CS Omaggio a Emanuel Ungaro - Brera

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CS Omaggio a Emanuel Ungaro - Brera
Il Presidente Marco Galateri di Genola Il Direttore Franco Marrocco dell'Accademia di Belle Arti di Brera in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli Omaggio a Emanuel Ungaro presentano la mostra / promossa e organizzata da Filippo de Filippi coordinatore del corso di Fashion Design di Brera a cura di Paola Maddaluno Maddalena Marciano Alessandro Turci con la collaborazione di Claudia Botta Filomena Stelitano Angelina Terzo credit Music by ALERYDE for www.risekult.com Il Dipartimento di Fashion Design dell’Accademia di Brera rende omaggio ad Emanuel
Ungaro.
Nell’ambito del corso di Design del Tessuto ,di Brera tenuto da Paola Maddaluno, e di
Fashion Design di Napoli ,tenuto da Maddalena Marciano, gli studenti hanno riletto gli
stilemi del Maestro con un’attenta ed entusiasta reinterpretazione di uno stile che ha
segnato la moda del XX secolo. Abiti, accessori, tessuti propri di una moda unica sono stati
la fonte ispirativa della ricerca stilistica e della mostra per una ri-contestualizzazione in
chiave contemporanea dell’identità del grande Couturier.
Un confronto con gli studenti di Fashion Design ripercorre le dinamiche di una
straordinaria creatività in un dialogo diretto e sincero per conoscere tutti gli aspetti di
un’importante carriera.
Mercoledì 11 Marzo
> ore 13.00
Corridoio 55
Emanuel Ungaro inaugurerà la mostra e discuterà con gli studenti sul lavoro svolto.
> ore 17.00
"Cocktail Nonino" offerto da Nonino distillatori in Friuli dal 1897 - Fornitore ufficiale della
mostra
“Il lusso è un problema di significato, l’eleganza di educazione”. E. Ungaro
“Quando iniziai come collaboratore di Cristóbal Balenciaga la prima cosa che lui mi disse
fu ‘siediti su quello sgabello e comincia a cucire le fodere delle giacche’. Un compito che
nella vita Ungaro ha inteso come regola progettuale, disciplina ordinata. “Io non schizzo,
non taglio, prendo la tela bianca, la drappeggio sul corpo e costruisco l’abito”.
Ungaro il couturier, il “pittore” che non utilizza né matite né pennelli, ma tessuti. Dotato
di una forte sensibilità artistica, usa i colori per ideare sinfonie che ricordano il
biomorfismo astratto di Wassily Kandisky, per simulare tagli tessili alla Lucio Fontana o
intense monocromie alla Mark Rothko. Una manipolazione della tavolozza cromatica che
spesso interpreta l’opulente fascino del Barocco. Dal trionfo dell’oro ad accostamenti
inaspettati dove tessuti ricercati
incontrano la dinamicità della performance
contemporanea. Una moda colta, ricca di citazioni dai suoi frequenti viaggi, di una
sapienza artigiana che nasce da un lavoro costante ed appassionato. Una stratificazione
evocatrice di percezioni diverse , un’incontro di mondi e materiali distanti tra loro.