IN LIBANO PERIODICO D`INFORMAZIONE ECONOMICO

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IN LIBANO PERIODICO D`INFORMAZIONE ECONOMICO
IN
LIBANO
PERIODICO D’INFORMAZIONE
ECONOMICO-COMMERCIALE
Ambasciata d’Italia
Beirut
Ufficio Economico Commerciale
Numero 10
Novembre 2014
Per maggiori informazioni sul Libano consultare il
sito: http://www.infomercatiesteri.it/paese.php?
id_paesi=108#slider-4
Concerti di musica popolare salentina Pizzica
Per la terza volta in due anni il pubblico libanese ha potuto ascoltare la straordinaria musica
tradizionale salentina “Pizzica” nei concerti
organizzati dall’Ambasciata d’Italia a Beirut il
21 e 22 novembre 2014, in collaborazione con
l’Istituto Italiano di Cultura.
I giovani e straordinari musicisti del gruppo
“Sule” (“Sole” in dialetto salentino) si sono
esibiti il 21 novembre nel teatro del Palazzo
dell’UNESCO a Beirut (edificio che ospita il
Ministero dell’Educazione) ed il 22 presso il
teatro dell’Universita’ Notre Dame de Louaize
(NDU, a Zouk, nord di Beirut).
L’occasione del concerto e’ stata la coincidenza
con la Festa Nazionale Libanese (il 22 novembre). Ogni anno, in segno di amicizia tra i due
Paesi, tradizionalmente l’Ambasciata d’Italia
organizza un concerto ospitato presso il Palazzo
del Parlamento (Grand Serail) con il patrocinio
del primo Ministro. Quest’anno, data la situazione dei soldati libanesi detenuti dall’ISIS, in
segno di cordoglio, il Governo libanese ha
deciso di non effettuare festeggiamenti e di non
patrocinare il concerto. Tuttavia ha chiesto
all’Italia di organizzare comunque la manifestazione.
Hanno assistito allo spettacolo oltre 1600 spettatori (circa 1100 all’UNESCO, circa 550 a
NDU), testimonianza della grande popolarità’
dell’Italia presso questa Paese. Tra gli altri partecipanti si segnalano il Ministro per gli sfollati,
Alice Chaptini, il Vicario del Patriarca Maronita, l’Ambasciatrice UE in Libano e numerosi
esponenti del Corpo Diplomatico qui accreditati.
Oltre all'indiscusso talento degli artisti di
"Sule" (Claudio Prima, Antonio Castrignano',
Rachele Andrioli, Giuseppe Spedicato, Massimiliano De Marco e Stefania Mariano) che, pur
giovani, vantano molteplici esibizioni all'estero
e sono tutti membri dell'Orchestra della Notte
della Taranta, l'altro elemento-chiave del successo delle due manifestazioni e' stato rappresentato dall'interazione artistica tra i musicisti salentini e alcuni loro colleghi libanesi: ospite speciale del concerto del 21 e' stato Rony Barrack, il
piu' famoso suonatore di "derbake" libanese,
mentre la sera successiva sono saliti sul palco
tre percussionisti e un suonatore di "oud" della
scuola di musica di NDU, oltre ad una cantante libanese che ha dato vita alla versione in
arabo di una canzone dialettale appartenente al
repertorio di Sule. La musica, in sostanza, e'
stata uno strumento di incontro e di scambio,
nel segno di due tradizioni che - conoscendosi e
contaminandosi - si sono rinnovate.
I due concerti - interamente finanziati da questa
Ambasciata - sono state rese possibili grazie alle
donazioni ricevute per il tramite di questo Ufficio Commerciale in corrispondenza di questo
specifico evento da DEGREMONT Italia, società operante da tempo in Libano nella costruzione di impianti di trattamento delle acque
reflue nella zona di Zahle’.
Sommario
Concerti di musica popolare Pizzica Pag.1
Seminario Tecnico Euromec Arison Pag.2
Programma UE per sviluppo privato Pag.2
Beirut 14 citta’ piu’ cara al mondo
Pag.2
Commercio estero Genn-Sett
Pag.3
Lancio terza fase progetto CELEP
Pag.3
News economiche
Pag.4
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ECONOMICO-COMMERCIALE
Ambasciata d’Italia
Beirut
Ufficio Economico Commerciale
Per maggiori informazioni sul Libano consultare il
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Nuovo Programma UE per lo sviluppo del settore privato libanese
La delegazione UE in Libano ha recentemente
lanciato un contratto-quadro per l’identificazione di un nuovo programma di sviluppo del
settore privato.
Molto è stato fatto con il precedente programma di sviluppo del settore privato (PSD14),
ma l'UE sta cercando di 'ripensare' l'assistenza,
al fine di sostenere meglio gli operatori economici libanesi.
Il Programma e’ finalizzato a sostenere la
crescita delle PMI libanesi, migliorare la loro
competitività e favorire la creazione di posti di
lavoro attraverso una combinazione di sovvenzioni e prestiti.
I settori considerati sono: industria agroalimentare, lavorazione del legno, energie
rinnovabili ed industrie creative.
L'importo provvisorio per il nuovo programma sarebbe di circa 15 milioni di euro per tre
anni, a partire dal 2016.
Seminario Tecnico Euromec Arison
Lo scorso 19 novembre presso l'Hotel Hilton
Metropolitan Palace di Beirut si e' svolto un
Seminario Tecnico di presentazione della
partnership tra l'azienda italiana EUROMEC, leader nella produzione di pomepe ed
impianti per la purificazione delle acque e la
libanese ARISON, distributrice di pompe,
generatori elettrici ed impianti idraulici,
fornitore di servizi post-vendita e gestione dei
suddetti componenti.
La partnership era stata favorita dall’Ambasciata d’Italia in Libano che aveva messo in
contatto le due aziende nei primi incontri .
L'accordo prevede non solo la commercializzazione di prodotti EUROMEC da parte di
ARISON nei mercati dove questa e' presente
(Siria, Iraq, Abu Dhabi e Dubai), ma anche
la costituzione di una Joint Venture per l'assemblaggio in Libano, presso uno stabilimento ARISON, di prodotti semi-lavorati EUROMEC. I prodotti cosi' preparati potranno
essere immessi sul mercato locale come
"made in Lebanon" beneficiando delle previsioni dell'Accordo di libero scambio tra i
paesi dell'area di cui il Libano e' parte.
L'obiettivo di fondo della co-produzione in
Libano, e' quella di allargare la clientela a
Costo della vita: Beirut 14 ma citta’ piu’ cara al mondo
Secondo il sondaggio EuroCost International—Expatriates cost-of-living survey 2014,
Beirut e’ la 14ma città al mondo piu’ cara per gli expat (con un trend costante dal
2010), la piu’ cara nel Medio Oriente, seguita (a molta distanza) da Tel Aviv, al 24mo
posto. Il sondaggio mette a confronto il costo della vita per gli expat nelle maggiori
citta’ al mondo (oltre 250 ), prendendo in considerazione vari indici di costo. Il costo
della vita a Beirut e’ considerato maggiore di quello di Oslo, Guangzhou e Losanna,
ed inferiore a Sydney, Zurigo e Pechino. Tra le citta’ esaminate dal sondaggio, Mosca
risulta la piu’ cara, seguita da Luanda, Tokyo, Londra, Singapore, Hong Kong e Ginevra. Nella top-ten si classificano anche Seoul (7 posto), Shanghai (8 posto), Pechino (9)
e Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). L’aumento del costo della vita in
Libano (e a Beirut, che raccoglie oltre un terzo della popolazione residente in Libano)
e’ confermato anche dalle statistiche ufficiali: l’inflazione da settembre 2013 a settembre 2014 e’ aumentata del 2,3% con picchi per abbigliamento e calzature (+22,3%),
bevande alcoliche e tabacco (+11,1%), istruzione (+7,1%), svaghi ed intrattenimento
(+5,4%).
.
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segmenti di mercato piu' ampi di quelli usuali: da un lato, il segmento interessato ai prodotti di alta gamma interamente "made in
Italy" (con prezzo piu' alto), che anche attraverso la distribuzione di Arison andrebbe ad
allargarsi nella Regione mediorientale; dall'altro quello interessato a tecnologie comunque
di adeguato livello, ma meno "prestigiose" e
costose, che potrebbe essere attratto da prodotti di prezzo minore, assemblati in Libano.
Il Seminario e’ stato introdotto dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, Giuseppe Morabito, che ha sottolineato l'importanza della
partnertship strategica tra l'azienda italiane e
quella libanese, non solo come mezzo per
entrare nel mercato del Paese, ma anche e
soprattutto come "testa di ponte" per tutta
l'area mediorientale.
Di specifico interesse per i rappresentanti di
aziende, ONG, Agenzie governative e OO.II.
presenti, la presentazione tecnica sulle principali soluzioni "chiavi in mano" fornite da
EUROMEC. I partecpanti hanno mostrato
interesse per i temi trattati che - auspicabilmente - potrebbe tradursi in effettivi contatti
d'affari.
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Ambasciata d’Italia
Beirut
Ufficio Economico Commerciale
Commercio estero ed interscambio bilaterale
Secondo i dati diffusi dalle Dogane libanesi, nel
periodo gennaio/settembre 2014 la bilancia
commerciale libanese si e' chiusa con un saldo
negativo di 12,7 miliardi di dollari, in aumento
del 2,4% rispetto ai primi tre trimestri 2013
(12,4 miliardi di dollari). Le importazioni si sono
attestate sui 16,2 miliardi di dollari (-2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013, quando
erano state pari a 16,6 miliardi di dollari) e le
esportazioni (per un controvalore di 3,4 miliardi
di dollari) sono risultate in netto calo (-17%)
rispetto allo stesso periodo 2013, quando erano
state pari a 4,1 miliardi di dollari.
chimici e metalli (9% ciascuno).
Riguardo all'interscambio bilaterale relativo ai
primi 9 mesi del 2014, l'Italia, con un export di
1,3 miliardi di dollari ed una quota dell'8,1%, si
e' posta in seconda posizione dopo la Cina (1,9
miliardi, 11,7% del totale) tra i principali fornitori libanesi. Seguono Francia (1 miliardo di
dollari, 6,7%), Stati Uniti (998 milioni, 6,1%),
Germania (927 milioni, 5,7% di share), Russia
(632 milioni, 3,9% di quota), Egitto (565 milioni, 3,4%) e Turchia (548 milioni di dollari,
3,3% di quota).
L'Italia esporta in Libano prevalentemente prodotti petroliferi e minerari (46%), macchinari
(13%), prodotti chimici (8%), metalli di base e
articoli in metallo (5%), articoli tessili e di abbigliamento (5%), alimentari, laterizi e articoli in
plastica (3% per ciascuna voce).
I prodotti petroliferi raffinati hanno rappresentato, nel periodo considerato, la principale voce
delle importazioni libanesi (26% dell'import
globale), seguiti da macchinari (11%), prodotti
chimici e farmaceutici (9%), mezzi di trasporto
(7%), metalli ed articoli in metallo (7%), prodotti alimentari (6%), perle e pietre preziose (4%), Tutti i principali fornitori del Libano risultano
prodotti ortofrutticoli (5%) ed animali vivi e in calo (Italia –7,2%, Francia –9,7%, USA –
prodotti animali (5%).
16%), in linea con il calo generale dell’import
L'export e' stato invece rappresentato prevalente- nel periodo considerato.
mente da macchinari (16% del totale) perle e Uniche eccezioni: la Cina (+16,4%) e l’Egitto
pietre preziose (13% del totale), prodotti alimen- (+2,3%).
tari (12%), prodotti petroliferi (11%), prodotti
Principali fornitori del Libano - Primi nove mesi 2012/2013/2014
2500
2000
1500
Genn.Sett.2012
1000
Genn.Sett. 2013
500
Genn.Sett.2014
0
Cina
Itali a
Fr anci a
USA
Ger mani a
Russia
Egi tto
Tur chia
UK
Svizzer a
Genn.Sett.2012
1300
1268
1222
2123
923
308
647
760
466
395
Genn.Sett. 2013
1661
1425
1199
1198
973
765
553
928
527
473
Genn.Sett.2014
1934
1322
1082
999
928
633
566
548
440
393
Eventi libanesi
Lancio della terza fase del progetto CELEP
Il 29 ottobre u.s. la cooperazione italiana, in
collaborazione con l’UNIDO ha presentato la
terza fase del progetto « Community Enpowerment and Livelihoods Enhancement Project » (CELEP), alla presenza dell’Ambasciataore d’Italia in Libano, Giuspeppe Morabito e
del Ministro dell’industria libanese Hussein
Hajj Hassan.
Il progetto mira ad assistere il Governo libanese nel miglioramento delle attivita’ di imprese
selezionate, operanti nel settore agroalimentare, al fine di rafforzare la loro competitivita' ed
integrazione nel mercato globale. Allo stesso
tempo, la realizzazione permette a comunità'
rurali di promuovere attività generatrici di
reddito. La terza fase di CELEP ha il compito
di dare continuità al programma e di replicare
le esperienze positive in quelle comunità libanesi particolarmente colpite dalle conseguenze
del flusso dei rifugiati siriani.
Le attivita' della terza fase di CELEP si concentrano su due componenti principali : 1) rafforzare le capacita' delle istituzioni libanesi per
affrontare la crisi;
2) migliorare la capacita' di produzione delle
comunita' ospitanti, abilitandoli a rispondere
alle richieste dei mercati locali ed esterni, generando allo stesso tempo sostentamento e ricovero economico sia per le comunita' locali, sia
per i rifugiati.
Il progetto e’ realizzato dalla ONG italiana di
ispirazione cattolica ICU ed il Ministero dell’Industria ed il Ministero dell’Agricoltura
libanesi.
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News economiche
settore turistico nel Paese ha mostrato un
Le Dogane libanesi perdono il 5,04% dei aumento del 22,6% nel terzo trimestre 2014
A fine settembre 2014, il debito pubblico ricavi nei primi nove mesi del 2014
(rispetto allo stesso trimestre 2013) e del 4,2%
lordo libanese ha raggiunto 66 miliardi di
su base annua rispetto ai primi nove mesi del
dollari, in aumento del 5,7% rispetto ai $ 62.4 Nei primi nove mesi del 2014 le Dogane Liba- 2013.
nesi hanno mostrato una contrazione dei loro In valore assoluto, fino al 30 settembre 2014,
miliardi registrati a fine settembre 2013.
Il Debito interno era pari a 40 miliardi di ricavi del 5,04% in rapporto allo stesso perio- 1.018.541 turisti hanno visitato il Libano,
dollari a fine settembre 2014 (in aumento do 2013.
rispetto ai 977.380 dello stesso periodo del
dell’ 11,1% su base annua) mentre il debito
2013.
estero era pari a 26 miliardi di $, in diminuNei primi nove mesi del 2013 si era avuta,
zione dell’1,6% rispetto all'anno precedente.
invece, una diminuzione del 10% rispetto allo
Il debito in valuta locale ha rappresentato il
stesso periodo 2012, in cui si erano avuti in
60,6% del debito pubblico lordo a fine settemvalore assoluto 1.085.689 turisti.
bre 2014 rispetto al 57,7% dell'anno precedente, mentre il debito in valuta estera ha
rappresentato il 39,4% del relativo totale al
42,3% di un anno prima
Le banche commerciali avevano il 51,7% del
debito pubblico locale a fine settembre 2014
(rispetto al 52,3% dell'anno precedente), se- Nel periodo considerato le revenues doganali
guite dalla Banca Centrale (con il 31,2%, era sono state pari a circa 2,076 miliardi di dollail 30,9% a settembre 2013), mentre le agenzie ri, in diminuzione, secondo un trend che si va
pubbliche, istituzioni finanziarie ed il pubblico ormai consolidando, rispetto ai 2,186 miliardi
hanno detenevano il 17,1% del debito nazio- di dollari dello stesso periodo 2013, ai 2,277 Le universita’ libanesi ben piazzate nella
classifica mondiale QS.
nale rispetto al 16,8% di settembre 2013.
miliardi del 2012 e 2,246 del 2011. La contraIl debito pubblico netto (esclusi i depositi del zione puo’ essere attribuita principalmente La “QS University Rankings 2014” ha incluso
settore pubblico presso la Banca Centrale e le alla contrazione nelle entrate IVA (legata ad sei università libanesi tra le 50 università prese
banche commerciali) e’ aumentato del 7,17% una contrazione dei consumi) pari a circa in considerazione nei Paesi MENA.
su base annua ed ha un valore di 55,86 miliar- 1,038 miliardi di dollari nei primi nove mesi L'elenco classifica la American University of
di di dollari dai 52,15 miliardi della fine del del 2014, in diminuzione del 2,07% rispetto Beirut (AUB) al secondo posto tra le universiIII trimestre 2013.
allo stesso periodo del 2013 quando erano tà dell’area comprese nel ranking.
state pari a 1,060 miliardi di dollari.
Sono ben piazzate nella classifica anche l’UniComposizione del Debito Pubblico libanese a Il Porto di Beirut ha continuato ad avere la versité Saint-Joseph de Beyrouth (USJ) classififine settembre 2014
quota maggiore di entrate doganali (circa cata 12, la Lebanese American University
1.763 milioni di dollari, pari a ben l’85,23% (LAU) classificata al 14° posto, l’Università di
Debito interno: 60,6%
del totale), seguito dall’aeroporto Rafic Hariri Balamand (24), l'Università Statale Libanese
Debito estero: 39,4%
(186,62 milioni di dollari, 8,99% del totale) e (27), e la Beirut Arab University (35°).
dal Porto di Tripoli (75,22 milioni, 3,62% del In cima alla classifica le due università dell’Atotale).
rabia Saudita King Fahd University of Petro(Fonte: Associazione Banche Libanesi e Credit leum & Minerals (KFUPM), che si e' classificata al primo posto e la King Saud University
Libanais Ecnomic Research Unit)
(terza).
(Fonte: QS Rankings e Daily Star)
Il Turismo in Libano aumenta di quasi il
23% nel III trimestre 2014
(Fonte: Associazione Banche Libanesi e Credit
Libanais Ecnomic Research Unit)
I dati pubblicati dal Ministero libanese del
Turismo a novembre 2014 indicano che il
Debito Pubblico
Pubblicazione a cura di
Ambasciata d’Italia a Beirut
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