JCB Fastrac 7230, non solo velocità

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JCB Fastrac 7230, non solo velocità
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FRESCHI DI VERNICE
Jcb Fastrac 7230,
non solo velocità
di Mattia Trevini
C
on l’introduzione del primo
Fastrac sul mercato europeo, che risale ai primi anni Novanta, ci fu una vera
rivoluzione ma con la serie 7000,
lanciata nel 2008 all’Agritechnica
di Hannover, Jcb ha fatto molti passi avanti nella direzione dell’innovazione tecnologica.
L e c a rat t er i s t iche t ipiche del
Fastrac, come l’alta velocità e una
spaziosa cabina, sono state unite
all’alta aderenza in campo garantita da ruote di dimensioni generose,
alla buona visibilità di guida e a
due assali sospesi idropneumatici,
che hanno permesso ai tecnici inglesi di creare un trattore in grado
di offrire un’esperienza di guida
unica.
In questo articolo vi presentiamo le
caratteristiche del nuovo Fastrac
7230, che abbiamo avuto occasione
di provare all’open day organizzato
dalla concessionaria Rosati di Senigallia (Ancona) a giugno, sullo sfondo del suggestivo paesaggio marchigiano.
I 70 chilometri orari
che può raggiungere
(non in Italia)
stuzzicano
la curiosità di molti
ma dentro il grande
giallo c’è dell’altro
le, riducendo la manutenzione periodica.
Il sistema di gestione elettronico
(EMS) controlla costantemente le
prestazioni del motore prolungandone la durata. Dopo la manutenzione prevista nelle prime 100 ore
di esercizio, l’olio motore e i fi ltri devono essere sostituiti ogni 500 ore,
mentre la manutenzione della testa
cilindri è prevista ogni 5.000 ore.
Tra i rifornimenti, un serbatoio sotto
cabina da 430 litri di gasolio, 16 litri
di olio lubrificante per il propulsore e
30 litri di refrigerante nel circuito di
raffreddamento del motore.
MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2009
Motore
Il Fastrac 7230 è dotato di un propulsore Cummins QSB 6.7 a 6 cilindri in linea da 220 CV (164 kW) erogati a 2.200 giri/min secondo la
normativa SAE J 1995, mentre la
potenza massi ma è d i 23 0 C V
(172 kW). Grazie alla sovralimentazione turbo intercooler e al sistema
di iniezione elettronica a fasatura
variabile CM 850 Common Rail da
1.600 bar, il motore è molto elastico,
erogando oltre il 95% della coppia
massima a soli 1.000 giri/min e raggiunge il valore di 949 Nm a 1.500
giri/min.
Il fi ltro dell’aria di aspirazione del
motore è integrato dal sistema Donaldson Powercore, che sfrutta la
forza centrifuga per rimuovere le
particelle prima che possano giungere all’elemento fi ltrante principa-
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Trasmissione
Il cambio P-tronic, progettato per la
serie 7000, è prodotto nello stabilimento Jcb trasmission a Wrexham
nel Galles.
Il design modulare con gruppi frizione elettromagnetici, costruiti
secondo gli standard prestazionali
delle autovetture, e il tipo di taratura impostata permettono una modulazione dei passaggi tra le marce
rapida e fluida, senza strappi.
La fi nitura degli ingranaggi limita
al minimo l’attrito e migliora l’efficienza della trasmissione, mentre
l’uso della lubrificazione a pressione rispetto a quella in bagno d’olio
degli ingranaggi riduce le perdite di
potenza, permettendo al tempo
stesso di contenere le dimensioni
del cambio entro ingombri ridotti
imposti dal telaio e dagli azionamenti esterni degli alberi.
La trasmissione è a 24 marce avanti e 9 retro in grado di arrivare a 70
km/ora ma limitata a 40 km/ora per
l’Italia.
La famiglia dei
Jcb 7000
MOTORE
Il cofano motore è suddiviso in un elemento principale ad ampia apertura e in due carter
laterali separati. In primo piano il gruppo di raffreddamento del trattore costituito da 6
elementi radianti raggruppati davanti al motore. Grazie all’apertura a libro del radiatore
dell’aria condizionata e alla possibilità di spostare su due guide quello dell’olio posto davanti
a quello di raffreddamento del motore, si crea uno spazio sufficiente che permette
un’adeguata manutenzione e pulizia
Le prese di potenza sono indipendenti a comando elettroidraulico.
Quella posteriore adotta un regime
di rotazione di 540 o 1.000 giri/min
con alberino d’uscita a 6 o 21 scanalature (6-20 scanalature in opzione). La presa anteriore, opzionale,
presenta le stesse velocità di quella
posteriore. La selezione del regime
di rotazione è effettuata con una leva in cabina posta dietro il sedile di
guida, mentre sul parafango posteriore destro è replicato il comando
di azionamento della pdp.
DIMENSIONE
Impianto idraulico
e sollevatore
L’impianto idraulico indipendente
con serbatoio sotto la cabina da
130 litri monta di serie una pompa
a portata variabile load sensing per
il circuito ausiliario, con portata
standard al regime nominale di
187 L/min a 210 bar di pressione e
u na por tata per va lvola f i no a
140 L/min. Pompe idrauliche dedicate provvedono rispettivamente al
fabbisogno di sterzo, sospensioni,
pdp e blocchi dei differenziali.
Per l’azionamento delle attrezzature sono montati di serie 4 distributori elettronici posteriori a doppio
effetto a 4 posizioni, tra cui la funzione flottante. Due piccoli serbatoi
permettono il recupero di olio durante lo sgancio dei tubi idraulici.
I distributori consentono di regolare i tempi e la portata per il control-
E PESI PNEUMATICI
Lunghezza 5.715 mm, larghezza 2.550 mm,
altezza massima 3.205 mm, luce libera da
terra 553 mm. Il peso senza conducente, zavorra e carburante è di 9.185 kg, ripartito per
il 47% davanti e 53% sul ponte posteriore. Il
trattore può essere allestito con varie misure
di pneumatici: da 540/75 R28 a 600/70 R30
davanti mentre dietro dalle 650/75 R38 alle 710/70 R 42.
PREZZO
Modello
Fastrac 7170
Fastrac 7200
Fastrac 7230
Fastrac 7270
Potenza
nominale
(CV/kW) (1)
173/129
190/142
220/164
260/194
Prezzo
(euro) (2)
199.000
209.000
224.000
n.d. (³)
(1) Potenza nominale espressa secondo la normativa
SAE J 1995. (2) I prezzi sono da intendersi di listino per
il modello base, Iva e trasporto esclusi. (³) Il prezzo non
è ancora disponibile.
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Prese di potenza
TRASMISSIONE
Tutti i modelli sono dotati di trasmissione Ptronic a 24 marce avanti e 9 retro a 6 rapporti powershift e 4 gamme selezionabili su
un’unica leva con passaggio gamma automatico, in sequenza, con velocità da 1,7 fino a 70 km/ora, in Italia limitata a 40 km/
ora. Il cambio di direzione può essere eseguito sia con il joystick della trasmissione sia
con l’inversore al volante senza l’ausilio della frizione.
Sotto la cabina
a destra, coperti da
un pannello apribile,
sono collocati il
serbatoio dell’olio da
130 litri,
l’alloggiamento delle
batterie, le due
pompe dei freni a
circuito sdoppiato,
l’essiccatore dell’aria
compressa, il rubinetto
di esclusione del
freno idraulico del
rimorchio e una
vaschetta del
tergilavavetri
Il trattorista può programmare 3
modalità di trasmissione: “Powershift” a gestione manuale per un
uso generico, “Autoshift” per la gestione automatica del cambio nel
lavoro nei campi e “Drive” per l’uso
su strada.
La serie Fastrac 7000 è composta da quattro
modelli: 7170, 7200, 7230 e 7270 non ancora commercializzato in Italia, ma già disponibile, con potenze nominali a 2.200 giri/min,
secondo la normativa SAE J 1995 rispettivamente di 173 CV (129 kW), 190 CV (142
kW), 220 CV (164 kW), 260 CV (194 kW),
erogati a 2.200 giri/min. Le potenze massime sono comprese tra 178 e 270 CV (133201 kW). Il propulsore, sviluppato con Iveco,
è per tutti i modelli il Cummins QSB 6.7 Tier
IIIa da 6 cilindri in linea e 6.702 cm3 di cilindrata, 4 valvole per cilindro e raffreddato a liquido, turbo con intercooler aria-aria e sistema di iniezione elettronica a fasatura variabile e distribuzione posteriore che consente di
ridurre la rumorosità.
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L’ampio accesso alla cabina è agevolato
da 4 gradini integrati al serbatoio
del gasolio. L’abitacolo è a quattro montanti
con 2 m3 di spazio, confortevole anche
per due persone grazie al sedile passeggero
“full size”. Con 6 m2 di vetrature, di cui solo
il vetro posteriore e la porta sinistra
sono apribili, la visibilità è buona
Alla presa di potenza sono disponibili 205 CV
(151 kW). L’impianto idraulico dispone
di una portata idraulica massima
di 210 L/min a 210 bar con una portata
per valvola distributrice di 140 L/min
lo automatico degli attrezzi. A richiesta sono disponibili una o due
prese idrauliche anteriori con un ritorno libero e quattro distributori
ad alta portata posteriori di tipo
load sensing.
L’attacco posteriore da 9.100 kg di
capacità di sollevamento è vincolato all’assale e non al telaio, soluzione che permette un migliore controllo degli attrezzi e maggiore sicurezza di guida durante i trasferimenti.
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Telaio
La struttura della macchina non è
la classica autoportante motore/
trasmissione/differenziale posteriore, ma è dotata di un robusto telaio su cui sono alloggiati tutti i
componenti della macchina. Si tratta di una complessa monoscocca in
acciaio, realizzata per garantire robustezza senza peso eccessivo, che
grazie alla sua forma rastremata
sull’avantreno permette raggi di
volta ridotti.
Sospensioni e assali
Il sistema di sospensioni è realizzato integ ra l mente con elementi
idropneumatici autolivellanti a controllo elettronico con compensazione di carico a regolazione continua,
coadiuvato dalla presenza di barre
antirollio e da un sistema di livellamento trasversale.
Il controllo elettronico è gestito da
un software dedicato, che assicura
un assetto costante della macchina
tramite le informazioni inviate dai
sensori dell’altezza di marcia. Grazie alla regolazione dell’apertura
delle valvole di flusso l’assetto rimane costante, con compensazione a ogni cambiamento di carico,
in modo tale che la corsa delle sospensioni resti costante in tutte le
condizioni.
Gli assali, di fabbricazione Jcb, sono dotati di sistema frenante sdoppiato tra le ruote anteriori e posteriori e può essere idraulico o pneumatico. Il freno di parcheggio è a
disco di blocco sull’albero di uscita
dalla trasmissione ad azionamento
manuale, grazie a una leva in cabina che agisce sullo scarico dell’aria.
L’assale posteriore in ghisa presenta un design modulare con un
elemento centrale in fusione, che
incorpora i bracci di fi ssaggio dell’attacco posteriore, i riduttori epicicloidali integrati nella scatola del
differenziale e alloggiamenti terminali intercambiabili, sostituibili
da assali tipo “bar axle” per i mercati nei quali si richiedono speciali regolazioni della carreggiata.
L’assale anteriore invece è dotato
di riduttori sui mozzi e idroguida a
circolazione di sfere. L’inserimento
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I principali comandi sono raggruppati
alla destra dell’operatore. In evidenza
il monitor touch screen che permette
la gestione e la programmazione
di trasmissione, distributori idraulici,
luci di lavoro, sollevatori, pdp, ecc.
della doppia trazione e del bloccaggio dei differenziali è di tipo
elettoidraulico.
Cabina e comandi
In cabina troviamo un cruscotto
compatto, integrato nella colonna
dello sterzo, regolabile in altezza e
inclinazione, che fornisce le principali informazioni di guida.
Sul bracciolo destro del sedile di
guida a sospensione pneumatica
sono alloggiati il pannello di controllo per gestire sollevatore, prese
idrauliche e la trasmissione grazie
ad un joystick, tutto integrato dal
monitor touch screen.
Sul passaruota destro troviamo un
pannello con chiave di accensione
e una pulsantiera, mentre sul montante posteriore destro sono raggruppate alcune prese elettriche.
Tra gli optional disponibili troviamo
un monitor prestazioni, l’esclusione
automatica presa di potenza all’azionamento del sollevatore, parabrezza
e lunotto termici, sedile lato guida e
specchietti esterni riscaldabili elettricamente e un vano refrigerato.
La visibilità è stata ottimizzata dal
posizionamento del tubo di scarico
lungo il montante destro della cabina mentre un set di 12 fari supplementari per il lavoro notturno completa il lungo elenco di accessori di
cui è dotata la macchina. 66
Mattia Trevini
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