Parrocchia dei SS. MM. Nereo e Achilleo

Transcript

Parrocchia dei SS. MM. Nereo e Achilleo
Parrocchia dei SS. MM. Nereo e Achilleo
SETTIMANA DI
ESERCIZI SPIRITUALI QUARESIMALI
23-27 FEBBRAIO 2015
INTRODUZIONE AGLI ESERCIZI SPIRITUALI
Oggi leggo le Beatitudini…
...oggi leggo le beatitudini... leggo, non predico. Le
beatitudini non si predicano: non sono per gli altri.
Nessuno può darle a parole. Se le predico, tutti notano
che io ne sono fuori. Cristo no, lui solo parla dal di
dentro di ogni beatitudine: lui povero, mite, pacifico,
misericordioso, lui il percosso, il morente... Che non si
possano predicare l'ho capito bene in un lontano
Ognissanti, quando mi fu imposto dietro minaccia: Tu
prete oggi non predicherai... E quel giorno il prete ha
letto soltanto: ma nel leggere egli piangeva e gli altri
piangevano. Le parole che hanno la virtù di far piangere,
o di gioia o di vergogna, non si predicano...
don Primo Mazzolari
1
PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
Lunedì 23 febbraio
Beati i poveri in spirito
perché di essi è il regno dei cieli
don Gianluigi
Martedì 24 febbraio
Beati quelli che sono nel pianto
Beati i miti
don Ferdinando
Mercoledì 25 febbraio
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia
Beati i misericordiosi
don Maurizio
Giovedì 26 febbraio
Beati i puri di cuore
Beati gli operatori di pace
don Marco
Venerdì 27 febbraio
Beati i perseguitati a causa della giustizia
Beati voi quando vi insulteranno
don Gianfranco
2
Lunedì 23 febbraio
BEATI I POVERI IN SPIRITO
CANTO INIZIALE
O Signore, non si esalta il mio cuore,
i miei occhi, non si alzano superbi
non inseguo cose grandi, troppo grandi per me,
o Signore a te canto, in umiltà.
O Signore, ho placato il desiderio
ho finito di ambire all’infinito
ora affido la mia mente, ora affido a Te il mio cuore,
o Signore, a Te canto in umiltà.
O Signore, non abbiamo più bisogno
di innalzare grandi torri fino al cielo,
non il mio ma il tuo volere sia annunziato sulla terra,
o Signore a Te canto, in umiltà.
DIALOGO INIZIALE
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
S. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e
la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende
Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
3
L. Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere
E si avvicinarono a lui i discepoli.
T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende
Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
L. Si mise a parlare e insegnava loro.
T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende
Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
L. Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende
Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
PREGHIAMO COL SALMO 145 (INSIEME)
Il Signore è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati;
egli libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
Il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
Ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Gloria
ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA
Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra.
4
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v)
DAL LIBRO DEL PROFETA SOFONIA (2,3; 3,1213)
Cercate il Signore
Voi tutti poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini;
cercate la giustizia,
cercate l’umiltà,
per trovarvi al riparo
nel giorno dell’ira del Signore.
Farò restare in mezzo a te, Israele,
un popolo umile e povero;
confiderà nel nome del Signore
il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.
MEDITAZIONE DEL PREDICATORE
SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE
Non chiudere il tuo cuore al fratello che soffre
(S. Giovanni Crisostomo)
«Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non permettere che sia oggetto
di disprezzo nelle sue membra cioè nei poveri, privi di panni per
5
coprirsi. Non onorarlo qui in chiesa con stoffe di seta, mentre
fuori lo trascuri quando soffre per il freddo e la nudità. Colui che
ha detto: "Questo è il mio corpo", confermando il fatto con la parola,
ha detto anche: Mi avete visto affamato e non mi avete dato da
mangiare (cfr. Mt 25, 42), e: Ogni volta che non avete fatto queste
cose a uno dei più piccoli tra questi, non l'avete fatto neppure a me
(cfr. Mt 25, 45). Il corpo di Cristo che sta sull'altare non ha bisogno
di mantelli, ma di anime pure; mentre quello che sta fuori ha bisogno
di molta cura.
Impariamo dunque a pensare e a onorare Cristo come egli
vuole. Infatti l'onore più gradito che possiamo rendere a colui che
vogliamo venerare è quello che lui stesso vuole, non quello
escogitato da noi. Anche Pietro credeva di onorarlo impedendo a lui
di lavargli i piedi. Questo non era onore, ma vera scortesia. Così
anche tu rendigli quell'onore che egli ha comandato, fa' che i poveri
beneficino delle tue ricchezze. Dio non ha bisogno di vasi d'oro, ma
di anime d'oro.
Con questo non intendo certo proibirvi di fare doni alla chiesa. No.
Ma vi scongiuro di elargire, con questi e prima di questi,
l'elemosina. Dio infatti accetta i doni alla sua casa terrena, ma
gradisce molto di più il soccorso dato ai poveri.
Nel primo caso ne ricava vantaggio solo chi offre, nel secondo
invece anche chi riceve. Là il dono potrebbe essere occasione di
ostentazione; qui invece è elemosina e amore. Che vantaggio può
avere Cristo se la mensa del sacrificio è piena di vasi d'oro,
mentre poi muore di fame nella persona del povero? Prima sazia
l'affamato, e solo in seguito orna l'altare con quello che rimane. Gli
offrirai un calice d'oro e non gli darai un bicchiere d'acqua? Che
bisogno c'è di adornare con veli d'oro il suo altare, se poi non gli
offri il vestito necessario? Che guadagno ne ricava egli? Dimmi: se
vedessi uno privo del cibo necessario e, senza curartene, adornassi
d'oro solo la sua mensa, credi che ti ringrazierebbe o piuttosto non si
infurierebbe contro di te? E se vedessi uno coperto di stracci e
intirizzito dal freddo, trascurando di vestirlo, gli innalzassi colonne
dorate, dicendo che lo fai in suo onore, non si riterrebbe forse di
essere beffeggiato e insultato in modo atroce?
Pensa la stessa cosa di Cristo, quando va errante e pellegrino,
bisognoso di un tetto. Tu rifiuti di accoglierlo nel pellegrino e
6
adorni invece il pavimento, le pareti, le colonne e i muri
dell'edificio sacro. Attacchi catene d'argento alle lampade, ma non
vai a visitarlo quando lui è incatenato in carcere. Dico questo non per
vietarvi di procurare tali addobbi e arredi sacri, ma per esortarvi a
offrire, insieme a questi, anche il necessario aiuto ai poveri, o,
meglio, perché questo sia fatto prima di quello. Nessuno è mai
stato condannato per non aver cooperato ad abbellire il tempio, ma
chi trascura il povero è destinato alla geenna, al fuoco
inestinguibile e al supplizio con i demoni. Perciò mentre adorni
l'ambiente del culto, non chiudere il tuo cuore al fratello che
soffre. Questi è un tempio vivo più prezioso di quello».
CANONE
Il Signore è la mia forza e io spero in Lui.
Il Signore è il Salvatore in Lui confido non ho timor,
in Lui confido non ho timor.(2 v)
ci alziamo
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
Rischiara , o Dio, le nostre tenebre
e dalle insidie notturne
difendi sempre i tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.
BENEDIZIONE
7
CANTO FINALE
Lascia che il mondo vada per la sua strada,
lascia che l’uomo ritorni alla sua casa,
lascia che la gente accumuli la sua fortuna.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.
Lascia che la barca in mare spieghi la vela,
lascia che trovi affetto chi segue il cuore,
lascia che dall’albero cadano i frutti maturi.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.
E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra
nel mondo deserto aprirai una strada nuova.
E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra
nel mondo deserto aprirai una strada nuova.
E per questa strada va, va, e non voltarti indietro, va.
E non voltarti indietro.
8
Martedì 24 febbraio
BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO
BEATI I MITI
CANTO INIZIALE
Vivere la vita
con le gioie e coi dolori di ogni giorno,
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita e inabissarsi nell’amore
è il tuo destino, è quello che Dio vuole da te.
Fare insieme agli altri
la tua strada verso Lui, correre con i fratelli tuoi ...
scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai
Vivere la vita
è l’avventura più stupenda dell’amore,
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita e generare ogni momento il Paradiso
è quello che Dio vuole da te.
DIALOGO INIZIALE
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
S. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di
Cristo, sia con tutti voi
T. E con il tuo spirito.
9
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
L. Beati quelli che sono nel pianto
Perché saranno consolati
T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
L. Beati i miti
Perché avranno in eredità la terra.
T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni!
PREGHIAMO CON IL SALMO 6 (A CORI ALTERNI)
Signore, non punirmi nella tua ira,
non castigarmi nel tuo furore.
Pietà di me, Signore, sono sfinito;
guariscimi, Signore: tremano le mie ossa.
Trema tutta l'anima mia.
Ma tu, Signore, fino a quando?
Ritorna, Signore, libera la mia vita,
salvami per la tua misericordia.
Nessuno tra i morti ti ricorda.
Chi negli inferi canta le tue lodi?
Sono stremato dai miei lamenti,
ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,
bagno di lacrime il mio letto.
10
I miei occhi nel dolore si consumano,
invecchiano fra tante mie afflizioni.
Via da me, voi tutti che fate il male:
il Signore ascolta la voce del mio pianto.
Il Signore ascolta la mia supplica,
il Signore accoglie la mia preghiera.
Si vergognino e tremino molto tutti i miei nemici,
tornino indietro e si vergognino all'istante.
Gloria
ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA
Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te,
Ti preghiamo resta con noi (2 v.)
Luce dei miei passi, guida al mio cammino,
è la Tua Parola.
Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te,
Ti preghiamo resta con noi (2 v.)
DAL VANGELO SECONDO LUCA (7,11-17)
In seguito si recò in una città chiamata Nain e
facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco che
veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e
molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe
compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara,
mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te,
alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo
diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio
dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo
11
popolo». La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per
tutta la regione.
MEDITAZIONE DEL PREDICATORE
SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE
Il mistero del male. La bellezza che salva
Abbé Pierre
La situazione del mondo è tale, che ci è impossibile non
interrogare Dio. Dio che è eterno Amore, Amore infinito.
Personalmente, nei miei 93 anni ormai, avendo anche avuto
l'occasione di vedere e di toccare con mano, in ogni angolo della
terra, tante miserie, tante ingiustizie, tanti mali, tanti crimini, tanti
delitti di ogni sorta, più di una volta ho osato chiedere: "Dio mio, ma
perché? A che gioco stai giocando? Forse al massacro
dell'umanità?". Ho letto da qualche parte che anche Woody Allen, lui
pure ferito da questa crudele realtà, ha esclamato: "se Dio esiste,
spero abbia una spiegazione di tutto questo...".
E' comprensibile non capire questa "assenza" di Dio, e gridargli
con tutto l'Amore e anche la rabbia che abbiamo dentro di noi:
"Signore basta! Quanti miliardi di persone innocenti devono ancora
soffrire e morire ingiustamente?". Certo, amo Dio profondamente e
credo con tutte le mie forze che Lui può tutto, anzi è Tutto, ma non
posso stare zitto. Di questa situazione del mondo, non capisco nulla.
Non capisco nulla, ma a differenza di Woody Allen che "spera", io
sono che Dio ha una spiegazione.
Credo nella perfezione infinita di Dio, ma nello stesso tempo mi
interrogo, devo interrogarmi sul perché di questa sofferenza così
ingiusta e detestabile.
E so benissimo che mentre io sento il bisogno, il dovere di gridare
a Dio: "Mio Dio, basta!", Lui pure, a sua volta, avendoci dotati di
intellligenza e di responsabilità, potrebbe gridarci ugualmente:
"Basta!". E chiederci conto di come mai, anziché utilizzare la nostra
intelligenza, le nostre risorse e le nostre conoscenze per alimentare
sulla terra solo paure e guerre, per disumani sfruttamenti dei più
12
deboli, per rompere l'armonia del creato spezzando le regole che
regolano l'ambiente, non mettiamo le nostre qualità migliori al
servizio dell'umanità, cominciando dai più deboli e dai più sofferenti.
Gridiamo pure "Basta" a Dio, ma sappiamo anche ascoltare i suoi
"Basta"... questo non ci impedisce di vedere la bellezza e la bontà
che pur esitono nel mondo: nella vita che comincia, ovunque e
comunque, nell'immensità del mare, nell'incanto delle stelle,
soprattutto nella gioia del sorriso dei bimbi... questi doni che Dio ci
fa di continuo possono essere una prima spiegazione alle nostre
giuste interpellanze di Dio. E devono essere anche le ragioni per
dare, da parte nostra, la risposta alle interpellanze di Dio nei nostri
confronti. Non possiamo dimenticare che la prima risposta di Dio ai
nostri interrogativi sull'esistenza del male nel mondo è la reale
presenza di Gesù nell'Eucaristia. Questa presenza esige coerenza
nella vita di noi cristiani. Pur non dandoci la risposta, l'Eucaristia ci
indica da che parte stare, concretamente, in questo mondo minato
dall'odio, dal terrorismo, dalla miseria e dalla sofferenza, non solo
materiale, di troppo miliardi di figli di Dio. Innocenti. Ci dà la forza
di non scoraggiarci, pur così terribilmente fragili. Ci rende capaci, se
lo vogliamo, di donarci tutti agli altri, ben sapendo che non possiamo
essere felici prendendo ma donandoci senza riserva, senza altri
calcoli, senza speculazione alcuna, agli altri. E non dimentichiamo
che lo spirito di Dio soffia. Dove e come vuole. Una "sveglia" per
tutti gli umani.
CANONE
Laudate omnes gentes, Laudate Dominum.
Laudate omnes gentes, Laudate Dominum! (2 v)
ci alziamo
PADRE NOSTRO
13
ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte
e dona ai tuoi servi fedeli un riposo senza colpa;
incolumi al nuovo giorno
ci conducano gli angeli
e ci ridestino alla tua luce.
Per Cristo nostro Signore
BENEDIZIONE
CANTO FINALE
Io lo so Signore che vengo da lontano
prima nel pensiero e poi nella Tua mano.
Io mi rendo conto che Tu sei la mia vita
e non mi sembra vero di pregarti così.
“Padre d’ogni uomo” - e non ti ho visto mai -,
“Spirito di vita” -e nacqui da una donna“Figlio mio fratello” - e sono solo un uomo eppure io capisco che Tu sei Verità.
E imparerò a guardare tutto il mondo
con gli occhi trasparenti di un bambino
e insegnerò a chiamarti “Padre nostro”
ad ogni figlio che diventa uomo. (2 v.)
14
Mercoledì 25 febbraio
BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE
DELLA GIUSTIZIA
BEATI I MISERICORDIOSI
CANTO INIZIALE
Beati quelli che poveri sono,
beati quanti son puri di cuore,
beati quelli che vivono in pena
nell’attesa di un nuovo mattino.
Saran beati, vi dico beati
perché di essi è il Regno dei Cieli. (2 v.)
Beati quelli che fanno la pace,
beati quelli che insegnano amore,
beati quelli che hanno la fame
e la sete di vera giustizia.
DIALOGO INIZIALE
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
S. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella
fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi
T. E con il tuo spirito.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
T. Spirito Santo, discendi tra noi:
la nostra fede ha bisogno di Te.
15
Al nostro cuore insegna ad amare,
e la speranza non toglierci mai.
L. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia
Perché saranno saziati
T. Spirito Santo, discendi tra noi:
la nostra fede ha bisogno di Te.
Al nostro cuore insegna ad amare,
e la speranza non toglierci mai.
L. Beati i misericordiosi
Perché troveranno misericordia
T. Spirito Santo, discendi tra noi:
la nostra fede ha bisogno di Te.
Al nostro cuore insegna ad amare,
e la speranza non toglierci mai.
PREGHIAMO COL SALMO 25 (A CORI ALTERNI)
Dio mio, in te confido: non sia confuso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque spera in te non resti deluso,
sia confuso chi tradisce per un nulla.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
In te ho sempre sperato.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
16
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Gloria
ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA
Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra.
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v)
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3)
Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore Dio in cui manderò la fame nel paese,
non fame di pane, né sete di acqua,
ma d'ascoltare la parola del Signore. (Am 8,11)
Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli
scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. (Mt 5,20)
Rimetti a noi i nostri debiti
Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori (Mt 6,12)
MEDITAZIONE
DEL PREDICATORE
17
SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE
Guarire la memoria
Henri J. M. Nouwen
Perdonare non significa dimenticare
Quando perdoniamo una persona, la memoria di quella ferita può
rimanere a lungo con noi, anche tutta la vita. Talvolta portiamo
questa memoria nel nostro corpo come un segno visibile. Il perdono
cambia però la maniera in cui ricordiamo; trasforma la maledizione
in benedizione.
Quando perdono i miei genitori per il loro divorzio, i miei figli per la
loro mancanza di attenzione, i miei amici per la loro infedeltà nelle
crisi, i miei medici per i loro cattivi consigli, non devo più sentirmi
la vittima di eventi che non ho potuto dominare.
Il perdono mi consente di fare appello alla mia stessa forza e di non
lasciare che questi eventi mi distruggano; li fa diventare eventi che
approfondiscono la saggezza del mio cuore.
Il perdono guarisce veramente il ricordo.
Perdonare nel nome di Dio
Siamo tutti persone ferite. Chi ci ferisce? Molto spesso coloro che
amiamo e che ci amano. Quando ci sentiamo respinti, abbandonati,
maltrattati, manipolati o violati, spesso questo viene soprattutto da
persone che ci sono molto vicine: i genitori, gli amici, gli sposi, gli
amanti, i figli, i vicini, gli insegnanti, i pastori.
Coloro che ci amano ci feriscono anche. È questa la tragedia della
nostra vita, ed è questo che rende così difficile perdonare di cuore. È
proprio il nostro cuore ad essere ferito.
Esso grida: «Proprio tu, che credevo mi saresti stato vicino, mi hai
abbandonato. Come potrò mai perdonarti per questo?».
Il perdono sembra spesso impossibile, ma niente è impossibile a Dio.
Il Dio che vive in noi ci darà la grazia di andare al di là del nostro io
ferito per dire: «Nel nome di Dio sei perdonato». Preghiamo per
ricevere questa grazia.
18
Tornare all'amore di Dio
Noi confondiamo spesso l'amore senza condizioni con
un'approvazione senza condizioni.
Dio ci ama senza condizioni, ma non approva ogni comportamento
umano.
Dio non approva il tradimento, la violenza, l'odio, il sospetto e tutte
le altre espressioni del male, perché esse contraddicono tutte l'amore
che Dio vuole stillare nel cuore umano. Il male è l'assenza dell'amore
di Dio. Il male non appartiene a Dio.
L'amore incondizionato di Dio significa che Dio continua ad amarci
anche quando diciamo o pensiamo cose malvage.
Dio continua ad aspettarci come un padre amorevole aspetta il
ritorno di un figlio smarrito. È importante per noi attenerci alla verità
che Dio non rinuncia mai ad amarci, anche quando è rattristato da
quel che facciamo.
Questa verità ci aiuterà a tornare all'onnipresente amore di Dio.
CANONE
Misericordias Domini
in aeternum cantabo (4 v)
ci alziamo
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno
ti supplichiamo, Dio di eterna luce:
l’incessante alternanza dei tempi
ci porta un’altra notte,
ma il tuo splendore indefettibile
ci custodisca sereni nel nostro riposo.
Per Cristo nostro Signore.
19
BENEDIZIONE
CANTO FINALE
Camminerò, camminerò sulla tua strada, Signor.
Dammi la mano, voglio restar
per sempre insieme a Te.
Quando ero solo, solo e stanco del mondo,
quando non c’era l’amor,
tante persone vidi intorno a me; sentivo cantare così.
Io non capivo ma rimasi a sentire
quando il Signor mi parlò:
Lui mi chiamava, chiamava anche me e la mia risposta si alzò.
20
Giovedì 26 febbraio
BEATI I PURI DI CUORE
BEATI GLI OPERATORI DI PACE
CANTO INIZIALE
Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore,
di trovare Te, di stare insieme a Te:
unico riferimento del mio andare,
unica ragione Tu, unico sostegno Tu.
Al centro del mio cuore ci sei Tu.
Anche il cielo gira intorno e non ha pace,
ma c’è un punto fermo, è quella stella là.
La stella polare è fissa ed è la sola,
la stella polare Tu, la stella sicura Tu.
Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te
e poi non importa il "come", il "dove", e il "se".
DIALOGO INIZIALE
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
S. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore
nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Luce di verità, fiamma di carità,
vincolo di unità, Spirito Santo Amore.
21
Dona la libertà, dona la santità,
fa’ dell’umanità il tuo canto di lode.
L. Beati i puri di cuore,
Perché vedranno Dio
Luce di verità, fiamma di carità,
vincolo di unità, Spirito Santo Amore.
Dona la libertà, dona la santità,
fa’ dell’umanità il tuo canto di lode.
L. Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Luce di verità, fiamma di carità,
vincolo di unità, Spirito Santo Amore.
Dona la libertà, dona la santità,
fa’ dell’umanità il tuo canto di lode.
PREGHIAMO COL SALMO 84 (A CORI ALTERNI)
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.
Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
22
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.
Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza.
Gloria
ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA
Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te,
Ti preghiamo resta con noi (2 v.)
Luce dei miei passi, guida al mio cammino,
è la Tua Parola.
Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te,
Ti preghiamo resta con noi (2 v.)
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
(20,19-23)
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il
sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i
discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a
loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il
costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di
nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando
voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo
Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non
li rimetterete, resteranno non rimessi».
MEDITAZIONE DEL PREDICATORE
23
SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE
La Pace a tutti i costi
don Primo Mazzolari
Ci siamo accorti che non basta essere custodi della pace e neanche
uomini di pace nel nostro intimo, se lasciamo che altri ne siano i soli
testimoni. Come cristiani dobbiamo essere in prima linea nello
sforzo comune verso la pace. Davanti per vocazione non per paura.
Quando fa buio la lampada non la si mette sotto la tavola.
Opponendo guerra a guerra, violenza a violenza non si fa' che
moltiplicare le rovine. Invece di uno saremo in due a buttar giù, non
importa se per ragioni o con animi opposti. Perché non ammazzo chi
non è d'accordo con me, non vuol dire che io sia d'accordo con lui.
Non l'ammazzo perché sono certo che la mia verità ha tanta verità da
superare l'errore dell'altro. La verità non ha bisogno della mia
violenza per vincere. Il cristiano è contro ogni male, non fino alla
morte del malvagio, ma fino alla propria morte, dato che non c'è
amore più grande che quello di mettere la propria vita a servizio del
bene del fratello perduto. Vince chi si lascia uccidere, non chi
uccide. La storia della nostra redenzione si apre con la strage degli
Innocenti e si chiude con il Calvario.
Un cristiano deve fare la pace anche quando venissero meno le
ragioni della pace. Al pari della fede, della speranza e della carità, la
pace è vera beatitudine, quando non c'è tornaconto o interesse o
convenienza, vale a dire quando incomincia a sembrare follia davanti
al buon senso della gente ragionevole.
CANONE
Il Signore è la mia forza e io spero in Lui.
Il Signore è il Salvatore in Lui confido non ho timor,
in Lui confido non ho timor.(2 v)
ci alziamo
24
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
O Creatore dei secoli e ordinatori dei tempi,
che giorni e notti avvicendi,
a te devota sale la supplica:
tu che hai dato di sostenere fino alla sera
la fatica diurna,
donaci di attraversare la tenebra
sereni al riparo delle tue ali.
Per Cristo nostro Signore.
BENEDIZIONE
CANTO FINALE
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà sulla terra com’è nei cieli.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà gioia nei nostri occhi, nei cuori.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà luce limpida nei pensieri.
“Pace sia, pace a voi”:
la tua pace sarà una casa per tutti.
“Pace a voi”: sia il tuo dono visibile.
“Pace a voi”: la tua eredità.
“Pace a voi”: come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.
25
Venerdì 27 febbraio
BEATI I PERSEGUITATI
A CAUSA DELLA GIUSTIZIA
CANTO INIZIALE
Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.
Offri la vita tua,
come Maria ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore, sacerdote dell’umanità.
Avanzavi nel silenzio fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.
DIALOGO INIZIALE
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
S. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore
nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto,
torna la vita noi diventiamo testimoni di luce.
26
L. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto,
torna la vita noi diventiamo testimoni di luce.
L. Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Così infatti perseguitarono i profeti
che furono prima di voi.
T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto,
torna la vita noi diventiamo testimoni di luce
PREGHIAMO COL SALMO 130 (INSIEME)
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono:
e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora.
Perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
Gloria
27
ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA
Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra.
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v)
DALLA SECONDA LETTERA DI SAN PAOLO
APOSTOLO AI CORINZI (11,18.21-30)
Dal momento che molti si vantano da un punto di
vista umano, mi vanterò anch'io. Lo dico con vergogna; come siamo
stati deboli!
Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso
vantarmi anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io!
Sono stirpe di Abramo? Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per
dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche,
molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse,
spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i
trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta
sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un
giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli
di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli
dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare,
pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza
numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a
tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le
Chiese. Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo,
che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia
debolezza.
28
MEDITAZIONE DEL PREDICATORE
SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE
Ho combattuto la buona battaglia
San Giovanni Crisostomo
Paolo se ne stava nel carcere come se stesse in cielo e riceveva
percosse e ferite più volentieri di coloro che ricevono il palio nelle
gare: amava i dolori non meno dei premi, perché stimava gli stessi
dolori come fossero ricompense; perciò li chiamava anche una grazia
divina. Ma sta’ bene attento in qual senso lo diceva: Certo era un
premio essere sciolto dal corpo ed essere con Cristo (cfr. Fil 1, 23),
mentre restare nel corpo era una lotta continua; tuttavia per amore di
Cristo rimandava il premio per poter combattere: cosa che giudicava
ancor più necessaria. L’essere separato da Cristo costituiva per lui
lotta e dolore, anzi assai più che lotta e dolore. Essere con Cristo era
l’unico premio al di sopra di ogni cosa. Paolo per amore di Cristo
preferì la prima cosa alla seconda.
Certamente qui qualcuno potrebbe obiettare che Paolo riteneva
tutte queste realtà soavi per amore di Cristo. Certo, anch’io ammetto
questo, perché quelle cose che per noi sono fonti di tristezza, per lui
erano invece fonte di grandissimo piacere. Ma perché io ricordo i
pericoli e i travagli? Poiché egli si trovava in grandissima afflizione
e per questo diceva: «Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi
riceve scandalo che io non ne frema?» (2 Cor 11, 29).
Ora, vi prego, non ammiriamo soltanto, ma anche imitiamo questo
esempio così magnifico di virtù. Solo così infatti potremo essere
partecipi dei suoi trionfi.
Se qualcuno si meraviglia perché abbiamo parlato così, cioè che
chiunque avrà i meriti di Paolo avrà anche i medesimi premi, può
ascoltare lo stesso Apostolo che dice: «Ho combattuto la buona
battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi
resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi
consegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti coloro
che attendono con amore la sua manifestazione» (2 Tm 4, 7-8). Puoi
vedere chiaramente come chiama tutti alla partecipazione della
medesima gloria. Ora, poiché viene presentata a tutti la medesima
29
corona di gloria, cerchiamo tutti di diventare degni di quei beni che
sono stati promessi. Non dobbiamo inoltre considerare in lui
solamente la grandezza e la sublimità delle virtù e la tempra forte e
decisa del suo animo, per la quale ha meritato di arrivare ad una
gloria così grande, ma anche la comunanza di natura, per cui egli è
come noi in tutto. Così anche le cose assai difficili ci sembreranno
facili e leggere e, affaticandoci in questo tempo così breve,
porteremo quella corona incorruttibile ed immortale, per grazia e
misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, a cui appartiene la
gloria e la potenza ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
CANONE
Laudate omnes gentes, Laudate Dominum.
Laudate omnes gentes, Laudate Dominum! (2 v)
ci alziamo
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede
alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo
per risorgere alla vita nuova con lui,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
BENEDIZIONE
CANTO FINALE
Salve Regina
30
Beati noi giovani
SSee aavvrreem
moo iill ccoorraaggggiioo ddeellll''aauutteennttiicciittàà
qquuaannddoo ffaallssiittàà ee ccoom
mpprroom
meessssoo
ssoonnoo ppiiùù ccoom
mooddii::
llaa vveerriittàà ccii rreennddeerràà lliibbeerrii..
SSee ccoossttrruuiirreem
moo llaa ggiioovviinneezzzzaa
nneell rriissppeettttoo ddeellllaa vviittaa ee nneellll''aatttteennzziioonnee
ddeellll''uuoom
moo iinn uunn m
moonnddoo m
maallaattoo dd''eeggooiissm
moo::
ddaarreem
moo tteessttiim
moonniiaannzzaa ddii aam
moorree..
SSee,, iinn uunnaa ssoocciieettàà ddeettuurrppaattaa
ddaallll''ooddiioo ee ddaallllaa vviioolleennzzaa,,
ssaapprreem
moo aaccccoogglliieerree ee aam
maarree ttuuttttii::
ssaarreem
moo ccoossttrruuttttoorrii ee aarrttiiggiiaannii ddeellllaa ppaaccee::
""II ggiioovvaannii ee llaa ppaaccee ccaam
mm
miinnaannoo iinnssiieem
mee""..
SSee ssaapprreem
moo rriim
mbbooccccaarrccii llee m
maanniicchhee
ddaavvaannttii aall m
a
l
e
,
a
l
d
o
l
o
r
e
,
a
male, al dolore, allllaa ddiissppeerraazziioonnee::
ssaarreem
moo,, ccoom
mee M
Maarriiaa,, pprreesseennzzaa aam
miiccaa ee ddiissccrreettaa
cchhee ssii ddoonnaa ggrraattuuiittaam
meennttee..
SSee aavvrreem
moo ccoorraaggggiioo ddii ddiirree iinn ffaam
miigglliiaa,,
nneellllaa ssccuuoollaa,, ttrraa ggllii aam
miiccii
cchhee CCrriissttoo èè llaa cceerrtteezzzzaa::
ssaarreem
moo ssaallee ddeellllaa tteerrrraa..
31