Gestione delle pecore in allattamento ed effetti sulla produzione di
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Gestione delle pecore in allattamento ed effetti sulla produzione di
Progetto OIGA-Az. Agricola Mazzette e figli Coordinatore del Progetto: Prof. Salvatore Pier Giacomo Rassu Dipartimento di Agraria Sezione di Scienze Zootecniche Università degli studi di Sassari Titolo del progetto Benessere animale, sistemi innovativi di gestione e qualità delle produzioni negli ovini da latte (BELAT) Effetto produttivo, economico e comportamentale di una nuova tecnica di gestione in allattamento del binomio pecora/agnello Poiché l’inizio della lattazione coincide con il periodo fine autunno inizio inverno, essa rappresenta per l’allevatore di ovini da latte un periodo determinante ai fini del risultato economico annuale della sua azienda, in quanto circa l’80% dei parti delle pecore è concentrato proprio in questo periodo. Ciò è importante perché la corretta gestione delle pecore ad inizio lattazione condiziona la loro produzione anche nei mesi successivi; inoltre, questo è il periodo in cui si ha anche una concentrazione dell’offerta di carne, che viene immessa sul mercato come agnello da latte. Nel sistema tradizionale di allevamento nel corso del primo mese di lattazione tutto il latte viene destinato all’agnello sino al raggiungimento del peso ottimale di macellazione per l’ottenimento dell’agnello da latte (mediamente 10 kg di peso vivo all’età di 30 giorni). Durante questa fase l’unica produzione zootecnica aziendale è rappresentata soltanto dalla carne e dal poco latte residuo munto dalle pecore in allattamento. Questo non viene di norma quasi mai commercializzato per le esigue quantità disponibili, che non rendono economicamente giustificabile, da parte dell’industria di trasformazione, l’invio di un mezzo per la sua raccolta. Tenuto conto della progressiva riduzione dei margini di guadagno nell’allevamento ovino da latte dovuti principalmente al basso prezzo del latte, che negli ultimi 2 anni è stato pari a 0,65-0,70 €/l, ed a quello della carne dell’agnello da latte (variabile da 2,5 a 4,5 €/kg di peso vivo), si è voluto studiare l’effetto dell’adozione di una nuova tecnica di gestione del binomio pecora agnello, nel periodo di allattamento, sulla produzione quanti-qualitativa di latte e di carne e sulla redditività aziendale. A) Effetto dell’allattamento parziale sulla produzione di latte e di carne di agnello Per questa sperimentazione sono state impiegate 22 pecore di razza Sarda omogenee per epoca e tipo di parto (singolo e maschio) ai fini della produzione dell’agnello da latte. Il giorno dopo il parto le pecore con i rispettivi agnelli sono state suddivise in due gruppi e sottoposte a due diversi sistemi di allevamento che si differenziavano soltanto nella modalità di gestione del binomio pecora/agnello durante l’allattamento: In un gruppo di 11 pecore (gruppo Tradizionale-TR), gli agnelli venivano allevati secondo il sistema tradizionale, ossia sempre al seguito delle madri sino alla macellazione. Le pecore venivano condotte al pascolo con il proprio redo durante il giorno, munte al pomeriggio, per rimuovere l’eventuale latte residuo dalla poppata, prima di essere confinate con gli agnelli in ovile durante la notte; nell’altro gruppo di 11 pecore (gruppo Modificato-MOD), gli agnelli sono stati tenuti sempre al seguito delle madri nei primi 5 giorni post-parto, ed a partire da tale età sono stati confinati permanentemente in ovile. Durante il giorno gli agnelli venivano separati dalle madri, le quali venivano condotte al pascolo da sole e munte completamente la sera, prima di essere riunite ai propri redi per il confinamento notturno. L’alimentazione delle pecore era uguale in entrambi i gruppi: pascolo di erbaio dalle 8.00 alle 16.00; integrazione a base di concentrati (600 g/capo/d) somministrati in due pasti giornalieri (prima del pascolamento e la sera alla mungitura) e fieno a volontà durante il ricovero notturno in ovile. L’alimentazione degli agnelli era diversa, quelli del gruppo TR disponevano di tutto il latte materno per 24 ore al giorno, mentre quelli del gruppo MOD, sempre confinati in ovile, disponevano, invece, del latte materno soltanto durante la sera e la notte notte (dalle 16.00 di un giorno alle 8.00 del giorno successivo) e di un mangime pellettato idoneo per agnelli in allattamento e reperibile in commercio ad un prezzo di 40 €/quintale per sopperire alla carenza di latte nelle ore diurne quando le pecore andavano al pascolo. Rilievi sperimentali. Sulle pecore sono state rilevate: la produzione quanti-qualitativa di latte, settimanalmente durante la fase di allattamento, ogni 48 ore nella prima settimana dopo la macellazione degli agnelli e settimanalmente sino al 28° giorno di mungitura. Sugli agnelli è stato rilevato: il peso corporeo alla nascita, a 5 giorni di età e con frequenza settimanale sino alla macellazione; gli accrescimenti medi giornalieri; il consumo di mangime; il peso alla macellazione (vivo e morto) e le relative rese. Dai 5 agnelli più pesanti di ciascun gruppo è stato prelevato il muscolo Longissimus dorsi e ne è stato rilevato il contenuto in proteina ed in grasso ed il profilo acidico. Risultati ottenuti. Il primo aspetto da considerare è la positiva risposta comportamentale degli animali del gruppo MOD al trattamento di separazione temporanea giornaliera, in quanto agnelli e pecore si sono rapidamente adattati a questo sistema gestionale: da una parte, dopo 2 giorni di addestramento, un singolo operatore era in grado di separare facilmente e rapidamente gli animali al mattino, dall’altra parte le pecore mostravano un comportamento tranquillo durante la mungitura serale che avveniva in assenza di belati, contrariamente al comportamento delle pecore del gruppo TR che, invece, belavano in continuazione durante la mungitura nonostante la presenza dei propri agnelli. La quantità di latte munto alla sera durante il periodo di allettamento (Tabella 1) è stata maggiore nelle pecore a cui veniva separato l’agnello (gruppo MOD) durante il giorno, rispetto a quello prodotto dalle pecore allevate tradizionalmente (gruppo TR) (g/capo/d 645±38 vs 83±38; P=0,000). Per quanto attiene alla qualità del latte differenze significative sono state osservate soltanto sul contenuto in grasso (Tabella 1), maggiore nel gruppo TR (6,3%±0,3 vs 4,6%±0,2; P=0,000) a causa della bassa produzione, ma non negli altri componenti. Tabella 1. Produzione e qualità del latte nelle pecore destinate alla produzione dell’agnello da latte. Parametri Tradizionale Modificato P g/d 83 645 ** Grasso % 6, 3 4, 6 ** Proteine % 5, 0 5, 1 ns Caseina % 4, 0 4, 0 ns mg/dl 49 48 ns n. 2, 3 2, 0 * Latte U r ea Log CCS *differenze significative per P=0,05;** differenze significative per P=0,01 La separazione temporanea delle pecore dagli agnelli durante il periodo di allattamento ha influenzato significativamente la produzione di latte anche nel primo mese di mungitura delle pecore dopo la loro macellazione. Infatti, le pecore del gruppo MOD hanno prodotto in media oltre 150 g/capo/d in più (Tabella 2) rispetto a quelle del gruppo TR (g/capo/d 1534±36 vs 1366±38). Questa maggiore produzione del gruppo MOD può essere dovuto a due cause: una attribuibile al fatto che le pecore potevano pascolare indisturbate durante il giorno e quindi alimentarsi meglio e quindi dopo la macellazione degli agnelli avevano un maggiore livello produttivo; l’altra causa, può essere dovuta al minore stress da separazione dell’agnello che ne ha avvantaggiato la produzione nel primo mese di mungitura. Per quanto attiene alla qualità del latte nel primo mese di mungitura postmacellazione (Tabella 2), l’unica differenza significativa registrata ha riguardato il contenuto in urea, risultato inferiore nelle pecore del gruppo MOD (mg/dl 44±1 vs 46±1); nessuna differenza di rilievo è stata osservata per tutti gli altri parametri. Tabella 2. Produzione e qualità del latte nelle pecore nel primo mese di mungitura dopo la macellazione degli agnelli. Parametri Tradizionale Modificato P g/d 13 6 6 15 3 4 * Grasso % 5, 6 5, 4 ns Proteine % 5, 0 5, 1 ns Caseina % 4, 0 4, 0 ns mg/dl 46 44 * n. 2, 2 2, 3 ns Latte U r ea Log CCS *differenze significative per P=0,05 Particolarmente interessante è risultato l’andamento del contenuto in grasso nella prima settimana post svezzamento, durante la quale in entrambi i gruppi si è osservata una elevata variabilità, ma soprattutto un basso contenuto in grasso del latte (Figura 1) rispetto ai giorni successivi. 6,5 tradizionale 6,0 a a a a a a 5,5 ) (%5,0 o s4,5 s a r 4,0 G modificato b contenuto grasso 3,5 3,0 1 3 5 7 14 21 28 giorni di mungitura post svezzamento Figura 1. Andamento del contenuto in grasso Questo potrebbe essere attribuito in parte alla maggiore produzione di latte nella prima settimana post-svezzamento ed in parte all’effetto stress da separazione dell’agnello che può aver limitato la completa cessione del latte trattenendo quella più ricca in grasso. Per quanto attiene alla produzione di carne di agnello la macellazione è stata effettuata a 25 giorni di età senza osservare differenze nel peso fra gli agnelli di entrambi i gruppi (per entrambi circa 11 kg) (Tabella 3). Nonostante il peso alla macellazione e l’accrescimento medio giornaliero siano risultati complessivamente simili in entrambi i gruppi (poco più di 260 g/capo/d), l’andamento degli accrescimenti è stato influenzato dalla tecnica di allevamento (Tabella 3). Infatti, essi sono risultati: simili nei primi 5 giorni di vita (circa 300 g/capo/d) quando entrambi i gruppi di agnelli stavano sempre al seguito delle madri; inferiori in quelli del gruppo MOD (g/capo/d 277±17 vs 190±17), nella prima settimana di separazione diurna, a causa dello stress da separazione e della limitata capacità di ingestione di alimenti solidi; simili (circa 250 g/capo/d) nel periodo compreso tra il 12° ed il 19° giorno di allattamento; maggiori nel gruppo MOD (g/capo/d 318±17 vs 210±18), nella settimana pre-macellazione (dal 20° al 25° giorno), grazie soprattutto all’incremento di ingestione di mangime da parte di questi agnelli. Infatti, gli agnelli del gruppo MOD hanno mostrato un ritmo di accrescimento crescente (Tabella 3) grazie all’aumento del consumo di concentrato (da 23 g/capo/d a 117 g/capo/d), mentre quelli del gruppo TR hanno mostrato un andamento decrescente in quanto le esigenze nutrizionali sempre crescenti non erano soddisfatte da una proporzionale produzione di latte, che di norma raggiunge il picco attorno alla 4a settimana. Tabella 3. Peso ed accrescimenti giornalieri degli agnelli. Rilievo Nascita 5 giorni 12 giorni 19 giorni 25 giorni Complesso Tradizionale Peso AMG kg g/d 5,0 6,1 320a 8,3 277abA 10,0 243b 11,1 210bB 263±9 Peso kg 5,0±0,8 6,5±0,2 8,0±0,2 10,0±0,2 11,4±0,2 - Modificato AMG Consumo Pellet g/d g/capo/d 304ab 190bB 23 257ab 54 318aA 117 267±9 65 a,b= differenze (P<0,05) tra rilievi entro gruppo; A,B= differenze (P<0,05) tra gruppi entro rilievo Relativamente alla produzione di carne (Tabella 4), i due gruppi di agnelli hanno mostrato valori simili per tutti i parametri considerati, ad eccezione della resa lorda a freddo risultata superiore nel gruppo TR rispetto al gruppo MOD (65,5%±1,8 vs 60,0%±1,8), dovuta soprattutto al minore calo di raffreddamento probabilmente ad una minore incidenza del peso dell’apparato digerente. La composizione della carne ed il profilo acidico non hanno evidenziato differenze significative (Tabella 4) fra i due gruppi di agnelli, anche se una leggera superiorità del contenuto in acidi grassi insaturi (UFA), è stata registrata negli agnelli del gruppo TR (57,28±2,08 vs 55,53±1,83), grazie al maggiore contenuto in acidi grassi polinsaturi, sia omega 3 che omega 6. Nel complesso i risultati ottenuti nel corso delle prove sperimentali A e B, consentono di affermare che la separazione temporanea dell’agnello durante il giorno (dalle 8.00 alle 16.00) e la somministrazione di alimenti solidi, a partire dal 5° giorno di età, in associazione al latte materno (dalle 16.00 alle 8.00) non influenza in modo evidente la qualità della carne dell’agnello da latte, ma allo stesso tempo consente di produrre una interessante quantità di latte commerciabile anche durante il periodo di allattamento. Tabella 4. Produzione, composizione carne. Parametri Peso vivo lordo kg Peso morto a freddo kg Resa lorda a freddo % Grasso % Proteina % Acidi grassi (g/100g FAME): PUFA n-6 % PUFA n-3 % MUFA % UFA % SFA % CLA % n6/n3 % SFA/UFA % e profilo acidico della GCA 11,0±0,3 7,2±0,3 65,5±1,8a 2,31±0,43 20,42±0,25 GSA 11,4±0,3 6,8±0,3 60,0±1,8b 1,98±0,20 20,31±0,41 9,98±1,71 3,65±1,00 43,66±2,38 57,28±2,08 42,72±2,08 1,18±0,20 2,79±0,30 0,75±0,06 8,79±1,40 2,82±0,93 43,92±1,69 55,53±1,83 44,47±1,83 1,23±0,11 3,27±0,66 0,80±0,06 a,b= differenze (P<0,05) tra gruppi; PUFA=acidi grassi polinsaturi; MUFA=acidi grassi monoinsaturi UFA=acidi grassi insaturi; SFA=acidi grassi saturi B) Effetto dell’allattamento parziale sulla produzione di latte e sull’accrescimento e sul comportamento delle agnelle da rimonta In una prova analoga alla precedente, in cui sono state impiegate complessivamente 24 pecore di razza Sarda (12 per gruppo) omogenee per epoca e tipo di parto, si è voluto confrontare la tecnica dell’allattamento modificato con quello tradizionale per valutarne gli effetti sull’accrescimento e sul comportamento delle agnelle da rimonta nonché sulla produzione quantiqualitativa di latte delle pecore. La tecnica di allevamento adottata è stata simile a quella della prova A, con alcune differenze: • lo svezzamento, e quindi la mungitura biquotidiana delle pecore, ha avuto luogo dopo 44 giorni di allattamento; • la gestione delle pecore con allattamento parziale (gruppo Modificato-MOD) era uguale a quella della prova A, ossia separazione dell’agnello la mattina e ricomposizione del binomio pecora/agnello la sera dopo la mungitura sino allo svezzamento. Anche in questo caso le agnelle disponevano di un mangime svezzamento adeguato per compensare la minore disponibilità di latte; • la gestione delle pecore con allattamento tradizionale (gruppo TradizionaleTR) è stata diversa soltanto nel primo mese di allattamento e poi simile quella del gruppo MOD nelle ultime due settimane precedenti lo svezzamento (dal 31° al 44° giorno) allo scopo di addestrare anche le agnelle di questo gruppo all’ingestione di alimenti solidi ed alla separazione materna. Rilievi sperimentali. Sulle pecore sono state rilevate: la produzione quanti-qualitativa di latte, settimanalmente durante la fase di allattamento, ogni 48 ore nella prima settimana dopo lo svezzamento delle agnelle e settimanalmente sino al 28° giorno di mungitura. Sulle agnelle è stato rilevato: il peso corporeo alla nascita, a 5 giorni di età e con frequenza settimanale sino allo svezzamento; gli accrescimenti medi giornalieri; il consumo di mangime; il peso allo svezzamento. Il comportamento delle agnelle nei confronti dell’uomo è stato valutato mediante un arena test di 3 minuti (recinto m7x3), analizzando il filmato degli atteggiamenti (tempo impiegato per annusare l’uomo e tempo di permanenza vicino ad esso, numero di belati) che le agnelle manifestavano in presenza di una persona non conosciuta. Risultati ottenuti. I risultati sulla produzione quanti-qualitativa di latte, durante il periodo di allattamento, ha evidenziato valori simili a quelli ottenuti nella prova A, con una produzione di latte maggiore (Tabella 5.1.) nelle pecore con allattamento parziale (gruppo MOD) nelle prime 4 settimane, quando la tecnica di allattamento era differenziata, a dimostrazione della ripetibilità della tecnica. Nessuna differenza è stata osservata, invece, quando le pecore e le agnelle dei due gruppi sono state gestite allo stesso modo nelle ultime 2 settimane di allattamento, quando anche per il gruppo TR è stata adottata la tecnica della separazione diurna delle agnelle (Tabella 5.1.) e la mungitura delle madri la sera. Tabella 5.1. Produzione e qualità del latte nelle pecore durante l’allattamento delle agnelle da rimonta. Allattamento differenziato 4 Allattamento simile 2 settimane settimane post-parto pre-svezzamento Parametri Tradizionale Modificato P Tradizionale Modificato P Latte g/d 103 641 ** 625 673 ns grasso % 6,5 5,3 ** 3,9 5,0 * Proteina % 5,0 5,1 ns 5,2 5,2 ns Caseina % 4,0 4,0 ns 4,1 4,1 ns mg/dl 46 45 ns 52 47 ns log 2,2 2,2 ns 2,0 2,2 ns Urea Cellule *differenze significative per P=0,05;** differenze significative per P=0,01 Per quanto attiene alla produzione quanti-qualitativa di latte nel 1° mese di mungitura dopo lo svezzamento delle agnelle, se si esclude il contenuto in grasso, non c’è stata nessuna differenza fra i due gruppi di pecore (Tabella 6.1.). Questo può essere attribuito da una parte al fatto che lo svezzamento è stato effettuato 20 giorni più tardi rispetto alla separazione degli agnelli destinati alla macellazione (vedi prova A), e dall’altra al fatto che aver adottato nelle ultime due settimane la stessa tecnica gestionale per entrambi i gruppi possa aver contribuito a ridurre l’effetto stress da separazione anche nel gruppo TR. Tabella 6.1. Produzione e qualità del latte nelle pecore durante il primo mese di mungitura dopo lo svezzamento delle agnelle. Parametri Tradizionale Modificato P g/d 1501 1523 ns Grasso % 5 ,6 5 ,9 * Proteine % 5 ,3 5 ,4 ns Caseina % 4 ,3 4 ,3 ns mg/dl 43 40 † n. 2 ,5 2 ,7 ns Latte U r ea Log CCS *differenze significative per P=0,05; † differenze per P=0,10 In tutti i casi anche in questa prova, analogamente alla precedente, è stato rilevata una elevata variabilità sul contenuto in grasso nei primi 5 giorni di mungitura (Figura 2.1.), anche se in misura meno evidente, con valori bassi ma leggermente superiori nel gruppo delle pecore sottoposte alla tecnica di allattamento modificato. modificato 6.5 a a a a 6.0 tradizionale 5.5 ) 5.0 (% b 4.5 contenuto in grasso 4.0 3.5 3.0 1 3 5 10 20 giorni di mungitura post svezzamento Figura 2.1. Andamento del contenuto in grasso Per quanto attiene al peso corporeo (Figura 3.1.) delle agnelle non sono state osservate differenze significative fra i due gruppi, nonostante le differenze osservate negli accrescimenti; infatti, alle età di riferimento le agnelle avevano pesi simili: nascita TR kg 4,4 vs. MOD kg 4,9; 5 giorni di età TR kg 5,6 vs. MOD kg 6,3; 31 giorni TR kg 12,7 vs. MOD kg 12,0 ed a 44 giorni TR kg 15,4 vs. MOD kg 14,7. 18 16 ) g (k o e r o p r o c o s e p 14 12 10 8 6 4 2 0 0 5 12 19 età (giorni) MOD latte TR latte 26 31 38 TR 44 MOD Latte (16h)+concentrato Latte (16h)+concentrato Latte (24h) Latte (16h)+concentrato Gestione dell’alimentazione delle agnelle Figura 3.1. Peso corporeo e alimentazione delle agnelle L’accrescimento delle agnelle da rimonta (Tabella 7.1.) è risultato nel complesso (0-44 giorni) leggermente superiore nelle agnelle del gruppo TR (g/d 242 vs 216), anche se non in misura statisticamente significativa. Anche in questo caso è stato osservato un rallentamento della crescita nel gruppo MOD nella prima settimana di trattamento (g/d 164±15 vs 274±15), che ha contribuito a far registrare accrescimenti minori da parte di queste agnelle nel primo mese di allattamento (g/d 220±6 vs 254±6, rispettivamente gruppo MOD e TR), anche se successivamente questi erano simili fra i due gruppi. Nelle ultime due settimane precedenti lo svezzamento gli accrescimenti hanno mostrato andamento variabile, nonostante le agnelle di entrambi i gruppi ingerissero quantità simili di concentrato. Tabella 7.1. Accrescimento delle agnelle da rimonta. Rilievi Età in giorni 0-5 5-12 12-19 19-26 26-31 Media 0-31 31-38 38-44 Media 31-44 Media 0-44 Tradizionale AMG Ingestione g/d concentrato g/capo/d 230ab 274aA 246a 253a 265a 254±6A 167b 300 262aA 346 214±11 323±33 242±6 - Modificato AMG Ingestione g/d concentrato g/capo/d 278a 164bB 23 211ab 54 218ab 117 229ab 160 220±6B 88±62 228ab 291 182bB 321 205±11 306±21 216±6 161±122 a,b: lettere diverse = differenze significative (P<0.05) tra rilievi entro gruppo. A,B: lettere diverse = differenze significative (P<0.05) tra rilievi entro gruppo. Per quanto attiene ai parametri comportamentali delle agnelle (Tabella 8.1.) è stato osservato come quelle del gruppo GSA, confinate per tutto il periodo di allattamento, abbiano mostrato una maggiore curiosità verso l’ambiente circostante, rilevabile dal maggiore numero di belati (51,9 vs 35,5), ed una maggiore confidenza nei confronti dell’uomo, individuabile dal maggior tempo speso vicino ad esso e dal minore tempo di latenza: in particolare analizzando quest’ultimo parametro sulle sole 6 agnelle per gruppo che effettivamente hanno annusato l’uomo, la differenza è risultata altamente significativa (Tabella 8.1.). Ciò può essere attribuito al fatto che il contatto quotidiano con l’uomo dal 5° giorno post parto, creatosi durante la fase di somministrazione del concentrato, possa favorire un approccio positivo nei confronti di esso, in quanto legato alla motivazione alimentare. Tabella 8.1. Parametri comportamentali durante l’Arena test. Parametri Tradizionale Modificato P n. 35,5±3,7a 51,9±2,1b ** Tempo Zona 0 sec. 9,6±5,4 10.1±3.8 ns Latenza all’uomo1 sec. 146±14 119±19 ns Latenza all’uomo2 sec. 113±20a 58±14b * Belati a,b= differenze significative (P<0,05) fra i gruppi Tempo Zona 0= tempo trascorso vicino all’uomo; Latenza all’uomo1=tempo impiegato per annusare l’uomo (dati su tutte le agnelle); Latenza all’uomo2=tempo impiegato per annusare l’uomo (dati sulle sole 6 agnelle per gruppo che hanno effettivamente annusato l’uomo). Ricadute economiche per l’azienda derivanti dalle prove A e B. Per valutare le ripercussioni economiche che si avrebbero nell’azienda Mazzette nell’eventualità dell’adozione della tecnica dell’allattamento modificato (o parziale) è necessario fare le seguenti considerazioni: • la tecnica dell’allattamento parziale rispetto a quello tradizionale consente di ottenere una maggiore produzione di latte (mediamente pari a g/capo/d 650 vs 100) durante l’allattamento; • questa tecnica è applicabile nel primo mese di allattamento anche per le pecore da cui viene allevata la rimonta in quanto, per l’adozione di una corretta tecnica di svezzamento, nelle ultime due settimane di allattamento è comunque necessario separare temporaneamente il binomio pecora/agnello per favorire l’addestramento delle agnelle all’ingestione di alimenti solidi e ridurre lo stress da separazione; • nell’allattamento modificato è necessario tenere conto del costo dell’integrazione di concentrati per gli agnelli durante il 1° mese di allattamento, sia per quelli destinati alla macellazione che per quelli destinati alla rimonta (in media 100 g/capo/d ad un costo di 0,045 €/capo/d); • non considerare i costi di integrazione alimentare delle agnelle da rimonta nelle ultime due settimane che precedono lo svezzamento, in quanto sono sempre presenti sia che l’azienda adotti la tecnica dell’allattamento parziale che quello tradizionale. Sulla base di queste considerazione nella tabella 9.1. sono riassunti i dati produttivi ed economici ottenibili nell’azienda Mazzette nel caso che essa adotti nel mese di allattamento la tecnica di allattamento tradizionale oppure quello dell’allattamento parziale (o modificato) sperimentato in azienda. Nel 1° mese di allattamento la tecnica innovativa proposta consentirebbe di ottenere un guadagno netto in termini di produzione di latte pari a circa 11,2 €/pecora (16 litri x 0,70 €/litro) contro i circa 1,75 €/pecora (2,5 litri x 0,70 €/litro) ottenibile con l’allattamento tradizionale. Tenendo conto dei costi di integrazione alimentare degli agnelli e funzionamento dell’impianto di mungitura, la tecnica gestionale modificata rispetto al tradizionale del binomio pecora/agnello durante la fase di allattamento consente di ottenere un guadagno netto in 25 giorni pari a circa 7 €/capo. Tabella 9.1. Ricadute economiche ottenibili nell’azienda Mazzette. Parametri Produzione di latte Giorni di allattamento differenziato Latte munto in allattamento Prezzo latte PLV latte in 25 giorni di allattamento Concentrato consumato dagli agnelli Costo concentrato agnelli Costo integrazione agnelli Costo integrazione in 25 giorni allattamento Costo mungitura meccanica (0,05 x 25gg) Totale costi (mungit.+integrazione agnello) Guadagno (PLV latte – costi) Tradizionale Modificato g/capo/d n. litri €/litro €/capo g/capo/d €/q €/capo/d €/capo €/pecora € €/capo 10 0 25 2,5 0, 70 1,75 45, 0 1,75 650 25 16,0 0, 70 11,2 10 0 45, 0 0, 045 1, 1 1, 3 2,4 8,8 Poiché il sistema di allevamento innovativo proposto per la fase di allattamento può essere applicato sulle 700 pecore (adulte + primipare) mediamente munte in azienda, significa l’azienda sarebbe in grado di aumentare la produzione di latte annua di circa 9.500 litri con un incremento di redditività pari a 4.900 € ero in più rispetto al sistema tradizionale di allattamento. A questo andrebbe aggiunto il maggiore guadagno derivante dalla maggiore produzione di latte nel primo mese di mungitura (150 g/capo/d) nelle pecore destinate alla produzione dell’agnello da macello, che rappresentano circa il 75% del gregge in produzione, che nel caso dell’azienda Mazzette corrisponde a circa 500 pecore: pertanto, 150 g/latte x 30 giorni di mungitura x 500 pecore aumenterebbero la produzione aziendale di latte di ulteriori 2.250 litri, con un ricavo aggiuntivo di 1.575 €. In sintesi, la separazione diurna degli agnelli durante la fase di allattamento consentirebbe nel complesso di aumentare la produzione aziendale di latte nei primi due mesi di lattazione di circa 11.000 litri all’anno che in termini economici corrispondono a poco meno di 8.000 € di ricavi aggiuntivi rispetto al sistema tradizionale.