vedi - Ente Parco Montemarcello Magra
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Partnerariato tra il Parco della Camargue e l’Agenzia dell’Acqua Rodano Mediterraneo e Corsica per la conservazione delle zone umide ≠ Stephan Marche Parco della Camargue relazioni tra un territorio segnato dalla presenza del sale e una gestione idraulica in gran parte artificiale. Vi si distinguono 30 habitat di interesse comunitario ripartiti in grandi insiemi di paludi e stagni, praterie permanenti o temporanee e ancora dune e boschi. Questi differenti habitat sono il supporto di una grandissima diversità biologica, così si contano più di 1000 specie di piante da fiore, 398 specie di uccelli, più di 3000 specie di insetti, 10 specie di anfibi, 44 specie di mammiferi e 75 di pesci. Il Parco naturale regionale della Camargue fa parte dei 45 Parchi naturali regionali della Francia. Creato nel 1971 è uno dei più antichi parchi del Paese. È un parco atipico perché è composto solamente da due comuni. Arles e Saintes Maries de la Mer sono in effetti i due comuni di Francia più estesi. Il territorio del Parco si estende su 85 000 km2 in terra, 30 000 Km2 in mare e conta solamente 7500 abitanti. Come tutti i parchi di Francia, il Parco della Camargue è gestito da un sindacato misto che raggruppa la Regione (Provence Alpes Côte D’Azur), il uesto intervento ha l’obiettivo di presentare il più semplicemente possibile il funzionamento ideologico del delta del Rodano, l’istituzione del Parco regionale della Camargue e infine le relazioni tra Parco e Agenzia dell’Acqua Rodano Mediterraneo e Corsica. La Camargue costituisce il delta del fiume Rodano. Questo fiume è quello di maggiore potenza tra i fiumi francesi con una portata alla foce di 1700 m3/s. Il Rodano ha la sorgente nelle Alpi svizzere e drena un bacino versante di 96500 km2 su un percorso di 765 km. La Camargue è una costruzione geologica recente e complessa di sedimenti generati da numerose deviazioni del fiume e da fluttuazioni del livello marino. Il delta si estende su una superficie di 145 300 ettari. Si divide in tre settori: la Camargue gardoise a ovest del Piccolo Rodano, il cuore del delta o Isola di Camargue tra le due braccia del Rodano e, infine, a est del Grande Rodano le Plan du Bourg. La Camargue si caratterizza per un mosaico di habitat naturali molto diversificati che sono l’espressione delle Q 70 dell’importanza delle piogge autunnali. Comunque, se l’introduzione di acqua dolce dal fiume in Camargue non può oggi essere rimessa in causa (bisogni per la rizicultura, lotta contro la salinizzazione dei suoli, gestione delle saline…), è resa necessaria da un deficit idrico climatico di cui lo scarto per evaporazione e precipitazioni è di 600-700 mm/an. Il bilancio ideologico può dunque riassumersi così: L’arginamento, dal quale non si può più tornare indietro, ha ugualmente avuto come conseguenza di rendere cronico il deficit sedimentario del delta impedendone gli apporti di materiale dalle piene, contribuendo così a accentuare gli effetti della sua subsidenza naturale. Dipartimento (Bouches du Rodano) e i comuni. Il territorio è classificato Parco naturale regionale dal ministero dell’Ambiente così il progetto promosso dal sindacato misto (carta del Parco) corrisponde a un progetto di protezione dei patrimoni ambientali e culturali ma anche di sviluppo economico responsabile. L’arginamento del delta nel corso del diciannovesimo secolo ha sottomesso il suo funzionamento ideologico naturale a un dominio umano che si credeva quasi totale, fino all’inondazione del 1993. Le caratteristiche maggiori sono: apporti d’acqua massicci dalla fine dell’inverno alla fine dell’estate per le attività agricole e scarico delle acque in eccesso (écrêtage) dal sistema Vaccarès in inverno per rigetto gravitazionale al mare, in funzione 71 to come un relais locale delle politiche globali del bacino per metterle in gioco e attivarle sul suo territorio. Questa animazione concerne particolarmente la messa in opera della Direttiva Quadro Europea sull’acqua e il Piano Rodano che è il programma di gestione dovuto alle inondazioni del 2003. Per realizzare questo compito, l’Agenzia dell’acqua aiuta finanziariamente gli uffici del Parco che agiscono a favore della gestione delle acque (due sedi sovvenzionate alla quota del 50%). Un degli strumenti proposti dall’Agenzia dell’acqua alle strutture di gestione locale per pianificare una politica dell’acqua sono i contratti d’ambiente. Il Parco è detentore di un «contratto del delta». Si tratta di un programma d’investimento (opere pubbliche e studi) che utilizzano i partenariati finanziari e tecnici su 5 anni. Questo è contrattato dal Parco con gli attori locali e i finanziatori (Agenzia, Stato, Regione, Dipartimento, comuni). Il Parco della Camargue è l’animatore dell’impegno, responsabile di seguire un programma ma anche un portatore di progetti potenziali. Questo contratto è pilotato da un comitato che comprende 41 rappresentanti d’associazione, di collettività o di amministrazione. Il progetto è validato a livello di istanze del bacino Rodano Mediterraneo e Corsica. Gli studi e le opere pubbliche che alimentano questo contratto riguardano tutti i demani legati alla gestione dell’acqua: – acqua potabile e bonifiche; – idrauliche agricole (drenaggio e irrigazione); – gestione del litorale e dell’ambiente marino; Localmente, i limiti della gestione attuale sono determinati dalle seguenti variabili esterne: – limiti determinati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici: elevazione continua del livello del mare (incertezza sull’ampiezza e la rapidità di questo fenomeno nel corso dei prossimi decenni) collegati alla subsidenza del delta; – aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi idraulici estremi (es.: piene, secche…); – incertezza sul volume degli apporti d’acqua destinati a uso agricolo nel futuro (i.e. sull’evoluzione della rizicultura). La gestione degli apporti d’acqua e le evacuazioni per pompage sono gestite dalle strutture collettive de proprietari fondiari raggruppati in associazioni (le ASA). Il Parco naturale regionale della Camargue applica la politica dell’acqua definita al livello delle istanze del bacino Rodano Mediterraneo e Corsica attraverso lo Schema Direttivo d’Ordinamento e di Gestione delle Acque (SDAGE). Per gli obiettivi che sono comuni ad Agenzia dell’acqua e Parco è stato attuato un programma di azioni che beneficia di aiuti finanziati dall’Agenzia e dalla collettività (Regione, Dipartimento, Comuni). I principali obbiettivi comuni tra Parco della Camargue e Agenzia dell’acqua sono: – un buon stato chimico e biologico degli ambienti; – una gestione concertata e organizzata tra gli attori locali; – delle strutture di gestione locali permanenti. In aggiunta il Parco è poi considera72 politica dell’acqua costituendone una staffetta locale e un aiuto pour le autorità del bacino dell’Agenzia dell’acqua Rodano Mediterraneo e Corsica attraverso une politica contrattuale. – gestione delle zone umide; – rischi d’inondazione. Così, grazie a questo partenariato, il Parco naturale regionale della Camargue può condurre la sua propria 73