IO NON VOTO NEWS 43

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IO NON VOTO NEWS 43
In Italia l’illusione è la sola realtà (continua da pag. 1)
giornalismo indipendente, è negli istinti politici
di Berlusconi, che si combinano perfettamente
con l’ostinazione collettiva a non affrontare la
verità, che a sua volta va di pari passo con il
profondo timore che un leader più serio
potrebbe chiedere troppo ai cittadini.
Una delle cose che Berlusconi ha promesso
è un condono per gli evasori fiscali. Solo in
una nazione dove l’evasione fiscale è endemica
ci si può rivolgere agli evasori, a discapito di
coloro che invece pagano le tasse.
Il contrario di Berlusconi potrebbe essere
il Premier provvisorio Mario Monti, un
professore di economia diventato Presidente del
Consiglio senza elezioni alla fine del 2011,
nel mezzo della crisi euro. Gli osservatori
stranieri sono convinti che Monti abbia fatto
un buon lavoro e meriti di essere rieletto.
Un ragionamento ingenuo. Molti italiani sono
convinti (e io sono d’accordo) che il professore
non abbia fatto altro che cedere alle pressioni di
Berlino, tagliando la spesa dove era più facile e
tassando tutti senza guardare ai redditi. La sua
campagna elettorale, basata su una retorica di
rigida serietà, è stata deludente. Un mio collega
ha commentato che se tanto dobbiamo farci
derubare dal governo, meglio l’intrattenitore che
il pedante.
Un intrattenitore che sta cercando di sfruttare
la situazione è Beppe Grillo, un vivace blogger
ex-comico diventato politico, il cui Movimento
Cinque Stelle propone di scacciare l’ordine
politico corrotto e promette un’utopia di stipendi
per i disoccupati e una settimana lavorativa di
30 ore. Lo stile di Grillo è così demagogico e il
suo partito così dipendente dal suo carisma
provocatorio, che il 20% dell’elettorato che
pare stia per votarlo deve aver deciso che
semplicemente non importa se il paese diventerà
ingovernabile dopo le elezioni.
O forse i cittadini sentono che ormai non c’è
più niente da fare, tanto grande è il potere
esercitato sull’Italia dalla UE: di conseguenza,
non importa chi voteranno. Saranno gli effetti di
secoli di paternalismo cattolico e di promesse
elettorali incoscienti, ma nessuno sembra
concepire una serie pratica di riforme in grado
di portare il paese dalla situazione attuale a
quella desiderata. Al suo posto ci sono preghiere
e fantasie fiscali.
Mussolini rielaborò in un secondo momento
le sue teorie sull’illusione dichiarando:
“E’ impossibile ignorare la realtà, per quanto
triste”. Con l’avvicinarsi delle elezioni, c’è da
chiedersi quanto l’Italia sia vicina al momento
in cui non sarà più possibile negare tutto.
Immagino Berlusconi che viene rieletto, il crollo
del mercato azionario e il conseguente sfacelo
della credibilità internazionale dell’Italia che lo
costringerebbe a farsi da parte nel giro di pochi
giorni. Ma forse, dopotutto, le sciagure del
paese verranno attribuite alle perversa finanza
internazionale.
Un concetto che non viene mai preso in
considerazione è che sono stati commessi errori
molto gravi, o che forse bisognerebbe adeguarsi
ad una realtà in cui l’iniziativa economica, e con
essa il capitale di investimento, si è spostata
decisamente ad est. Quasi tutti i programmi
politici italiani esprimono il desiderio di un
ritorno al passato, invece di cercare di capire
quale sia il posto del paese in un mondo che non
è più quello di una volta.
24 febbraio 2013
Cara Gabanelli, ti amo!
Report ci racconta come far uscire l’Italia dal
disastro. Nella puntata dedicata all’economia
alternativa il team della Gabanelli ci racconta
idee realizzate da gente che vede il mondo da un
altro punto di vista.
Qual è il primo problema dell’economia oggi?
Che non ci sono soldi, le banche non fanno
credito e le aziende pagano con ritardi enormi. E
migliaia di imprese falliscono. Ecco che in
Francia, a Nantes, 290 mila abitanti, il comune
con la banca municipale e Massimo Amato,
docente della Bocconi, hanno creato un sistema
di compensazione di crediti tra imprese. Cioè
chi vende segna l’incasso su un conto virtuale
nella banca municipale. E può immediatamente
usarlo per pagare un’altra azienda. E’ una banca
che non maneggia denaro ma organizza lo
scambio di crediti.
E, aggiungo io, un sistema simile funziona in
Svizzera dal 1934, il Wir, una moneta
complementare, emessa da una banca vera,
riconosciuta dallo Stato. Il Wir non dà interessi,
non è trasformabile in franchi. Si usa per pagare
forniture di 60 mila aziende che aderiscono al
Wir. E queste imprese pagano una parte del
salario ai dipendenti in Wir. E con questi soldi si
possono comprare a prezzo scontato migliaia di
prodotti che vengono offerti nelle fiere del Wir.
Infine, ottenere un prestito in Wir è molto più
facile. Il giro d’affari in Wir nel 2011 è stato di
più di 3 miliardi di euro, con un utile netto
distribuito agli azionisti di 9 milioni.
Poi ci sono aziende che mettono in bilancio una
nuova voce: il Bene Pubblico.
Si tratta di imprenditori che hanno firmato un
protocollo che prevede un impegno a migliorare
le condizioni di vita sul territorio e a offrire ai
dipendenti particolari condizioni di lavoro, con
una distanza stabilita tra il salario minimo e
quello massimo dei manager, che non può
superare le 20 volte.
Una logica simile a quella del commercio
etico. Ci sono ormai milioni di persone che
vogliono acquistare prodotti che non
contengono il veleno di condizioni di lavoro e di
vita disumane.
L’idea è che sempre più persone, preferiranno
merci che contengono Bene Pubblico. Una
nuova strategia imprenditoriale che punta
sull’immagine globale dell’azienda. Agnelli
parlava di Qualità Totale. Poi non l’hanno fatto.
Questi imprenditori stanno alzando l’asticella
della Qualità Totale. E sono migliaia.
So già che qualcuno sta pensando: sono cose di
nicchia, non funzionano sui grandi numeri.
La novità che ci racconta Report è proprio
questa: Occupy Wall Street dice: visto che le
banche hanno causato la crisi con la loro
ingordigia noi non vogliamo più mettere i nostri
soldi nelle mani di questa gente che poi li usa
per speculare e distruggere l’economia. Non è
un discorso nuovo, lo ripetiamo da anni che voti
ogni volta, che fai la spesa. La novità è che nel
giro di poche settimane sono stati ritirati dalle
banche speculative 46 miliardi di dollari!!! Soldi
che sono stati trasferiti nelle banche etiche.
Quando metti insieme 46 miliardi di dollari
non sei più un fenomeno di nicchia.
Una parte di queste aziende è nata dalla
disperazione di lavoratori gettati sul lastrico.
Report cita 250 aziende argentine che danno da
vivere a 10 mila persone, con salari molto più
alti della media, e investono nel quartiere dove
sono situate, creando scuole, spazi culturali,
Tim Parks azioni solidali.
Italiano, popolo bue!
IO NON VOTO NEWS
e se proprio devo … Voto Beppe Grillo
[email protected]
Roberto, piano
con gli insulti!
Casi del genere ce ne sono migliaia in tutto il
mondo.
Ma la terza gamba di questo movimento è la
nascita di sistemi energetici autogestiti.
Intere
cittadine
tedesche
gestiscono
direttamente le linee elettriche. Grazie a
particolari contatori presenti in tutte le case
segnalano ai cittadini quando il prezzo è più
conveniente (e quindi usi la lavatrice).
Volkswagen sta realizzando un esperimento
con 100 mila impianti domestici che usano il
motore di una Polo alimentato a gas che pro=
duce calore e elettricità contemporaneamente.
Si prevede di vendere milioni di queste caldaie
nei prossimi anni. Volkswagen non ne avrebbe
bisogno visto che le sue vendite di auto stanno
andando a gonfie vele: più 10,5% nel primo
trimestre 2012. Volkswagen paga gli operai il
doppio di Fiat e va a gonfie vele! Ironia della
sorte il generatore/caldaia Volkswagen
discende da un’idea Fiat degli anni ’80, il
Totem. Non l’hanno capita (Marchionne
grande manager?).
Intanto in Germania stanno organizzandosi
per la rivoluzione delle auto elettriche, un giro
d’affari di 200 miliardi di euro. 10 milioni di
auto che si ricaricano di notte quando l’energia
costa meno e poi ti permettono di rivendere
l’energia accumulata nelle batterie, nelle ore di
punta dei consumi, dalle 11 alle 15, quando
l’energia costa di più e tu sei al lavoro e quindi
non stai usando l’auto.
Usciremo dalla crisi grazie a un movimento
che nasce dal basso, dai consumatori che
vogliono comprare un altro modello di
sviluppo, da imprenditori che voglio produrre
Bene Comune, dai lavoratori che decidono di
autogestire le aziende, dai cittadini che si
consorziano per produrre energia.
E sono tutte cose che un partito italiano non
realizzerà mai per te. Se le vuoi te le devi
costruire.
3 maggio 2012
di Jacopo Fo
Volkswagen più 10,5% nel primo
trimestre 2012. Paga gli operai il
doppio di Fiat e va a gonfie vele!
Perbacco!
Però questa non ha ne
Marchionne, ne la famiglia
Agnelli da mantenere!
Perdinci!
New York Tim e:
In Italia l’illusione è la sola realtà
Ci vuole un certo talento per vivere in uno
stato di serena negazione, per rimanere
perfettamente calmi pur essendo sempre più
vicini all’orlo del precipizio. Di tutti i talenti per
cui sono famosi gli italiani, forse il più
importante è proprio questa disinvolta
noncuranza. La loro economia è in profonda
recessione, sono incapaci di competere
economicamente con i loro vicini, eppure
continuano ad andare avanti come se niente
fosse, come se bastasse un tocco di bacchetta
magica per risolvere ogni piccolo inconveniente
nella loro dolce vita.
In particolare gli italiani, chi con timore, chi
con repulsione, continuano ad essere stregati dal
pifferaio magico Silvio Berlusconi, il
ricchissimo
magnate
dei
mezzi
di
comunicazione che è stato Premier e che forse
sarà eletto nuovamente. Nella corsa alle elezioni
che iniziano oggi [24 febbraio, N.d.T.],
Berlusconi ha promesso di eliminare la tassa
sugli immobili, introdotta dal precedente
governo, che era riuscita a restituire un po’ di
credibilità alle finanze del Paese (e che egli
stesso aveva votato quando è stata introdotta).
Non solo ora la abolirebbe, ma restituirebbe agli
italiani i soldi che hanno pagato l’anno scorso.
Nonostante provenisse da un uomo che ha
ripetutamente fallito nell’intento di trasformare
anche le condizioni politiche ed economiche
più promettenti in qualcosa di vagamente
somigliante al bene collettivo, l’annuncio
ha regalato a Berlusconi un vantaggio
considerevole nei sondaggi di opinione.
Ho vissuto in Italia per 32 anni. Una delle
prime cose che mi ha colpito è stata la relazione
tra azioni e conseguenze – diversa da quella
degli altri Paesi che conosco, gli Usa e il Regno
Unito. Qui, se qualcuno è sorpreso ad abusare
della propria posizione di potere, dare lavoro a
parenti, accettare tangenti o spendere denaro
pubblico per sfizi personali, non solo non pensa
minimamente di dimettersi, ma addirittura si
scaglia contro i moralisti e va avanti come se
niente fosse.
Le statistiche mostrano che l’evasione fiscale
è endemica e più si va a sud più la situazione
peggiora, al punto che nella zona di Napoli i
dentisti dichiarano redditi inferiori a quelli dei
poliziotti. Va da sé che il deficit fiscale deve
essere colmato con prestiti governativi e
aumenti delle tasse, per quelli che le pagano.
Intanto, nonostante lo sport sia palesemente
corrotto, i fan sono sempre più appassionati.
Come proprietario del grande club calcistico
Milan, Berlusconi ha deciso, all’inizio della sua
campagna elettorale, di acquistare la star Mario
Balotelli. Di nuovo, è stato premiato nei
sondaggi di opinione. La costante discrepanza
tra ciò che sarebbe legittimo aspettarsi e quello
che accade realmente non è una novità.
Nel 1869, durante un tour in Italia, Mark Twain
Savona Giovedì 9 Maggio 2013
Fondato nel 2012 – Anno II NUMERO 43
scrisse: “Non riesco a capire come un governo
così corrotto riesca ad avere stazioni ferroviarie
così sfarzose”. Le cose non sono cambiate.
L’Italia ha recentemente completato il servizio
ferroviario più veloce d’Europa. Si possono
percorrere le 360 miglia da Milano a Roma in
appena 2 ore e 45 minuti, senza fermate. In una
nazione con un debito spaventoso, questa
magnifica impresa ingegneristica è costata 150
miliardi di euro (circa 200 miliardi di dollari).
Nessuno sembra sapere da dove proviene
l’investimento, o come sarà pagato il progetto.
Una cosa è certa, gran parte del denaro che
legalmente doveva essere destinato a servizi
locali è stato destinato al progetto dell’alta
velocità. Per permettere a pochi di andare
veloce, orde di lavoratori arrancano verso
l’ufficio in treni sporchi e sovraffollati. Ma
quello che importa è la scintillante immagine di
progresso trasmessa da questo servizio.
Benito Mussolini, che forse è stato il primo
grande propagandista dell’era moderna, aveva
capito perfettamente la psicologia italiana.
“E’ la fede che muove le montagne perché dà
l’illusione che le montagne si muovano” diceva.
“L’illusione è forse la sola realtà nella vita”.
Il 27 gennaio, durante una cerimonia nel
Giorno nazionale della Memoria delle vittime
dell’Olocausto, Berlusconi ha pensato che fosse
il momento giusto per dire che Mussolini aveva
in realtà fatto molte cose buone e che non era
poi tanto malvagio. È stato premiato con un
altro aumento di popolarità nei sondaggi di
opinione.
L’opinione diffusa di chi si trova al di fuori
dell’Italia è che Berlusconi sia una specie di
clown cattivo e che la vasta maggioranza di
italiani lo rifiuti. Non si riesce a capire come un
uomo al centro di così tanti processi per
corruzione di vario genere, protagonista di un
enorme conflitto di interessi (possiede tre
canali tv nazionali e grandi porzioni
dell’industria editoriale italiana) possa restare
al centro del potere. La risposta, oltre
che nell’apparato giudiziario straordinariamente
lento e complesso e nella mancanza di un vero
(continua a pag. 2)
Bel lavoro Mario!
Ma dovevi continuare
Ja wohl, mein Fuhrer!
ancora per il bene
della grande Germania!
[email protected]
€0
L’ANGOLO DEL RELAX
Il Quizzone
Quali dei tre personaggi dovrebbe essere il
leader della Coalizione di Sinistra per le
prossime elezioni date la sua onestà, la sua
serietà e la sua capacità.
a
b
c
Pier Luigi
Matteo
Pietro
Bersani
Renzi
Gambadilegno
Risposta a fondo pagina
Casini ha affermato che Giulio
Andreotti è stato un grande statista!
Anche Fini ha detto la stessa cosa
di Benito Mussolini, capitto mi hai?
Sindaco Renzi, che rotta facciamo?
Polo Nord o Polo Sud?
Polo della Libertà capitano!
Polo della Liberta …
Risposta: Pietro Gambadilegno
a pag. 2
· Continua da pag. 1
· Cara Gabanelli, ti amo!
a pag. 3
· Anarchici e Anarchia
· L’angolo del mugugno
· Le 10 piaghe
a pag. 4
· Repubblica di Paperopoli
· Vero intenditore
· L’angolo della cucina
· Omaggio a Nico Fidenco
· Una canzone per voi
Anarchici e Anarchia
Se Enrico Malatesta fu l’agitatore instancabile
e l’organizzatore, se Luigi Fabbri fu
l’intellettuale acuto e aperto alle sollecitazioni
di una società in profondo mutamento,
Pietro Gori fu, a cavallo fra ottocento
e novecento, fra i grandi anarchici italiani,
quello che più di ogni altro riuscì a comunicare
all’immaginazione delle masse popolari
la grandezza e la sovversiva originalità
dell’umanesimo anarchico.
La sua vita avventurosa e la tragica e
prematura morte ne hanno a lungo
accompagnato il ricordo, evidenziandone gli
aspetti più romantici, quelli che ne
hanno fatto “il cavaliere dell’ideale” o il
“poeta dell’anarchia”, ma la sua attività
sociale, ben lungi dall’essere improntata
a una approssimativa divulgazione dell’idea
anarchica, fu determinante per il crescere e il
consolidamento fra le classi subalterne di una
volontà di rivolta cosciente e di emancipazione
solidale. La sintesi fra il solido pensatore,
l’agitatore irrequieto e il comunicatore di
straordinaria grandezza, contribuì alla nascita
di un mito duraturo che appartenne,
trasversalmente, non solo agli anarchici della
“sua” Toscana, ma a tutti coloro che aspirarono
e lottarono, col pensiero e con l’azione, per
l’edificazione di una società in cui giustizia e
libertà non fossero parole vuote destinate a
pochi, ma i principi fondamentali della vita
collettiva. Un mito, quello di Pietro Gori,
consolidatosi nella convergenza fra il suo
percorso di vita, “cristianamente” dedicato agli
oppressi, e quello di larghi strati popolari che
trovavano finalmente, nella sua azione, lo
strumento della propria emancipazione. Simile
alla dedizione dei contadini reggiani per
Camillo Prampolini, o delle mondine di
Molinella per Luigi Massarenti, l’amore che i
minatori dell’Elba portarono a Gori spiega più e
meglio di tanti discorsi quanto profondamente
incisero, in quegli anni, le idee di libertà
dell’anarchia.
Nato a Messina nel 1865 da genitori toscani e
laureatosi a Pisa in giurisprudenza, ben presto
inizia la propria attività di propagandista del
pensiero anarchico, spesso affiancata da quella
di avvocato negli innumerevoli processi che
vedono altri anarchici sul banco degli accusati.
Il primo arresto, con condanna a un anno di
carcere, è del 1890 e successivamente le
numerose sentenze a suo carico (tutte
comminate per reati d’opinione) lo porteranno
ad affrontare più e più volte l’esilio, ora nel nord
dell’Europa, ora nelle Americhe. Nel 1891 è al
congresso anarchico di Capolago, dove vengono
gettate le basi del partito socialista anarchico
rivoluzionario, e nel 1892 partecipa a Genova ai
lavori del Congresso che vede riunite le Società
Operaie di tutta Italia, dove, con la nascita del
partito socialista italiano, si consuma
definitivamente la separazione fra le due scuole
del socialismo, quella anarchica, rivoluzionaria
e antiparlamentare e quella socialdemocratica,
riformista e parlamentare. Costretto nel 1894 ad
abbandonare l’Italia, ripara dapprima in
Svizzera (quando il governo elvetico lo
espellerà su pressioni dello stato italiano
compone la famosissima Addio a Lugano) poi in
Belgio e Olanda e infine a Londra, dove entra in
contatto con il principe anarchico Kropotkin e la
combattiva Louise Michel, eroina della Comune
di Parigi. Da Londra passa negli Stati Uniti dove
svolge, nella numerosa colonia italoamericana,
L’angolo del “Mugugno”
Qualcuno ci ha detto che …
una intensissima attività di pubblicista e
conferenziere. È soprattutto grazie a questa sua
presenza, e a quella quasi contemporanea di
Malatesta, che si consolida in America fra gli
immigrati italiani un forte e duraturo movimento
anarchico.
Dopo una breve parentesi in patria, una nuova
condanna a 12 anni di galera lo risospinge
all’estero, questa volta in Argentina (dove fonda
l’importante rivista scientifica in spagnolo
Criminalogia moderna), poi in Cile, Uruguay e
Brasile. Rientrato in Italia grazie ad una
amnistia, nel 1903 fonda, assieme a Luigi Fabbri
la rivista Il Pensiero, che nei suoi otto anni di
esistenza sarà un punto di riferimento costante e
imprescindibile dell’anarchismo organizzatore.
Gli ultimi anni di vita, ormai minata dalla
tubercolosi, ne vedono notevolmente ridotta
l’attività, ma nonostante il male che ne fiacca
tragicamente le forze, cerca ancora, quando
possibile, di dare il suo contributo alla causa. Un
ultimo giro di conferenze in Romagna e nelle
Marche, la sistemazione dei suoi numerosissimi
scritti, sono gli ultimi segni del suo lavoro.
Si spegne a Porto Ferraio, nell’amatissima
isola d’Elba, nel gennaio del 1811.
Qui sono riprodotte, da un bellissimo romanzo
di Angelo Toninelli, le pagine che descrivono i
suoi funerali, ultima grandiosa manifestazione
di affetto del popolo toscano a Pietro Gori. Sono
pagine a mio parere straordinarie, non solo per
come riescono a riportare nella loro esattezza
storica i momenti delle esequie, ma perché
descrivono con una immediatezza quasi
“contemporanea” il grande attaccamento che le
popolazioni elbane e della Versilia portavano al
loro paladino, a quella figura che ai loro occhi
aveva sempre rappresentato quanto di più caro,
nobile e solidale potesse esserci.
Qualcuno ci ha detto che l’Europa Unita
sarebbe stata l’unica soluzione per essere
competitivi sui mercati internazionali, qualcuno
se ne è accorto? Io noto solo l’arroganza,
un po’ nazista dei tedeschi e la giacobina
presunzione di grandezza dei francesi.
Qualcuno ci ha detto che l’Euro era l’unico
modo per rafforzare questa Europa. A me pare
che la moneta unica, da quando esiste, abbia
favorito un forte aumento incontrollato di
prezzi e tariffe, altro che balle!
Qualcuno ci ha detto che la Chiesa è al
servizio dei fedeli e dei non fedeli nella
speranza di riportarli all’ovile. L’unica sua
speranza, direi certezza, è quella di riempire le
tasche del clero di vile denaro.
Qualcuno ci ha detto che lo sport nobilita
l’uomo e lo forma. Se vediamo l’ambiente del
calcio, del tennis e di altri sport “ricchi”
notiamo che l’unica formazione è quella di
nuovi e pingui conti in banca.
Qualcuno ci ha detto che i politici sono
l’espressione di chi li elegge. Mi rifiuto di
pensare di essere espressione di Bersani solo
perché, pur turandomi il naso, ho votato il suo
schieramento, non certo il PD.
Qualcuno ci ha detto che il PD sarebbe
sorto sulle ceneri del PCI di molti lustri fa. Se
fossi credente la riterrei una bestemmia, ma
non essendolo la ritengo solo un’idiozia.
Qualcuno ci ha detto che Silvio Berlusconi
non sarà mai Presidente della Repubblica, in
affetti ogni volta che viene rieletto il capo dello
Stato lui non ha la maggioranza, almeno in
questo siamo fortunati, dopo Presidenti con
mogli birichine, quelli troppo amanti del vino,
Massimo Ortalli quelli troppo partigiani, quelli troppo bancari e
quelli troppo ex-comunisti, ci sarebbe mancato
pur quello attualmente giullare.
Qualcuno ci ha detto che gli Stati Uniti
d’America sono grandi esportatori di “libertà”
e “democrazia”, sarà, ma per me le uniche
cose genuine esportate sono i jeans e la Coca
Cola, ma sono veramente genuine?
a cura di V. R.
.
Repubblica delle Banane
Le 10 piaghe
Se si intervenisse su questi punti si
riempirebbero le casse dello stato.
Certo, ma chi si vuole
scontrare con i poteri forti?
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Finanziamento dei Partiti
Finanziamento dell’Informazione
Finanziamento della Chiesa Cattolica
Evasione fiscale
Elusione fiscale
Pensioni d’oro
Stipendi d’oro
Spese militari
Collusione Politica-mafie
Giustizia
a cura di V. R.
lasciato alla fantasia del lettore
Repubblica di Paperopoli
Io sono un ciucio!
Noi della Repubblica di Paperopoli abbiamo
visto succedere l’imponderabile. Alla fine degli
anni ‘70 siamo stati colpiti dal famigerato
compromesso storico fra i due maggiori partiti
paperopolesi, quello tradizionale di centro da
sempre al governo e quello dell’opposizione di
sinistra sempre più orfano dei finanziamenti
provenienti dall’estremo Est: la storia narra che
ci “massacrarono” in tutti i modi. Quello che
accade dopo è meglio dimenticarlo. Non
possiamo dimenticare invece l’ultimo governo
tecnico creato per “salvare Paperopoli” le cui
scelte ci hanno ulteriormente impoverito a
favore dei soliti noti: banche, finanziarie,
multinazionali, Vaticano, grossi imprenditori,
politici e similar “gaglioffi”. Cosa grave è che
le inique scelte fatte dal suddetto governo sono
state approvate sia dalla destra liberista, e ciò
non stupisce, ha trovato chi ha fatto il loro
sporco lavoro, sia della sinistra e questo invece
stupisce: l’approvazione di provvedimenti che a
definire “criminali” si fa grave torto alla Banda
Bassotti e a Pietro Gambadilegno. Pare che, al
di là della paura di governare e prendere o
decisioni impopolari o non gradite ai poteri
forti, un altro fattore abbia inciso: il salvataggio
da parte del governo del Monte Paschi di
Paperopoli. Nel mentre la Destra, piano piano, si
è rifatta una verginità (politica) e al momento
opportuno ha tolto la fiducia a questo governo,
la sinistra come sempre ha assunto una
posizione di attesa: quella ad angolo retto, solo
che il culo era, come sempre, il nostro. Poi si è
votato e tutti sanno come è andata a finire, un
simpatico, no contest. Ma fra i due contendenti
Gastone Paperone (destra) e Paolino Paperino
(sinistra) è spuntato il Grillo parlante e …
Poi Paperino ha tentato un governo con tal
Grillo che con il suo schieramento avrebbe
fornito i voti mancanti per una forte
maggioranza ma avrebbe avuto in cambio solo
briciole sul programma. A questo tragico punto
il nuovo (?) e giovanissimo Presidente di
Paperopoli, Archimede Pitagorico, appena
rieletto, ha partorito il più grande aborto che la
storia mai ricordi: un governo sinistra-destra,
con la destra quasi compatta e la sinistra che
perde i pezzi non solo alle sue estremità ma
bensì anche al suo interno. Tutti sapevano che
sarebbe finita così tranne gli imbecilli.
Complimenti Presidente!
V. R.
Se lo sapevano tutti tranne
gli imbecilli a Paperopoli
lo sapevano in pochi!!!
Mi sono dimesso da Premier incaricato,
da leader della coalizione, da Segretario
del PD. Cosa vorranno ancora da me,
le dimissioni anche da uomo?
Calma compagno, non puoi
dimetterti da ciò che non sei!
Tu sei un ciucio! Lui è …
Noi siamo un in … ciucio!
Involtini di San Daniele “Argenteuil”
Per 4 persone
Dodici punte di punte di asparagi, ½ l di
acqua acidulata con poco aceto e q. b. di sale,
dodici fette sottili di prosciutto crudo San
Daniele, eventualmente un mazzetto di rucola
condita i salsa citronette.
Cuocere al dente gli asparagi nella loro acqua,
farli raffreddare, fasciarli con il prosciutto crudo
e disporli a ruota in un piatto tondo di portata,
in modo facoltativo su un letto di rucola
bagnata con mezzo bicchiere di salsa citronette
(emulsione di olio extravergine e succo di
limone in pari quantità e q. b. di sale e pepe).
Servire con l’accompagnamento di un vino
bianco come il Cortese del Piemonte.
a cura di V. R.
La ricetta è stata tratta dal menu di “un esame
di cucina” del ristorante aggregato alla “Scuola
Alberghiera Professionale Regionale” di Celle
Ligure.
$
Vero intenditore
Apprendiamo, ma molti già lo sapevano ed
Un po’ di Cocktail
io sono tra questi, che, circa due anni e mezzo
Classici
fa il Genoa aveva praticamente acquistato
Lewandowski che ha fatto quattro gol al Real Garibaldi
Madrid ma il giocatore era stato bocciato dal ♠ Succo di arancia 7/10
delinquente scemo, grande intenditore di ♠ Campari 3/10
calciatori oltre che di combine e di vendite, con
Servire direttamente in tumbler con ghiaccio
la motivazione di essere troppo magro e poco guarnendo con fettina di arancia.
adatto. Questa bella pensata è però al secondo
$
posto tra le stupidate, la prima, inarrivabile,
Personali
era stata, ai tempi del Como, di bocciare
nientemeno che Messi (proprio quello del Arancia Daiquiri Ambrato
Barcellona). Del resto uno che compra ♥ Rum ambrato 6/10
Papawaigo ed Olivera definendoli due ottimi ♥ Sciroppo di arancia 3/10
giocatori ......
♥ Succo di limone 1/10
Dottor A. C.
Preparare in mixing-glass e servire in oldfashioned con cubetti di ghiaccio guarnendo
Voto PD per togliermi
con fettina di arancia.
Berlusconi dalla “palle”!
a cura di V. R
Con le mie lacrime – Rolling Stones
Sbagliato, dovevi votare
Beppe Grillo, eliminavi
anche il PDL!!!
Omaggio a Nico Fidenco
1. Il mondo di Suzie Wong
N. Minetti, M. V. Brambilla, A. Mussolini
2. Come nasce un amore
Mario Balotelli e Adriano Galliani
3. Non finirò di amarti
Duo Silvio Berlusconi & Nicole Minetti
4. Se mi perderai
Nichi Vendola & “Il PD”
5. Con te sulla spiaggia
Silvio Berlusconi e Mara Carfagna
6. La voglia di ballare
Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo
7. L’uomo che non sapeva amare
Renato Brunetta
8. Tornerai Suzie
Nicole Minetti
a cura di V. R.
1966
(Jagger, Reith, Loog, Richard)
Il sole sta per tramontare,
dei bimbi corrono a giocare,
bimbi che sorridono,
ed io son qui
con le mie lacrime così.
Con la ricchezza io potrei
comprare quello che vorrei,
non la gioia semplice
perciò son qui
con le mie lacrime così.
Il sole sta per tramontare,
un altro giorno se ne va,
tutti si divertono
ed io son qui
con le mie lacrime così.
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“Con le mie lacrime”, il cui titolo in inglese
è “As tears go by”, fu l'unica canzone
interpretata in italiano dai “Rolling Stones” e
ripresa nello stesso periodo da un complesso
conosciuto da pochi, ma molto professionale
quello de “I Da Polenta”. Altri ottimi
interpreti furono “Bruno Castiglia & I Bisonti,
I” Koala” e più di recente il compianto Ivan
Graziani.
Inutile dire che la presenza di questa canzone
nella rubrica è dovuta sia alla sua stupenda
musica e alle parole del suo testo, breve ma
efficace, sia ai ricordi che riesce ancora a
suscitare in me da quel lontano 24 luglio
dell’estate nell’anno 1966.
a cura di V. R.