presentazione
Transcript
presentazione
La diagnosi precoce del DSA: punti di forza e di debolezza dell'esperienza Toscana Annalisa Monti, Caterina Silvestri, Filippo Muratori Convegno Nazionale La diagnosi precoce dei disturbi autistici Progressi della ricerca, implicazioni cliniche, indicazioni organizzative per la rete dei servizi per la prima infanzia Verona, 14‐15 novembre 2013 Cenni introduttivi La prevalenza dei Disturbi dello spettro autistico (DSA) è molto variabile e in aumento nel corso degli ultimi anni: Australia = 4,6 casi *1.000 bambini (Nassar N, Dixon G, Bourke J, et al., 2009) Stati Uniti = 11 casi * 1.000 bambini (Kogan MD, Blumberg SJ, Schieve LA, et al., 2009) Italia = 2,5 casi per 1.000 bambini (Sistema Nazionale per le Linee Guida, 2011). L’aumento può riflettere: ‐ un effettivo aumento della prevalenza, ‐ una migliore individuazione/riconoscimento dell’autismo e delle sue varianti, ‐ cambiamenti nella pratica diagnostica. Esistono, quindi, linee guida che raccomandano l’esecuzione di uno screening in età precoce? I risultati delle principali linee guida internazionali riguardanti lo screening DSA Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN, 2011): “Assessment, diagnosis and clinical interventions for children and young people with autism spectrum disorders”. e per il n io z la o p o p i d g Lo screenin dato perché: n a m o c c ra è n o DSA n nti tificati strume n e d i ti ta s o n o s 1.non disfano i d o s e h c A S D r e di screening p i screening d st e t n u r e p si criteri rigoro e; della popolazion ositivi o falsi p i ls fa i d za n se 2. la pre vano da uso negativi che deri st di screening, te i e d to a ri p ro p inap si corretta; o n g ia d a l re a rd a possono rit 3. la decisio ne in merit o alla neces di ulteriori sità valutazioni d o v essere pres rebbe a su basi cli niche. Si raccoma nda, effettuare u pertanto, di na valutazio ne che includa e un alto liv clinica ello di vigilanza p er le caratt eristiche suggestive d i DSA I risultati delle principali linee guida internazionali riguardanti lo screening DSA Le raccomndazioni dell’American Academy of Neurology and the Child Neurology Society (2011) indicano che: nza dello a li g e rv o s a L 1. essere e v e d o p p u il v s bambini i i tt tu a a it u g ese e durante le visit all’età o n fi ia z n fa n 'i ll da iasi età ls a u q in e e r scola ddove si la , a iv s s e c c u s pazioni u c c o e r p o in v rile tà, circa la sociali to ed il l’apprendimen . comportamento 2. Lo scre ening spe cifico per l’autis mo dovre bbe essere es eguito su tutti i bambini c he non superano le procedu re di routine pe r la sorveglian za sviluppo u dello sando uno dei seguenti s trumenti validati (C HAT o ASQ ). Flow chart dell’American Academy of Neurology and the Child Neurology Society I risultati delle principali linee guida internazionali riguardanti lo screening DSA Le indicazioni dell’American Academy of Pediatrics riguardo all’identificazione e alla valutazione dei bambini con lo spettro autistico che: ttuare lo e f f e i d a r 1. indic ng specifico pe ini al b m a screeni b i a tu t t i o m s i t u a l’ ese; m ° 4 2 l HAT, la C e 18° e a m o c misure, e n u lc a asive v r 2. e P la e M-CHAT ntal Disorders me y Care r a im r Develop P I g Test-I n i n e ogettati e r r c p i S t a t s r, sono diagnosi la Screene r e p mente ambini b specifica i e n A di DS precoce piccoli; 3. la CHAT e M-CHAT sono strumenti d i screening utilizzabili s enza alcun costo a car ico dei med ici di base. Flow chart dell’American Academy of Pediatrics L’esperienza della Regione Toscana La Delibera di Giunta Regionale n.699 del 03/08/2009 approva l ’ attivazione, sul territorio regionale, dello Screening per la valutazione dello sviluppo della comunicazione e della relazione. OBIETTIVI: a) Individuazione precoce dei bambini a rischio di sviluppare sindrome autistica entro i 3 anni b) Pianificazione di una rete di presa in carico efficace e tempestiva attraverso la creazione di centri Aziendali di II livello c) Produzione di statistiche epidemiologiche a supporto dell’attività clinica STRUMENTI: 1. M‐CHAT a 23 item (strumento diagnostico di screening) 2. ADOS‐G composta da 4 moduli. Il modulo utilizzato nei bambini più piccoli è il modulo 1 3. Osservatorio Autismo (strumento tecnico) CONTESTO NORMATIVO REGIONALE Linee di indirizzo per la diagnosi precoce e la presa in carico multiprofessionale dei disturbi dello spettro autistico (Bollettino Ufficiale Della Regione Toscana - N. 54 137 del 24.12.2008) livelli di intervento identificati istituzione del Gruppo Interdisciplinare infanziaadolescenza e adulti (livello Aziendale) , deputato alla diagnosi nosografica,funzionale e alla presa in carico individuazione di strutture per il ricovero specializzato in regime ordinario o di DH ( livello di area vasta o regionale) necessario nelle situazioni di scompenso grave o per una definizione diagnostica piu ’ approfondita soprattutto relativamente agli aspetti etiologici. individuazione dei Centri di riferimento ad alta specializzazione ( livello area vasta) che supportano i gruppi interdisciplinari aziendali MODELLO LOGICO DEL PROGETTO Informare i genitori sulle finalità dello screening Somm.ne della M-CHAT da parte dei PLS Bambini in carico ai PLS che compiranno i 18 mesi dal 1/9/09 al 31/08/2010 Informare i genitori sulla necessità di ulteriori accertamenti Collaborazione Collaborazione nell’implementazion nell’implementazione e del delflusso flusso Stipulare accordi con le associazioni di categoria Pediatri di libera scelta della Toscana Stipulare accordi con Regione Toscana Agenzia Regionale di Sanità Accordi con le Az. USL Elenco di PLS che hanno aderito allo screening Anonimizzazione Anonimizzazione schede schede ee accodamento accodamento e m.n Som HAT M-C Acquisizione di competenze sul protocollo di screening Gruppi di lavoro multidisciplinari Pool di NPI Incontri per la definizione epidemiologica del campionamento Attivazione dell’Osservatorio Autismo Inizio trattamenti ADOS-G negativa (Esce dal protocollo) Gruppi Aziendali di formazione Coinvolgere resp. Dipartimenti Salute Mentale delle Az. USL e IRCCS Stella Maris Neuropsichiatri infantile (NPI) ADOS-G positiva M-CHAT negativa (Esce dal protocollo) Ufficio Flussi informativi RT Coinvolgere Associazioni di categoria Valutazione da parte del Gruppo Multidisciplinare tramite ADOS-G M-CHAT positiva Stipulare accordi Valutazione diagnostica da parte del Gruppo Multidisciplinare presso il Centro di riferimento Autismo Invio Invio trimestrale trimestrale ad ARS Contatto con il NPI se M-CHAT positiva Invio Invio trimestrale trimestrale all’ufficio all’ufficio regionale regionale competente competente Informatizzazio Informatizzazi ne one delladella scheda cartacea schedaMcartacea CHAT MCHAT Formazione e accordi con i PLS Stesura Linee guida per il percorso diagnostico Valutazione del dato di incidenza del disturbo dello spettro autistico Attivazione dello screening di approfondimento Implementazion Implementazio ne e flusso flusso autismo autismo ee SS rrmm RR ffee addAA n co hhee a viio sticc v n InI nno iaagg d di Analisi Analisi dati dati di di incidenza incidenza Definizione dei record di costruzione del flusso autismo Costruzione Costruzione flusso flusso autismo autismo MODELLO LOGICO DEL PERCORSO CLINICO TOSCANO Selezionare pop. di riferimento dagli archivi assistibili delle Az. Asl Coinvolgere ed informare i genitori Coinvolgere e stipulare accordi con i PLS della regione Toscana Formare i PLS sulla somministrazione della M-CHAT DPCM 29 novembre 2001 PSR 2008-2010 DGR n.699 del 2009 Attivare i NPI di riferimento Attivazione precoce d’interventi specifici Formare i NPI sulla somministrazione dell’ADOS-G Screening nella popolazione generale all’età di 18 mesi Somministrazione dell’ADOSG ai soggetti M-CHAT positivi da parte dei NPI PRP 2010-2012 - Somministrazione M-CHAT - Individuazione di bambini con M-CHAT positiva Individuazione di bambini con ADOS-G positiva Valutazione diagnostica dei soggetti positivi all’ADOS-G presso il Centro per i DSA Diagnosi precoce di DSA Miglioramento del quadro clinico Risultati anno 2012 In Toscana, su n.444 pediatri presenti sul territorio, n.421 (94,8%) partecipano allo screening. Stimando che annualmente nascono, nella nostra regione, circa 31.000 bambini, nel 2012 abbiamo ottenuto una copertura del 58,6% con 18.170 screening effettuati. I bambini positivi alla M‐CHAT inseriti nel percorso di approfondimento diagnostico sono stati 63. 33 bambini sono risultati positivi all’ADOS‐G (52,4%) Numero medio di M‐CHAT Su tutto il territorio regionale, ogni pediatra ha sottoposto allo screening con M‐CHAT, 43 bambini. N° medio di M‐CHAT eseguite per Az.Usl – anno 2012 70,0 64,4 62,8 58,5 57,4 60,0 50,7 49,0 48,0 50,0 55,2 43,2 40,0 34,5 28,9 30,0 25,3 23,7 20,0 10,0 0,0 M A SSA CARRARA LU C C A PIST O IA PR A T O PISA LI V O R N O SIEN A A R EZ Z O GR OSSET O F I R EN Z E EM PO LI V I A R EGG IO T O T A LI M‐CHAT positive e conferme ADOS‐G: confronto 2011‐2012 Nel 2011 su 20.076 M-CHAT effettuate sono risultate positive 79. 35 i casi confermati con ADOS-G Nel 2012 su 18.170 M-CHAT effettuate sono risultate positive 70. 39 i casi confermati con ADOS-G Incidenza:2,2*1.000 bambini al18° mese Incidenza:1,8*1.000 bambini al 18° mese Anno 2011 41 50 40 Anno 2012 35 25 30 29 25 30 20 31 20 9 9 18 14 20 11 15 6 10 10 10 5 0 0 Area vasta Nord-Ovest Area vasta Centro M-CHAT POS Area vasta sud-est ADOS-G POS Area vasta Nord-Ovest Area vasta Centro M-CHAT POS Area vasta sud-est ADOS-G POS M‐CHAT positive e conferme ADOS‐G: dettaglio per Az. Usl della Toscana – anno 2012 15 16 14 11 12 10 8 8 6 4 5 5 5 3 3 3 2 6 5 3 3 5 3 4 4 1 1 2 5 3 3 3 0 M as sa C a rrara Luc c a P ist o ia P ra to P isa M-CHAT POS Liv o rno S ie na A rezzo Gro ss e to F ire nze Conferma con ADOS-G Empo li V ersilia M‐CHAT positive e conferme ADOS‐G: dettaglio per Az. Usl della Toscana – confronto 2011‐2012 20 18 18 16 15 14 12 11 11 11 10 10 9 8 8 8 6 6 5 6 5 5 5 4 5 3 3 3 3 3 2 3 3 3 3 3 1 1 4 3 2 2 5 4 4 4 4 5 3 3 3 3 2 1 1 0 0 0 0 Massa Carrara Lucca Pistoia M‐chat positive 2011 Prato Pisa Livorno conferma con ADOS‐G 2011 Siena Arezzo M‐chat positive 2012 Grosseto Firenze Empoli conferma con ADOS‐G 2012 Versilia Rapporto fra conferme ADOS‐G ed M‐CHAT positive: dettaglio per Az. Usl della Toscana Punti di forza dello screening per il DSA Il progetto ha reso possibile: 1.una maggior collaborazione fra la pediatria (PLS) e la neuropsichiatria infantile (NPI); 2.avviare un processo di trasformazione culturale dei PLS che indipendentemente dall’M‐CHAT pongono più attenzione alle problematiche di sviluppo dei bambini; 3. costruire un percorso sicuro e definito che accompagna la famiglia durante tutto il processo diagnostico; 4.un abbassamento dell’età della diagnosi non solo relativo al disturbo dello spettro autistico ma del disturbo dello sviluppo nel suo complesso. Punti di debolezza e criticità dello screening per il DSA La mancata informatizzazione delle M‐CHAT dovuta, prevalentemente, a problemi di tipo economico, ha reso impossibile: 1.costruire un flusso regionale informatizzato contenente tutte le informazioni ricavate dalla M‐CHAT di bambini al 18° mese di vita; 2.valutare gli item significativi e la concordanza con quanto descritto in letteratura; 3.Individuare, nella rivalutazione al 4° anno, i bambini risultati falsi negativi al 18° mese; 4.ottenere dati disaggregati per singola conferma diagnostica (ad oggi abbiamo soltanto dati aggregati come appartenenti al disturbo dello spettro autistico).