Progetto Psicomotricità 14-15 - Istituto Comprensivo Statale

Transcript

Progetto Psicomotricità 14-15 - Istituto Comprensivo Statale
I.C. “Baccarini” di Russi
Scheda progetto prevista dall’art. 2 c. 6 – D. 44 del 01/02/01
Da allegare al Programma Annuale
Scheda per progetti
POF
A.S. 2014/2015
Psicomotricità
La psicomotricità è un processo pedagogico in cui il bambino
sperimenta il suo gioco in fasi successive,utilizzando spazi
pedagogici,senso motori e simbolici predisposti secondo un
itinerario che produce il modello naturale e consueto dei
X Progetto a Costo Zero
Progetto con Aspetti Finanziari
Coordinatore d’Area: Dirigente
Referenti Plesso
Infanzia Godo:
Primaria Godo:
Primaria San Pancrazio
Primaria Russi:
Secondaria Russi:
Macro Area
(Focus)
0.1 - Educazione alla Salute
0.8 – Teatro
0.2 - Educazione Ambientale
0.9 - Pari Opportunità
0.3 - Educazione alla Cittadinanza
1.0. - Attività Motorie e Sportive
0.4 - Continuità e Orientamento
1.1 - Progetti del Territorio
0.5 - Multimedialità - Didattica
X 1.2 - Psicomotricità
0.6 - Lettura
1.3 - Progetto Infanzia
0.7 - Linguaggi espressivi
1.4 - Formazione
PLESSO/ISTITUTO
X Progetto di Istituto
Primaria “Fantini” Godo
Primaria “Fantozzi” San Pancrazio
Primaria “Lama” Russi
DOCENTI
CLASSI
I docenti delle classi I^ e II^ dell'Istituito
Alunni delle classi
coinvolte
Premessa teorica
La prevenzione delle difficoltà di apprendimento rappresenta uno degli obiettivi più importanti della
continuità educativa.
L’attenzione ai processi apprenditivi dei bambini fin dal loro ingresso nella scuola dell’infanzia,
permette di individuare precocemente eventuali situazioni a rischio: difficoltà cognitive, esigenze
emotive, richieste affettive… A tal fine assume particolare rilievo l’osservazione sistematica delle
seguenti capacità: percettive-motorie -linguistiche
La conoscenza approfondita degli alunni precede necessariamente la formulazione degli obiettivi
da raggiungere e la scelta di percorsi didattico-educativi idonei sia al gruppo sia al singolo
bambino.
Nell’ultimo anno di scuola materna la conquista graduale di abilità di simbolizzazione sempre più
staccate dal contesto, permette ai docenti di proporre esercizi-gioco che favoriscono lo sviluppo di
competenze necessarie al successivo approccio alla letto-scrittura.
Anche in prima elementare, è dalla conoscenza approfondita dei propri alunni che il team dovrà far
scaturire la programmazione delle attività educative, la scelta dei metodi e dei materiali, la
definizione dei tempi. Molto spesso, al contrario, gli insegnanti si lasciano prendere dalla fretta di
insegnare ai bambini a leggere e a scrivere, ostacolando così processi di apprendimento graduali
e personalizzati.
Ciascun bambino è portatore di una propria storia, ha una propria personalità, possiede originali
capacità di porsi in relazione con le esperienze, ritmi di apprendimento e stili cognitivi che spesso
non coincidono con i tempi e con le strategie educative proposte dai docenti.
Va subito riconosciuto che:
anche bambini intelligenti possono avere difficoltà di tipo strumentale;
la motivazione è la molla dell’attenzione;
qualsiasi tipo di abilità richiede requisiti del sistema neuro-motorio.
I prerequisiti necessari alla lettura e scrittura sono:
LATERALITA’
DIREZIONE DELLO SGUARDO
SCHEMA CORPOREO
CAPACITA’ DI ORIENTARSI CORRETTAMENTE NELLO SPAZIO
PERCEZIONE DEL TEMPO
PERCEZIONE UDITIVA
CAPACITA’ DI SIMBOLIZZAZIONE
LATERALITA’
E’ dominata dalla funzione cerebrale e dal sistema di ricezione sensoriale (mano, occhio, piede, orecchio…).
Il bambino può essere destro o mancino; i problemi nascono nei bambiniE’ dominata dalla funzione
cerebrale e dal sistema di ricezione sensoriale (mano, occhio, piede, orecchio…). Il bambino può essere
destro o mancino; i problemi nascono nei bambini che hanno una lateralità crociata, che non sono cioè né
destri né mancini.
Se un bambino è destro, tutte le informazioni sono raccolte dai ricettori destri e le informazioni sono passate,
elaborate, sistematizzate dalla parte sinistra del cervello. Nei mancini avviene invece il contrario. I problemi
nascono nei bambini che hanno una lateralità crociata, perché i due emisferi lavorano contemporaneamente
e viene a mancare la dominante cerebrale che sintetizza le informazioni. Questo crea problemi
nell’apprendimento: ad es. a livello percettivo, se la lettera “b” viene percepita con la parte destra si legge
come è scritta, ma se è percepita con la parte sinistra viene vista come una “d” (SPECULARITA’).
DIREZIONE DELLO SGUARDO
Lo sguardo per sua natura si muove indifferentemente da sinistra o da destra, mentre leggendo per
convenzione si muove da destra a sinistra. Quando si legge, non si può percorrere tutta la riga, ma 4-5
lettere per volta, poi c’è un attimo di sosta con la FISSAZIONE del primo gruppo di lettere e si passa al
secondo gruppo. Alcuni bambini perdono i tempi di fissazione e quindi anche la memoria di fissazione.
Nella lettura alcuni bambini non riescono quindi a padroneggiare la direzione dello sguardo e possono inoltre
confondere le lettere speculari, anche a causa di una lateralità non ben definita.
SCHEMA CORPOREO
E’ l’immagine che ciascuno ha del proprio corpo. Non si tratta di un’immagine solo visiva, in quanto è
formata anche da sensazioni tattili, da tensioni muscolari…, che definiscono l’immagine mentale che si ha
del proprio corpo.
Questa immagine è importante, perché contiene tutti i parametri di valutazione dello spazio ed è alla base
della COORDINAZIONE MOTORIA del bambino.
Ad es. prendere un paio di occhiali su un tavolo richiede una progettazione dell’azione:
comprendere dove si trova l’oggetto e in che posizione rispetto a me
valutare la distanza
coordinare il movimento tra occhio e mano
dosare la forza necessaria del movimento per prendere l’oggetto.
La scrittura richiede tutti questi requisiti: scrivere una lettera significa ad es. salire, scendere con la penna,
fare la pancia a destra o a sinistra, dosare la forza del polso….
CAPACITA’ DI ORIENTARSI CORRETTAMENTE NELLO SPAZIO
Il bambino passa attraverso 2 fasi. Nella prima impara a valutare la posizione di un oggetto rispetto alla
propria posizione, mentre nella seconda fase non è più lui il punto di riferimento rispetto all’oggetto (ad es.
prima la matita sta davanti a lui, poi sta sul tavolo).
La mancanza di ORIENTAMENTO crea problemi in lettura, scrittura, aritmetica, geografia che è studio dello
spazio: se un bambino non sa orientare il proprio corpo nello spazio e non conosce lo spazio del suo corpo,
come potrà capire lo spazio geografico che è spazio così vasto?
PERCEZIONE DEL TEMPO (va sempre collegata allo spazio)
Lapier sostiene che il tempo è lo spazio vissuto attraverso il movimento. Se il bambino non ha una corretta
concezione temporale, non trova l’ordine esatto delle sillabe scrivendo sotto dettatura.
Inoltre la durata dei suoni e la successione dei suoni danno il senso del RITMO.
La durata è importante per le doppie, il ritmo lo è per l’interruzione delle parole, le pause, la punteggiatura, la
divisione in sillabe. La serie dei numeri è un ritmo, come pure l’orologio, il calendario, le stagioni, le tabelline,
perché il ritmo è legato al concetto di CICLO.
Se un bambino possiede un buon ritmo è facilitato nell’apprendimento.
PERCEZIONE UDITIVA
Vi sono bambini che confondono suoni affini (C/G, N/M, S/Z, V/F…)
Questo però non è un problema di udito, ma di corteccia cerebrale che non riconosce il suono. La corteccia
per distinguere i suoni si serve di varie informazioni:
uditive
vibrazioni della laringe che emette suoni diversi per ogni lettera
posizione della bocca.
Normalmente attraverso l’udito la corteccia elabora le informazioni necessarie alla differenziazione dei suoni
simili. Se questo non avviene, va rielaborata nel bambino la percezione laringea, per cui è necessario
l’intervento dell’ortofonista.
CAPACITA’ DI SIMBOLIZZAZIONE
E’ alla base di tutti i processi intellettivi e di qualsiasi tipo di linguaggio.
PERCEZIONE VISIVA
E’ fondamentale per l’apprendimento, in quanto determina la capacità di riconoscere uno stimolo a livello
cerebrale. E’ quindi qualcosa di più delle sensazioni percepite dagli organi periferici.
Es.
Gli organi periferici percepiscono 4 linee che si intersecano, ma è solo attraverso il passaggio dalla retina
alla corteccia cerebrale che ci rendiamo conto che quelle 4 linee sono un quadrato.
Possiamo dividere la percezione in 5 settori:
1 costanza percettiva
2 discriminazione figura-sfondo
3 percezione delle posizioni nello spazio
4 capacita’ di cogliere le posizioni nello spazio
5 coordinazione oculo-manuale
COSTANZA PERCETTIVA
E’ la capacità di riconoscere un oggetto anche quando cambia la posizione, il colore, la grandezza, il
contesto… Se questa è carente si hanno problemi nella lettura, ad es. perché la lettera A può cambiare
forma, dimensione, colore…
C’è comunque nel bambino una generale difficoltà ad elaborare i concetti; tale competenza si sviluppa
attraverso l’uso del corpo nella sua totalità, in particolare tatto-movimento.
DISCRIMINAZIONE FIGURA-SFONDO
Il cervello percepisce solo uno stimolo per volta, gli altri hanno meno pregnanza: tra una serie di figure,
quindi, ne viene messa a fuoco una sola e le altre sono sfuocate. Molti bambini a questa età ancora non
hanno la capacità di separare la figura dallo sfondo.
PERCEZIONE DELLE POSIZIONI NELLO SPAZIO
E’ la capacità di individuare le posizioni degli oggetti (distanza, orientamento…) rispetto al nostro corpo;
perché nel bambino sia buona, esso deve avere una perfetta conoscenza del proprio corpo, possedere un’
immagine mentale di questo molto buona e un concetto del corpo: 3 elementi, questi, che si costituiscono
nel tempo attraverso la concettualizzazione delle sensazioni corporee ed emotive legate al corpo.
CAPACITA’ DI COGLIERE LE POSIZIONI NELLO SPAZIO
Cioè le relazioni di spazio di un oggetto oltreché rispetto a me, anche rispetto ad un altro oggetto.
COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
E’ difficile per chi ha problemi di lateralità crociata. E’ composta da questi elementi:
percezione visiva
percezione uditiva
percezione motoria
SEZIONE 1 - FINALITÀ
Descrizione del Progetto
E’ in questo contesto teorico che si inserisce il nostro progetto di psicomotricità, che intende utilizzare il
gioco motorio in funzione dello sviluppo dei prerequisiti coordinativi, determinanti per l’apprendimento della
lettura e della scrittura.
Nell’ambito del nostro progetto riteniamo fondamentale predisporre un ambiente di apprendimento
stimolante e creare un clima favorevole alle relazioni, in modo di fornire al bambino molteplici occasioni
relative all’approccio al mondo delle parole scritte.
1.1 - Analisi delle necessità emerse (sintomi rilevati Stato attuale e che cosa desideriamo
cambiare)
Alla base del progetto risiedono le seguenti motivazioni:
•
necessità di individuare precocemente eventuali situazioni a rischio: difficoltà cognitive,
esigenze emotive, richieste affettive;
•
necessità di osservare le capacità percettive, motorie e linguistiche per formulare obiettivi
da raggiungere e scegliere percorsi didattico-educativi rispondenti ai bisogni formativi e
affettivi evidenziati;
•
necessità di sviluppare una forte motivazione all'apprendimento utilizzando le potenzialità
cognitive del gioco per prevenire fenomeni di dispersione scolastica;
•
necessità di creare un clima accogliente con particolare attenzione nei confronti degli
aspetti relazionali per prevenire fenomeni di disagio scolastico
1.2 - Finalità
Si intende far vivere ai bambini un percorso di esperienze sensoriali e motorie che favoriscano
l’acquisizione dello schema corporeo, l’interiorizzazione di movimenti meditati e progettati, non
automatizzati e la comparsa di alcuni concetti di spazio (direzione avanti, indietro, di lato).
Verrà arricchito inoltre il bagaglio lessicale del bambino (parti del corpo, terminologia spaziale,
denominazione dei movimenti). Si favorirà la socializzazione tra i bambini potenziando le abilita
relazionali.
1.3 - Obiettivi specifici
LATERALITA’
osservare sviluppare potenziare consolidare
DIREZIONE DELLO SGUARDO
PERCEZIONE DEL TEMPO
CAPACITA’ DI ORIENTARSI
CAPACITA’ DI CORRETTAMENTE NELLO
SPAZIO
SIMBOLIZZAZIONE
PERCEZIONE VISIVA
(costanza percettiva, discriminazione figura-sfondo,
percezione delle posizioni nello spazio, capacità di cogliere
le posizioni nello spazio, coordinazione oculo-manuale)
PER imparare a comprendere la realtà
fornendfo ai bambini molteplici occassioni per acquisire
concetti spazio temporali
PER imparare a contare fornendo molteplici occasioni per acquisire concetti e simboli logici
matematici
PER imparare ad esprimere se stessi fornendo ai bambini molteplici occasioni per capire,
esprimere,condividere fantasie,desideri,paure, sentimenti...
PER imparare a leggere e scrivere fornendo ai bambini molteplici occasioni relative all'approccio al
mondo delle parole scritte
Ambiti
disciplinari coinvolti:
educazione motoria
lingua italiana
matematica
storia, geografia, studi sociali
educazione al suono e alla musica
educazione all’immagine
Il progetto prevede, per le classi prime, una fase iniziale in cui la psicomotricità viene finalizzata, in
particolare, alla conoscenza degli altri e del nuovo ambiente. E' costituita da otto unità, tratte da
Quale psicomotricità? di A. Albanese e B. Pavan, attraverso le quali sono anticipate le modalità
operative del progetto annuale.
In seguito il progetto si sviluppa attraverso una serie di giochi svolti in palestra, graduati e tesi a
potenziare la lateralità, la direzione dello sguardo, lo schema corporeo, la capacità di orientarsi
nello spazio, la percezione del tempo, la percezione uditiva, la capacità di simbolizzazione e la
percezione visiva, prerequisiti necessari all'apprendimento della lettura e della scrittura.
Tali esercizi vengono integrati da attività di manipolazione, finalizzate al potenziamento della
motricità fine e della capacità di progettazione e costruzione.
Contemporaneamente viene effettuato un graduale passaggio all'astrazione e alla simbolizzazione
chiedendo ai bambini di rappresentare graficamente gli esercizi e le attività svolte nei diversi
contesti e di compilare schede relative ai concetti incontrati a livello operativo.
Nelle classi seconde verranno approfonditi e consolidati gli obiettivi delle classi prime.
Verranno rispettati i tempi dei bambini, sia relazionali che cognitivi, senza fare pressioni di alcun
tipo. Gli errori del bambino verranno accettati, evitando di correggerlo e di fornirgli le risposte
giuste, che deve scoprire da solo nel gruppo dei pari.
Non ci si aspetta che le scoperte vengano subito consolidate in quanto, per arrivare a questo i
bambini dovranno disporre di diverso tempo.
Atteggiamenti
E comportamenti
Abilitá
Saperi
Alunni
Docenti
in classe
Docenti
di team
Mostrare reale ineresse
nei confronti delle attività.
Saper gestire le
dinamiche di gioco
autonomamente.
Saper ascoltare e
rispettare gli altri.
Riconoscere e saper
esprimere le proprie
emozioni attraverso
linguaggi verbali e non.
Superare le inibizioni e
l’imbarazzo sia a livello
fisico che relazionale.
Mostrare spirito
collaborativo.
Saper affrontare le
frustrazioni in modo
costruttivo.
Sviluppare, potenziare e
consolidare:
Lateralitá
Direzione dello sguardo
Percezione del tempo
Schema corporeo
Orientamento nello
spazio
Percezione visiva
Coordinazione oculo –
manuale.
Percezione sensoriale
in genere.
Migliorare le capacitá di
osservazione sugli
aspetti psicomotori al
fine di rilevare
precocemente le
difficoltá.
Approfondimento delle
Migliorare la capacità di
conoscenze specifiche
giocare e interagire con
nell’ambito della
i bambini.
psicomotricitá
Migliorare, attraverso la
comunicazione e
l’interazione sia con i
bambini che con il team,
la gestione della classe.
Affinare la capacitá di
calarsi nella dimensione
del bambino in merito ai
suoi tempi, ai suoi
tentativi ed errori, ai suoi
bisogni affettivi.
Condivisione e
collaborazione nella
realizzazione
dell’esperienza e nella
ricerca di problematiche e
soluzioni.
Adottare modalitá di
discussione costruttive.
Facilitare il confronto tra
colleghi relativamente alle
osservazioni effettuate.
Conoscere e ampliare
il lessico relativo a parti
del corpo, percezione
sensoriale, movimenti
e posizioni nello
spazio.
Saper organizzare le attività di
psicomotricitá nei differenti
momenti e ambienti.
1.4 - Tempi Delle Verifiche
Primo quadrimestre
Secondo quadrimestre
1.5 - Strumenti della Valutazione
Le insegnanti possono avvalersi di:
x Osservazioni sistematiche a verbale
Griglie di osservazione
x Prove di verifica strutturate e non
Parametri numerici e strumenti statistici
(indicare la soglia di accettabilità)
x
Test di gradimento di alunni e/o docenti
Scheda di valutazione finale (obbligatoria)
1.6 - Durata del Progetto
Inizio: Settembre2014
Fine: Maggio 2015
1.7 - Documentazione
x Prodotti significativi
dei lavori di gruppo
Ipertesto
Prodotto finale dei
singoli bambini
Videoregistrazione
x
x Osservazioni / diari
dei docenti
Documentazione fotografica
Percorsi
metodologico-didattici
Relazioni scritte