leggi le recensioni dal numero 52
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a cura di Emanuele Mastrangelo - [email protected] the axis history factbook - the axis history forum www.axishistory.com Hitler e il Terzo Reich rappresentano uno dei nodi dell’immaginario collettivo della contemporaneità. Su internet però, separato il grano dal loglio, resta ben poco... N on è possibile navigare su internet senza trovarsi presto o tardi faccia a faccia con Adolf Hitler. 31 milioni e 200 mila pagine, centinaia di migliaia di immagini d’ogni sorta, dai santini agiografici alle foto documentarie, alle parodie. Una navigazione che deve fare i conti con le secche dell’ideologia, che ben lungi dal renderne un’immagine storicamente attendibile si soffermano sull’apologia e l’estaltazione più fanatica e delirante oppure sulla condanna totale accompagnata dallo sciorinamento dell’infinita lista di crimini che sono stati commessi sotto la STORIA IN RETE | 24 bandiera del nazionalsocialismo. Una lunghissima teoria di siti dunque che normalmente aggiungono ben poco al personaggio ad una dimensione che i più conoscono, alla sua epoca e e al suo effimero impero. Ma in storia o si approfondisce o è meglio dedicarsi a più redditizie attività, pertanto “Storia in Rete” è andata a cercare siti che possano rappresentare in qualche modo una terza via fra chi osanna e chi maledice, seguendo il comandamento spinoziano di comprendere, anzichè ridere o piangere. E senz’altro uno dei migliori siti riguardo il Terzo Reich e la Se- conda guerra mondiale è Axis History Factbook. Questo sito la cui struttura di base resta quella del web 1.0, ha poi una sezione 2.0 - ossia dove l’interazione fra utenti crea il contenuto - nel suo immenso forum di discussione, dove è possibile trovare una quantità favolosa di informazioni sul Terzo Reich, la Seconda guerra mondiale e gli alleati della Germania, Italia compresa. Il forum - su cui gravitano 32 mila iscritti - ha qualcosa come 13 milioni di post per complessivi 143 mila argomenti differenti. Una vera miniera di informazioni. Sul sito inoltre è possibile trovare notizie non solo sul ristretto ambito della Germania, della guerra europea 1939-1945 e dei suoi alleati, ma anche sulla Repubblica di Weimar, la Guerra civile spagnola n Gennaio 2010 The Hitler Pages www.hitlerpages.com U n sito che ricrea un vero e proprio “atlante hitleriano”, o meglio, una biografia per località del dittatore nazista. I luoghi frequentati da Adolf Hitler, dove è nato, dove è stato educato ed è cresciuto. Le case dove ha vissuto, i posti in cui si è trovato a passare e dove ha svolto la sua attività politica. Ciascuna località porta ad una pagina dotata di mappa satellitare, riporta informazioni approfondite sul luogo, sui suoi legami con Hitler, sul suo attuale stato. Il sito ha migliaia di foto, alcune delle videogames Wolfenstein 3D (Flash) www.gamertech.com S i tratta di un gioco vecchissimo, ma è un classico dell’immaginario fanta-nazista. Wolfenstein 3D è stato il primo gioco d’avventura tridimensionale e ha inaugurato la fortuna- Totalitarian Architecture of the Third Reich www.darkroastedblend.com quali interessantissime. Sfortunatamente però si tratta per lo più di foto di piccole dimensioni. n ta serie dei giochi «sparatutto» similari (da Doom in avanti). Wolfenstein è ambientato nell’omonimo castello, dove i nazisti conducono esperimenti segreti. Il protagonista è un prigioniero fuggitivo che nel suo tentativo di raggiungere la libertà dovrà scontrarsi contro guardie delle SS, mutanti cibernetici e alla fine contro lo stesso Hitler in versione cyborg, con mitragliatrici al posto delle braccia. Il gioco è fuori produzione da anni, ma su internet - si sa - non si butta via nulla, e si trovano diverse versioni in Flash, giocabili online. n A bbiamo già parlato in questa rubrica dell’architettura sovietica. Visto il tema di questa puntata monografica, è il caso di soffermarsi sulla splendida panoramica che il blog Dark Roasted Blend offre ai navigatori sui sogni e le realizzazioni edilizie del nazionalsocialismo. Hitler - è noto - era un architetto dilettante, abile disegnatore ma dai gusti inevitabilmente sorpassati. La sua passione andava inevitabilmente ai modelli greci e romani che egli considerava in chiave neoclassica, e che - col potere assoluto che ottenne - impose per un decennio alla Germania. Quello immaginato da Hitler è un mondo di granito e marmo, dalle proporzioni elefantiache. Ogni paragone con l’architettura fascista di quegli anni è del tutto fuorviante (e anche l’autore di Dark Roasted Blend ci casca) poichè in Italia l’apertura alle avanguardie creò un felicissimo connubio fra il movimento modernista e le commesse (e richieste) di Stato. In Germania - come nell’URSS staliniana, del resto - il neoclassicismo totalitario fu in larga parte una involuzione anti-moderna, passatista, per dirla alla Marinetti. Invero l’architettura nazista ha il fascino “nero” delle divise delle SS e delle parate di Norimberga: è troppo da «Impero del Male» per non lasciare ammaliati. Il piano regolatore della nuova capitale del Reich - Germania, la città che avrebbe dovuto sostituire Berlino - è qualcosa di talmente faraonico che se realizzato avrebbe dato non poco filo da torcere a tutti gli scrittori di fantascienza delle epoche future (che non a caso, da «Fatherland» di Robert Harris a «La svastica sul sole» di Philip K. Dick, hanno trovato irresistibile ambientare le proprie trame fra i colossi di granito della capitale di un ipotetico Reich trionfante): la cupola del nuovo Reichstag, alta 300 metri, il nuovo Stadio olimpico, pensato per 400 mila spettatori, il viale trionfale, largo quanto un campo da calcio... opere titaniche, che forse più che il Reich Millenario ai posteri avrebbero tramandato la materializzazione in pietra della locuzione «mania di grandezza». n Per saperne di più visita: www.storiainrete.com/links.php