Il restauro de L`Annunciazione

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Il restauro de L`Annunciazione
Il restauro de L’Annunciazione
L’Annunciazione di Caravaggio del Musée des Beaux Arts di Nancy
Il 16 novembre è arrivata a Roma, nei Laboratori di Restauro dell’Istituto Superiore per la
Conservazione e il Restauro in via di s. Michele, il dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio
rappresentante L’Annunciazione, proveniente dal Musée des Beaux Arts di Nancy e destinato ad
essere esposto nella mostra su Caravaggio che verrà allestita alle Scuderie del Quirinale dal 18
febbraio 2010. In previsione dell’evento, in accordo con la Direzione dell’Azienda Speciale
Palaexpo, verranno eseguiti approfondimenti scientifici mirati alla conoscenza materiale e
conservativa dell’opera e una revisione dell’intervento di restauro già eseguito dall’allora ICR nel
1968-69.
L’opera e la sua storia conservativa
Il dipinto eseguito negli anni 1608-10, probabilmente nel soggiorno maltese o nel secondo periodo
di attività a Napoli, venne donato dal Duca Enrico II di Lorena alla Chiesa Primaziale di Nancy.
Il Lorena era sposato con Margherita Gonzaga e i Gonzaga erano molto vicini al Caravaggio,
avevano infatti acquistato la Morte della Vergine, rifiutata da S.Maria della Scala e fu il cardinal
Ferdinando Gonzaga a chiedere al Pontefice la grazia che il pittore ottenne nel 1610, dopo la morte.
Dal 1645 l’opera risulta presente nella Chiesa di Nancy ed ora è esposta nel Museo locale.
Agli inizi del XIX secolo subì, in Francia, un intervento di trasporto: venne eliminata dal retro la
tela originale, sostituita con altra tela e fatta aderire al tergo con bianco di piombo ad olio.
L’operazione probabilmente causò danni tali che la superficie pittorica venne completamente
ridipinta. Nell’intervento eseguito presso l’Istituto Centrale per il Restauro nel 1968-69 è stata
rimossa la tela ottocentesca ed eseguita una foderatura a colla di pasta, montando il dipinto su di un
telaio metallico ad espansione automatica regolabile. Le ridipinture sono state rimosse e si è
verificato lo stato di estrema abrasione del colore originale. Sono state eseguite reintegrazioni ad
acquerello.
L’intervento di oggi
L’attuale intervento si configura come una revisione e controllo di quello precedentemente
effettuato. Lo stato di conservazione dell’opera è infatti discreto, nonostante la fragilità causata
dalla sua storia conservativa. La foderatura eseguita nel 68 e il telaio applicato all’epoca
garantiscono ancora un buon tensionamento, l’adesione e coesione del colore sono buoni.
Il problema principale è la non buona leggibilità dell’opera a causa dell’alterazione delle vernici e
di alcune reintegrazioni. Sarà quindi eseguita, oltre ad una verifica dei valori di tensionamento e
dell’efficienza del telaio, la rimozione delle vernici e dei ritocchi alterati, eseguendo nuovamente,
con materiali più stabili, interventi di presentazione estetica.
L’intervento sarà eseguito da Anna Marcone. La D.L.è di Daila Radeglia.
Sull’opera verranno inoltre eseguiti approfondimenti diagnostici per migliorare la conoscenza della
sua tecnica di esecuzione:
Radiografia, a cura di P.Moioli e C.Seccaroni (ENEA)
Riflettografia, a cura di F.Aramini e M.Torre (ISCR)
XRF, a cura di G.Sidoti, F.Talarico, G.Vigliano (ISCR)
Revisione delle sezioni stratigrafiche effettuate nel 68, a cura di G.Sidoti, F.Talarico, G.Vigliano
(ISCR)
Monitoraggio del microclima in tutte le fasi del lavoro (dalla partenza, viaggio, permanenza nei
laboratori, esposizione in mostra), a cura di E.Giani (ISCR)