Salerno immaginaria coperta dall`acqua con un pesce

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Salerno immaginaria coperta dall`acqua con un pesce
LA CITTÀ
G IO VED Ì 1 OTTOBR E 2 01 5
28
v
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Salerno immaginaria
coperta dall’acqua
con un pesce-turista
Così la descrive Lucia Quaranta che rilegge la città
Un singolare excursus da Trotula a Rocco Hunt
PAOLO ROMANO
na fiaba moderna, un
racconto fantasy che si
incontra con la storia,
un pretesto divulgativo per rac­
contare la città di Salerno e le
sue vestigia. Si presenta così il
libro della salernitana Lucia
Quaranta “Il m are non è ac­
qua”, che è stato già tradotto in
inglese e verrà presentato do­
mani pomeriggio nella sala del
Gonfalone del Comune di Sa­
lerno (ore 16.30).
L’originalità è tutta nelle tra­
ma, con protagonista “Luxio”,
un pesce lanterna che nuota e
vola tra un vicolo e l’altro del
tessuto urbano, per fare luce
con il suo fanale naturale su
quanto d ’interessante c’è da
scoprire nella Salerno di ieri e
di oggi. A dispetto del perso­
naggio surreale, i riferimenti
storici sono precisi ed i libro si
presenta come una singolare
guida per i turisti e per gli stessi
cittadini. Originale anche la ve­
ste editoriale, con i disegni ine­
diti e la grafica, curati rispetti­
vam ente da Vincenzo e Luca
Vernieri (la traduzione in ingle­
se è di Daniela de Feo). Sulla
copertina, Salerno appare
completamente sott’acqua, so­
vrastata da un bel pescherec­
cio giallo che ha lo stesso nom e
della città. All’interno colpisce
l’immagine di Palazzo di Città
sommerso dalle acque blu.
L'arte ambientale di Angelo Casciello
nel volume scritto da Massimo Bignardi
L’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno, con il patrocinio
del Comune di Salerno, ha organizzato per domani, alle 19 presso la
Sala Conferenze dell’ordine, a Salerno, la presentazione del volume
che Massimo Bignardi ha dedicato alle opere di arte ambientale
dello scultore Angelo Casciello. Presenteranno il volume con
l’autore e l’artista, gli architetti Maria Gabriella Alfano (presidente
dell’ordine), Valentina Cirillo e Carmine Spirito. Interverrà
Ermanno Guerra assessore alla cultura e al turismo per un saluto
dell’Am ministrazionecomunale.
Angelo Casciello, scultore e pittore scafatese, è tra i maggiori
interpreti dell’arte ambientale italiana. Per lui il rapporto con lo
spazio dell’architettura implica un confronto ravvicinato con
l’esperienza di una progettualità collettiva, in pratica un dialogo a
più voci. Questo tipo di rapporto è stato ricostruito da Massimo
Bignardi nel volume.
Due evidenti richiami al titolo
che l’autrice stessa spiega: «Il
mare non è acqua per dire che
esso non rappresenta solo un
confine naturale: la città e la
sua storia sono immerse nel
mare e ne sono influenzate. Ap­
punto, il mare su cui si affaccia
non è (solo) acqua, m a una
grande opportunità blu». Tra i
primi m onum enti in cui Luxio
si imbatte c’è la fontana di Lar­
go Campo, con i pesci di bron­
zo quasi simili a lui: «Giro per
la città: nuoto nel suo mare, mi
nascondo tra le palme del Lun­
gomare e poi ricompaio con
un tuffo nella vecchia fontana
di Largo Campo - fa dire Qua­
ranta al suo protagonista - Una
deliziosa opera progettata da
Luigi Vanvitelli che si trova da­
vanti allo storico palazzo Geno­
vese nel medievale “Largo del
Campo”. Due delfini di bronzo
le fanno da guardiani: se io
amo gli uomini, anche gli uo­
mini esaltano le creature m ari­
ne rendendole immortali con
l’arte, la scultura e Salerno, per
questo, può mostrare un sorri­
so fiero e sicuro». Poi il pesce
lanterna risale i vicoli del cen­
tro storico alto ed arriva ai Giar-
Due immagini
tratte dal libro
“ Il mare non è
acqua” di Lucia
Quaranta
coni disegni e
la grafica
curati
rispettivament
e da Vincenzo e
Luca Vernieri.
In alto il pesce
lanterna Luxio
v isitala
fontana
di Largo Campo
A destra
unasuggestiva
immagine
del Comune
di Salerno
coperto
dall’acqua
dini della Minerva: «Straordi­
nario orto botanico in cui di­
stinguo, con grande stupore, la
mandragola, una pianta che
anche noi pesci riconosciamo
come magica e leggendaria. Il
giardino, annoverato tra i par­
chi più belli d ’Italia, ospita n u ­
merose visite guidate. Gli scola­
ri, cimentandosi con piccoli
esperimenti didattici, si m o­
strano curiosi di scoprire i prin­
cipi della Scuola Medica Saler­
nitana e le proprietà delle pian­
te medicinali che venivano uti­
lizzate nel Medioevo».
Gli incontri con la storia sono
arricchiti da faccia a faccia con
i protagonisti, come quello con
la celebre donna medico: «Nel­
la luce di un fulmine appare,
con mio grande stupore, Trotu­
la de Ruggiero, medico salerni­
tano, discendente dall’antico
casato “de Ruggiero’’. Che
emozione trovarmi al cospetto
di una straordinaria donna
che, a dispetto della tradizione
maschilista tipicamente m e­
dievale, rivestì un ruolo im por­
tante all’interno della Scuola
Medica Salernitana. Trotula
mi parla dei suoi studi legati al­
la sfera femminile che, con
femminile perizia, racchiuse in
preziose raccolte (...). I suoi
consigli erano di facile applica­
zione e tutti potevano trarne
beneficio. Oserei dire che Tro­
tula sebbene nobile avesse un
fare decisamente dem ocrati­
co. Le conoscenze in campo gi­
necologico, dell’ostetricia e
delle malattie sessuali, la rese­
ro un valido punto di riferi­
m ento per tutte le donne biso­
gnose di cure». A Luxio capita
di imbattersi anche in alcune
manifestazione che si svolgo­
no in città, dalla trentennale
via Crucis d ’epoca del centro