BIOCHIMICA 1-TEST DI LIVELLO 2010

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BIOCHIMICA 1-TEST DI LIVELLO 2010
CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009-2010
TEST DI LIVELLO PER LA DISCIPLINA: BIOCHIMICA 1 RISERVATO AGLI ISCRITTI AL PRIMO ANNO DI
CORSO
6 LUGLIO 2010
COGNOME E NOME……………………………………………………………………………
MATRICOLA…………………………………………………………………………………....
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In seguito a trattamento con agenti denaturanti una proteina perde:
a. la corretta struttura primaria
b. la corretta conformazione
c. la corretta sequenza aminoacidica
d. la corretta posizione nella cellula
La struttura tipica delle proteine fibrose e’ l’alfa elica. Quale tra le seguenti proteine e’ caratterizzata da una
struttura al 100% ad alfa elica?:
a. collagene
b. albumina
c. mioglobina
d. cheratina
il corretto processo di maturazione del collagene necessita di una specifico cofattore vitaminico:
a. piridossale
b. vitamina B12
c. acido ascorbico
d. acido retinoico
Il legame peptidico risulta essere privo della liberta’ di rotazione caratteristica del legame singolo. Qual’e’ la
causa di tale fenomeno?
a. Riarrangiamento elettronico causato da spostamento di una coppia elettronica proveniente da atomo di
azoto e legame π carbonilico.
b. Neutralizzazione di carica tra gruppo amminico e gruppo carbossilico ionizzati.
c. Ingombro sterico generato dalle catene laterali amminoacidi che
d. E’ falso: il legame peptidico e’ libero di ruotare per angoli definiti dal grafico di Ramachandran
Il foglietto beta antiparallelo e’ reso possibile da ripiegamenti della catena polipetidica nei quali si riscontrano
con particolare frequenza
a. Prolina e glicina
b. Glicerolo e asparagina
c. Tirosina e alanina
d. Alanina e glicina
Quale tra le proposizioni seguenti e’ completamente corretta:
a. Una proteina oligomera e’ una proteina regolata ed e’ formata da almeno quattro subunita’.
b. Tutte le proteine oligomere sono caratterizzate da fenomeni di cooperativita’ positiva.
c. Se una proteina e’ formata da piu’ subunita’, esse sono necessariamente identiche tra loro e
rispondono agli effettori secondo il modello di simmetria.
d. Le proteine oligomere sono stabilizzate da interazioni deboli che possono essere sia elettrostatiche sia
idrofobiche
Il ripiegamento nello spazio delle proteine risultante nella struttura cosiddetta nativa e’ conseguente a:
a. Eventi casuali che si succedono nel tempo con grande rapidita’
b. Motivazioni energetiche e strutturali e, in alcuni casi, all’intervento di proteine dette chaperonine.
c. Localizzazione subcellulare della sintesi proteica
d. All’intervento di chaperonine diverse per ciascun tipo di struttura secondaria.
I prioni sono:
a. Proteine dell'organismo con ripiegamento inappropriato
b. Proteine virali con ripiegamento inappropriato
c. I primi polipeptidi che si formano durante il folding
d. I principali polipeptidi che si ripiegano nelle proteine
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Attribuire a ciascuna delle seguenti strutture (A-B-C-D) il rispettivo nome corrente:
A
B
C
D
A-………………………
B-………………………
C-………………………
D-………………………
Quale tra i seguenti amminoacidi possiede carattere basico:
a. Triptofano
b. Treonina
c. Istidina
d. Prolina
Quali tra i seguenti amminoacidi e’ assolutamente incompatibile con l’alfa elica:
a. Glicina
b. Serina
c. Prolina
d. valina
l’acqua e’ indispensabile per la vita perche’
a. destabilizza le interazioni idrofobiche
b. stabilizza le interazioni elettrostatiche
c. forma interazioni di Van der Waals
d. destabilizza le interazioni elettrostatiche
La struttura della mioglobina è formata da
a. 8 foglietti beta
b. 8 catene peptidiche che formano un foglietto beta
c. 8 segmenti alfa eliche
d. 8 aminoacidi per ogni alfa elica
L'emoglobina è:
a. un tetramero formato da quattro subunità uguali
b. un tetramero formato da quattro subunità diverse
c. un di-dimero formato da due subunità di un tipo e due di un'altro tipo
d. un tetramero formato da subunità alfa, beta, gamma e delta
La concentrazione di ossigeno (pO2) regola l'affinità dell'emoglobina per l'ossigeno stesso:
a. legandosi al ferro dell'eme e promuovendone l’ossidazione
b. legandosi in un sito regolatorio distinto dall'eme
c. indirettamente variando la concentrazione di H+
d. inducendo transazione conformazionale cooperativa
Il 2,3-bisfosfoglicerato è un regolatore allosterico dell’emoglobina che agisce:
a. Legandosi al gruppo eme ed impedendo il legame dell’ossigeno
b. Legandosi in rapporto 2:1 a ciascuna coppia di catene globiniche
c. Modificando il pH
d. Legandosi alle catene beta-globiniche e regolando l’equilibrio tra le forme R e T di Hb.
Nei tessuti periferici l’emoglobina scarica ossigeno in conseguenza di un cambio conformazionale causato da:
a. Innalzamento del pH e riduzione della pressione parziale di ossigeno
b. Diminuzione della concentrazione di 2,3 DPG
c. Polimerizzazione di Hb
d. Abbassamento del pH e diminuzione della pressione parziale di ossigeno.
Il monossido di carbonio e’ molto piu’ affine di O2 per Il gruppo eme isolato. Quando il gruppo eme e’ inserito
nella catena globinica la affinita’ nei confronti CO:
a. Aumenta di un fattore 100
b. Aumenta a causa delle positive interazioni di CO con i residui basici nell’intorno del gruppo eme.
c. Diminuisce di un fattore 10
d. Diminuisce per impedimento sterico al legame con CO.
Emoglobina e’ una proteina trasportatrice multifunzione. E’ infatti dedicata al trasporto di:
a. Atomi di ossigeno dai polmoni ai tessuti
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b. CO, legato ai residui di istidina, dai tessuti ai polmoni
c. Protoni legati dai gruppi basici delle catene laterali di Hys e Lys
d. CO2 legata covalentemente ai residui amminoterminali delle catene globiniche.
I proteoglicani sono complessi di proteine e glucidi che si trovano:
a. nel nucleo
b. nel citoplasma
c. nella matrice extracellulare
d. nella matrice mitocondriale
La polimerizzazione dei filamenti di actina e tubulina:
a. è un fenomeno spontaneo che non richiede energia
b. è un fenomeno reso spontaneo dalla concomitante idrolisi di nucleotidi trisfosfati .
c. è un fenomeno non spontaneo
d. è un fenomeno promosso da chaperonine dedicate
La contrazione muscolare è dovuta:
a. all'accorciamento dei filamenti sottili di actina
b. all'allungamento dei filamenti spessi di miosina
c. all'accorciamento dei filamenti spessi di miosina
d. allo scorrimento dei filamenti spessi (miosina) lungo i filamenti sottili (actina)
Gli ioni calcio risultano indispensabili per la contrazione muscolare. Il suo ruolo in questo contesto e’:
a. Attivare CaM-kinasi
b. Legare la testa di miosina promuovendone l’attivita’ ATPasica
c. Legare troponina e promuovere il distacco di tropomiosina dal sito actinico di legame con miosina.
d. Attivare PKC
La regione variabile delle immunoglobuline e’ localizzata:
a. Sulle estremita’ amminoterminali delle catene pesanti e leggere
b. Sulle estremita’ carbossiterminali delle catene leggere accoppiate alle estremita’ amminoterminali
delle catene pesanti.
c. Sulle terminazioni carbossiterminali delle catene pesanti.
d. E’ unica e localizzata sulle due catene k immunoglobuliniche
La tecnica ELISA consente di rilevare e quantificare in un campione:
a. la presenza di un anticorpo marcato con un enzima
b. la presenza di un anticorpo marcato con un atomo radioattivo
c. la presenza di un antigene utilizzando un anticorpo marcato con un enzima
d. la presenza di un antigene utilizzando un anticorpo marcato con un atomo radioattivo
Alla classe “liasi” appartengono enzimi che effettuano:
a. reazioni di idrolisi
b. addizione di gruppi funzionali a doppi legami / formazione di doppi legami
c. Trasferimento di gruppi all’interno di molecole
d. formazione di legami C-C, C-S, C-O e C-N accoppiate alla scissione di ATP
Per un processo spontaneo ∆G:
a. >0
b. <0
c. =0
d. nessuna delle precedenti
La velocità di una reazione catalizzata dipende da:
a. pH
b. temperatura
c. concentrazione di substrato
d. tutte le precedenti
In presenza di un inibitore competitivo, effettuando uno studio di tipo cinetico, si verifica:
a. Aumento di Km
b. Diminuzione di Km
c. Diminuzione della velocita’ massima
d. Stabilizzazione del complesso enzima substrato
Per determinare la Km di un enzima per il suo substrato e’ necessario:
a. Misurare la velocita’ di reazione dopo che e’ stato raggiunto l’equilibrio
b. Utilizzare concentrazioni di substrato almeno mille volte superiori a quelle dell’enzima
c. Misurare la velocita’ di reazione con diverse concentrazioni di substrato, mantenendo costante la
concentrazione dell’enzima
d. Misurare la velocita’ di reazione dopo tre minuti dal miscelamento dell’enzima con il substrato.
La struttura di un enzima
a. Non modifica con variazioni di temperatura o di pH.
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b. è rigida e non cambia mai con il legame del substrato
c. nella reazione EP presenta la massima affinita’ per lo stato di transizione
d. e’ complementare alla struttura del suo substrato
L'attivazione della chimotripsina comporta:
a. la scissione proteolitica di uno o più legami peptidici
b. la fosforilazione di uno o più residui
c. la metilazione di uno o più residui
d. tutte le precedenti
Il plot del doppio reciproco si costruisce ponendo in grafico
a. 1/V in funzione di 1/Km
b. 1/Vmax in funzione di 1/S
c. 1/V in funzione di 1/S
d. 1/Km in funzione di 1/V
La regolazione covalente di un enzima:
a. Consente una piu’ fine modulazione della sua attivita’
b. Prevede la formazione di un complesso covalente E-S
c. Richiede l’intervento di un enzima per l’espressione dell’attivita’ dell’enzima regolato
d. E’ una forma ancestrale di regolazione allosterica
Quale tra le seguenti affermazioni e’ corretta
a. Tutti gli enzimi allosterici sono regolati covalentemente
b. Tutti gli enzimi allosterici manifestano cinetica di tipo sigmoideo
c. Tutti gli enzimi allosterici sono proteine oligomere
d. Tutti gli enzimi allosterici presentano siti di legame per modulatori positivi e/o negativi della loro
attivita’.
la segnalazione endocrina avviene:
a. tra cellule vicine
b. tra cellule lontane
c. in una stessa cellula
d. tutte le precedenti
Una cellula fisiologicamente:
a. risponde a un solo segnale per volta
b. risponde a diversi segnali che utilizzano lo stesso recettore
c. integra vari tipi di segnale
d. non risponde ai segnali se non in fase di divisione cellulare
Quali di questi non è un secondo messaggero:
a. testosterone
b. AMPc
c. Ca
d. GMPc
Quali di questi fenomeni non contribuisce alla desensibilizzazione dei recettori a sette eliche transmembrana:
a. fosforilazione della coda intracellulare del recettore
b. legame delle b-arrestine
c. internalizzazione dei recettori
d. legame alle proteine G eterotrimeriche
La fosfolipasi C agisce sul fosfatidil-inositolo bis-fosfato rilasciando:
a. inositolo trisfosfato e diacilglicerolo
b. inositolo bisfosfato e acido fosfatidico
c. acido lisofosfatidico ed un acido grasso
d. tutti i precedenti
Il recettore dell'inositolo trisfosfato:
a. si trova sulla membrana plasmatica e fa entrare calcio dall'esterno
b. si trova sui mitocondri e fa uscire calcio dai mitocondri
c. si trova sul reticolo endoplasmatico e fa uscire calcio dal reticolo endoplasmatico
d. si trova esclusivamente nelle fibre muscolari
Le radiazioni luminose nell'occhio promuovono l'attivazione di un recettore:
a. tirosina chinasi
b. serina chinasi
c. a sette eliche transmembrana
d. canale ionico
Ras è una proteina legante il GTP
a. monomerica
b. dimerica
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c. trimerica
d. eterotrimerica
Proteine regolatrici chiave quali le tirosine chinasi della famiglia di Src sono:
a. regolate da un singolo tipo di segnale attivatorio/inibitorio
b. regolate da molteplici segnali attivatori/inibitori
c. sempre attive per favorire la crescita cellulare
d. mai attive per impedire la trasformazione tumorale
I recettori integrinici per le proteine adesive della matrice
a. Sono proteine estrinseche della membrana
b. Sono costituiti da due tipi di catene polipeptidi che denominate alfa e beta
c. Sono dotati di attivita’ tirosina chinasica
d. Sono soggette ad internalizzazione dopo il legame con le proteine adesive
Le proteine G trimeriche
a. Vengono cosi’ definite perche’ trimeri di tipo α3
b. possiedono attivita’ GTPasica
c. vengono attivate per fosforilazione da parte di recettori dotati di attivita’ tirosina chinasica
d. sono proteine integrali di membrana
L’enzima adenilato ciclasi
a. E’ una proteina monomerica intrinsca della membrana plasmatica
b. Viene attivata per fosforilazione su due specifici residui di serina
c. E’ un enzima regolato allostericamente
d. Si associa alla membrana in seguito a formazione di fosfatidilinositoli 3-fosforilati
La proteina chinasi A prende questo nome
a. per essere stata scoperta, tra tutte le chinasi, per prima
b. possiede attivita’ tirosina chinasica
c. E’ attivata dalla associazione con le sue subunita’ regolatrici
d. Viene inibita dalla attivazione di fosfodiesterasi specifiche per cAMP
Le proteine AKAP
a. Regolano l’attivita’ di Ras
b. Conferiscono a PKA specificita’ di substrato
c. Sono down-stream rispetto ai recettori per le caderine
d. Regolano l’attivita’ di fosfatidil inositolo 3-chinasi
I segnali intracellulari calcio dipendenti sono mediati da
a. Una piccola proteina calcio legante denominata calmodulina o sequenze di tipo EF
b. Legame del calcio a sequenze protiche denominate zinc-fingers
c. Alcalinizzazione del citosol causata dal sequestro di anioni neutralizzanti gli ioni calcio
d. Sono riscontrabili unicamente nel miocita
Il diacilglicerolo e’ prodotto dalla attivita’ di fosfolipasi di tipo C. La sua presenza in membrana determina:
a. Modificazione nella permeabilita’ della membrana
b. Attivazione della proteina PI-3K
c. Reclutamento alla membrana di PKC
d. Apertura di canali per il sodio
I recettori dotati di attivita’ enzimatica
a. Sono tutti tirosina chinasi
b. Sono sempre attivi
c. Non possono fosforilare se’ stessi ma fosforilano unicamente substrati solubili
d. Presentano il sito catalitico nella porzione carbossiterminale intracellulare
Le proteine della famiglia Ras:
a. Sono associate a recettori a 7 eliche
b. sono regolate con meccanismo calcio-dipendente
c. fosforilano Raf
d. vengono attivate allostericamente da SOS
La proteina denominata Akt/PKB possiede le seguenti caratteristiche:
a. Possiede un dominio SH per la associazione a recettori per fattori di crescita attivati
b. E’ stabilmente associata alla membrana
c. Viene attivata per fosforilazione da parte di PI-3K
d. Viene pienamente attivata per fosforilazione da parte di PDK1 dopo essere stata reclutata in
membrana con meccanismo PI 3.4 P2-dipendente
La proteina Src e’:
a. Una proteina integrale di membrana dotata di attivita’ chinasica
b. Quando inattiva e’una chinasi citosolica , fosforilata in tirosina
c. E’ una proteina dotata di attivita’ GTPasica
d. Non puo’ interagire con fosfotirosine essendo priva di sequenze SH
56. Le molecole segnale di natura idrofobica:
a. Possiedono recettori intracellulari, per lo piu’ localizzati nel nucleo.
b. Sono rese idrofiliche mediante idrossilazione acido ascorbico-dipendente
c. Non esistono
d. Sono riconosciute da recettori-canale localizzati sulla membrana plasmatica.
57. L’ interazione cellula-cellula e cellula matrice
a. dipendono totalmente ed unicamente dalle integrine
b. e’ un processo passivo, finalizzato alla adesione/contatto con matrice ed altre cellule
c. e’ un processo regolato e dipendente da diverse classi di recettori
d. richiede il diretto coinvolgimento di recettori a 7 eliche.
58. Attribuire alle strutture sottoriportata l’esatta denominazione comune e la funzione
A……………………………………………………………………………………..
B…………………………………………………………………………………………
C…………………………………………………………………………………………..
D…………………………………………………………………………………………………..
59. Tra tutte le vitamine una si caratterizza per il ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue.
a.
Quale’ questa vitamina?
b.
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Quale reazione dipende in modo assoluto dal coenzima da essa derivato?
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60. Il monossido d’azoto è un messaggero autocrino/paracrino con
a. lunga emivita e bassa reattività
b. breve emivita ed alta reattività
c. lunga emivita ma lenta diffusione
d. nessuna delle precedenti