Il taccuino dell`esploratore

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Il taccuino dell`esploratore
Il taccuino dell’esploratore
a cura di ORESTE GALLO (per gli scout: Lupo Tenace)
OTTAVA CHIACCHIERATA
MARCIARE ALL’AZIMUT
COS’E’ L’AZIMUT
La bussola non serve solo a trovare il nord, ma con il goniometro che è riportato su
di essa, aiuta a misurare un azimut. La parola azimut deriva dall’arabo e significa
“angolo”. Infatti è l’angolo che, avendo noi per vertice, si stabilisce fra due direzioni
(vedi disegno):
1. la direzione del Nord, che
è fissa (il Nord non si
sposta!!!);
2. la direzione del punto
osservato, o comunque
della nostra meta
MISURAZIONE DI UN AZIMUT
Per determinare un angolo azimutale, si usa la bussola mirando direttamente al
punto di arrivo se è visibile. Quando però il punto da raggiungere non è visibile ad
occhio nudo, occorre calcolare l’angolo azimutale sulla cartina e poi riportarlo sulla
bussola che come si è detto è graduata : e per far questo c’è bisogno del
goniometro. Per sapere l’azimut e quindi in che direzione bisogna dirigersi, occorre
procedere in questo modo:
1. Con una matita si segnano sulla cartina due puntini, uno in corrispondenza del
punto in cui ci troviamo (A) ed un altro in corrispondenza del punto di arrivo
(B).
2. Con un righello si traccia una linea retta che unisca questi due puntini: la
nostra meta si trova su questa linea!!!
3. Si sistema il goniometro sulla cartina facendo in modo che:
 il foro centrale venga messo sopra il
punto di intersezione fra la linea da
noi tracciata ed un meridiano della
cartina (vedi disegno a lato).
 l’asse 0-180° del goniometro, sia
perfettamente in linea con un
meridiano, quindi con l’asse Sud/Nord
della cartina (vedi disegno a lato).
4. Si legge infine il valore azimutale in corrispondenza della linea tracciata.
L’AZIMUT RECIPROCO
L’ azimut reciproco, è’ l'azimut del nostro punto di partenza rilevato dal punto in cui
si arriva. Esso si ottiene aggiungendo o togliendo 180° da quello di andata, a
seconda che questo sia minore o maggiore di 180°. Ad esempio, se dovessimo
seguire un azimut di 320°, l'azimut reciproco sarebbe uguale a 140° (320°180°=140). L'azimut reciproco è utile per controllare la direzione mentre si
cammina, oppure per tornare al punto di partenza.
LA MARCIA ALL’AZIMUT
Per marcia all’azimut si intende un percorso da effettuare seguendo l’indicazione
dataci attraverso valori di azimut. In teoria una marcia all'azimut viene fatta lungo
una linea retta, camminando quindi sempre avanti diritto. In realtà non è così
poiché il terreno di esplorazione è vario: può presentare valli, monti, fiumi o altri
tratti da non poter percorrere. Quando ci sono ostacoli che non consentono di
procedere in linea retta, si cerca di aggirarli trovando la strada più comoda anche a
costo di allungare il percorso. L’ importante è tenere presente il giusto angolo di
marcia ed andare sempre nella stessa direzione, al fine di poter raggiungere la
meta prefissata. Per marciare all’azimut basta una semplice bussola da
orientamento. Vediamo come si procede.
a. collimare il valore azimutale
Tenendo ben ferma la bussola in orizzontale, ruotiamo “la Ghiera” fino a che il
valore azimutale conosciuto sia in corrispondenza con la “freccia di direzione”
disegnata sulla placca. La “punta” della bussola indicherà quindi la direzione da
seguire: procedendo, in linea retta, verso questa direzione si arriverà sempre e
comunque al punto desiderato.
b. memorizzare la direzione di marcia
Prima di mettersi in marcia occorre memorizzare la direzione, altrimenti si rischia di
procedere all’opposto. Tenendo ben ferma la bussola in orizzontale, ruotiamo la
bussola e noi con essa fino a quando l’ago magnetico indirizzato a Nord si sarà
sovrapposto alla “freccia di orientamento” della ghiera.
c. mettersi in cammino
A questo punto ci si incammina e si segue la freccia di direzione, tenendo in mano la
bussola e facendo attenzione, di tanto in tanto, che l’ago magnetico sia sempre
sovrapposto alla freccia di orientamento e cioè che l’angolo azimutale non cambi.