i forti profumi dell`inverno - EcoMuseo Oglio
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i forti profumi dell`inverno - EcoMuseo Oglio
I FORTI PROFUMI DELL’INVERNO Verdure e pesce conservati sottaceto E’ tradizione antica, millenaria quanto il vino, importante come il sale, conservare l’aceto in cantina in contenitori di vetro o di legno. Dal sapore forte, l’aceto è ancora oggi usato per condire e per conservare; un tempo, diluito con acqua, lo utilizzavano i contadini per dissetarsi in campagna, e già i Romani chiamavano posca la bevanda a base di acqua e aceto usata dai legionari, la stessa data a Gesù sulla croce. Ma l’aceto si utilizzava anche come disinfettante per la gola, attraverso i gargarismi. Con farina gialla e aceto si pulivano i recipienti di rame e diluito in acqua serviva anche per lavare il pavimento ed eliminare le muffe. Nel passato l’aceto era oltremodo prezioso per conservare, durante l’inverno, le verdure dell’orto: peperoni, vari tipi di radicchio o il tarassaco (la fugada), oppure cicorie e cipolline o cipollacci. La ricetta per la conservazione si arricchiva di altri profumi forti, come aglio, cipolla, alloro, ginepro ed altri aromi. Dopo avere scottato le verdure pulite e tagliate a pezzetti per 10 minuti circa, queste erano scolate e invasate in contenitori di vetro o di terracotta smaltati, dal collo largo. Poi tutto era coperto con l’aceto ed il coperchio sigillava ogni cosa. Sotto aceto le verdure si conservavano circa 4 mesi e quelle più coriacee si ammorbidivano, come se fossero cotte. Prelevate via via dal vaso venivano lavate in acqua, condite con olio e accompagnate con tanta polenta. Verso l’autunno, i pesci pescati erano conservati nell’aceto per l’inverno. I migliori erano la tinca, il pesce gatto, l’anguilla, il cavedano. Con lo stesso sistema si conservava il pesce piccolo, come le alborelle (la pesina). Il pesce fritto, anche il più scadente, cioè ricco di lische, conservato nell’aceto si ammorbidiva, le lische perdevano consistenza e si potevano mangiare senza correre rischi. Era un piatto appetitoso, dal sapore forte, che si serviva con polenta fresca. Mescolato con acqua per lavare i pavimenti ed eliminare muffe. Verdure sottaceto Cavoli sottaceto 105 Ricettario Pesce in aglione (tinca, pesce gatto, anguilla e altri pesci) Ingredienti: pesce fritto olio aceto sale qualche spicchio d’aglio aromi Preparazione Per Il liquido di conservazione far rosolare alcuni spicchi di aglio in olio e aggiungere poi aceto e sale portando tutto a ebollizione. Togliere il liquido dal fuoco e, ancora bollente, versarlo sul pesce fritto accuratamente disposto a strati in un vaso di vetro. Aggiungere profumi a piacere (alloro, chiodi di garofano, santoreggia, pepe) e chiudere il vaso ermeticamente. Ingredienti: pesce olio aglio salvia rosmarino aceto Tinca e altri pesci in carpione Ingredienti per 4 persone: 5 tinche o altri pesci 1 carota 1 costa di sedano mezza cipolla olio aglio chiodi di garofano aromi aceto 106 vino bianco sale farina bianca Preparazione Per realizzare il carpione sminuzzare una carota, un gambo di sedano e mezza cipolla da soffriggere in olio. Aggiungere uno spicchio di aglio, 4 chiodi di garofano ed eventuali aromi. Per fare un carpione leggero e ben soffritto, aggiungere 120 ml di aceto bianco, 350 ml di vino bianco e un po’ di sale grosso, far bollire tutto per 40 minuti e lasciar raffreddare. Pulire le tinche, infarinarle e friggerle, poi lasciarle raffreddare. Adagiarli in una teglia e ricoprirli con il carpione. Possono rimanere a marinare anche due giorni e si servono con verdura fresca. Le anguille fatte ai ferri sulla graticola e poi messe in carpione saranno particolarmente gustose.