Braveheart - Liceo Classico Statale "Francesco Scaduto"

Transcript

Braveheart - Liceo Classico Statale "Francesco Scaduto"
Liceo classico “F.Scaduto”- BagheriaPON 2011 Vedere l’Immaginario:imparare la storia con i film
prof .Domenico Aiello
SCHEDA DI ANALISI DEL FILM
Classe: III C. Alunno: Dario Lo Buglio. Data: 6/6/11
Componenti
Informazioni
Titolo: Braveheart
Titolo originale: Braveheart
Regista: Mel Gibson
Genere: Avventura
Attori principali: Mel Gibson, Sophie Marceau, Catherine McCormack, Patrick McGoohan
Sceneggiatura: Randal Wallace
Fotografia: John Toll
Musica: James Horner
Data di produzione: 1995
Durata: 178 Min
Paese di produzione: USA
Premi 5 Premi Oscar: Miglior Film- Miglior Regia- Miglior Fotografia- Miglior TruccoMiglior effetti speciali e sonori
Sceneggiatura:
La sceneggiatura del film è originale e non è tratta da nessuna lettura di nessun genere.
Trama:
Intorno alla metà del XIII secolo in Scozia regnava il sovrano inglese, Edoardo I
Plantageneto. In seguito alla morte del re di scozia, il trono rimane senza eredi. Questo
comporta una accesa disputa per il potere tra i nobili per la presa del trono. Edoardo,
approfittando della contesa, convoca tutti i pretendenti al trono ad una riunione per
decidere il futuro della Scozia. I nobili dunque si riuniscono, ma la riunione si svela essere
un agguato del re inglese che non esita ad impiccarli. Malcolm Wallace, un borghese, in
attesa di notizie dall'incontro, si reca sul luogo della strage, insospettito dal fatto che
nessuno sia ancora tornato dalla riunione. Qui con i due figli John e William scopre il
1
massacro e, la sera stessa, con altri
contadini del luogo, organizza un
attacco contro gli inglesi alla
frontiera. Nello scontro Malcolm e
John verranno uccisi. Al funerale,
William incontra per la prima volta
Murron, che in futuro sarebbe
diventata sua moglie; in
quell'occasione lei dona a William
un cardo, il fiore simbolo della
Scozia, che conserverà per il resto
della sua vita. La sera del funerale
giunge il fratello di Malcolm, Argyle,
che prenderà William in affidamento
per crescerlo e istruirlo, insegnandogli il latino, il francese e come maneggiare la spada.
Diversi anni dopo, viene nominato il Re di Scozia ma la sua carica durerà poco visto che
egli si ammalerà di lebbra, così la contesa ricomincia. William fa ritorno a Lanark, ormai
presidiata dagli inglesi che vi hanno costruito un fortino e decide di ricostruire la sua
vecchia casa e riprendere il lavoro nella fattoria. Durante una festa di matrimonio rincontra
il suo amico d'infanzia Hamish Campbell e, con grosso stupore della giovane, riconosce
Murron. Durante i festeggiamenti, però, irrompono gli inglesi, e il nobile locale interrompe i
festeggiamenti reclamando lo ius primae noctis, portando con sé la neo sposa. William e
Murron, che nel frattempo si erano fidanzati, decidono quindi di sposarsi segretamente per
evitare che il nobile reclami anche Murron. Un giorno però, un soldato inglese aggredisce
Murron, che reagisce alla violenza e, aiutata da William che attira su di se le guardie, si dà
alla fuga, ma un soldato la fa cadere da cavallo. Arrestata, gli inglesi la conducono davanti
al dominatore del paesino, cioè il magistrato e comandante delle guardie locali, il quale ne
decide la morte per sgozzamento, come monito per la popolazione, per "aver colpito un
soldato di Sua Maestà". Murron viene uccisa dallo stesso comandante. William, scoperto
l'accaduto, con pochi combattenti al seguito, tra cui Hamish e il signor Campbell, fa strage
del piccolo manipolo di soldati inglesi e ne uccide il comandante, sgozzandolo. Il padre di
Hamish, il signor
Campbell, vecchio
amico del padre,
davanti agli altri
scozzesi, osanna
William, che diventa
capo della ribellione
del suo clan e
dell'intera regione.
Così i ribelli vanno dal
nobile locale, lo
uccidono, fanno ritirare
gli inglesi e bruciano il
loro accampamento
2
ormai vuoto. L'incapace Edoardo II,
cui è stato affidato il compito di
soffocare la rivolta dal padre,
impegnato in guerra in Francia,
manda l'intera armata del nord
presso Stirling (1297). I nobili
scozzesi, ormai a conoscenza della
vittoriosa ribellione di Wallace, per
sfidare ulteriormente l'ira inglese, si
presentano sul campo di battaglia con
i propri i soldati per negoziare la
tregua; ma alla vista dell'imponente
esercito inglese, gli scozzesi rompono
i ranghi. Proprio in quel momento sopraggiunge Wallace alla testa dei suoi uomini. Qui,
fattosi riconoscere definitivamente, William Wallace arringa i soldati con uno dei discorsi
più celebri del film. Ripristinata la fiducia negli uomini, William si reca insieme ai nobili al
cospetto dei comandanti inglesi; il portavoce del Plantageneto propone, per convincere gli
scozzesi alla ritirata, la ricompensa di vari territori, ma Wallace si intromette nella
conversazione e propone le sue condizioni: oltre a chiedere scusa alla Scozia per anni di
dominio e soprusi, il comandante dovrà "presentarsi dinanzi lo schieramento scozzese e
baciarsi le natiche". “Insolente bastardo! Voglio il cuore di Wallace su di un piatto” urla il
comandante inglese quando gli viene riportato il messaggio. Gli inglesi a quel punto
attaccano, mandando in prima linea gli arcieri, che erano senza pari in Europa per la
precisione e letalità dei loro longbow. Gli scozzesi si riparano alla prima salva di frecce,
poi, indomiti, mostrano i genitali sollevando il kilt. Arrivata un'altra salva, che li colpisce
duramente, i nobili a cavallo, su indicazione di Wallace, fingono la ritirata. A quel punto gli
inglesi lanciano all'attacco la cavalleria pesante, che marcia contro gli scozzesi. Wallace,
conoscendo la tattica inglese, aveva fatto preparare dei tronchi appuntiti, che i soldati
alzano solo poco prima del sopraggiungere della cavalleria. I cavalieri così si ritrovano
impalati addosso alla falange scozzese, e vengono sopraffatti dalla rapida reazione dei
fanti avversari. A quel punto gli inglesi lanciano all'attacco la loro fanteria al completo. Al
termine di una lunga corsa, si scontrano con una violenza tremenda. Gli scozzesi si
battono valorosamente, e grazie all'arrivo della cavalleria, che nel frattempo aveva
aggirato gli inglesi, vincono lo scontro, mentre William uccide il comandante inglese. Per i
suoi meriti sul campo di battaglia, William viene fatto cavaliere, ottiene il titolo di "Lord
Protettore di Scozia" ed entra nelle grazie del principale pretendente alla corona del
Regno scozzese, il diciassettesimo Robert Bruce, figlio del re malato. William, certo di
poter ancora recar danno agli inglesi, decide di invadere la città di York, principale
roccaforte nemica da cui sono partite tutte le invasioni alla sua terra, che cade dopo un
efficace assedio. Nonostante la vittoria, i nobili scozzesi sono ancora dubbiosi sulla
possibilità di battere definitivamente gli inglesi. L'esercito scozzese, guidato ancora da
Wallace, sfida sul campo di Falkirk gli inglesi, guidati dal Plantageneto in persona. Nel
momento cruciale della battaglia Wallace e i suoi vengono traditi dai nobili scozzesi che
erano stati corrotti dall'ex-sovrano scozzese. Abbandonate, le forze scozzesi vengono
sconfitte e il signor Campbell rimane ucciso, tra la disperazione del figlio Hamish. William,
3
pur ferito, decide di inseguire a cavallo il Plantageneto, che viene difeso dalla sua scorta
personale di cui fa parte anche Robert Bruce, anch'egli corrotto. Nel momento in cui
potrebbe uccidere il suo connazionale, Bruce si pente del suo orribile tradimento istigatogli
dal padre, anche se decide di salvare la vita a William, consegnandolo a Steven d'Irlanda
che lo porta in salvo. Wallace persegue in seguito una strategia di vendetta, che lo porta
ad assassinare i nobili che si sono macchiati di tradimento e seminare paura tra di essi.
Grazie ai preziosi suggerimenti della principessa di Galles, che si è nel frattempo infatuata
di lui, Wallace riesce a sfuggire a tutte le imboscate che gli inglesi gli tendono. Ma
nel 1305, sebbene sconsigliato dai suoi migliori amici, decide di recarsi a Edimburgo, per
una discussione politica sul futuro della sua patria e finisce preda di un'imboscata,
progettata dal padre di Robert Bruce. I nobili lo consegnano ad Edoardo I, e a poco
valgono le lacrime e la disperazione di Robert Bruce, il quale, avendo intravisto in Wallace
un uomo coraggioso e patriottico, tenterà fino all'ultimo di salvargli la vita. Wallace,
considerato un traditore, viene torturato a Londra, dove il morente Edoardo I ne ode i
lamenti sul letto di morte. L'ultimo desiderio del sovrano inglese sarebbe sapere Wallace
morto prima di morire egli stesso, ma William resiste alla tortura e non cede chiedendo
pietà per ottenere una morte rapida. Le sue sofferenze impietosiscono la folla inglese, che
poco prima lo aveva deriso e umiliato, tanto che essa si mette a chiedere a gran voce la
pietà perché il boia lo faccia morire al più presto. Il capo dei torturatori (colpito anche lui
dalla resistenza del condannato) gli sussurra di chiedere pietà: ma ecco che Wallace,
dopo alcuni attimi, vincendo il dolore e sdegnando la proposta, grida con tutta la sua forza
"Libertà!". Al grido eroico, la folla tace commossa mentre al boia viene dato l'ordine di
porre fine alla vita del patriota scozzese. Negli ultimi attimi di vita, prima che l'ascia lo
decapiti, Wallace scorge tra la folla il fantasma della sua amata Murron che gli sorride,
come a volergli comunicare la gioia di poter ricongiungersi con lui e l'approvazione per le
imprese che il suo amato aveva condotto fino all'estremo, per il suo paese e per lei. Dopo
la decapitazione il corpo di Wallace viene fatto a pezzi, e ogni parte viene inviata in un
angolo del regno come monito. Ma il Plantageneto non ottiene l'effetto sperato, poiché
infatti Robert Bruce, divenuto nel frattempo Re, dopo la morte del padre causata dalla
lebbra, si presenta alla testa dell'esercito scozzese, dinanzi all'esercito inglese al
completo. Dopo un iniziale timore
ed indecisione decide di parlare
ai suoi uomini: Vi siete battuti per
Wallace! Ora battetevi per me!;
alla richiesta del sovrano, Amish
estrae la spada di Wallace e la
scaglia con tutte le sue forze
verso gli inglesi; al suono
delle cornamuse, la spada si
conficca nel terreno, Hamish
esalta i compagni invocando
l'amico e al grido "Wallace" gli
scozzesi partono all'attacco. L'immagine a quel punto sfuma sulla sola spada di Wallace
che ondeggia al vento, e il film si conclude con la voce fuori campo di William Wallace.
4
Tempo e ambiente:
Il periodo storico delle vicende narrate si svolge intorno alla metà del XIII secolo, durante
la guerra di indipendenza della Scozia L’azione si svolge nei territori inglesi, scozzesi e
francesi in un arco di tempo
compreso tra l’infanzia di
William Wallace e la sua morte.
Personaggi:
Il protagonista della vicenda è
William Wallace, condottiero
scozzese che guidò i suoi
connazionali alla ribellione
contro l’occupazione della
Scozia da parte degli inglesi.
Addolorato dalla scomparsa del
padre e inorridito dall’uccisione
della sua futura sposa, il
protagonista immedesima nelle
brutalità dell’occupazione
inglese, gli orrori della guerra. I
sentimenti personali spaziano in
una dimensione totalitaria
dell’amore verso la propria terra
e l’importanza della libertà di
ogni singolo uomo.
Altri personaggi:
Figura importante per lo
sviluppo della vicenda è il
personaggio di Murron MacClannough, futura sposa di Wallace, che con il suo sacrificio
libera nel condottiero il sentimento di rivalsa.
Un altro personaggio chiave è il re di Inghilterra Edoardo I, nel quale si identifica il
personaggio oscuro della vicenda, il nemico da sconfiggere.
Significato globale del film
Il film, partendo da un contesto storico ben preciso, vuole evidenziare l’importanza della
libertà quale strumento fondamentale di ogni uomo. Attraverso la lotta contro la tirannia e il
gioco di potere, la pellicola risalta i valori umani dell’uguaglianza e del rispetto reciproco.
L’indipendenza della patria è un valore che si riflette nel più piccolo desiderio di ogni uomo
alla libertà.
Temi affrontati:
La guerra,
La giustizia,
La vecchiaia,
5
La violenza,
Il futuro.
Giudizio personale
Il film riflette i più alti e nobili sentimenti umani. Indubbio il valore artistico e contenutistico
della pellicola che, a mio giudizio, esprime molto bene l’importanza della libertà e del
rispetto verso gli altri. Partendo da un’osservazione filosofica, si può dire che venga
esaltata la dialettica pura hegeliana quale strumento per la crescita. Il confronto col
diverso rompe dunque i tabù verso la paura aiutandoci a comprendere ciò che non
conosciamo. Sicuramente la pellicola raggiunge un fine pedagogico nella ricerca dei valori
importanti dell’uguaglianza e libertà individuali. I temi trattati vanno di pari passo con tutte
le problematiche moderne che i ragazzi della mia età si trovano a dover affrontare.
Il Linguaggio del cinema
Il narratore è
Interno
Il ritmo del montaggio è
alternato
Gli effetti di luce e l’uso del colore:
I colori rivestono un’importanza particolare lungo il proseguire della vicenda. Il condottiero
che si tinge la faccia e i ripetuti riferimenti alla bandiera scozzese risaltano il legame fra
l’uomo e la sua patria.
La colonna sonora e la sua funzione:
La colonna sonora, grazie agli strumenti utilizzati ( cornamusa, percussioni gravi) richiama
la musicalità della Scozia. I toni, spesso
cavallereschi, ci ricordano il tema della
battaglia dettando ritmi molto avvincenti
Scena in cui gli effetti sono funzionali al
risultato che si vuole ottenere:
Le battaglie intraprese lungo il corso del film
sono il miglior esempio di insieme tra tutti gli
effetti sonori, musicali e di luce al fine di
esaltare lo spirito condottiero, valoroso e
appunto “impavido” della lotta contro il
nemico.
Effetti speciali, movimenti di macchina e
inquadrature:
Le inquadrature più significative sono quelle
che avvolgono i personaggi lungo dei ritratti.
Prima di una battaglia il volto di ogni singolo
condottiero viene immortalato dalla macchina
6
da presa, a simboleggiare gli umori e le passioni di ogni condottiero. La recitazione degli
attori è infatti enfatica e ad effetto
Sequenza personalmente più importante:
La scena finale è sicuramente quella più emoziona il pubblico: l’orrore della brutalità
umana, le macchine di tortura, le grida e le tensioni degli spettatori di fronte all’esecuzione,
spezzato da un urlo di libertà che si leva al di sopra di ogni sopruso e contro ogni dolore.
Regista
Il regista è Mel Gibson, nome completo Mel Columcille Gerard Gibson OA (Peekskill, 3
gennaio 1956), è un attore, regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico statunitense naturalizzato australiano. Inizialmente noto per la serie di film
di Mad Max e Arma letale, nel tempo
Gibson si è dato a ruoli drammatici e
alla regia, riuscendo ad aggiudicarsi
l'Oscar al miglior regista nel 1996 col
film Braveheart - Cuore impavido. Nel
2004 ha diretto il kolossal La
passione di Cristo e nel
2006 Apocalypto, un film incentrato
sulla storia delle civiltà
precolombiane.
Filmografia:
Attore
Summer City - Un'estate di fuoco (Summer City), regia di Christopher Fraser (1977)
Tim - Un uomo da odiare (Tim), regia di Michael Pate (1979)
Interceptor (Mad Max), regia di George Miller (1979)
Detector (The Chain Reaction) (1980) - non accreditato
Interceptor - Il guerriero della strada (Mad Max 2), regia di George Miller (1981)
Gli anni spezzati (Gallipoli), regia di Peter Weir (1981)
Z-Men (Attack Force Z), regia di Tim Burstall (1982)
Un anno vissuto pericolosamente (The Year of Living Dangerously), regia di Peter Weir (1982)
Il Bounty (The Bounty), regia di Roger Donaldson (1984)
Il fiume dell'ira (The River), regia di Mark Rydell (1984)
Fuga d'inverno (Mrs. Soffel), regia di Gillian Armstrong (1984)
Mad Max - Oltre la sfera del tuono (Mad Max Beyond Thunderdome), regia di George Miller, George
Ogilvie(1985)
7
Arma letale (Lethal Weapon), regia di Richard Donner (1987)
Tequila Connection (Tequila Sunrise), regia di Robert Towne (1988)
Arma letale 2 (Lethal Weapon 2), regia di Richard Donner (1989)
Due nel mirino (Bird on a Wire), regia di John Badham (1990)
Air America, regia di Roger Spottiswoode (1990)
Amleto (Hamlet), regia di Franco Zeffirelli (1990)
Arma letale 3 (Lethal Weapon 3), regia di Richard Donner (1992)
Amore per sempre (Forever Young), regia di Steve Miner (1992)
L'uomo senza volto (The Man Without a Face), regia di Mel Gibson (1993)
Maverick, regia di Richard Donner (1994)
Braveheart - Cuore impavido (Breaveheart), regia di Mel Gibson (1995)
Pocahontas, regia di Mike Gabriel e Eric Goldberg (1995) - voce
Casper (Casper), regia di Brad Silberling (1995) - Cameo
Ransom - Il riscatto (Ransom), regia di Ron Howard (1996)
Favole (FairyTale: A True Story), regia di Charles Sturridge (1997) - Cameo
Due padri di troppo (Father's Day), regia di Ivan Reitman (1997) - Cameo
Ipotesi di complotto (Cospiracy theory), regia di Richard Donner (1997)
Arma letale 4 (Lethal Weapon 4), regia di Richard Donner (1998)
Payback - La rivincita di Porter (Payback), regia di Brian Helgeland (1998)
I Simpson (The Simpson) (1999)- nell'ep.11.1 Oltre la sfera della cantonata
The Million Dollar Hotel, regia di Wim Wenders (2000)
Galline in fuga (Chicken Run), regia di Peter Lord e Nick Park (2000) - voce
Il patriota (The Patriot), regia di Roland Emmerich (2000)
What Women Want - Quello che le donne vogliono (What Women Want), regia di Nancy Meyers (2000)
We Were Soldiers - Fino all'ultimo uomo (We Were Soldiers), regia di Randall Wallace (2002)
Signs, regia di M. Night Shyamalan (2002)
The Singing Detective, regia di Keith Gordon (2003)
Scatto mortale - Paparazzi, regia di Paul Abascal (2004) - Cameo - non accreditato
Chi ha ucciso l'auto elettrica? - Un giallo che si tinge di oro nero (Who Killed the Electric Car?), regia di Chris
Paine (2006) - documentario
Fuori controllo (Edge of Darkness), regia di Martin Campbell (2010)
Mr. Beaver (The Beaver), regia di Jodie Foster (2011)
Regista
L'uomo senza volto (The Man Without a Face) (1993)
Braveheart - Cuore impavido (Braveheart) (1995)
La passione di Cristo (The Passion of the Christ) (2004)
Apocalypto (Apocalypto) (2006)
Sceneggiatore
La passione di Cristo (The Passion of the Christ) (2004)
8
Apocalypto (Apocalypto) (2006)
9