Comune Cagliari News - Una marcia contro l`aids nel cuore del

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Comune Cagliari News - Una marcia contro l`aids nel cuore del
UNA MARCIA CONTRO L'AIDS NEL CUORE DEL CENTRO
STORICO
Fonte: L'Unione Sarda
1 dicembre 2015
URL della pagina: http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=48169
Data scaricamento: 16 marzo 2017, 07:30
Oggi la giornata mondiale: scarsa informazione e il numero dei casi resta alto
La giornata mondiale contro l'aids segna il ritorno prepotente di un passato che non passa. Dopo
gli anni delle maxi campagne di sensibilizzazione, dei testimonial illustri, è arrivata la doccia
fredda: il numero di sieropositivi e malati di aids non cala più, o quasi. I motivi sono diversi.
Scarseggia la prevenzione, per citare il più evidente, e poi le giovani generazioni si ammalano
con una frequenza preoccupante. «C'è molto da fare», ammette Brunella Mocci, presidentessa
della sezione cagliaritana della Lila, «da molti punti di vista».
I DATI Nel 2014 in Sardegna sessantatré persone hanno contratto il virus, poche meno degli
anni precedenti. Ma c'è di più: «I rapporti sessuali non protetti costituiscono oltre l'84 per cento di
tutte le segnalazioni. La quota di incidenza più alta delle nuove infezioni è nella fascia tra i 25 e i
29 anni». La Lila mette in evidenza altri due dati: «Le diagnosi nella fascia di età 15-24 anni sono
l'8,7 per cento delle nuove infezioni. Allarmante e in forte aumento è anche il dato del 53 per
cento di persone che si scoprono contemporaneamente sieropositive e in aids conclamato».
LA SITUAZIONE È chiaro che l'alto numero di contagiati durante l'adolescenza crea più di una
preoccupazione. Dice Brunella Mocci: «Viviamo in un Paese che non prevede l'insegnamento
dell'educazione sessuale nelle scuole. È la spia di una concezione antiquata del sesso. Non
l'unica, per la verità. Basti pensare che per fare il test dell'Hiv un minorenne deve avere il
consenso di entrambi i genitori. Una barriera che scoraggia tanti ragazzi, impedendo di fatto di
intervenire con tempismo per tenere a bada il virus. La rapidità avrebbe anche altri vantaggi:
prima lo scopri, prima ti curi e minori costi peseranno sul servizio sanitario nazionale».
SENSIBILIZZAZIONE Al via una campagna alla quale ha aderito anche una fettina del mondo
imprenditoriale: il bar Marius, la Cantina, il Ctm, l'Arst e la società di gestione dell'aeroporto di
Alghero (Sogeaal). Oggi alle 18 ci sarà anche una marcia nel centro storico di Cagliari per
riportare all'attenzione di tutti il problema. Appuntamento alle 18 in piazza San Giacomo per
raggiungere poi piazza Darsena.
L'APPROCCIO La presidentessa della Lila spiega che anche a Cagliari si potrebbe fare di più:
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«Innanzitutto rispettando il protocollo che prevede un'adeguata assistenza per chi si sottopone al
test, prima e dopo. Invece gran parte dei laboratori privati infila il risultato in una busta e la
consegna al diretto interessato senza preoccuparsi d'altro». C'è un aspetto ancora più delicato:
«Un ragazzo con l'Hiv può concepire un figlio sano ricorrendo a particolari tecniche mediche. In
questi casi noi indirizziamo l'interessato al san Raffaele di Milano. Purtroppo il servizio pubblico
ha molte carenze quando si tratta di pazienti sieropositivi che vogliono diventare genitori». (p. pa.)
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