Serata Nigeriana - Volontariato Lazio
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Serata Nigeriana - Volontariato Lazio
Serata Nigeriana Informazioni sulla Repubblica Federale di Nigeria Superficie (Area): 923.768 kmq (356.700 mi q) Popolazione: 140 milioni (censimento del 2005) Città Capitale: Abuja (6 m) Altre città maggiori: Lagos (15 m), Ibadan (5 m), ed almeno altre 8 città con popolazione superiore 1 mil. Popoli: Hausa/Fulani, Yoruba, Iglo, Ijaw e circa 250 gruppi etnici-linguistici. Lingue: Inglese (ufficiale) ma Hausa, Yoruba e Igbo sono riconosciute dalla Costituzione. Religioni: Musulmana (50%), Cristiana (40%), Tradizionali (10%) Moneta: Naira (N) 100 k (kobo) Densità: 137 ab/Km² Monti principali: Vogel Peak 2042 m Fiumi principali: Niger 1170 Km (tratto nigeriano, totale 4184 Km), Benue 800 Km (tratto nigeriano, totale 1400 Km) Laghi principali: Lago Ciad 3800 Km² (parte nigeriana, totale 16.300 Km² in media) Clima: Equatoriale - tropicale Organizzazione internazionale di cui fa parte: Nazioni Unite (ONU), “Economic Community of West African States” (ECOWAS), Unione Africana (UA), Organizzazione per i Paesi esportatori del Petrolio (OPEC), Commonwealth, African Development Bank Programma della serata Presentazioni, filmati, lettura di testi racconti e poesie Nigeriane musica dal vivo con Djembe percussioni Karl Potter e “Quelli di Annibale” Serate Migranti Insieme per la legalità e l’interculturalità Progetto per il sistema di sicurezza integrato Serata tematica con cena a base di piatti tipici nigeriani Fried rice - riso fritto con carne e verdure Jollof rice - riso con pomodoro, peperoncino e cipolla Zuppa di egusi - zuppa con semi di melone Moyin-moyin - crema di fagioli al pomodoro Pounded yam - contorno di yam, tubero simile alla patata Serata Nigeriana Lunedì 13 luglio - ore 18,00 Presso Centro Diurno Polivalente - Ex Mattatoio Viale Alfonso Bartoli, 53 Ferentino Progetto finanziato da FIABA: Le pentole magiche In un villaggio africano vivevano Chukudi e la sua mamma. Chukudi la aiutava nei lavori nei campi e amava suonare il flauto lasciatogli da suo padre prima di morire. Un giorno Chukudi, per sfuggire ad una tempesta, dimenticò il flauto nei campi di lavoro. Attraversare la foresta di notte comportava il rischio di disturbare gli spiriti della terra. Nonostante la madre avesse cercato di dissuaderlo, Chukudi corse con coraggio a cercare il suo flauto. Lo trovò dietro al cespuglio e bagnato fradicio, per consolarsi, cominciò a suonare. Quella dolce melodia fece svegliare gli spiriti che si fecero spiegare da Chukudi cosa era successo. Per premiare la sua determinazione e la sua abilità nel suono gli donarono una pentola da riportare alla mamma. Così Chukudi ritornò a casa e aspettò il tramonto per aprire la pentola con la madre… D'incanto si ritrovarono in un bel palazzo con un giardino fiorito. Festeggiarono con il villaggio e condivisero la fortuna. Ma una zia che aveva un figlio di nome Obinna fu talmente invidiosa da costringere il figlio a rifare il percorso nella notte e farsi donare un'altra pentola per diventare ricca come la cognata. Obinna, a mala voglia andò a suonare nella foresta per risvegliare gli spiriti. Costoro si fecero spiegare la faccenda e donarono un'altra pentola, con il consiglio di lasciarla alla madre e correre dal cugino. Obinna così fece. Quando la madre aprì la pentola una bufera avvolse la capanna e tutto improvvisamente si polverizzò. Obinna raccontò tutto a Chukudi, la madre decise di adottarlo come figlio e crebbero insieme felici. La donna era stata punita per sua avidità: da quella pentola uscirono terribili malattie e sventure che ancora popolano la terra… e per fortuna la donna riuscì a chiudere quella pentola, così che le malattie e disgrazie peggiori ancora rimangono lì, sul fondo della pentola magica! BARZELLETTA: I tre amici Ci sono tre amici ( un Europeo, un Africano e un Americano ) che muoiono in un incidente stradale e vanno all’Inferno. Chiedono a Satana di fare una telefonata a casa, dicendo di essere pronti a pagare qualsiasi cifra, e viene loro concesso. L’Americano: “Pronto, come state? Vi voglio dire che mi mancate tanto. Come vanno le cose in America?” La moglie: “Ti voglio dire che anche a noi manchi tanto. Le cose vanno per il meglio; è stato inventato un robot che fa tutto a casa, una pillola che ti fa rimanere giovane per sempre e in Canada il governo ha regalato un jet privato a tutti i suoi cittadini...” Dopo un’ora di telefonata va a pagare e gli viene chiesto un milione di dollari che lui paga. L’Europeo: “Pronto, ciao amore, spero che stiate bene, mi mancate tantissimo. Come vanno le cose in Europa?” La moglie: “Ciao amore mio, ci manchi un sacco. Beh, qui in Italia sono state abolite tutte le tasse e c’è lavoro per tutti, in Inghilterra sono state scoperte le cure per tutte le malattie esistenti...” Dopo un’ora di telefonata va a pagare e gli viene chiesto un milione di euro che lui paga. L’Africano: “Pronto, ciao cara, mi mancate tutti quanti, dimmi come avete fatto a sopravvivere per un’altra settimana e come vanno le cose in Africa.” La moglie: “Senza di te la vita è diventata insopportabile, ci manchi da morire. Qui le cose vanno per il peggio; in Sudafrica quasi tutti i bambini nascono con il virus dell’HIV, in Liberia la guerra civile non si ferma più e in Congo i ribelli hanno rifiutato l’accordo di pace.” Dopo un’ora di telefonata va a pagare e gli viene chiesto un solo euro! E i suoi amici si lamentano ad alta voce. “Non è giusto! Abbiamo pagato un milione ciascuno perché lui deve pagare solo un euro?” SATANA: “Non so come facciate sulla Terra ma qui da noi una telefonata da un inferno all’altro è considerata come una chiamata urbana!!!” POESIA: Ho un sogno Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini in tutte le parti del mondo, ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno la possibilità di giocare e studiare come bambini, ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché non ne avranno più bisogno, ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati, tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi. Nel mio sogno vedo che i bambini africani non moriranno più di fame, sete e malattie banali, nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola la mattina anziché andare nei vari cantieri, nel mio sogno vedo che questi bambini lasceranno le grotte, i tombini e le strade per andare a dormire nelle case. Ho un sogno che un giorno i bambini africani lasceranno i campi profughi, ho un sogno che un giorno loro non avranno più bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua sporca da bere, ho un sogno che un giorno i loro piedi saranno protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti. Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità di vaccinarsi contro le malattie infantili, nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più decisi dalle tragedie causate dai grandi, nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità un giorno di sognare. VERGINITA’: il rito della Hlola Esiste in Nigeria il controverso rito del controllo dell’illibatezza, partecipare al quale significa non avere nulla di cui vergognarsi e provare di essere fedeli alla tradizione, ma soprattutto dimostrare pubblicamente il proprio valore. Nei paesi dilaniati dall’Aids la verginità è un valore da certificare col rito dalla Hlola.