LA DIMENSIONE RELIGIOSA DELL`EDUCAZIONE NELLE SCUOLE

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LA DIMENSIONE RELIGIOSA DELL`EDUCAZIONE NELLE SCUOLE
LA DIMENSIONE RELIGIOSA DELL'EDUCAZIONE
NELLE SCUOLE DELL'INFANZIA DI ISPIRAZIONE CRISTIANA
Premessa
L'obiettivo che vorrei raggiungere, proponendovi queste brevi riflessioni, è di offrire una visione chiara,
organica e sufficientemente completa dei vari problemi connessi con il tema che ci interessa e rispetto al
quale si costata molta disinformazione. Tutto ciò rappresenta, nello stesso tempo, un obiettivo importante
per chi è chiamato a svolgere il ruolo di coordinatore nelle scuole della FISM ed è pure ciò che
ragionevolmente si può sperare di raggiungere in questo seminario.
L'identità della scuola cattolica: problema centrale
II tema dell'identità delle scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana è centrale. Si tratta anzitutto di avere
idee chiare e sicure circa la fisionomia specifica di queste scuole e, in secondo luogo, di riuscire a tradurre
in pratica ciò che viene pensato e dichiarato.
Queste sono scuole dove si vuole realizzare un'educazione dei bambini ispirandosi ai valori del Vangelo,
attraverso:
 la proposta culturale (con le varie e molteplici attività educative che ne derivano) che di fatto viene
offerta dalle singole scuole;
 la testimonianza delle persone che operano in queste scuole.
Coerentemente con quanto appena affermato, l'identità delle scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana
dovrebbe essere colta attraverso:
 ciò che viene dichiarato (nel Progetto educativo, nel POF);
 ciò che viene “insegnato” (la proposta culturale);
 ciò che viene vissuto (la testimonianza personale di chi opera nelle scuole).
La dimensione religiosa: aspetto qualificante l'identità della scuola cattolica
“Dimensione particolarmente importante del progetto educativo della Scuola Cattolica è l'educazione
cristiana e, specificamente, l’insegnamento della religione [corsivo nostro]. Tale dimensione è qualificante
per l'identità della Scuola Cattolica” (CEI, La scuola cattolica, oggi, in Italia, n. 22).
La proposta culturale della scuola di ispirazione cristiana deve dunque caratterizzarsi soprattutto per il
riferimento concreto alla dimensione religiosa della persona, della vita, dell'educazione. Tutto ciò, però,
senza mai dimenticare che qui stiamo parlando di scuola, quindi di un luogo dove si elabora e si trasmette
cultura, un luogo dove si realizza un'educazione il cui “primo fine è la conquista della interiore e spirituale
libertà” (Maritain). Le scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana vogliono aiutare il piccolo dell'uomo a
raggiungere la sua piena formazione umana ispirandosi ai valori del Vangelo, ma conservando sempre il
carattere di scuola. Non va mai dimenticato, infatti, il richiamo della Congregazione per l'educazione
cattolica: “Per comprendere in profondità quale sia la missione specifica della Scuola Cattolica è
opportuno richiamarsi al concetto di ‘scuola’, precisando che se non è ‘scuola’, e della scuola non
riproduce gli elementi caratterizzanti, non può essere scuola ‘cattolica’” (La scuola cattolica, n. 25).
Educazione cristiana e insegnamento della religione cattolica
I vescovi italiani fanno esplicito riferimento a questi due aspetti, i quali sono tra loro distinti (ciò significa
che l’uno non è l’altro) ma nello stesso tempo intrinsecamente congiunti.
L’educazione cristiana rappresenta la finalità generale che la scuola cattolica - pur conservando, come
appena ricordato, il suo carattere di scuola - deve raggiungere, finalità che così viene riassunta in un
documento della Congregazione per l'educazione cattolica: “La Scuola Cattolica si differenzia da ogni altra
scuola che si limita a formare l’uomo, mentre essa si propone di formare il cristiano e di far conoscere ai
non battezzati, attraverso il suo insegnamento e la sua testimonianza, il mistero del Cristo che supera ogni
conoscenza” (La scuola cattolica, n. 47). La proposta educativa della scuola cattolica si fonda su una chiara
e sicura visione antropologica cristiana. L’educazione cristiana fa riferimento quindi ad una dimensione
generale della proposta educativa offerta dalla scuola cattolica, è una sua caratterizzazione generale che si
riferisce al modo con cui viene presentato ogni contenuto educativo e al taglio particolare che si dà a ciò che
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si insegna e a come si insegna.
L’insegnamento della religione cattolica (IRC) rappresenta, a sua volta, un aspetto e un mezzo specifico
che si colloca all'interno della proposta educativa globale offerta dalla scuola cattolica, è parte intrinseca del
suo Progetto educativo e contribuisce, per la sua parte, al raggiungimento di quella educazione cristiana che
tale scuola intende perseguire.
In definitiva, alla caratterizzazione religiosa della scuola di ispirazione cristiana contribuiscono:
 l'educazione cristiana (che contraddistingue tutta la proposta educativa);
 l'insegnamento della religione;
 momenti formativi ed esperienze religiose specifiche (ad esempio esperienze di preghiera).
I primi due aspetti sono necessari al raggiungimento delle finalità che si propone una scuola cattolica; il terzo
è possibile.
L'insegnamento della religione cattolica
Tenendo conto di ciò che è stato appena richiamato, quando ci si chiede come realizzare in concreto la
caratterizzazione religiosa della proposta educativa offerta nelle scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana,
si pongono in realtà tre domande:
 come realizzare una proposta culturale che sia caratterizzata in senso cristiano (vale a dire: una
proposta culturale che si fonda su una filosofia cristiana dell'educazione, che si ispira ad una chiara
antropologia cristiana)?
 come deve essere pensato e realizzato un insegnamento della religione che risponda alle
caratteristiche di una scuola cattolica e, in particolare, di una scuola dell'infanzia che si spira ai valori
cristiani?
 come e a quali condizioni si possono realizzare momenti formativi ed esperienze religiose specifiche, i
quali tengano conto delle concrete situazioni in cui si trovano le scuole dell'infanzia FISM e rispettino la
libertà di coscienza delle persone?
La riflessione che stiamo facendo riguarda la seconda di queste tre domande.
a) Perché l'IRC nelle scuole dell'infanzia cattoliche
Sono tre le motivazioni che giustificano la presenza dell'IRC all'interno della proposta educativa offerta dalla
scuola cattolica:
1. il valore che ha in sé la cultura religiosa “La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura
religiosa...”: L. 121/1985, art. 9);
2. il fatto che la religione cattolica è parte essenziale della cultura del popolo italiano (“ ... e tenendo conto
che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano": l.c.);
3. il particolare tipo di Progetto educativo che, in quanto si ispira al Vangelo, esige intrinsecamente un
insegnamento specifico della religione che si rifà a Gesù Cristo.
Le prime due motivazioni, espressamente richiamate nell'Accordo di Revisione del Concordato tra la S.
Sede e lo Stato italiano, valgono per ogni tipo di scuola; la terza vale in modo specifico per la scuola
cattolica, dove l’IRC diventa una ‘dimensione particolarmente importante’ (è tale, ad esempio, in base al
tempo che gli viene dedicato, a particolari modalità con cui esso viene svolto, al tipo di formazione che si
richiede a coloro che lo insegnano).
b) Come si caratterizza l'IRC nelle scuole de/l'infanzia di ispirazione cristiana
Gli aspetti e i problemi da considerare sono diversi. Ad esempio:
 II profilo dell'IRC nella scuola cattolica è quello concordatario? Se non lo è, come deve configurarsi?
 Quali requisiti si devono prevedere per chi insegna religione cattolica nelle scuole dell'infanzia di
ispirazione cristiana?
 Come e a quali condizioni si può / si deve rilasciare la dichiarazione di idoneità all'IRC alle insegnanti
delle scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana?
 Come regolarsi in presenza di bambini che frequentano le scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana ed
appartengono ad altre culture e religioni?
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 Quali contenuti privilegiare per quanto riguarda l'IRC all'interno delle scuole dell'infanzia cattoliche e di
quali sussidi è possibile servirsi?
 Come realizzare la preparazione e la formazione in servizio delle insegnanti per quanto riguarda l’IRC?
Per rispondere a questi e ad altri interrogativi è possibile ora disporre di due documenti ‘ufficiali’ e, nel loro
genere, ‘autorevoli’. II primo è il Sussidio Pastorale preparato dal Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica:
IRC e scuola cattolica; il secondo è la Nota della FISM: L'IRC nelle scuole dell'infanzia di ispirazione
cristiana aderenti alla FISM.
I due documenti non sono stati pensati per offrire indicazioni di carattere metodologico e didattico utili nello
svolgimento quotidiano dell'insegnamento della religione cattolica: a tale scopo sarà necessario fare una
rassegna dei vari sussidi che già sono a disposizione e nello stesso tempo cercare di realizzare, con il
contributo di persone (soprattutto insegnanti) competenti e disponibili, materiali e strumenti vari,
accompagnati da suggerimenti metodologici e didattici, che possano essere di reale aiuto a coloro che
devono svolgere questo insegnamento.
I due documenti sopraccitati sono invece assai utili per l'impostazione generale dei problemi che riguardano
la dimensione religiosa nelle scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana, così che si possa procedere con una
certa uniformità sia all'interno delle varie FISM provinciali sia nei rapporti con i responsabili diocesani
dell'IRC, ai quali è doveroso fare riferimento in materia di insegnamento della religione anche nelle scuole
cattoliche.
II compito dei coordinatori in rapporto all'IRC
A chi è chiamato a svolgere un ruolo di coordinamento all'interno delle scuole della FISM sembra doveroso
chiedere di:
 leggere con attenzione i documenti offerti dalla CEI e dalla FISM per quanto riguarda l’IRC e, in
generale, l'educazione che deve essere realizzata all'interno delle scuole cattoliche;
 avere sempre presente e richiamare continuamente le singole scuole sul fatto che l'ispirazione cristiana
(quindi la dimensione religiosa) é un aspetto qualificante e fondativo per le scuole dell'infanzia che
scelgono di appartenere alla FISM;
 suggerire alle singole scuole modalità concrete per verificare l'effettivo svolgimento dell'IRC, in rapporto
a questi aspetti: contenutistico, metodologico, organizzativo;
 proporre e favorire iniziative di formazione in servizio delle insegnanti, sia per migliorare la loro
preparazione culturale (è l'aspetto della professionalità dell'insegnante), sia per aiutare la loro
maturazione cristiana (è l’aspetto della “testimonianza di vita cristiana”, richiesta espressamente dal
Codice di diritto canonico - can. 804 § 2).
Conclusione
A conclusione di queste brevi riflessioni vorrei richiamare quanto ho avuto modo di dire al recente
Congresso della FISM. Sono, cioè, convinto che si debba “segnalare come questione centrale la necessità
che le educatrici delle scuole della FISM siano in grado di elaborare ed offrire, nel quotidiano contatto con i
bambini e le loro famiglie, una proposta educativa originale, cioè ispirata ad una visione cristiana dell'uomo,
del mondo, della vita (come recita lo Statuto Nazionale della FISM all'art.1). Il problema della scuola cattolica
è fondamentalmente un problema culturale e la sua incidenza nel panorama scolastico italiano è legata
essenzialmente alla capacità di elaborare e diffondere una cultura dell'educazione che si caratterizza per
una sicura visione antropologica, la quale ha in Cristo il suo fondamento.
Si tratta, quindi, per la FISM di investire energie, tempo, denaro per attività di ricerca e riflessione teorica,
per momenti di dibattito e confronto, per la diffusione di idee e proposte operative, per l'elaborazione di
sussidi concreti affinché le educatrici siano chiaramente consapevoli di ciò che si chiede loro nel momento in
cui vengono assunte in una scuola dell'infanzia di ispirazione cristiana e siano sempre più capaci di tradurre
nelle quotidiane attività educative il Progetto educativo al quale la scuola si ispira”.
Aldo Basso
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