Fondazione “Omero Ranelletti”
Transcript
Fondazione “Omero Ranelletti”
Fondazione “Omero Ranelletti” La Fondazione “Omero Ranelletti” è un’istituzione del distretto rotariano 2080 (Roma-Lazio-Sardegna) che opera secondo i principi ispiratori del Rotary International. La sua specifica azione di servizio è rivolta alla valorizzazione della cultura, della ricerca e della formazione etico-professionale, nonché alla tutela ambientale: obiettivi che promuove – con esclusione di qualsiasi ragione di lucro – mediante premi, borse di studio, corsi, seminari, conferenze, convegni e pubblicazioni. Ha sede a Roma, in piazza Cola di Rienzo 69. Il suo patrimonio è costituito e alimentato da donazioni di organismi rotariani, enti pubblici e privati, o persone fisiche, anche per mezzo del c.d. 5x1000, che ne apprezzano e condividono gli scopi istitutivi. Le attività vengono delineate e portate avanti da un Consiglio Direttivo che è rinnovato ogni anno (restando in carica dal primo luglio al 30 giugno) e che è composto da sette membri. Lo presiede il past-governatore del Distretto 2080 che ha retto il Distretto 2080 nell’anno precedente, consiglieri sono il governatore in carica, il governatore eletto per l’anno successivo, un altro past-governatore (che ha l’incarico di vice-presidente) e tre rotariani eletti rispettivamente in rappresentanza dei club di Roma, del Lazio e della Sardegna. Omero Ranelletti, cui la Fondazione è intitolata, era una grande personalità rotariana venuta a mancare nel 1979. Nato a Celano nel 1885 da un’antica famiglia, durante il Regno d’Italia fu per molti anni capo di gabinetto del ministro della pubblica istruzione e seguì il re Vittorio Emanuele III nei suoi viaggi all’estero. Caduto l’ultimo governo Nitti, lasciò gli incarichi governativi; fu tra i fondatori del giornale di opposizione al fascismo “Il Mondo” che ben presto soppresso dal regime, per cui si interessò di consulenze per grandi gruppi industriali, aiutando intanto l’Associazione Italo-Americana. Nel 1925 fondò con alcuni amici il Rotary Club di Roma, e fu lui nel 1938 a presiedere la riunione in cui si decise di sospendere ogni attività rotariana in Italia per incompatibilità con il regime fascista. Dopo la guerra, Ranelletti guidò a Pallanza l’assemblea straordinaria per la ricostruzione ufficiale del Rotary in Italia, e nel 1948 assieme ai vecchi rotariani ricostituì il club di Roma. Per l’occasione, nei saloni dell’Hotel Excelsior, il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi tenne uno storico discorso alla presenza dei ministri rotariani Corbellino e Merzagora, dei sottosegretari Brusasca e Andreotti, del sindaco di Roma Rebecchini e di vari ambasciatori. Ranelletti fu presidente del Rotary Club di Roma nel biennio 1950-52; nel ’54, a Rapallo, venne acclamato governatore dell’allora unico Distretto italiano. Fu poi governatore di due nuovi distretti. Ma fra i meriti di Ranelletti c’è soprattutto quello storico di avere riconciliato il Rotary International con la Chiesa cattolica. Per questo egli operò con successo due volte, giocando un ruolo da protagonista con tenacia e umiltà. Nel febbraio 1929, pochi giorni prima dei Patti Lateranensi, un decreto del Sant’Uffizio bollava il Rotary International come un’associazione fondata da uomini di affari, industriali e banchieri di origine massonica. Ranelletti riuscì a dialogare con “La Civiltà Cattolica”, fino a ottenere un incontro chiarificatore del presidente internazionale Mr. Sutton (cattolico) con il direttore della rivista, Padre Rosa. Nel gennaio 1951, tuttavia, il Sant’Uffizio rese pubblico un altro decreto in cui si condannava l’appartenenza al Rotary; e ancora una volta furono risolutivi gli incontri di Ranelletti con Padre Martegani, nuovo direttore di “Civiltà Cattolica”. Grazie a ciò, il Presidente internazionale Clifford Randall ottenne nel 1959 di essere ricevuto dal Papa Giovanni XXIII. Sei anni più tardi Paolo VI ricevette un folto gruppo di rotariani, stringendo nelle sue mani quelle del presidente internazionale, l’italiano Gian Paolo Lang. Da quel momento la Chiesa Romana ha abbandonato i pregiudizi nei confronti del Rotary. Ranelletti ha lasciato una traccia di straordinaria importanza per la difesa dei diritti umani e della pace. Si è spento il 29 agosto 1979. Nel 1990 è nata la Fondazione del Distretto 2080 Lazio-Sardegna che porta il suo nome e che si dedica particolarmente alle nuove generazioni.