JCB Fastrac 7230, non solo velocità
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JCB Fastrac 7230, non solo velocità
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L e c a rat t er i s t iche t ipiche del Fastrac, come l’alta velocità e una spaziosa cabina, sono state unite all’alta aderenza in campo garantita da ruote di dimensioni generose, alla buona visibilità di guida e a due assali sospesi idropneumatici, che hanno permesso ai tecnici inglesi di creare un trattore in grado di offrire un’esperienza di guida unica. In questo articolo vi presentiamo le caratteristiche del nuovo Fastrac 7230, che abbiamo avuto occasione di provare all’open day organizzato dalla concessionaria Rosati di Senigallia (Ancona) a giugno, sullo sfondo del suggestivo paesaggio marchigiano. I 70 chilometri orari che può raggiungere (non in Italia) stuzzicano la curiosità di molti ma dentro il grande giallo c’è dell’altro le, riducendo la manutenzione periodica. Il sistema di gestione elettronico (EMS) controlla costantemente le prestazioni del motore prolungandone la durata. Dopo la manutenzione prevista nelle prime 100 ore di esercizio, l’olio motore e i fi ltri devono essere sostituiti ogni 500 ore, mentre la manutenzione della testa cilindri è prevista ogni 5.000 ore. Tra i rifornimenti, un serbatoio sotto cabina da 430 litri di gasolio, 16 litri di olio lubrificante per il propulsore e 30 litri di refrigerante nel circuito di raffreddamento del motore. MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2009 Motore Il Fastrac 7230 è dotato di un propulsore Cummins QSB 6.7 a 6 cilindri in linea da 220 CV (164 kW) erogati a 2.200 giri/min secondo la normativa SAE J 1995, mentre la potenza massi ma è d i 23 0 C V (172 kW). Grazie alla sovralimentazione turbo intercooler e al sistema di iniezione elettronica a fasatura variabile CM 850 Common Rail da 1.600 bar, il motore è molto elastico, erogando oltre il 95% della coppia massima a soli 1.000 giri/min e raggiunge il valore di 949 Nm a 1.500 giri/min. Il fi ltro dell’aria di aspirazione del motore è integrato dal sistema Donaldson Powercore, che sfrutta la forza centrifuga per rimuovere le particelle prima che possano giungere all’elemento fi ltrante principa- 50 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. Trasmissione Il cambio P-tronic, progettato per la serie 7000, è prodotto nello stabilimento Jcb trasmission a Wrexham nel Galles. Il design modulare con gruppi frizione elettromagnetici, costruiti secondo gli standard prestazionali delle autovetture, e il tipo di taratura impostata permettono una modulazione dei passaggi tra le marce rapida e fluida, senza strappi. La fi nitura degli ingranaggi limita al minimo l’attrito e migliora l’efficienza della trasmissione, mentre l’uso della lubrificazione a pressione rispetto a quella in bagno d’olio degli ingranaggi riduce le perdite di potenza, permettendo al tempo stesso di contenere le dimensioni del cambio entro ingombri ridotti imposti dal telaio e dagli azionamenti esterni degli alberi. La trasmissione è a 24 marce avanti e 9 retro in grado di arrivare a 70 km/ora ma limitata a 40 km/ora per l’Italia. La famiglia dei Jcb 7000 MOTORE Il cofano motore è suddiviso in un elemento principale ad ampia apertura e in due carter laterali separati. In primo piano il gruppo di raffreddamento del trattore costituito da 6 elementi radianti raggruppati davanti al motore. Grazie all’apertura a libro del radiatore dell’aria condizionata e alla possibilità di spostare su due guide quello dell’olio posto davanti a quello di raffreddamento del motore, si crea uno spazio sufficiente che permette un’adeguata manutenzione e pulizia Le prese di potenza sono indipendenti a comando elettroidraulico. Quella posteriore adotta un regime di rotazione di 540 o 1.000 giri/min con alberino d’uscita a 6 o 21 scanalature (6-20 scanalature in opzione). La presa anteriore, opzionale, presenta le stesse velocità di quella posteriore. La selezione del regime di rotazione è effettuata con una leva in cabina posta dietro il sedile di guida, mentre sul parafango posteriore destro è replicato il comando di azionamento della pdp. DIMENSIONE Impianto idraulico e sollevatore L’impianto idraulico indipendente con serbatoio sotto la cabina da 130 litri monta di serie una pompa a portata variabile load sensing per il circuito ausiliario, con portata standard al regime nominale di 187 L/min a 210 bar di pressione e u na por tata per va lvola f i no a 140 L/min. Pompe idrauliche dedicate provvedono rispettivamente al fabbisogno di sterzo, sospensioni, pdp e blocchi dei differenziali. Per l’azionamento delle attrezzature sono montati di serie 4 distributori elettronici posteriori a doppio effetto a 4 posizioni, tra cui la funzione flottante. Due piccoli serbatoi permettono il recupero di olio durante lo sgancio dei tubi idraulici. I distributori consentono di regolare i tempi e la portata per il control- E PESI PNEUMATICI Lunghezza 5.715 mm, larghezza 2.550 mm, altezza massima 3.205 mm, luce libera da terra 553 mm. Il peso senza conducente, zavorra e carburante è di 9.185 kg, ripartito per il 47% davanti e 53% sul ponte posteriore. Il trattore può essere allestito con varie misure di pneumatici: da 540/75 R28 a 600/70 R30 davanti mentre dietro dalle 650/75 R38 alle 710/70 R 42. PREZZO Modello Fastrac 7170 Fastrac 7200 Fastrac 7230 Fastrac 7270 Potenza nominale (CV/kW) (1) 173/129 190/142 220/164 260/194 Prezzo (euro) (2) 199.000 209.000 224.000 n.d. (³) (1) Potenza nominale espressa secondo la normativa SAE J 1995. (2) I prezzi sono da intendersi di listino per il modello base, Iva e trasporto esclusi. (³) Il prezzo non è ancora disponibile. ANICA AGRARIA NAL DELLA MECC IL SITO FULL OPTIO Scopri e confronta li su: le caratteristiche dei model coledomani.it www.macchineagri MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2009 Prese di potenza TRASMISSIONE Tutti i modelli sono dotati di trasmissione Ptronic a 24 marce avanti e 9 retro a 6 rapporti powershift e 4 gamme selezionabili su un’unica leva con passaggio gamma automatico, in sequenza, con velocità da 1,7 fino a 70 km/ora, in Italia limitata a 40 km/ ora. Il cambio di direzione può essere eseguito sia con il joystick della trasmissione sia con l’inversore al volante senza l’ausilio della frizione. Sotto la cabina a destra, coperti da un pannello apribile, sono collocati il serbatoio dell’olio da 130 litri, l’alloggiamento delle batterie, le due pompe dei freni a circuito sdoppiato, l’essiccatore dell’aria compressa, il rubinetto di esclusione del freno idraulico del rimorchio e una vaschetta del tergilavavetri Il trattorista può programmare 3 modalità di trasmissione: “Powershift” a gestione manuale per un uso generico, “Autoshift” per la gestione automatica del cambio nel lavoro nei campi e “Drive” per l’uso su strada. La serie Fastrac 7000 è composta da quattro modelli: 7170, 7200, 7230 e 7270 non ancora commercializzato in Italia, ma già disponibile, con potenze nominali a 2.200 giri/min, secondo la normativa SAE J 1995 rispettivamente di 173 CV (129 kW), 190 CV (142 kW), 220 CV (164 kW), 260 CV (194 kW), erogati a 2.200 giri/min. Le potenze massime sono comprese tra 178 e 270 CV (133201 kW). Il propulsore, sviluppato con Iveco, è per tutti i modelli il Cummins QSB 6.7 Tier IIIa da 6 cilindri in linea e 6.702 cm3 di cilindrata, 4 valvole per cilindro e raffreddato a liquido, turbo con intercooler aria-aria e sistema di iniezione elettronica a fasatura variabile e distribuzione posteriore che consente di ridurre la rumorosità. 51 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. L’ampio accesso alla cabina è agevolato da 4 gradini integrati al serbatoio del gasolio. L’abitacolo è a quattro montanti con 2 m3 di spazio, confortevole anche per due persone grazie al sedile passeggero “full size”. Con 6 m2 di vetrature, di cui solo il vetro posteriore e la porta sinistra sono apribili, la visibilità è buona Alla presa di potenza sono disponibili 205 CV (151 kW). L’impianto idraulico dispone di una portata idraulica massima di 210 L/min a 210 bar con una portata per valvola distributrice di 140 L/min lo automatico degli attrezzi. A richiesta sono disponibili una o due prese idrauliche anteriori con un ritorno libero e quattro distributori ad alta portata posteriori di tipo load sensing. L’attacco posteriore da 9.100 kg di capacità di sollevamento è vincolato all’assale e non al telaio, soluzione che permette un migliore controllo degli attrezzi e maggiore sicurezza di guida durante i trasferimenti. MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2009 Telaio La struttura della macchina non è la classica autoportante motore/ trasmissione/differenziale posteriore, ma è dotata di un robusto telaio su cui sono alloggiati tutti i componenti della macchina. Si tratta di una complessa monoscocca in acciaio, realizzata per garantire robustezza senza peso eccessivo, che grazie alla sua forma rastremata sull’avantreno permette raggi di volta ridotti. Sospensioni e assali Il sistema di sospensioni è realizzato integ ra l mente con elementi idropneumatici autolivellanti a controllo elettronico con compensazione di carico a regolazione continua, coadiuvato dalla presenza di barre antirollio e da un sistema di livellamento trasversale. Il controllo elettronico è gestito da un software dedicato, che assicura un assetto costante della macchina tramite le informazioni inviate dai sensori dell’altezza di marcia. Grazie alla regolazione dell’apertura delle valvole di flusso l’assetto rimane costante, con compensazione a ogni cambiamento di carico, in modo tale che la corsa delle sospensioni resti costante in tutte le condizioni. Gli assali, di fabbricazione Jcb, sono dotati di sistema frenante sdoppiato tra le ruote anteriori e posteriori e può essere idraulico o pneumatico. Il freno di parcheggio è a disco di blocco sull’albero di uscita dalla trasmissione ad azionamento manuale, grazie a una leva in cabina che agisce sullo scarico dell’aria. L’assale posteriore in ghisa presenta un design modulare con un elemento centrale in fusione, che incorpora i bracci di fi ssaggio dell’attacco posteriore, i riduttori epicicloidali integrati nella scatola del differenziale e alloggiamenti terminali intercambiabili, sostituibili da assali tipo “bar axle” per i mercati nei quali si richiedono speciali regolazioni della carreggiata. L’assale anteriore invece è dotato di riduttori sui mozzi e idroguida a circolazione di sfere. L’inserimento 52 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. I principali comandi sono raggruppati alla destra dell’operatore. In evidenza il monitor touch screen che permette la gestione e la programmazione di trasmissione, distributori idraulici, luci di lavoro, sollevatori, pdp, ecc. della doppia trazione e del bloccaggio dei differenziali è di tipo elettoidraulico. Cabina e comandi In cabina troviamo un cruscotto compatto, integrato nella colonna dello sterzo, regolabile in altezza e inclinazione, che fornisce le principali informazioni di guida. Sul bracciolo destro del sedile di guida a sospensione pneumatica sono alloggiati il pannello di controllo per gestire sollevatore, prese idrauliche e la trasmissione grazie ad un joystick, tutto integrato dal monitor touch screen. Sul passaruota destro troviamo un pannello con chiave di accensione e una pulsantiera, mentre sul montante posteriore destro sono raggruppate alcune prese elettriche. Tra gli optional disponibili troviamo un monitor prestazioni, l’esclusione automatica presa di potenza all’azionamento del sollevatore, parabrezza e lunotto termici, sedile lato guida e specchietti esterni riscaldabili elettricamente e un vano refrigerato. La visibilità è stata ottimizzata dal posizionamento del tubo di scarico lungo il montante destro della cabina mentre un set di 12 fari supplementari per il lavoro notturno completa il lungo elenco di accessori di cui è dotata la macchina. 66 Mattia Trevini [email protected]