPO2015, sta lanciando un
programma di ricerca cooperativa a livello di settore per individuare e
valutare i refrigeranti alternativi più promettenti. La ricerca è applicata ai
condizionatori d’aria, alle pompe di calore, ai deumidificatori, ai refrigeratori, agli scaldabagni, ai produttori di ghiaccio, e agli impianti di refrigerazione. Il programma, denominato Programma di Valutazione dei
refrigeranti a basso GWP, è fortemente voluto dall’industria per accelerare la risposta del settore alle sfide ambientali sollevate dall’utilizzo di
refrigeranti ad alto GWP, ed evitare quindi il lavoro di duplicazione.
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Speciale corso di tecniche frigorifere per i soci ATF
Problemi di ritorno dell’olio nei
compressori funzionanti in parallelo:
soluzioni impiantistiche
189ª lezione di base
PIERFRANCESCO FANTONI
ARTICOLO DI
PREPARAZIONE AL
PATENTINO FRIGORISTI
CENTOTTANTANOVESIMA
LEZIONE SUI CONCETTI
DI BASE SULLE TECNICHE
FRIGORIFERE
Continuiamo con questo numero il
ciclo di lezioni semplificate per i
soci ATF del corso teorico-pratico
di tecniche frigorifere curato dal
prof. ing. Pierfrancesco Fantoni.
In particolare con questo ciclo di
lezioni di base abbiamo voluto, in
questi 18 anni, presentare la
didattica del prof. ing. Fantoni, che
ha tenuto, su questa stessa linea,
lezioni sulle tecniche della
refrigerazione ed in particolare di
specializzazione sulla
termodinamica del circuito
frigorifero.
Visionare su www.centrogalileo.it
ulteriori informazioni tecniche
alle voci “articoli”
e “organizzazione corsi”:
1) calendario corsi 2015,
2) programmi,
3) elenco tecnici specializzati negli
ultimi anni nei corsi del Centro
Studi Galileo divisi per provincia,
4) esempi video-corsi,
5) foto attività didattica.
È DISPONIBILE
LA RACCOLTA COMPLETA
DEGLI ARTICOLI
DEL PROF. FANTONI
Per informazioni: 0142.452403
[email protected]
Introduzione
Il serbatoio della riserva dell’olio è un
recipiente che torna utile quando si ha
la necessità di gestire il livello dell’olio
all’interno dei compressori dei gruppi
“rack”. Giova comunque ricordare che
l’installazione del separatore e della
riserva non risolvono i problemi di corretto ritorno dell’olio se il circuito frigorifero risulta essere realizzato male o
se non si esegue la necessaria manutenzione periodica.
L’installazione della riserva richiede
attenzioni diverse a seconda che essa
venga montata per la prima volta sul
circuito frigorifero o che essa vada a
sostituirne una già installata in precedenza. Infine, fondamentale è la scelta della corretta valvola equalizzatrice
da installare sulla riserva, valvola che
permette di inviare in maniera adeguata la corretta quantità d’olio di cui
necessita la batteria di compressori
per il suo ottimale funzionamento.
Scelta della riserva dell’olio
Come già visto, la riserva d’olio costituisce la “scorta” di olio per il circuito
frigorifero. Installare questo componente significa avere sempre a disposizione olio nel carter del compressore per garantirne la sua corretta lubrificazione.
Esso va scelto proprio in funzione di
questo obiettivo, pertanto sul mercato
esistono vari modelli di varie dimensioni. La loro capacità può essere di
qualche litro d’olio ma anche di decine
di litri d’olio, a seconda delle esigenze.
Va detto che la corretta scelta delle
dimensioni della riserva può essere
compiuta solo se il circuito frigorifero è
stato dimensionato correttamente, in
particolar modo per quanto riguarda la
giusta scelta del diametro delle tubazioni frigorifere.
Anche la regolare e periodica manutenzione del circuito è importante perchè assicura una circolazione dell’olio
nel circuito costante: solo così si può
comprendere quale deve essere la
capacità corretta della riserva per un
dato circuito frigorifero.
Se vengono a mancare le due condizioni citate, anche una riserva dell’olio
ben scelta non è in grado di assicurare la giusta quantità d’olio ai compressori: questo è quanto succede, ad
esempio, in certi impianti di supermercati dove si hanno circuiti frigoriferi
molto lunghi e complessi e che, data
la loro non buona realizzazione o la
loro non periodica manutenzione,
impediscono di avere una sufficiente e
costante lubrificazione dei gruppi
“rack” di compressori, nonostante
siano stati installati separatore e riserva dell’olio.
Installazione della riserva d’olio
Quando si decide di installare una
riserva d’olio in un circuito nuovo è
necessario aggiungere alla riserva
stessa una quantità supplementare
d’olio. Anche quando si deve sostituire
una riserva che à già installata sul circuito va aggiunto dell’olio, anche se in
41
quantità inferiore alla precedente. In
una riserva d’olio possiamo trovare
due vetri-spia, già installati dal costruttore, a diverse altezze del recipiente
(vedi figura 1).
Nel caso in cui la riserva venga installata ex-novo essa va riempita d’olio
fino alla spia posta più in alto. Una
volta eseguito il primo avviamento dell’impianto il livello di tale olio calerà in
quanto potrà in parte fermarsi all’interno del circuito dell’olio stesso (in funzione della sua lunghezza) o del regolatore d’olio ed in parte potrà mescolarsi con il refrigerante. La buona prassi suggerisce di controllare nei giorni
immediatamente successivi all’installazione della riserva ed all’avvio dell’impianto se il livello dell’olio all’interno della riserva tende a scendere e,
se del caso, a rabboccarlo.
Importante, in questa fase, è mantenere il livello dell’olio all’interno della
riserva compreso tra le due spie.
Come si diceva in precedenza è
importante che il circuito frigorifero sia
stato correttamente dimensionato,
altrimenti si verificano delle fluttuazioni nella circolazione dell’olio nel circuito che non permettono di farsi un’idea
corretta se la quantità d’olio caricata
sia quella più idonea.
Nel caso di sostituzione della riserva,
invece, essa va riempita d’olio fino alla
spia inferiore, in quanto il circuito funzionando in precedenza risulta avere
già “catturato” dell’olio. Nelle ore successive alla sostituzione, dopo che
l’impianto è stato riavviato, si mantiene
sotto controllo il livello all’interno della
riserva, provvedendo ad aggiungere
dell’altro olio in caso il livello scenda al
di sotto della spia inferiore ma anche a
torglierne nel caso in cui il livello salga
al di sopra della spia superiore.
Per eseguire l’operazione di aggiunta o
sottrazione d’olio si possono utilizzare
le apposite prese di servizio già previste sui rubinetti di cui la riserva è normalmente dotata. In questo caso è preferibile, prima della sostituzione della
riserva, accertarsi del livello dell’olio al
suo interno, in modo tale da avere un
riferimento per la verifica del livello
nella nuova riserva che viene installata.
(catalogo Castel)
Valvola di equalizzazione
della pressione
La riserva riceve dal separatore la
quantità d’olio intercettata attraverso il
collegamento al rubinetto presente
nella sua parte superiore. In alcuni
modelli tale rubinetto può essere
orientato direttamente dall’installatore
in modo tale che la connessione risulti facilitata in funzione della geometria
del circuito frigorifero e dell’andamento geometrico delle tubazioni.
Ma ciò che la riserva riceve dal separatore non è solo olio. Infatti assieme
ad esso può giungere il refrigerante
sotto forma di vapore ad alta pressione. Nei casi peggiori potrebbe anche
arrivare refrigerante liquido.
Vediamo il perché. Nel separatore dell’olio è normale avere al suo interno
refrigerante gassoso ad alta pressione,
dato che esso si trova sul tubo di scarico del compressore. Il separatore va
installato il più vicino possibile al compressore e, quindi, nelle unità remote
può anche trovarsi all’esterno. Nella
Per il mantenimento dei contatti con la clientela esistente e l'ulteriore
sviluppo dei mercati nell'ambito della componentistica per il
CONDIZIONAMENTO dell'aria e la REFRIGERAZIONE industriale,
FILIALE ITALIANA DI AZIENDA MULTINAZIONALE
CERCA
TECNICO-COMMERCIALE
con le seguenti caratteristiche:
Esperienza almeno triennale in ruolo tecnico-commerciale preferibilmente
nell'ambito del condizionamento e/o della refrigerazione – Buona base tecnica,
preferibilmente impiantistica – Disponibilità a frequenti trasferte in Italia (patente B)
Utilizzo del PC – Buon inglese (per i rapporti con la casa madre).
Si offrono: percorso formativo completo (anche all’estero), retribuzione
adeguata, ambiente dinamico e stimolante.
Sede di lavoro: Novi Ligure (AL)
Inviare CV a: [email protected]
42
Figura 1.
Serbatoio della riserva dell’olio.
stagione fredda, quando il compressore può rimanere fermo per lunghi periodi, all’interno del separatore il refrigerante presente potrebbe anche raffreddarsi eccessivamente, fino a condensare. Quindi mescolarsi con l’olio.
Quando il galleggiante interno del
separatore apre la valvola di scarico
tale miscela olio+refrigerante liquido
viene inviata alla riserva e, da qui, può
transitare per giungere al carter del
compressore. Occorre, quindi, fare in
modo che il refrigerante gassoso non
possa condensare all’interno del
separatore.
Per tale ragione certe volte il separatore viene coibentato, proprio per evitare il fenomeno della condensazione
del vapore. Si può anche pensare ad
una resistenza riscaldante che ha il
compito di mantenere sempre caldo il
separatore. Con tali espedienti viene
anche aumentata l’efficienza del
separatore.
Comunque, anche se alla riserva
giunge solo olio e del refrigerante allo
Figura 2.
Schema semplificato del circuito di ritorno dell’olio ai compressori in
parallelo con evidenziata la valvola di equalizzazione della pressione
montata sul serbatoio della riserva dell’olio.
stato di vapore, la pressione al suo
interno risulta essere troppo elevata:
essa invia l’olio al carter del compres-
sore, che è in bassa pressione. A
causa del differenziale di pressione il
carter verrebbe inondato d’olio ad ogni
occasione, con evidenti problemi di
funzionamento.
Per evitare questo inconveniente la
riserva viene dotata di un’opportuna
valvola di equalizzazione della pressione (vedi figura 2). Essa risulta
essere collegata alla bassa pressione
del circuito e permette di “scaricare” il
gas troppo pressurizzato.
Tale valvola si trova in commercio con
diverse pressioni differenziali: a
seconda del tipo si può avere una differenza di pressione più o meno alta
tra il carter del compressore e la riserva stessa su cui la valvola è montata.
È importante ricordare che se si sceglie una pressione differenziale, ad
esempio, di 1,4 bar ad ogni apertura
del regolatore dell’olio entrerà nel carter una quantità di olio maggiore che
nel caso si scelga una pressione differenziale di 0,35 bar.
La scelta della pressione differenziale
della valvola va fatta in base alle
caratteristiche specifiche del circuito
frigorifero. Ad esempio, se dopo il
punto di collegamento del tubo della
valvola equalizzatrice si hanno delle
perdite di carico sul tubo di aspirazione è preferibile scegliere una pressione differenziale più bassa, altrimenti tra carter del compressore e
riserva dell’olio si possono avere differenze di pressione troppo elevate
che possono provocare arrivi eccessivi di quantità d’olio quando si ha la
necessità di reintegrare il livello dell’olio nel compressore.
●
È vietata la riproduzione dei disegni su
qualsiasi tipo di supporto.
Ultime informazioni su
www.centrogalileo.it
Continua a seguire
Centro Studi Galileo su:
43
Speciale per i soci ATF
Utensili e strumenti
per il tecnico del feddo
Tratto da “Good pratices in refrigeration”
Rolf Huehren (a destra) e Rajendra Shende
in missione a Casale Monferrato.
Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ) GmbH incaricata
dal German Federal Ministry for Economic Cooperation and Development (BMZ).
I tecnici che svolgono servizio di assistenza dei sistemi di
refrigerazione e d’aria condizionata lavorano principalmente con strumenti e dispositivi manuali. Per avere ottimi risultati, i tecnici devono scegliere strumenti di qualità, prendersene cura ed essere in grado di utilizzarli. A seconda
del lavoro, i tecnici dovrebbero usare sempre i giusti attrezzi e dispositivi manuali seguendo le indicazioni date dal
produttore dell’impianto d’aria condizionata. L’uso di dispositivi e strumenti non adatti per un lavoro specifico potrebbe risultare pericoloso,per esempio, l’uso di un cacciavite a
testa piana al posto di un cacciavite a stella Phillips. Il cacciavite a testa piana potrebbe scivolare e provocare delle
lesioni. L’uso di dispositivi e strumenti corretti aiuta a migliorare la qualità dell’installazione e di conseguenza anche la
riparazione e l’assistenza.
Sigillanti e valvole di tenuta
I nastri adesivi sono consigliati per incollare parti plastiche
assieme. Alcuni dei nastri adesivi più comuni sono:
– Soluzione colloidale: si tratta
di una pellicola resistente che
incolla assieme i materiali.
– Rotolo di nastro isolante:
questo viene usato per coprire i
contatti elettrici esposti per
motivi di sicurezza. Questo
nastro è dotato di una pellicola
di plastica rivestita da materiale
adesivo per isolare i cavi elettrici funzionanti.
Valvola di tenuta
– Nastro di teflon: se applicato
sulla parte filettata previene le perdite. In qualsiasi caso, il
nastro di teflon non dovrebbe essere usato per coprire giunti a cartella dei condizionatori d’aria.
– Fusibile: questo è un filamento con un basso punto di
fusione che protegge i dispositivi da qualsiasi danno provocato dalle fluttuazioni di voltaggio. Quindi è un dispositivo standard di protezione elettrica e dovrebbe essere scelto in modo adeguato.
Multimetro e termometro digitale
Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro elettrico, dovrebbe
essere usato un tester elettrico isolato (500 V) per testare la
rete elettrica in funzione nei cavi e nelle prese. Il tester elettrico aiuta anche a controllare la polarità nella presa elettrica.
Il multimetro a pinza digitale serve per controllare la resi-
Multimetro e termometro digitale
stenza, la tensione AC/DC e la corrente. Misura la resistenza nella gamma 0-200 kW, la tensione continua fino a
1000 V, la tensione alternata fino a 750 V e la corrente
alternata 0-300 A.
Può essere usato come tester di continuità/diodi con un
segnale acustico. Il tecnico può registrare il valore misurato attraverso il display. Ha dei pulsanti di blocco picco (peak
hold)/blocco dati (hold date). La ganascia a forma di goccia
lo rende pratico durante la misurazione.
Un termometro digitale con una sonda di penetrazione
misura la temperatura e l’umidità. Questa ha un preciso
segnale elettronico con un display per la temperatura interna e esterna. L’indicatore mostra la temperatura tra -50°C
ai 100 °C con un interruttore di conversione da Fahrenheit
a Centigradi.
Kit di ricarica e rilevatore di perdita
La stazione portatile di ricarica di gas può avere dei tubi
con attacchi rapidi femmina, una bilancia di misurazione
del refrigerante, un collettore, un vuotometro e un manometro. Questo aiuta a caricare i condizionatori d’aria con
l’esatta quantità di refrigerante. Piccole bombolette monouso e cilindri che contengono da 1 a 2,5 kg di refrigerante
sono disponibili sul mercato. I cilindri vuoti devono essere
smaltiti molto attentamente. Il sistema deve essere controllato per le perdite dopo averlo caricato con il refrigerante.
Deve essere usato un rilevatore elettronico per controllare
GIZ non si assume responsabilità su quanto scritto, tradotto o azioni intraprese dai lettori o utilizzatori.
44
ne, es. valvola a pinza a rapida perforazione da 6,35 mm
con filettatura da 6,35 (1/4”) SAE. Usare dei connettori per
controllare il flusso del fluido attraverso l’innalzamento e
abbassamento di un ago che è presente all’interno dell’utensile.
Pinze
Kit di ricarica
e rilevatore di perdita
del gas
le perdite attraverso i giunti. Questo strumento rapidamente localizza la sorgente della perdita. L’indicazione sonora
e visiva aiuta l’individuazione della perdita. Deve essere
usato un rilevatore di perdita (<5 kg/annuo) con elevata
sensibilità. Attraverso l’eliminazione della contaminazione
con filtri scelti ed efficaci, si possono evitare i falsi allarmi.
Tagliatubo
Gli utensili per piegare, tagliare e allargare i tubi sono
importanti dispositivi richiesti per l’installazione e
l’assistenza dei condizionatori d’aria. Un taglia tubi progettato per tagliare tubi di rame ricotto di diametro fino a 20
mm (0,78”) deve essere usato per l’installazione e
l’assistenza dei condizionatori d’aria. Normalmente, un
tagliatubo ha degli alesatori attaccati. L’alesatore è usato
per rimuovere le sbavature sull’estremità del tubo tagliato.
Per lavori veloci, evitare nel
limite del possibile l’uso di
un tagliatubi per tagliare il
tubo in piccole parti. Invece,
una soluzione possibile è
quella di usare tubi tagliati in
pezzi di 120 mm (4,72 “) e
150 mm (6”). Mentre si eseTagliatubo
gue la manutenzione del
sistema dal cliente, è consigliabile usare una protezione
per il pavimento per prevenire danni o sporcare il pavimento.
Per evitare qualsiasi tipo di danno mentre si taglia un tubo
capillare, deve essere usato un tagliatubi compatto al
posto di un tagliatubi grande.
Sono disponibili piegatubi con molla e a leva. Per evitare
danni ai tubi o di schiacciarli mentre si piegano, è consigliabile usare un piegatubi tipo molla.
Pinze
Infine, mentre si presta assistenza o si effettua la manutenzione di un sistema d’aria condizionata, tutti i tubi richiedono di essere allacciati mediante delle pinze schiacciatubi a scatto/pinze con autochiusura. Questi sono strumenti
ideali per questi interventi.
Queste pinze possono essere anche usate per posizionare i tubi come si desidera. Per perforare i tubi, possono
essere utilizzate delle valvole a pinza a rapida perforazio-
Per evitare la perdita del refrigerante, sono adatti gli attacchi rapidi maschio e femmina per montaggi immediati e
veloci con valvole. Questo risparmierà del tempo e del
materiale. Si applica ai tubi di rame da 6,35 m (1/4”).
Kit di brasatura
Per costruire un impianto frigorifero chiuso, è richiesta la
brasatura dei giunti. La brasatura è un processo di
unione dei metalli attraverso
alte
temperature
con
l’utilizzo di un bruciatore a
GPL, a propano o ad acetilene. Un kit di brasatura a GPL
è adatto per questo tipo di
lavoro. Un kit di brasatura
portatile consiste in un cannello, un ugello, un tubo flessibile, un regolatore, una
chiave e un accendino.
Prima di brasare, i giunti
Kit di brasatura
devono essere preparati
adeguatamente per rendere il punto più resistente. Si consiglia di usare tela/carta abrasiva per pulire tutti i giunti per
un migliore risultato di brasatura attraverso un’azione accurata. Usare una spazzola metallica per pulire tutti i giunti
dopo la brasatura.
Durante la brasatura, si genera molto calore. Un deflettore
termico deve essere utilizzato per riflettere il calore sui
giunti durante la brasatura. Questo protegge i materiali plastici o simili dal bruciarsi. Dopo la brasatura, usare un specchietto telescopico per ispezionare i giunti brasati per
eventuali perdite.
Pinze e estintori
Le pinze sono usate per sollevare oggetti molto caldi.
Pinze e estintori
L’estintore (tipo ABC a polvere 2 kg o 5 kg) deve essere
tenuto alla portata di mano per questioni di sicurezza.
45
Manometri e chiavi dinamometriche
Un manometro standard è utile
per misurare la pressione presente nel lato di alta e bassa
pressione di un sistema in funzione.
Un vacuometro a termocoppia
è utile per misurare precisamente i valori del vuoto che è
difficile da calcolare usando un
manometro standard. Questo
manometro misura il vuoto in
Manometro
micron.
(1 micron= 0,001 mm e cioè 1/1000mm Hg, 1 micron =
0,1333 Pa, circa 750.000 micron = 1 bar).
Il vacuometro può anche essere usato per controllare le
perdite attraverso un test di aumento della pressione.
Un set di chiavi dinamometriche (con diverse teste) fino a
200 Nm (2039 kgf cm) e attrezzi (molle, viti, guarnizioni,
dadi, bulloni, cuscinetti, chiodi ecc..) sono richiesti per
l’assistenza agli impianti d’aria condizionata.
Collettore di pressione a quattro vie
Un collettore a quattro vie è uno strumento essenziale per
i tecnici degli impianti d’aria condizionata e refrigerazione.
Legge le pressioni su entrambi i lati di alta e bassa pres-
Con attacchi a connessione femmina con una lunghezza di
900 mm (35,43”). Può resistere in funzione con una pressione fino a 52 bar (754 psi).
Tubo flessibile del refrigerante
Il tubo flessibile del vuoto è di 50,8 mm x 9,5 mm (2” x 3/8”)
con attacchi a cartella femmina SAE. Per ottenere emissioni minime di refrigerante durante la carica e le varie operazioni del tecnico del freddo, deve essere usato un tubo
flessibile del refrigerante con una valvola a sfera montata
sulle estremità.
Tubi flessibili specifici sono progettati per sfiatare i refrigeranti HC (idrocarburi). Sono con un minimo di 10 m di lunghezza (32,8 ft) e di 12,7 mm (1/2”) di diametro interno,
con connettore alla pompa a vuoto e diluitore.
Utensili di svasatura e pressatura
Durante l’assistenza per
svasare e pressare i tubi di
rame si devono usare strumenti di svasatura e pressatura specifici. Leve e
piegatori meccanici dovrebbero essere usati per l’installazione di condizionatori
Utensili di svasatura e pressatura
d’aria per ambienti.
Saldatore (230 volt, 25 Watt)
Un saldatore è usato per saldare e scollegare componenti
elettronici o elettrici, cavi etc. Filo con decapante può
essere usato per saldare e pulire i componenti elettronici,
componenti elettrici, cavi,etc.
Supporto
Corpo del collettore
Spia del flusso del refrigerante
Valvola di bassa pressione
Pompa da vuoto
Valvola alta pressione
Connessione della valvola per la carica
del cilindro o del recupero dell’unità
Raccordo del tubo maschio SAE 1/4”
Raccordo del tubo a vuoto 1/4” e 3/8”
Manifold a 4 vie
sione. Oggigiorno vengono però consigliati i manometri
digitali sia per la loro resistenza e la praticità sia per
l’accuratezza.
Tubi del refrigerante
I vari tipi di flessibili sono tubi standard per diverse applicazioni sul refrigerante, come il tubo flessibile del vuoto, il
tubo flessibile del refrigerante con una valvola a sfera montata sull’estremità e soprattutto progettato con uno sfiato
per i refrigeranti HC.
Il tubo flessibile standard del refrigerante è di 50,8 mm x
6,35 mm (2” x?”) SAE.
46
Metro a nastro, livella a bolla d’aria, alesatore e torcia
Alesatore/sbavatore rimuove il residuo dei tubi di rame
tagliati dal bordo interno ed esterno.
Quando l’intensità della luce è troppo bassa, può essere
usata una torcia.
Durante l’installazione, una livella a bolla d’aria 150 mm
(6”) aiuterà a misurare l’inclinazione del condizionatore
d’aria.
Nel momento dell’installazione di condizionatori d’aria da
finestra (WAC) e condizionatori d’aria split, è necessario un
metro a nastro per misurare la dimensione della stanza e
per calcolare il carico di calore. Questo aiuta a tagliare i tubi
della misura richiesta.
Metro a nastro, livella a bolla d’aria e alesatore
Unità di recupero
Il refrigerante residuo del sistema non deve essere rilasciato in ambiente quando è richiesto del refrigerante
nuovo. Questo si raccoglie sempre in un cilindro di recupe-
Pettine a rastrello e contatore di velocità
Il pettine a rastrello è uno strumento speciale che è progettato per raddrizzare /pulire il condensatore e le alette
dell’evaporatore. Per l’efficienza massima del sistema, la
manutenzione regolare del sistema è importante.
Pettine a rastrello e metro di velocità
Cilindro di recupero e unità di recupero
ro del refrigerante. Questo cilindro è attrezzato con una valvola doppia per il trasferimento del refrigerante liquido e
vapore. Un’unità di recupero viene illustrata nella figura
4.17. Siccome l’HC è infiammabile, deve essere usata
un’unità di recupero separata durante il recupero del refrigerante HC.
Cilindro d’azoto e regolatore
Per testare la pressione, è
richiesto un cilindro d’azoto. È
dotato di un regolatore di pressione. Controlla sempre che
questo cilindro sia a norma con
la DIN EN ISO 2503.
La pressione d’azoto abituale è
di 300 bar (4351 psi). Un regolaRegolatore di pressione
tore di pressione di lavoro intenso è di 315/200 bar (4568,7/2900,7 psi).
La pressione di lavoro è di 0-100 bar (0-1450 psi) a seconda della prova in pressione dell’impianto (alta per R32,
R410a, CO2, bassa con R134a) . E’ usato con il cilindro
d’azoto un tubo flessibile con una valvola a sfera.
Spazzola, olio e chiavi Allen
Per rimuovere la polvere dalla griglia, motore etc., di un condizionatore d’aria, è necessario un pennello di 50 mm (2”).
Durante l’assistenza dei condizionatori d’aria è necessario
Spazzola e chiavi Allen
oliare le ventole del motore. L’olio è indispensabile per
migliorare la lubrificazione.
La chiave Allen a T è necessaria per aprire la brugola della
pala della ventola e della ventola dell’evaporatore.
Una chiave a tubo a T è richiesta per avvitare i dadi per il
montaggio del compressore.
Un misuratore di velocità dell’aria (anemometro a paletta)
misura la velocità dell’aria per bilanciare la ventilazione del
sistema.
Soffiatore, trapano a mano e tester del rumore
Un soffiatore è usato per rimuovere particelle di polvere
dall’evaporatore e dalla batteria alettata del condensatore
dei condizionatori d’aria. L’ alta velocità del getto d’aria soffia via la polvere e altri contaminanti dalla batteria.
Trapano, soffiatore, misuratore di rumore
Un trapano a mano è usato per perforare le parti metalliche, per fissare delle viti e anche per perforare dei buchi
durante l’installazione (se mancassero).
È richiesto un misuratore dB a corrente o a batteria o un
tester di rumore per misurare il livello di rumore del ventilatore del condizionatore d’aria per le alte frequenze mentre il rumore del compressore è a basse frequenze (altrettanto fastidioso).
ULTIME NOTIZIE
La CO2. Vantaggi e rischi di un refrigerante
ad impatto zero
Il dibattito sull’utilizzo di refrigeranti alternativi è stato
l’argomento principale del recente periodo e ha coinvolto
senza distinzioni tutto il mondo del freddo. Centro Studi
Galileo è stato il primo Centro Formativo a rilevare la
necessità di una formazione specifica legata ai nuovi
refrigeranti che, pur presentando caratteristiche di sostenibilità ambientale senza precedenti, vivono il contraltare
di essere facilmente infiammabili ed avere caratteristiche
di pericolosità sconosciute ai refrigeranti tradizionali.
Vanno quindi certamente promossi, secondo la direzione
che la Commissione Europea senza mezzi termini detta,
ma con un’opportuna conoscenza dei rischi correlati.
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
47
UTENSILI ORDINARI INDISPENSABILI
PER IL TECNICO DEL FREDDO
Chiavi e cacciaviti
L’uso di cassette degli attrezzi con chiavi a rocchetto e
inglesi (set da 41 pezzi) è la scelta migliore qualora ci sia
lo spazio adeguato attorno al dado e al bullone.
L’impugnatura in plastica con attacchi a sei punte può
essere usata per lavori efficaci e veloci. La misura segnata
sull’attacco deve essere controllata mentre si sceglie la
punta del cacciavite.
Chiavi e cacciaviti
A seconda dell’esigenza, possono essere usati i vari tipi di
punte di cacciavite es. cacciavite a lama piatta con intaglio/
cabinet, a stella Phillips, esagonale Allen, Bristol, ecc. Un
buon cacciavite numero 8 con una salda impugnatura in
plastica può essere usato per rimuovere o fissare delle viti
durante l’assistenza e l’installazione dei sistemi. Non si
dovrebbe battere sul cacciavite con il martello.
Chiavi Allen (chiavi a brugola), chiavi inglesi e pinze
Le chiavi Allen (a brugola) hanno forma esagonale e sono di
metallo e possono essere usate per stringere i dadi con
cavità esagonale presente sulla testa. Il set di chiavi a brugola ha varie misure ed è utile per i nuovi condizionatori d’aria.
Chiave a cricchetto/ chiave della valvola di servizio [attacchi 6,35 x 4,76 mm (1/4” x 3/16”) quadrata e 14,28 x 12,7
Chiavi Allen, chiavi inglese e pinze pressatubo
mm (9/16”x 1/2”) esagonale]. Sono di solito costruite con
un cricchetto finale quadrato che è reversibile. Questo aiuta
a far sì che il lavoro risulti facile e veloce senza cambiare
utensile o punta. La chiave regolabile
150 mm (6”) è un modello diffuso di
chiave inglese regolabile (spanner)
necessario per aprire o fissare dadi e
bulloni fuori misura. Le pinze per crimpaggio sono necessarie per crimpare
le estremità delle giunzioni e fissare
delle clips più veloci alle estremità dei
cavi[1]. Queste possono essere usate
per tagliare e spelare i cavi. Possono
anche essere usati per crimpare i connettori a puntalino che non necessitano
saldatura. Possono essere usati anche
per tagliare piccoli connettori.
Pinze e chiavi
A seconda della necessità si devono
usare pinze e chiavi differenti. Le pinze
48
isolate universali da 150 mm (6”) aiutano a afferrare oggetti e a togliere o tagliare dei cavi. È un utensile manuale per
uso generale. Per questioni di sicurezza, non è consigliabile usarle con dadi, bulloni o raccordi. Per togliere piccoli
Pinze
materiali metallici, togliere o tagliare cavi, le pinze a becco
isolate sono quelle consigliate. Aiutano a lavorare in spazi
stretti. Per togliere grandi oggetti come tubi, dadi, o bulloni,
si possono usare le pinze a pappagallo.
Chiavi: i tipi comuni di chiavi includono le chiavi fisse, le
chiavi a tubo, e chiavi combinate. Ci sono anche chiavi a
tubo e chiavi regolabili.
Lime e taglierini
A seconda del bisogno, possono essere usate vari tipi di
lime per rimuovere le sbavature indesiderate durante le
operazioni sui tubi o su altre superfici di metallo.
Viene consigliata una lima piatta e ruvida da 200 mm (8”)
con un’impugnatura sicura quando bisogna rimuovere del
metallo più velocemente da una superficie piatta. Una lima
rotonda di 150 mm (6”) può essere usata per pulire le
superfici di metallo con una forma circolare.
Lime
Per tagliare i tubi di rame durante i lavori di installazione e
manutenzione dei sistemi d’aria condizionata, un seghetto
(con una lama di 300 mm (12”) è perfetto. Martello e
maglio (400/500) sono utensili manuali utili per colpi accurati sul metallo, per piegare o dare la forma richiesta, nei
lavori di assistenza o installazione dei condizionatori d’aria.
Scalpelli e lame sono usate per tagliare i metalli o cavi
metallici. Uno scalpello piatto per metalli 20 mm (0,78”)
viene richiesto per tagliare i metalli, mentre una lama può
essere usata per tagliare/tagliuzzare cavi di piccole dimensioni.
GLOSSARIO
DEI TERMINI
DELLA
REFRIGERAZIONE
E DEL
CONDIZIONAMENTO
(Parte centocinquantatreesima)
Sedicesimo anno
A cura dell’ing.
PIERFRANCESCO FANTONI
Effetto camino: Nel campo della
trasmissione del calore, con il termine
di effetto camino viene indicato il
fenomeno secondo il quale l’aria più
calda tende a salire verso l’alto, a
causa della sua minore densità
rispetto l’aria fredda. Tale effetto va
considerato attentamente quando si
intende procedere alla progettazione
dell’impianto di condizionamento in
determinate tipologie di edifici. Negli
impianti di riscaldamento a pavimento
si sfrutta tale fenomeno per avere una
distribuzione del calore a partire dalle
parti più basse del locale ed ottenere,
così, condizioni di temperatura più
uniformi.
Fan-coil: Termine inglese con cui si
designa il ventilconvettore,
apparecchiatura utilizzata per il
condizionamento dell’aria.
Generalmente essa prevede uno
scambiatore di calore acqua-aria
attraverso cui si realizza uno scambio
termico tra i due fluidi. Nel
funzionamento invernale l’acqua calda
che circola all’interno dello
scambiatore cede energia termica
all’aria esterna che viene mossa da un
ventilatore, di solito a velocità variabile
e regolabile dall’utente. Nel
funzionamento estivo, invece, l’acqua
fredda circolante sottrae calore all’aria,
provvedendo alla sua diminuzione di
temperatura. Soprattutto nel
funzionamento invernale il
funzionamento di un fan-coil pone
problemi di regolazione dell’umidità
dell’aria del locale riscaldato.
HFC: Famiglia di refrigeranti di natura
organica la cui molecola è composta
da idrogeno, fluoro ed al massimo 6
atomi di carbonio. Data l’assenza di
cloro, tali refrigeranti non
danneggiano l’ozono atmosferico.
Data la presenza di idrogeno, alcuni
di essi possono risultare infiammabili.
Il loro utilizzo negli impianti frigoriferi
richiede l’uso di lubrificanti di natura
sintetica. Il più diffuso refrigerante
HFC puro risulta essere l’R134a, ma
anche l’R32 si sta ora affermando
come fluido frigorifero adatto per
l’impiego nel condizionamento
residenziale. Nella maggioranza degli
impianti essi trovano utilizzo
sottoforma di miscele, sia del tipo
zeotropo che azeotropo. La recente
normativa europea (Regolamento UE
517 del 2014) ha sancito la
progressiva elimiminazione di questo
tipo di refrigeranti, soprattutto per
quelli che presentano un GWP
elevato, indice di un marcato
contributo all’effetto serra. Infatti, entro
il 2030 l’immissione in commercio di
tali refrigeranti dovrà subire una
diminuzione del 79% rispetto ai valori
attuali.
Liquido: Uno dei tre stati della
materia. Una sostanza (come
qualsiasi refrigerante) per potersi
trovare allo stato liquido deve avere
una temperatura inferiore alla sua
temperatura di saturazione alla
pressione a cui si trova, oppure avere
una pressione superiore alla
pressione di saturazione alla
temperatura a cui si trova.
Pressione assoluta: La pressione
assoluta è la pressione di un fluido
misurata a partire dal vuoto assoluto,
a cui quindi viene assegnato il valore
0. Quest’ultimo viene, pertanto,
considerato come riferimento per la
misurazione, che non potrà mai dare
come risultato un valore negativo dato
che nessun fluido può essere portato
al di sotto della pressione del vuoto
assoluto. La misura della pressione
assoluta tiene conto, di conseguenza,
anche della pressione dell’aria
atmosferica, a differenza della
pressione relativa. Nel campo
frigoristico, generalmente si è soliti
esprimere in termini assoluti le
pressioni dei fluidi refrigeranti
riportate nelle tabelle e nei
diagrammi. Tra gli strumenti
normalmente utilizzati per misure di
pressione, i vacuometri (o vuotometri)
risultano tarati in modo da esprimere
la pressione in termini assoluti.
Saturazione: Rappresenta la
condizione in cui una certa sostanza
a causa di una cessione o acquisto di
calore inizia a cambiare il suo stato
fisico. Ad esempio un liquido saturo è
un liquido che inizia ad evaporare
mentre un vapore saturo è un vapore
che inizia a condensare. A pressione
costante, affinchè tali passaggi di
stato possano avvenire è necessario
che la sostanza scambi calore.
Un refrigerante quando transita
attraverso gli scambiatori di calore
(evaporatore/condensatore) di un
circuito frigorifero si trova in condizioni
di saturazione e proprio grazie a ciò è
in grado di realizzare un passaggio di
stato. Mentre nell’evaporatore il
liquido entra già in condizioni sature,
nel condensatore si deve prima
desurriscaldare per poter giungere
alla condizione di saturazione,
dopodichè può iniziare la sua
trasformazione in liquido.
Valvola di ritegno o di non ritorno:
Valvola a funzionamento meccanico
che permette di essere attraversata
dal refrigerante solamente in un
senso, e non in quello opposto. Il
senso secondo il quale può scorrere il
refrigerante è indicato da una freccia
stampigliata sul corpo esterno della
valvola. Viene utilizzata con frequenza
nei circuiti frigoriferi che possono
funzionare anche con ciclo inverso a
quello abituale, come ad esempio i
climatizzatori che prevedono anche la
possibilità di marciare in pompa di
calore. Date le diverse temperature di
funzionamento in caldo/freddo il
circuito richiede due dispositivi di
espansione con caratteristiche
diverse, funzionanti alternativamente.
La valvola di ritegno viene montata in
parallelo a tali dispositivi di
espansione, rendendo possibile solo
ad uno dei due dispositivi di poter
lavorare.
●
Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
49
organizzato da / organised by
global
comfort
technology
heating
cooling
water
40^ Mostra convegno expocomfort
15-18 Marzo/March 2016
in collaborazione con / in cooperation with
www.mcexpocomfort.it
energy
I gas refrigeranti alternativi DuPont® Opteon®
Ridurre le emissioni di “gas serra” oggi è semplice e possibile,
senza cambiare tecnologia ed in sicurezza
Opteon® XP10
Opteon® XP40
Opteon® XP44
R-513A
R-449A
R-452A
GWP
631
1.397
2.141
CLASSE
A1
A1
A1
SOSTITUISCE
R-134a
R-404A, R-507
R-404A, R-507
APPLICAZIONI
Refrigerazione
TN, Chiller
Refrigerazione
BT
Trasporti
refrigerati
Capacità
frigorifera
superiore
al R-134a e
COP simile
Efficienza
energetica
superiore
al R-404A
ed R-507
Efficienza
energetica
e temperature
di scarico simili
a quelle con
R-404A ed R-507
REFRIGERANTE
N° ASHRAE
NOTE
Rivoira Refrigerants S.r.l. - Gruppo Praxair
Tel. 199.133.133* - Fax 800.849.428
[email protected]
Il Regolamento Europeo F-Gas n°517/2014
richiede di abbandonare rapidamente
l’uso dei gas refrigeranti ad elevato GWP
(indice di “Riscaldamento Globale”).
I primi gas ad essere eliminati saranno
quelli con GWP>2500, come i refrigeranti
per le basse temperature R-404A ed R-507.
Le alternative sono ora disponibili: i gas DuPont
Opteon® sono refrigeranti a base di HFO, a basso
GWP, che possono essere utilizzati in sicurezza
(classe A1 = non infiammabili e non tossici)
negli impianti di refrigerazione tradizionali.
Rivoira Refrigerants è a disposizione per qualsiasi
informazione sui prodotti e per un supporto
tecnico al fine di facilitare la transizione verso i
nuovi refrigeranti Opteon®.
* il costo della chiamata è determinato dall’operatore utilizzato.
Follow us on facebook
www.facebook.com/RivoiraRefrigerants
www.rivoiragas.com
ECCELLENZA NELLA RIPARAZIONE
DEI COMPRESSORI.
Potete fidarvi degli elevati standard qualiativi di Green Point in tutto il mondo: in qualità di network di
assistenza del Gruppo BITZER, offriamo un servizio clienti rapido e flessibile per il Vostro compressore.
Siamo in grado di riparare qualsiasi tipo di compressore alternativo/vite con estrema velocità, affidabilità
e qualità grazie ad un esperienza pluriennale e all'utilizzo esclusivo di ricambi originali. Green Point: il
servizio di riparazione d'eccellenza per compressori BITZER ed altri importanti marchi. Per maggiori
informazioni potete contattare Green Point Italia: Tel. 0444-284184 e-mail: [email protected]