"pet-therapy" nella scuola
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"pet-therapy" nella scuola
PROGETTO DI "PET-THERAPY" NELLA SCUOLA a cura dell'Associazione “TERAPET” di Grosseto L’Associazione “TeraPet” è nata ad ottobre 2013 con gli obiettivi di svolgere attività di Pet Therapy, promuovere il benessere di soggetti svantaggiati e tutelare gli animali. “Terapet” è una libera Associazione di fatto, apartitica e apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I, Cap. III, artt. 36 e ss. c.c., nonché dal proprio statuto. Premessa L’uomo ha sempre riconosciuto, in maniera più o meno consapevole, il valore terapeutico degli animali; attualmente questo pensiero trova una dimostrazione concreta nel diffondersi via via maggiore della pet-therapy, o per meglio dire Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Il termine pet-therapy, che in italiano significa “ Uso Terapeutico degli Animali da Compagnia”, è un termine generico che indica un supporto ai metodi di cura di alcune patologie con l’ausilio degli animali. Per definizione, “l’elemento terapeutico” è la relazione che l’animale è in grado di instaurare con l’essere umano coadiuvato da un “esperto” e l’ “individuo” è il fruitore dell’intervento. Nella bozza per gli Interventi Assistiti con gli Animali elaborata da Centro di Referenza Nazionale, in collaborazione con il Ministero della Salute, essi vengono definiti, infatti, come le prestazioni a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa che prevedono il coinvolgimento di animali domestici. Gli interventi sono rivolti prevalentemente a persone affette da disturbi di natura fisica, neuromotoria, psichica e psichiatrica ma, tuttavia, possono essere indirizzati anche ad individui senza particolari problematiche che potrebbero comunque trarre giovamento dal relazionarsi con l’animale o dal semplice assistere come spettatore ad un intervento. Per una corretta applicazione di Interventi Assistiti con la Mediazione di Animali sarebbe auspicabile il coinvolgimento di un’equipe multidisciplinare con l’obiettivo di trarre il maggior giovamento possibile dal progetto concordato. Obiettivo generale Migliorare il benessere del soggetto in varie aree: socio relazionale, affettiva emotiva, cognitiva e motoria. Obiettivi specifici • Ridurre di ansia ed aggressività; • Ridurre di solitudine reale e percepita; • Stimolare la motricità; • Migliorare abilità cognitive; • Acquisire capacità di accudimento e riconoscimento delle emozioni; • Sviluppare competenze ecologiche, motorie fini e di coordinazione attraverso la cura dell’animale (ad esempio lo spazzolare che coinvolge la prensione dell’oggetto e la coordinazione); • Accrescere la disponibilità relazione e la verbalizzazione emotiva; • Migliorare coordinazione ed orientamento spaziale; • Stimolare e, di conseguenza allenare i tempi di attenzione; • Promuovere l’integrazione all’interni del gruppo dei pari. La costruzione degli obiettivi sarà personalizzata, di conseguenza in un bambino potrebbero essere perseguiti solo alcuni degli obiettivi riportati, o ideati obiettivi non riportati sulla base delle esigenze del soggetto. Beneficiari Diretti: I destinatari diretti del presente progetto sono riscontrabili in bambini in età prescolare o scolare (primaria o secondaria) con problematiche sociali, relazionali, comportamentali o disabilità (fisica, psichica, cognitiva) Indiretti: I destinatari indiretti sono riscontrabili in: personale dell’istituto scolastico, altri alunni, familiari dei destinatari diretti, specialisti che hanno in carico il bambino. Metodologia Riguardo disabilità e scuola, il MIUR riporta: “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.” Risulta evidente come ciò possa essere trasferibile ad altre tipologie di disagio ( sociale, relazionale,culturale, dispersione scolastica). Riflettendo infatti sul potenziale educativo dell’istituzione scolastica, si evince il suo ruolo fondamentale nel promuovere la crescita di un futuro soggetto adulto razionale, dotato di senso civico e ben integrato all’interno della società odierna. La semplice vista dell’animale all’interno di una struttura generalmente standardizzata, può già ovviare ad alcune delle problematiche manifestate dai soggetti, inducendo a volte stati di gioia e condivisione; lo svolgimento di specifici esercizi finalizzati alla stimolazione della memoria, delle abilità logico-cognitive, movimento, della coordinazione, possono portare a benefici motori, cognitivi o emotivi. Ad esempio, a volte risulta complesso indurre una persona non collaborante a camminare, ma alla vista dell’animale questa stessa persona può essere entusiasta di portarlo a fare una passeggiata e, quando possibile costruire percorsi volti a migliorare coordinazione ed orientamento spaziale; attraverso il gioco con l’animale inoltre è possibile anche contare i colori del suo manto ed esplorare lo schema corporeo, svolgendo così un esercizio prettamente cognitivo; lanciando una pallina in un determinato punto con l’intento di giocare con il cane, verrà stimolata la coordinazione oculo-manuale; il gioco può offrire l’opportunità di allenare abilità empatiche, gioco simbolico e meta cognizione; l’animale può inoltre offrirsi come mediatore emozionale, facilitando il riconoscimento e, quando possibile, la verbalizzazione del proprio vissuto emotivo; l’accudire un essere vivente può far sentire la persona utile e capace, stimolando così il senso di autoefficacia. Svolgere l’intervento riabilitativo all’interno del contesto scolastico può promuovere l’esecuzione di esercizi di problem solving ed esecutivi volti a migliorare lo svolgimento di azioni nella vita quotidiana del bambino; ad esempio riempire la ciotola dell’acqua richiede esercizi come cercare il rubinetto, aprirlo, riempire il contenitore, dosarne la quantità e pulire nel caso in cui l’acqua cada in terra. Risulta quindi evidente, data la ricchezza di stimoli forniti dal setting, la possibilità di ideare in maniera a volte estemporanea un numero infinito di attività volte al miglioramento della qualità della vita. Al termine di ogni attività sarà richiesto al partecipante di collaborare, per quanto possibile, alla pulizia del setting, stimolando così ulteriormente abilità ecologiche ed igiene. Qualora si intendesse promuovere obiettivi di integrazione e condivisione, sarà possibile svolgere i suddetti esercizi in presenza di altri bambini (singolo o piccolo gruppo) da decidere in base a finalità personalizzate; ad esempio, tirare la pallina in porta verso il cane che ricopre il ruolo del portiere, nascondere un oggetto e stimolare l’animale alla sua ricerca, insegnare un nuovo comando al cane, sono tutte attività volte a stimolare spirito di aggregazione, senso di appartenenza e collaborazione. Inoltre, viste le numerose qualità estetiche e comportamentali che caratterizzano il cane come compagno di lavoro, si potrà verificare una stimolazione dell’interesse nel bambino, una maggiore disponibilità alla collaborazione, al fine di ottenere un migliore apprendimento ed un maggiore piacere nel frequentare la scuola. Fasi e tempi 1°fase: incontro con il personale della struttura per pianificare destinatari, setting, modalità di intervento ed obiettivi specifici sulla base delle caratteristiche personali degli utenti. 2°fase: socializzazione dell’animale con la struttura per prevenire eventuali paure e difficoltà durante l’intervento. 3°fase: esecuzione degli interventi veri e propri e monitoraggio in itinere. 4°fase: verifica dei risultati ottenuti sulla base degli obiettivi precedentemente pianificati nella fase Risorse Risorse umane: presenza, durante l’intervento, di almeno un membro del personale della struttura che conosca bene i protagonisti dell’intervento. Risorse materiali: una stanza da destinare a questo tipo di attività ed una poltrona o sedia su cui l’animale possa salire, dopo che vi sarà posta una coperta, in modo da facilitare il contatto tra l’animale ed il bambino qualora vi fossero difficoltà motorie da parte di quest’ultimo. Il restante materiale necessario sarà ad esclusivo carico degli esperti esterni. Risorse economiche: l’esperto assieme al proprio cane, sottoposto ad un rigoroso protocollo sanitario caratterizzato da vaccini facoltativi ma comunque fortemente raccomandabili al fine di garantire sicurezze igieniche e periodiche analisi e valutazioni mediche (saliva, pelo, feci) e comportamentali; per queste ragioni si richiede un rimborso spese attribuibili a: • Mantenimento quotidiano dell’animale; • Spese mediche veterinarie; • Materiali vari; • Benzina consumata per raggiungere la struttura; • Conduttore del cane Psicologo ed esperto in Neuropsicologia Clinica Protagonisti La diade esperto-cane sarà attivatore e facilitatore di dinamiche relazionali strategiche basate su obiettivi specifici ed il più possibile personalizzati in interventi sia singoli che di gruppo per un massimo di 6-8 soggetti, numero che potrà variare sulla base della gravità dell’utenza. Irene Scamporrino: nata a Grosseto il 22/03/84, laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso la Sapienza di Roma ed in Neuropsicologia e Recupero Funzionale nel Corso di Vita presso l’ Università Alma Mater Studiorum di Bologna, abilitata Psicologa, con ampia esperienza nel campo della disabilità, ha frequentato un corso post-laurea per Operatori di Programmi Assistiti con la Mediazione di Animali presso Antropozoa Farm ed un master di II livello in Neuropsicologia Clinica presso l’Università Europea di Roma qualificandosi come esperta in neuropsicologia. Silvia Preziosi: nata a Grosseto il 13/02/1972, Assistente Sociale lavora al CoeSo – SdS area socio sanitaria grossetana., ha svolto un master in Programmazione e valutazione dei servizi sociosanitari presso l’Univerità degli studi di Siena. Ha svolto attività di docenza a corsi di formazione per operatrici socio-sanitari, si è occupata di ricerca in ambito sociale su temi specifici riguardanti la violenza intrafamiliare. Ha frequentato un corso post-laurea (triennale) per Operatori di Programmi Assistiti con la Mediazione di Animali presso Antropozoa Farm. Dal mese di gennaio 2013 frequenta il Corso per Mediatori Familiari (biennale) – presso l’ITFS di Siena – Istituto di Terapia Familiare, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale. Viola: Golden Retriver panna nata il 2-05-2010; si presenta come socievole, attenta, estremamente paziente ed amante del contatto fisico. Alla vista appare rassicurante grazie al contrasto cromatico tra il suo manto ed il colore degli occhi. Assieme a Silvia Preziosi ha frequentato il corso per Operatori di Programmi Assistiti con la Mediazione degli Animali presso Antropozoa Farm. Mora: Labrador Retriver nero nata il 22-12-2012; socievole, affettuosa e paziente, si caratterizza per una spiccata sicurezza che la rende idonea a lavorare con persone irruente, ama il gioco e si presenta con una notevole prestanza fisica. Irene Scamporrino si è occupata del percorso di educazione dell’animale sotto il tutoraggio di Antropozoa Farm. Amelia: Setter inglese bianco/arancio, nata il 29-08-2010; è un cane estremamente sensibile, contemporaneamente calmo e giocherellone che adora le persone anziane con disabilità ed il contatto fisico. Si presenta con un simpatico manto maculato ed una fisicità minuta che spesso induce un senso di accudimento. Assieme ad Irene Scamporrino ha frequentato il corso per Operatori di Programmi Assistiti con la Mediazione di Animali presso Antropozoa Farm ed un corso di Agility presso il club cinofilo Action dog. Protocollo igienico sanitario Gli animale in questione sono esenti da zoonosi, presentano tutti i vaccini obbligatori e facoltativi e sono periodicamente sottoposti a: esame micologico del mantello, esame coprologico per flottazione, controllo degli ectoparassiti e controllo degli endoparassiti. Caratteristiche degli animali I cani in questione si caratterizzano per un’estrema docilità, affidabilità e prevedibilità. Risultati attesi • Riduzione di ansia ed aggressività; • Riduzione di solitudine reale e percepita; • Miglioramento della motricità; • Sviluppo di competenze ecologiche, motorie fini e di coordinazione attraverso la cura dell’animale; • Incremento abilità cognitive; • Aumento tempi di attenzione; • Miglioramento coordinazione motoria ed orientamento spaziale; • Acquisizione di capacità di accudimento e riconoscimento delle emozioni; • Aumento della disponibilità relazionale e della verbalizzazione emotiva; • Aumento dell’integrazione all’interno del gruppo dei pari