Solitamente in giornata “Mi scusi, sono usciti i

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Solitamente in giornata “Mi scusi, sono usciti i
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Solitamente in giornata
“Mi scusi, sono usciti i risultati?”
Cerchi di mantenere un tono distaccato, paziente e vago mentre guardi la… come si
chiamerà? La receptionist? La segretaria? Ma la segretaria di chi?
Ti sporgi appena, vuoi leggere il suo nome e la qualifica sulla targhetta appuntata al petto, ma
lo sguardo ti cade non proprio sulla targhetta. Ti correggi appena in tempo: “Mariamirella
Boschi, Banco Accettazione e Informazioni”.
Controlli l’orologio, diamine è fermo da stamattina alle sei, eppure è svizzero, anche gli
orologi svizzeri alla fine, anche loro non sono mica immortali.
La signorina ti osserva, non si capisce se sia perplessa o incuriosita o indifferente, avrà notato
che le guardavi il decolletè, ma è possibile? Facciamoci riconoscere?
“I risultati?” dice.
“Sa non è per me, è per un mio amico.”
“Nome, cognome e ora del Trasferimento, per cortesia”, dice Mariamirella Boschi. Ha una
voce gentile e un sorriso smagliante, ma gli occhi sono immobili e potrebbe anche aver detto
“Vada al diavolo” oppure “Amami Alfredo”, non farebbe alcuna differenza.
“Francesco Ortensia. Mi chiamo… Il mio amico si chiama Francesco Ortensia.”
Niente da fare, alle donne non sai mentire.
Frughi nella tasca dei pantaloni per cercare la ricevuta con l’ora del Trasferimento, ma esce di
tutto tranne quella: lo scontrino del ristorante di ieri sera, un tagliando della carta d’imbarco
per Dubai, il biglietto da visita dello studio legale Osbourne, Northfield & Wissink
“specializzato in operazioni di finanza straordinaria”.
Finalmente emerge un bigliettino giallo tutto stropicciato:
SERVIZIO TRASFERIMENTI
Nome: Francesco Ortensia.
Luogo: Milano.
Ore: 5.57 del mattino.
Data: 15 germile
Germile? Ma guarda, usano il calendario rivoluzionario francese. Germile è aprile o maggio?
Se ti hanno trasferito stamattina, che mese è oggi? Strano ma non te lo ricordi. Faceva un po’
freddo però non da mettersi il cappotto. D’altronde Milano, il tempo, non si capisce mai, e
poi le stagioni che sono sparite.
Peccato però, dovevi andare una settimana in Brasile il mese prossimo, più che altro ti
dispiace per Franco, che ha appena divorziato e dovevate andarci insieme, l’idea era stata tua,
sì, il Brasile. Cosa c’è di meglio del Brasile per guarire dai divorzi? Che poi Franco non l’hai
neanche salutato per bene ieri sera, ti ha accompagnato a casa, eravate entrambi un po’ brilli,
sei sgusciato dalla macchina in mezzo a Molino delle Armi e Franco è dovuto ripartire subito.
Serata memorabile però, c’era anche quell’attrice giovane americana che ha fatto i film con
Woody Allen, o almeno una che sembrava lei, insomma ambiente internazionale, e poi il
Mohito come lo fanno da…
“Il tagliando dice 5.57 di stamattina.” Mariamirella Boschi ora inserisce i dati in un computer
bianco. “Ecco. I risultati per Ortensia Francesco sono pronti, vuole saperli? Comunque
verranno pubblicati a breve sul tabellone nella stanza in fondo a sinistra, quella coi divani.”
Figurati se aspetti la ressa nella stanza dei divani. In quanti sarete qui? Centinaia? Migliaia?
Per carità, sembra di stare all’imbarco del traghetto ad agosto.
“Se possibile gradirei saperli subito.”
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“Come vuole,” dice Mariamirella, e ormai è chiaro, un po’ le piaci, meno male che sei andato
a dormire vestito, pensa trovarsi qui in pigiama. “A seguito dei test d’ingresso lei è stato
inserito nel gruppo T. Qui il documento che riassume i risultati. Se vuole lo può tenere.”
“Gruppo T? E che significa?” dici, un po’ preoccupato che “T” nasconda qualche
abbreviazione oscura e terribile. Una condanna?
“Lei ha fatto il test d’ingresso. Il test serve per determinare la priorità di accesso ai piani
superiori. Ognuno viene messo in ordine di priorità, dalla A alla Z. Coloro che ottengono i
punteggi migliori sono assegnati alla categoria A, poi B e così via”.
Mariamirella adesso ha uno sguardo divertito. Ma è sadica?
“E io sarei T? Ma com’è possibile? Ma cosa sono, con gli assassini? Coi dittatori sanguinari?
Ma io non ho fatto niente, sì qualche giochetto in Borsa, ma diamine li facciamo tutti. No?”
Mariamirella Boschi ti osserva impenetrabile. Certo, è ovvio, lei i giochetti in Borsa non li ha
mai fatti né li farebbe mai.
“Su questo piano non ci sono assassini o dittatori. Quelli sono al piano di sotto. Qui siamo al
piano intermedio. Si rilassi. Nel suo gruppo c’è gente come lei, si troverà bene. Il processo di
assegnazione alle categorie di priorità comunque è del tutto trasparente. Se vuole saperne di
più troverà il Regolamento sul tavolino là in fondo. Esiste la possibilità di presentare ricorso,
sebbene dalla Notte dei Tempi fino a oggi a nessuno sia mai saltato in testa di farlo.”
Ti volti e vedi il tavolo con sopra il Regolamento. Saranno migliaia di pagine. Arriva quasi al
soffitto. Tasti la tasca interna della giacca per cercare il cellulare, potresti chiamare lo studio
legale, hai il biglietto da visita. Nessuno ha mai presentato ricorso? E allora? È perché
nessuno ha a cuore i propri diritti, ci vuole iniziativa.
“Il telefono qui non prende,” dice Mariamirella.
Dai un calcio al bancone. E adesso hai pure mal di testa. Al diavolo il ricorso. Mariamirella,
al diavolo Mariamirella.
“Vuole allora il documento oppure no? E comunque, io al diavolo ci sono già stata e ci sono
ancora.”
Ma certo, Mariamirella Boschi ti legge nel pensiero, e come potrebbe essere altrimenti.
“Tutti quelli che lavorano al piano intermedio vengono su dal piano basso”, aggiunge.
“Siccome abbiamo mantenuto buona condotta per almeno cento anni, durante il giorno ci
permettono di venire qui a lavorare. Così prendiamo un po’ d’aria fresca.”
Interessante però questa Mariamirella. Chissà cosa avrà combinato per trovarsi al piano
basso. D’altronde lo avevi pensato subito. È che tu le donne le capisci immediatamente.
“Mariamirella ma io non intendevo offenderla, e poi a dirla tutta mi piace un po’ di mistero in
una donna, il lato oscuro.”
Vorresti invitarla a cena, sai che lei ci verrebbe, parlare del loro lato oscuro è una tattica
infallibile. Però qui non è il tuo territorio, non sai dove sono i locali, insomma dove si può
portare una bella signorina come Mariamirella?
“Non si preoccupi. Avrà tempo di ambientarsi. Di scoprire come funziona il piano
intermedio. Non è poi così male…”
Di nuovo, Mariamirella ti ha letto nel pensiero. Che noia però, è fastidioso, la smettesse.
“Guardi che basta che lei chiuda la sua mente. Gliel’hanno aperta durante il test d’ingresso
ma si sono dimenticati di richiudergliela. Si tocchi la fronte.”
Per la miseria Mariamirella ha ragione. Sulla fronte c’è una cerniera aperta. La chiudi. Però
che seccatura, sei da almeno mezz’ora di fronte a una signorina con la cerniera aperta, la
cerniera della mente, ma pur sempre una cerniera.
“Grazie signorina Mariamirella. Senta ma in che senso avrò tempo di ambientarmi? Quanto ci
vorrà perché il gruppo T salga al piano superiore?”
Lo chiedi così, ma in realtà non t’importa più molto. Chi ha voglia di fare ricorso? Tu vuoi
rimanere all’intermedio il più a ungo possibile, se vai al superiore poi Mariamirella – o le
altre bollenti Signorine Dannate di buona condotta! – quando la vedi? E poi si sa che le
relazioni a distanza non funzionano.
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“Di solito tutti i gruppi vengono trasferiti abbastanza in fretta. Solitamente in giornata,” dice.
“In giornata? In pratica entro stasera io sono già su?”
“Orientativamente.”
Guardi l’orologio. È sempre fermo. Fa ancora le sei del mattino.
“E che ore sono adesso? Il mio orologio non funziona.”
“Funziona benissimo. Si deve solo abituare a come va il tempo da queste parti, insomma è
tutto un altro ritmo.”
Adorabile Mariamirella. Ottimo, se qui i tempi sono biblici potrai approfondire le amicizie
con calma.
“Allora quando stacca signorina Mariamirella? Ci viene a fare una passeggiata con me?”
“Stacco alle sette del mattino. E poi ho un quarto d’ora di pausa in cui posso rimanere al
piano intermedio. Vediamo. Se mi aspetta nella stanza dei divani…”
La saluti con un gesto leggero della mano, che scopri essere sorprendentemente candida.
Ti allontani canticchiando Love is in the air.
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