IO NON VOTO NEWS 43
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IO NON VOTO NEWS 43
In Italia l’illusione è la sola realtà (continua da pag. 1) giornalismo indipendente, è negli istinti politici di Berlusconi, che si combinano perfettamente con l’ostinazione collettiva a non affrontare la verità, che a sua volta va di pari passo con il profondo timore che un leader più serio potrebbe chiedere troppo ai cittadini. Una delle cose che Berlusconi ha promesso è un condono per gli evasori fiscali. Solo in una nazione dove l’evasione fiscale è endemica ci si può rivolgere agli evasori, a discapito di coloro che invece pagano le tasse. Il contrario di Berlusconi potrebbe essere il Premier provvisorio Mario Monti, un professore di economia diventato Presidente del Consiglio senza elezioni alla fine del 2011, nel mezzo della crisi euro. Gli osservatori stranieri sono convinti che Monti abbia fatto un buon lavoro e meriti di essere rieletto. Un ragionamento ingenuo. Molti italiani sono convinti (e io sono d’accordo) che il professore non abbia fatto altro che cedere alle pressioni di Berlino, tagliando la spesa dove era più facile e tassando tutti senza guardare ai redditi. La sua campagna elettorale, basata su una retorica di rigida serietà, è stata deludente. Un mio collega ha commentato che se tanto dobbiamo farci derubare dal governo, meglio l’intrattenitore che il pedante. Un intrattenitore che sta cercando di sfruttare la situazione è Beppe Grillo, un vivace blogger ex-comico diventato politico, il cui Movimento Cinque Stelle propone di scacciare l’ordine politico corrotto e promette un’utopia di stipendi per i disoccupati e una settimana lavorativa di 30 ore. Lo stile di Grillo è così demagogico e il suo partito così dipendente dal suo carisma provocatorio, che il 20% dell’elettorato che pare stia per votarlo deve aver deciso che semplicemente non importa se il paese diventerà ingovernabile dopo le elezioni. O forse i cittadini sentono che ormai non c’è più niente da fare, tanto grande è il potere esercitato sull’Italia dalla UE: di conseguenza, non importa chi voteranno. Saranno gli effetti di secoli di paternalismo cattolico e di promesse elettorali incoscienti, ma nessuno sembra concepire una serie pratica di riforme in grado di portare il paese dalla situazione attuale a quella desiderata. Al suo posto ci sono preghiere e fantasie fiscali. Mussolini rielaborò in un secondo momento le sue teorie sull’illusione dichiarando: “E’ impossibile ignorare la realtà, per quanto triste”. Con l’avvicinarsi delle elezioni, c’è da chiedersi quanto l’Italia sia vicina al momento in cui non sarà più possibile negare tutto. Immagino Berlusconi che viene rieletto, il crollo del mercato azionario e il conseguente sfacelo della credibilità internazionale dell’Italia che lo costringerebbe a farsi da parte nel giro di pochi giorni. Ma forse, dopotutto, le sciagure del paese verranno attribuite alle perversa finanza internazionale. Un concetto che non viene mai preso in considerazione è che sono stati commessi errori molto gravi, o che forse bisognerebbe adeguarsi ad una realtà in cui l’iniziativa economica, e con essa il capitale di investimento, si è spostata decisamente ad est. Quasi tutti i programmi politici italiani esprimono il desiderio di un ritorno al passato, invece di cercare di capire quale sia il posto del paese in un mondo che non è più quello di una volta. 24 febbraio 2013 Cara Gabanelli, ti amo! Report ci racconta come far uscire l’Italia dal disastro. Nella puntata dedicata all’economia alternativa il team della Gabanelli ci racconta idee realizzate da gente che vede il mondo da un altro punto di vista. Qual è il primo problema dell’economia oggi? Che non ci sono soldi, le banche non fanno credito e le aziende pagano con ritardi enormi. E migliaia di imprese falliscono. Ecco che in Francia, a Nantes, 290 mila abitanti, il comune con la banca municipale e Massimo Amato, docente della Bocconi, hanno creato un sistema di compensazione di crediti tra imprese. Cioè chi vende segna l’incasso su un conto virtuale nella banca municipale. E può immediatamente usarlo per pagare un’altra azienda. E’ una banca che non maneggia denaro ma organizza lo scambio di crediti. E, aggiungo io, un sistema simile funziona in Svizzera dal 1934, il Wir, una moneta complementare, emessa da una banca vera, riconosciuta dallo Stato. Il Wir non dà interessi, non è trasformabile in franchi. Si usa per pagare forniture di 60 mila aziende che aderiscono al Wir. E queste imprese pagano una parte del salario ai dipendenti in Wir. E con questi soldi si possono comprare a prezzo scontato migliaia di prodotti che vengono offerti nelle fiere del Wir. Infine, ottenere un prestito in Wir è molto più facile. Il giro d’affari in Wir nel 2011 è stato di più di 3 miliardi di euro, con un utile netto distribuito agli azionisti di 9 milioni. Poi ci sono aziende che mettono in bilancio una nuova voce: il Bene Pubblico. Si tratta di imprenditori che hanno firmato un protocollo che prevede un impegno a migliorare le condizioni di vita sul territorio e a offrire ai dipendenti particolari condizioni di lavoro, con una distanza stabilita tra il salario minimo e quello massimo dei manager, che non può superare le 20 volte. Una logica simile a quella del commercio etico. Ci sono ormai milioni di persone che vogliono acquistare prodotti che non contengono il veleno di condizioni di lavoro e di vita disumane. L’idea è che sempre più persone, preferiranno merci che contengono Bene Pubblico. Una nuova strategia imprenditoriale che punta sull’immagine globale dell’azienda. Agnelli parlava di Qualità Totale. Poi non l’hanno fatto. Questi imprenditori stanno alzando l’asticella della Qualità Totale. E sono migliaia. So già che qualcuno sta pensando: sono cose di nicchia, non funzionano sui grandi numeri. La novità che ci racconta Report è proprio questa: Occupy Wall Street dice: visto che le banche hanno causato la crisi con la loro ingordigia noi non vogliamo più mettere i nostri soldi nelle mani di questa gente che poi li usa per speculare e distruggere l’economia. Non è un discorso nuovo, lo ripetiamo da anni che voti ogni volta, che fai la spesa. La novità è che nel giro di poche settimane sono stati ritirati dalle banche speculative 46 miliardi di dollari!!! Soldi che sono stati trasferiti nelle banche etiche. Quando metti insieme 46 miliardi di dollari non sei più un fenomeno di nicchia. Una parte di queste aziende è nata dalla disperazione di lavoratori gettati sul lastrico. Report cita 250 aziende argentine che danno da vivere a 10 mila persone, con salari molto più alti della media, e investono nel quartiere dove sono situate, creando scuole, spazi culturali, Tim Parks azioni solidali. Italiano, popolo bue! IO NON VOTO NEWS e se proprio devo … Voto Beppe Grillo [email protected] Roberto, piano con gli insulti! Casi del genere ce ne sono migliaia in tutto il mondo. Ma la terza gamba di questo movimento è la nascita di sistemi energetici autogestiti. Intere cittadine tedesche gestiscono direttamente le linee elettriche. Grazie a particolari contatori presenti in tutte le case segnalano ai cittadini quando il prezzo è più conveniente (e quindi usi la lavatrice). Volkswagen sta realizzando un esperimento con 100 mila impianti domestici che usano il motore di una Polo alimentato a gas che pro= duce calore e elettricità contemporaneamente. Si prevede di vendere milioni di queste caldaie nei prossimi anni. Volkswagen non ne avrebbe bisogno visto che le sue vendite di auto stanno andando a gonfie vele: più 10,5% nel primo trimestre 2012. Volkswagen paga gli operai il doppio di Fiat e va a gonfie vele! Ironia della sorte il generatore/caldaia Volkswagen discende da un’idea Fiat degli anni ’80, il Totem. Non l’hanno capita (Marchionne grande manager?). Intanto in Germania stanno organizzandosi per la rivoluzione delle auto elettriche, un giro d’affari di 200 miliardi di euro. 10 milioni di auto che si ricaricano di notte quando l’energia costa meno e poi ti permettono di rivendere l’energia accumulata nelle batterie, nelle ore di punta dei consumi, dalle 11 alle 15, quando l’energia costa di più e tu sei al lavoro e quindi non stai usando l’auto. Usciremo dalla crisi grazie a un movimento che nasce dal basso, dai consumatori che vogliono comprare un altro modello di sviluppo, da imprenditori che voglio produrre Bene Comune, dai lavoratori che decidono di autogestire le aziende, dai cittadini che si consorziano per produrre energia. E sono tutte cose che un partito italiano non realizzerà mai per te. Se le vuoi te le devi costruire. 3 maggio 2012 di Jacopo Fo Volkswagen più 10,5% nel primo trimestre 2012. Paga gli operai il doppio di Fiat e va a gonfie vele! Perbacco! Però questa non ha ne Marchionne, ne la famiglia Agnelli da mantenere! Perdinci! New York Tim e: In Italia l’illusione è la sola realtà Ci vuole un certo talento per vivere in uno stato di serena negazione, per rimanere perfettamente calmi pur essendo sempre più vicini all’orlo del precipizio. Di tutti i talenti per cui sono famosi gli italiani, forse il più importante è proprio questa disinvolta noncuranza. La loro economia è in profonda recessione, sono incapaci di competere economicamente con i loro vicini, eppure continuano ad andare avanti come se niente fosse, come se bastasse un tocco di bacchetta magica per risolvere ogni piccolo inconveniente nella loro dolce vita. In particolare gli italiani, chi con timore, chi con repulsione, continuano ad essere stregati dal pifferaio magico Silvio Berlusconi, il ricchissimo magnate dei mezzi di comunicazione che è stato Premier e che forse sarà eletto nuovamente. Nella corsa alle elezioni che iniziano oggi [24 febbraio, N.d.T.], Berlusconi ha promesso di eliminare la tassa sugli immobili, introdotta dal precedente governo, che era riuscita a restituire un po’ di credibilità alle finanze del Paese (e che egli stesso aveva votato quando è stata introdotta). Non solo ora la abolirebbe, ma restituirebbe agli italiani i soldi che hanno pagato l’anno scorso. Nonostante provenisse da un uomo che ha ripetutamente fallito nell’intento di trasformare anche le condizioni politiche ed economiche più promettenti in qualcosa di vagamente somigliante al bene collettivo, l’annuncio ha regalato a Berlusconi un vantaggio considerevole nei sondaggi di opinione. Ho vissuto in Italia per 32 anni. Una delle prime cose che mi ha colpito è stata la relazione tra azioni e conseguenze – diversa da quella degli altri Paesi che conosco, gli Usa e il Regno Unito. Qui, se qualcuno è sorpreso ad abusare della propria posizione di potere, dare lavoro a parenti, accettare tangenti o spendere denaro pubblico per sfizi personali, non solo non pensa minimamente di dimettersi, ma addirittura si scaglia contro i moralisti e va avanti come se niente fosse. Le statistiche mostrano che l’evasione fiscale è endemica e più si va a sud più la situazione peggiora, al punto che nella zona di Napoli i dentisti dichiarano redditi inferiori a quelli dei poliziotti. Va da sé che il deficit fiscale deve essere colmato con prestiti governativi e aumenti delle tasse, per quelli che le pagano. Intanto, nonostante lo sport sia palesemente corrotto, i fan sono sempre più appassionati. Come proprietario del grande club calcistico Milan, Berlusconi ha deciso, all’inizio della sua campagna elettorale, di acquistare la star Mario Balotelli. Di nuovo, è stato premiato nei sondaggi di opinione. La costante discrepanza tra ciò che sarebbe legittimo aspettarsi e quello che accade realmente non è una novità. Nel 1869, durante un tour in Italia, Mark Twain Savona Giovedì 9 Maggio 2013 Fondato nel 2012 – Anno II NUMERO 43 scrisse: “Non riesco a capire come un governo così corrotto riesca ad avere stazioni ferroviarie così sfarzose”. Le cose non sono cambiate. L’Italia ha recentemente completato il servizio ferroviario più veloce d’Europa. Si possono percorrere le 360 miglia da Milano a Roma in appena 2 ore e 45 minuti, senza fermate. In una nazione con un debito spaventoso, questa magnifica impresa ingegneristica è costata 150 miliardi di euro (circa 200 miliardi di dollari). Nessuno sembra sapere da dove proviene l’investimento, o come sarà pagato il progetto. Una cosa è certa, gran parte del denaro che legalmente doveva essere destinato a servizi locali è stato destinato al progetto dell’alta velocità. Per permettere a pochi di andare veloce, orde di lavoratori arrancano verso l’ufficio in treni sporchi e sovraffollati. Ma quello che importa è la scintillante immagine di progresso trasmessa da questo servizio. Benito Mussolini, che forse è stato il primo grande propagandista dell’era moderna, aveva capito perfettamente la psicologia italiana. “E’ la fede che muove le montagne perché dà l’illusione che le montagne si muovano” diceva. “L’illusione è forse la sola realtà nella vita”. Il 27 gennaio, durante una cerimonia nel Giorno nazionale della Memoria delle vittime dell’Olocausto, Berlusconi ha pensato che fosse il momento giusto per dire che Mussolini aveva in realtà fatto molte cose buone e che non era poi tanto malvagio. È stato premiato con un altro aumento di popolarità nei sondaggi di opinione. L’opinione diffusa di chi si trova al di fuori dell’Italia è che Berlusconi sia una specie di clown cattivo e che la vasta maggioranza di italiani lo rifiuti. Non si riesce a capire come un uomo al centro di così tanti processi per corruzione di vario genere, protagonista di un enorme conflitto di interessi (possiede tre canali tv nazionali e grandi porzioni dell’industria editoriale italiana) possa restare al centro del potere. La risposta, oltre che nell’apparato giudiziario straordinariamente lento e complesso e nella mancanza di un vero (continua a pag. 2) Bel lavoro Mario! Ma dovevi continuare Ja wohl, mein Fuhrer! ancora per il bene della grande Germania! [email protected] €0 L’ANGOLO DEL RELAX Il Quizzone Quali dei tre personaggi dovrebbe essere il leader della Coalizione di Sinistra per le prossime elezioni date la sua onestà, la sua serietà e la sua capacità. a b c Pier Luigi Matteo Pietro Bersani Renzi Gambadilegno Risposta a fondo pagina Casini ha affermato che Giulio Andreotti è stato un grande statista! Anche Fini ha detto la stessa cosa di Benito Mussolini, capitto mi hai? Sindaco Renzi, che rotta facciamo? Polo Nord o Polo Sud? Polo della Libertà capitano! Polo della Liberta … Risposta: Pietro Gambadilegno a pag. 2 · Continua da pag. 1 · Cara Gabanelli, ti amo! a pag. 3 · Anarchici e Anarchia · L’angolo del mugugno · Le 10 piaghe a pag. 4 · Repubblica di Paperopoli · Vero intenditore · L’angolo della cucina · Omaggio a Nico Fidenco · Una canzone per voi Anarchici e Anarchia Se Enrico Malatesta fu l’agitatore instancabile e l’organizzatore, se Luigi Fabbri fu l’intellettuale acuto e aperto alle sollecitazioni di una società in profondo mutamento, Pietro Gori fu, a cavallo fra ottocento e novecento, fra i grandi anarchici italiani, quello che più di ogni altro riuscì a comunicare all’immaginazione delle masse popolari la grandezza e la sovversiva originalità dell’umanesimo anarchico. La sua vita avventurosa e la tragica e prematura morte ne hanno a lungo accompagnato il ricordo, evidenziandone gli aspetti più romantici, quelli che ne hanno fatto “il cavaliere dell’ideale” o il “poeta dell’anarchia”, ma la sua attività sociale, ben lungi dall’essere improntata a una approssimativa divulgazione dell’idea anarchica, fu determinante per il crescere e il consolidamento fra le classi subalterne di una volontà di rivolta cosciente e di emancipazione solidale. La sintesi fra il solido pensatore, l’agitatore irrequieto e il comunicatore di straordinaria grandezza, contribuì alla nascita di un mito duraturo che appartenne, trasversalmente, non solo agli anarchici della “sua” Toscana, ma a tutti coloro che aspirarono e lottarono, col pensiero e con l’azione, per l’edificazione di una società in cui giustizia e libertà non fossero parole vuote destinate a pochi, ma i principi fondamentali della vita collettiva. Un mito, quello di Pietro Gori, consolidatosi nella convergenza fra il suo percorso di vita, “cristianamente” dedicato agli oppressi, e quello di larghi strati popolari che trovavano finalmente, nella sua azione, lo strumento della propria emancipazione. Simile alla dedizione dei contadini reggiani per Camillo Prampolini, o delle mondine di Molinella per Luigi Massarenti, l’amore che i minatori dell’Elba portarono a Gori spiega più e meglio di tanti discorsi quanto profondamente incisero, in quegli anni, le idee di libertà dell’anarchia. Nato a Messina nel 1865 da genitori toscani e laureatosi a Pisa in giurisprudenza, ben presto inizia la propria attività di propagandista del pensiero anarchico, spesso affiancata da quella di avvocato negli innumerevoli processi che vedono altri anarchici sul banco degli accusati. Il primo arresto, con condanna a un anno di carcere, è del 1890 e successivamente le numerose sentenze a suo carico (tutte comminate per reati d’opinione) lo porteranno ad affrontare più e più volte l’esilio, ora nel nord dell’Europa, ora nelle Americhe. Nel 1891 è al congresso anarchico di Capolago, dove vengono gettate le basi del partito socialista anarchico rivoluzionario, e nel 1892 partecipa a Genova ai lavori del Congresso che vede riunite le Società Operaie di tutta Italia, dove, con la nascita del partito socialista italiano, si consuma definitivamente la separazione fra le due scuole del socialismo, quella anarchica, rivoluzionaria e antiparlamentare e quella socialdemocratica, riformista e parlamentare. Costretto nel 1894 ad abbandonare l’Italia, ripara dapprima in Svizzera (quando il governo elvetico lo espellerà su pressioni dello stato italiano compone la famosissima Addio a Lugano) poi in Belgio e Olanda e infine a Londra, dove entra in contatto con il principe anarchico Kropotkin e la combattiva Louise Michel, eroina della Comune di Parigi. Da Londra passa negli Stati Uniti dove svolge, nella numerosa colonia italoamericana, L’angolo del “Mugugno” Qualcuno ci ha detto che … una intensissima attività di pubblicista e conferenziere. È soprattutto grazie a questa sua presenza, e a quella quasi contemporanea di Malatesta, che si consolida in America fra gli immigrati italiani un forte e duraturo movimento anarchico. Dopo una breve parentesi in patria, una nuova condanna a 12 anni di galera lo risospinge all’estero, questa volta in Argentina (dove fonda l’importante rivista scientifica in spagnolo Criminalogia moderna), poi in Cile, Uruguay e Brasile. Rientrato in Italia grazie ad una amnistia, nel 1903 fonda, assieme a Luigi Fabbri la rivista Il Pensiero, che nei suoi otto anni di esistenza sarà un punto di riferimento costante e imprescindibile dell’anarchismo organizzatore. Gli ultimi anni di vita, ormai minata dalla tubercolosi, ne vedono notevolmente ridotta l’attività, ma nonostante il male che ne fiacca tragicamente le forze, cerca ancora, quando possibile, di dare il suo contributo alla causa. Un ultimo giro di conferenze in Romagna e nelle Marche, la sistemazione dei suoi numerosissimi scritti, sono gli ultimi segni del suo lavoro. Si spegne a Porto Ferraio, nell’amatissima isola d’Elba, nel gennaio del 1811. Qui sono riprodotte, da un bellissimo romanzo di Angelo Toninelli, le pagine che descrivono i suoi funerali, ultima grandiosa manifestazione di affetto del popolo toscano a Pietro Gori. Sono pagine a mio parere straordinarie, non solo per come riescono a riportare nella loro esattezza storica i momenti delle esequie, ma perché descrivono con una immediatezza quasi “contemporanea” il grande attaccamento che le popolazioni elbane e della Versilia portavano al loro paladino, a quella figura che ai loro occhi aveva sempre rappresentato quanto di più caro, nobile e solidale potesse esserci. Qualcuno ci ha detto che l’Europa Unita sarebbe stata l’unica soluzione per essere competitivi sui mercati internazionali, qualcuno se ne è accorto? Io noto solo l’arroganza, un po’ nazista dei tedeschi e la giacobina presunzione di grandezza dei francesi. Qualcuno ci ha detto che l’Euro era l’unico modo per rafforzare questa Europa. A me pare che la moneta unica, da quando esiste, abbia favorito un forte aumento incontrollato di prezzi e tariffe, altro che balle! Qualcuno ci ha detto che la Chiesa è al servizio dei fedeli e dei non fedeli nella speranza di riportarli all’ovile. L’unica sua speranza, direi certezza, è quella di riempire le tasche del clero di vile denaro. Qualcuno ci ha detto che lo sport nobilita l’uomo e lo forma. Se vediamo l’ambiente del calcio, del tennis e di altri sport “ricchi” notiamo che l’unica formazione è quella di nuovi e pingui conti in banca. Qualcuno ci ha detto che i politici sono l’espressione di chi li elegge. Mi rifiuto di pensare di essere espressione di Bersani solo perché, pur turandomi il naso, ho votato il suo schieramento, non certo il PD. Qualcuno ci ha detto che il PD sarebbe sorto sulle ceneri del PCI di molti lustri fa. Se fossi credente la riterrei una bestemmia, ma non essendolo la ritengo solo un’idiozia. Qualcuno ci ha detto che Silvio Berlusconi non sarà mai Presidente della Repubblica, in affetti ogni volta che viene rieletto il capo dello Stato lui non ha la maggioranza, almeno in questo siamo fortunati, dopo Presidenti con mogli birichine, quelli troppo amanti del vino, Massimo Ortalli quelli troppo partigiani, quelli troppo bancari e quelli troppo ex-comunisti, ci sarebbe mancato pur quello attualmente giullare. Qualcuno ci ha detto che gli Stati Uniti d’America sono grandi esportatori di “libertà” e “democrazia”, sarà, ma per me le uniche cose genuine esportate sono i jeans e la Coca Cola, ma sono veramente genuine? a cura di V. R. . Repubblica delle Banane Le 10 piaghe Se si intervenisse su questi punti si riempirebbero le casse dello stato. Certo, ma chi si vuole scontrare con i poteri forti? ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ Finanziamento dei Partiti Finanziamento dell’Informazione Finanziamento della Chiesa Cattolica Evasione fiscale Elusione fiscale Pensioni d’oro Stipendi d’oro Spese militari Collusione Politica-mafie Giustizia a cura di V. R. lasciato alla fantasia del lettore Repubblica di Paperopoli Io sono un ciucio! Noi della Repubblica di Paperopoli abbiamo visto succedere l’imponderabile. Alla fine degli anni ‘70 siamo stati colpiti dal famigerato compromesso storico fra i due maggiori partiti paperopolesi, quello tradizionale di centro da sempre al governo e quello dell’opposizione di sinistra sempre più orfano dei finanziamenti provenienti dall’estremo Est: la storia narra che ci “massacrarono” in tutti i modi. Quello che accade dopo è meglio dimenticarlo. Non possiamo dimenticare invece l’ultimo governo tecnico creato per “salvare Paperopoli” le cui scelte ci hanno ulteriormente impoverito a favore dei soliti noti: banche, finanziarie, multinazionali, Vaticano, grossi imprenditori, politici e similar “gaglioffi”. Cosa grave è che le inique scelte fatte dal suddetto governo sono state approvate sia dalla destra liberista, e ciò non stupisce, ha trovato chi ha fatto il loro sporco lavoro, sia della sinistra e questo invece stupisce: l’approvazione di provvedimenti che a definire “criminali” si fa grave torto alla Banda Bassotti e a Pietro Gambadilegno. Pare che, al di là della paura di governare e prendere o decisioni impopolari o non gradite ai poteri forti, un altro fattore abbia inciso: il salvataggio da parte del governo del Monte Paschi di Paperopoli. Nel mentre la Destra, piano piano, si è rifatta una verginità (politica) e al momento opportuno ha tolto la fiducia a questo governo, la sinistra come sempre ha assunto una posizione di attesa: quella ad angolo retto, solo che il culo era, come sempre, il nostro. Poi si è votato e tutti sanno come è andata a finire, un simpatico, no contest. Ma fra i due contendenti Gastone Paperone (destra) e Paolino Paperino (sinistra) è spuntato il Grillo parlante e … Poi Paperino ha tentato un governo con tal Grillo che con il suo schieramento avrebbe fornito i voti mancanti per una forte maggioranza ma avrebbe avuto in cambio solo briciole sul programma. A questo tragico punto il nuovo (?) e giovanissimo Presidente di Paperopoli, Archimede Pitagorico, appena rieletto, ha partorito il più grande aborto che la storia mai ricordi: un governo sinistra-destra, con la destra quasi compatta e la sinistra che perde i pezzi non solo alle sue estremità ma bensì anche al suo interno. Tutti sapevano che sarebbe finita così tranne gli imbecilli. Complimenti Presidente! V. R. Se lo sapevano tutti tranne gli imbecilli a Paperopoli lo sapevano in pochi!!! Mi sono dimesso da Premier incaricato, da leader della coalizione, da Segretario del PD. Cosa vorranno ancora da me, le dimissioni anche da uomo? Calma compagno, non puoi dimetterti da ciò che non sei! Tu sei un ciucio! Lui è … Noi siamo un in … ciucio! Involtini di San Daniele “Argenteuil” Per 4 persone Dodici punte di punte di asparagi, ½ l di acqua acidulata con poco aceto e q. b. di sale, dodici fette sottili di prosciutto crudo San Daniele, eventualmente un mazzetto di rucola condita i salsa citronette. Cuocere al dente gli asparagi nella loro acqua, farli raffreddare, fasciarli con il prosciutto crudo e disporli a ruota in un piatto tondo di portata, in modo facoltativo su un letto di rucola bagnata con mezzo bicchiere di salsa citronette (emulsione di olio extravergine e succo di limone in pari quantità e q. b. di sale e pepe). Servire con l’accompagnamento di un vino bianco come il Cortese del Piemonte. a cura di V. R. La ricetta è stata tratta dal menu di “un esame di cucina” del ristorante aggregato alla “Scuola Alberghiera Professionale Regionale” di Celle Ligure. $ Vero intenditore Apprendiamo, ma molti già lo sapevano ed Un po’ di Cocktail io sono tra questi, che, circa due anni e mezzo Classici fa il Genoa aveva praticamente acquistato Lewandowski che ha fatto quattro gol al Real Garibaldi Madrid ma il giocatore era stato bocciato dal ♠ Succo di arancia 7/10 delinquente scemo, grande intenditore di ♠ Campari 3/10 calciatori oltre che di combine e di vendite, con Servire direttamente in tumbler con ghiaccio la motivazione di essere troppo magro e poco guarnendo con fettina di arancia. adatto. Questa bella pensata è però al secondo $ posto tra le stupidate, la prima, inarrivabile, Personali era stata, ai tempi del Como, di bocciare nientemeno che Messi (proprio quello del Arancia Daiquiri Ambrato Barcellona). Del resto uno che compra ♥ Rum ambrato 6/10 Papawaigo ed Olivera definendoli due ottimi ♥ Sciroppo di arancia 3/10 giocatori ...... ♥ Succo di limone 1/10 Dottor A. C. Preparare in mixing-glass e servire in oldfashioned con cubetti di ghiaccio guarnendo Voto PD per togliermi con fettina di arancia. Berlusconi dalla “palle”! a cura di V. R Con le mie lacrime – Rolling Stones Sbagliato, dovevi votare Beppe Grillo, eliminavi anche il PDL!!! Omaggio a Nico Fidenco 1. Il mondo di Suzie Wong N. Minetti, M. V. Brambilla, A. Mussolini 2. Come nasce un amore Mario Balotelli e Adriano Galliani 3. Non finirò di amarti Duo Silvio Berlusconi & Nicole Minetti 4. Se mi perderai Nichi Vendola & “Il PD” 5. Con te sulla spiaggia Silvio Berlusconi e Mara Carfagna 6. La voglia di ballare Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo 7. L’uomo che non sapeva amare Renato Brunetta 8. Tornerai Suzie Nicole Minetti a cura di V. R. 1966 (Jagger, Reith, Loog, Richard) Il sole sta per tramontare, dei bimbi corrono a giocare, bimbi che sorridono, ed io son qui con le mie lacrime così. Con la ricchezza io potrei comprare quello che vorrei, non la gioia semplice perciò son qui con le mie lacrime così. Il sole sta per tramontare, un altro giorno se ne va, tutti si divertono ed io son qui con le mie lacrime così. $ “Con le mie lacrime”, il cui titolo in inglese è “As tears go by”, fu l'unica canzone interpretata in italiano dai “Rolling Stones” e ripresa nello stesso periodo da un complesso conosciuto da pochi, ma molto professionale quello de “I Da Polenta”. Altri ottimi interpreti furono “Bruno Castiglia & I Bisonti, I” Koala” e più di recente il compianto Ivan Graziani. Inutile dire che la presenza di questa canzone nella rubrica è dovuta sia alla sua stupenda musica e alle parole del suo testo, breve ma efficace, sia ai ricordi che riesce ancora a suscitare in me da quel lontano 24 luglio dell’estate nell’anno 1966. a cura di V. R.