Guida all`asepsi per apparecchiature A-dec

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Guida all`asepsi per apparecchiature A-dec
Guida all’asepsi per
apparecchiature A-dec
Introduzione
A-dec si assume l’impegno di fornire le opportune indicazioni per l’asepsi, in base
ai seguenti obiettivi:
• Incoraggiare e sostenere i professionisti delle cure odontoiatriche che adottano
le più avanzate procedure di asepsi per le apparecchiature
• Promuovere la fiducia di medici e pazienti in merito a metodologie di asepsi
delle apparecchiature odontoiatriche realistiche, efficaci ed economiche
• Fornire orientamento per aiutare gli odontoiatri a tutelare il valore del loro
investimento in apparecchiature
A-dec valuta continuamente procedure e prodotti per l’asepsi, fornendo informazioni
conformi a questi obiettivi.
Per domande o commenti, si prega di telefonare, scrivere o inviare un’e-mail a:
Specialisti in prevenzione delle infezioni
A-dec, Inc.
2601 Crestview Drive
Newberg, OR 97132 Stati Uniti
1.800.547.1883
[email protected]
Maggiori informazioni sulla prevenzione delle infezioni dentali si possono ottenere
dall’Organization for Safety and Asepsis Procedures (Organizzazione per le
procedure di sicurezza e asepsi - OSAP):
OSAP
PO Box 6297
Annapolis, MD 21401, Stati Uniti
1.800.298.6727
www.osap.org
Gestione delle superfici
“Quale disinfettante è meglio usare per le superfici?”: in teoria, la risposta dovrebbe
essere semplice. Invece, i requisiti per un efficace controllo delle infezioni sono così
numerosi che, aggiunti ai timori di danneggiare le apparecchiature odontoiatriche,
rendono la risposta piuttosto complessa. Nessun materiale oggi disponibile per la
realizzazione di apparecchiature odontoiatriche è resistente a tutte le sostanze
chimiche, ma alcuni materiali sono migliori di altri.
A-dec utilizza i materiali più resistenti agli agenti chimici disponibili oggi sul
mercato; comunque, vengono tuttora utilizzati migliaia di riuniti odontoiatrici
prodotti molto prima che la prevenzione delle infezioni assumesse il risalto che ha
attualmente. Per evitare il danneggiamento precoce di apparecchiature meno recenti,
occorrono maggiori pianificazioni e attenzioni.
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Così come non esistono materiali per la fabbricazione di apparecchiature
odontoiatriche in grado di resistere a tutte le sostanze chimiche, nessun agente
chimico si può considerare innocuo per le apparecchiature stesse. Anche i
disinfettanti precedentemente indicati nelle Istruzioni per l’uso A-dec come
“meno dannosi” possono danneggiare gli apparecchi nel corso del tempo.
Oltre alle molte sostanze chimiche disponibili per disinfettare le superfici, gli
odontoiatri utilizzano un’ampia gamma di metodologie per combattere la
contaminazione delle superfici. In alcuni casi, tali metodologie accorciano la vita utile
delle apparecchiature, in altri la prolungano. Ad esempio, alcuni studi odontoiatrici si
affidano ad abbondanti e frequenti applicazioni di disinfettante, che possono risultare
non solo inutili, ma anche costosi e dannosi. In altri studi odontoiatrici si utilizzano
barriere monouso e oggetti usa-e-getta che riducono sensibilmente la necessità di un
uso frequente di sostanze chimiche, prolungando la vita degli apparecchi.
Oltre ai disinfettanti per superfici, altri fattori contribuiscono a danneggiare le
apparecchiature odontoiatriche. Lubrificanti per manipoli, residui di zolfo nei guanti
di lattice, sterilizzanti chimici, calore, umidità, detergenti chimici, applicatori
utilizzati per detergenti e disinfettanti, luce ultravioletta, materiali per trattamenti
odontoiatrici, e acqua ad alto contenuto di minerali, sono solo alcuni dei fattori
associati al danneggiamento degli apparecchi odontoiatrici.
“Gestione delle superfici” è la definizione utilizzata da A-dec in merito all’uso
collettivo di prodotti e metodologie finalizzate a risolvere i problemi di asepsi delle
apparecchiature. Con le corrette tecniche di gestione delle superfici, è possibile
garantire una prevenzione efficace delle infezioni e i dentisti possono proteggere gli
apparecchi da danni prematuri. La domanda quindi non deve essere solo “Quale
disinfettante è meglio usare per le superfici?”, ma piuttosto “Qual è il modo migliore
di gestire le superfici delle mie apparecchiature odontoiatriche?”
Il biorischio legato alle apparecchiature odontoiatriche può
essere causa di malattie anche mortali per i pazienti e il personale. Adottare le
opportune precauzioni, compreso l’uso di attrezzature di protezione personale
(Personal Protective Equipment, PPE), barriere, disinfettanti e metodologie di
sterilizzazione, per ridurre al minimo il rischio di esposizione.
RISCHIO BIOLOGICO
Protocollo di gestione delle superfici
Tenendo conto di quanto esposto in precedenza, quello descritto di seguito è il
protocollo di gestione delle superfici raccomandato da A-dec:
1. Sterilizzare a caldo tutti gli oggetti destinati a essere introdotti nel cavo orale
(o utilizzare solo parti di ricambio monouso). Segue un elenco di prodotti A-dec,
e di altri prodotti associati, destinati all’uso nel cavo orale. (Molti altri oggetti
presenti nello studio odontoiatrico fanno parte di questa categoria).
• Manipoli ad alta velocità *
• Accessori *
• Asciugatori dentali
• Puntali per aspiratori ad alto volume (HVE) e aspirasaliva
• Puntali per siringhe
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• Videocamere intraorali **
• Ablatori a ultrasuoni
• Lampade fotopolimerizzatrici ***
* Gli strumenti a fresa, pur non essendo destinati all’uso all’interno del cavo orale, si
applicano sui manipoli e devono quindi essere precedentemente puliti e sterilizzati a caldo.
** La videocamera intraorale è dotata di guaina protettiva e non va sterilizzata.
*** Solo l’asta della lampada fotopolimerizzatrice deve essere rimossa e sterilizzata.
2. Identificare e gestire le superfici di contatto e le superfici di trasferimento, riducendo
il loro numero all’interno dell’ambulatorio.
Le superfici di contatto sono quelle per le quali il contatto è necessario e che quindi
possono diventare potenziali punti di contaminazione crociata durante le
procedure odontoiatriche. La parola chiave in questo caso “necessario”. Sono molte
le superfici dell’ambiente odontoiatrico con cui il contatto è possibile, ma solo in
alcuni casi tale contatto è necessario. Ad esempio, le lampade odontoiatriche in
generale devono essere riposizionate (e quindi toccate) durante la maggior parte
delle sedute. Se, durante il posizionamento, l’unico contatto avviene con il manico
della lampada, ma non con il corpo della lampada, il braccio o altre parti, il
numero di superfici di contatto sarà stato efficacemente ridotto.
Inoltre, l’interruttore della lampada può essere azionato con l’avambraccio,
eliminando anche questa superficie di contatto. Le superfici contaminate dal
contatto con strumenti o altri oggetti vengono definite superfici di trasferimento.
I portamanipoli e i vassoi per strumenti sono esempi di superfici di trasferimento.
Grazie a una buona progettazione dello studio e a una corretta e disciplinata
esecuzione delle procedure, sar possibile ridurre il numero di superfici di
trasferimento all’interno della sala odontoiatrica.
3. Utilizzare barriere (coperture) su tutte le superfici di contatto e di trasferimento
(salvo nel caso di superfici di oggetti destinati ad essere introdotti nel cavo orale,
che devono essere sterilizzati o gettati via). Sostituire le barriere tra un paziente e
l’altro. Usare barriere di materiale impermeabile. Esercitare la massima cura per
prevenire le contaminazioni crociate quando si rimuove una barriera contaminata.
4. Utilizzare disinfettanti sulle superfici di contatto e di trasferimento solo tra un
paziente e l’altro, e una volta al termine di ogni giornata, qualora le barriere
appaiano compromesse. Seguire sempre le istruzioni sull’etichetta dei disinfettanti
per superfici, compreso il tempo di azione battericida specificato.
5. Utilizzare detergenti delicati su tutte le superfici soggette a schizzi. Le superfici
soggette a schizzi (o soggette ad aerosol) sono tutte le superfici della sala non di
contatto o di trasferimento o sono parti di oggetti destinati ad essere introdotti nel
cavo orale. Utilizzare disinfettanti su superfici soggette a schizzi solo se sono state
visibilmente contaminate. Almeno una volta al giorno, pulire tutte le superfici
soggette a schizzi con una soluzione detergente delicata. Non utilizzare in alcun
caso detergenti abrasivi, spazzolini o spugnette ruvide. Per asciugare le superfici
umide, utilizzare sempre un panno che non rilasci lanuggine.
I contatti con superfici soggette a schizzi devono essere limitati al personale che
indossa guanti durante le operazioni di pulizia.
Non usare “guanti di lattice” per eseguire procedure di pulizia. I guanti
da pulizia devono essere in gomma di nitrile. Per tutte le procedure di pulizia e
disinfezione, utilizzare guanti da lavoro resistenti alle forature e agli agenti chimici.
NOTA
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6. Applicare una barriera al poggiatesta della poltrona.
Il pomello o leva di regolazione, sul retro del poggiatesta della poltrona, è una
superficie di contatto che a volte deve essere regolata nel corso della seduta, e
deve quindi essere coperta con una barriera. La barriera del poggiatesta protegge
anche il vinile della poltrona dai molti prodotti per capelli usati dai pazienti che
potrebbero danneggiare il rivestimento del poggiatesta.
Sostituire le barriere del poggiatesta tra una visita e l’altra. Si raccomanda
nuovamente di fare attenzione nel rimuovere una barriera contaminata.
7. Ridurre al minimo l’uso di disinfettanti chimici sul rivestimento di vinile.
Utilizzare disinfettanti sul rivestimento in vinile, tra una visita e l’altra, solo
se le barriere sono state compromesse.
Per il rivestimento della poltrona, usare procedure di pulizia e barriere come
misura di asepsi primaria. Se ci sono timori di contaminazione crociata sul
rivestimento della poltrona, si raccomanda l’uso di barriere di copertura anziché
di prodotti chimici. Le barriere prolungano sensibilmente la vita utile del
rivestimento. Se utilizzate per la prevenzione delle infezioni, le barriere devono
essere sostituite tra un paziente e l’altro. Evitare l’uso di detergenti per
tappezzerie reperibili in commercio non destinate all’uso su poltrone
odontoiatriche (come prodotti per automobili, mobili, ecc.).
Pulizia
Seguendo il protocollo di gestione delle superfici raccomandato, dedicare maggiore
attenzione alla pulizia delle superfici che non sono punti di contaminazione crociata.
Utilizzare una soluzione detergente delicata non ionica o prodotti disponibili in
commercio che non contengano alcool, candeggina o ammoniaca. Il detersivo per
stoviglie è generalmente non ionico.
Dato che la durezza dell’acqua varia da luogo a luogo, è opportuno eseguire delle
prove per stabilire la proporzione ottimale tra detergente e acqua. Miscelare la
quantità di detergente minima sufficiente per una pulizia efficace che non lasci tracce
di sapone sulla superficie. Non utilizzare materiali abrasivi, spugnette ruvide, o altri
applicatori abrasivi; tali prodotti potrebbero graffiare o comunque danneggiare
permanentemente le superfici delle apparecchiature. Fare attenzione se si utilizzano
prodotti in carta riciclata, come le salviette di carta, che potrebbero essere abrasivi.
Pulizia e manutenzione dei sistemi idrici
Per le procedure corrette di pulizia e manutenzione delle linee idriche del riunito
odontoiatrico, consultare il Manuale di istruzioni - Sistema idrico autonomo
A-dec (P/N 86.0609.00).
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