Alucinatio - da israele a rocca di mezzo

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Alucinatio - da israele a rocca di mezzo
Alucinatio
L’allucinazione è il fenomeno visivo della distorsione delle immagini per effetto dell’eccessiva
saturazione luminosa dei colori.
La luminosità iperbolica determina la κίνησις (cìnesi) ad lucem o apud lucem cioè fa sì che i
contorni degli oggetti risultino deformati e stravolti.
Ma oltre ad essere un semplice fenomeno ottico (miraggio), l’allucinazione può essere anche un
fenomeno reale o, per meglio dire, surreale.
In tal senso si potrebbe definire allucinazione minatoria o esplosiva, capace di superare la forma
realitatis1.
1
Il Miracŭlum dello Speculum è il Radium Mirum Mirabilis che “cola” in un altro Specus il Mirificatus (miracolato),
definito Mirio, mirionis (colare, columna, columen, culmus, ulmus).
Nella cultura araba è il Miraj del Mirab, geloso possesso dell’Emiro.
Nella crittografia anglosassone è The Mirror Here & There, cioè the Irish Gyre of the Land.
Ireland significa Gyre the Land for the Girl, the Whirpool Girl.
La parola Gyre si ritrova in E-ire con caduta della G.
La E è la vocale inziale di Earth, mentre Ire deriva dal verbo latino ire (eo, is, ivi, itum, ire).
La G caduta è la lettera inziale del Gyre fo the E-G-YRE (Egira Musulmana, Gyrus Latinus, Γῦρος Ellenico, Torah Giudea,
Tour Turco).
L’E-Gyre era il giro per la raccolta (trebbiatura) di infanti e adolescenti from the Eu-Ro (αἱ ῥῶπες, le Robe, las Ropas),
The Girls, da deportare all’Ergon della GH, ma era anche il giro mirabile e miracoloso di Ra.
L’Irlanda è nel linguaggio crittografato italiano La Ghirlanda, metafora della Flourishing Girl (The Virgin) e del Giro della
Terra.
Girl
Gyre
Ῥόδος
γῦρος
UUhirpool
Gyrus
ῥόδον
γυρός
e-Gira
os, oris
ἄνοος
oV
Nella crittografia cristiana The Girl è l’Aureola dei Santi.
Il termine Land contiene in sè:
- l’articolo An, derivante dal latino Anus e dal greco ἄνω (ἀνά)
- la congiunzione And, derivante da Anus ad (Anum)
- i sostantivi Hand e End, che hanno lo stesso etimo dei precedenti, tenendo presente che the Ends sono le estremità
legate all’ἄν-ὠός, cioè Legs and Hands
w
φάος
φώς
The End è l’Ano e serve per The Lend, cioè The Link in the End, e The Lean , cioè The Anal Linea (for Lear into the Lea).
La parola Gyre, Gyrus può anche essere interpretata come Gynaeceum Ire per l’exercitium della Gymnas (ex-erceo et
ex-arceo in arcera).
L’odiosità della Cura Gymnastica indusse i Romani a chiamare la loro organizzazione militare Exercitus CuriatusCenturiatus per la difesa delle (ὁ-μικρός) χῆνες.
Essi intendevano contrapporre la Virtus Gymnastica Militaris alla Vilitas, alla Ignavia, alla Sordes dei loro Nimii I-nimici.
I Romani chiamavano il Miracŭlum anche Prodigium, perché durante la sua epifania, eseguite le
probationes, i digita della vittima erano in pyra, Monstrum, perché la vittima romana (piromanizzata) era montata et structa intra montes per essere mostrata ai familiari ed alla comunitas
dominicalis (pro digitum monstratus, structus intra montes), Ostentum, perché era oggetto di
ostensione con l’ossum nel tentorium (linteum, velarium, militare tabernaculum, praetorium).
Il termine inglese end può essere connesso anche al greco ἔνδον, avverbio che significa dentro, all’interno
ἐν, della , δέλτα, e all'esterno ὀν.
La preposizione ὀν, equivalente per significato ad ἀνά, traslitterata in caratteri latini dà ov-, da cui ovum.
L’ovum aureum, l’ᾠόν di ἡ Δῆλος o Δᾶλος (dorico), è la o-micron che esce dal δέλτα ed entra nel δέλτα.
Il δέλτα è l’unghia delle dita delle mani e dei piedi che sono VVVV o anche XX, cioè le ἅλες (ἅλς, ἁλός).
La ὁ-μικρός sul δέλτα  è:
- il Sol e la stessa energia solare inviata verso la Terra (an, ano, on, one, and, hand, end, lend, lean);
- l’energia che percorre il corpo della vittima fino alle estremità;
- la goccia di veleno iniettata dal Serpente, nel corpo della vittima, ἔνδον o ἐντός, mediante l’ἅντος nell’ἄνατος Ἄρης,
ἆτος πολέμοιο (Ens Entheus in Ensis nell’Entheca per il Delirium: Delirio di Delhi).
The End of the Flight upon the Earth era l’Endovolo cioè il volo interno dell’Anas nell’Ansa del
Plostrum per l’Endoploro fino all’Explosio (Ostrogota in Ostrica, Österreicher Host in the Oyster:
ὄστρακον).
I termini ἐντός, ἅντος, ἄνατος esprimono il concetto della ἐνέ-ρ-γεια ἀνά ἆτος (a-tollo, satollo, satellus,
tellus, stella, tollere).
Il termine ἕνος è il sintagma dello scambio vinifero tra enoteche
L’ἐντός presuppone l’ἐχθός (ἐκτός), secondo un lasso di tempo più o meno lungo (᾿Ηλέκτρα)
E-N-T-OS
E-T-OS
E-T-N-OS
E–T-H-N–OS
E-X-T-H-O-S
L’E-T-O-S (ἐτός) è la ἕ-τ-όρος, l’E-TH-OS è la ἕ-ταῦ
cioè touring in
O
.

L’E-N-T-OS (ἐντός) è la ἕ-τόρος diretta verso l’interno della
per combinarsi in  e in
La ἕ che penetra τόρος ἐντός τορός (ἔψιλον-ταῦ) esce dal Limen come ἔτνος  ἐχθός, secondo la sequenza
E
N
E
N
EN T EN
EN
N
E
EN
N
E
t=
The Energy charged (in the chariot) is tossed from Endosphere  (Volcan) toward the Exosphere.
m
en
Q
o-mikroV
sigma
finalis aperta
obscena
n3
woV
TTT
TINCTURA
TINCTIO
INGENIUM
cenata
mater
THINK
TH IN KEY
THING
TH IN G
XEY
Y
a
gain
game
Y
Y
ga
ganeo
gameo
Yg
L’Etologia studia l’istinto dell’anima nell’Ethos cioè la dinamica E (energetica) della o (solo in epoca
recente l’etologia è divenuta scienza del comportamento animale).
La o è dal punto di vista dinamico-energetico ῥόος cioè o che si muove lungo gli assi cartesiani dello
spazio
Lo Spatium è l’Ethos cioè  + T + Θ + 
Nell’Ethos l’instinctus è la reactio ad uno stimulus externus che raggiunge la o (in-stare).
Può essere una reazione di repulsione oppure di inglobamento
OΘ 
L’inglobamento può essere statico o dinamico (solido, liquido, gassoso o ovo).
Nella Θ (ethos) l’anima o è Θοός.
È o  o     nella Θ e nella T (etos) , che procede in , oltre che in , in  ed in 



La o primigenia è una o vergine (OVO) da cui procede lo Spatium e il Tempus ()
O O O
 
X
 
O O O
O

ᾦον
ᾠόν
ὠός
O
Da essa deriva l’ἐνεργέω cioè l’N in  nella γῆ
La o che si muove nel γα è una o che va a sposare, γά-ιος in γ-αῖα, un’altra o per la gaiezza ierogamica (gameo, game).
L’animal è l’essere I (ἰῶτα) che è I-mus sotto le Alae, è l’ens della lamina dolii, cioè l’ens dolium
della mina alarum, il mus terrestris posizionato sotto l’an[im]us (Ens Infimus, Infer I-mus).
Egli è l’animal simia/simius o, per dirla in spagnolo, è “el de-mono”.
È definibile simia o simius perché è il similis dell’homo arius, strumentalizzato dai populi alieni per
praticare il simul, che è lo stare coattivamente insieme all’anima (Simones dei Simioli o Simoniaci).
Il termine animal deriva da ἄνεμος, a sua volta derivante da ἀνὰ-ἕ-μῶσις (essere che cerca il vento, l’alito, il
sollievo nell’ἕμος/ἐμός ἅλς e, in senso collettivo, ἁμός/ἡμός ἅλς), ma può essere interpretato anche come anus imus
alis e come anus mina concupita da malum (albero del melo “nero”) e mala (mele “nere”)
dell’animal.
L’ἄνεμος è quindi l’anima, che viene impalata e trafitta dalla I dell’anima- l .
La stessa sorte subisce l’animus (anus del mus) volto in anima.
Il malum anale (male) è la “mors a lumine in anulos”.
L’illuminazione razionale instillata nella è la ῥόος, il raggio divino di Zeus, che le consente di zonizzare, di capacitarsi
delle zone e di creare altre zone.
La o guidata dalla I () nel flusso ῥόος è organizzata in NZ
I-ῶτα
NZ
cioè in Νόος e Ζοός o Ζωός (secundum Rationem, secondo Ra-Zion) fino alla disgregazione nel singolo neutro τό ᾠόν,
ὤιον, ὤεον (τά ᾠὰ).
La I è l’ago che cuce insieme le oo in ἡ ᾤα (el Rayo de Ra es el Ra-Yo de la Razòn, Yo es Ra Solar).
Va immaginata come $ (σύν, simul) e può essere definita Tilde OVO-OXO,
la Tilde è l’anglosassone Tidal of the Tide.
Come tale è The Idea, the Ideal $ per la Dea, cioè la creazione del Dio: si compone di una Tail e di un Delta.
~

Allorchè la I si volge in Tilde ISIS essa produce non la O nel testo armonico VOX (ovo/oxo) bensì la O morente in OU e
quindi in U.
In tal caso the Tidal of Tide opera come Devs Devastationis (Deva, Dewa), con la sottrazione della D diviene Tile, con
la immobilizzazione della D diviene Idle, sempre disgregabile in Needles for the Needs.
Si tratta del processo νέκυς, νέκυος, durante il quale la o (, latino eo) lungo il percorso ὠός viene “necata” in U (fine
dell’attività echoe).
L’uter (o-tres) non produce più Yo (Yo-sequens) ma muore in πύξος (Yous, Yus, il latino Ius Iuratus, U), che nel
linguaggio metaforico è il Buxus Sempervirens, the Material Box (il Flos Uxoratus e I-ustus in Crux).
L’ᾠόν (ὤιον, ione, ὤεον, eone) è nella lingua greca di genere neutro τό ᾠόν, perché nel sostantivo è anticipata la fine
della o in U lungo l’Iter Uteris, cioè il processo di decadimento del posse, che è la ποίησις ποίηματος delle o-s.
Le oo- sono gli ingredienti dell’Esse Potens o della Potentia in senso figurato.
LA Potentia è ὁ Τόπος del Ποταμός, la Fonte del Fiume della Creazione (Pot-Å-Top, The Sweet Potato of the River)
P O T
Dopo il ΠΟΖΩ (Posse nel P-otos) finiscono (poteo) nel pozzo ΠΟΘΟΣ (potentiae) e a causa del ΠΎΘΩ (punctio, punica
actio) diventano πούς ποῦ οὐ e ὒ.
Nel ribollire in Topos (the Pot of the Top) seguono il procedimento vocalico-consonantico della purificatio in PY
Graecus (Grex) che fa della o una U.
È la prosaicità del πρός (πρό-εις), che dal πόρος, attraverso il πυρός, termina in οὖρος (urus), οὐ e ὒ.
L’anima rationalis, o-ra (O di Ra), si consuma nell’Ins, l’Insuperabile Infer+Insuper (In-S-Uper-Upo),
cioè si tinge e si usura, bruciando energia all’interno dell’anus (Anello di Osiris).
Nella tinctio l’anima si tinge secondo la logica instinguĕre/instinctus-extinguĕre/exstinctus (till the thing).
E’ come una tinca nel catinus (lacus), che ivi permane fino ad essere pescata dal cattinus.
 Nella crittografia anglosassone la tinca è the tench.
The tench <X> is the teen in the trench, tensed by the techn of the kit-t-en
The Human is in-think (contemplation) into the thing.
The thin-K in the thin-G is the thin teen, tense in K, linked in Key, till the Ink.
The teen thin is the think with the pine and the pins, the pink for the ping.
The pink is the kinetic pin fot the kool (cool).
The pin with energy is the pine.
The energy is green into negree
The Key is the Half-X of the O-pens.
The Half-X is the Achean Cross of the H-ache for the Alfa, the A-life, the A-leaf (Alfa letter in lighter
toward the litter) 
L’anima è imprigionata in mina, è aria che brucia nella mina della tinctio fino all’usura (aer, aeris).
La mina dell’anima è l’H-omo.
Infatti il termine Homo, Hominis deriva da H-OMO-MINA.
L’Homo Arius è Aria nell’Anus cioè Arianus, Anima Ariana (Marius e Maria Mariani), ma ha – in
potentia - le risorse per l’extractio (extasis).
Il caso genitivo di Homo cioè HOMINIS significa
Νόος
Ζοός
Ζωός
JHS
o
Ἥλιος
Ἅλιος
Ho μνᾶ
ÆNEA
ἅλες
o-m-o
ἰός
o
GONU
ὠμός
ἄλος ἅλς
Ἶσος
L’Homo Arius èl’Ingenuus Generatus nell’Ingenium, cioè nato nell’Ingenium fino al Dēgĕnĕrāre.
Egli è il Genius nell’Ingenium.
L’ingegno è la capacità di scomporre e comporre, di analizzare e sintetizzare.
Si articola in una pars destruens e in una pars construens.
L’analisi è l’intus legere, penetrare la lex che tiene in legamen l’Æ[N]EA, vale a dire l’alfabeto della
costruzione della vita.
Legere significa ripercorrere i legami della lega (lex).
Al legere segue il colligere cioè il coniugare le desinenze, frutto del de-sinere, cioè del de-signare i
signa (i signa neutra sono il risultato del S-ignis, il Superior Ignis, che imprime il significatus).
La mente scompone e ricompone il cibo della mente, allo stesso modo in cui l’organismo scompone
e ricompone le sostanze nutritive ingerite (desinare).
Ma l’Ingenium dell’Anima era (e lo è tuttora) l’Ingestio e l’Indigestio di Ingenuus et Ingenua, i Feti
Genuini di Genius e Genua, che alla nascita confluiscono nella Gens come Gentiles, per finire la loro vita in Pandectae
Digestae (Genualia di Genua con Ianua e Ianus).
Il Genus è il γένος, che deriva dalla γυνή, l’unione, il γάμος di γαμέτης e γαμετή nel γ-όνος.
il Genus Mortale è generatus in Genu-flexio (genus, generis, genu, genus, τὸ γόνυ, γόνατος).
L’Homo Anus, cioè l’Humanus Arianus, al fine di evitare la Tinctura della Gestio in , che prelude
alla usura, deve essere estratto dalla cura dell’ora (exter, extera, extrad, ek-ca-stratos).
La lettera G è la lettera iniziale di Globus ed è aperta rispetto alla O del Globus perché …
Nella realtà schiavistica l’Ethos, l’Usus Vetus o Mos Maiorum, l’Ethos Romanus, era la Pȳră-mis, cioè il mittere in Pyra
la Minus-cula (Oscula in Mina Missa) per ricavarne la Magna Mater (Κυβέλη), e-rupta, vulcanica et mamgmatica (Festa
delle Feste o Festone di Lavinia).
Il Pirata metteva il Pirum nelle Perae (aperturae del Pater),il Palus (Palus Lucifer, Palus Palustris Paludis, Palus
Lustrationis, -australis), fino ad ottenere le -μέγα (Wide O-pen) della Pyrausta in Pyramis.
Venivano applicati anche i Pili (Spilli con i Fili).
Gli spilli o stiletti erano infilati anche nei seni  (le Perae in generale sono i Sini, cioè le insenature marine
del mas, maris).
La victima foemina era Pyra, la victima mascula era Pyraeum: pyra eum.
La vittima di sesso femminile doveva assistere alla pyra di Is, previamente volto in Ea, fino al suo Id (Neutrum).
Le familiae victimarum erano familiae di P[a]u[p]eres in Pausa nella Pyra (la Pausa si articolava in
Pause Metriche-Aritmetiche).
Nell’Italia pre-romana gli Apiceni erano le Apes cenatae in pice (pesci arrosto) dagli Apuli Iāpygēs,
popolazione del Salento di origine greco-illirica che aveva colonizzato il versante adriatico dello Stivale fino a Piacenza.
In Grecia i loro simili erano gli Ἰάπῠγες, adoratori della ἰά πυγῆς παίδων e loro famelici spoliatori con il metodo
πυργόω.
I loro schiavi adolescenti, οἱ παῦροι, erano immobilizzati nella πύλη della Νεάπολις, la Νῆ[σος] Πόλις o Νᾶ[σος] Πόλις.
In senso lato si può dire che tutti i popoli del Mediterraneo, prima della grande conquista romana,
erano stati Iapigi e Messapici, vale a dire popoli che, dopo aver preso parte alla Missio della
Pyramis Isidis, caduto l’Impero dei Faraoni, di questa si erano eletti continuatori (popoli messianici
servili o popoli serbi).
Le loro città erano le Nea-Poleis, civitates novitatum.
Napoli era un importante polo sul versante tirrenico della Penisola italiana.
Il nome della città, oltre a significare, centro urbano per la polarizzazione schiavistica, signifca
anche N-apulia, cioè no agli apuli domini vitellarum et vitellorum della V-Italia.
La N, oltre ad essere la consonante della negazione necrotica (necatio), è il segno geometrico che
descrive il conflitto territoriale tra Samnites e Graeci per la colonizzazione dell’Italia e dell’Europa,
già Colonia Columnae Aegypti (Koln)
PULH
PULOS
PALATIUM
a
e
h
i
o
u
PUELLARUM
POLARES
PA[O]LA
PELLA/PELLE
PILA
PILATA
POLA
PULA
νύξ
ὕκης
PULLA
uxor uxorata
Entrambi i popoli avevano come antagonisti gli Etruschi ed i Numidi della SA-area (Sahara cioè O’Ara
of the Snake’s Hares).
Il conflitto inter-etnico italico interessava anche l’Illirya.
Questa al pari della Hispania era stata uno dei tre ponti di passaggio degli schiavi verso l’Egitto ed
era stata sede delle imponenti Piramidi di Visoki.
I Numidi erano i popoli del Numen ad ovest di Gyza, i Medi erano invece i popoli ad est di Gyza, il
Numen era il grande Medio o grande Mahdi, cioè il Fallo Punico (Medium, Meidum, Meidun).
I Romani, precursori dei Crociati, condussero fruttuosamente per secoli il Sa-Bellum contro i Sabei
del Sabeus, altro nome dell’Idolo di Bahri (Baru), dominus del sistema Madhbaḥa, organizzato sui 4 livelli
draconiani della Massoneria Azzurra (3+1) e sugli ulteriori 33 della Massoneria Scozzese fino ai 100 della Massoneria
Egizia.
Il Draco d’Oriente e d’Occidente (The Dragon G.O.I.-G.O.D.) ingoiava – dragava - i Gojim, cioè i Normanni (the
Nordmen were Dragged into the Delta-Tidal for the Rage/Ravage).
EY-R-USA
MAKKA
BAY
BAR
BAAS
SAAB
Matanzas
Matu
MEKKA
BEY
BER
MOKKA MUKKA
BOY
BUY
BOR
BUR
Ṣabrā wa-Shātīlā
M dakar-akko-dakka
M akko-djakkarta
M akko-kaki
Makko
La parola Miracŭlum possiede un duplice significato, uno positivo, levitico-davidico, uno negativo,
pravidico-gravidico (pravus-gravis ).
DAVID e DEVID cioè DÆVID è l’A-V-IS che solleva (-VIS o Vis Elenae o The EYE).
La particella DA è la sillaba del verbo DARE, che preceduto dalla preposizione ἀνά diventa ANDARE
Essa esprime l’idea di passaggio di una persona o di un oggetto da un luogo ad un altro (complemento di moto da
luogo).
In latino la particella in questione è DE, sillaba iniziale del verbo DEBERE, che al pari del verbo DARE, esprime il
concetto di traslazione.
Come particella del complemento di specificazione o materia esprime l’idea di passaggio di una species nello specus di
un’altra persona o di altro oggetto.
Allorquando il DA è dal basso in alto si ha l’Homo -arius: 
Allorquando è dall'alto in basso si ha l'Homo V-Arius: VA
L’Homo VA è lo stesso Homo  che ridiscende verso il basamento, abbandonato al momento della
levitazione.
Egli non è solo  o A , ma, come dice il termine, è l’Homo che, varata la nave, può variare
direzione nello spazio tridimensionale  (The Daring Daredevil).
Nella squallida dimensione schiavistica l’Homo Varus è l’Avarus, il Dominus spietato dell’Alfa (Moliere).
Le due particelle DE e DA formano il crittogramma -Æ, crittogramma dell’Aedes Æ Lux di Daedalus
Dedalo era Δαίδαλος dell’Ιδέα (Δα-Δε), Ἄλος del Δάλιος Ἅιδης (Dehli) e del volo di ῎Ικαρος (il volo liberatorio
dall’Infernus della Caro, Carnis)
ALPHABET
AE

Æ
DAEUID
DAIDALOS
ICARO
DAVID

TEMPLVM
D-Æ D AELOS
HELIOS
HLOS
Il lumen è la lux nella mina (lūmĭno, lūmĭnas, luminavi, luminatum, lūmĭnāre) che,
incidendo sulla sagoma del limen, determina la emanatio de-forma, la pro-manatio pro-forma, la
uls, ultroneità, ultra-formam2 e la urps, ultroneità del passaggio pascuale.
L’energia contenuta nel limen elima (ēlīmo, ēlīmas, elimavi, elimatum, ēlīmāre) cioè oltrepassa il
limes, limitis.
Il Limen è il contenitore dell quantum di energia.
L’energia in limen è composta da un quantum di limoni.
Ogni singolo limone è un lumen in lima (līmo, līmas, līmāre) e in ogni contenitore c’è un quantum
di limoni che collimano.
2
Dalla στάσις all’ἀήρ è la κίνασις Ἄρεος di Ἄρης
Può essere ὑπό, ἐπί, μετά, ἀντί.
Nella cripto-geografia Kiv per effetto  va a finire in X (The Wicked Wichtery).
Kiyv è la Diva Divina, come ricorda il nome del fiume russo D’vina.
Essa era giustiziata in Divano.
Il Divano era il -vano, cioè il Vano delle Spine per la Divina Diva (Justicia de Adua y Massaua con Hada Aduanera
destruida sadicamente en el A-dos-ano).
Per tale motivo Kiyv era anche The Cornwall.
LIM-EN
LIM-ES
LI-M-ENS
Μάγνης
M
LE
S
TREIS-TRIA
TESSARES
TAO
4
4
TAU
ᾦον ᾠόν
U
trs
trV
8
W
PES
3D
3S
TU
CITREUM
QUATTUOR
TETTARES
I-TRES =  RES
QUANTUM
EN
EN
e EN ἐνέργεια
EN
EN
LA
CITRUS
LI
TRS è
LO
TRES-TRIA LU
MIL-EN
LIM-ITIS
LIM-ITER
PHS
oo
oo
8
Propagatio Quadruplex
THEMA
THEMA
Tela
Thread
Tessuto
Tessaglia
Periplo
Tez,Tejido
Textus
Tetraktis
HY-MENS mittit ova aut citrea mensilia
in mensam inmensa usque recursum aut reditum
apud Saturnum
la U è la vocale della rotazione spezzata (corpuscoli U)
la U è la vocale a spezzata (broken craft , adrift UC)
Μάγνης
Nel Magnetismo Gravitazionale L'Unione di due Quantum OM è rappresentata
dalla lettera Gamma e dalla lettera Alfa
La lettera n è la forza del Nucleo MN (Matris Nucleus o Matrix)
η
La lettera H rappresenta il legame H-esterno
la propagazione magnetica è bilaterale aracnidea
Propagatio Duplex
la propagazione elettro-magnetica e nucleare è quadrilaterale floreale
Magnes è la Mater Magnitudinis
cioè la Madre della Miriade di M-Agni che escono dalla Tuba Dorx
è Magma cioè Magna Mater Magnetica W
Come Generatrix di O-vini è Pecus, Pecoris
Come Generatrix di O-Vinum è Vinea
πῆχυς
παχύς
PH CUWN PA
TO CUWN TO
Pecus
M-AGNI
M-ANGI
PEKINO
TOKYO
Translitterazione
PHC ORIS PECUS- OPIS PECUS-ORIS
PECUS, PECORIS cioè Pyra Energiae Cura Corae Oris Orientis
La PECUS è vittima del LUPE
Il λύπη è la λάμβδα ὑπό πέκος
La En nel suo sito è in limine, ma può debordare divenendo post-limitanea e post-limitrofa
(finitima).
Elamismo
Ellenismo
AElam/MalAE
Ellas (E-II-Ano)
m
EL
μάομαι
μαίομαι.
μῶμαι
μωμάομαι
MA-O
AMO-R
Helix
Helim
ELA
sectus
fixus
sequentĭa fluxus
veho
IH HI
mix
P
strix
conservato
strix
aperto
amor
m
matrimonium
roma
mater D-moenia
mus in oris muratus (Murum)
mors
L’effetto dell’oltrepassamento del limite soggettivo è il subjectus elatus (ec-fero) con eventuale
ripercussione sull’objectus, che può risultare eliminatus in limus.
L’Helix contien l’energia in limine X ma applicata la F, la littera  (the lighter litter)
EN
l’energia supera il limite, cioè elimat, ed eventualmente distrugge l’oggetto ob-stans, cioè
eliminat.
Allochè l’H-eli-x srotola le sue spire, l’aquila rapax vult cioè vuole volteggiare in volute (Serpens
vult Aquilam, Serpens vult volare) ed è F-eli-X.
L’objectus, dal canto suo, se non viene eliminato, cioè spazzato via dal suo limite, diventa Tristis
(thrust, trust), perché, subendo l’intrusione, risulta intriso (intrusus et intritus)3.
La tristezza oggettuale viene superata solo se l’energia viene extrusa:
L’estrusione, da non confondere con l’estroflessione, è l’angelus evanescens evanidus.
L’eliminazione della tristezza, cioè la fuoriuscita dalla mina (mine)4, è possibile anche con l’explosio
(expressio extra plexus).
La tristezza è la condizione del tristis, rimasto occluso nel Tubus.
3
Il tema della tristezza ariana fu trattato in Europa e in Russia da molti autori pagani, medievali, umanistirinascimentali, illuministi e romantici.
Nella Roma Impèeriale Publius Ovidius Naso lo trattò nei Tristia.
Nell’ambito del Ciclo Bretone del Roman de la Rose la tradizione norrena produsse il Tristano ed Isotta.
Il Ciclo Bretone Romanico narra le tristi vicende di Christ & Christy (Cristie), incentrate sull’amore sadico del Moro
Saraceno.
Il Ciclo è l’Egira, il Κύκλος Πρυτανεως The Cuckoo Cycle of the Poor Puritanists.
The Puritanists erano the Poors of the Pouring from the Doors, the Gerundive Rings of the Swallow (Les Girondines, Le
Rondini, Las Golondrinas).
Attraverso i πόροι (πόρος) delle membrane dell’ὄργανον passavano come proteine per il suo nutrimento, gestito dai
Pritani, οἱ πρυτάνεις.
I Britanni (los prietos britanos) erano addetti al προτείνειν (πρότανις - πρύτανις: proteins in put) dell’Organo
dell’ὀργαίνω e dell’ὀργίζω, mediante il sistema dell’ὁρμαίνω (forme orarie, watches, relojes).
Entravano a far parte del sistema nutritivo cannibalistico Nursemaids of the Nourishment.
Le piccole divinità, le proteine per l’appunto, dopo aver procreato nuove vite, venivano dissanguate e vampirizzate,
disossate, nel senso di disarticolate, e quindi cotte fino al Nero (Noir, The Hacker acknowledges the Ace of the Hash
while the open thin tiny is bleaking and bell/balls licking: Blacking in Hour).
La cottura a fuoco lento era la Asadura Durable en la Casa o Casilla (Caja, Cayo).
Asia, Hacia el Asadura, Hannoyance of Hanoy.
Il nome geografico ASIA è nella lingua araba AISHA.
Trasposto nella crittografia anglosassone significa:
I-S-HE sooth Thirst Thrusted and Trust in anos, mouths mounted
sooth s-oft-s-m-ooth s-mouth s-uter suit-case out tube
The Ass Brain-Anos is the Three Tree or The Tube of To Be.
The Brain needs the Three Buckets but in God-dog they are trusted (In God we Trust).
8 Two Three
The Brain is the Be of the G-rain.
The G is the O-pen O.
The Intelligence is the G-rains, visiual and oniric
The Counter-Intelligence is the latin Intus Legere and Ligare.
4
The mine è the E in M, the Energy in Mother, che è The Mine (the evilish w-e-w-e/w-a-w-e, Sverige, Suēvia Suavis,
Svecia Suave).
The Mine è il pronome personale Mine, cioè che caratterizza l’essenza individua.
L’individuo è I (in latino unus, ininglese one) e nel momento in cui riceve energia è Me: un complemento oggetto.
In italiano il pronome personale I è IO, in quanto l’Uno è perfetto in sè stesso, nel suo cerchio.
Nel suo cerchio (the Circle) si muove nel suo angolo giro tridimensionale, cioè nella sua sfera.
Le sfera personale è, in linea di principio, inviolabile, ma nelle relazioni interpersonali l’IO si pone come ME, cioè come
potenziale ricettore di Energia.
Enim Mi Nene
Triste è chi nel Tubus restat et resistit (resto, restas, restiti, restāre; rĕsisto, rĕsistis, restiti,
rĕsistĕre; to rest and resist in trust)5.
La victima è la victa mater ob-clusa cioè clausa nell’obs, nell’obis fino all’obitus.
L’obs è l’o-B-os, cioè le quattuor o rotantes, le quattro o in sigillo
FF
FF
Il Tubus è una guida cilindrica che coarta l’elemento lungo un percorso più o meno lungo, al
termine dell quale si trova una deviazione (angolare o curva, a destra e/o a sinistra) oppure
un’uscita (ταῦ).
Nel caso dell’uscita (sbocco) la T sarà un segno + , che è il simbolo del plus ire, dell’andare oltre,
del pilus6.
5
București, Bucarest.
Nell’ambito dello schiavismo è il Buco dei Curetes o Quirites, i principali nemici dei Romani.
Essi erano Coranici, ma non arabi, bensì Latini e Rom.
La loro terra di provenienza era l’India, verso la quale, al tempo dell’Impero Maya, trasferivano gli schiavi ariani.
In Europa il loro territorio era la Romania, sottomessa da Traianus e Adrianus.
Confinavano con le popolazioni di origine turca, i Teucri, insediatisi in Pannonia, nell’odierna Czech Republik e in
Finlandia.
Entrambi i popoli erano odiosi piromani ed accecatori dei popoli ariani.
Gli slavi erano in quel periodo proprio gli ariani suaves, giustiziati in clave.
Sclavus significa Servus clavatus in clave, beccato dagli Aves e morso dal Serpens (S-wave) Saevus, fino all’Ævitas.
Questa era la condizione della frattura e successiva amputazione degli arti inferiori   e superiori  
La vittima lasciata maturare e macerare come Avidus et Gravidus era l’Avus: AVVS (Austero Austro Australe).
Lo schiavismo degli ariani è ricordato dal motto della banconota da un dollaro degli Stati Uniti: <<In God we trust”.
Vuol significare che gli ariani, the Arians of the Eagle, subirono the Trust in the Three Dogs of God.
The Dog è il territorio formato dall’India e dalla Cina, ma va immaginato come una Cane Cinetico, oltre che Cinico, che
percorre The Tree.
6
Il pilus è il φίλος cioè il filo  (), che entra nella o di IS e di EA (gli Alisei), neutralizzandola, a lungo andare, in
IDEM.
È rappresentato dalla lettera greca φ
Il filo diventa quando viene percorso dalla Tilde, cioè dalla Tidal, la corrente elettromagnetica.
In spagnolo la parola filo è scritta Hilo e qui la H rappresenta, al tempo stesso, il Tubus Imeneo e uno dei Gradi della
Scala Termica.
La radice etimologica di Filus è legata al termine Pellis, che, oltre ad essere ovviamente il derma con i Pili, è anche il
tessuto strutturato che si elide (L’Ellisse).
In inglese the feel è il filo che congiunge idealmente due o più persone legate da un sentimento.
Il sentimento è the sending of smiles: similes entes similitudinis.
Se il Tubus è Clausus, come nel caso della Liberatio Liberorum, è una I e, riempito di elemento
pirico, può produrre l’Ustio (Ustus).
L’aggettivo Primus7 deriva dalla sintesi di περί, ἰῶτα e μῦς.
Il Primus nell’Ordo è l’I-Mus nel Pĕrĭmĕtrŏs nella marcia circolare e l’I-Mus nella marcia rettilinea,
rotto l’argine.
Il circolo perimetrale è il Πόρος di Δημήτηρ, il Pĕrĭmĕtrŏs, dove può avvenire la Purificatio del Purus
I-Mus.
L’aggettivo Secundus significa “unda duo quae sequitur undam unam”, nella sequentia undarum
proveniente dall’Unde, cioè dall’Unicus Deus, che è il Deus in Casa della Dea, l’Androgino del
Πρῶτος Πῦρ o, meglio, del Πρῶτος-ἔρος (Πρότερος).
L’Esse è la S energetica (En-eis), l’Ens è la S energetica in Sé, nel suo perimetro (l’autocoscienza, l’autoconsapevolezza
di essere un centro trasmittente).
L’Esse Similis è la capacità del mondo animale di associare le S che percorrono i Fili nella M, la Mater (Comunionis): Mother of the Feelings.
L’Esse Dissimilis dà luogo alla Hostilitas Immobilis (Hostes) o Mobilis (Ostiae).
The Hostility è the Stage of the Host till the Roast and the Rust.
The Fill e The Refill possono condurre al Fool (Cool in the Cylinder), al Foul (Collage) oppure al Full (Cull in the
Cylinder).
The Illness nel caso di Piric Fill and Refill è the III Grades Illness.
The Fee è il punto di partenza del Feel of the See ed il tratto di congiunzione è the Flee.
The Fly è the Fee in Y
The Feel in O è the Reel in the Peel, interrotto dal Pillage.
7
In spagnolo primero, cioè primo eros, in inglese first, cioè fire steer.
The rifle è the steer, percorso nel doppio senso, della fleeing fly
FIRE – ERIF
ERIF – FIRE
The First Lover of the Eire Tu-be-loved era the Sherif
L’aggettivo Tertius significa Tres Ξ (ξ) nella scala della Casa di Cupido, armato dell’Arco Erotico di
Tiro, che saetta al Caelum Tersum (l’erta luminosa, el sendero luminoso)8.
L’aggettivo Quartus significa Q-artus, cioè artus dell’ars nella Q-rotans.
L’aggettivo Quintus significa Q-intus, cioè dentro il Tubus Q.
L’aggettivo Sextus significa Sagitta ex Tubo Q
TERTIUS
T-AER-T-IUS
T-IROS
T-EROS
gradi successivi
L’Artus di Eros, il T-eros9, è, in generale, capace di Tĕrĕre (tĕro, tĕris, trivi, tritum, tĕrĕre)
e di Terrēre (terrĕo, terres, terrui, territum, terrēre), to tear the terrestrial R ().
- ērĭgo, ērĭgis, erexi, erectum, ērĭgĕre
- Tergĕre (tergo, tergis, tersi, tersum, tergĕre)
- ērādĕre (ērādo, ērādis, erasi, erasum, ērādĕre)
8
Il moderno termine latino-americano Sandinismo allude all’idea nostalgica di far rivivire The Sending of the Sand, The
Handing of Sweet Anos to the Demoniac Snake for the End.
Era un aspetto imprenscindibile del rito serpentino la lenta fratturazione e mutilazione, the End, degli arti, the
Hands, accompagnata dall’Endo-S cioè dallo Snake into the Anos.
Le vergini vittime ariane erano “The Sane Danes” cioè Vergini Fanciulle e Fanciulli, destinate al “S-ano-S” (in greco ἡ
σανίς, ίδος) ed alla “Damnation”.
The Damnation era The Damnification Actio attraverso la quale si abbatteva The Mana (Dams and Mind) fino al
raggiungimento della Madness (nell’antica Roma era la Damnatio Memoriae, praticata per vendetta sui popoli del
Gyrus).
Il movimento politico del Sendero Sandinista (il percorso schiavistico ariano) rappresenta, segretamente, lo spirito
popolare che percorre tutta l’America Latina Andina (O-landa debe andar por las Andes).
9
King Arthur, Arturus o Artorius.
Il termine τρίτος, corrispondente a tertium, e va riferito al triangolo della pyramis, non solo alla
Piramide in quanto tale, ma alla tecnologia piramidale in generale (il Delta Fiammeggiante o
Luminoso della Massoneria).
Τρίτος è l’aggettivo del Τρίτων, il Dio del Rito che stritolava e tritava tutta la Claritas nella Circulum
Pitonis (pit/pot).
Esso aggrega in sé il numerale τρεῖς, i sostantivi ῥυτός e τόνος ed il verbo τρέω.
Il Τρίτων era il Dio del Triplex Tonus o Tonitrus che “tritava” e “detergeva” il mondo ario (Tristitia
di Tergeste).
La libertas dalla tristitia consegue alla estromissione del productus sexualis, che il liber (liberi,
liberorum).
In realtà la parola sexus sta per sex ustus et in sepsi (s-aex) a causa del septem cioè per il
Serpentem (I-ustus, G-ustus), essendo al contrario il sesso produttivo l’octo novitatem per il
novem (Mevius Doctor).
La tristitia è rimossa dal T-riton, il ritus T, il ritus tractionis, che sgrava il tondus rotans ( 180°),
eliminando l’angulus, facendo uscire l’angelus e restituendo il plato10.
10
La Foemina Vagina è la Valida Foemina del Gyneceus che può partorire l’Agnellus dall’Anulus: filiatio.
In età pre-puberale è la Foemina Vagina Prae-Agna cioè pre-regina.
Durante la gestazione è F-Regina (FR-aegna sine I cioè cum I Sinister a sinistra dopo l’in se, l’in-se-natura) quae regit,
durante il matrimonio è Regnatrix quae regnat (matriarcato romano da contrapporsi al patriarcato isiaco).
In Ellade l’Agna è Agnella.
L’organo sessuale femminile è il VI (VAGINA) cioè SEX-O (69 sex-novem novitatis cioè novae vitae fino al sexus cioè il
sexus G-I-VSTVS per effetto del IVS, IVRIS, il Y-RITVS in TVBVS).
L’VTER è la VAGINA  , porta della VITA TERRENA (V.TER.).
Solo per rinsaldare l’affetto coniugale è gemellata con l’ANO RE-TV-O cioè il RETRO-VERSUS TVB-O
L’effetto TVBO (tunnel, tu unitus in ella), Tres o, cioè Bo (EGO-TV, TVA BONA), è ulteriormente fortificato dal TRIB-O,
cioè dalla O della VOX (Bocca) e dalla prospettiva del Tertius, il Filius da cui principia la Tribus Triboniana (ma tra le
popolazioni malorum è il Boo è il TABOO per il Tabù e la Tabe, en TABLA AHOGO, per loro ammaliante ed affascinante,
nel senso di uovo solare da far ammalare nei fasces lictoris, che i Romani fecero propri per la vindicta ariana sui
religiosi)
3+3
e+3
e
w
w
3
6
8
9
ee 33
THIRST
THE FIRST WATER
THRUST THIRD
ROAST/DUST
TRUST
La mina, dal greco μνᾶ, è la mater hymen, minor mina, cioè minima nella quale manet la ,
bloccata in o (la ma di o, in inglese mother, della quale erano ghiotti i maoisti del maomai o
momai).
Come mina essa manet ed è un minus-culus prima dell’arrivo del mas-culus.
Bo = ooo
ANA
Bona
Bononiae
Vinea
ono
OVO

O

O Ovinus/a
O-VIS
IS
YS
$
ANO
VOX
ovo
OIVIO
Vinum
DIS
PATER
DUS
IYI

sr
3D + 3 D
e3
8
Filius Yesus
Filius Jesus
FAOS, FAEOS
FWS, FOTOS
ATOM
Pampĭnus
La Sigma porta il 3 nel Latium Latinum
Il Novem è VI + III cioè , unio in uno, unitas delle opposte trinitates, che, congiunte in sex, producono la nova vita,
dopo il novem-ennius (incipit vita nova).
L’Agna è Pratens, cioè pascolante nel Prato (la zona riservata agli schiavi), prima di diventare Patens, cioè prima di
venire aperta e lasciata nel Pathos.
Montata dal Ramus del Ramnes diventa Praegna ed è Mulier, Mulieris.
Praegna, cioè gravida, significa Agna Pesum Regens, cioè Gravida, gestans
Pyra Ignea Regina Regnat
Nella cripto-geografia l’Agna è Trieste (tres estis a este) di Capodistria, è tristis durante la gravidanza dovendo restare
e resistere Tres-Is-Ter cioè durante un ciclo di nove mesi per poter vedere la nascita del novem novitatem, la nova
vita.
Mas
 in I Minus dà 
Con il sopraggiungere del mas-culus la μνᾶ diventa μά διά cioè mater diabolica e, nella religio
isiaca, Mahdī (Mother in Madness).
L’allucinazione è un fenomeno descritto anche con il termine abbacinamento o abbagliamento o
barbaglio dal greco βαλιός, che rimanda al concetto di ἅλς, ἁλός, di ἰός e di ἄλλος/ἐλλός.
Era il fenomeno palladico per antonomasia dell’Ellade o Ade Egizio: τὸ φαινόμενον
Dalla Camera Gamma βῆτα, Γάλλος, veniva generato e si irradiava, γαλλάζω, l’ἁλός e il doppio
ἁλός cioè l’ἄλλος.
Il Gallus è il giallo giavellotto luminoso o Λεῦκος proveniente dal Sol
Il Sol è ovviamente oltre che il Sole, l’astro che illumina la Terra, anche il G-aster del Faraone
In inglese è The Yellow Gaul, eventualmente direzionabile in Jello-Wish verso The Goal all’interno
della rete J-WEB o G  W.
Dall βῆτα veniva scagliato, βάλλειν, il:
- βαλός di ἅλες (bombe alogene e allogene)
- βηλός di ἧλοι (parabellum bells)
- λαός λᾶας ληός λευκός
BASILE
s
r
AINO
B AINO
X AINO
F AINO
BACCILE
BACINELLA
BAR-BAS
BALLO
PALLO
Καίνω
Καινέω
Καινόω
Φαίνω
αἰνέω
Gain
Lain
Main
Nain
Pain
Vain
Nella lingua latina il verbo dell’allucinazione è ālūcĭnor, ire ad lucem et apud lucem.
Nella lingua greca è ἀλύω o ἀλύσσω, verbi che si sostantivano in ἄλη e ἀλύκη.
La vocale ἄλφα è la vocale o nel suo movimento rettilineo ondulatorio, da cui la preposizione
latina ad, che esprime il complemento di moto a luogo, anche in un’accezione di ostilità (ἀάω,
ἀάζω, nella cripto-geografia la O è l’OVUM di AZOV-ANOV cioè l’ANO V, composto da ANO vero e
proprio, VAGINA, VOX, e dalle due mani della Dea dei Serpenti S).
Nel movimento verticale ed obliquo diventa gamma e lambda.
La progressione ἄλφα è l’ἀλφή, la sua disgregazione è U, dopo il luere.11
Il verbo alludĕre, composto di ad- e ludĕre «giocare», fu coniato per rammentare il Gioco di Leda,
Iocus Laedae.
Il Ludus Romanus si basava sulla LVX agli alluci.
Gli alluci erano le X (dieci) digita di mani e piedi.
La V è il numero 5 e la S del Sex Fluens nella vittima in croce X , sodomizzata in XVL, vale a dire nel
Culus, nella Vagina e nella Vox, oltre che negli o-culi con gli aculei.

Durante il Ludus la vittima vien laesa (laedere), lodata (lodare), elisa (elidere), delusa (deludere),
diluta (luere).
Il Ritus prevedeva che prima di deludere la vittima bisognasse illuderla alludendo, così da indurla
alla collusione (colludere).
La collusione era l’entrata in O dei Comites, l’allusione era la prospettazione di entrare con la lux
nella sub-tana fino al lucrum 12.
La Cena Lucinae avveniva davanti al Senatus nel Cenacolo.
La Cenatio, cenationis, si protraeva fino alla Cinis, Cineris13.
Il Senex bloccava la vittima Sina nel Sinum (pentola, pot).
11
Verbi sinonimici sono aberro, deliro, desipio, insanio: alucinari: aberrare et non consistere, atque dissolvi et
obstupefieri atque tardari.
“quae Epicurus oscitans alucinatus est,” Cic. N. D. 1, 26, 72: “suspicor hunc alucinari,” id. Att. 15, 29; Gell. 16, 12, 3:
“indicium vagi animi et alucinantis,” id. 4, 20, 8: epistolae nostrae debent interdum alucinari, to follow no definite
train of thought, to digress freely, Cic. Q. Fr. 2, 9: “alucinans pastor,” Col. 7, 3, 26.
Si veniva allucinati all e in the hall (Aula delle Noctes Atticae di Aulus Gellius, jaula, baule).
La vittima era hauled into the house, l’haud dell’apis, l’apud, dei Romani.
12
La tana di sotto è la sottana: sub-tana.
La preposizione sotto derivada Sub (Super e Ubi) e Ut, ma entrambe le preposizioni latine vanno immaginate come
una degradazione di un’ipotetica “forma debole” soper, ob e ot (soberano, soberanìa).
Obtineo l’Octo 8 che è l’ana, l’AV-A (Vagina), e l’ano, l’AV-O.
Anà è palindromo, nella forma On è passato nella lingua anglosasone (O-Vano dell’O-Dano).
Ana personficata è Catania quatre catara raccoglitrice,
è Ot-aria, 8 area ma nella Cena diventa Cocta, 8 coctum e pictum: Scotia, nella mitologia norrena è Wotan con il
fratello Odin, Torah con il fratello Thor, Teodora con Ektor
AE-tan cui sarebbe seguita l’οὐδὲν (U-dine, no dinamo).
13
La Cena Piromaniacale è ricordata dalla Festività cristiana delle Sacre Ceneri susseguente al Carnevale, durante il
quale si consuma nell’orgia la Carne Nivea di Eva in Vallis cioè in Alis Crucis X.
Carnevale significa “carnem levare”, cioè bruciare e tagliare (la radice lev- proviene dalla radice greca leu-)La parola NIX, NIVIS è un acrostico che può essere letto anche come crocefissione IN X.
Leggendolo come XIN-M$ si ottiene Croce Cinematica, consistente nella Crucifixio Massalis con il Serpens Reptilis
Masculus negli Asses della vittima in Axibus (σήψ, σηπός, ἑρπετόν, μάσσω ed ἕρπω).
Il termine cinematica deriva dal greco κίνημα, che si riconnette ai termini del cinismo meccanico κύων, κυνάς, κυνάω,
κυνέη, μηχανή, μηχανάομαι, μάχομαι.
La Sina doveva lasciarsi “scassinare” (sĭno, sĭnis, sivi, situm, sĭnĕre) con i signa, cioè subire le
læsiones e le rupturae del S-Ignis, il Serpens Igneus, in Casa o in Casilina.
La Sina era vittima in Sigma14 dei Signatores, che eran i Natatores delle Nates (natiche) della Natio
(Nazione Ariana) e dei Sinus (Seni e Insenature): actores dei sini ignei
I Signatores erano dapprima Senatores, S-aenatores, suonatori di tromba, quindi F-aeneratores,
quindi Funerarii.
Equites (secutores dei persecutores, cioè dei Persae, Persarum, l’Eques è il 2cioè L'Aquila Sfinge
che si guarda le terga per proteggere la purezza della sua Aqua perché dietro di lei incombe
l’AEQVVS).
Erano presi di mira i Sinus  della Sinae, riunite in comunione15.
Con il termine Sigma i Romani si riferivano al divano o vasca semicircolare utilizzato per il balneum nelle thermae.
Il Balneum consisteva nel Balneare e Balenare la vittima.
Balneum deriva dal verbo Bālāre (bālo, bālas, balavi, balatum, bālāre) e dal sostantivo Alnus.
Era il bagno di Alfa-Beta (Aleph, Alif, Bet) tra le ali delle undae luminosae fino alla Balaena in Alno.
14
UNDA
UNUS DUO
TRES
DUNA
Palus (Phallus) et Pallae fino alla Nux, Nucis (nocumento).
15
Con il sostantivo collettivo Sinae (Sinarum) i Romani designavano i Cinici riuniti in Sinedrio, ma in realtà la scelta del
genere femminile era voluta per indicare le vittime degli stessi Cinici.
Dato che i lontani Cinesi erano i più efferati nella pratica del Cinismo, il sostantivo designava in particolar modo tale
popolo, cui si rapportavano i Sinaitici (Sina e Sina-I).
Nel Sinedrio da una parte c’erano gli schiavi riuniti in familiae, dall’altra parte i Cinici Canes riuniti in branco.
Synedrium è parola di origine greca, ebreizzata in Sanhedrîn.
Deriva da συνέδριον συνέδρα, così come exĕdra, deriva da ἐξέδρα.
L’ἕδρα era il «sedile, dimora» dove la vittima giaceva in κλείς per l’ἐγκλησία e l’ἐκκλησία dell’ὄμμα, ατος, in arabo
ummah.
Gli schiavi mansi, mansuefatti e mansueti, dovevano manere, μένω, nella μάνδρα, la μάνης ἕδρα, la mansio hederae,
dell’ἀρχιμανδρίτης, per il μανός (μανόω-μαίνομαι).
Humanus significava in HIVI manere (in-manere, re-manere, per-manere) cioè in Hedera Helix.
L’Hedera era il locus dell’Immanenza, il locus per Ledere e per Foederare (fr. Lierre; sp. Yedra, Hiedra; ted. Epheu; ingl.
Ivy).
Foederatio e Confoederatio
I Sinae Ittici, cioè i Cinici del Ichtus Ictus, Ictis, Icterus: P-ictus.
Amavano disegnare, -signare e In-signare, cioè realizzare i loro disegni inserendo il  (dibujos, arabeschi e
intamascature).
L’esito dell’arte pittorica erano le Insenature cioè i -signa nell’Anas, Anatis, che, infine, risultava urata (Natura naturata).
Il disegno e la pittura era mostrato alle altre vittime presenti ed all’assemblea, fino all’ottenimento del Monstruum
(present to the parents).
I Cinesi furono chiamati anche Amàzzoni, perchè dal Seno Sinaitico tiravano il dardo cinetico dell’amore (Cu-pd)
nell’ano delle Vergini
Il verbo latino sĭno, sĭnis, sivi, situm, sĭnĕre deriva dal greco σίνος, segno lesivo che comporta il
sine, la perdita di un elemento accessorio o sostanziale di un organismo, organico od inorganico.
È accessorio ciò che può cedere, cioè cadere, senza intaccare la funzionalità globale
dell’organismo.
È sostanziale ciò che è parte integrante della funzionalità dell’organismo.
Il Signum è l’Esse in Igne per effetto dello Stigmă ed essere disegnato nei Genitali (i -S-IGNI-S nel
Genus Ingenuus dell’Ingenua, fino al “Genus Itus”, cioè al “Genitus Unicus” o Unigenitus, che è il
Neutrum, il Nero-Uterum, ottenuto nell’Ingenium Mechanicum: g-igno, gĕnŭi, gĕnĭtum, gĕno, ĕre
e gĕmo, ŭi, ĭtum, in mina).
Il vocabolo Ignis è relazionabile con Vagina, che, come detto, si contrae in Agna a causa del VI, il
Sex, che provoca il Sexus, cioè il Sesso Ustus (I-ustitiatus).
Il Signum, oltre che il segno, è il Sigillum Igneum o Sigillum Numinis dell’Ignominia.
Nel vocabolario greco lo Στίγμα, Στίγματος (στίζω, pungere, marcare per il tizzone), è ottenuto
mediante l’utilizzo congiunto del Σίνος (σινόω, σίνομαι), che è il Σ[ῖγμα]ἰνός ed il Ταῦ16.
16
ἴς, ἴνος-ἰνός, forza, potenza di Iside.
Il genitivo significa potenza isiaca, ἴς, all’interno, ἵνα, dei genitivi della vittima τὰ ᾠὰ (in ova) per ridurle Ἰνοῦς, οὖς, ὗς
e ὒ.
Nella mitologia greca ἡ Ἰνώ, Ἰνόος o Ἰνοῦς è la divinità dell’ἰνέω, ἰνόω.
ὀρεύς, mule, ὄρυς, ὄρυξ, ὄρυγξ
Dal genitivo di ἴς, che è ἴνος, deriva il termine οἶνος.
Esso era riferito alla prassi della I in o, innesto che faceva scaturire il vinum dal piccolo o-vinum.
L’ὄνος, è la o in assis (as).
Il γόνος è il fetus γα-μέτης, cioè il missus μέσος-μέσσος dalla γυνή, il γάνος (the gain) del γένος per la γωνία
L’ἀγωνία è la α cioè la o aperta, che emette il foetus per il Gyrus Familias.
Γόνυ Γ-ὄνος (ass)
ἄνυσις ἀνύω
Σίνος
Μίνως
M
G
TI
S
E
Tu
σύ
s-in-e
s-en-e
s-un-e
Onion
σύν
ὗς ὒ
Union (Trust)
R
Sina
σινόω
σίνομαι
σῖγ-μᾶτερ
στίγ-μᾶτερ
S-T-I-G-MA
TER
Sina
Sinapi
I
Sindon
Sinapis
Sinape
Sincipitamentum
Sine
Sinciput
Sin
Sinn (Sin+Sin)
Țepeș
Fein
Fire In
I-Ra-N
ἴς
ἴνος
οἶνος
ἰνός
ὄνος
γόνος
Tutto ciò avveniva in presenza e per opera del Sindacato della Sinda, con i Sindaci Sindacatori o
Sindici (σύν-δίκη).
La Sinda era la Cina e l’India considerate insieme.
Cinesi e Indiani erano i Σινδοί (Herodotus IV.28), e con i negri colà trasferiti costituivano la Trimurti del
“dare dolorem” sindacalmente o “condolere”.
<<Sinda
(Greek: Σίνδα) was an ancient town which seems to have been situated on the western
frontier of Pisidia, in the neighbourhood of Cibyra and the river Caularis.[1] Stephanus of
Byzantium,[2] who speaks of Sindia as a town of Lycia, is probably alluding to the same place.[3]
Some writers have confounded Sinda with Isionda, which is the more surprising, as Livy mentions
the two as different towns in the same chapter[4]>>.
La Sinda, insieme all’Africa ed all’America Meridionale, erano i vasti territori della Cenatio.
La Cenatio era la Cena della Natio17, della Caedua Natio, la nazione decidua rispetto alla Nazione
sempreverde delle conifere.
La Nazione sempreverde era la Nazione vincente dei viri semper viridiscentes, conos ferentes.
Erano costoro tutti i popoli che portavano i pavidi conigli, i cuniculi, all’I-cona.
La parola Conifer significa portatore di Conus al Coniger, il gerente del Conus nel Conisterium, in
vista del Coniugium (coniugo) e della Coniunctio (coniungo).
17
Cena, Cenae, Cenatio, Cenationis, Natio, Nationis.
Terminato il rapporto coniugale schivistico il Dominus del rapporto procedeva, insieme ai suoi
familiari o insieme ai suoi concittadini, all’olocausto dello schiavo e della sua familia (cōnītor,
cōnītĕris, conisus sum, cōnīti).
Il coniglio (the rabbit of the arab) era messo nella forma per la vera e propria coniunctio
coniugalis.
Durante la congiunzione carnale venivano coniate, battute le monete.
I verbi latini che descrivono l’arte della coniazione delle moneta sono cudo, signo, figuro (cusus,
signatus).
Gli incisori mentre lavoravano con gli arnesi dell’arte numismatica inserivano nei cuniculi i cunei
conici, passando da quelli con diametro minore a quelli con diametro massimo.
Conus deriva dal greco κῶνος.
Il vocabolo greco rappresenta le tres ores del corpo femminile, vagina, ano e cavità orale,
destinate a diventare οὐ e ὒ.
La ῶ rappresenta altresì il sedere, la vagina ed i seni.
Occorre ricordare che gli schiavi di sesso maschile erano previamente operati e trasformati in
foeminae per la cerimonia sacramentale (efebi).
La Foemina in croce e cotta è ἡ Κῶς, nel testo epico Κόως, definizione che è traducibile nel nome
slavo Kosovo.
Il Kosovo, che significa letteralmente Huevos Cocidos, Ova Cocta, τὰ ᾠὰ (ὠιά) καυστα,
coinvolgeva:
- il giovane schiavo evirato causticamente davanti alla propria familia ed alla propria gens, per
volto in foemina:
- le giovani adolescenti o addirittura bambine, dapprima stuprate comunitariamente, quindi
sottoposte ad isterectomia/mastectomia da cauterizzazione elettro-chimica o alchemica.
L’operazione era prodromica all’ὁλόκαυστος, durante il cui lento svolgimento venivano bruciate le
altre o ed al coma vegetativo.
La Nazione decidua era The Nation of the Allucination in Key cioè The Nation destinata “to the
Caustic Key”18.
The Nation in Key era the Achean Nation, la genìa delle oche selvatiche, Anates, cacciate da Canes,
Lupi et Volpes, e riportate, a coorti, presso le corti dei Cacciatori1920.
18
Clave del Cayo Inca, Cacao del Caos, El Cocacù, The Cuckoo, El Licaòn, El Liòn y La Delicia.
The Dutch Ducks erano The Yellow Jews for the Wish of the Fish.
The Fish era il Pesce Cane, El Tiburòn o The Shark, munito degli affilatissimi denti WM (Wave Machine).
19
Come Pesce Cane era il Coccodrillo, The Crocodile, come Tiburòn/Shark era il Drago Sputafuoco (Dracon Spitfire,
Dracul Vampir de Foc).
20
Gli schiavi erano mercanzie, res publicae, facenti parte dell’economia curtense feudale dell’Impero Maya.
Nell’allegorìa avicola, che i Romani tentarono di capovolgere in favore dell’Europa, le aviculae erano prelevate dall’Aia
e condotte (dux) per il corteggiamento e la concessione della cortesia al Gallus Allucinationis (corte, taglio,
mutilazioni) presso le Cortes (cortili) delle Casae dei Caesares, per la Caesura, caedes et usura.
Caius Iulius Caesar Octavianus Augustus, cioè il Pharao Maior (C•IVLIVS•C•F•III•V•CÆSAR•OCTAVIANVS), era
l’Imperator Maximus, dal quale dipendevano i Caesares et Augusti Diocletianei (Vita dei Dodici Cesari).
Essi corrispondevano ai Feudatari Medievali con i rispettivi Vassalli, Valvassori e Valvassini (Re, Principi, Duchi, Conti,
Marchesi, Baroni).
Il nome Caesar si ritrova nel nome onorofico degli Imperatori tedeschi, Kaisar, e degli Imperatori russi, K’zar, nomi che
alludono all’ideale di soggiogamento e sterminio delle popolazioni Aisha (Caixa, Casa, Caja).
XAENNA (Scenna)
Cheyenne
Cayenna
Cayos
AJA-X
XAENNA
(Caen)
XHAN
Canton
AIX
Kaenna (Palestine)
Il termine Feudo, in inglese Feud, con il quale si designa il territorio concesso in godimento ad un funzionario
dell’Imperatore durante il Medioevo, indicava al tempo dell’Imperium Iudaicum di Yehuda, la ripartizione territoriale
assegnata ai feudatari della Confederazione di popoli mercatori di schiavi ariani (Mercuriales di Mercurius).
Passò a designare la faida feudale “coperta” – the feud - che divampò tra i popoli facenti parte della confederazione
dopo la caduta dell’Impero Maya, del quale il Regnum Iudaeorum faceva parte.
In Europa il confronto religioso vide protagonisti Ebrei e Cristiani, contrapposti ai Musulmani, in origine loro
consociati, che spingevano pe riappropriarsi del territorio di produzione delle merci.
El Conquistador Hernàn, Hernando o Fernando Cortes (1485 - 1547), celtibero, apparteneva ad una famiglia massonica
spagnola di obbedienza (cortesia) germanica, che controllava il governo ed il parlamento spagnolo (Cortes Generales
de La Corona o de La Coruña de Europa).
Il germanismo ariano era la “Hermanidad de los Rehenes andados al Infierno” o “Hermanidad del Hernia del Reno”.
Los Hermanos en Gamla o Gamala erano Rehenes incatenati dal Candado Olandès
Χάν
ἀνά
ἄνατος
ἔνατος
Χήν κενός ὁ/ἡ κύων
κύος
κύω
κυέω
χεύω
χέω
κυνός
Erano gratiosae, bellissimae et bellicosae, lucinae, pulcherimae natae, sed pauperes et proletariae.
Le attendeva il destino allucinante dell’Alucinatio (Folgorazione Scozzese).
L’oca, di colore bianco e giallo, rappresenta l’organo sessuale femminile, albino alpino, ed il suo
uovo, l’albume chiaro.
La papera è l’oca domestica di piccole dimensioni, in latino Anas.
Serviva per l’AVIS (Clavis et Clavus) del SAEVUS, l’Homo della Saevitudo, terminata la Servitus.
L’Anas, Anatis l’oca, o-casa, dei nati, veniva sodomizzata negli anelli e stritolata dal Serpens.
HOLLAND O-LAND-A
L
A
ANDES ANDAR
SENDAS
EMBAJADAS
HADAS
ENTRAMBAS
AMBAS
ENTRAR
EMBAS
AMBAS
HEMBRAS
EN TRES
DANES
J
ANDAR ANDES O
SENDAS
Y
A
S
H
O
J
A
S
ABRASADAS
EMBERS
TRAMPAS
Quando gli Europei cominciarono la colonizzazione dei territori dove erano stati schiavizzati e giustiziati a milioni
istituirono le Compagnie (Las Companias).
Gli Anglosassoni crearono le Compagnie commerciali delle Indie Orientali e delle Indie Occidentali con il pretesto di
dover commerciare le materie prime, ma con l’intento tacito di sottomettere e schiavizzare gli Indiani.
Per Indiani si intendevano non solo gli Indù dell’India e gli Indios Amerindi, ma anche i Negri ed i Cinesi, anch’essi
maniaci dell’endurance indoor (the hardship).
Il termine Anas, Anatis va letto come Ana-S, Ana +S 21.
Le Anates erano le A in Tres, dopo l’Atra Atrocitas dei Radii.
Di qui il nome italiano Anatra (Vagina Atra) che designa l’oca selvatica22.
21
È la cosiddetta Anaconda.
L’anaconda è l’onda ano-vaginale del condizionamento maschile (condo, condis, condidi, conditum, condere), il cui
esito è il nascor (nascor, nasceris, natus sum, nasci) oppure può essere il Serpente velenoso che intossica e paralizza
l’anas fino ad uccidere l’idea coloniale.
L’onda era detta dai Romani Unda e la fonte dell’onda era l’Undet.
L’onda è un susseguirsi di o in copula unite in energia dalla e (unt, and).
Le copule sono i Q-poli che nel loro fluire formano una serie più o meno lunga, più o meno alta, di cupole.
Undecumani della Legio XI Claudia
e
22
Selva deriva dal latino Silva, -ae.
La Sil-va era la valle dei Silos di Ἶλος o Ἴλιος di Σίον con le relative viae.
Vi erano tenuti i silvestres o silvatici dagli agrestes o rūstici.
I primi erano gli schiavi ariani, i secondi erano i proprietari degli schiavi.
I Silos erano installati negli agri e nelle rures.
Il vocabolo rus, ruris, il cui significato letterario è campagna (campo, country), fu in realtà coniato per riferirsi ai campi
dove gli schiavi venivano arrostiti e carbonizzati.
Il nome geografico Russia ricorda l’olocausto delle popolazioni bianche ariane, provenienti dal territorio che si estende
dalla Russia alla Francia.
All’epoca degll’Impero Maya l’intero territorio era abitato dai Russi (Balthi, Germani, Polacchi, Olandesi, Scandinavi,
Bretoni etc..) e costituiva un’immensa riserva di caccia, la RUS, per l’EU-RO-S (THE EWES ROAST).
Gli schiavi erano messi in croce nel silo ed arrostiti a fuoco lento, passando, a causa della sottoposizione al e
(radius sirus o sirianus), dal colore rosa al colore rosso, quindi al colore russo (rayo, rojo, ruso) ed infine al nero
della U (rupta), a partire dalla radix.
Il silo era il THBBHT (Thebes, Thibet etc.), la casa dell’alfabeto dove le vittime bruciavano secondo la sequenza
vocalico-consonantica dell’alfabeto greco (la B è la metà dell’8, scisso in , i due cerchi dell’otto rappresentano le
estremità circolari del Tubus o Columna)
O
E
L
IGNARUS
A
or-ro
ur-ru
U
Æ
Å
AIDHS
AEDES
I
ἀλϕάβητος
alphabetum
Le vittime Alfa (gli Alfar, the Elves, gli Elfi dell’Al-Fajr) venivano incastrate nei Silos Alogeni per l’Allucinatio.
Erano Alogeni in quanto producevano l’ἅλς, ἁλός, cioè le ali dell’onda elettromagnetica 
ALA, ALAE
S
ALS, ALES
Z
M
E
 
W
La lettera Σ è il simbolo dell’Energia  che attraversa il Silo dell’Eros (σειρός ) dove è stipata la vittima e gli stessi Silos
erotici della vittima.
Fatta ruotare diviene il simbolo della M cioè della Mater (Foe)Mina dell’Eros (Miniera), aperta dal 
La A sotto il lento stimulus della Σ del Συλεύς, il Syleus o Silenus del Silentium, era trasformata da Σάλος (Sala Solaris o
Sala Salaria) in oscuro Σῦλον nella Σύλα-Σύλη (Insula).
Il Syleus era il Salutificator della Salus, l’uomo della Salutatio, cioè dell’Actio Salutifera per mezzo della quale il Sol
diventava Solum, la Sala Solis diveniva Salum (I-ulus).
Il risultato ultimo del Συλάω (il suere la solea con il solen, l’insulare) era la λύα (λύη) e quindi la ὕα (ὕω ), il refluo
fluente in vasca (u-asca).
La radice greca συλ- la si ritrova nei termini Insulto e Sultano.
Il Sultano era l’uomo dell’Insultatio (insuper salam ultionis actio) e dell’Exultatio mediante l’Ultio, l’uomo dell’Exultet.
L’accanimento sulle aperture erogene femminili, l’ἀνάζω dell’ἄνοος, dai Romani era anche chiamato Caprificus
(Africanus).
L’ἀεί-οὐ era the Heinous Awe dell’ἀένναος o αἰέναος (ἀείνως).
Il verbo Συλάω esprime il concetto di rosolare nella Olla (Penta Olla cioè Pentola) il Tuber.
Il Tuber non è la semplice patata, metafora della Vagina, bensì i Tres Tubi dell’Eros ooo.
La Olla (nel linguaggio criptico Cipolla) è l’insieme orfico (gli orifici) nel -πόλος del Μύλος (Mulino), ridotto in Colla
riarsa (Gamma, Gemma, Gomma, Gumma) per effetto dell’azione penetrante e bruciante del Συλάω (WOMB) (to
strip of the potato thermo-mechanically, to transform the cap in cup through the coperture of copper-field of the
cooper and to must cope with).
Ma la Olla è anche l’ὅλοξ cioè l’intero corpo polarizzato nella cornice o quadro del πόλος (la pulchra puella volta in
pullum insieme al suo Apollodorus).
La cornice è l’unione delle chordae.
Al suo centro è allocato il cor, cordis.
È il locus dell’orda per l’olocausto e la carbonizzazione: carbo, carbonis.
Ogni locus carbonis era un’Ara Bona di Carthago e, in ognuno di essi, si utilizzava il carrus arabus del lucus e del luctus
(carbo, carbonis).
Uno dei termini utilizzati dai Romani per riferirsi al prodotto della carbonizzazione è PIX, PECIS.
Il termine deriva dalle lettere pi greco, Π (lettera della Pax Picta) e chi, χ (lettera del Canis Cinicus Cinetico).
La lettera Π è la lettera τό Πέκος o τό Πέκκος, cioè del Peccatum (in cinese Pekin, il Cane Peccaminoso del Peculium
Pecorum).
L'ὄρνις in Π è il Πόρνος in Forno per la Fornicatio del Πορνογράφος (fornaio): actio nella fornus X (Fornix).
Il Fornus era il luogo del Focus e del Forum, dove si infieriva causticamente sui Foramina durante l’Horarium.
L’Horarium era diarium, mensuale, annuale, ma poteva protrarsi fino al lustrum, al decennium e addirittura fino al
saeculum (salva l’ipotesi sempiterna perpetua).
La vittima veniva farcita, forata e arsa fino all’ottenimento del farro abbrustolito.
Il foro era il φώρ, φωρός, cioè le o con la ῥόος in φ (O$, ORI$), cui conseguiva il φυρός (furia) ed infine la [ὀσ]φύς, la os
fusa ed irriconoscibile (ores horrendae), la φύσις (fusio), la ὗσις (usio), la ὗς e la ὒ.
Era la Fusio della Circă o Circe Alimentaria (Familia) destrutturata in Circus Lusus o Circulus nella Alogia Circassa.
Il verbo latino fari, derivante dalla stessa radice linguistica phar- di pharao (φάρος) è il verbo del fatus nefarius del
populus dei fantes e degli infantes arii.
La prima persona singolare del presente indicativo for esprime la condizione della vittima farro, in foro ed in faro,
rispetto al singolo compagno qui fatur ed ai compagni della comunitas qui fantur (flatus).
Questi ultimi sono destinati rispettivamente al fabor ed al fabuntur fino al fatus, fatalitas del fetus, ed al supinus fatu,
una volta tolto il Serpens.
Prima del Gyrus essi sono Fandi, cioè preirfrasi gerundive, φράσεις da “girare a fuoco lento” (γυρόω, γυρός) nel
Cerchio di Ur (Urere in Gamma).
Da Fantes sono ridotti alfine Infantes (regressus ad infantiam), Quarti con la lingua divelta nel Quadrigamma.
Finito il Gyrus sono rifiuti nefarii e nefasti.
anas
anser
fans
infans
fars
farer/farier
loquor
far/for
dico
fare/fari
perhibe
aio
inquam
to s-peak
to say SAUS
φαίνω
φημί
FAMA
Femme Fatale
fas
nefas
arius
nefarius
fastus
nefastus
as
νόος
νοῦς
ὄρνις
νύσσω
Il Gyrus prevede il Foedus cioè la Mater con il Fetus messa a giro tra i Confederati, Farcita et Arsa.
L’operazione di farcitura e arsione è la Farsa, la Croce Farsi T-iranica, la Croce Farisaica Giudea (farcio, farsi, farcitum).
Al termine del processo farsa si hanno le Facetiae, le piccole fiaccole (paulae faciei), Facetae e Faceti.
Si utilizzava l’acetum, la fax (fax, facis), la falx (falx, falcis), la favilla.
L’ὄρνις era l’oro-visus (κόρη e κόρος) messo nella Cornix (Corn-wall), trafitto dai Corni (X-Horns).
L’oro-visus era il Cor Nix, il Cuore Candido (Immacolato).
La Cornix, Cornicis era la Corona X per la Concordia Discors (μίγνυμι-σχίζω, paciscor-divido).
XOR
XORDES
N-IVIS
AQVA
NIX
NYX
NUX
Y
Il Cornus era il κῶνος ὄρνις (spina conica) per il Cor NIX in Nub, Nuc, Nud, Nug, Nul, Num, Nun, Nup, Nur, Nus, Nut,
Nuv, Nux.
Il Cornu era, tolta la S, il Cor in Nux (νύξ) e, venuto meno lo stesso Cor, la NU o NY (Nylum, Le Nuit).
Presso i Romani era il Corvus Invisus messo in C-L-A-VIS Arborea per la Rosa Ros, Rosa Rus (Horror).
La Olla, la Pentola delle Bolle, in arabo Hizbollah, in latino Bulla (Bullire), era l’utensile culinario per la Coctio degli
Angli Saxones (People of the Angels in the Snake Axis for the Sexy Bang).
Nella crittografia germanica la Bolla è Baäl e Vaal
Nella crittografia inglese la Olla delle Bullae è the B-All, the Body All Burning.
All the Body was in the H-all of the W-all (Abode), boiling and burnign till the W-H-ell of the -ewil (Vallatio Valloniae).
The Dewil era the Demoniacal Will for the W-hole possession of the Body (till the Illness).
The Whole era the All (Body) in W con la conquista e ill disfacimento dell’Holy Whool, vale a dire delle tre ooo
attraversate dalla W (wave): The Tree Three, H-all in H-ell.
The G-oal of the Jewish Man era mettere in Jail the Yellow (Jello-wish) ed ottenere the Jelly-fish o the Gaulish Gull in
Gullet (in ebraico Galil, in arabo Golan, in turco Galatasaray, nella crittografia anglosassone the Jolly Roger).
Il Tuber Urus (bruciato ed insozzato) era il Solanum cioè il Sol-anus, l’Anus Solis, Terminatum in Nus Nurus, volto da Ater in U-ter.
Il Minareto arabo era la Ter-Mina (le Tres ooo) sottoposta al Tero (tero, trivi, tritum).
La lettera Σῖγμα è il simbolo del Serpens in Mater:  Σ
Il Serpens è il Penis Sexualis dell’E-ros (la tenuis rosa) ridotta E-rus.
Le o-res (os, oris) per opera dell’Error del Serpens (perforare et inrorare) erano trasformate dapprima in Horridae
Rose Rosse, quindi in Rose Russe (Rito di Ur dei Caldei).
L’Orror consisteva nel distruggere le illibate o (gli orifizi) di vergini ed efebi mutandole in O-ros ed O-rus fino all’U-rus
(The Snake era the Spin of the Salts for the Acheian Key, the Key of the Ache into the Naked Cans).
Con il Serpens, il Servus Penis (nella simbologia $ da IS, cioè 1+5 = 6 Sex) l’Anas, Anatis, cioè il binomio ANO-ANA,
diventava Ensis, cioè AO con la En (Energia) di IS per il Partus.
Il Dominus poteva scegliere di far uscire dalla Vagina (ANA) il Natus della Natio Nigra oppure impedire il Partus Niger e
sigillare la Vagina della partoriente con il fetus in U (il termine V-TER significa mesi 5+3=8 necessari al TERROR della Vo
della U: il Versare ad Terram o l’U-stare, cioè lo Stare Clausa et Causta, in Casa Usta, per il Gustus degli Intepretes con
il PRETIVM in RECTVS).
Il Ser-P-En-S è propriamente il Penis Energiae in Serva, l’Instrumentum per introdurre l’energia nella Foemina Servilis
al fine di ottenere i pensieri della mente: M-entes.
Essi erano tenuti in Pensio per il futuro Pensiculare.
Il termine latino Ensis deriva da ἔντασις (ἐντείνω).
Qualora il Serpens, invece di essere il Pinus Energiae Plenitudinis, è il Penta $, invece dell’Anas Ansata, dall’Ana si
ottiene l’Anus, Oenus, l’Onus e l’Unus (Uns), perché l’Unus e l’Una si saldano in Unio, un’entità U (Unnus, The Hun).
L’Unicum è l’Unus passato all’Unum ed all’Unicum (U-Nicatum), l’Unitas è l’Ana (Vagina) ita in U (Vagina U-Ter cioè
Putra Putrescens).
Nella teoria generale biogenetica l’obiettivo del Serpens (the Spear) è entrare nella O (ματήρ-ἔρος) ed ivi rimanere per
la produzione dello Ζοός (Σπέρματος Ζοός) oppure entrarvi e trapassarla come Δῖος (Nike of the Snacking Snake in the
Niche, Nichilist or Snicking).
Il Serpens mobilis in O è il Σόος, ingabbiato e strutturato in Ζοός.
Mosso dal ῥόος all’interno della O il Σόος diventa Μῶσις e lo Ζοός diventa Νόος.
L’Ens venuto ad esistenza è un H-O-M-O se le o sono omologhe in
O-M-O
I-S-O
Manor
O MISSIO
MISSILIS
MITTERE
SILURUS
Rock


Rocket
Maniero
Mansur
Co-Herencia
Cohete
ed è N-O-M-EN, cioè una energia, ENE in O Manens, una Mens in Ano (Mănĕo, mănes, mansi, mansum, mănēre).
L’Energia N, , è IGNIS cioè del GIGNERE (Gigno, gignis, genui, genitum, gignĕre).
L’Homo Nominatus è un Ens Indivisus, cioè tenuto insieme dalla Divisa (), Seipsum Movens fino al momento del
trapasso in Humanus (che è Humus-Fumus, Anus Fumatus, Fuga del Mus dal Murum, Huya desde la Finca, la Casa del
Fin).
Essendo un’unione di tipo N-ὁμός è Nomotetica (energia omologa oo).
È Normale perché la N è nella giusta Forma ormeggiata e gira nella giusta Hora (Herman Haerens nel Manor, nel
Mansur, nel Maniero).
L’o-m-o è nella mansio (maneo) ma può essere dinamizzato in Nomen dalla 
L’omen, omo-en è il desiderio, l’auspicio di dinamismo energetico, il Nomen (N-omo-N) è il raggiunto dinamismo della
 in motio
La N è la Z ruotata di un angolo piatto e rappresenta una struttura rigida o, se si vuole, Neutra.
Nella forma minuscola  è evidenziata il suo potenziale dinamismo curvilineo, alla stessa stregua della lettera
volgibile in , le cui forme minuscole emettono in risalto la loro possibile dinamizzazione (la regola dell’Aetas
Minor/Maior vale anche per le altre lettere dell’alfabeto).
La N energetica, quella che entra ed esce (en-eis), è la N dell’IG-N-IS (EN Ignition).
L’IGNIS è l’opposto del SIGNUM SEGMENTATUM cioè del fuoco diventato disegno (it is the w-ray, the dragon, drawn
in drawing and raw, drown in drowning and row, el rayo doble uve, el dios dragòn, dibujado en la bujia).
Nella filosofia greca presocratica il Focus primigenio è l’ἄπειρον, il κᾶπος dell’εἶρος, dal quale attraverso la porta 
l’ἔρος, che è l’energia errante o erronea, effusivamente si diffonde in χάος
L’ἀπό è la porta Adelle del φάος, è il πός, ποδός della πόσις, la positio che stimolata dall’actio I diviene positiva e
propositiva, πρό-εἰς, cioè depone le uova della ῥόος.
La ῥόος (cioè ovo sequentia) è il del , la  si mobilita (come due gambe che camminano),
raddoppiandosi in m oppure in χ (e ) lungo il cammino intorno all’orbita O, salva la possibilità di uscire da
quest’ultima in χαός.
La O-μέγας è il protone proteiforme, la porta-rota o rosone, da cui sgorgano le o-μικροί.
La O è la O Σῖγμα-τήρ, la Os, Oris della grammatica e della sintassi cosmica, costituita da vocali e consonanti che
girano in periodi fracti o frasi, promananti dal Verbum o Logos biblico (fax, facis, fracta in fractio).
La O è la Vox Oracularia e parla in maniera interrogativa secondo la prospettazione condizionale <<fors-an ..? si …>>.
Applicata all’ano O la forza Isis, quale può essere il risultato foraneo derivante?
La conditio della penetrazione Isis ($) in O è contenuta nella preposizione interrogativa an, il greco ἄν (ἐάν, εἰάν, ἤν)
da cui deriva, in base alla traslitterazione ν greca n latina, il termine avis, l’A-Vis della funzione “AVgmentatio
AQuarum in Vaso” .
L’ano è l’effetto positivo (o), mentre l’anus è l’effetto negativo (u).
La O è il forte il Fortis, cioè la Forza Isis in O (Hora, Ores).
ISIS
AD
ANUM
a
n
ADAN
ADAM
o
QUANTUM E
ἀχέω
a
ἀκκώ
n
o
ἠχέω
ECHOE
Eco-system
for, faris
fari
fans
fors
fortis
forte
forsitan
fortasse
fortassan
fandus
fatus
L’interrogazione è l’indagine fra tre o più persone con l’uso del rogus, l’indagine è l’interscambio tra due persone,
delle quali una assume il ruolo di maschio, l’altra di femmina.
Entrambi i concetti presuppongono l’idea di entrare in un recinto chiuso, l’ano, per l’appunto, con o senza
l’applicazione della rogatio, che è l’actio del rogus (tortura o rogatoria forense).
L’interrogazione ipotetica <<an ..? si …>> può quindi essere resa anche come <<si … anno … sequitur…>>.
Il Circolo O ha subito per azione del Gyrus il medesimo prcedimento, come sembra lasciar presumere il termine latino
Circulus, che significa Circus Lusus per effetto del Gyrus.
n
Il Circolo originario O è il Cerchio Esponenziale 2 cioè il Cerchio delle Potenze Ennesime Angolari  (sono, nelle
sfere astronmiche, The Evangelical Knees for the Q-run, dove la Q è il Cor che si apre in Cordes, Κόρος e Κόρη in χορός,
Κῶρ, fino al Κῦρος, dopo il Κοίρανος, cioè il Cohitus Hĭĕraticus di Hiera e Hiero in Ano per avere gli Hĭĕrŏphantes).
È personificato, nelle cose terrene, dalla Σίβυλλα, in latino Sybilla, che, interrogata, risponde in maniera ipotetica, in
base al patrimonio di conoscenze radiali (nella storia religiosa la Sybilla (essa è colei che ottiene The Anseatic
Answering of Hänsel in the Manor).
Le conoscenze costituiscono gli scibilia o penetralia del Pontifex e dei suoi Collegia.
La O, sinthesis universale, tesa in thesis (cioè contesa nella iper-tenzone cosmica), è precipitata in n ipothesis, che gli
esseri umani devono ricostruire a ritroso (ippo “alla n” o n-ippo-n), partendo dalle Substantiae.
La Substantia è l’id quod sub stat, il sub stare (the reality sub the Star, the A-star or the Aster).
La preposizione latina sub deriva dalla preposizione greca ὑπο, che combinata con ὑπέρ, ἐν ed εἰς dà la preposizione
latina insuper, esprimente il concetto di caduta e risalita, reso nella toponomastica dell’Europa in Ellade come
Σύβαρις, cioè Ar-Ea in Is ($), I-dea, fino all’I-dem, l’Id-daemoniacum, l’Identitas Daemoniaca dell’Idle Idol.
The God è la O apertasi in G per lasciare uscire un’altra O (Good), il suo contrario è la  cioè The Dog.
Il primo è la Vagina cum lingua sed sine dentes, il secondo è il Canis cum dentibus aut cannis nel Bellum Cannae.
The Sybil è the Bill of the Siblings, che sono the Links of the Subastance, the Sib or the Syb, to God.
God is the O, the Ball, that is the Ba-ll, the B-[eau]-all opened as Bells (Be-Ba) substantivated into Bills and dying like
Bulls.
Il metodo ipotetico induttivo è di tre tipi:
1) REALTA’od OGGETTIVITA’
In questa dimensione si conosce l’oggettività del nesso causale protasi-apodosi.
Il modo verbale è l’indicativo perché, di norma, è certa l’actio consequentialis dell’inde (indo, indis, indidi, inditum,
indĕre) cioè l’exitus (exĕo, exis, exii, exitum, exire).
Se la rota, la porta dell’Anas Anser, è penetrata dal , secondo lo schema Pes  Pedes  Ano S-Aedis, segue
l’Asis dei Pedites in tutte le sue possibili connessioni e manifestazioni (ᾆσις nel senso di hacia ir).
All’an o, cioè alla penetrazione in ano, cui segue l’onda ovarica (OA-OA).
L’indicativo è il modus dell’actio in-de-casa (into the deck) cui segue la produzione di una o più O, cioè l’aequitas
aequorea ondulatoria.
Tuttavia la grammatica latina, trasfusa nella grammatica italiana e nelle lingue neo-latine, descrive l’effetto “a catena”
servendosi della vocale U.
Nella mens romana l’onda O è appannaggio dell’Unnus (The Huns), che la sprigiona dall’Unde per scopi esaustivi e
malefici (against the Swan of the Sea or America).
Dall’Unde promana l’Unus-Duo dell’undāre e del conseguente ūnāre (undo, undas, undavi, undatum, undāre e ūno,
ūnas, ūnāre).
undosa, undivaga, undulata (si se Q eo).
L’aer nella dimensione della realitas indicativa è inevitabilmente destinata a diventare res alata ob-jecta et ab-jecta,
cioè UV, con perdita della spinta rotativa, dimidiamento delle ali o interruzione della vibrazione ondulatoria,
irrigidimento della flessibilità in rigor.
HAVER  AVER  AER  HABER OBER  UBER  UVE
Storicamente il concetto di indicativo risale alla “captio indicina” dell’era Maya, allorquando l’introductio in Δίκη)
era conseguenza inevitabile della deductio in servitute (Index) fino alla structio in unda.
La famosa frase di Caius Iulius Caesar <<alea jacta est>> riassume il senso della fondazione e dell’esistenza di Roma.
Con il termine Alea il Miles Romanus alluedeva al selvaggio sistema predatorio del Leo sulla Lea Galliarum.
Quando i Romani ebbero la certezza di poter dominare l’Europa e di poter sottomettere la Iudea, fu coniata la frase
notoria per significare che il Predator sarebbe stato definitivamente gettato via dalla G cioè dalle Galliae Albae
(Galba).
Le Galliae erano la Γῆ ἄλλων ed erano il Globus, cioè la Γῆ Λύπης cioè le Terrae delle Gallinae del Lupus.
πρότασις, ἀπόδοσις, pos, ποδός ὡς
2) EVENTUALITA’ o POSSIBILITA’
In quest’altra dimensione il verificarsi dell’evento è possibile ma non certo.
Se la -rota, la porta, è penetrata dal  segue l’Eventus Bonus o Malus.
L’Eventus è l’E-venire e la E è l’Energia Æolica provenienete dall’Ædes (il vento in senso lato).
L’AEO che fluisce dall’ingresso della  in Aede è l’editio di A ed è sottesa dall’avverbio Adeo, composto dalla
preposizione Ad ed il verbo Eo (eo, is, ivi, itum ire).
L’energia O che sgorga dall’AE finisce per consumarsi e materializzarsi in U (οὐρανός, ourano).
È l’Ode della O, che nella realtà terrestre e cosmica, lascia residuare l’Ade, l’Apud e l’Haud.
Nella possibilitas l’<<aer potest alere, sed evenire in re>> (reificazione).
Nel contesto del Gyrus Niger l’e-venire dell’e-ventus europeus in favore del Rex Regni Nigrorum era non ipotetico ed
eventuale, bensì reale.
L’e-versio verso il Mundus Nigrorum era oggetto di admonitio per la questione dell’adversio e non reversio.
L’inversio del giusto rapporto triangolare (vertice in alto) era l’oggetto della diversio, cioè l’oggetto del divertimento
delle popolazioni obscurae.
L’inversione dell’esatto orientamento ascensionale è oggi improriamente stilizzato nel Moghen David della bandiera
israeliana, il cui esatto colore sarebbe il Nigrum Carbonicum Templi Trinitatis
IESUS
IESOUS
JESUS
Trombetta, Tromba, Trombone (Ambone)
Era questo il colore dell’Ebrietas Inluminationis o Jews Menorah Incensio (Ephebic Enlightment).
In seguito all’Uscio, in ebraico Usha-Shoa (da U ad O), cioè in seguito all’Exodus voluto da Roma per le antiche
diuturne colpe e a distanza di secoli, i Giudei riuscirono ad ottenere dalle Nazioni Ariane, vittime dell’ebbrezza sadica,
il Territorio dell’Espiazione, in cambio di collaborazione contro l’Islam.
Gli Arabi di A-isha, per i Romani Susani del Sus (Persiani del Suzandozi), continuano tutt’oggi a far parte del novero dei
Populi Haebrei (analogamente ai Sushi Nippo-Indo-Cinesi).
Nella stessa configurazione della cripto-geografia planetaria si palesa l’ammonimento di Roma antigiudea contro
l’Adventus: <<si Evropa evenit ad Regna, recta erit a Regibus, si Evropa evenit ad Imperia, imperabitur ab
Imperatore>>.
L’Evropa è personificata nell’efebico Evandrus.
La Possibilitas è il possibile avveramento dell’eventus felix o infelix in relazione all’ostia potens.
Gli eventi previsti come infelici sono gli eventura (sventure dei ventres usti, nell’accezione di camere di scoppio e
combustione), the evening ventures (ewe lamp in the eve  ewe lamb rusted in the evening).
Il ventriculus è l’v-ter-culus triplicis entratae et triplicis energiae, composto dai tvbera, i tubi dell’amore, creati per la
colatura o volatura delle o (colere et colare et calare colores focolares), ma considerate dai populi abusivi come
tuberculi cioè ubi per il T-eros ed il Culus in U (T-ūbĕrāre e T-ūbertāre la o in ops, to colour nel senso di
curare in Q-lux).
La Potestas è Foemina ed è la Possibilis Aestas del Posse in Potentia, cioè la potenzialità di estrarre la filiazione (Potnia
Mater, The Powerful Pot of the Life).
La Foemina è Mens Mensilis deputata alla produzione della Messis (Missae et Missi) in unione con l’Ens, Entis
nell’triplice intreccio cromosomico (tertiare in texto, trectiare, trinitiare).).
Mensilmente è Iulia o Iuliana (Ylis o Ilis) e può Menstruare diventando M-ens, M-entis e cioè Mater Entis
Il M-ensis è la Mater in Ensis con l’Ens fino all’Inmensitas del Novem ed alla Messis, cioè alla Missio del Novenarius, il
nuovo essere (esse).
La Foemina è, per vocazione naturale, Mater, Maestra et Magistra Vitae.
FOE-MINA
MNA
MINA-EROS
MA-MAGIA
F-o-e-m-ano
MA-Tenera
MATER
IS
MATRIS
EA
AES, AERIS
MAESTRA
MAGISTRA
MAESTRA
EXTRA
MESSIS
MISSA
MERITUS
MAES-RITUS
AESTAS
MAESTA
MARITUS
AETAS
AESTUARE
MENSTRUARE
MERETRIX
MERANO
MAGISTRA
MATER
MAGISTER
MAGESTER
MAGIS-TERRA
MAGIS MAS
GESTANS
GENERATRIX
MAIOR, MAIUS
TERxTER
NOVEM
Master
Ter x Ter = Terra 33, Terra 8 (Ter octo occa occano).
TRIGONUM
T-RIGO
T-rigonometrico
TR-IS-T-IS
Nella visione aliena della popolazioni sadiche la Foemina serve esclusivamente, esaurita la sua utilità per il Triduus
Pascualis, come victima sacrificanda.
L’A-M-E-N-S (AES-MNA) è oggetto dell’Intrusio di Cupidus (Ϙ per la Instructio, Constructio e Destructio (EA
penetrata da IS è AE$, penetrata da IR-IS e AER-$ e ARS-E per effetto della E[nergia].
All’Intrusio segue l’azione S-TRUEN-S con il Truo, Truonis SS (truso, trusas, trusare), cioè il Tonitrus o Truono, e con il
Trico, Triconis (intrīco, intrīcas, intricavi, intricatum, intrīcāre) per ottenere il Tryx o Trux.
All’Actio Struens, lo struggimento dovuto all’In-Trusio (In-Trudo) può seguire:
- l’Extrusio (Ex-trudo) con la Manentia In-umana ed In-manis (Moresco Saraceno)
- il Morum (Dimora, cioè Endo-Moratio, del Moro nella Moribonda Morena Innamorata)
L’Extrusio è l’Extractio della Fusa Usia, il Fetus Fusus, dall’Alvo Materno (ALMA).
Veniva Extubatus dalla Tuba Aes (Æs, Æris) e rimaneva Æstus con Æstas ad Æstŭāre.
Il termine Aestas, Aestatis, estate, deriva dal verbo sto, stas, steti, statum, stare, preceduto da e
(ex).
Designa lo stato di apertura dell’Aeres, le Monetae Aestivae, in guisa di estuari di un fiume, il fiume
del rigoglio floreale (flow of the flowers).
In origine però si riferiva all’apertura del Flumen Caloris della Foemina (AE-Stiva) con esalazione di
Fumi ri-arsi.
L’Herma Inermis in situazione di Ecstasi o Extasis era la Stata Aestuas, color carminio per l’avvenuta
carminatio nel carrus-mina e color cremisi per la compiuta crematio (le Hermae nel loro insieme erano i Vermi
dello Stato Russo Vermiglione, The Worms in Warmth).
Era così ridotta, verme alchemico, medicato in monade ermetica, a causa dell’ἀλκή di Ἑρμῆς.
Il kermes era l’esito della kermesse, durante la quale valeva la logica sadica della scherma: schernire l’hernia e
schermare il verme, cioè costringerlo ad osservare lo schermo (la kermesse o l’incontro schermistixo era detto dagli
arabi al-qirmiz, dai persiani kirmist, dagli egiziani kermet, tuttavia l’articolo al deve essere immaginato come
preceduto dal ma-, circostanza desumibile dai titoli regali malki, in ebraico, e malik, in arabo, predicati del sovrano
tzadek in relazione alla schiava malika, cioè the f-licking leaking m-other).
La sillaba MA è la sigla della Mater Ariana ed è “sillaba vocalica” di matrice greca, che rimanda al principio
fondamentale della sostanza anti-ariane: ἀεί οὐ (MA).
L’Herma era inferma cioè in firma e in carme, musa mozzata e commossa (mossad), melancolica e melomane
(cornamusa), modulava carmina in metrica varia.
Dal latino Herma, a sua volta derivante dal greco Ἑρμῆς, è derivato l’etnonimo latino Germani, riferito ai
discendenti del ceppo genetico ariano di Her (High-Aerope Emanations, Hermanos de Haero en el Eros), vittime
predilette delle popolazioni non ariane.
La sillaba ma- di mater (foemina violata) con l’aggiunta della consonante n, man-, indica il concetto di manere nella
mansio (manor, maniero), impalati dal masculus in ano (ricordando che l’ano è o, la vagina è Ao e  o, la bocca è Vo e
<o, l’insieme è Vox:    Ko, Coma).
Nel raddoppiamento Mamoers, contratto in Mars, i Romani alludevano al vile Bellum Martiale della Gens Romana nel
Campus Martius o Campus del Martyrium, il Campus dell’Ars Marmoris/Marmuris sugli Amores o Campus
Marmaricus, l’enorme area della -vastatio piromaniacale (The Merinos Moher Sheeps, id est the American Mams
Merged in the Bhog of Sion: version, aversion, diversion, inversion, conversion, perversion, immersion, merge erosion,
emersion).
Nella cripto-geografia la vicenda dei Germani Gemelli (Genuinus Mel), figli di Ros-A, Hermosos in
Hermosura, così come maliziosamente raccontata dalla Bibbia, è quella di essere:
- Caro di Oranus (Ores ed Anus) cioè Corano di Icarus, presa nel labirinto da Dedalo;
- Caro di Carthago cioè Caro nel Carrus Agonalis per l’Agonia Vaginalis (la Vagina nel linguaggio
criptico non è la cripta della procreazione bensì il VAS-GYMNATICUS per la Vastatio o Saga della
Saginatio con le Sagittae, che lasciano residuare la Agina cioè la A-γυνή, unita al Gynaeceum in
Agonia, nella religione africana Orisha, cioè O-ῥίζα, Obatalà, Oshun, Ogun, Gungun etc.).
Il genitivo di Carthago, vale a dire Carthaginis, significa Carrus per l’Arte Heliocentrica (TH) sulla VAgina (THEA), mediante Coartare e Coarctare (sevizie, bruciature e rottura agli arti), Curtare
(amputazione degli arti): <<Ἴκαρος, Icarus Rusticus, Sicarius, Hac Caro rus et Carrus et Currus, Cur
rustĭcāre?>>.
Le Vaginae della Gens Iliaca, con i loro famuli umiliati, costituivano la Gens Gentilis della Genesis
Biblica.
Servivano per la G-Ensis cioè per essere rese Gravidae Enses degli Entes (Gentes).
Venivano degenerate e costrette ad essere Matres Degeneres cioè genitrici dell’Alienum Genus
(Mixture for the Mystic Genital Rave in the G-rave).
I Gentiles (nella cultura separatista dravidica-davidica Gojim o Profani del Tempio) erano i Genii per
l’Ingenium, i Gentiles Genitales, cioè Itali e Italae per il Gyneceum ed il Tiasus(Θίασος, Θύω).
Il vocabolo genitor, genitore, deriva da genus ignitor, piromane dei genitali e del genus dorico.
I Giudei erano maniaci ossessivi-compulsivi del sesso piromane su bambini ed adolescenti ariani.
Erano considerati dai Romani Genii Malefici, Ianitores della T-ora-H, alla stessa stregua dei
Musulmani e dei Cristiani.
Erano essi i Genitores (Genii-TOR-A-H o Genii-Dorii), i Gendarmi della Gens dei Gentiles dell’Ingenua
(The Gender of Genoa o Genova, Geneve o Jena in Jenin o Jeenna).
La Gens Genuina era destinata al Bellum del Genus nella Vinea (Vilna, Вильна/Вильно: Genuinus 
Belluinus).
I Gentiles subivano la perinda romana, la perrend unna, la pyra indiana, il πῦρ greco, il ka-biru o ka-piru
africano, il kaphir arabo.
PERA
w
KIPPUR
PUR
PUR KIPPA KIMONO
ὕπατος
P-UR ἆτος
IN (EN)
O-PER
Cur-sus
TRA
D
IN (EN)
c-μονόω
INDIA
DIA
EN
O-M-OS
PIRUS
PIRUM
CONSUL
X-HONSHU
Conscius
X-ON-SUN
I-XA-R
O-M
EN
XINA
R-OM
EN
Caro
Carsus
Carrus
Currus
I Romani ricordavano nei Carmina (Saliare, Arvale, Triumphale etc.) la prassi aberrante dell’Amens,
la Virgo Amena, ridotta Humus et Umens Fumans (nel senso di terra nigra o carbo, mashid, shit).
Con esso invocavano il Sole contro il Trux Flamen (il Turcano del Turnus, l’Orco), responsabile
dell’abuso flaminio: Fulmen nell’Hymen della Tenera T-hernia, Hymenstruo, Fulgor, Flamae et
Flumina Sanguinis et Fumi Albani, Obscuri et Nigri.
La Caro, Carnis era la carne rossa e per il sangue di tagli e trafitture e per le ustioni dovute al
surriscaldamento della corrente elettromagnetica (dalla combinazione delle parole latine caro e lux
derivò il nome medievale Carolus, aggettivato in Magnus, da cui rampollarono i nomi anglosassoni
Carol e Carl, il cui significato può essere semplificato come “care of all the body lose and loose,
cured and obscured”).
Carnis il gentitivo di Caro, cioè Carnis, rinvia all’arnese utilizzato per produrre la carne rossa, la Xarnia.
La parola arnia è affine ad arena e carena.
L’arena, nel significato di sabbia, è un’allegoria delle giovani vittime ariane, messe carenate in arnia
(arenula, the fine sand, the grain of sand, il granello d’oro).
Poi passò a designare l’ἄρα di Ἄρης per l’ἀνύω sull’ἀρνίον da ridurre in carogna (κάρρον, κάρα e κάρος, κάρον,
καρόω, κείρω, κάρηνον).
L’arnia, che nel linguaggio moderno designa la stiva delle api, produttrici di miele, era nella lugubre
realtà schiavistica degli Ariani la “Casa Aestiva” (in Oriente la Casa di Shiva), dove erano messe le
Apes per l’Aestus.
L’arnia, la stiva era la mansio (mna di sion, manasse, mansion, maison del jamais) per la permansio
in maceratione (permeare, permarcere, permaturare) delle manse, la mater anser, l’anas ansa fino
alla mansuefazione.
Mansuefare significava addomesticare, soggiogare in schiavitù sessuale la schiava vergine (in
costante presenza dell’efebo), deflorandola e mettendola in cinta più volte fino ll’ultima gestazione,
allorquando, immobilizzata nella mansio, veniva giustiziata con gli utensili del mansionario.
La primavera era avere la prima vera illibata per il versamento di feticci sacrificabili.
Il Ver Sacrum era ingravidare la schiava Æneiă e, dopo nove mesi (ἐννέα), procedere al Verus Anus
(verano), cioè all’aestuatio dell’aes dal tubo per l’estasi degli astanti (estate, summer), riuniti in
assemblea (i Romani, per stigmatizzare la loro aversione a Sumer, assunsero la sillaba sum come
prima persona singolare del verbo essere, il cui contrario, mus, significa ratto).
Nella metafora dell’estuario fluaviale è messa in risalto l’inversione dell’ordine naturale del regime
delle acque, in base al quale:
- il lago di montagna, per legge di natura, riceve acqua fresca e sorgiva, che, dopo essere stata
immessa nell’invaso, viene emessa nel fiume della vita verso l’estuario nel mare magnu m
dell’equoreità
- il lago palustre, sempre per legge di natura, riceve l’acqua fangosa e limacciosa per estuarla allo
stesso modo nel medesimo mare magnum.
Il Mare Magnum (a parte l’accezione di Mega Area Agnum) è il ciclo equalizzatore del Cavallo
Filadelfo.
L’ape, in latino apis, è una metafora del cappio, la A del “capere apud caput”.
Il termine deriva dalla combinazione del greco ὄψ con la lettera  e la preposizione ἀπό ed il suo significato
autentico è chiappa: -ἀπό-ὄψ.
Lungo il corso della loro schiavitù, le api laboriose, cioè le chiappe, i glutei laboriosi dei
giovanissimi schiavi (nella criptogeografia i glutei dell’ape, ὁ, ἡ ἄπους, οδος, τό πουν) erano la fonte della
triplice ambrosia per Domini e rispettive consorti, le invidiose Dominae (la padrona dominante
isiaca era defintia in Roma Domna Iulia).
Esaurita la loro utilità melliflua (ricreativa) l’eterìa subiva il terribile rito sadico ambrosiano.
In tale contesto la parola ambrosia (ἀμβροσία), con la quale ci si intende comunemente riferire alla
divina, ricreativa rugiada della Dea immortale, άμβροτος Θεά, significava tutt’altra cosa.
ma/ma
Terno
mas
Dischi magici di Platone e Plotino
min
foe
mas
mina
culus
pat
per la Teoria degli Eoni
E-terno
Hernia
Ambo Terno Quaterno Cinquina Tombolate (Bamboleo Coleroso)
g-ambone ed g-androne
Alludeva alle Amplae Amphìbolae Rosae, cioè ai Rosoni dell’Occaso Solis (ambos rotos brotes).
R-os-A deriva da Res + Os, al plurale Res + Ores cioè Rores, la R-os-A è la Os Super Ra, cioè Sol
Radians e, raddoppiato il rossore, è Russea Dualis o Dyalis, tenendo presente che la lettera Rho è la
consonante del surriscaldamento in P e che la preposizione latina Super è la preposizione del Superire e del Super-esse.
Le Vergini o aperte in Rose e Rosoni venivano in ambo i lati bruciate e trasformate in Rores
Roscidae e Russeae (Rashi, Reshi, Rōshi, Rushi, Lǎoshī, Laushi, Leushi, Lushi), rosse come gamberi
(Rosarium Brutiorum).
Le Ambrosiae essendo O aperte erano Flores cioè Ores Flatulentae, emananti il Fluxus Florealis, cioè
il nettare.
Il termine latino Nectar, nectăris, bevanda degli Dei, deriva dal greco Νέκταρ, νέκταρος.
I Greci con siffatto termine intendevano riferirsi al sangue della Necatio Hectorea o Morte Toranica, di origine
egizia, Nectanebo (the ejected blood till the necrosis of the corpse with the nebular mistic smoke).
Gli schiavetti amasii, durante le nozze nubiane (nubendi nubiles nuptiae) venivano nettati, cioè mutilati, degli arti e
collettivamente connessi al NZ (NAZION) per la necatio (necto, nacca, nex, necis, nix, nivis, nox, noctis, nux, nucis)
estortiva (ex-tortio), dopo aver appreso, durante il periodo di schiavitù, le Notiones dalle Lectiones (saggi, assaggi).
Il verbo latino necare, etimologicamente e semanticamente affine a negare ed annegare, è il verbo da cui deriva il
sostantivo nectar, nectaris.
La sua origine va ricercata nella preposizione ἐκ, che, preceduta dalla  negativa (no, not, niet, nein) dà luogo a νεκρός
e νέκυς (il Necator Negatio era il Negus Nuorese di Europa Nuvola Νυός, non solo l’Africano Etiope di Keops).
La è lettera negativa con ἐκ (nec-) perché sottrae la ἐν, cioè la ἐνέργεια dell’ἔρος della γαῖα εἶαρ cioè solidifica la γ
rotante () del fiore (flos, flower flow) in dentro la gabbia , cioè recide il petalo della γ, che si apre in o in,
quest'ultima nel rigore ἄνθος (gancio) oppure in 
Ladi per sé non è immobilismo, bensì in mancanza della gabbia, disintegrazione o mutamento di stato energetico.
Nella Morte Toranica il Tempo nell’Ora si consuma nel ritorno (Hour in Tour), terminando nell’Urna delle Ceneri il Turnus (U-run from the Q-ran).
L’ἕκτωρ, ἕκτορος, nella sua duplice natura maschile/femminile (ὁ, ἡ) è, per dirla in spagnolo, el quitar oro, el extraher
oro dall’Orologio, previamente riempito di significato (ἔρος).
L’Orologio d’Oro è, secondo lo schema galattico, the Rotor into the Space-Time, based on the Root.
Dall’Orologio si estrae e si immette energia (to extract the be-e, in to bear the be-e).
ROOT
WATCH
IN
TO BE
BEAR
EX-TR-ACTION
E-J-ACTION
e
ROTOR O
STATOR T
τόρος-τορός
ἕστωρ
νήκτωρ
Nectar
s PQ r
r QP s
SWIM
WM
ἐκ o ἔξ Extractio
ἕξ-ἐννέα
ὁ νήκτης, νήχω
νεστορίς
Νέστωρ
ἔκζεμα
Nel mondo anglo-germanico l’Orologio è soggettivizzato ed antropomorfizzato in The Watch of the Space-Time.
The Watcher sees in the Watch the Hours, the Minutes, the Seconds, Sewed in Swatches.
The Watch is the Dew Whore (DWO) for the Good Trew Three (God) transformed into the Devouring Hour, into the
Dewilish Hour (DWU).
I

EYE
EAR
HARE-A
G
GooD
e
μῦςὗς
3
OLA
ULU
MULUS
g
MUS
ἔχω
Trew Dew
Dough
Three
Tree
True
TENEO
Concordia
Resonantia
Consonantia
Concordia
Discors
Discordia
Due
Dissonantia
The HATCH è the Catching Hat, the At in the Head, dal quale si osserva The Wash, Waves-Ashes (The Always), the
SWATCHES are the Waves W-ashed and Spaced in the Time, the Sway (Swat the Sweet)
The H is the letter of the Hard Hache of the Ache, the Tube of the Vowels Codification by the Consonants (from the A
to the U with the Consonants from B to Z, for example Cap into Cup, Hat into Hut, etc.)
La H precede the Sin Energy, the Sinergy, l’energia del peccato carnale, dell’orgasmo pagano, che si spegne, dopo
l’ἄνοος e l’ὄνος, in Σύν (Σύνϑεσις del Δευτερονόμιον in ὗς dopo il Σύνειμι ed il Συνίημι, The Sunset, Shoon-Shun dello
Sho-Gun after the Show).
The Sinergy è S-HE (Synthesi) in the E-Y-E-S oo = 
The E-Y-E è nell’AREA of the HARE Reasoning and Watching (Eyes :. and Ears).
Osserva the Sinergy (S-HE) Shading in the S-Hades of the Tidal Tide ().
L’ἕκτωρ, ἕκτορος è l’ἐκ τόρος-τορός (nella mitologia greca è il Patride Troiano Ettore rapitore della divina energia di
Elena, thieft of the swim energy, l’energia che dà vim all’usurpatore e sottrae vim al detentore, la A-vis).
L’Orologio non essendo semplicemente la Bi-dimensione Temporale, bensì la Tridimensione Spazio-Temporale, è la
Torre Chiocciola o Torre Spirale.
L’Hora per essere in Ordo (for beeing The Good Door of God) deve essere in T-ora-H T-ora-H (cioè or-duo), di talchè
possa produrrwe la THE-ORA e la ME-THE-ORA
6+9
TTDD
8
S-HE
TZADE
PQ D
T-ORA-H
r
AL
r
τόρος
τορός
T-ORA-H
y
y
ORTHOS
URTUS
URSUS
U-RUS
τύρσις
U-RATUS
SU[AVI]S
ταῦ, tu-bu, su-bu
Tuttavia la Torre può essere usata come Turris di Ur o Τύρσις Τύχης.
La Τύχης è la distruzione inesorabile di θεά e θεός mediante il Τύκος o Τύχος con l’aggiunta della ῥόος.
La Dea e il Dio in croce (Cross) è il Τεῦκρος del Τεύχω +  (U.K. Cross).
L’aguzzino è il Teucer della Teurgia, della Teosofia e della Teogonia sull’εο ceratus e ulceratus cioè ο-ὐ-κέρας ο-ὖλος
nella μύκη/μυκή (KHMY) per mezzo del Toro del μύλος del κηλέω e ridotto μυκηθμός (Philosofic Cross, in arabo
Tikrit dello S-TYX Ritus).
Dalla TUXE (τύκη) può esserci il ritorno (νόστος) in virtù dell’ὄρνις di Horo (Sors, Sortis, Soar, Sortie), che, rompendo la
T (thorns) e la X (corns), cioè la Structura della Fixatio in Fusio (Furca della Fucatio, il Fucinum del Fucus Fusus, Fornix
Orphic Phornix) rianima l’ora (o-ra, ray-o).
La U grazie al Cor torna o in χώρα (Huir inverso: Hu yo, o yo, ojo, Yuo).
L’Ora nella lingua anglosassone è The Hour in quanto la OU denota l’effetto dell’orgasmo turanico (tirannico): the o
cioè the arian organism (the our o) muore into the N-orge, the Not Orge, into the N-or-way, the Not Orient Way.
Se l’o-landa Sweet Ridge (Sverige), sub-issa (Suisse), è la sua Fine (Finland), perchè la o, the eye, finds the dyeing-die
 in ano (o-green grain  u-gru).
Si el Reloj de las Horas baja y sube ave es Re-Locura, la Repelente Locura del Rey de la Cura o Quran).
La Magistra ed il Magister, il Re Magio e la Regina Maga, los Reyes Mayas, erano i Possidenti ed i
Maggiorenti degli Anelli: amavano possedere e maggiorare gli orificii illibati dei giovanissimi
schiavi, da principio con la perversione erotica e da ultimo con la crudele tecnica sadica (nella
gerarchia militare Maggiori, Tenenti Colonnelli, dell’Ano Nubile delle Maggiorane)
In Roma erano i Nemici della Consuetudo del Mos Maiorum, ragione fondativa della città.
Presso i popoli del Tristis Ade (Tsade) la Carne è destinata alla Cura Obscurans (Quran) nel CarroArnia (κάρρον dell’ἀρνίον), in cui passa dallo stato Caro (κάρος ), a Carus, a [Obs]Curus fino allo stato
U-rus in seguito alla Cura in Cla-Usura.
Il risultato finale era la Fi-Ca-Ro-ssa Fi-Gu-Ra (la Meta era The Melt, The Eat of the Meat).
L’aggettivo latino TR-IS-T-IS è un crittogramma formato da Tres Isis Tres, detto dell’Urbs di
Aquilonia (The Town of the Trade of the Owes for the Owner in the Three Hades).
NORD
Sweet Fjord
ὄψ
Tr- RUSSIA
EUROPA
OVEST
ῥώψ
TS-TR
Θυέστης
Θρύον
Θ-ῥόος
Θ-ῥοῦς
Θ-ῥύομαι
Ἕγεστα
SUD
TER
RA
GYRUS
Extractio
Tergestum
ΘP
r
ΘP
s
y
Esther
Radiorum
Oves
ᾄδης
Tzadek
Gestatio
EST
Trade ad Tonitrum
Pades
Padoa
Padua
Tu es o-vis
Egida Gestarum cum Pene Dicationis usque ad Digesta
Fica Vestalis
TRST
Tristis
Thirst
Trust
Da esso deriva il toponimo Istria, che è l’Ostia Tristis (Aosta) fissata nella Crux Is-T-Is (Christus,
Christ and Christie), fino al raggiungimento dell’Austeritas (Austro dell’Austria).
Nell’antica Roma l’Ostia era os-curata nella Curia Ostilia, sempre ricordando che l’Ostia curata dai
Romani era la Bestia Obscura della Trabs di Vesta (il Lapis Niger) e non l’Ostia Aria (G-Alba, Clara).
Veniva os-curato in Curia, os-pitato Hospes in Hospitium (Host with Os-Pit), quindi p-osteggiato
Hostis in Hostiarium (Host in the Listening-Post).
G-Host in Augusta
Il Nero, persecutore degli Ignari, le victimae ariae giustiziate ferro ignique “a sopresa”, catturato,
veniva candidato (candy) e candeggiato (candle): castano caldarrosto per aver abusato ed annullato
gli anuli della casta-agna.
N-aeger dell’Eros
La parola Bestia, comunemente usata per designare un essere umano brutale e spietato, è una
parola dal significato complesso.
significa B-o-B ESTrivis Trivialis di Trivia Diana, il Bis-Boeticus Boetius
The Best Belvast, Beast of the Lvst, la Belva Belfagor di Belfast era in Du-Blink to the Hub of the PInk-Jet).
A-vesta
Tornando al discorso dell’eventualità, si può osservare che la possibilità può riguardare un e-vento che poteva
verificarsi e che non si è verificato oppure che poteva non verificarsi e si è verificato:
- un mancato ad-ventus per l’incompiuta coniunctio (il congiuntivo in luogo dell’indicativo esprime il desiderio
ottativo o optativo, l’ops vede l’oppositus ano e si protende, opera, per la congiunzione ma non sempre riesce a
raggiungerlo).
- un imperfetto ad-ventus per un’impropria coniunctio (Iudicium Iudaeorum cum Iudicibus).
Ai tempi di Roma si era usciti dall’Ad-ventus Egizio (H-ade o S-aedes Daemoniaca) dove “eveniva-avveniva” l’Evropa
Veneta Venetiana (Strada Aberrante di Haerope Haero Ex-ad-eo, ἀήρ ὄψ, ἀέρος, ἔρος x 2 = ἔρως = ἔρρειν).
Dell’Eventus Infortunatus o Infortunitas Unna i Romani parlavano, adistanza di tempo, usando la coppia di avverbi di
tempo Tunc … Nunc (τύνη νῦν νύξ).
Essi intendevano dire “tunc”, allora, “in T uncti” (cum nutrice), “nunc”, ora, “nos unctores et non uncti”: Nuncupatio
Augusta
“Tum”, cioè allora in T umba, “Num”, cioè ora Numitores (padroni del Numen e non ignominiati dal Munus del
Numen).
Numitor (Numa Pompilius) è uno dei mitici Re di Roma che combatterono il Bellum impari contro gli Inhumani di
Numa.
3) IRREALTA’
Nella dimesione dell’irrealtà il verificarsi dell’evento è impossibile, è astrattamente immaginabile me praticamente
irrealizzabile, salvo l’intervenzione della A-Vis Maior che solleva e volatilizza la Res (Miraculum dello Speculus o della
Spelunca cioè della Spes Unica).
Nell’irrealtà o, per meglio dire, nel surreale la <<res alit aer alata>>, la <<anas anser alit insuper sicut aquila>> (toward
the escape from the capes).
Nella logica sintattica del linguaggio biblico la conseguenza della protasi è l’apodosi degli apostoli-discepoli, versati dai
pedagoghi nelle discipline fino all’apostasia (beoni-beoti).
Nella lingua inglese la struttura del periodo ipotetico If... Then e Wether … Weather si rifà al rapporto periodico περίὠδῖνος (Περίοδος dell’ὠδίς di Φαέϑων, Phaeton, ed Εσθήρ, Esther, nel Θηράω).
Esther è il Γῆ-O-ἀστήρ, il Gaster Gestans et Gestor (la Giostra, the Ghost cioè the God Host), dove il periodo ipotetico
è:
1) if tension in pH… then the energy photon, the Hen, che è the legged-egg, the love decaying in fito-fusion;
2) wether ewe in pH … weather waves o, altrimenti detto, wether ewe owes the awe, then the weave waves from the
w-oven to the extern (Law of the Universal Love Shipment for the N-ever).
Si diceva pocanzi che il χαός, passando per la portadellaΚάσα, si espande in Aer, Aqua e Terra cioè Aether.
La Terra è il Ter-Ter Erratum (AE+AE) rispetto all’Aer, in quanto è la stessa Aer in Serra.
L’αἰθήρ, αἰθέρος è la sequela καί θήρ καί θήρ, in cui ἐταίρα καί ἕτερος sono gli elementi nell’ἑταιρία (ma il capo, il
caper è il X-apher, il Kaizar Azero, cioè l’incrociatore dentato dell’afèresi, che insegue il gregge dello zero, formato
dagli gli o-vini, lungo i Binari ).
L’ αἰθήρ è l’ἀήρ in ed in , cioè in , in virtù della ρ (rotazione).
Il πῦρ, πυρός è il Focus scaturente dall’αἰθήρ aggregato in π
Lo ὕδωρ nell’ὄψ (Hy̆dros in Hy̆drops, Hydromĕli, ὑδρόμελι) è il πῦρ in δορός che è scemato in δῶρον e δόρυ.
È il latino pudor (π-ὕδωρ) venuto meno il π della ποίησις (il π greco è produttivo in πρός o aggregante in πύξ, come pix
grex o fixio – phix - della Sphynx).
Il δορός, the D-o-o-r, è il pertugio ΔΡ (depth) per il quale transitano le ο (The Vowel of Ellas for EL) della ῥόος che,
lungo il δρόμος, decade in ῥόον e in ῥύσις.
Opposto al δῶρον (il flusso ovarico che precede la corruzione dello ovo in οὐ ed in ὕ) c’è il ῥόδον (così come
contrapposto al grande Don del Do-y c’è Rodhus il Dirus, Rodhus il Durus della Russia, Ῥόδος).
La o, che nel suo andare è δ, per effetto del frangente Δ, è annullata, in un tempo più o meno lungo, in ὕ.
La ὕ posta in principio di ὕδωρ è la stazione finale del δρόμος della o da δορός a δόρυ passando per π , sotto stimolo Δ
(=).
Nella lingua latina la ὕ è resa come Y per dare il senso dell’imbuto della o e della sua frattura in v (x ad infinutm) ed in
ὕ (nella lingua spagnola l’ovo è Huevo cioè HY-ovo, Huir del Huevo Svevo en el Embudo del Saevus, il selvaggio
seviziatore).
La o punta dal ΠIΔ (Qupidus) è rappresentata anche come (psi cioè ps-Y-ps-ilon), consonante che coglie la schiusura
in fieri della o(quasi fosse un germoglio).
La lettera Δ è l’ὀδούς dell’ὀδύνη che incuneandosi nella o la sdoppia in ω.
Per far sì che la o diventi ὠδίς o ᾠδός è necessario l’intervento della , a sua volta proveniente da una precedente 
fino all’ἀστήρ (Aster) ed al Γ-αστήρ (The S-Tar-T).
La lettera  (ro, erre), che nel carattere maiuscolo si irrigidisce in  (errare in potentia), è trascritta nell’alfabeto latino
come P (P poetica), corrispondente nell’alfabeto greco a π e .
L’ᾠδός è l’αοιδός, cioè ὁ, ἡ παῖς, παιδός della ο, che diviene παῦς (παῦσις del παῦρος).
Egli è il Rayo (-αοιδός) del O-dio y del O-ido de Q-pido (pedir el coño).
Lo ὕδωρ è il punto di arrivo del percorso Rood (Rod)  in ῦ (root, rotor-rood, ) ed è, eventualmente, il
genitivo di un nuovo ὕδρος
Lo ὕδρος è il δρόμος della o (ὁδός) generata dalla ῥώμη (Ῥώμη), terminata la corsa ippica (ὑπέρ ὑπό) presso l’ἁμός
(Μοῦσα).
Il δρόμος cioè il δέρος ῥόμος, è obbligato a correre nel cerchio fino alla estenuazione ed alla consunzione.
L’ὁδός è fratto in ὕδος cioè in ὕ-δύω (il c-urdu perde la erre del dromedario nel [v]udu).
La corsa della o è prodromica cioè diretta verso il Dominio (Duomo, D-Home) trasportata dal rayo (Fabula Radiosa,
Affabulazione di Ra, Tale of the Rain in Iran).
La corsa, immaginando la o un uovo, un chicco di grano, un grano di polline o una goccia di rugiada, comincia dal Δεῖνα
(Δ-εἶναι), da dove le Api operaie (Bees), lo portano all’alveare dell’Ape Regina (Heinous Rain of the Grain).
La o dalla sorgente alfabetica, cioè dalla sorgente dell’energia delle forme, è trasportata dall’onda racing wave,
racemo ola)fino al X(Rayo para el Rey, Ray for the Codard, Radium del Codex del Rex).
L’ὁδός , lungo il suo corso si apre in  ma, in assenza di freni inibitori, è utilizzabile come ἁδύς ed ἡδύς (Dulcis et
Edulis)
δ-ρά-ω
RAYO
S
RAY
P
S
oa
ὁδός
ἅδος
rs
S
RADIUM
οὐδός
ἁδύς
G-RAIN
ἡδύς
BEES
EGGS
b
b
e
3
b
b
e
3
APOLLO
αἶνος
XAINO


Il Corso (Egira) del Cannibale (Hannibal) venne, seppure fino alla caduta dell’Impero, bloccato ed invertito dai Romani.
Tigri, Leoni, Iene, Somari (Sumeri), Zebre, Elefanti venivano fatti prigionieri e condotti ai Templi di Roma per
l’esecuzione capitale (Aedes delle Caedes), a cura dell’Annona degli Aediles.
Sempre gli Aediles (gli operai) nella veste di Curules procedevano alla Cura Aequa (Psiche ed Amore), unitamente agli
Equites, cioè i Cavalieri dell’Annona, ed ai Senatores, cioè i Disegnatori (creati per vendicare Geroglifici, Fregi,
Damaschi, Arabeschi facenti parte della niellatura e cesellatura isiaca).
Nella Curia erano Curati i prigionieri (hostes, hosts) dei popoli che si erano riconosciuti nel Κοίρανος (Corano, Quran)
La loro Caro Obscura (Osca), sottoposta alla Cura nel Currus, al termine del Cursus Artis (Carso), diventava Clara.
I Curati erano i [Piro]Manes C-Lares, cioè Clarificati, Illuminati, Illustrati (Cur urere? Cur, Iuba, iubere iustitiam
artificiosam? Nunca, quo vadis, Domine?)
Il flusso delle o può essere rappresentato dalla consonante  (knee) o dalla consonante .
Entrambe sono azionate dalla  e dalla  (run ed eventuale race), lettere che rappresentano la o in movimento.
La  è traslitterata nell’alfabeto latino come v al pari della  (ovo, ovulatio, uva), mentr la χ è traslitterata in X.
Quest’ultima è la stessa  apertasi nel movimento rotatorio .
La rotazione in atto o in potenza (Potenza di Potsdam, Powerful Pot) è la caratteristica del χθών, χθονός, dal
microcosmo al macrosmo.
L’Aria è la compagna di Amore, è l’Aer Eros (AE-rosa), che, fluendo dall’Aedes (Ἅιδης ῥόος), si congiunge all’Aqua in Ac
ed alla Terra in Et per formare l’Atque o Adque dell’Æthĕr (l’Et-eros e l’Et-era sono l’Hetaeria A-Et-Herna
Aesthetica cioè Aesther-Ethica).
L’Aer Erotica è la o che esce dalla Å (Her) introdotto il  è l’oro (the Orient Door, the Oar-Boat), eventualmente
orogenetico, a meno che la  sia tale da provocare il l’usura e l’u-rus (the Urticant Duress, the Urdu Russia).
La  può essere il G-oo, il Dio della Genesi [Γάζα], oppure Tri-Duus Passionis Troianae (the Throat, the Three Oat of
Thor in Athor, or the Truth, the Root Tree-Three-Rusted into Trust).
God ama The Good Door per il G-odor (Genesis Odor), ma The Good Door rapita dalla Tribus del Triduu diventa Rude
Dureness, cause the Docking of the Dog Apes (Baboons Rape).
Il Triduus era il Tres-Duo per il Tres Unus-Duo cum Unda o Serpens del Sexus
1=I
oB-Sessio
$
Sexus Ustus
2=II
3=oIo
e
1+2=3
w
3+2=5=S
3
3+1+2=6
5+1=6=S
1
A
VN-D-NV
O
6=5+1=$
6=Sex
Unda è Unum a-d-a munU
Pudor è il termine che descrive il passaggio graduale (Bell-Grades) from the Poor-Door (Good for God) to the Pud
(Pudding), from the Poor to the Pour to the Pure, from the Door to the Dure, from the Pot to the Put (Purification of
the Putra, Purificaciòn de la Boda de la Puta o Budda).
La N rotante in Z è il simbolo dell’Ignis cristallizzatosi all’interno della Mina (l’Eros in miniera diventa Cristo crocifisso).
La S rotante in tilde  può aprire la o in e generare un’altra o.
La O munita di I è il Mas(culus) dell’Ire in O che è la Mina per l’In-ma-ter (funzione maternizzante o materializzante, inmate o match, mate-chair, function).
La I (ἰῶτα) imprime il movimento alla O, da cui proviene per divisione .
La divisione Δέλτα produce il   (desiderio, desire), che è un IS, rectius un $, cioè un’onda vettoriale sugli assi
tridimensionali
won
ovo
SS
w
wa
NZ
Quando la NZ è Nu, cioè Numerus, Numen dell’Eros, significa che l’oros sta passando
attraverso l’eros al N-urus.
L’Unum è l’Unio Numen
Nel suo movimento è un ταῦ ed un χ, un + ed un x, che cerca un appiglio in una Casa.
L’onda
passando per la Mina, la Minor A (Mater), entra in ΓΑΖΑ, e forma la Massa, Min  Max (in guisa di cibus
che tra le maxillae forma la maza).
Il  finisce in , in , in  nella Columna (Culus et Mina, Culmen, Culus et Mens) o nel Quadrus (χάος, χάιος, χάσις, la
χρῆ, cioè la cremazione, la χρώς, cioè la croce della carne rossa, the cross, la χρύση, cioè la croce della carne bruciata,
la cruz, per la κρᾶσις).
La o che riceve la   rimane arricchita, ma può aprirsi in  partorendo un’altra O.
Il plurale dell’articolo O, che è οἱ , si riferisce ai Masculi, Δῖοι (Δίω), il plurale dell’articolo A, che è αἱ, si riferisce alle
Foeminae che accettano la I e partoriscono la nuova o (oo, oo, o-o).
La forma H (eta) dell’articolo femminile del greco antico è una crasi di E (epsilon) e A (Alfa), come si può desumere dal
pronome dimostrativo femminile latino EA , divenuto nella lingua italiana e in quella spagnola ELLA.
Ellas, Ἑλλάς, era la Vergine Europea e Russa avviluppata dalle spire del Serpente, accompagnata dal fratello Ἑλλός
Ella in ᾍδης (Ἅιδης) era la Genitrix Ariana schiava in Ellade.
Era chiamata anche Elena, Ἑλένη, oppure Ἑλληνίς o Ἑλλανίς (Ἑλλανίδος), compagna di Ἕλλην (Ἕλληνος) o Ἑλλήνιος,
nell’ Ἑλληνισμός, in latino Hellenismus, ῾Ελληνικός, Hellenicus
PO IEW
PU
FQ
G
i
c
q
u
V
p
i
c
t
u
V
GREX
AESTUS
L
σκαιός
δεξιά
DXS
Nell’eugenetica il buon nome della linea deriva dalla omologabilità cromosomica dell’unione Δῖος Δῖα Θεά (Θεός è
l’efebico Dio equiparabile alla Θεά, avendo la Θ e non la Δ del Διαζάω).
La Θεά è la ὤψ, Dea Optima che Opera la Bonitas d’Europa, εὖ-ῥώψ (è The Bonn Union o The Bond of Liege da
contrapporsi alla Bundes Rats ed alla Bundes Stags, che è una lega contra naturam).
nell’aspetto dinamico, è un Romaenos, pa-r-omos-ano oo
A dire il vero il Raman-Roman (Radiosus Robustus Humanus, the Ray Robust Man, the Raytheon) è un’idea guida
dell’ipotesi eugenetica nell’antica Roma, essendosi creato solo il R-omos-aen, migliore del Romoenus e del Rumoenus
(Ruma è l’India Indù cioè venuta fuori dalla commistione di Turchi dell’Area Bar o Barbari, da non confeondere ocn i
Berber, i Burber ed i Burbur Burundi della Gi-Ronde per il Bufalo).
Nel vocabolario latino l’Ignominia è l’o-minor in genu et in igne per opera dell’ignifer.
L’Ignominia è l’I-γυνή-ὒ-μνᾶ cioè la fecondazione nu- dell’urna uranica (unio uxoris per il luxus e la nux nuptiae
nubes).
A Roma l’Ingenuitas era il Genuinus nel Genus Romanus, derivante dall’omologazione I-γόνος della O-μνᾶ contro
l’Ignominiosa Tetragonia dello Iom Kippur.
Era considerata la base del diritto ad essere cittadini romani.
Durante la schiavitù egizia il Serpens entrava (annŭo, annŭis, annui, annŭĕre e non anno, annas, annavi,
annāre) in Matris Natica (la Mina-Theca, Μνᾶ-Θήκη, the Mine-Nat) creando il M-Natus (il Minor Natus), in attesa
(Annvs) del Partus Pharsus per l’Humiliatio Aemiliana.
Il Partus è la Patitio del Filius dalla Mater.
Il Filius è il Natus (born from the nat, bored from the nat of the bi-ores).
Il verbo latino Nascor significa in “as, mina x, cor” cioè concordia (cromosomica) nella “mina-axes“ dei minimi
mures (mus, muris).
Il cor, cordis è il luogo dell’ordo della concordia discors, laddove gli opposti si conciliano in unio, unionis.
roos
COR, CORDIS
X-ORDO, ORDINIS
DYNAMIS
X-HORUS
CRUX, CRUCIS
OS, ORIS
CRUOR, CRUORIS
SANGUIS, SANGUINIS
vena, venatio
HEARTH
arteria
articolationes
In Nassa (μνᾶ-ἁς) corro e dalla Nassa (μνᾶ-ἁς) orior.
Il Chorus è il cuore rosso dei Parti (Parthia, Parthenon etc., in Italia di Albalonga Cori del Koiranos combattuto da
Coriolanus), da dove il Sole nascente si diparte (Kore ed il Koros).
Nella criptogeografia il χορός, χόριος o χορεῖος è il Coreano Cinico, il Sole Rosso vincente, rispetto all’Occidente, τό
χωρίον.
Il Natus in Natura è la vita creata nella Nassa (l’Ananas, la [V]A[GI]NA MINA AXUM), saturata dal Natrix, e da lì uscita
per poter urere, cioè bruciare energia o in u, durante la vita erratica (the Pine-Apple).
La seconda persona singolare dell’indicativo presente di nascor, che è nascĕris, va riferirta al sesso
femminile rispetto alla prima persona, prerogativa del sesso maschile.
La terza persona nascitur va invece riferita al concepito, qui it in rure, colui che va in tour, nell’iter
uro in Hora.
Il verbo enascor, enascĕris, enatus sum, enasci significa ex mina-assis corro
L’as, assis è l’elemento del passus, la mina degli axes, l’ovo-axes, dove passano, entrando ed uscendo gli Is-Is
(Miniera degli Assassini).
La natatio è l’actio del natare cioè di far uscire nuova energia sotto forma di onde dalla natatoria, la Balaena Pristis dei
Pisces, la fonte dei nati della natio, nationis (la naciòn nata, la naciòn asco, para la nataciòn asquerosa en la nazca
vasca).
La Mina è la MA per l’In ed è conosciuta anche come MANA, voce da collegarsi al verbo manere, nonché alle forme
derivate immanere, permanere ed emanare.
È simboleggiata dalla lettera greca  e dalla lettera greca ψ della κάψις (κάπτω) dove l’α è in ἄψ (ψάω), cioè in
psalmus (ψαλμός, ψάλλω) nella condizione di alma alimentata in ψ (ἅπτω).
ἄψ
b
e
t
s
ἁψίς
r
c
r
s
g
d
κάψις
a
y
p
pst
πίστις
la sr in S igma generano il Tao (Spears Poem)
che degrada in Tau: la o transita in u
Nella lingua latina la κάψις è la capsula, in quella araba è la Casba (Casa Basura).
Nella capsula la vittima è adaptata ed abscondita, cioè condita dall’abas in abbatia (Abs), la casa del battesimo e
dell’abbattimento (ἅπτω e βάπτω).
L’abscondere era preceduto dal ducere “the ducks to the dock of dick of god, the dog”.
Il tema du- deriva dal latino duo e dal greco δύο, in caratteri maiuscoli , da cui deriva anche il verbo to dive.
La Y (upsilon) è la vocale del tuffo dell’oca, la o-minor è l’oca e la è la consonante del movimento immersione–
risalita , proprio dell’oca selvatica, libera in natura, che però nel mare magnum dell’oleum nigrum annaspa fino
ad affogare nel focus (nella cripto-geografia The Duck è l’America del Nord che precipita nel Mar Nero Papuano, la
Russia che precipita nel Mar Nero Guineano, insieme all’Europa per sfuggire al Cabo I-r-ano o Kabol, al Cabo I-r-aqeno, al Cabo-I-n-cas).
L’oca era l’Anatra cioè l’Anas-Tres, destinata a diventare Troiana, la Ναός-Τρεῖς, destinata a diventare Ναῦς ῥύσις
Τροία, la δορά ma anche il δορός destinati a diventare δούρατα (δοῦρα), la Dora e il Dorus destinati a diventare
Dorcas, orca e orco in casa , porca et porcus in , the Poor-Pouring Porks in the Door-Case, the Porch .
Le o-candy (o-key, o-χῆνες, oche) erano the dorian candidates to the Candor, the Can-Doors (La Vella X Andorra).
Esse diventavano dorcades (the doors-porks-hades), passando per le fasi dac- (dare, to give the duck, i duo ducti del
ducato fino al regnum ed all’imperium), dec- (decere), dic- (dicare), doc- (docere), ducIl verbo condo, condis, condidi, conditum, condĕre è composto da cum e dare (do, das, dedi, datum, dāre) ed è legato
ai verbi condĭo, condis, condii, conditum, condīre e circumdo, dĕdi, dătum, dăre.
I Romani lo usavano per descrivere il rito di fondazione di una colonia, durante il quale venivano sacrificati uno o più
nemici sconfitti nel centro del pomerium sacrum della nuova città romana.
Quando Roma fu fondata nel centro dell’Urbe, la Curia, furono sacrificati i capi funesti delle popolazioni contermini
sottomesse filo-corniche (Quirites o Curetes).
Essi furono “affondati” sotto le fondamenta della città.
Il vocabolo fundamentum , fondamento, nel suo significato crittato significa fundere la mens (la A-mens, l’Amen), non
solo l’organo della fonìa e gli organi fondamentali del corpo, comprsesi gli arti, ma anche la mensula, cioè al vagina,
fino all’ottenimento del funus.
La fusio si realizzava applicando funes e undae, generate dall’unde (Deus N).
Il rito fondativo romano simboleggiava il risorgimento dell’aqua dalla fons inquinata e la riemersione delll’aquila dal
fundus.
Il funus e le funes erano the fun of the fans con la funeratio delle anseres anates (previamente usuratae).
Per buon auspicio venne interrato anche, in una nicchia recondita, il famoso Lapis Niger, che rappresentava l’Egitto,
l’Africa e le popolazioni del Gyrus Servilis (l’opposto della Al-ḥajar al-aswad o Petra Nigra della Mecca).
HUEVO SVEXO
DANOS ἄνοος
SOY
MIA
DONO
Yὄνος
DOY
DUO
ANO
OVO
VOY
κάτω
ἄνω
κατάνη
VOODOO
O
DID
Y
U
O
DID
Y
U
Anubis cioè Anus Unus Bis = Tres, Tria, Troia, Trux
L’ἄψ della κάψις era in Roma l’Apis dell’Abs Conditor, figura opposta all’Abbas o Abas arabo, l’Abbate, the Abbot.
Il Conditor, messo l’Hostis Captivus in Casa I o Casilina, usava l’Aspis sulle singole As (asola, moneta ) fino alla Cassia
ed alla Cassa (casso, cassesco in -Asses).
L’Aspide, l’Aspidis era il , il pungiglione velenoso, il Picus per la Pictura e la Pix, che pungeva, tagliava e sbafava
(baffi, arabeschi, fregi, pixels and damasks).
Il verbo Do, il cui modo infinito, tempo presente, è Dare, è il verbo della Donatio delle o (micro) appartenenti alla
Natio Solaris.
Il Do è l’equilibrio della o in  (Terra di Od o Odino), prima di essere donata (to fall into the odds of the bonds of DG,
the Goedelic Dog of the Digits) ed essere scissa da O (maya) in D ().
Perfezionatasi la Donatio attraverso la , secondo lo schema della Rota Nullitatis (rotula, ruota del nulla, rueda del
nada, knee of no-thing), nota ai Cristiani come Sacra Rota
o
ono

o
ὅλος
ὅλοξ
OLOX

δύναμαι
δάνος
δύω
A
/\/
O
O
/\/
O
La o-σμικρός ruota in s, si apre in V o in u
ERA DEL MOLOX O MOLOSSO (Asse Magnetico Orizontale)
δύναμις
ἀμίς
δῖνος
I
E
U
/\/
O
/\/
O
/\/
U
S
δαίμων
δαίμονος
δέμω
δέμας
δῆμος
δημός
Dundee
Dunarea
A-denmark
The Hun
Unnus
La lettera D si ritrova nel verbo Duco (ducere) e nei suoi derivati, laddove il transito della o è visto al momento del suo
arrivo al DVCATVS del DVX per la E-ducatio ed in vista della distruzione in 
Il termine latino DVX rimanda al concetto del DEVS UNVS, il -euns o Prae-Itor, seguito dal due, dal tre e da tutta la
schiera più o meno lunga e ampia di oxo (anche nel regime matrimoniale patriarcale il DVX è il -uxor, il pater
familias che guida con perizia la mater e la familia, analogamente al capobranco).
Il conducente o conduttore è il Doctor della Doctrina (θεός della θεωρία) delle o-micro in o-mega (oxo), ma nel
sistema schiavistico della conductio egli conduce le o nella buca Y upsilon (driving toward the dive into the dukedome
of ducats or duchies, the place of U-Key oppure from the dock into the doughnut, through the ovi-duct, for the cooked
duck).
Qui le o (The Deutsche, Dutches Ducks) subiscono l’Inductio (In-Du-Actio, Induction) cioè la Scissione o Dilacerazione
(Into, In Tube To Be).
Nel verbo condo la o è nel suo giusto cono, κῶνος, cioè nella propria città o nella colonia, dove condere e condonare è
o-key, dove l’ὠδίς (odalisca) non muore in ὀδύνη ma è ὦτος, ὁμός e ὦμος

Ma il verbo conduco (conducere) lascia intendere che la o (orbis, orbita) può finire dal Conus nel Cunnus del
Connubium Nubeorum, dove la o viene condizionata irimediabilmente in 
Nell’Urbs di Geryon l’Or-ano diventa Nubi-anus ed infine Ur-anus.
L’Urbs, Urbis è il luogo del Tubus R cioè del Turbo, Turbinis (Geryion era l’uomo con-turbante).
Il Duces conducevano gli schiavi (conductio), dopo il loro prelevamento in O-landa, presso i Ducati dei Regni
dell’Impero per la Dedica (deductio ad dedicationem).
L’Impero Mosaico-Musivo era organizzato secondo una struttura feudale con rapporti di vassallaggio nell’ambito
dell’economia curtense (curto, curtas, curtavi, curtatum, curtāre):
- Imperium (imperator, imperatoris)
- Regnum (rex, regis)
- Principatus (princeps, principis)
- Ducatus (dux, ducis)
- Comitatus (comes, comitis)
- Marchionatus (marchio, marchionis)
- Baronatus (baro, baronis)
Si basava sul  cioè sulla Διχή educativa-prepositiva (dictio, dicatio, ductio, ducatio, deductio, deditio, dedicatio).
L’Urbs era, così come tramanda Livius, Condita cioè Civitas dei Coni Digitales per la Gestio e Digestio dei Cives Cibi da
Cibare.
I Coni erano i Digita Ungulata per la Διχή (Δίκη) nel Δικαστήριον (Dicastero) ed erano le Pyramides per la Conditio o
Condicio, cioè il condizionamento, ed il Condimentum, cioè il con[fon]dere inmensam mentem inmanentem.
DENS
XV
CIVIS
DENTES
XB
CIBUS
sp. CHIVO
CIBUS PISCIUM
Nell’Urbs dell’Abbas operavano gli Abbates Didonis
Il Dido, Didonis era il Digitum Digitum  negli Ao con avvicendamento oA (ᾠὰ).
Scorreva nell’H-onos (onore, ano d’oro), che diventava lentamente H-onus (peso gravido, oneroso), quindi H-unus
(pesus munificus) e, tolte le Spinae, H-unum, neutrum et sine eros, quindi Unicum, cioè U-nicatum.
Al termine del Cursus Honorum sul Municeps Munerarius (res-muneratio) residuava il Cummi Cumulus, il K-Hun KMun.
I Romani applicavano la Remuneratio ai Populi M-unni (Immundi et Immunes) o Munigeruli (Eruli del Gyrus Amorreus
destinato ai Gerentes Nigri, gli Amorrei degli Amorriti o Amorini) del Mun(ichium) o Mundium (The Mun in the Isle of
Man, Monster of Munster and Munich).
I populi del Munus erano gli Unni del Quadruplex Munus (-Munus in Quadro, Duo-Unus-Unus) che conduceva alla
Murta (Moarte de la Dunarea, Moarte Dinspre, Mors Uncialis, Death of Duns Scoto): essi si erano insediati da secoli in
Europa come mediatori ed ivi avevano prosperato.
Erano mercanti e conducevano gli schiavi bianchi alla Duma del Demonio, τό Δῶμα (δῶματος) Δαίμονος (δαίμων),
dove ad attenderli c’erano i Δαίμονες Δημοκρατικοί del Δῆμος (Δέμω) per la celebrazione dell’Εὐδαιμονία.
La Diavolessa era definita dai Romani Iulia Domna, domina comena della vittima condotta al κῶμα vigile e stupefatto,
“ad occhi aperti”, prima del definitivo accecamento (Appius Claudius Caecus), domina comnena del κῶμα κομνηνός
(crux dell’omnis comesus, omino).
OMNIFARIUS
κῶνος
κόμμα
X-ὄμμα
νᾶνος
Condere urbem significava nella Roma Capitale d’Egitto, Η Ρώμη, utilizzare il Conus Eroticus (κῶνος ἔρωτος) sul
Rogandus.
Il Rogus Eroticus era provocato e mantenuto nell’ὅρος ὄψ, cioè nelle tre o principali del corpo della vittima, ano,
vagina e bocca, ma, data la sua condizione di immobilismo, ogni piccolo frammento della pelle poteva essere
punzecchiato, ricamato ed aperto in orificio (orphic punctuation for the blood pouring: pungere et punctiare).
Il singolo o-ῥώψ (o-ῥωπός) era l’ops da volgere in eu-rus e u-rus (eu nel senso di ewe lamb’s ewil eviration).
Una volta che l’aurea pellis (oropelle) era stata ricoperta di orpelli, praticati con aghi e spilli (i pili o phili), il Rogus
veniva esteso a tutto il corpo (the body, seguito dal boudin, bukkake o pudding, la boda, seguita dalla buda, e nella
onomastica storica Boudicca o Buddug, perseguitata dai Romani, nonché Bodin, cripto-ebreo egalitarista e
mistificatore del diritto romano).
L’Urbs, Urbis era gradualmente edificata grazie alla Crux Turbinans che straziava le Orbitae.
+
Il Turbo era la T, la Crux Urens
per il Tuberare i Bo cioè i Bona (Bononiae).
La croce bruciava contestualmente tutti e tre i binarii delle binae aeres (bini).
Il Binarius era il Tubus Binarius (aereo, etereo) che diventa Tubus Russeus (Burrus) per il movimento di Tubicines e
Cornicines (Cinetica Sinaitica Sionista).
Venivano invasi i Tubi e le Tubae con le relative Tuberes (bulbi o patate cioè vulvae dell’eros).
I Cornicines provvedevano a preparare la Cornice della Tabula per gli Homines Tiberines, i Tebaici di Tiberiade,
storicamente responsabili del Taboo della Tebaide.
Si usavano i Corni (Cornu, Cornus e Cornus, Corni) per i Fori ed i Foramina sulla vittima in Fornicatio.
Anche in questo caso la A tra la T e la B subiva i passaggi AE (Aer), AO (Aoristus), AU (Aurum), U (Uls) per effetto del
Turbus in Tubus provocato dallo IUS, IURIS (Turibŭlum di IESUS nel Duplex Tur, Turis o Turris del ).
TABA, TIBA, TOBA
TVBA IVS IESVS
I Tubi degli Homines Tiberienses (T-Ba, T-Be, T-Bo, T-Bur) erano per i Romani The Tubes of To Be With Love.
La vittima Orba era l’Orbis Orbatus, con le o-bis, cioè le o-tres (o+bis=ooo), battute ed aperte.
Le o dopo essere state aperte, erano baptizatae, cioè battute “a caldo” con il Tz-ionicus (titio, titionis del faber
fabricator, tizzone del fabbro forgiatore, the Fierce Orgiastic Anabaptism of Nice and Venice).
+
Successivamente sempre con l’utlizzo della T-zion
la vittima veniva deturpata nell’urps, cioè nella pyxis urens della
Turpitudo.
Il vocabolo latino urps è un crittogramma che sta per ur[ens]p[ic]us, che era il pyx isidis per la pictura della uxor in
clausura nella pyxis, pyxĭdis.
Da orphos diventava orphus, passando per lo stadio di orphanus (l’orbus orphus è lo sgorbio o scorfano punto e
attanagliato dalle zanche dello scorpione, lo scorpio tzanga vaticanus, lo scorpione tzigano, scorporo del cofano).
Nella sua ubicatio, terminata la crucifixio, dopo l’obitus rimaneva un ŭbĭŭbĭ (o un dubium cioè una dubia identitas).
La Capsula (κάψις ὗλις) era la Casula P (Pyra), la Sala M della Salus, dove l’Alfa degradava in U per effetto dei Sales
(Salii).
Nel sistema trinitario isiaco (Musulmani, Ebrei e Cristiani), analogamente al sistema trinitario della trimurti indocinese,
l’Alfa veniva degradata da Shalam a Shalom, a Shulmu o Sulmu (Sol Mortus Insulsus Insulturae), fino a Zulu-Ummu o
Ummuzi (il Summum Ius della Summa Iniuria).
Il degrado era perpetrato durante il Sumer, cioè la Solemnis Sommitas Somnii (The Summer è The Meeting of Sum
ossia The Time of the Summit, The Summon è The Summit for the Moon in the Slum of Lum).
Il Summus Pontifex della Roma arcaica era, insieme ai Duo Consules, il Vertex della Cuspis Pyramidis, composta dai
Tres Viri, che, assistiti dai Collegia, erano preposti alla Vindicta dell’Ambrosia Sulmonis, disidratata in Pulvis ed
oscurata in Umbra (el Ambar del Alumbre y del Vislumbre volvida en Hembra Hambrienta en el Umbral di Alhambra).
Nella C-A-Sula la A-solis (Asola) diventava Clara nella Clavis dell’U-Sura (Clavis et Claves), a causa della Rotatio del
Delirium o Τό Δέλεαρ, Δέλεατος (Arsura Coranica, Arsura di Delhi, Russian Sureness) ed infine U[rus].
Il verbo Abscondere, nascondere, occultare, celare, è simile per significato al verbo Habitare, che significa Itare (ĭto,
āvi) in Habitatio, cioè ripararsi nell’abitazione per proteggere la Vita Habita (the bare rabbit, il coniglio indifeso, per
sbarrare i morsi, to bar the wolf’s bites, che lo ridurrebbero in brandelli, the bits, fugge nel rifugio, the bar, per risalire
in superficie passato il pericolo, ma nell’allegoria di caccia trova ad attenderlo nella tana, the barrage, l’arabo, the
arab, che ne fa garbage).
Ma, nella fattispecie, l’Abs è l’Habitatio Serpentis, l’Abs dell’Abas della Kabas, la Casa Bassa dell’Abbate, la Cabina Bis.
La preposizione di moto da luogo ab (a) indica la provenienza dall’ABS.
HABEO
HABITUS
HAB
CASA
KASBA
CAVA
BARKA
BAS
BAR
Il caput era la casa del putus (puteolus) captus come un caper.
Egli capit nella casa-cava di Isis o casvla binaria Solis (cabina, cabinet, casba) cioè viene incastrato nel suo spazio
angusto.
Il caput è lo schiavo considerato alla stregua di un capo di bestiame.
Il termine deriva dal verbo capio, da cui deriva, con l’aggiunta della T cruciale, l’analogo verbo capto.
La radice cap- è la traslitterazione in caratteri latini della consonante greca Κάππα.
Il binomio consonantico Κάππα e Qoppa è lo stilema dell’organo sessuale femminile, che è il luogo dell’opera (ops,
ὄψ).
La vagina è il tempio della natura, vocato (O-VOX) a captare il palus (fonte dell'alimento luminoso N
Il Palus fornito di energia N (ene) è un PINUS POTENS per la POTENTIA (enne).
È connesso ai POLI, le Gonadi oo, o$o per l’(N-OXO e N-OST)
Il Palo è Pilus allorchè invia la $ (IS) in A (EA) dove l’attende la o-micro, desiderosa di diventare O-mega.
La Pellis è l’alfabeto AEIOU.
È anche, suo malgrado, U perché essendo un textus biologico si apre e muore, salva rigenerazione, nei limiti del ciclo
vitale.
Il sistema dell’Incrocio in O rispecchia il principio universale cosmico, X-ὠσμός  Κόσμοσ  X-ὠσμός, il “sistema
cappello” o “sistema copertura”  = + =  (nella cripto-geografia sistema Κῷος o Kosovo)
ALFA-BET
XB
SHIN BET
HB
G
S
H
Y
O
AE
πύλη
πᾶλος
πελός
πηλός
πῖλος
πύλος
H
N
P-OLUS
P-OLLOI
P-ALS
P-ALES
P-OLOS
P-OLOI
L
D
FONS
ABGDEZHQIKLMNXOPRSTUCFW
abgdezhqiklmnxoprstucfyw
ἵππος
ὑπέρ
ὑπό
La S (Penta Penetrans) era inserita in A e questa era l’Asina, che, bloccata in Assis, veniva
lentamente Assassinata (Assassinio Lusitano).
La Lucina era la Luce in A.
Si trattava non di semplice corrente elettrica duratura ed a basso voltaggio bensì di energia
elettrica addizionata con sostanze velenose, compresa la polvere di uranio (Jellow Cake)23.
Era la $-IN-A (tra le gambe divaricate) alimentata dalla LINEA LVX.
Il termine Linea deriva dal greco Λίνος, parola a sua volta composta da Λάμβδα e da ἴνος.
Quest’ultimo nella forma ἰνός è il genitivo di ἴς, sigla della potenza di Isis, Isidis
La lettera Λάμβδα è la lettera ambivalente della Lamp of the Lamb cioè la lettera dell’onda
elettromagnetica  (wave).
Essendo ambivalente si combina in X
L’Ipse in Copa dà luogo per effetto Caepa (X-Ipse + X-Ipsa cioè IS x EA in Positio ) alla Copia Æneă a-nova del 5°
Grado S (Sol): è la cooptatio e la cooperatio per la nascita di Orion (la Meteora di Oriones è la Cohors Romana).
Ma l’Ipsus, cioè l’E-gypsum in Copa per effetto Cippus o Cipus o Cypa dà luogo all’Ipsum ed al susseguente Gypsum
L’Ipsum e l’ἵππος, cioè lo ὑπέρ-ὑπό, in X fino alla , in ebraico, Kyppah, mentre il Gypsum è l’Ipsum nel Summarium
(the Gypsy Kingdom).
L’Ipse è lo ὑπό-
Nella dimensione egiziaca (indocinegra) si ha la Copula e la Cupula nel Copertorium Animalium (cap, cop, cip, cup of
cake).
Ξανϑίππη
ἄνθος
ἵππος
ὑπέρ
ὑπό
KIPPAH
CENTAURO
CAVALLO
DI SANTIPPE
IANUA E IANUS
QUADRIFONS
THN
EXTENSIO
DODECAPOLI
EXPANSIO
Il filosofo Jean Jacques Russeau nelle sue due famose opere <<Du contrat social: ou principes du droit politique>> e
<<Julie, ou la nouvelle Héloïse>> inutilmente mise in guardia i <<popoli franchi>> dal <<pericolo contrazionista>>
insito nell’ideologia egalitaria rivoluzionaria, lasciando intendere, tra le righe, che l’affermazione del principio
dell’uguaglianza razziale universale avrebbe comportato una nuova ondata di <<contrazioni>> e di <<contratti>> nel
«mondo franco e polito» (The Polite P-O-land) , a causa del mai sopito revanscismo del popolo di Helius Eloim sulle
genti miele (Gens Mel, Gens Melior Monetationis, Honey People of the Monetarism).
23
In latino la parola veleno è venēnum [-i, n.], virus [-i, n.], toxicum [-i, n.], mentre avvelenamento è veneficium [-ii, n.]
Essa è la A senza imene che lascia uscire la o, che viene penetrata dalla [έλτ]α e spezzata in U
circoflettendosi in tilde  (the tidal)24
Λά, Λού, Λύ
ἐμπίς
culex
È una lettera ambivalente ed ambiziosa perché va in Ambitus, cioè in circolo, per l’Ambitio ma
ambisce il Cambius cioè fendere il Circulus per uscirne e trovarne uno nuovo (Novitas)25.
Il tema -άμβ- deriva da ἀμφί-βίος
Il Sin è la S in (in tubo, into, in two, the separator or the scissor, the blade of the bi-lad and bilady).
Allorchè il S-in-S è un Inserimento E (energetico), il suo nome è Sine (il senza, the sin) ed allorchè
gira nel X è il Cine (Κινέω).
La Sina è l’Is (ἴς) in (ἴνη) Ea (ἑά) e causa l’Idem cioè l’I-daemon.
L’ è il Dens, Dentis  che mordet e dat emo- (Heamorragiam).
ll Sinus è l’Is (ἴς) in (ἵνα) Os (ὅς) e fa dell’Ἶσος l’I-σῦς (I-sus).
L’I in Os (ὅς) è uno ἰός.
La Lucina era la Sina nella Lux del Lucus.
La Moneta era l’O-A (ὦα) in SX, l’O-A in AXIBUS
La Sina era la S in O-A
L’Axis era la X attraversata dalla S e, come tale, era l’Assis.
Nel Situs Situata, nei Sinus Insinuata, in Lu[ci]na [A]Lu[ci]Nata, in Mina Minata con il Mus MinusMaximus fino al Sinum26.
24
In Roma alle Idi di Marzo si sacrificavano gli adoratori di Iside Egizia fatti prigionieri e schiavi.
Alle Calendae si sacrificavano i Graeci, cioè i prigionieri dei popoli facenti parte del Grex Isiacus.
Alle Nonae si sacrificavano i popoli delle Annonae degli Anoni delle Bonae, le pauperes Divae Divinae.
25
Nel diritto romano il Crimen de Ambitu fu conteplato da numerose Leges de Ambitu.
La LEX romana era ispirata dalla Law of the Crucifixion, basata su The Legs & Eggs in Cross.
Il Mos Maiorum Romanus era fondato sul giuramento, iusiurandum, di combattere i popoli trinitari dell’Islam di Iside,
cristiani, ebrei e musulmani, responsabili di aver praticato per millenni The Law of the Cross sulle popolazioni Europee
e Russe.
La Lex Baebia, per esempio, era la Legge Marziale contro gli Africani di Adis Abeba.
Adis Abeba era al tempo di Roma The Hades of the Baby, l’inferno Egizio del S-Abba.
Erano famigerati per l’Ambiguitas sul Figvlvs e la Figvla attorno al quale ambulavano in biga e quadriga, cambiando
ambito (Gambia, Gambla).
26
L’Anima era la A nella Mina-Casa (Cavsa), cioè l’Amica incastrata nella Mina dell’Eros (Miniera), minata e laminata
nelle Mναῖ (Μαινάδες).
Emanava, senza poter morire, l’ἄνεμος (esalava l’anima).
La lamina o lammĭna o lamna (forma sincopata) era la mina del dolium (dolere, dŏlĭtāre) per l’anima in l, cioè animal.
La l rappresenta il Malus ed il conseguente Malum, trattandosi di una , lambda elladica, collegata alla linea del
Mulinus (lamb amputated by means of the beaming blades and linked as a lamp)
Gli schiavi di sesso maschile erano emasculati e dotati di Mala, cioè di Alae Maternae, per il previo sfruttamento e la
previa umiliazione sessuale (Malum Discordiae, Pomo della Discordia)
MAN
MEN
A MIN
A
MON
MUN
I significati procedurali variano a seconda delle 5 vocali
cui possono essere aggiunte le consonanti dell'alfabeto
La parola Amica va interpretata come A-MIX-A giacente in R e quindi come A-μικρά.
Prendendo la R latina come P greca si ha che la A è in Kipa (io-M, puri-M) di Ra.
In tale condizione la piccola vittima finisce in MI-XRAS cioè o-MICRA MIXTA (M-I-UXTA: mustang, must, mustard).
Il contrario della radice MIX è XIM, tema di Cima o Cyma e Cuma (MYX-XYM).
Aggiungendo la R si ottiene XRIM (XRYM), da cui deriva la parola Crematio (nella cripto-geografia è The Crimean
Crime).
Aggiungendo, invece, la L si ottiene XLIM (XLYM), da cui deriva il termine Climax o Clymax (The Clou of the Crime with
Clouds).
Il Crimen Crematorius partiva dal Coma e terminava nel Cuma (Cumae), seguito dallo spegnimento in Humus (il
toponimo Cumae dato dai Romani al Municipio campano indicava una zona dove si praticava sincronicamente il
Reatus Criminalis su molteplici Matres in Q, il Quadrus Æ del Currus o Quran).
La o-micra prima dell’olocausto era resa O-mega (O-megera, cioè O-mega-area, in arabo O-Mekka, in ebraico Omakko, in giapponese OM-kakko oppure Makako, passando da O-Makka a O-Mucca, da Homo a Humus, da O ad U
spezzata e disintegrata).
La radice MIX si reperisce nel greco ομίχλη (a mist, fog) e nell’ebraico Mikail.
L’ομίχλη è la o-micra bloccata per l’omologazione nelle ωμές κέλητες (ὁμόω, ὁμάς, ὠμός) cioè in κλείς (Clavis
Celtarum, in cripto-geografia Omaha o Mahoma Key, τὰ ᾠὰ Τροίας ὁμά μαίᾳ ἀχαίᾳ).
L’Amica era the Girl Crashed-Crushed, Misty-Animist, the Friend at the End of the Frying Gyre, in E-ire.
Gli Amici e le Amicae erano i Servi e le Servae del Magnus Serpens.
Le loro innumerevoli schiere formavano la Magna Graecia del Rex degli Agnelli e delle Pecores.
Il Rex, rifornito dai Pastores, era il G-rex (Graecus Rex) della Magna Graecia, cioè dell’aggregazione (grĕgo, grĕgas,
gregavi, gregatum, grĕgāre) delle vittime sacrificali (cibi civici), prede dell’Aquila-Serpente (Ciborio di Cibele).
Erano un grande serbatoio di servi et serve e, come tali, erano la Grande Serbia della Serpe (Serpska).
Il termine Grex, Gregis può essere interpretato come Rex Gregis, mentre Rex Pecorum può essere rintracciata nel
termine Prex, Precis, parola etimologicamente e semanticamente strettamente connessa a Praeda, Praedator e
Praedium, nonché al verbo Prehendo (the slavic prey prays the priest prest to the piric rays: Prague Pray to the Czech).
Ma il vocabolo Prex può alludere anche al rapporto di servizio tra Pastores e Rex Gregis.
Il Rex Gregis era il reggitore del Peculium di Rigodulum (Riga), fatto passare dai Pastores (passus, pascua) nell’Ovile o
Stabulum.
Il toponimo Rigodolum deriva da Riga del Dolor nella o dell’Ovinus in C-ovile, che era la X-o-villa.
L’ovino veniva inscriptus, circumscriptus et descriptus nel Quaternio, il Quran delle Duodecim Rigae.
La vittima veniva Sita et Desita, Inlusa et Delusa.
AS, ASSIS AXIS, AXIS
ās, assis
assis, assis
axis, axis
MONS
MONETA D-MONOS-HTA
MONETATIO
L’insieme di Quaterniones costituiva in Italia la Retis Reatina, ma, più in generale, era in Europa la Retis di Creta per la
Rei-Creatio.
Le piccole o, dopo l’ebbrezza del vinum, erano ingessate nei calchi, dove rimanevano vive come statuine dall’aspetto
cretino (beota, idiota, ebete, stupefatto): Τά Κρέα Κρήτης, Cretae o Argillae Creturae (The Argyll).
Rigodolum, oggi Riga, era altresì nella cripto-geografia il Fallo di Giza inalberato per l’introduzione nella Vagina della
Virgo Europa e di sua Mater Rosa per farle arrossire (in Matryoshkas Rubloj, матрёшка рыжий).
Gli architetti egizi lo avevano trasposto con precise misurazioni geodetiche nella loro Rosa dei Venti.
L’A-μικός (A-μική) era il μικρός  σμικρός sminuzzato e disgregato nella croce rossa delle Micro e delle Macro Chele.
Era messo nella Corona di Crono, il sistema Κρόνος  Κόρνος per poter essere “cronicizzato” cioè straziato fino
all’amputazione ed all’evirazione (avveniva nel Tegamen del Gameo secondo la logica tettonica del Tego, il Te-Ego,
sulla vittima Tegula, presa alla Gula con l’impiego del Tegus Lumen, il Tegu-lum Tegu-men per il Tegumentum, cioè il
Textus Augmentum Augurale, ed era Famigerata, perché la vittima gestita e girata nel Gyrus, finiva “in fame”,
diffamata et infamis, con la bocca aperta: La Fama, La Famme Frances).
A Roma i ruoli di predatori e prede furono invertiti a discapito dei popoli sadici.
La S.P.Q.R. adottò uno schema di persecuzione speculare ed opposto rispetto a quello della Grande Aggregazione
Ebrea (Adgregatio Ebrietatis Sanguinis o Cruor della Q-ra in Crux della RoRu).
Il quartiere romano denominato Malum era riservato ai Malvagi persecutori delle Vagine Vergini (in spagnolo Malos y
Malas).
Essi erano i piro-maniaci (p-romani) ammaliatori, cioè conoscitori esperti (iurisperiti) di tutte le arti ammaliatrici per
far ammalare Alvi e Vaginae Virgines, previamente obbligate a diventare Matres (Malvagità della Matrigna e del
Patrigno, Maldad de las Madrastras y de los Padrastros e, nella toponomastica, Madrid, Madras, Madagascar etc.).
Amavano osservare le Animae Maternae, cioè le Matres con la T in Hernia (in spagnolo Madres Tiernas o Terneras),
stillanti gocce di sangue (Guttae Cruoris) fino al Pallor Anemonis o Αναιμία (salva trasfusione di sangue prelevato da
altri schiavi).
Il dissanguamento, salassus, era di tipo vampirista cioè con il sexus nelle o-vaginae, gli o-vadi della Gymnas (IVI  X),
con amputazioni e sevizie piriche.

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