giornata delle comunicazioni sociali - L`AZIONE

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giornata delle comunicazioni sociali - L`AZIONE
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 23 maggio 2004
3
GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
Utile, pericolosa
televisione
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
L
a comunicazione è
per la comunione.
Comunione è ciò che c’è
di più grande in Dio e in
noi: è scambio di vita,
dono reciproco ed è in
questo scambio che la
vita cresce e si amplifica. Vita senza comunione è uguale a morte.
Scendendo da questi
temi alti alla realtà quotidiana, comprendiamo
perché tra i cristiani c’è
questa particolare attenzione ai mezzi di comunicazione.
Ora
l’informazione è diventata prepotente, invade
ogni angolo e ogni momento della vita. Ti mette continuamente sotto
gli occhi il mondo intero
(o quella parte di mondo
che interessa metterti
davanti). I nuovi mezzi
di informazione, in primo luogo la televisione,
formano le mentalità, indirizzano i comportamenti. Soprattutto incidono nella vita della famiglia. È il tema di questa Giornata che dice: "I
media in famiglia: un rischio e una ricchezza".
La televisione fa ormai
parte della vita di famiglia, quasi un suo componente che rischia di
diventare più autorevole e influente di tutti gli
altri. Difficile estromettere questa nuova presenza. Sono eroiche
quelle famiglie che lo
fanno. E, forse, non è la
cosa più giusta. Meglio
mettere questo ospite in-
L’ESPERIENZA DI UNA FAMIGLIA
La televisione?
Ben temperata!
Giulia, quali sono i
tuoi programmi preferiti?
«Quelli comici, magari
come Zelig e quelli di attualità»
Tipo?
«Excalibur».
Ma ti piace perché è
ridicola tutta quella
gente che sbraita?
«No, no, per i temi trattati certe volte».
Striscia?
«Dopo un po’ stufa».
E il Grande Fratello?
«Non mi piace».
Le tue compagne invece?
«Tutte lo guardano».
E non ti dispiace di
essere l’unica che
non lo guarda?
«Beh, no.. se non mi
piace».
Come dire: problema
loro che lo guardano. A
chi legge i suoi gusti televisivi Giulia Bolzan sembra assai più matura della
sua prima media.
Forse lo è anche per non
essersi intossicata di telespazzatura fin dal biberon.
Ma non è neppure cresciuta tra tele-talebani. «Della
tivù non si può fare a meno
- ammette papà Claudio,
professore di lettere alla
media di Vittorio Veneto -.
Giulia e suo fratello Nicola,
che ha 4 anni in meno, guardano la televisione circa
un’ora e mezza al giorno».
C’è la tivù, ma “ben temperata”, come il clavicembalo della musica classica
che i Bolzan amano. Tivù
con regole non stabilite in
astratto, ma che emergono
qua e là dalla conversazione con Claudio. «Quando
guardano la televisione ci
siamo sempre, o io o mia
moglie». Presenti di fisico e
anche di spirito. «A volte
dobbiamo intervenire: se
serve cambiamo canale o
spegniamo». Con l’orologio
in mano «Alle 9 vanno a let-
vadente sotto il controllo della coscienza e di
chi ha la responsabilità
di una famiglia, non solo attraverso una precisa cernita di programmi,
ma anche con un’azione
costante verso le autorità pubbliche e gli operatori perché ne facciano uno strumento per il
bene di tutti e non per
gli interessi di qualcuno.
(GpM)
to». Salvo rarissime eccezioni: quella fiction storica sui bambini ebrei dell’altra sera. «Ne hanno visto una mezz’oretta». E
sanno scegliere: «Nicola
guarda la “Melevisione”,
o i cartoni su Rai Due alle
20. Poi hanno le loro videocassette». Sbirciamo:
“La gabbianella e il gatto”,
“Stanlio e Ollio”, documentari National Geographic.
Ma i genitori che teleesempio danno? «Dove
mangiamo non c’è la televisione. Guardiamo Tg1,
Tg2 e al massimo qualche
film, o Fiorello il sabato sera».
E nessuno in famiglia è
appassionato di calcio, telecalamita per eccellenza.
Ma come sopravvivono
i figli Bolzan a questi telestenti? Maturi come Giulia, ma comunque umani.
«Sono sempre molto attratti dalla tivù. Giulia vorrebbe stare alzata di più la
sera a guardarla, e Nicola
vorrebbe sempre che gli
comprassimo ogni novità
che vede nelle pubblicità.
È sempre un braccio di
ferro. E qualche volta si
perde».
Tommaso Bisagno
IL MESSAGGIO DEL PAPA
“I media in famiglia: un rischio e una ricchezza”, è il tema
di questa 38° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che Giovanni Paolo II sviluppa nel suo messaggio.
Due sono gli aspetti che vengono
esaminati: il modo con cui la famiglia
viene trattata nei mezzi di comunicazione e come la famiglia usa tali
mezzi.
Il modo con cui viene trattata la famiglia.
Non è sempre e tutto negativo. Infatti: «Il
matrimonio e la vita familiare vengono spesso trattati in modo sensibile, realistico, ma
anche tollerante, che celebra le virtù quali l’amore, la fedeltà, il perdono e il dono generoso
di sé agli altri». Pur senza nascondere «il fallimento e la delusione inevitabilmente sperimentati dalle coppie sposate e dalle famiglie».
Però c’è il rovescio della medaglia: «L’infedeltà, l’attività sessuale al di fuori
del matrimonio e l’assenza di una visione morale e spirituale del contratto
matrimoniale, vengono ritratti in
modo acritico, sostenendo, talvolta, al
tempo stesso il divorzio, la contraccezione, l’aborto e l’omosessualità».
Questo discorso è rivolto soprattutto agli operatori delle comunicazione sociali e alle autorità pubbliche che devono vigilare su di esse. Ma al riguardo esercitano una
forte pressione i fattori commerciali:
bisogna fare audience ad ogni costo, altrimenti non si sopravvive:
«Non è tanto facile resistere alle pressioni commerciali o alle esigenze di
conformarsi alle ideologie secolari,
ma è proprio ciò che gli operatori responsabili devono fare». Tra le mode deleterie da evitare sono le "argomentazioni libertarie", quel modo
di concepire la libertà che non ammette limitazioni, soprattutto nel
campo della diffusione delle idee.
Educazione e uso dei mezzi di comunicazione
Sono chiamati in causa, in primo luogo, i
genitori, dato che si parla di famiglia: essi devono creare una capacità critica nei figli. Interessante l’accenno ai più piccoli: «Anche
ai bambini molto piccoli si può insegnare qualcosa d’importante sui mezzi di comunicazione, cioè che essi vengono prodotti da persone
desiderose di trasmetter messaggi, che questi
messaggi invitano a fare qualcosa - ad acquistare un prodotto, a tenere un comportamento discutibile - che non è nell’interesse del
bambino o che non corrisponde alla verità
morale, che i bambini non devono accettare
o imitare in modo acritico ciò che riscontrano nei mezzi di comunicazione sociale».
Bisogna anche che i genitori regolino l’uso dei mezzi. Al riguardo il papa in poche righe delinea un programma efficace: «Questo significa pianificare e programmare l’uso
degli stessi, limitando severamente il tempo
che i bambini dedicano ad essi e rendendo il
trattenimento un’esperienza familiare, proibendo alcuni mezzi di comunicazione e, periodicamente, escludendoli tutti per lasciare
spazio ad altre attività familiari»
La conclusione: «I mezzi di comunicazione sociale ogni giorno vengono accolti come
ospiti abituali in molte case e famiglie…Possano tutti coloro che sono impegnati nell’ambito delle comunicazioni sociali riconoscere
di essere gli autentici custodi e gli amministratori di un immenso potere spirituale che
appartiene al patrimonio dell’umanità ed è
inteso ad arricchire l’intera comunità umana».
UTILE INIZIATIVA DEL MOIGE
Un Osservatorio
contro la brutta tivù
S
oli e inermi. Così si
sentono i genitori
che non intendono lasciare i propri figli in balìa
della televisione e dei
suoi numerosissimi programmi violenti o volgari
o stupidi. Soli e inermi dinanzi alla valanga di immagini che esondano dallo schermo televisivo. La
selezione preventiva è
praticamente impossibile: nel bel mezzo del più
istruttivo dei cartoni animati può piombare addosso al bimbo la pubbli-
cità del soldatoblu-cheuccide-tutti-i-nemici, e anche di peggio.
Da qualche tempo ad
affiancare i genitori nella
loro quotidiana lotta contro la tivu becera c’è il
Moige (Movimento italiano genitori). Mamme e
papà possono segnalare
al Moige programmi inadatti messi in onda in orari di fruizione della tivu
da parte del pubblico
baby. Ogni mese i risultati vengono pubblicati
sul sito del Movimento.
Le segnalazioni vanno
fatte al numero verde
800933383. La telefonata
è accolta dall’Osservatorio tv del Moige e da questo girata alle strutture
competenti. Allo stesso
numero potete anche
chiedere informazioni sul
mondo della tivu e consigli per il suo migliore uso.
OSSERVATORIO TIVÙ: Bocciati e promossi del marzo 2004
cco gli ultimi dati disponibili dell’Osservatorio Moige. Si riferiscono al marzo 2004. Eccoli: numero totale chiamate ricevute: 2.923; percentuale chiamate: 78% protesta; 1% proposta;
21% informazioni-gradimento; profilo chiamate:
49% mamme; 42% papà; 2% nonni; 7% figli;
film più protestati: “Il Tocco del male” (Rete 4),
“Scarface” (Rete 4),“Attrazione fatale” (La 7); varietà più protestati: “Bisturi! Nessuno è perfetto”
(Italia 1), “La Talpa” (Rai 2), “Il Grande Fratello” (Canale 5); programmi più graditi: “Il Signo-
E
re degli Anelli: La compagnia dell’Anello”(Canale
5) e “Don Matteo” (Rai 1); programma per ragazzi più graditi: “Settimo cielo” e “SmallVille”“
(Italia 1); programmi per bambini più graditi: “È
domenica papà” (Rai 3) e “Le dodici fatiche di
Asterix”(Italia1); programma per ragazzi più protestato: “Cd live – La musica in tv” (per le rubriche e certi stacchetti piuttosto volgari e “maschilisti”, non adeguati ad un pubblico di giovani e giovanissimi); rete con più violazioni del Codice: Italia1.
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Periscopio
Mondo
Il Papa compie gli anni
e pubblica un libro
Martedì scorso, 18 maggio, papa Wojtyla ha compiuto 84 anni. Lo stesso giorno è uscito il libro “Alzatevi, andiamo” in cui il Pontefice racconta in prima
persona la sua esperienza di Vescovo da Cracovia a
Roma.
Gianna Beretta Molla
è santa
Gianna Beretta Molla, la giovane pediatra che a 39 anni rinunciò a farsi curare un fibroma per non perdere il
quarto figlio che portava in grembo e
per questo morì poche settimane dopo
il parto, da domenica scorsa è santa.
Durante la celebrazione in San Pietro,
Giovanni Paolo II ha definito la Beretta Molla semplicemente “una madre di famiglia”.
Ucciso soldato italiano a Nassiriya
Matteo Vanzan, 23 anni, di Camponogara (Ve), caporale dei Lagunari, è deceduto domenica scorsa a
seguito delle ferite riportate per lo scoppio di un mortaio a Nassiriya. Vanzan è il ventesimo italiano morto in Iraq nel
corso della missione di pace “Antica Babilonia”.
Il giorno successivo, lunedì 17 aprile, è stato ucciso in un attentato il capo del Governo provvisorio
iracheno.
L’ingovernabilità del Paese, il livello cruento degli scontri, lo scandalo seguito alla
pubblicazione delle foto di torture a danno di carcerati iracheni, stanno modificando l’atteggiamento dei
Governi della coalizione rispetto a modi e tempi della presenza in Iraq.
Catania nuovo presidente
delle Ferrovie
Elio Catania, numero uno di Ibm Italia, è il nuovo presidente e amministratore delegato di Ferrovie holding. La nomina di Catania, che prende il posto di Cimoli a sua volta chiamato a raddrizzare la drammatica situazione di Alitalia, è stata decisa dal ministro
dell’Economia Giulio Tremonti.
Trieste: 400 mila alpini alla sfilata
Dopo 50 anni gli alpini sono tornati a sfilare a Trieste. Nel capoluogo giuliano sono giunte 400 mila penne nere da tutta Italia. Il vescovo Ravignani le ha salutate invitandole ad «essere testimoni di quella
profonda gioia che si prova più nel dare che nel ricevere».
Etichettatura: un numero verde
per le irregolarità
Se vi capita di riscontrare irregolarità nell’etichettatura dei prodotti alimentari, potete chiamare il numero verde gratuito 800.666.006 lasciando un messaggio con il tipo di infrazione e la zona in cui è stata rilevata. Il numero verde è attivo tutti i giorni, 24
ore su 24, e non è valido per i cellulari. L’iniziativa, intitolata “Manca l’etichetta”, è promossa
da Adiconsum e Coldiretti.
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L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
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Primo Piano
Domenica 23 maggio 2004
GIORNATA DELLE C
VENTINOVE, SITI, SOLO NOVE AGGIORNATI
Siti web e parrocchie:
la continuità difficile
“N
uova Rete
per la Chiesa” titolava
L’Azione nel giugno del
2000, nell’occasione di
un’indagine sulla realtà
dei siti Internet in diocesi.
Quattro anni fa esistevano dieci siti internet di
parrocchie diocesane,
qualche sito di gruppi o
enti, mentre non esisteva
ancora un sito ufficiale
della diocesi, per il quale
si dovette aspettare ancora più di un anno.
In quell’articolo il sito
Internet veniva definito
“una scelta ormai irrinunciabile”… A distanza di
quattro anni abbiamo fatto una ricerca sui tre
“motori di ricerca” più indicati, ovvero CaiacNet,
sito che da
sei anni contiene i link di
(quasi) tutti i
siti cattolici
della nostra
diocesi (vedi
la recensione all’interno
di Omnibus), il sito ufficiale della diocesi, e infine www.siticattolici.it,
principale motore di ricerca cattolico italiano. Ne
è uscito un quadro più desolante di quanto si previde ottimisticamente allora.
Quattro di quei primi
dieci siti Internet parrocchiali infatti sono spariti
(Camolli, Santi Martino e
Rosa di Conegliano, Cordignano, Ramera) e due
non vengono aggiornati
da almeno due anni (Colle Umberto e Santa Lucia
di Piave). Nel frattempo altre sedici parrocchie hanno fatto capolino nel Web,
ma quattro di queste hanno già fatto perdere le loro tracce e otto non hanno
mai aggiornato il sito nel
corso del 2004.
Tirando le somme, le
parrocchie della nostra
diocesi che hanno o han-
no avuto un sito sono ventinove: tra queste solo nove lo tengono aggiornato,
dieci non lo fanno da un
periodo che varia da quattro mesi a quattro anni,
due hanno il
sito in allestimento, otto non sono
più on-line.
Da cosa
dipende questa situazione di stallo,
per non dire
addirittura
di regresso?
Un problema è la
carenza di
webmaster, ovvero di persone con le conoscenze adatte per costruire un sito, anche se con i programmi attualmente in circolazione basta solo un po’
di familiarità col computer
e di pazienza. Al limite il
problema può essere risolto scegliendo la forma
del blog, molto più dinamica e facile da usare.
Ma una volta fatto il sito c’è bisogno anche di
qualcuno che lo tenga aggiornato, e quasi mai questo è il parroco, troppo impegnato o la maggioranza
delle volte senza le abilità
necessarie. Ma non è l’unico motivo: anche Internet, nonostante la sua diffusione sempre maggiore,
risente della crisi economica mondiale, e questo
ha fatto scadere l’offerta
rispetto a qualche anno fa,
e ciò che una volta era gratis o senza pubblicità spesso ora non lo è più. Senza
contare i tanti fastidi tipo
lo spam (i messaggi pubblicitari non richiesti) o i
dialer (i programmi che
connettono ad Internet a
tariffe telefoniche gonfiate). Difendersi da questi
inconvenienti non è difficile, ma occorre un po’ di
dimestichezza, e tutto
Siti come
“fortini
isolati”. Non
c’è stato lo
sviluppo che
si prevedeva
Questo settimanale
è iscritto alla FISC
Federazione Italiana
Settimanali Cattolici
ed associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Socio del CONSIS
CONSORZIO NAZIONALE
SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
questo non dà una buona
immagine dell’interno sistema, scoraggiando i meno esperti a lanciarsi in rete. Inoltre ancora c’è chi
vede Internet come qualcosa di demoniaco.
Altre difficoltà emergono in seguito, quando
subentra la stanchezza o
l’impressione che quello
che si sta facendo non serva a nulla. Ma, se è così, è
perché nella nostra zona
siamo più indietro rispetto ad altre regioni dove i
siti diocesani sono veri
luoghi di ritrovo, di scambi di vedute e di esperien-
ze, oltre che di condivisione di materiali e sussidi, con vantaggi reciproci,
senza contare il notevole
risparmio di tempo, benzina e quindi denaro che
questo comporta.
Dalle nostre parti, essendo il fenomeno ancora
piuttosto limitato, i siti Internet tendono a trasformarsi in “fortini isolati”. I
quali sono comunque utili per far conoscere la propria realtà o per evitare
l’emarginazione, specie
nei centri più piccoli. Senza contare il “servizio” che
fanno ai tantissimi emigranti veneti in giro per il
mondo, che visitando i nostri siti Internet mantengono più forte il legame
con i propri luoghi di origine. E basta una loro email con un complimento
o un saluto per trovare
nuove motivazioni a continuare.
Qui sotto proponiamo
due esperienze di parrocchie in Internet, vicinissime geograficamente ma
con esiti diversi.
A Colfrancui il sito viene regolarmente arricchisto di notizie e informazioni sulla vita parrocchiale.
Ad Oderzo, dopo l’entusiasmo degli inizi, è stato messo in un angolo, e
che proprio in questi giorni verrà ripreso in mano e
aggiornato grazie all’iniezione di nuove forze.
Andrea Pizzinat
L’ESPERIENZA DI COLFRANCUI
“Un sito dev’essere
vivo, aggiornato”
G
iuseppe Migotto,
già collaboratore de
L’Azione, dal 2001 cura il sito Internet della parrocchia
di Colfrancui.
Come è nata l’idea del
sito Internet?
«Nell’era
informatica
e telematica
era abbastanza spontaneo volersi
dotare degli
strumenti
che la tecnica offre per rendere più visibile la Chiesa locale, dare
risalto alle attività e alle iniziative, stimolare la partecipazione. Su tutte le motivazioni, credo abbia prevalso
la speranza nel parroco, don
Vittorino Mason, di offrire
ai giovani un canale di dialogo e di confronto. Abbiamo trovato un ragazzo appassionato d’informatica
che aveva realizzato il sito
della vicina parrocchia di
Camino e ci siamo buttati
nella mischia, favoriti dal fatto di disporre del materiale
elaborato per la redazione
di un numero unico con notizie sulla storia e sulla tradizione del
paese».
Quali sono
e quali sono state le
principali
difficoltà?
«Le difficoltà derivavano dall’inesperienza,
anche sotto il profilo squisitamente tecnico, per tenere
aggiornate le pagine, e dalla risposta tutto sommato
piuttosto tiepida all’iniziativa, nonostante la campagna
promozionale messa in atto. Una soddisfazione è comunque il fatto di avere superato queste difficoltà iniziali e di proporre un sito aggiornato settimanalmente
da quasi tre anni».
Pensa che questa for-
Reperibile
nel sito
anche il foglio
domenicale
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Domenica 23 maggio 2004
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OMUNICAZIONI SOCIALI
INDAGINE NEL WEB IN DIOCESI
Tutti i siti parrocchiali:
attivi, abbandonati, spariti
SITI “ATTIVI”
Camino
www.camino-oderzo.it/parrocchia
Cominciò le sue pubblicazioni il 16
gennaio 2000. È la grossa sezione della parrocchia all’interno del sito Internet del paese: ampio spazio soprattutto alle attività del patronato, parecchie foto.
Colfrancui
digilander.libero.it/colfrancui
Nato il 18 luglio 2001, ha una esauriente sezione storica firmata da Eno
Bellis, molte foto e alcune sezioni extra particolari come quella dedicata ai
poeti opitergini. Grafica essenziale. Bollettino settimanale sempre aggiornato.
Conegliano, Santa Maria
delle Grazie
www.mdgconegliano.it
Notizie storico-artistiche su questa parrocchia di Conegliano dal 1º giugno
1998. Il bollettino viene pubblicato
puntualmente ogni settimana.
Col San Martino
www.farradisoligo.com/parrocchia.csm/homepage.htm
Caso unico in diocesi di sito contenuto all’interno di quello comunale. Non
ancora pienamente operativo. Parecchio materiale inserito, grafica buona,
ma la mancanza di immagini pesa.
Miane
www.tragol.it/miane/parrocchia
Il sito delle parrocchie di Miane e Premaor, non molto grande ma sempre
aggiornato come il bollettino. Qualche
collegamento non funziona. Attivo da
giugno 2000.
Bocca di Strada
www.parrocchie.it/luciadipiave/maria
Dal 27 marzo 1999 spicca per la sua
home page piena zeppa di links interessanti e sempre aggiornatissima, a differenza del resto del sito, il cui ultimo
aggiornamento risale all’inizio 2002.
Ponte della Muda
web.tiscali.it/PonteDellaMuda
Dal 30 luglio 2000 è l’unico della diocesi completamente leggibile in più lingue, ben tre. Presente il bollettino settimanale aggiornato.
Colle Umberto
www.parrocchie.it/colleumberto/tommaso
In allestimento dal 23 febbraio 2000:
le ultime modifiche risalgono a maggio 2002. Tante pagine vuote, pochissime foto, piuttosto lento a caricarsi.
Sacile, San Nicolò
www.parrocchie.it/sacile/sannicolo
Contiene molte pagine dedicate alle
strutture parrocchiali e ad ogni singolo gruppo che vi opera, anche se qualche pagina andrebbe aggiornata. Attivo dal 31 ottobre 2001.
Villa di Villa di Mel
www.parrocchie.it/mel/nicolovescovo
Si è salvato in “zona Cesarini” dopo
essere stato per molto tempo abbandonato e in allestimento: il 1º maggio
2004 è stata pubblicata la nuova versione, con il preciso scopo di far conoscere la realtà di questa piccola parrocchia di montagna.
SITI “ABBANDONATI”,
ovvero che non sono mai stati aggiornati nel corso del 2004.
(a sinistra)
Giuseppe
Migotto dal
2001 cura il
sito della
parrocchia di
Colfrancui;
(sopra) una
cartina della
diocesi con
indicate le
parrocchie che
hanno un poprio
sito Internet
ma di comunicazione
possa essere uno strumento utile per le parrocchie?
«Credo che la scelta di
stare al passo con i tempi
non ammetta deroghe o alternative. Se le chiese si
svuotano, se le argomentazioni faticano a passare nella cultura di oggi, l’unica via
è quella di mettersi a disposizione e scendere nell’arena con le armi più efficaci e
con le forme più convincenti. A proposito di utilità,
è reperibile sul sito il foglio
domenicale con le notizie
sulle attività pastorali e non
solo».
Secondo lei in questo
momento cosa non va
nel mondo di Internet?
«Internet è uno strumento affascinante che riesce a metterti in comunica-
zione in tempo reale da un
capo all’altro della terra. Riceviamo testimonianze dal
Brasile, dal Madagascar, dal
Sudan, rimettendole in circolo. Siamo presenti sui motori di ricerca più frequentati. Da un po’ di tempo, la
pubblicità può disturbare,
ma è il prezzo da pagare per
usufruire di spazi gratuiti».
Cosa ci vorrebbe per
migliorare il sito?
«Un sito è tanto più bello quanto più è vivo e frutto
di un lavoro corale, al di là
della costanza di chi deve
farsi carico di un impegno
dietro le quinte. Per rendere più bello il sito, nel quale comunque dedichiamo
spazio alla storia, alla tradizione, alle attività parrocchiali, alla cronaca locale,
con moltissime immagini,
abbiamo istituito vetrine di
Farra di Soligo
www.farradisoligo.com quindi “La vita”, poi “Parrocchie”, poi “Farra di Soligo”
Piccola sezione di due pagine all’interno del sito web del comune, dal quale attinge le informazioni storico-artistiche. Per il resto ci sono solo gli orari delle Messe.
Mareno di Piave
www.parrocchiamareno.cjb.net
Graficamente è il migliore di tutti, grazie alle tante gradevoli animazioni. Irritante però il banner di Libero con le
notizie che scorrono, quasi tutte da rotocalco e pure non recenti. Sufficiente
lo spazio dedicato alle strutture e le
attività parrocchiali, gli avvisi però risalgono a novembre scorso. Nacque il
25 ottobre 2002.
poeti locali, uno spazio riservato alle nostre scuole,
ad iniziative come i festeggiamenti d’inverno e il Grest.
Non ci è ancora riuscito,
purtroppo, il coinvolgimento dei giovani che avrebbero sicuramente cose da dire e talenti da spendere. Ma
non disperiamo.
Sarebbe inoltre interessante, a livello di diocesi e di
zone pastorali, un sistematico scambio di informazioni tra le realtà parrocchiali
presenti nella “grande rete”».
Ultimamente l’interesse dei parroci per i siti Internet sembra essersi raffreddato. Da
cosa potrebbe dipendere questo?
«Oltre alla spinta iniziale
e a una forte motivazione,
per partire servono costanza e capacità di superare i
momenti di stanchezza.
Devo però dire che a volte
basta una manifestazione
d’interesse, magari dall’estero, per trovare nuovo vigore. Nella storia, la Chiesa
si è distinta per la capacità
di vedere lontano, riconoscendo i propri errori, e non
deluderà le aspettative
neanche questa volta».
(AP)
Oderzo
www.parrocchia-oderzo.org
Dal 17 maggio 2001 contiene molte
notizie sull’attività, sulle strutture e la
storia della parrocchia più popolosa
della diocesi, con informazioni anche
sulle attività svolte a livello di forania. Gli aggiornamenti riprenderanno
a breve dopo 21 mesi di abbandono.
Orsago
www.parrocchie.it/orsago/benedetto
In eterno allestimento. Le pagine so-
San Giorgio di Livenza
www.duelivenze.it/parrocchiasg
Il decano dei siti parrocchiali della diocesi: on-line dal gennaio
1998. Ma è composto in tutto di
appena quattro pagine e 1400
battute, più le pagine delle news
e delle foto, non accessibili.
Santa Lucia di Piave
www.parrocchie.it/luciadipiave/lucia
Aggiornato ad agosto 2000, si pre-
SITI SPARITI
Basalghelle-Vallonto
www.basalghelle-vallonto.it
Sito in comune con tanto di dominio per le due parrocchie, di
nuovo divise dopo 11 anni. Attivo da ottobre 2002, è sparito
dal web proprio in questi giorni dopo 9 mesi di abbandono.
Camolli-Casut
space.tin.it/associazioni/gcostalo
Prima parrocchia della forania di
Sacile in rete.
Conegliano, Santi Martino e Rosa
www.geocities.com/psmartino.geo
Fu la terza parrocchia diocesana a comparire in rete.
Cordignano
www.puntohit.com/cordignano/in
dex.php
Cominciò le sue pubblicazioni il
28 gennaio 1999.
no appena abbozzate.
Pieve di Soligo
www.parrocchie.it/pievedisoligo/pieve
Entrando ci accolgono gli auguri di
Natale “a chi ancora frequenta questo sito nonostante i lunghi mesi di
abbandono della manutenzione”. Il bollettino presente è del giugno scorso.
San Giorgio di Lago
www.tragol.it/sangiorgio
Semplice paginetta contenuta all’interno del sito www.tragol.it con una
breve presentazione della parrocchia,
qualche foto dell’anno scorso e una
breve storia del paese.
senta con un accostamento di colori e un menù “pesanti”. I collegamenti del menù poi non funzionano, tranne quello a www.fraclaudio.it, sito gestito dalla parrocchia e decisamente più curato.
Vittorio Veneto, Sant’Andrea
www.parrocchiasandrea.supereva.it
Sito con molte pagine ancora vuote. La grafica pesante e il server
che lo ospita lo rendono lento a
caricarsi. Ci sono il forum, la chat,
il libro dei visitatori, notizie sui tornei parrocchiali, ma mancano notizie sulla parrocchia.
L’ESPERIENZA DI ODERZO
“Le nostre comunità
non sono abituate”
E
ra il maggio 2001 a Oderzo, quando per iniziativa dell’allora cappellano don Paolo Cester nasceva www.parrocchia-oderzo.org. Era la prima parrocchia della diocesi a registrare un dominio per farsi il sito. Ma dopo l’entusiasmo iniziale il progetto è stato abbandonato. Nel parliamo con
don Michele Maiolo, il “successore” di don Paolo.
Com’è nata l’idea del
sito?
«Di preciso non lo so perché appunto non ero ancora
arrivato qui, ma lo scopo del
sito era quello di creare un
“contenitore” dove la gente
potesse attingere notizie sulla parrocchia e sulle sue bellezze artistiche, e di rendere
più veloce la comunicazione
tra essa e i parrocchiani che
avevano la possibilità di accedere alla rete».
Perché poi il sito è stato abbandonato?
«Ad un certo punto il sito
è morto perché io non ho potuto seguirlo e chi dava una
mano non ha più potuto farlo preso da impegni lavorativi. Venne fatta una richiesta
di aiuto che non fu accolta e
quindi il sito fu dimenticato,
fino a quando dopo un nuovo appello nei mesi scorsi
sulle pagine del “Dialogo” c’è
stata una risposta positiva. Ora c’è una persona che si è resa disponibile a riprenderlo
in mano, e quanto prima gli
verranno forniti gli strumenti.
I siti Internet sono belli,
utili, ma richiedono anche
tempo. C’è bisogno di qualcuno, magari in pensione,
che abbia il tempo e la passione per seguirli. E poi c’è una
cultura in questo
senso che deve
maturare. Le nostre comunità
non sono ancora
abituate a questi
mezzi di comunicazione. Le
persone che entrano nel sito per
accedere alle no-
Lutrano
digilander.libero.it/lutrano
Rimasto in rete un paio d’anni
a partire dall’estate del 2000,
era sicuramente uno dei migliori in quanto a grafica e contenuti.
Pianzano
www.acpianzano.supereva.it
Il sito della diocesi lo segnala
come sito della parrocchia.
Ramera
www.parrocchie.it/mareno/michele
Vittorio Veneto, Santi
Pietro e Paolo
digilander.libero.it/sspietroepaolo
tizie sono ancora una fetta
abbastanza piccola: occorre
quindi anche sensibilizzare
le persone a usarlo, in modo
che diventi un incentivo per
chi lo cura. Comunque il sito Internet non sostituisce la
comunicazione diretta, né
quella cartacea, anche questa più efficace: sono dei
mezzi di comunicazione
complementari».
Il vostro sito non è comunque solo “della
parrocchia”, ma anche
“della forania”, caso unico in diocesi.
«A questo proposito sarebbe utile allargare la collaborazione anche a persone
delle parrocchie vicine: con
Internet ci sono delle possibilità che si aprono, e bisognerebbe che ci fosse qualcuno che si prenda a cuore
questo aspetto, che è sicuramente importante, e lo ha
sottolineato più volte anche
il Vescovo. Internet è uno strumento utile, che
va usato bene,
su cui vigilare ed
educare i ragazzi. E parlarne su
L’Azione
con
queste interviste
potrebbe essere
il modo per dare
una spinta in
Don Michele Maiolo questo senso».
6
Attualità
Domenica 23 maggio 2004
PRIMA DI TUTTO, LA FAMIGLIA
L’ESPERIENZA DI CONEGLIANO
IL PRIMO DEI CINQUE QUESITI AI CANDIDATI
Avviare in ogni Comune Un “laboratorio politico”
una Consulta per la famiglia con la famiglia al centro
U
E
ntra nel vivo la campagna “Prima di tutto,
la famiglia” promossa
dai settimanali diocesani di Vittorio Veneto e Treviso, L’Azione
e La vita del popolo, in collaborazione con il Forum delle famiglie. Ai candidati sindaco stanno arrivando le lettere in cui si
chiede la loro disponibilità a impegnarsi, se eletti, nell’attuazione di cinque azioni concrete a
favore della famiglia. Siamo ben
consapevoli che tali azioni non esauriscono le politiche familiari,
siamo altrettanto consapevoli
che esse acquistano tutto un altro significato se inserite in un
modo di amministrare che ponga “prima di tutto la famiglia”.
Ma nello stesso tempo siamo
convinti che queste singole azioni possono diventare un primo passo verso un modo di amministrare innovativo, in quanto
vanno a innescare meccanismi
di coinvolgimento delle famiglie
e inducono gli amministratori a
informarsi e documentarsi in
merito alle politiche familiari.
Entro lunedì 31 maggio sono
attese le risposte di cui daremo
conto, candidato per candidato,
sul numero del 6 giugno.
La prima richiesta riguarda
l’istituzione, entro un anno dall’elezione, di Consulta o Forum
comunale delle famiglie: il primo ha carattere più istituzionale, il secondo è un organismo più
agile e informale solitamente
La Consulta delle famiglie
Che cos’è? Un organismo propositivo e consultivo sulle problematiche familiari.
Quali compiti ha? Dà impulso all’amministrazione al fine di
effettuare studi e ricerche sulla situazione delle famiglie nel territorio comunale; attiva iniziative di promozione di una cultura
per la famiglia; contribuisce al miglioramento dei servizi offerti dal Comune.
Chi ne fa parte? I rappresentanti delle associazioni di volontariato, movimenti e gruppi che, nel territorio comunale, lavorano intorno al tema della famiglia; l’assessore di reparto; il
responsabile dell’ufficio.
creato “provvisoriamente” in vista dell’istituzione della Consulta. Ma che cos’è e cosa fa la Consulta delle famiglie? Premesso
che non esistono regole rigorose ma molto è lasciato alla creatività e alla buona volontà degli
amministratori, siamo andati a
conoscere l’esperienza di Conegliano, uno dei Comuni che tra
i primi ha fatto la scelta di dar vita alla Consulta.
MOTTA: Consulta
della famiglia, ok!
A
Motta di Livenza il consiglio comunale, rinnovato
lo scorso anno, ha deliberato proprio in questi giorni l’istituzione
della Consulta della famiglia, con
il compito di dare impulso all’amministrazione ad emanare provvedimenti a favore della famiglia.
Servizio a pagina 38
PREVISTA ANCHE NEI NUOVI
PIANI DI ZONA DELL’ULSS 7
Amministrare
con la famiglia
S
e c’è da fare una variante al piano regolatore il sindaco sa quello
che deve fare: stabilisce con
la maggioranza le linee di indirizzo, quindi chiama un
professionista (architetto o
ingegnere) per tradurre in
termini tecnici gli indirizzi
politici. Ma se deve impostare una politica a sostegno
della famiglia come deve
muoversi il sindaco? È un
bel problema. Primo perché
i consiglieri comunali spesso e volentieri sono digiuni
dell’argomento; secondo
perché sono pochissimi gli
“esperti” di politiche familiari; terzo perché non esistono – come in urbanistica
o nel commercio o nella raccolta dei rifiuti – delle regole già definite.
Ecco allora che la sezione
di Treviso dell’Afi (Associa-
zione delle famiglie italiane)
ha pensato bene di organizzare il primo corso per amministratori locali “Amministrare con e per la famiglia”.
In quaranta, tra sindaci e assessori, in rappresentanza di
26 Comuni, hanno aderito alla proposta dell’Afi: sei incontri per apprendere di “rudimenti” di politiche familiari. «Le adesioni hanno superato le più rosee aspettative
– spiega il presidente provinciale dell’Afi Andrea Antonioli –. I riscontri che abbiamo avuto sono positivi:
per alcuni amministratori si
è trattato di argomenti nuovi, altri hanno cambiato prospettiva rispetto a posizioni
precedenti. Abbiamo aiutato sindaci e assessori a riflettere in particolare su due
aspetti: la famiglia non è una
somma di singoli soggetti
na trentina di associazio- re le risposte ai problemi».
ni coinvolte, una coordiQual è la priorità che vi sienatrice (esterna alla struttura cote dati per i prossimi mesi?
munale), un assessorato che sup«Spesso quando si pensa a poporta e dà seguito alle iniziative. litiche per la famiglia si pensa a
Questa è la Consulta per la fami- una serie di servizi da erogare.
glia che si costituirà ufficialmen- Ma ancora prima bisogna decite entro breve a Conegliano. Ma dere verso quale modello di fanon si tratta che di un riconosci- miglia vogliamo andare. Faccio
mento formale di un’esperienza un esempio: vogliamo limitarci a
che conta sei anni di vita. «L’idea dare alla famiglia servizi di accudi dare corpo a un gruppo di la- dimento dei bambini (cosa pevoro che si occupasse dei pro- raltro già assicurata dal Comune
blemi della famiglia è nata in con- di Conegliano) oppure fare in mocomitanza con l’istituzione del- do che i genitori possano avere
l’assessorato alla famiglia voluto più tempo per stare con i figli?
dal sindaco Zambon
Ebbene, secondo il
– racconta l’assesgruppo di lavoro la
sore di reparto Lofamiglia deve poter
ris Balliana –. Quancontare su di un
do siamo partiti c’ereddito tale da conra il vuoto in termisentire a uno dei geni di esperienza, era
nitori di trascorrere
tutto da inventare.
parte della giornata
Siamo partiti subito
a casa. Allora si docon l’aggregare le
vranno progettare
associazioni che si
politiche che aiutioccupano, in qualno a conseguire
che modo, della faquesto obiettivo».
miglia, comprese le
Qual è il budget a
associazioni di catedisposizione del
L’assessore alla famiglia di Conegliano suo assessorato
goria poiché dal
Loris Balliana per iniziative a famondo del lavoro
dipendono
gran
vore della famiparte delle difficoltà e delle proglia?
sperità del nucleo familiare».
«Intorno ai 100 mila euro».
Come valuta l’esperienza
La dif ferenza con l’assesdel gruppo di lavoro?
sorato ai ser vizi sociali?
«Positiva. Le associazioni ora
«L’assessorato alla famiglia
si parlano, confrontano le attività non entra in campo in situazioni
svolte ed eliminano i doppioni. Io di disagio ma fa piuttosto un’oho bisogno del gruppo di lavoro pera di promozione dell’agio».
perché chi vi fa parte ha una coCome valuta la politica del
noscenza reale dei problemi e colGoverno in materia di inlabora fattivamente, grazie alle
ter venti a sostegno della faproprie competenze, a progettamiglia?
«Negli ultimi anni c’è una
Chi fa parte
profonda difficoltà di comprensione tra parlamentari e amminidella Consulta
stratori locali. Chi sta a Roma, sia
cco alcuni enti e associazioni che fanno di destra che di sinistra, non ci aparte della Consulta del Comune di Cone- scolta. Non si discute, ad esemgliano: Consultorio familiare, Centro per la fa- pio, del grosso problema d’oggi:
miglia, Gruppo essere genitori, Piccola Comu- consentire ad almeno un genitonità, La Nostra Famiglia, Direzioni dei tre Cir- re di trascorrere più tempo con i
coli didattici, scuole medie Brustolon e Gra- figli facendo in modo che questo
va, forania di Conegliano, scuola materna “Um- non impoverisca economicaberto I”, parrocchia di Ogliano, associazione mente la famiglia».
Federico Citron
“Bambini in famiglia”.
E
ma un sistema di relazioni;
per essere efficaci le varie
politiche dell’ente locale (abitative, tariffarie, sociali...)
devono essere coerenti».
Il primo obiettivo concreto che è stato proposto agli amministratori è di costituire la Consulta/Forum delle famiglie: è questo, secondo l’Afi, il punto di partenza
per costruire un coerente
“welfare” locale a supporto
dei nuclei familiari. Non a caso l’Ulss 7 di Pieve di Soligo
ha inserito nei nuovi Piani di
zona un progetto volto all’istituzione di Consulte per la
famiglia in tutti i Comuni del
territorio di competenza.
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 maggio 2004
ELEZIONI / IL 12-13 GIUGNO PER EUROPEE E COMUNI
za.
Trentun Comuni al rinnovo
I
l 12 e 13 giugno si voterà per il rinnovo di
31 amministrazioni
comunali della diocesi. È
cioè il turno di elezioni amministrative più cospicuo,
con il voto che interessa anche due grossi centri come
Vittorio Veneto e Sacile. Per
il governo del territorio diocesano sarà insomma un giro di boa importante, che
caratterizzerà il prossimo
quinquennio.
Un primo, vistoso aspetto da evidenziare sono in
numerosi sindaci – 19 su 31,
cioè quasi due su tre - che
non hanno potuto ricandi-
darsi perché giunti al termine del secondo mandato.
Erano stati eletti nel ’95 con
le nuove regole che prevedevano il ricambio. Ciò ha
rappresentato uno stimolo a
cercare persone nuove.
Ma in più di un caso c’è
chi, tra le pieghe della legge, ha cercato la formula
per aggirarne lo spirito: trovare un candidato “amico”
da sostenere e da affiancare dopo, entrando in Giunta e continuando ad amministrare come prima. Quello dei sindaci-ombra é un
giochetto che andrebbe impedito modificando la leg-
ge: un sindaco uscente può
eventualmente restare in
Consiglio comunale per dare il proprio apporto di esperienza e competenza,
non continuare imperterrito a “manovrare”, intangibile.
Invece, alcuni altri sindaci che potevano riproporsi, non l’hanno fatto. Forse è un allarme: fare il sindaco è sempre più difficile,
schiacciati tra vincoli legislativi e finanziari imposti
dall’alto e precari equilibri
relazionali e di rappresentanza dal basso.
Un segnale positivo è
rappresentato dalle numerose donne che stavolta sono candidate alla
carica di sindaco:
ben 16 su 94, cioè circa il 20
%. È il segno che cresce la
fiducia nelle donne in politica. E tuttavia occorrerà attendere l’esito delle urne
per verificare se questa apertura è gradita anche dalla cittadinanza.
Non si può tacere, inoltre, la “caccia al candidato”
che sempre di più contraddistingue le scadenze elettorali comunali. È stato anche stavolta un rincorrere
tutti quelli che sono un po’
conosciuti, senza nemmeno chiedersi se condividano o meno valori e progettualità. Tanto che più d’uno
si è sentito richiedere la disponibilità da schieramenti
tra lo avversi. L’importante
è accalappiare consensi.
Tra i più “appetiti” i rappresentanti delle associazioni,
del volontariato, anche a costo di svuotare e di sbilanciare le realtà di provenien-
TUTTI I CANDIDATI SINDACI E LE LORO LISTE
Comuni oltre
i 15 mila abitanti
(doppio turno):
SACILE
Roberto Cappuzzo (Cittadini
per Sacile, Democratici di sinistra, Lista
di Pietro, Margherita, Rifondazione comunista e Socialisti democratici italiani)
Roberto Ceraolo (Alleanza nazionale e Forza Italia)
Franco Cesa (Lega Nord e Sacile
frazioni)
Guido Galet (Lista Galet)
Giuseppe Montanari (Lista Montanari)
VITTORIO VENETO
Flavio Franco (Acropolis)
Fabio Garoffolo (Udc, An)
Enzo Pavan (Lista Pavan per Vittorio, Giovani per Vittorio, Partito dei comunisti italiani,Verdi, Democratici di Sinistra, Margherita, Veneti per Vittorio,
Rifondazione Comunista)
Fiorenzo (Titti) Posocco (Società civile Di Pietro-Occhetto)
Giancarlo Scottà (Lega Nord, Forza Marca per Vittorio Veneto,Vittorio Nuova, Lista Scottà)
Michele Toffoli (Forza Italia, La tua
Vittorio, Rinnoviamo San Giacomo)
CEGGIA
FREGONA
Massimo Beraldo (Uniti per Ceggia)
Giancarlo Boscolo (Vivere bene a Ceggia)
Luigi Filippo Franchin (Per Ceggia)
Giacomo De Luca (Fregona insieme)
Michele Grillo (Lega Nord)
Romolo Salvador (Per i cittadini)
7
Riguardo alla matrice politica delle liste, a prima vista sembra ritornare in auge la formula delle “tre
gambe” - centrodestra, centrosinistra, Lega -, con una
media di tre liste in corsa in
ogni comune (fatta eccezione per Sacile e Vittorio).
A ben vedere, però, la casistica è assai frastagliata,
con liste civiche, “salti della quaglia”, tradimenti e voltafaccia, ecc. E spicca il
comportamento della Lega,
che ha condotto una strategia spregiudicata, ora alleandosi ora correndo in solitaria a seconda delle prospettive più o meno consistenti di successo: resterà
da vedere se le previsioni erano esatte. E come gli elettori valuteranno tutte
queste “eccezioni”.
SAN VENDEMIANO
Sonia Brescacin (Lega Nord)
Barbara Camerin (Progetto comune)
Dino Vanzella (Insieme per San Vendemiano)
GAIARINE
Eris Anzanello (Progetto Chiarano)
Angelo Dal Ponte (Impegno civico)
Gianpaolo Vallardi (Lega Nord)
Tamara Vidali (Il futuro per Chiarano)
Mirella Giust (Insieme)
Roberto Santin (La civica per Gaiarine)
Loris Sonego (Rinnovamento per Gaiarine)
CISON DI VALMARINO
GORGO AL MONTICANO
Lucio D’Agostin (Lista civica per i nostri cittadini)
Cristina Pin (L’obiettivo del Comune di
Cison di Valmarino)
Aldo Tonet (Uniti per il nostro Comune)
Regina Barattin Rosso (Viviamo Gorgo)
Firmino Vettori (Lega Nord)
CHIARANO
CODOGNÈ
Lorena Andreetta (L’impegno continua)
Marco Busiol (Busiol sindaco, Lega Nord,
Forza Codognè)
LENTIAI
Paolo Casagrande (Insieme per Lentiai)
Flavia Colle (Lentiai cammina con te)
Flavio Tremea (Lentiai sempre)
MANSUÈ
COLLE UMBERTO
Giuseppe Donadel (Vivere i colli)
Nicoletta Fascilla Panzarino (Rinnovamento a Colle Umberto S. Martino)
Edoardo Scarpis (Insieme per Colle Umberto)
Tiziano Zanette (Lega Nord Liga Veneta Padania)
Luigino Rancan (Nuova Mansuè)
Giuseppe Vizzotto (Liga Nord-Liga Veneta per Mansuè)
MEL
Alessio Gioffredi (Centro Sinistra per Mel)
Ruggero Dalle Sasse (Zumellesi insieme)
SARMEDE
PIEVE DI SOLIGO
Giuseppe Calissoni (Lega Nord-Liga Veneta)
Stefano Foroni (Acropolis per Pieve)
Roberto Menegon (Vivere Pieve)
Giustino Moro (Civica per Pieve)
Eddi Canzian (Insieme per migliorare)
Dino Zanette (Alleanza e progresso)
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA
Giovanni Balliana (Intesa Comune)
Gianpietro Buogo (Vivere Sernaglia)
REFRONTOLO
TARZO
Roberto Collodel (Partecipiamo)
Mariagrazia Morgan Buosi (Insieme per Refrontolo)
Antonio De Nardi (Democratici per
Tarzo)
Stefano Dal Molin (Ideale comune)
Michele Gallon (Lista civica Uniti)
Bruno Dal Mas (Lega Nord-Forza Tarzo)
REVINE LAGO
Caterina Fantinato (Uniti per Revine
Lago)
Battista Zardet (Progetto Revine Lago)
SAN FIOR
Cesare De Martin (Insieme con te San
Fior)
Ivan Pagot (San Fior 2000)
Angelo Pavan (Lega Nord)
TORRE DI MOSTO
Aldo Giuseppe Lucchese (Uniti
per Torre)
Camillo Paludetto (Lega Nord-Liga
Veneta)
Daniele Perazzolo (Forza Torre)
Luciana Tracanzan Cigana (Lucia Tracanzan sindaco)
SAN PIETRO DI FELETTO
Comuni sotto
i 15 mila abitanti
(un turno):
FARRA DI SOLIGO
MIANE
Carla Chiarion (Comunità)
Claudio Mellere (Uniti per Miane)
Rosmarie Sola (Miane democratica)
Ermes Bonaldo (Lega Nord-Feletto la
nostra terra)
Maria Assunta Botteon (Progetto Feletto)
TRICHIANA
Walter Agostini (Farra domani “Ama il
tuo paese”)
Domenico Citron (Cittadini di Farra)
Dino Girardi (Farra per voi, Lega Nord)
ORSAGO
SAN POLO DI PIAVE
VAZZOLA
Felice Bragaggia (Le tue idee per il domani)
Guido Losso (Libro e aratro Orsago)
Giancarlo Mion (Lega nord-Liga Veneta
Orsago)
Massimo Zambon (Nuova San Polo, Lega Nord)
Mario Vendrame (Democrazia e progresso)
Renzo Bettin (San Polo per i sanpolesi)
Maurizio Bonotto (Per crescere Visnà Vazzola Tezze)
Roberto Dalla Cia (Lega Nord,Vazzola Nuova)
Renzo Perin (Alternativa sociale)
BRUGNERA
Dino Carniello (Forza Italia e Lega per Brugnera)
Ermes Moras (Per il futuro)
Cinzia Secco (Insieme per Brugnera)
FOLLINA
Giuseppe Carlet (Civica per Follina)
Diego Dall’Antonia (Progetto insieme)
Marcello Tomasi (Rinnovamento per Follina)
BAR - RISTORO - SOLARIUM - TERRAZZA
SNACK BAR - PERCHEGGIO GRATUITO
•PISTA BLANDA
•SCIVOLO KAMIKAZE
•PISCINA A ONDE
•CONDOR
•WETT BUBBLE
•SCIVOLO “TOBOGA”
•SCIVOLO PER BAMBINI
•VASCHE IDROMASSAGGI
•CANYON RIVER
•SCUOLA DI NUOTO
•JUMPING
ORARIO DI APERTURA
dalle 10.00 alle 18.30
Luglio e Agosto (anche serale)
dalle 21.00 alle 23.00
TELEFONARE IN TEMPO UTILE
PER PRENOTARSI
CAORLE (VE) Viale A. Moro (vicino allo stadio)
Tel. 0421.81423 - www.aquafollie.it
Giorgio Cavallet (In Comune)
Fiorenza Da Canal (Civica per Trichiana)
N O V I TA’
ORIENT EXPRESS
8
NordEst
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 maggio 2004
RIFKIN ALL’ASSEMBLEA DI UNINDUSTRIA L’economista
prospetta
uno sviluppo
basato su
democrazia
ed equità
“Lavorare
insieme
NOTIZIE
per evitare i rischi
Sportello mutui prima
casa al Centro Torri
Da lunedì 17 maggio lo Sportello Mutui Prima Casa
della Provincia di Treviso ha cambiato sede e si è trasferito al Centro Torri, in viale della Repubblica193/b.
Lo sportello consente a tutti cittadini residenti nella provincia di Treviso di usufruire di agevolazioni sui mutui stipulati per acquistare la prima casa, in termini di
tasso, spese d’istruttoria, valore dell’ipoteca, assicurazioni di incendio e scoppio e altri prodotti aggiuntivi.
Fino ad oggi sono stati stipulati oltre 3 mila 700 mutui.
Le banche convenzionate con la Provincia di Treviso
sono più di 60, per un totale di 509 sportelli bancari.
Regione Veneto, arriva
il “Bilancio Sociale”
Con la messa a punto del cosiddetto “Bilancio Sociale” la Regione intende compiere un salto di qualità nel
rapporto con il cittadino-utente. Un particolare strumento di rendicontazione, il Bilancio Sociale appunto,
nuovo nel panorama delle Regioni italiane e tra i pochi a livello mondiale, che affiancherà il consueto rendiconto contabile dell’amministrazione regionale con
lo scopo di renderne chiari e trasparenti scelte, finalità perseguite e obiettivi raggiunti. Il bilancio esce in
questo modo dal suo tradizionale “formato” di tabelle
e numeri, formulato principalmente per gli addetti ai
lavori, per presentarsi invece come contenuti, decisioni, strategie e azioni, leggibili da tutti.
Corridoio 5, reperire presto
i fondi necessari
Recentemente il Parlamento europeo ha inserito, tra i
trenta maggiori, più urgenti interventi infrastrutturali,
anche il Corridoio 5, l’asse
infrastrutturale che collega
Lisbona a Kiev passando anche per la pianura padana, tra Torino e Trieste. Un
progetto imponente, estremamente flessibile e composito che riguarda i collegamenti stradali, ferroviari,
telematici, e così via. E ora - si afferma anche in Regione - è necessario far presto e cercare di risolvere il
“problema dei problemi”: il reperimento dei fondi necessari.
Treviso: scoperti
i “clonatori” di bancomat
Volanti e Squadra Mobile della Polizia di Treviso acciuffano due rumeni che da tempo mettevano a segno,
con raffinatissime tecnologie e notevole perizia, la “clonazione” di bancomat in diversi sportelli bancari della Marca. I due sono stati pizzicati in flagranza di reato, mentre erano “all’opera” su uno sportello Unicredit sul Terraglio.
C
hi è a fine mandato può
togliersi tutti i sassolini
nelle scarpe, chi gli subentra,
sente dolore, stringe i denti e non
lo esterna. L’impressione raccolta all’assemblea di Unindustria Treviso, venerdì scorso a
Castelbrando, è stata quella di una suddivisione dei ruoli: a Sergio Bellato, presidente uscente,
l’onere di lanciare gli strali, per
Andrea Tomat, suo successore,
eletto con il 96 % dei consensi,
un intervento pacato, pieno di
propositi collaborativi. Partendo
da una considerazione, «occorre rifiutare le visioni catastrofistiche, sostenute da quanti vedono un futuro segnato solo danegatività», senza per questo minimizzare le difficoltà.
F
ine del lavoro di
massa, biotecnologie, età dell’accesso, epoca dell’idrogeno:
sono i temi che hanno reso
famoso nel mondo Jeremy
Rifkin, presidente della
Foundation on Economic
Trends, guru dell’economia, che nel suo tour trevigiano ha intrattenuto prima
gli industriali a Castelbrando e il giorno dopo, nella
sede di Veneto Banca, professori, studenti, dipendenti dell’istituto.
La sua previsione fatta
nel 1995, e cioè che l’economia mondiale, grazie alle tecnologie, si sarebbe
sviluppata causando perdita di posti di lavoro, si è
puntualmente avverata; poi
l’“accesso” nella nuova società delle reti, segno di democrazia, per non essere esclusi dallo sviluppo. Quindi l’altra grande sfida di oggi, quella dell’energia alternativa al petrolio che è in
via di esaurimento. «L’unica possibilità è l’energia rinnovabile, immagazzinabile,
pulita, l’idrogeno. Consentirà ai Paesi poveri un vero
sviluppo e farà diminuire la
dipendenza dal Medioriente».
Quali sono, quindi, le
sfide sul piano energetico che politici,
amministratori, industriali dovranno affrontare?
«Abbiamo il grosso problema del petrolio a oltre
40 dollari al barile, i biologi prevedono che al massimo si arriverà al 2030-2040.
In questa breve finestra
dobbiamo cercare di ottenere le informazioni e realizzare le strutture, per un
nuovo tipo di energia. Cina, Giappone, Unione europea e America, tutti ora
lottano per avere il petro-
lio. È necessario focalizzare su una nuova energia.
Tutti i Paesi del mondo possono avere l’accesso all’idrogeno, meno costoso, sicuro, pulito: è un bene per
il business, per gli affari,
per il pianeta, per il futuro
dei nostri figli».
Lei è un teorico della
globalizzazione dal
basso. Cosa vuol dire
concretamente?
«Io sono favorevole a una globalizzazione che
coinvolga tutti quanti e non
soltanto il 20 % dell’élite economica, piuttosto tutti gli
strati della società, mettendo in primo piano la cultura delle diverse società. È u-
I COLPI DI CODA DI BELLATO: “Piano
strategico, non solo un sofisticato studio...”
S
ergio Bellato lascia la presidenza di
Unindustria Treviso dopo quattro anni e dopo esserne stato prima vicepresidente. Amministratore di Spark energy spa,
45 anni, Bellato non lesina critiche ad «analisti e commentatori che, spesso con malcelata soddisfazione, si affannano a spiegare che il successo del Nordest era solo un
bluff. I dati confermano che l’economia qui
sta soffrendo, ma molto meno che nel resto d’Italia».
Venendo ad altri punti critici, il presidente uscente ha fatto riferimento al Piano
strategico della Provincia per il quale «si
tratta di vedere se tale progetto smetterà di
essere solo un sofisticato studio per diventare un vero e proprio strumento di governo del processo di modernizzazione
locale». La collaborazione auspicata
IL NEO PRESIDENTE TOMAT
“Unidustria,
mediatore culturale”
Tomat, 47 anni, dal 1999 presidente della Lotto, rivendica il
ruolo centrale delle imprese. Una “centralità” che deve essere
portata avanti in un gioco di
squadra “con gli Enti locali”: «Unindustria Treviso deve diventare una sorta di mediatore culturale capace di interpretare la
complessità dello scenario economico per tradurla in proposte
e servizi innovativi rivolti alle im-
prese e in progetti territoriali da condividere
con gli altri attori locali».
Non mancano nell’intervento
di Tomat accenni alla trasformazione in atto nell’economia trevigiana, «industria non significherà più solo fabbrica, ma progettazione, innovazione, logistica
e governo della distribuzione».
Sono passaggi che il settore in-
e ottenuta con tanti Comuni non si è
realizzata invece
con Fondazione Cassamarca, per la quale
«auspichiamo riesca a sviluppare una maggior capacità di coordinamento con gli altri
attori locali».
Alla Fondazione, Unindustria porta la critica di aver voluto a Treviso la laurea in giurisprudenza, quando ben altre sarebbero le
esigenze della provincia trevigiana. Il presidente De Poli ha già risposto a stretto giro ...giornali: «Non esistono solo le industrie».
Sono questi gli attori che devono lavorare
insieme per il bene del territorio, quel territorio che tutti dichiarano di avere a cuore
ma per il quale non sempre sono disposti
«a fare sistema», a collaborare, senza specchiarsi sulla propria bellezza e vedere gli altri più brutti di quello che sono. (LG)
(da sinistra) stretta
di mano tra Andrea
Tomat, il
neopresidente di
Unidustria, e
l’uscente Sergio
Bellato; (più sopra)
l’economista Jeremy
Rifkin durante il
suo intervento a
Castelbrando
dustriale trevigiano sta vivendo,
passaggi racchiusi nel termine
delocalizzazione, «necessari per
la competitività delle nostre imprese». Necessari può darsi, sicuramente non indolori. Su questo aspetto, Andrea Tomat apre
ai sindacati: «sarà indispensabile un confronto aperto e propo-
na globalizzazione che
coinvolge la società civile».
Quale scenario vede,
quindi, per il futuro?
«Viviamo in un periodo
unico nella storia, in una
densità spaziale e temporale unica: abbiamo ridotto
i tempi, le distanze, e ora
tutta la popolazione può avere scambi con gli altri esseri umani a livello planetario. Nell’età globale, i rischi che si corrono hanno
un impatto a livello globale,
non più regionale, come il
virus biologico o informatico o il riscaldamento del
pianeta. Bisogna imparare
a pensare a livello globale,
con l’obiettivo di evitare i
rischi, lavorando assieme:
comunità economica, i cittadini, i politici. Un buon riferimento può essere la carta per i diritti dell’uomo. E
un esperimento che non
dobbiamo sottovalutare è
quello dell’Unione europea: 25 Stati si mettono insieme, per vivere in una pace globale, non annullando
le diversità di ogni Paese
ma assumendo insieme i rischi. È un punto di partenza buono soprattutto per le
nuove generazioni».
Lei crede che il modello delle piccole e
medie imprese sia ancora vincente?
«È vincente in una rete
economica che lavora in rete: mantiene l’indipendenza e la creatività di ogni impresa, ma mettendosi insieme ottiene le risorse primarie ad un prezzo inferiore. È un modello da seguire soprattutto per i Paesi in
via di sviluppo. Uno sviluppo basato più sulla cooperazione che sulla concorrenza, modello perfetto per
società che si fondano su
democrazia, equità, condivisione e senso di responsabilità».
Lucia Gottardello
sitivo» per rendere meno impattante possibile per i lavoratori
questo ciclo di trasformazione.
Il capitale umano occupa, in
effetti, un capitolo dell’intervento dove Tomat mette in evidenza la necessità di grandi investimenti in ricerca, innovazione, istruzione e formazione per una
crescita culturale che deve investire soprattutto i manager, i quadri delle aziende, ma anche una
formazione continua fondamentale per i lavoratori in questa fase di riconversione del lavoro.
Buoni propositi ben visti dai segretari di Cgil, Cisl e Uil di Treviso, presenti all’assemblea di Unindustria. Pronti, però, ad attendere, dopo le parole, fatti concreti. (LG)
e
L’AZiON
Attualità
VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA VERSO
UNA REGIONE TRANSFRONTALIERA
Euroregione, idea forte
E
uroregione in
due anni. Lo ha
annunciato
il
presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy,
al convegno organizzato
venerdì 14 maggio a Udine, in occasione dell’incontro della delegazione
del Nord-Est della Federazione italiana settimanali
cattolici.
Un dibattito a tre voci,
introdotto dal delegato Fisc del Nord-Est, don Ivan
Maffeis, e moderato dal direttore di Vita Cattolica, Ezio Gosgnach, con protagonisti, oltre ad Illy, anche
il vicepresidente del Veneto, Fabio Gava, e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo
Dellai. Presenti in sala, oltre ai direttori e ai giornalisti dei settimanali cattolici, autorità del settore economico e finanziario e
rappresentanti del mondo
politico e istituzionale, tra
cui il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini e i consiglieri
Roberto Molinaro e Kristian Franzil.
Dall’incontro è emerso
che il cammino giuridicoistituzionale per arrivare
alla nascita di un’euroregione che veda protagoniste le regioni del nord-est
d’Italia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, e dall’altra parte, nell’area transfrontaliera, Slovenia, Istria croata e
Carinzia («stiamo valutando anche la possibilità di
far aderire la Stiria», ha annunciato Illy), non sarà
breve.
«Almeno due anni», ha
ribadito il presidente del
Friuli Venezia Giulia, precisando che «innanzitutto
serve che la Slovenia arrivi quanto prima alla crea-
O
ltre alle notizie devastanti che ci arrivano dal Medio Oriente,
la settimana internazionale
ci consegna anche altre storie, capaci di sorprenderci
per motivi diversi dall’orrore e dal lutto. È il caso
delle elezioni politiche indiane. La più popolosa democrazia del pianeta ha infatti sancito la sconfitta del
partito nazionalista indù
che l’aveva retta negli ultimi anni, e ha riconsegnato
il potere al Partito del Congresso, il movimento politico fondato da Nehru negli anni Quaranta e che si
richiama direttamente all’esperienza politica del
Mahatma Gandhi. E
Gandhi (nessuna parentela con l’eroe della nonviolenza) si sono chiamati anche alcuni tra i maggiori
Il confronto, curato da “Vita Cattolica” a Udine. Da sinistra: Fabio Gava, Riccardo Illy, Lorenzo Dellai
zione delle sue regioni, ma
più ancora serve che il Governo italiano e l’Unione
europea accelerino le procedure per permettere la
creazione di un’euroregione configurata come soggetto dotato di personalità
giuridica».
Tutela dell’ambiente,
sanità, assistenza, cultura,
turismo e soprattutto cooperazione
transfrontaliera in campo economico saranno i
campi d’azione concreti dell’euroregione.
«Si tratta
di andare al
di là e oltre
a quanto finora fatto nei decenni precedenti, per esempio con
la Comunità di lavoro Alpe-Adria o con l’Ice, Iniziativa centro-europea, per
cercare di ricucire rapporti che si erano interrotti e
ampliare le esperienze
frontaliere che sono già attive. Con la Carinzia e la
Slovenia, ad esempio, ci sono già profonde collaborazioni nel campo della sanità», ha ricordato Illy.
È con il Veneto che il
Friuli Venezia Giulia conta
di fare fronte comune. Al
riguardo Illy ha annunciato che l’accordo o protocollo d’intesa con il Veneto è pronto e che sarà sottoscritto nelle prossime
settimane.
«Se il presidente Galan
fosse stato presente oggi,
come era previsto, l’avremmo potuto firmare anche qui», ha
detto Illy.
Ribadita
anche dal vicepresidente del Veneto la piena
collaborazione a marciare a passo spedito
per stringere i tempi
della creazione.
«L’euroregione – ha detto Gava – non è solo una
bella idea sulla carta. È
un’idea forte. È la rivincita
della storia e un risarcimento della stessa per un
passato che proprio in queste terre ha visto guerre e
lutti». Gava ha poi esteso
alle infrastrutture le eventuali competenze dell’euroregione, ricordando come «il passante di Mestre
sia un problema non solo
Due anni per
approdare
alla nuova
entità
geografica
leader politici indiani che
hanno militato in questo partito: Indira, figlia di Nehru,
assassinata nel 1977, Rajiv,
suo figlio, ucciso nel 1991 e
ora Sonia, moglie di Rajiv,
vincitrice delle elezioni di
maggio 2004, dopo aver dovuto rinunciare a guidare il
governo nel 1999.
Sonia Gandhi, 57 anni, attiva in politica dalla morte
del marito, ci è particolarmente vicina, poiché è di origini italiane: ha acquisito
la cittadinanza indiana nel
1984; i suoi parenti si trovano in Veneto e in Piemonte.
La vittoria del Partito del
Congresso era del tutto inaspettata. Si è trattato di uno
di quegli scatti di novità con
cui la democrazia, come sistema di governo, spesso
sorprende coloro che considerano le elezioni un inu-
veneto, ma anche delle regioni che si collocano ad est».
Chi si è chiamato fuori,
pur dicendosi «interessato, come lo è un vicino di
casa», è stato Dellai. «Sono
interessato agli sforzi di
Veneto e Friuli Venezia
Giulia, ma come osservatore», ha commentato il
presidente della Provincia
di Trento.
Se l’euroregione nascerà a nord-est non avrà
tra i suoi protagonisti le
province autonome di
Trento e Bolzano. «La storia, i nostri territori, i confini che non ci sono più ci
uniscono – ha spiegato
Dellai – e ci fanno capire
che questa è la strada da
seguire. Ma il nostro cuore punta dritto al nord, a
Insbruck».
Dellai ha messo a disposizione dei “vicini di casa” impegnati nella costruzione della loro euroregione, l’esperienza che
da anni ormai vede Trento, Bolzano e Insbruck collaborare in un’ottica euroregionale.
«Siamo stati anticipatori del trattato di Schengen,
visto che avevamo attivato
già nel ’49 la libera circolazione di una serie di merci attraverso il confine del
Brennero. Questo germe
positivo di cooperazione
transfrontaliera nella nostra esperienza è stata la
cornice in cui è stato possibile risolvere questioni
assai spinose».
Dellai ha ribadito come
«l’idea di euroregione rilanci il ruolo dei territori
nel contesto europeo in un
momento in cui l’Europa
delle nazioni appare un poco stanca e nello stesso
tempo metta al sicuro dal
rischio di micronazionalismi, mescolando lingua,
culture e storie di aree territoriali che stanno insieme non perché parlano la
stessa lingua, ma perché
condividono la stessa storia».
Elisabetta Pozzetto
ELEZIONI CON SORPRESA
L’India vuol cambiare
e vota Sonia Gandhi
tile rito privo di conseguenze. La coalizione avversaria,
il Janata, guidata dall’anziano Vajpayee, era certa di una riconferma, avendo guidato il Paese, con le sue
riforme liberiste, verso nuovi record di crescita. Ma la
crescita economica non è
stata affatto ben distribuita
e ha lasciato nella miseria
milioni di individui. La pacificazione con il Pakistan è
storia troppo recente: gli anni scorsi hanno visto una
continua crescita della tensione tra i due vicini, mentre
la violenza tra indù e musulmani nel Paese non ha
fatto che aumentare. La vittoria di Sonia Gandhi è il segnale dell’avversione dell’India profonda ad una politica di potenza e di arroganza, nonché della volontà
di sottrarre il paese a una
Domenica 23 maggio 2004
9
CANTI ALPINI IN CHIESA?
Non tutti gli alpini
stanno con Gentilini
G
li Alpini di Colfosco
hanno chiesto di poter fare un concerto in chiesa. Il parroco di Colfosco e
l’Ufficio liturgico della diocesi hanno risposto di no,
perché non si trattava di
musica sacra né di una celebrazione, e la chiesa deve
rimanere solo luogo di preghiera. Gli Alpini ci sono rimasti male, hanno mugugnato. Alla fine si sono adeguati.
Fine della storia. O meglio, questa sarebbe la fine
della storia se non fosse successo che… “Chiese vietate ai cori alpini: è polemica”
ha titolato un
giornale. Non solo all’interno del
giornale, sopra a
un articolo in cui
comunque si spiegavano i fatti. Ma
il titolo era anche
nelle locandine, in
giro. L’alpino medio lo vede e, se non approfondisce e non sa a cosa
si riferisce, si arrabbia.
Sulla scia ecco Giancarlo Gentilini: “Alpini espulsi
dalle chiese! Sacrilegio!
(…) Dobbiamo sospettare
la rinascita dell’Inquisizione?” e avanti di invettiva in
invettiva “(Questo genere
di) disposizioni liturgiche è
meglio che vengano buttate nel rogo”.
«Gentilini su queste cose
ci va a spron battuto» commenta, tra il fatalista e lo
sconsolato, Claudio Trampetti, di Revine.
In questi giorni si trova
tra l’incudine e il martello:
è alpino, ma ciononostante
non odia i “sacrileghi” dell’Ufficio liturgico. Anzi il direttore don Adriano Dall’Asta è anche parroco di
Trampetti, assai attivo in
parrocchia.
Appoggia Gentilini e rinnega la Chiesa? Resta nel
grembo della Chiesa e allora è un indegno alpino?
«Mi sono trovato a disagio anch’io».
Trampetti sa benissimo
che simili esagerazioni non
hanno alcun senso. E capisce le ragioni dell’una e dell’altra parte.
«È stato dato risalto esagerato alla questione. Certo
colpisce leggere che gli Alpini sono tenuti fuori dalle
chiese. C’è del malumore,
perché quando le parrocchie hanno bisogno noi siamo sempre disponibili. Ma
tendenza all’estremismo
politico (con forti connotazioni religiose) che sembra
andare per la maggiore in
tanta parte del mondo. Sonia Gandhi non fa mistero
di avere tra i suoi obiettivi
di fondo la laicizzazione della politica indiana, il suo emanciparsi dalle strumentalizzazioni in chiave religiosa.
Ma la vittoria di Sonia
Gandhi non è l’unica sorpresa. Infatti, pochi giorni
dopo essere stata designata dal suo partito a nuovo
primo ministro, “la
straniera”, come la
chiamano i suoi avversari, ha deciso di
“seguire la propria voce interiore” e di rinunciare al potere. Un
politico che fa un passo indietro non è cosa
frequente. Lo ha fatto per
non offrire un pretesto alle
reazioni violente dei nazionalisti indù? Lo ha fatto per
evitare ai suoi due figli (anch’essi in politica) di diventare orfani anche della madre, dopo l’assassinio del
padre e della nonna? Lo ha
fatto per paura? Ancora non
è chiaro. Certo è che alla
sua rinuncia non sembra estraneo l’insegnamento del
Mahatma. O forse Sonia
Gandhi ha seguito la “voce
interiore” della democrazia.
Paolo De Stefani
capisco anche che in chiesa
si possono eseguire solo
canti adatti al luogo di culto. Però d’altronde spesso
nei piccoli paesi non ci sono altri posti dove cantare».
L’obiettivo è di cercare
un chiarimento: «Già mercoledì 13 dovevamo incontrare il vescovo Zenti per
dargli il benvenuto degli Alpini, ma ora è stata rimandata l’occasione. Speriamo
comunque di poter parlare
con lui della questione dei
concerti in chiesa. E non
certo per obbligarlo a darci
il permesso!».
Trampetti, alpino, ci è rimasto male per il “no” di
Colfosco. Ma non si è messo a scrivere lettere infuocate ai cardinali e ai giornali. Del resto non ha mica bisogno di andare a caccia dei
voti delle penne nere, lui.
Tommaso Bisagno
10
E IO MI CURO... COL CANE
CONVEGNO A VITTORIO IL 28
A confronto le mille vie
della nostra pet therapy
O
biettivo puntato sulla pet therapy e sui suoi
più recenti benefici. Ovvero quando gli animali di
piccola taglia possono lenire le sofferenze degli
uomini.
In tale direzione si
muoverà il convegno “Pet
therapy: esperienze a confronto”, che si terrà venerdì 28 maggio in Seminario a Vittorio Veneto.
Un vero e proprio evento formativo, promosso dall’Ulss 7 che, dalle
8.30 alle 17.30, con l’ausilio di medici, veterinari,
psicologi, educatori e specialisti della riabilitazione,
indagherà sui presupposti e sulle nuove frontiere
di questo percorso terapeutico.
Una metodica riabilitativa – quella con gli ani-
percorso vincente specialmente con i soggetti
bisognosi di stimoli. Come i bambini, gli anziani,
le persone
ricoverate,
i tossicodipendenti, i
soggetti
che vivono
uno stato di
disagio psichico e relazionale.
Si tratta di
una metodica dolce,
priva di effetti collaterali, tutta giocata sulla capacità dell’animale di evocare, nell’uomo, emozioni comunicative di effetto distensivo e rassicurante. Prendersi cura di un piccolo animale prediletto – in inglese appunto il “pet” – fa-
D
irettamente dai
Ceod gestiti dall’Ulss 7 la conferma che
l’ippoterapia sta compiendo passi da gigante. Tanti i progressi raggiunti da
un metodo d’inter vento,
impostosi come prassi riabilitativa per disabili, sul
finire degli anni Novanta.
Stime locali alla mano,
attualmente applicato con
successo, come elenca
Angelo Tagliamento, operatore del Servizio handicap adulto dell’Ulss 7,
«dalla metà dei nostri
Ceod, vale a dire dai centri di Cozzuolo, Conegliano, Codognè, Orsago e
San Vendemiano».
Che cos’è - Eseguita secondo programmi individuali, costruiti sulla persona e sulla tipologia del
suo handicap, la riabilita-
nizzabili” cani. Tuttavia altre specie domestiche
possono essere impiegate per il loro notevole potenziale curativo: pesciolini, conigli nani,
gatti, pecore, maiali di
piccole proporzioni, uccelli.
Vastissimi campi
di applicazione:
dall’autismo
alla depressione,
dalle scuole Per quali
malattie?
alle carceri I campi di
Chi si prende cura di un
animale migliora il rapporto
con se stesso e con gli altri
mali – emersa all’attenzione pubblica solo nell’ultimo lustro. Riconosciuta, a tutti gli effetti, come trattamento sanitario
ufficiale con decreto governativo del 28 febbraio
2003.
Sia che si affronti un’attività educativo-ricreativa
con il supporto degli animali o si predisponga una
terapia integrata con essi,
la pet therapy si rivela un
e
L’AZiON
Veneto Sociale
Domenica 23 maggio 2004
vorisce una serie di attività cerebrali e psicologiche che portano a migliorare il rapporto con se
stessi e con gli altri. Oltre
a garantire una maggiore
presa di coscienza del
proprio corpo e della propria personalità.
Con quali animali?
Quando si parla di uso
di “pets” con finalità terapeutiche ci si riferisce soprattutto ai tanto “uma-
applicazione
della pet therapy, che saranno analizzati durante il convegno
vittoriese, sono vasti.
Si va dalla terapia riabilitativa per pazienti con
disabilità fisiche e comportamentali, alla prevenzione di stati depressivi e
di patologie cardiovascolari (è scientificamente dimostrato l’effetto regolatore della pet therapy su
frequenza cardiaca e pressione arteriosa), sino allo
sviluppo della creatività e
dell’immaginazione nei
fanciulli in età evolutiva.
Inoltre è di estrema efficacia nella terapia dell’autismo e per i bambini
con gravi disturbi della
sfera affettivo-relazionale.
L’animale contribuisce al
mantenimento di un certo
equilibrio tra il modo interiore del fanciullo psicotico e la realtà circostante, infondendogli sicurezza e contenendo
l’aggressività.
L’animale è un prezioso
ausilio anche per reduci
servizi di Elena Pilato
70% dei casi e fa sentire l’anziano ancora
indispensabile
a
qualcuno.
da incidenti neurologici o
vittime di traumi dell’apparato scheletrico. Il gioco con l’animale favorisce
il recupero di un’attività
motoria spontanea.
Dove portiamo
gli animali?
Non solo con i bambini
Numerosi studi statistici confermano inoltre
come la pet therapy sperimentata in ambiente carcerario tenda a moderare
la conflittualità tra i detenuti; ridimensioni la frequenza dei suicidi e migliori la cooperazione tra
detenuti e guardie carcerarie.
Nell’individuo non più
giovane, il possesso o il
contatto con un “pet” ri-
sveglia antiche emozioni
e rinnovato interesse per
la vita; stimola l’esercizio
fisico, soprattutto quando
l’animale da compagnia è
un cane. Allontana lo spettro della depressione nel
L’introduzione di
“pets” nelle classi
della scuola dell’obbligo ha migliorato
più di un terzo il livello di attenzione e
il rendimento degli
allievi.
L’impiego di animali nelle corsie di
alcuni reparti di pediatria ha influenzato favorevolmente il decorso di molte patologie.
Accorciando i tempi di ospedalizzazione e colmando il senso di abbandono così frequente dei
bimbi istituzionalizzati.
APPUNTAMENTO A RINDOLA ALTA
PER CUCCIOLI D’UOMO E D’ANIMALE
L’
idea di una fattoria
“terapeutica”, con
gli animali domestici e di
piccola taglia, balena già
nell’estate nel 2001 a Vittorio Veneto. Il sito è il colle di Rindola Alta, sopra
Sant’Andrea, presso l’azienda agricola del dottor
Augusto De Nardi.
La sperimentazione,
partita in sordina, ma con
buoni risultati nella cura
dei bimbi solo con patologie fisiche, diventa progetto “a regime” più tardi,
nella primavera del 2003.
Sotto il coordinamento del
dottor Claudio Bernardi,
dirigente veterinario dell’Ulss 7, con l’organizzazione della dottoressa Alessandra Carraro, prende il via una terapia assistita con l’impiego di animali domestici, per così
dire da cortile, che interessa i bimbi della seconda infanzia (dai 4 ai 7 anni), affetti in
questo caso
non da patologie fisiche
ma da disturbi della comunicazione, del linguaggio, dell’interazione
con gli altri:
disturbi prettamente della sfera psicologica e comportamentale di lieve entità.
Per due volte la settimana, per circa un’ora
presso la fattoria di Rindola Alta, a gruppi di 5 -6
componenti, accompagnati e seguiti da un pool
di psicologi, logopedisti,
veterinari, educatori, i
bimbi incontrano i loro “amici cuccioli”, compagni
di gioco ma non solo. Accudendo i coniglietti, i
maialini, le oche e i cani i
bimbi dimenticano i loro
timori, acquisiscono sicurezza, stabiliscono un rapporto esterno con il mondo, che ne stimola la socializzazione e il desiderio
di esprimersi, verbalmente o mimicamente.
Senza costrizioni o forzature, la pet therapy li
porta su un terreno di
condivisione e di serenità:
il contatto con gli animali,
star loro accanto e seguirli, li fortifica e li allontana dalla sensazione
di sentirsi minacciati. I
bambini si sentono importanti e protagonisti di
qualcosa che li rende felici. Quindi la fattoria terapeutico-educativa di Rindola Alta a Vittorio Veneto non è più un banco di
prova, ma una bella conferma della pet therapy
che davvero funziona!
l’ambiente e a una vita di
relazione più gratificante.
Strumento di lavoro indispensabile e piacevole
compagno di giochi, il cavallo – specie se di razza
Aveglinese, Olandese, Camargue e Friberger – con
il suo peculiare incedere
ritmico favorisce nel disabile delle sensazioni motorie positive e stimolanti.
Tante le storie significative legate a quest’attività. Una su tutte, quella di
Patrick, giovane uomo disabile per un danno cerebrale infantile, che quando sale sul “suo” amico
quadrupede si sente leggero come una piuma. Sul
suo viso si leggono chiari
i segni della gioia e della
voglia di farcela da solo.
CINQUE CEOD DELL’ULSS 7 SCELGONO
L’IPPOTERAPIA,TERAPIA PER TANTI DISABILI
Siamo a cavallo!
zione equestre – questa la
corretta definizione sanitaria – chiama gli ospiti
dei nostri Ceod oltre il
confine regionale. Viene
praticata, infatti, a cadenza mensile, semestrale o
annuale (sulla base delle
convenzioni stabilite tra
ente pubblico e maneggio
privato), presso il centro
equestre pordenonese “Emanuela Setti Carraro
Dalla Chiesa”, di proprietà dell’associazione
“Anche noi a cavallo”, a
Porcia.
Il centro è dotato di un
maneggio superattrezzato; di personale qualificato nella gestione (medici
psichiatri e psicologi) e
nella conduzione della
struttura (fisioterapisti,
psicomotricisti, istruttori
equestri). Lontano dall’essere un fenomeno di
moda, l’ippoterapia poggia su comprovate basi
scientifiche.
A cosa serve - Il suo impiego risulta efficace per
un ampio ventaglio di disabilità: quadri clinici le-
gati a paralisi cerebrali infantili; traumi fisici e motori di media entità; patologie sensoriali; ritardi
mentali non gravi; forme
autistiche e depressive;
trisomie genetiche. Andare e stare a cavallo significa per il soggetto disabile vivere un’esperienza multisensoriale, che lo
coinvolge in toto. Significa acquisire maggior familiarità con le proprie
membra. Scoprire nuove
risorse e capacità di movimento, che lo aprono al-
e
L’AZiON
Economia
Domenica 23 maggio 2004
INTERVISTA A GIANCARLO VETTORELLO
PREZZI
Il Prosecco Doc punta
sul legame col territorio
Un momento di “Vino in villa”, edizione 2003
M
entre tutta l’Italia del vino è alle prese con un
rallentamento degli ordini, il
Prosecco Doc continua a navigare con il vento in poppa.
Volete delle prove provate? I
tanti interventi di reimpianto
in atto in tutto il territorio collinare a denominazione controllata, indizio inequivocabile che il prodotto rende bene.
E il costo che va dai 150 mila
ai 250 mila euro a ettaro.
In questo fine settimana il
Prosecco Doc “celebra” la sua
festa con la manifestazione
“Vino in villa” che si svolge
nel castello di Susegana. Si
parlerà, in particolare, di Strada del vino, con un confronto
a tutto campo con i tedeschi
della PfalzWein, la più vecchia
strada del vino di tutta Europa. A coordinare “Vino in villa” è Giancarlo Vettorello, direttore del Consorzio per la
tutela del Prosecco di Solighetto. Lo abbiamo incontrato per cogliere le novità del
settore.
Direttore Vettorello, nel
momento di massimo
successo il Prosecco deve fare i conti con tanti
tentativi di imitazione:
da Pramaggiore a Vicenza, tutti vogliono il
marchio Doc. Resisterete all’assalto alla diligenza?
«Queste richieste non hanno alcun senso perché i vitigni autoctoni sono tali perché
legati a un territorio. Per questo lo Stato li deve tutelare».
Anche a questo serve il
neonato Distretto del
Prosecco ConeglianoValdobbiadene?
«Sì, il Distretto, che è il primo spumantistico in tutta Italia, è un mezzo per dimostrare che Conegliano-Valdobbiadene è la terra del Prosecco».
Chi ne fa parte e quali
sono i compiti del Distretto?
«Ne fanno parte il Consorzio, imprese, istituzioni
(Provincia, Camera di Commercio, Comuni...) e le associazioni di categoria più rappresentative. Ha sede a villa
Brandolini di Solighetto. Il
suo scopo è di creare collaborazioni tra produttori e territorio. I primi tre progetti, finanziati dalla Regione, prevedono: la creazione di un
centro studi di distretto, che
raccolga i dati economici sul
mercato; la realizzazione di
materiale informativo; il potenziamento della partecipa-
Giancarlo Vettorello
zione a fiere e manifestazioni».
Ma questo non rischia
di sovrapporsi con l’attività dell’associazione
Strada del vino, anch’essa da poco ritornata in vita?
«No. La Strada, che ha sede sempre in villa Brandolini, è incentrata sul turismo.
Sta realizzando la cartellonistica, in stretta collaborazione con la Provincia, una carta della Strada del vino, in collaborazione con il Touring, e
un libretto informativo-formativo».
A proposito di turismo.
Lo scorso anno “Vino in
villa” è stato dedicato all’accoglienza dell’enoturista nelle cantine. Co-
Sportello
del
me hanno risposto i
produttori?
«Ci sono i pionieri che hanno raccolta la sfida di offrire
anche ospitalità ai turisti: la
Bellenda di Vittorio Veneto,
le Cantine di Collalto con due
casali, Bisol a Rolle, Roccat a
Valdobbiadene».
L’accoglienza del territorio inizia dal paesaggio. Ci sono casi di sistemazioni poco ortodosse, ci sono i pali di
cemento che non fanno
un bel vedere... State pensando a una
regolamentazione?
«Insieme all’Istituto sperimentale stiamo
predisponendo
un “Piano regolatore” vitivinicolo, cioè delle
linee guida per gli interventi
di reimpianto, per la posa dei
pali in legno piuttosto che in
cemento, e via dicendo».
Cambiamo argomento.
L’Europa pian piano sta
aprendo la porta agli
Ogm. Dopo mais e soia
avremo anche la vite
Ogm?
«Lo escludo, dal momen-
to che i produttori non ne vogliono sapere. A volere gli
Ogm sono le multinazionali,
mentre il mondo del vino è
frammentato e legato alla tipicità di tanti territori».
Ma se ci fosse una vite
che resiste alla flavescenza, all’oidio, alla peronospora... non troverebbe “estimatori”?
«La necessità di viti resistenti è stata la “benzina” che
ha alimentato l’attività di ricerca. Grazie agli incroci oggi c’è un forte
controllo su
queste malattie».
Un anno fa, di
questi tempi,
scoppiava la
polemica per
il diserbante
usato impropriamente nei
vigneti...
«La ricerca scientifica ha
fatto passi enormi. I prodotti
utilizzati negli ultimi venti anni sono stati abbandonati a favore di altri meno tossici. I
problemi avvengono quando
si abusa dei prodotti fito-sanitari, un po’ come succede
all’uomo quando abusa dei
farmaci».
Federico Citron
“Vino in villa”
questo fine
settimana
a Susegana
QUANTO LAVORO IN NERO
NELLE AZIENDE DI MARCA
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
GIUBBETTI CATARIFRANGENTI
FACCIAMO CHIAREZZA...
S
u bretelle e giubbetti retroriflettenti o catarifrangenti continuano
a pervenire numerosi quesiti da parte
degli automobilisti. Queste le risposte
dell’Unione nazionale consumatori a
quelli più frequenti:
- Si possono comprare, a scelta, o le
bretelle o il giubbetto.
- Non è obbligatorio comprarli, nel
senso che non c’è una sanzione per chi
non li porta in auto, ma solo per chi non
li usa quando è obbligatorio.
- È obbligatorio usarli quando l’auto
si ferma di notte fuori dai centri abitati
per qualsiasi motivo o emergenza e il
conducente o i passeggeri escono dal
veicolo, oppure di giorno quando la visibilità è scarsa (nebbia, pioggia, eccetera). Se non escono, ovviamente, non è
obbligatorio usarli.
- Biciclette, ciclomotori a due ruote e
moto non devono tenerli e usarli.
- La sanzione è di 33,60 euro più la
perdita di 2 punti sulla patente.
- Non c’è alcuna sanzione se l’auto si
ferma nei centri abitati e i passeggeri e-
scono. Per centro abitato si intende una
città, un paese o comunque un raggruppamento “costituito da non meno di 25
fabbricati e da aree di uso pubblico con
accessi veicolari o pedonali sulla strada”.
- Se accade un sinistro quando è obbligatorio indossare il giubbetto o le bretelle l’assicurazione non paga qualora il
sinistrato non lo indossi.
- È opportuno quindi tenere i giubbetti o le bretelle in una tasca porta oggetti laterale dell’auto e in quella del cruscotto all’interno dell’abitacolo. È anche
opportuno che siano tanti quanti sono i
passeggeri autorizzati ad essere trasportati.
- Nel comprare i giubbetti o le bretelle l’automobilista deve solo fare attenzione che riportino la marcatura Ce, i riferimenti alla norma tecnica En 471/94
e En 471/95, il nome del fabbricante e
che siano di colore giallo, rosso o arancione.
Avv. Nicola Todeschini
Studio Legale
www.Consumerlaw.it
11
I
n base a una ricerca della Cgil sui controlli
effettuati in 983 aziende trevigiane, ben quattro addetti su dieci risultano in nero!
I dati sono emersi dalla ricerca condotta dalla
Cgil di Treviso, realizzata incrociando i dati relativi ai controlli attuati dalla Direzione provinciale
del lavoro di Treviso, dall’Inps e dall’Inail della
provincia nel primo trimestre dell’anno, confrontati con gli stessi indicatori relativi ai primi tre mesi del 2003.
L’analisi rileva come, con un minor numero di
soggetti controllati (983 nel primo trimestre 2004
contro le 1.046 aziende dello stesso periodo del
2003), crescano tutte le voci, con, in particolare,
un aumento esponenziale dell’evasione contributiva.
“CANTINE APERTE”
D
omenica 30 maggio operazione “Cantine aperte” con
la Cantina produttori di Valdobbiadene. Per l’occasione la cantina sarà aperta dalle 10 alle 22, e così anche il
negozio dove si potranno acquistare i prodotti dell’azienda.
Numerosi i momenti interessanti proposti dall’iniziativa:
primo laboratorio del gusto con Slow Food (11-12.30), osteria del gusto (12.30-14), visita del territorio di produzione di Prosecco e Cartizze, con la jeep, e ancora, il pomeriggio, il secondo laboratorio del gusto (15-16), il monologo “Vino dentro” con l’attore Antonio Caldonazzi (1617), quindi il seminario sul Prosecco dalle 18 alle 19.
Conclude la giornata un concerto rock.
Cereali (alla tonnellata + Iva)
Frumento tenero nazionale
Fino da 181,00 a 185,00
Buono mercantile da 178,00 a 180,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 180,00 a 182,00
Ibrido giallo Friuli 177,00 a 178,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 156,00 a 158,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - imp.
2%) da 305,00 a 310,00
Prodotti della macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00
a 320,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00
a 315,00
b) farine da pasticceria da 474,00 a
484,00
Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato)
farina bianca granita da 390,00 a 395,00
farina gialla nostrana (nazionale) da
310,00 a 315,00
spezzato di granoturco degerminato tenero da 245,00 a 248,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12 da 3,80 a
4,70
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da
4,80 a 5,50
Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 4,00
a 6,90
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 4,50
a 5,00
Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,60
a 5,00
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da
6,00 a 7,00
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da
13,00 a 14,00
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da
6,00 a 6,90
Prosecco colli trevigiani gr. 9,5-10,5 da
11,00 a 12,00
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 7,10
cat. M grammi 53/63 a 6,70
Pulcini da carne maschi (cadauno) da
0,43 a 0,45
Pulcini femmine per uova (cadauno) da
0,60 a 0,64
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla
- leggeri da 1,03 a 1,05
- pesanti da 1,03 a 1,05
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,06 a 0,08
- pesanti da 0,18 a 0,23
Galline allevamento intensivo in batteria
- medie da 0,05 a 0,07
Anatre mute femmine da 1,70 a 1,74
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
1,92 a 1,96
Tacchini pesanti
- femmine da 0,91 a 0,93
- maschi da 0,96 a 0,98
Galletti
- polli a collo nudo da 1,35 a 1,40
- galletti livornesi da 1,85 a 1,89
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,51 a 1,57
Bestiame suino (prezzi al chilogrammo)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,00
Grassi da kg. 145-160 fino a 0,99
Oltre 180 kg. fino a 0,87
Magroni da kg. 40 fino a 1,97
Magroni da kg. 50 fino a 1,76
Magroni da kg. 65 fino a 1,59
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,52
Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,22
Prezzi aggiornati a martedì
18 maggio 2004
e
L’AZiON
VERSO LA
Messaggio del Vescovo per la festa di Pentecoste
ALL’ASSEMBLEA PRESBITERALE
Spiritualità del clero,
opportunità e rischi
I
n tre circostanze ogni
anno tutto il presbiterio, cioè tutti i sacerdoti
della diocesi, è invitato a
trovarsi insieme. La più importante è il Giovedì santo,
per la concelebrazione presieduta dal Vescovo nel
giorno che fa memoria dell’istituzione, da parte di
Gesù, dell’Eucaristia e dell’Ordine sacro. C’è poi la
giornata di fraternità sacerdotale, quando l’incontro assume un tono anche
di festa attorno a quei sacerdoti che celebrano i
giubilei di ordinazione. E
infine una mattinata raccoglie il presbiterio in assemblea: questa, sotto la
presidenza del Vescovo, si
è tenuta mercoledì della
settimana scorsa, 12 maggio.
L’assemblea è ordinata
a trattare quegli aspetti della vita sacerdotale, su cui si
sente la necessità di una riflessione alla quale tutti
contribuiscano. Talvolta
sono problemi di carattere
concreto e organizzativo,
come può essere quello di
creare unità pastorali e
quindi quello della distribuzione del clero che numericamente sta calando.
Quest’anno però la rifles-
sione si è incentrata su “la
spiritualità presbiterale”.
Monsignor Giuseppe
Zanon, un sacerdote della
diocesi di Padova e là delegato vescovile per il clero, ha introdotto l’argomento in maniera vivace e
profonda: prima ha dato una scorsa su quali sono le
opportunità e i rischi dei
sacerdoti per la loro vita
spirituale; e dopo aver rilevato che oggi i sacerdoti rischiano una dispersione interiore a causa dei
tanti, troppi, impegni, ha
posto un interrogativo:
quale dovrebbe essere il
“punto di partenza” su cui
il prete possa fare unità di
vita? Ne ha indicati alcuni,
ma ha rilanciato la domanda ai partecipanti, i
quali si sono ritrovati in vari gruppi, così che tutti
hanno potuto esprimere il
loro pensiero.
Non ci sono state conclusioni: il lavoro fatto nell’assemblea e nei suoi
gruppi andrà raccolto e ripresentato per arrivare a
delle indicazioni più definite, ma che siano appunto il frutto di una riflessione comunitaria e condivisa.
Mario Albertini
I partecipanti all’assemblea del presbiterio diocesano, tenutasi la scorsa settimana
“M
essa? Sì, grazie! Alla riscoperta del rito”. S’intitola così la
“due-giorni” di formazione liturgica per
sacerdoti, religiosi, religiose e animatori
liturgico-musicali proposta dall’Ufficio liturgico diocesano da venerdì 25 a domenica 27 giugno nella Casa di spiritualità
delle “Suore francescane di Cristo Re” a
Pralongo di Forno di Zoldo.
Relatore sarà monsignor Guido Genero, attualmente decano di Cividale del
Friuli, già direttore dell’Ufficio liturgico
nazionale.
«Questa iniziativa – spiega il direttore
dell’Ufficio liturgico diocesano don Adriano Dall’Asta – è sorta in seguito alla
necessità di dare continuità al cammino
formativo per gli animatori liturgico-musicali che già da due anni, a livello foraniale, si sta realizzando in diocesi».
Lo Spirito motiva e
anima la nostra speranza
C
arissimi tutti!
Laici, consacrati, presbiteri.
La prossimità della solennità di Pentecoste mi induce a continuare il dialogo epistolare che da diversi versanti già abbiamo
avviato.
Anzitutto ci tengo a ricordare a tutti la straordinarietà di grazia che promana dalla solennità liturgica di Pentecoste. È il vertice dell’anno liturgico. Il
compimento del Mistero
Pasquale. La grande occasione di raccogliere i frutti della Pasqua di morte e
risurrezione. Vorrei dire
che Pentecoste è “il Frutto” della Pasqua. Come il
Natale ha senso in vista e
in funzione della Pasqua,
così la Pasqua ha senso e
valore in funzione della
Pentecoste.
Per usare un’immagine.
Il Natale è il momento della piantagione. La Pasqua
la stagione della fioritura
e della maturazione. La
Pentecoste il momento del
raccolto dei frutti della Pasqua.
Di conseguenza, le nostre assemblee liturgiche
dovrebbero riprodurre tale realtà in un crescendo
di partecipazione: dalle
chiese colme di Natale, alle chiese stracolme a Pasqua, alle chiese incontenibili a Pentecoste. Purtroppo, un po’ dovunque,
salvo qualche lodevole eccezione, la solennità di
Pentecoste vede persino
dei vuoti in chiesa!
C’è bisogno di riscopri-
re il valore salvifico della
Pentecoste. È urgente
prendere coscienza del significato e della funzione
dello Spirito Santo nella
storia della salvezza, come
anima della Chiesa, della
nostra Chiesa particolare.
Abbiamo bisogno tutti
di un supplemento di preghiera per lasciarci conquistare dallo Spirito del
Risorto, come è avvenuto
dell’individuazione dei segni dei tempi e all’ascolto
delle voci che provengono
dalle mutate situazioni sociali, culturali e religiose.
Parto da un esempio
che può fare da finestra
dalla quale guardare il panorama sottostante. Oggi
la nostra Chiesa diocesana conta 260 preti viventi.
Di questi, 205 sono sopra
i 60 anni (sono in 60 oltre
gli 80 anni) e sono la documentazione di stagioni floridissime di
vocazioni; stagioni mitiche.
Sotto i 60 anni sono 55! Compresi
i preti in missione, in Seminario… Fra 15 anni, e tutti siamo
impegnati a favorire le vocazioni al presbiterato, i preti sotto i 75 anni difficilmente raggiungeranno un centinaio. Verrebbe da sconfortarsi a prima vista e da lasciarsi
prendere dallo smarrimento.
Lo Spirito invece ci fa
guardare alla realtà con
senso di realismo e di speranza. Non è detto che stiamo vivendo una stagione
di grave decadenza, assai
peggiore di quelle che ci
stanno alle spalle. Non siamo destinati a subire il tramonto che prelude la fine,
ma ad amministrare il nuovo non meno promettente
di un passato glorioso.
A noi il compito di viverlo bene, come ci chiede
Dio. Senza euforie e senza
“La Pentecoste,
vertice dell’anno
liturgico, il
compimento del
Mistero Pasquale”
in Maria. Specialmente in
un tornante storico, di portata epocale, quale stiamo
vivendo a livello della
Chiesa universale e in essa a livello della nostra
Chiesa diocesana.
Oggi vogliamo lasciarci guidare dallo Spirito sulla strada che conduce, nel
tempo, alla pienezza della
Verità. Anche se le modalità saranno diverse rispetto al passato remoto e
recente. Questo è il nostro
oggi. Questo è l’oggi cui lo
Spirito del Risorto riserva
grazie specifiche e sorprendenti, che documentano la sua azione invisibile ma più che mai reale e
feconda.
In questo oggi siamo
chiamati tutti alla docilità
UNA “DUE-GIORNI” DI
FORMAZIONE IN GIUGNO
Messa? Sì, grazie!
Sarà un’esperienza di riflessione sul
nuovo Messale Romano, recentemente
pubblicato nell’edizione tipica, guidati da
un esperto a livello nazionale, come monsignor Guido Genero di Udine. Oltre a
questa dimensione, si porterà avanti anche
un’attività di “laboratorio” secondo i diversi ambiti, come già attuato ad esempio
dall’Ufficio diocesano per la catechesi.
«È necessario, infatti, che quanti animano le nostre liturgie, soprattutto do-
menicali, siano effettivamente in grado non solo
di conoscere i principi generali della Liturgia, ma anche di preparare e realizzare celebrazioni curate e significative nelle nostre assemblee».
«Confidiamo – si augura don Dall’Asta
– che questa proposta possa essere accolta con favore e vedere una vasta parte-
sconforti. Con senso di responsabilità. E senza ritardi ingiustificati.
Anzitutto mettendoci,
con umiltà, in sintonia con
lo Spirito che sta all’origine dei carismi e dei ministeri nella Chiesa. E se di
fatto Lui assicura una sovrabbondanza di doni per
la sua Chiesa e, tramite essa, al mondo, attraverso i
laici battezzati, non c’è che
da rendere grazie a Dio,
impegnandoci a tutti i livelli alla individuazione, al
discernimento, alla maturazione e alla valorizzazione dei carismi e dei ministeri dei laici.
E, proprio in funzione
di tale obiettivo, in obbedienza ad un itinerario di
riflessione che già ha fatto
maturare alcune intuizioni, e ad un’attesa sapiente
che si tocca con mano, siamo consapevoli che è giunto il momento di porre mano con determinazione alla riorganizzazione delle
presenze dei ministeri ordinati, presbiteri e diaconi, per un esercizio più
specifico e qualificato del
loro ministero, in vista di una ricaduta più feconda e
rispondente alle esigenze
del nostro tempo, sulle
stesse comunità cristiane.
In altri termini, dovremmo mettere i preti e i
diaconi nelle condizioni di
essere sempre più preti e
diaconi e di essere valorizzati al meglio nel loro
specifico ministero di presbiteri e di diaconi. Soprattutto i presbiteri dovranno essere posti nelle
cipazione da parte di
sacerdoti, religiosi e, in
particolare, da parte di
quanti hanno partecipato ai cammini foraniali e a quanti operano
nell’ambito dell’animazione musicale».
La due-giorni avrà inizio la sera di venerdì
25 e si concluderà con
il pranzo di domenica
27 giugno. Quota di partecipazione: 70 euro più 10 euro di iscrizione.
Per informazioni e iscrizioni: Ufficio liturgico diocesano, segreteria della Curia:
Sabina Dal Mas telefono 0438-9481; don
Adriano Dall’Asta, telefono 0438-583422;
don Fulvio Silotto telefono 0438-970607.
e
L’AZiON
Chiesa
PENTECOSTE
Giotto, Pentecoste (particolare), Cappella degli Scrovegni, Padova
condizioni più favorevoli
per una vita comune, o almeno per momenti significativi di fraternità, e per
una più stretta ed efficace
collaborazione pastorale,
nelle unità pastorali, nelle
zone pastorali e nelle foranie. Appunto in funzione di
una più qualificata formazione di laici finalizzata a
renderli sempre più laici
doc, nell’ambito familiare e
professionale, pronti ad assumersi le loro responsabilità anche pastorali rispondenti al loro carisma
e alla loro competenza professionale, liberando i presbiteri dalle incombenze
amministrative e organizzative che tanto tempo
fanno assorbire, sottraendolo alla specificità, urgente, del loro ministero.
Carissimi, mi pare di
SABATO 29 IN CATTEDRALE
La veglia diocesana
di Pentescoste
I
l Vescovo ama ricordare che il vertice del
cammino liturgico lo si raggiunge a Pentecoste, quando
le nostre chiese cominciano
a svuotarsi. E dovrebbe essere tutto un “crescendo” da
Natale alla Pentecoste, contro un “calando”, che ha poco di pasquale... È una festa
stupenda la Pentecoste! La
festa di una persona, lo Spirito, che non ha volto... Come il vento, gagliardo, che
«soffia dove vuole e ne senti la
voce, ma non sai di dove viene e dove va» (Gv 3, 8). Come
il fuoco... Come linfa vitale...
Festa dello Spirito che è vita,
che è gioia, consolazione, verità, pace... E tant’altro!
L’uomo d’oggi, il giovane
d’oggi ha bisogno di Pente-
coste! Perché nella valle della vita giacciono troppe ossa
secche, rotte: «Le nostre ossa
sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo
perduti» (Ez 37, 11). Urge più
che mai uno Spirito che spalanchi i nostri sepolcri, che
ci tiri fuori dalle nostre tombe, ci risusciti e ci faccia riposare in quel paese che è la
vita, la speranza.
E poi, questa sarà la prima Pentecoste con il nuovo
Vescovo! Fin dalla veglia vogliamo stringerci intorno al
Vescovo, far Chiesa con lui.
Ed anche ringraziare il Signore per il dono di questo
pastore. Ricordo le parole
commosse di padre Carraro
a Verona, il giorno dell’ordinazione episcopale: «Fratel-
Domenica 23 maggio 2004
IL PELLEGRINAGGIO A FOLLINA
DELL’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
Una festa popolare
della preghiera
poter dire che lo Spirito
Santo sta chiedendo alla
nostra diocesi, alle nostre
comunità cristiane e all’intero presbiterio la disponibilità a sintonizzarsi con
un progetto di riordino generale, maturato a livello
foraniale, proprio per il bene della diocesi che solo
così potrà guardare, con
serenità e coraggio, al suo
domani. Il vescovo accoglie volentieri obiezioni e
proposte. Le sottopone a
discernimento. Ma alla fine non può non chiedere
una disponibilità reale ad
una piena e serena comunione ecclesiale.
Che ognuno possa dire
di aver contribuito, pur
con qualche inevitabile fatica e sacrificio, a far sì che
la nostra diocesi sia al passo con i tempi di Dio nel
percorso umano. Con la
sapienza, la forza e l’ispirazione dello Spirito.
+ Giuseppe, vescovo
l convegno diocesano
degli aderenti all’associazione dell’Apostolato
della Preghiera si è svolto
nel pomeriggio di mercoledì 12 maggio scorso nella Basilica della madonna
di Follina superando ogni
ottimistica e ragionevole
previsione.
Non riferiamo cifre sui
partecipanti, perchè in
questo caso non potrebbe
essere che approssimative;
così evitiamo anche il rischio di esagerare.
Sta di fatto che per circa
tre ore Follina è stata pacificamente occupata da centinaia di persone, come avviene in occasione di una
spontanea festa popolare.
Naturalmente tutto si è
li, gente di Vittorio Veneto, lasciatemelo dire: è il più bel regalo che la diocesi di Verona
poteva fare alla sorella Victoriensis». Riconosciamo il dono che ci è stato fatto. E sono sicuro che il Vescovo saprà riscaldare il cuore dei
giovani che verranno, ma anche di tutti i fedeli, perché la
veglia è per tutti, anche se
specialmente dedicata ai giovani. Come a Motta, alla XIX
Gmg!
Sabato prossimo, 29 maggio, con inizio alle 20.30, la
veglia sarà fatta di preghiera
e di canto, di silenzio e di testimonianza. Il tema è “Lieti
nella speranza del Risorto” e
prevede la memoria delle nostre promesse battesimali,
che ci portano a vivere e testimoniare il Risorto dalla
parrocchia alla missione. Ci
aiuteranno tre belle testimonianze, tutte dalla comunità
di Ponte della Priula, che
sembra vivere una stagione
feconda, abbondante dei frutti dello Spirito. Elettra e Michele, ancora promessi spo-
si, appena uniti in matrimonio il 4 luglio, partiranno come missionari per Santiago
del Estero, nel Nord dell’Argentina. Pionieri d’una nuova
esperienza: quella di suscitare e seguire formatori ed educatori. Del resto loro, capiscout, l’urgenza della formazione ce l’hanno nel sangue.
Come anche Daniele Barbari, altro scout, che entrerà come postulante presso i Comboniani di Padova.
Saranno belle testimonianze, che battono all’unisono col cuore del Vescovo.
Mons. Zenti, infatti, sta individuando come priorità la pastorale familiare, con dentro
quella giovanile e quella vocazionale. Allora tutti possiamo pregare di gusto, non solo perché la nostra diocesi sia
accarezzata da un nuovo vento profetico, quanto piuttosto
perché ciascuno tiri su le vele della sua barca per raccogliere tutta la forza dello Spirito...
don Pierino Bortolini
Pastorale Giovanile
I
La Basilica di Follina assiepata di fedeli per il pellegrinaggio-convegno dell’Apostolato
della Preghiera; (sotto, da sinistra) il nuovo presidente dell’Adp Lucio Moras con il
vescovo Zenti, Maria Raccanelli e l’assistente dell’Adp don Bruno Pizzato
svolto nella grande ed insigne Basilica, incapace di
contenere la folla che straripava anche nei lunghi e
ampi chiostri vicini.
Presiedeva l’incontro il
Vescovo, attorniato da numerosi sacerdoti.
Il programma era stato
studiato con cura, in modo
da creare e alimentare
un’atmosfera favorevole alla riflessione e alla preghiera.
Il vescovo Zenti, all’omelia della messa concelebrata, invitò tutti con grande calore a prepararsi nel
modo migliore alla prossima solennità di Pentecoste,
che per noi cristiani conclude il lungo e impegnativo cammino di conversione, percorso durante i tempi liturgici di Quaresima e
ADOZIONI NOVA ESPERANZA, COPBEM, PASTORALE INDIGEN. (BRASILE),
PROGETTO SAT (SCUOLA A TUTTI) CONGO, KENYA, CIAD, ETIOPIA E GUATEMALA
MESE DI APRILE 2004
Dal c/c postale
Gruppo donne (Festa della donna), Campomolino 100;
Frasson Davide, Cordignano 600; Rivaben Ermenegildo, Oderzo 25; Vadagnin Rosa, Mel 52; Comel Fabio, Mel 52;
Minello Pierilisa, Colfrancui di Oderzo 50; Bit Beniamino,
Cordignano 50; Dassiè Maria e Adriano, Colfrancui 50;
Marcuzzo Marika, Colfrancui 75; Casagrande Cosma, Colfrancui 75; Tadiotto Luigino, Colfrancui 75; Stradiotto Barbara, Colfrancui 100; Maschiet Elvira, Colfrancui 100; Feltrin Giustino e Corso Ida, Colfrancui 100; De Palma Angela, Colfrancui 100; Momesso Tarcisio, Oderzo 100; De
Bianchi Renzo, Colfrancui 125; Stripani Franco, Oderzo 75;
Brun Angelo, Oderzo 100; Dora Giubilato, Conegliano 26;
Visnadi Paola, Bibano 25; Brunetta Fabrizio, Bibano 25;
Ros Armando, Conegliano 2000; Citron Mara, Santa Lucia
di Piave 150; Guaraccino Gabriele, Roma 50; F.C., Oderzo 100; Giubilato Leontien, Conegliano 55; Querin Luciano, Oderzo 50; Bozzon Cadamuro Carmela, Oderzo 50;
Floriani Valentina, Portobuffolè 100; Herbst Anna, Oderzo
150; Rizzante M. Luisa, Caorle 100; Narduzzo Adriana, Farra di Soligo 150; Alunni IV catechismo, parrocchia Tarzo
100; Garro Carlo, Campodoro (PD) 300; Del Favero Romano, Ormelle 200; Mantese Italo, Col San Martino 300;
Callegari Alberto, Tezze di Piave 105; Panigos Regina, Oderzo 43; Dal Bò Ida, Oderzo 129; Favero Antonietta, Conegliano 250; Borin Franco, Cessalto 100; Camerotto Giuseppe, San Giorgio di Livenza 20; Trevisan Vittoria, Cessalto 100; De Nardi Sara, Brugnera 52; Dal Poz Gianni,
13
Colfosco 20; Carlin Concetta, Mel 26; Bernard Vania e Giovanni, Trichiana 50; Chies Elisabetta, Oderzo 50; Orsini
GianFranco, Mel 26; Bertazzon Stefano, Farra di Soligo 52.
Dal c/c bancario
Corocher Vittorino, Conegliano 75; Gava Leo e Sandra, Godega Sant’Urbano 300; Tomasella Tecla, Visnà 200; Parrocchia Chiarano 800; Gruppo Preghiera, San Fior di Sotto 400; Parrocchia Cessalto 225; Botteon Carla, San Giacomo di Veglia 150; Daltin Katia, Susegana 136; Marchioni
Gabriele, Vittorio Veneto 100; Modolo Augusta 75; Plotti
Mariano, Susegana 52; Fracas Gioele e Teresa, Susegana
51; Lettig Evelina e Domenico, Santa Lucia di Piave 50;
Chiesurin Pietro, Susegana 50; De Conto Francesca e Spina Diego, Pieve di Soligo 26; Lorenzon Vittorio, Pieve di
di Pasqua.
Il pellegrinaggio convegno è stato anche l’occasione per il passaggio di
consegne al nuovo presidene dell’Apostolato della
Preghiera, il dottor Lucio
Moras di San Giovanni del
Tempio. Ed una pergamena è stata consegnata dal
Vescovo a Maria Raccanelli, presidente uscente, dopo ben 32 anni di impegno.
Promettente e incoraggiante è stata la partecipazione al convegno di numerosi giovani, che, per orientare nel modo migliore e costruttivo il loro avvenire, stanno scoprendo
la necessità di accogliere e
attuare il pressante invito
loro rivolto in questa occasione: Preghiera e Carità.
Rino Bechevolo
Soligo 102; Dal Cortivo Marina, Mareno di Piave 300; Menegotto Nerella, Brugnera 75; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle Umberto 25; Frassinelli Livia, Colle Umberto
230; Corazza Fabrizio, Brugnera 100; Pavan Luisa e Pollesello Paola, Bocca di Strada 75; Parrocchia Santa Maria di Campagna 1400; Gruppo “Adozioni”, Campolongo
519; Soravia Milena, Susegana 500; Calignano Francesco,
Orsago 200; Pollesel Stefano, Orsago 155; Brisot Lina, Orsago 100; Bottegal Miris, Vittorio Veneto 100; T. E., Susegana 100; Buoso Mirella, Orsago 100; Gruppo Scout, Orsago 750; Pezzutto Teresa, Brugnera 300; Biscaro Rosanna, Soligo 600; Celotti Ada e Italo, Bocca di Strada 25;
Zaramella Marisa e Francesco, Bocca di Strada 25; Passon Bof Alda, Bocca di Strada 25; NN. Susegana 40; Plotti Giovanni, Susegana 25.
Elenco dei versamenti pervenuti fino al
30 aprile 2004 - Un grazie di cuore a
nome degli adottati.
14
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 maggio 2004
MERCOLEDÌ 9 GIUGNO A CODOGNÈ L’IMMAGINE DELLA
MADONNA DI LORETO FARÀ TAPPA IN DIOCESI
Un’Azione cattolica stile Loreto
L’
Azione cattolica in cammino…
Non è né slogan né proposito nuovo: fa parte del
progetto di testimonianza
cristiana laicale di stare al
passo della storia proprio
dell’Ac.
Ma camminare verso
Loreto è una bella variazione sul tema classico, in
questa stagione associativa di rinnovamento dello
statuto, del progetto formativo e, quel che più conta, degli animi, dello stile,
della spinta interiore.
La “Peregrinatio Mariae”
Prima è Maria che allarga la sua casa alle nostre, a mettersi in cammino verso di noi, per proporci il suo “Eccomi”, maturato nell’ascolto e nel si-
lenzio di Nazareth, per dirci come si può vivere la
propria storia quotidiana
davanti a Dio, in dialogo
con lui, nel tessuto di relazioni con la gente del nostro tempo.
L’immagine della Madonna di Loreto sarà nella
nostra diocesi il 9 giugno.
La accoglieremo nella
chiesa nuova di Codognè:
ascolteremo il messaggio,
la spiritualità di Nazareth;
pregheremo per rimotivare la nostra adesione all’Ac
e la nostra risposta vocazionale, centro e fulcro del
rinnovamento associativo.
Questo il programma:
alle 15 arrivo e accoglienza della statua, alla quale
sono invitati in modo particolare i ragazzi dell’Acr
di tutta la diocesi; alle 16.30
celebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo,
Oratorio, spazio
per il tempo libero.
con i religiosi, gli adulti
della terza età, gli iscritti
all’Apostolato della preghiera e l’Unitalsi diocesana; alle 19.30 Messa per
le comunità parrocchiali
dell’unità pastorale Codognè-Cimetta-Cimavilla-Roverbasso; alle 21 veglia di
preghiera aperta a tutti.
Il nostro pellegrinaggiofesta
Poi saremo noi, dal 3 al
5 settembre, da tutte le diocesi, ad andarla a trovare a
Loreto, in quella casa che
conserva la memoria del
grande evento dell’Incarnazione.
Lì, tra i vari programmi
differenziati per età, articolazioni, settori, cercheremo di entrare nel cuore
della domanda essenziale
di vita: chi sono io? Qual è
il disegno di Dio su di me?
SPAZIORATORIO
Come gestirlo e qualificarlo?
Q
uando ci si interroga
sul tempo libero si rischia di trascurare la sua
componente spaziale. Un
tempo si gioca sempre su
spazi ben precisi e non esiste
uno spazio a cui si possa accedere, senza tener conto
che ci sono dei tempi da rispettare necessariamente per
il raggiungimento o l’utilizzo
di esso: infatti un luogo può
essere comodamente raggiungibile, oppure occupato
da altri, o distante, e quindi richiedere più tempo per raggiungerlo, o mezzi che uno
non può permettersi...
Ecco perché dietro al concetto di “tempo libero” ce n’è
sempre un altro strettamente correlato: il “luogo” dove
vivo quel tempo. E che persone trovo in quello spazio.
È un tempo-spazio dove
cerco di trovare persone (educatori?) liberanti, persone
mature che mi permettano di
crescere e di sbagliare, ma
che si permettano di leggere
con me le esperienze fatte sia
quelle positive che quelle negative.
Uno spazio libero può essere anche l’oratorio: un luogo dove posso esercitare la
mia libertà (il che non esclude però la disciplina e il rispetto di regole di comportamento richiesto a tutti gli
“occupanti”); certamente un
luogo dove non siano liberi
altri di organizzare il mio tempo (che diventa loro) senza
che io possa pensarci troppo
su, ma uno spazio di cui io sia
responsabile e nel quale possa avere voce in capitolo come adulto, come animatoreeducatore, come ragazzo.
L’oratorio può essere lo
spazio che cerchiamo per dare pienezza al nostro tempo
e vivere una libertà vera,
quella che mi permette di
pensare a me stesso, a chi
sono, a chi voglio essere nella mia vita, senza trascurare
quello che già conosco di me
e vivo nella quotidianità (gioco, chiacchiere semplici con
gli amici, esibizione di motorini o di abitini).
Abbiamo sentito parlare
di oratorio “ponte tra la strada e la comunità cristiana”.
Sappiamo però che un ponte
tra la comunità cristiana e la
strada non è un luogo preciso ma una mentalità, uno stile di atteggiamenti, un modo
d’essere. Questo stile per esplicitarsi ha bisogno di un
luogo dove fisicamente vengano catalizzati gli incontri.
Un ponte non è un posto dove si sta fermi, ma dove si pas-
Avremo modo di ascoltare, sull’eco di quella a Maria, Giuseppe, Gesù, la voce della nostra Annunciazione, cioè la rivelazione
del progetto di Dio sulla
nostra vita e, sulla scia di
Maria, pronunciare il nostro “eccomi” definitivo a
Dio.
L’Azione cattolica che si
sa per andare oltre, dove nei
momenti di traffico, ci si può
anche scontrare. Il nostro “oratorio ponte” deve fornire
strumenti perché questi incontri avvengano e deve dare speranza di poter risolvere positivamente quegli inevitabili attriti che, se trascurati, tendono a disgregare
piuttosto che a far conoscere
e a conoscersi. Uno spazio
quindi dove dare tempo ai ragazzi per incontrarsi e relazionarsi con tutti, tra coetanei e non, anche con i figli degli immigrati di qualunque
provenienza.
Don Marco Zarpellon
“P
CRONACA DI CHIARA
Il mio oratorio
iccolo pipistrello
mio, che hai fatto
stanotte…”.
“Lucaaaa dai che cominciano!”: come sempre gli ultimi arrivati abbandonano
gli zaini sul muretto e raggiungono il cerchio dove io
e gli altri stiamo iniziando il
pomeriggio con un bans.
È sabato e il tempo comincia ad annunciare l’arrivo della bella stagione, e con
essa tutta la programmazione estiva per i ragazzi.
Oggi, infatti, ci sarà anche una riunione dopo le attività
del sabato per sapere di che
morte dovremmo morire
quest’estate, speriamo almeno ci scappi la pizza e
perché no, finire poi, i soliti
quattro quasi adulti, con un
video. Alcuni partiranno per
i campi parrocchiali, e chi si
ferma qui al caldo deve ammaestrare i soliti 70 “bimbetti così carini e dolci” che
quando sono tutti insieme
si trasformano…
“Ragaa!, dai che facciamo qualcosa! Marco, tu oggi non devi andare ad aiutare a suonare la chitarra per
la messa domani? E tu Gino,
che fai ancora qua? Vai che
la catechista ti sta aspettan-
NTI
E
M
A
T
APPUN
Lunedì 24 maggio alle
20.45 presso Casa Toniolo a Conegliano,
incontro della Sottocommissione grest - oratori.
Corso animatori Grest dai 14
ai 18 anni , organizzato dalla forania di
Conegliano, presso il Collegio Immacolata
mette in cammino verso la
Santa Casa ha davanti a sé
uno stile da imitare e da far
diventare vita, tessuto di
relazioni, offerta di sé e
missione.
Ci viene data l’opportunità, che è Grazia di Dio, di
fare un cammino di santità
personale aiutati da relazioni evangeliche nell’associazione e nella comunità. Possiamo imparare
dalla Santa Famiglia di Nazareth a vivere da laici
credenti in tutte le responsabilità quotidiane, a
costruire un tessuto di relazioni vere nella comunità
cristiana e nella comunità
civile.
Un’Ac che si fa aiutare
dalla famiglia di Nazareth
a riportare al centro il Vangelo, l’amore per la Chiesa e per il Regno. In questo senso possiamo dare
un forte impulso al processo di rinnovamento,
coinvolgendo tutta l’associazione, anche i livelli di
base, nella gioia e nell’entusiasmo condiviso per una vita associativa che trova una nuova freschezza.
Affideremo a Maria il rin-
do!” questa è Lucia, motore
di tutte le attività dell’oratorio della mia parrocchia, è
incredibile, ci conosce proprio tutti! E quando arriva
uno nuovo, attraverso il suo
personale terzo grado riesce a sapere tutto di lui in tre
quarti d’ora! È fatta così, ma
riesce a tirar fuori il meglio
da ciascuno di noi, e cosa da
non trascurare, ha il nostro
più grande rispetto.
“Chiara allora, che fai lì
impalata? I ragazzi sono già
tutti dentro…” eccola che
mi ha beccato! “Arrivo Lucia!” e vado subito.
Io faccio Acr con i 9-11, e
stiamo preparandoci per il
Congressino che sarà domenica. I bambini non stanno più nella pelle e hanno
tanta voglia di incontrare amici vecchi e nuovi. “Chiaraaaa, ma dobbiamo fare
proprio questo gioco domenica? Non ho voglia di fare questo cartellone!”…
aaah cominciamo bene! “dai
pelandroni è solo un piccolo cartellone di due metri!”
sembrano scansafatiche,
ma quando partono non si
fermano più e hanno una tal
gioia di vivere!
“Ciao ragazzi! Come
a Conegliano dall’11 al 13 giugno. Per
informazioni: don Paolo Cester 043861624;
Suor Stella Caiazza - Collegio Immacolata.
Grest - Raduno di Noi Associazione: 15 luglio 2004 ad Asiago. Per informazioni: Noi Vittorio Veneto tel. 043864181 e-mail [email protected]
novamento avviato. La
Chiesa italiana sta rimettendo al centro della riflessione pastorale la vita
quotidiana e il servizio prezioso delle parrocchie, nelle quali è indispensabile la
presenza di laici comuni,
formati alla vita spirituale
e alla testimonianza laicale della propria fede in tirocini esigenti di santità.
Il pellegrinaggio dell’associazione a Loreto è
questo e deve diventare
l’avvio ufficiale e pubblico
di un nuovo slancio missionario.
Finalmente avremo l’occasione per avviare una
nuova stagione di legami
con i poveri, con tante persone che nelle nostre comunità concrete conducono con fatica la loro vita di
ogni giorno: i malati, gli
stranieri, le famiglie in difficoltà, i disabili… ma anche tutti gli uomini di buona volontà. Il pellegrinaggio vuole impegnare l’associazione ad invitarli, ad
avviare con loro nuovi legami destinati a diventare
stabili legami di solidarietà.
va?”. “Ciao don! Dai vieni a
vedere la mia parte del cartellone!” “mi dai la rivincita
dopo a calcetto eh? Stavolta
io e Massimo ti battiamo!”
“don, è pronto l’articolo! Eccolo qua!” “quando possiamo iniziare a fotocopiare il
giornalino?”... ogni volta
che arriva il don i ragazzi lo
assaltano e la cosa che mi
stupisce sempre è come lui
riesca a gestire tutti con serenità e pazienza!
Senza renderci conto sono già le cinque… è ora di
finire, i ragazzi scappano
fuori a giocare e noi eccoci
qua come sempre a riordinare e oggi c’è anche la riunione. Raggiungo gli altri
fuori e mi butto anch’io in
mezzo ai giochi. “Facciamo
una partita animatori contro ragazzi?”. “No, facciamo
maschi contro femmine”.
“Sì, come l’ultima volta…”.
Driiiiiiin! “Chiaraaa sono
le 7, alzati!”.
Cosa? Dove sono? Perché, stavo dormendo? Orpo, stavo sognando, sigh…
sembrava così vero, così
reale. Mi alzo, sono un po’
triste, esco di casa e come
ogni mattina mi dirigo verso la fermata dell’autobus,
passo davanti al nostro oratorio restaurato da poco ma
quasi sempre vuoto tranne
per il catechismo settimanale e le riunioni per il Grest. Da noi non ci sono risorse umane per far sì che l’oratorio lavori tutto l’anno ed
è un po’ triste che la gioia e
la fraternità che si raggiunge in estate poi sciami in inverno, dove invece ci sarebbe più necessità di uscire dal nostro quotidiano isolamento moderno, dove
detta legge la tivù.
Eppure credo che basti
poco per…
Chiara
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 maggio 2004
15
L’AGENDA
del Vescovo
Q
uesta mattina con
i ragazzi del
Foyer, ho commentato il vangelo di san
Giovanni che parla della
vite e dei tralci, anche se
loro non hanno mai visto
una vite. Gesù è la vite e
noi siamo i tralci. Il tralcio
non può dare frutto se
non è ben attaccato alla vite, così il cristiano non
può dare frutti se non rimane in Cristo.
Gesù termina questo paragone dicendo che questo ci ha detto perché la
sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena.
Vivere nella gioia è, spero,
il desiderio di ogni persona ed è questo il motivo
per il quale noi crediamo
in una religione: è il mezzo che ci permette di vivere già qui sulla terra la
gioia e ancor più in pienezza dopo la morte in
cielo… altrimenti chi ce lo
fa fare di darci tanto da fare?
Ma credo che il problema
non stia tanto nel credere
in questo, bensì nel dare i
famosi frutti di cui parla il
vangelo.
Il cristiano deve dare frut-
La fede e il suo frutto
principale: l’amore
ti, altrimenti è come un
tralcio che viene tagliato e
bruciato.
Ma quali sono questi frutti?
Senza dubbio il frutto
principale è l’amore: “Se
osserverete i miei comandamenti, rimarrete
nel mio amore, come io
ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore”
dice Gesù sempre in
questo vangelo.
Trovare un’unica definizione dell’Amore
credo che non sia
possibile. È Amore
cercare d’essere caritatevoli, essere attenti alle esigenze degli altri, saper ascoltare
gli altri… ma indubbiamente il più grande Amore è di saper donare la vi-
NOMINE
* Don Angelo Granziera, già arciprete parroco di Ogliano, è nominato arciprete parroco di Colle Umberto e di San Martino di Colle Umberto.
* Don Giovanni Gava, arciprete emerito di Colle Umberto, rimane in servizio pastorale a tempo pieno nell’Unità pastorale di Colle Umberto e San Martino di Colle Umberto.
* Don Roberto Battistin, già direttore della casa di accoglienza “G. Toniolo” di Conegliano, è nominato arciprete parroco di Ogliano.
ta per gli altri come ha fatto Gesù.
La conseguenza dell’Amore è sempre la gioia,
ma c’è qualcuno che per
vivere la gioia non passa
attraverso l’Amore bensì
per l’egoismo facendo di
tutto, anche a scapito de-
gli altri, per vivere bene.
Annunciare la Buona Novella vuol dire anche far
comprendere la differenza tra la gioia raggiunta attraverso l’Amore e quella
raggiunta attraverso l’egoismo.
I vescovi del Ciad, in occasione del rinnovamento
della Costituzione, hanno
scritto una dichiarazione
sulla situazione socio-po-
litica del Paese. Hanno avuto il coraggio di prendere posizione sulla maniera egoistica di governare, citando la prepotenza e la corruzione. Hanno
detto che come Chiesa
certamente s’impegnano
per soccorrere e aiutare
la popolazione dove c’è la
necessità, ma vogliono anche assumersi le loro responsabilità perché la stabilità e la pace del Paese diventi una realtà effettiva.
Portare frutti, vuol dire impegnarsi contro
l’egoismo per il bene
di tutti. È inutile essere cristiani, andare
alla Messa, essere impegnati in parrocchia, se
poi il nostro Amore non
può influenzare, cambiare, convertire l’egoismo
che ci sta attorno.
Rimanere, dimorare nell’Amore di Gesù, vuol dire fare un’esperienza continua della sua presenza
nella nostra vita, in ogni
momento e non soltanto
in alcune occasioni. Solo
così l’Amore che Lui ci trasmette potrà influenzare,
cambiare, convertire l’egoismo che ci sta attorno.
don Adriano Bellotto
OGGI Domenica
Domenica 23 maggio - Ascensione del Signore
At 1, 1-11; Eb 9, 24-28. 10, 1923; Lc 24, 46-53
Terza settimana del Salterio
G
Domenica 23 maggio: Celebra Messa e Cresime: alle 9.30
a Pinidello; alle 11 a Brugnera; alle 17 a Visnà e alle 19 a Piavon.
Lunedì 24: Al mattino, con il Vescovo di Treviso, incontra i
docenti dello Studio teologico interdiocesano. Nel pomeriggio visita i sacerdoti della forania La Colonna.
Alle 20.30 al collegio Immacolata di Conegliano presiede la processione nella festa di Maria Ausiliatrice.
Martedì 25: Al mattino incontra i vicari foranei e i responsabili degli uffici pastorali diocesani. Nel pomeriggio
visita i sacerdoti della forania La Colonna. Alle 20.30
a Barbisano incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine.
Mercoledì 26:Visita i sacerdoti della forania La Colonna. Alle 20.30 al santuario Maria Immacolata del Nevegal
presiede la preghiera mariana per la forania Zumellese.
Giovedì 27: Alle 9.30 presiede la celebrazione di chiusura
dell’anno scolastico al collegio Dante di Vittorio Veneto. A seguire a Conegliano incontra i sacerdoti della forania. Alle 20.30 a Soligo incontra cresimandi
con genitori, padrini e madrine.
Venerdì 28: Visita i sacerdoti della forania La Colonna. Alle
20.30 a Fratta di Oderzo incontra cresimandi con
genitori, padrini e madrine.
Sabato 29: Celebra Messa e Cresime: alle 16.30 a Ponte della Priula; alle 19 a San Giacomo di Veglia. Alle 20.30
presiede in cattedrale la Veglia di Pentecoste.
Domenica 30: Celebra Messa e Cresime: alle 9 a Barbisano;
alle 11 in Cattedrale; alle 15.30 a Chiarano e alle
17.30 a Lutrano.
esù ha assolto la sua missione
nel costante tentativo di distogliere l’uomo dalla via del male nella
quale stava camminando fin dalle sue origini; ora che egli non sarà più direttamente presente, la sua opera deve continuare per mezzo dei suoi discepoli e
di quanti lo hanno amato. Non è un consiglio o una semplice esortazione. È
un’incombenza. È una missione: il messaggio del perdono dei peccati e dell’amore di Dio deve essere annunciato a
tutti gli uomini, “a tutte le genti”. E come Gesù si è mosso dopo aver ricevuto il battesimo in virtù dello Spirito, così i suoi testimoni riceveranno la stessa
investitura. Partiranno da Gerusalemme verso tutte le direzioni del mondo,
saranno corroborati dalla forza dello
Spirito, dalla sua carica d’amore, per affrontare le difficoltà del cammino e distribuire a tutti la carità che sovrabbonda nel loro cuore. La potenza degli
apostoli non sarà una potenza fisica, politica o dialettica, ma avrà la capacità di
piegare gli animi, di cambiare le coscienze, di rinnovare i
cuori e le menti, di dare alla
storia un nuovo corso, di aprire una nuova creazione. Per questo
diventava necessaria una particolare assistenza “dall’alto”, dove non regna un
re che ha a disposizione un esercito, ma
un “Padre” preoccupato del bene e della salvezza di tutti i suoi figli.
Gesù scompare nella gloria celeste
e i suoi ritornano a Gerusalemme. È finito il tempo della presenza visibile del
maestro, ma la sua partenza, lungi dal
ricolmare la comunità di cordoglio, è
causa di profonda gioia. La vergogna
della croce è stata cancellata dalla gloria della risurrezione: la Chiesa ha motivo di gioire e di attendere, nella speranza, la vittoria più radicale (parusìa)
su tutte le forze del male.
Gesù si tuffa nella gloria del Padre,
figlio amato più di ogni altro. La nostra
vista e i nostri sensi oggi non lo possono percepire. Si potrebbe perfino pensare che non esista più. Allo stesso modo la comunità cristiana si tuffa nella
storia, nell’impegno della vita quotidiana, nella ferialità delle scelte piccole di
ogni giorno, nella vita di famiglia, nel lavoro, nella fatica dello studio, nella scarsa visibilità agli occhi di una società che
DOMENICA 23: Messa per le
famiglie con un figlio in cielo
D
omenica 23 maggio, festa dell’Ascensione al cielo di Gesù, alle 15.30 nella chiesa del castello di
San Martino, a Vittorio Veneto, viene celebrata una messa per le famiglie che hanno un figlio in cielo.
I parroci sono invitati a dare questo annuncio alle famiglie della loro parrocchia.
CORSO DI ICONOGRAFIA
l convento di San Francesco del deserto, nell’isola di Burano, nella laguna di
Venezia, propone dal 19 al 30 giugno un corso di iconografia cristiana. Intitolato “L’icona. L’immagine dell’Invisibile” il corso mira a introdurre alla lettura e contemplazione delle icone e iniziare i partecipanti alla tecnica di “scrivere” un’icona. Al termine del corso gli allievi avranno realizzato un’icona.
Il corso sarà tenuto da frate Carlo Bertagnin, che vive attualmente in Lituana e ha maturato un’esperienza di quindici anni di studio e di lavoro nel
campo dell’iconografia.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il mese di maggio. Per informazioni: frate Flavio Zulpo, telefono 041-5286863, e-mail [email protected], sito www.isola-sanfrancescodeldeserto.it.
I
AMICI DI DON VENDRAME:
Incontro di riflessione biblica
opo il confronto con don Luigi Del Favero del febbraio scorso su “Il
cristiano tra impegno civile e testimonianza evangelica”, gli Amici di
don Vendrame e l’Azione cattolica diocesana propongono un incontro di
riflessione biblica su “Gratuità e profezia, cuore dell’esperienza cristiana”.
Introduce la riflessione don Antonio Guidolin, parroco di Visnadello. L’iniziativa si tiene nella sala parrocchiale di Castello Roganzuolo venerdì
28 maggio alle 20.45.
D
privilegia l’apparenza, il far vedere, il
mostrare, lo sbalordire.
Ritornano alla mente le parole di Gesù: siete il lievito del mondo! State dentro la pasta per darle uno spessore nuovo. Siete il sale dell’umanità: non private il mondo del gusto di un vivere nuovo. Siete luce: non nascondetevi sotto il
moggio del disimpegno e dell’egoismo.
La fedeltà al Vangelo oggi non ci
chiede di essere ammirati, riveriti, temuti e tenuti in considerazione. Al contrario, essere testimoni significa entrare silenziosamente, come lievito, dentro
il pane del mondo, dentro una storia
concreta da amare prima che da giudicare.
E non è vero che Gesù se n’è andato. Egli è in ciascuno di noi, attraverso
il suo Spirito, per dare all’uomo d’oggi
e di domani la speranza di un vivere
nuovo. Ma tocca a noi esserne testimoni
per primi.
Don Fabrizio Mariani
lsi
Unita
S
arà Luisa Coduri la relatrice
dell’incontro di formazione
che l’Unitalsi di Vittorio Veneto organizza per i volontari e gli amici dell’associazione. L’iniziativa, dal titolo
“Volontari: come? Perché?” si tiene domenica 23 maggio, con inizio alle 15, al collegio Immacolata di Conegliano.
Domenica 6 giugno si terrà invece, all’abbazia di
Follina, la Giornata diocesana del malato. Alle 14.30 è
previsto l’arrivo e l’accoglienza dei malati; alle 15 la recita del Rosario e alle 15.30 la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Giuseppe Zenti.
Continua infine la raccolta delle adesioni per il pellegrinaggio che avrà luogo a Lourdes dal 29 giugno al
5 luglio. Sarà il primo guidato dal vescovo Zenti
e il trentesimo per la sottosezione Unitalsi
di Vittorio Veneto. Possono prendervi parte malati, volontari e pellegrini. Per informazioni rivolgersi allo 0438-940383.
IN SCENA IL 22 MAGGIO
20 anni del Gruppo
teatrale zumellese
P
arte sabato 22 maggio alle 21, nella palestra di Mel, la diciassettesima edizione del “Maggio teatrale zumellese”.
L’importante appuntamento organizzato dal locale
Gruppo teatrale zumellese
con il sostegno di Comune
e Pro loco, quest’anno assume una particolare rilevanza. Infatti, il Gruppo festeggia vent’anni di palcoscenico. Per ricordare questo evento la rassegna apre
con la commedia con cui
l’allora gruppo di ragazzi di
Mel esordì: “Il sior Tita Paron” dell’autore feltrino Gino Rocca, replicata più volte negli anni e che per l’occasione verrà portata in
scena dagli attori che recitarono nelle passate edizioni del Maggio teatrale e che
hanno fatto la storia del
gruppo.
«Eravamo soprattutto un
È
iniziata giovedì 20
maggio la prevendita dei biglietti per lo
spettacolo “Radici 2” con
Gualtiero Bertelli e la
Compagnia delle acque
che si terrà il 20 giugno a
conclusione della festa
multiculturale “Ritmi e
danze del mondo” di Giavera del Montello. Ospiti
d’eccezione l’attore Marco Paolini (ormai amico
delle festa di Giavera), il
comico Natalino Balasso
(protagonista di un’inten-
gruppo di amici impegnati
anche in altri ambiti, come
gli scout, la parrocchia o la
Pro loco – ricorda Giancarlo Dal Mut, uno dei fondatori del Gruppo teatrale, attore protagonista in tante
commedie e ora regista –.
L’esordio vero e proprio –
continua Dal Mut – è stato
nella sala parrocchiale, poi
abbiamo organizzato la rassegna sotto il capannone
della Pro loco e oggi nella
palestra. Negli anni nel
gruppo si sono succeduti
numerosi cambi, alcuni hanno lasciato e
altri sono entrati portando nuove idee e
nuova energia, ma ciò
che rimane dello spirito iniziale è la voglia
di divertirsi e di divertire il pubblico, ogni volta con qualcosa
di nuovo. Sono decine le commedie che abbiamo messo in scena, tutte
comunque di autori veneti,
sia quelle recitate in dialetto che quelle in italiano».
Il successivo appuntamento della rassegna è sabato 29 maggio con “008
donne - Licenza di ucciderlo” con il gruppo Bretelle
lasche.
Sergio Cugnach
GIAVERA
“Radici 2”
con Bertelli,
Paolini
e Balasso
sa serata anche lo scorso
anno) e i nuovi “amici”
Mario Brunello, direttore
dell’Orchestra d’archi italiana, e Paolo Mauresing,
lo scrittore di Udine noto
PROVINCIA: CONTRIBUTI
PER RESTAURI
A
nche quest’anno tutti i cittadini interessati al
restauro di beni storico-artistici potranno richiedere un contributo all’Amministrazione provinciale. La somma assegnata dall’ente provinciale nel
2004 per questa iniziativa ammonta complessivamente a 25 mila euro, che saranno ripartiti, a favore
delle opere destinate ad intervento, sulla base dei criteri che verranno fissati da un’apposita Commissione di valutazione.
Le istanze per richiedere i contributi dovranno pervenire all’Amministrazione provinciale entro il 9 luglio 2004. Devono essere corredate da: estremi di identificazione dell’opera; progetto tecnico di restauro; preventivo di spesa; segnalazione di eventuali sponsor che partecipano all’intervento; parere favorevole
della Sovrintendenza per i beni artistici e storici del
Veneto; nel caso di beni ecclesiastici, nulla osta all’intervento della Curia territorialmente competente.
CISON
Nel teatro di
CastelBrando
“Il barbiere
di Siviglia”
C
astelBrando, in località Cison di Valmarino, ospiterà sabato 22 e il
successivo sabato 29 maggio, alle 21, due repliche dell’opera buffa “Il barbiere di
Siviglia” di Gioacchino Rossini. Palcoscenico e posti per
il pubblico saranno situati all’interno del teatro Tenda. Il
biglietti per le due rappresentazioni sono un po’ salati (si va dai 26 ai 40 euro).
Gli interpreti di questa edizione sono il baritono Paride Pandolfo (Figaro), il
basso Luciano Miotto (Don
Bartolo), il soprano Roberta
Canzian (Rosina), il tenore
Daniele Gaspari (il Conte),
il mezzosoprano Maria Pia
Moriyon (Berta), il basso
Salvatore Giacalone (Don
Basilio) e Alessandro Posocco (Girello).
La regia e le scenografie
sono di Marcello D’Ellena.
Le musiche saranno eseguite dall’Orchestra Filarmonica di Verona in collaborazione con il Venis Chorus.
Le due serate sono organizzate dall’Associazione Opera Lirica “Il Sipario”, con
le quali si dà inizio alla stagione lirica 2004 denominata “In CastelBrando”.
Athos Tassi
al grande pubblico per il
suo libro più famoso, “La
variante di Lunenburg”.
Ecco l’elenco delle prevendite in cui acquistare
i biglietti di “Radici 2”:
Cooperativa Pace e Sviluppo (Treviso) telefono
0422-301424; Centro Biblioteche Villorba telefono 0422-920039; Cartolibreria Melazzurra (Giavera) telefono 0422776187; La Tortuga (Padova) telefono 049651865.
VITTORIO:
Incontro con poeti
veneti e friulani
S
econda edizione de “Lo spazio della parola”, rassegna di
incontri con poeti veneti e friulani
promossa da Vittorio Arte 5 e curata da Isabella Panfido. Dopo la prima serata del 20 maggio con Luciana Moretto e Giuseppe Rao, all’ex
ghetto ebraico in via Manin a Vittorio Veneto ci attendono Andrea Ponso e Italo Testa (giovedì 27 maggio
alle 21) e Marco Munaro e Flavio
Santi (giovedì 10 giugno alle 21). Organizzano: Comune di Vittorio Veneto, Provincia di Treviso, Regione
Veneto, galleria La Torre, Lainox-Ali Group; per informazioni contattare la libreria Fenice telefono 0438940462, e-mail [email protected]
Nel maggio del
1974
si tenne
il referendum
per l’abolizione
della legge
sul divorzio:
ma vinsero
i favorevoli
alla legge
L
a legge sul divorzio, su cui trent’anni fa gli italiani espressero parere favorevole
mediante referendum, ha
profondamente modificato il
modo di pensare e di essere
delle generazioni cresciute
dopo la sua approvazione e
ha comportato lo sviluppo di
nuovi “modelli” familiari.
Dopo quella legge è cambiato l’approccio nei confronti della vita di coppia. La
paura dell’impegno vince sui
diffusi ideali romantici. Il
“metter su famiglia” trascina
una serie di oneri, limiti e costi in termini di qualità della
vita e soprattutto di tempo
che fa sfumare l’attrattività
del progetto coniugale e genitoriale. La percezione di tale realtà finisce per comunicare alle nuove generazioni
un’immagine di indesiderabilità di se stessa, configurando il passaggio a essa come una strettoia da rinviare
il più possibile. Di conseguenza la cosiddetta “famiglia lunga del giovane adulto” e il demariage rappresentano, per i giovani, due sistemi difensivi che li mettono al riparo da quel passaggio alla coniugalità-genitorialità che dovrebbe rappresentare una tappa fondamentale nel processo di adultizzazione. A ciò si aggiunge l’immagine trasmessa dai genitori di una “relazione preoccupata” che veicola l’idea di una società, fuori delle rassicuranti mura di
casa, minacciosa e difficile
da affrontare senza una mediazione parentale.
Si è fortemente indebolita, in particolare, l’esperienza dello sforzo, della fatica di
tenere in piedi comunque una relazione problematica.
La difficoltà del momento,
senza peraltro svalutare le
reali e gravi difficoltà che
tante coppie incontrano nella relazione coniugale, ha avuto dalla sua l’appoggio legislativo, disponibile ad accoglierla sciogliendo il matrimonio, mentre l’impegno
di vita si è trovato improvvisamente senza nessun punto d’appoggio. Se non, per
chi l’aveva, il comandamento religioso.
Legge
sul divo
fu proprio
una conqu
Francesco Gallo
Eppure, solo un rapporto
di coppia stabile può favorire un processo di crescita e
di maturazione, può diventare la condizione di base
della crescita equilibrata della persona dando luogo ad
un continuo processo dove
le gioie, ma anche la sofferenza, il ridimensionamento
delle aspettative, il ricominciare daccapo diventano
componenti essenziali e maturanti di sviluppo. La cultura dell’amore libero, invece,
tende a trasformare il rapporto di coppia in un rapporto soltanto di tipo utilitario: si rimane insieme soltanto fino a quando si è in
grado di ricavare dalla relazione un utile, cioè un benessere fisico e/o affettivo,
un ambiente in cui il valore
del piacere viene considerato superiore al valore della
persona.
Per quanto riguarda l’indissolubilità, studi recenti
confermano che il divorzio
rappresenta uno dei più seri
pericoli per la salute “psicosociale”: il divorzio non risolve i problemi della persona ma ne crea di nuovi. Sta-
tisticamente i separati, in generale, rischiano maggiormente di cadere nell’alcolismo e in altre dipendenze, di
commettere suicidio e ammalarsi di disturbi fisici e psichici: la percentuale di decessi fra i divorziati è più del
doppio rispetto agli uomini
sposati. Gli studi sulle conseguenze del divorzio nei figli hanno dimostrato che i
danni psicologici che vengono prodotti diventano più
gravi nel tempo e permangono in età adulta: i figli dei
divorziati portano quasi tutti cicatrici emotive così
profonde che li rendono incapaci di avere relazioni stabili da adulti. Il divorzio sembra essere un processo auto-alimentante e auto-rafforzante: i figli dei divorziati
hanno maggiore probabilità
di divorziare rispetto a coloro che provengono da relazioni stabili. La dissoluzione
del rapporto di coppia, quindi, danneggia gravemente i
figli, ferendoli gravemente
nella volontà, nell’intelligenza, nella memoria, negli affetti, arrivando, perfino, a
provocare in loro una cronica incapacità di vivere in comunione con l’altro, di sopportare e superare le difficoltà, di riconciliarsi, di saper perdonare e ricominciare. Tutto ciò pur riconoscendo alla persona grosse
potenzialità di recuperabilità.
Di fronte a sviluppi la cui
profondità è naturalmente
proporzionale alla rilevanza
Domenica 23 maggio 2004
È NATO IL “GRUPPO RESTAUREA”
Obiettivo qualità
nel restauro architettonico
«T
orzio
ista?
dell’intervento divorzista, del
tutto sconosciuta alla classe
politica che l’ha promosso, è
necessario orientarsi verso
misure d’aggiustamento che
garantiscano il massimo di
libertà delle coscienze ma
che al tempo stesso tutelino
la relazionalità come valore
fondante e fondamentale dell’essere persona.
Matrimonio e sentimento, piacere e tempo definitivo, libertà e responsabilità
sono solo astrattamente degli opposti inconciliabili. Ogni vita umana scopre la propria umanità più autentica
solo quando sa cogliere la
profonda correlazione di
questi “poli” e sa riconoscere che la loro mediazione è
la vera sapienza della vita. Il
matrimonio porta in sé la
straordinaria possibilità di
annunciare la gratuità come
legge di una vita concepita
come dono d’amore.
Credo che leggi come
quella sull’interruzione volontaria di gravidanza, sul divorzio, sulla fecondazione
medicalmente assistita che
vanno ad incidere profondamente sull’essere persone
hanno bisogno di nuove riflessioni e rivisitazioni recuperando i fondamenti antropologici della persona umana dove la libertà trova il suo
senso più compiuto nell’unità della persona, persona
nella quale la relazionalità ne
diventa la componente essenziale.
Francesco Gallo
utto il meglio
delle teorie e
delle tecniche conservative per alimentare una riflessione costante e aggiornata sul restauro, laddove il richiamo culturale
alla conservazione significhi anche apertura alla
qualità esecutiva dell’innovazione». Le parole dell’architetto Cesare Feiffer
tengono a battesimo venerdì 14 maggio, a Susegana, il neo-costituito
“Gruppo Restaurea” e le
sue future attività. Nella
splendida cornice di palazzo Odoardo, gioiello architettonico duecentesco
del castello di San Salvatore, prende il via un’iniziativa di alto profilo divulgativo. Un nutrito team
di esperti del settore restaurativo (ingegneri, architetti, restauratori, storici e studiosi dell’arte),
guidati da Alberto Rui
(nella foto) e coordinati da
Feiffer, apre la strada ad
una concezione nuova, “a
tutto tondo”, del recupero
architettonico. Per una
cultura del restauro che
prediliga il tavolo della ri-
flessione e del
confronto storicoartistico. Un tavolo itinerante, lungo l’Italia settentrionale, che vedrà
il Gruppo Restaurea promotore di
due seminari all’anno, ciascuno a cadenza
semestrale. Attraverso i
quali si snoderà un dibattito teorico sul nostro ricco
patrimonio in edifici, ville e
dimore private di elevata
bellezza. Senza dubbio un’iniziativa di sensibilizzazione culturale di largo respiro, quella di Restaurea, che
non disdegnerà di prendere in esame anche tutto il
bagaglio delle urgenze operative e metodologiche,
che accompagnano la fase
progettuale dei restauri monumentali. «Con le attività
del gruppo – sottolinea l’architetto Feiffer – miriamo
a riunire attorno a un tavolo le sovrintendenze, il
mondo economico, i proprietari privati di beni storici, i professionisti e le
maestranze artigianali…
Tutti chiamati a intraprendere la strada della qualità,
della professionalità, del reperimento dei fondi
con chiarezza e
trasparenza, senza inabissarsi nei
balzelli della burocrazia».
Un progetto
ambizioso, che può rivelarsi una corsa ad ostacoli, ma una sfida assolutamente da vincere, «per la
quale – precisa Rui – esiste già una cordata di aziende e imprese selezionate del settore, che ci appoggiano con convinzione».
La prima conferenzaseminario, dal titolo “La
conservazione delle dimore storiche e dei castelli: dal progetto alle tecniche d’intervento. Destinazione d’uso, agevolazioni fiscali e forme di finanziamento” è prevista
per il prossimo 26 giugno
a Castel Mareccio, presso
Bolzano. Per informazioni: Gruppo Restaurea: telefono e fax 0464-532440;
www.grupporestaurea.it;
[email protected].
Elena Pilato
ABITI ANTICHI NELLEVILLE EMO E CONTARINI
D
allo scorso 16 maggio
villa Emo di Fanzolo
(Tv) e villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Pd) ospitano,
in contemporanea, la mostra
“Eleganze venete: abiti e paramenti antichi e moderni nel Veneto” dedicata al vestire in Veneto dal X secolo a.C. alla metà
del XX secolo d.C. Più nel dettaglio, a villa Contarini sono esposti abiti del potere e abiti della guerra mentre a villa Emo abiti delle signorie e abiti del popolo.
Gli abiti provengono da laboratori
sartoriali (come quello di Thiene), da
MUSICA
E DANZA
CISON DI VALMARINO
Venerdì 21 maggio CastelBrando
ospita un concerto di musica gospel con Cheryl Porter e “The International Gospel Messengers”.
Ingresso 10 euro. Informazioni:
0438-976091, 0438.9761.
CONEGLIANO Sabato 22
maggio, alle 21 all’auditorium
Dina Orsi, il “Piazzollando Trio”
propone musiche di Astor Piazzola e raffinate elaborazioni strumentali. Il trio è composto da
Marco Milelli (clarinetto), Gianni
Fassetta (fisarmonica) e Antonio
Galligioni (violoncello).
re
t
s
o
M
manifestazioni in
costume (come il
Palio del Castel
d’Amore di Castelfranco Veneto e il Palio dei Dieci Comuni
del Montagnanese), da istituti
scolastici.
Visitando le due esposizioni
si potranno ammirare reperti
di straordinario valore e per la
prima volta paragonarli con alcune ricostruzioni.
Le due mostre, che chiuderanno il
31 luglio, sono promosse dall’assessorato regionale alle Politiche per la
cultura e l’identità veneta.
INIZIATIVE VARIE
SANTA LUCIA DI PIAVE
Venerdì 21 maggio, alle 20.30,
nel centro sociale “G. A. Messina”-Informagiovani terzo appuntamento della rassegna “Incontri
con i viaggiatori e gli autori”
promossa da Liberalabici. Viene
presentato il libro “Dove la terra era acqua - La natura e l’uomo della costa adriatica da Trieste a Rimini” di Stefano Malvestio e Paolo Pierini. La rassegna
si conclude il 28 con Mauro Francescon e Maurilio Spessotto con
il libro “Tibet in bicicletta”.
CONEGLIANO Martedì 25 a
palazzo Sarcinelli, alle 17.30, Eu-
genio Dal Cin (onomasta) tiene
una conferenza sui cognomi nella Divina Commedia. Penultimo
appuntamento del “Maggio dantesco” promosso dal circolo culturale “Leonardo”.
MIANE C’è tempo fino al 30
luglio per partecipare al concorso fotografico “Voci, suoni, silenzi” promosso dalla Pro loco
di Miane. Per informazioni rivolgersi al 335-5200813.
MOSTRE
VITTORIO Fino al 30 maggio, a palazzo Piazzoni, “Renato
Varese opere dal 1970 al 2004”.
Orario: feriali 16-19; festivi e prefestivi 10-12 e 16-19. Ingresso
libero.
VITTORIO La rassegna di arte contemporanea “Vittorio arte”
STORIA DI UNA
PROSTITUTA SERIAL KILLER
Monster
O
pera prima della
regista
Patty
Jenkins, “Monster” è riuscito a far vincere il premio Oscar a Charlize Theron, imbruttita e irriconoscibile da chi la ricorda ragazza con la minigonna
che si smagliava mentre
lei si allontanava in un celebre spot di qualche anno
fa.
La trasformazione (parecchi chili in più, denti posticci, cambiamento dei
connotati facciali) rende
Charlize Theron straordinariamente simile ad Aileen Wuornos, prostituta
e serial killer, condannata
a morte e giustiziata
nel
2002 in Florida. È lei il mostro di cui parla il film. La
sua è una storia orrenda:
abbandonata
dalla madre a
quattro anni,
viene adottata dai nonni
materni, maltrattata dal padre e violentata giovanissima da un amico di famiglia; poi sono stati anni di
lavori occasionali e di prostituzione sull’autostrada,
l’incontro con una giovane
lesbica, della quale si innamora, l’uccisione per legittima difesa di un serial
killer e quella, apparentemente senza motivo, di altri sei uomini che l’avevano abbordata sull’autostrada.
Il film la mostra all’inizio mentre si ripara sotto
un ponte durante un acquazzone. Siamo in Florida, ma non c’è niente del
solito folklore turistico, tutta la storia si svolge in ambienti squallidi e degrada-
si può visitare all’ex ghetto in
via Manin. Fino al 15 giugno, da
mercoledì a domenica dalle 16
alle 19.30.
VITTORIO Da sabato 22 maggio a martedì 2 giugno si può
vistare alle Filande di San Giacomo la mostra di arte contemporanea “Raccolta differenziata”.
Dalle 17 alle 22 ogni giorno.
FOLLINA Dal 15 maggio (inaugurazione alle 18 con la partecipazione del critico Carlo Sala) al 2 giugno nell’abbazia di
Santa Maria personale Luciana
Vettorel Ghidini “Il tempo e la
memoria”. Orari: giorni feriali 1519; sabato, domenica e festivi
9.30-12.30 e 15-19. Chiuso il lunedì.
SUSEGANA Chiude il 30 mag-
ti. Abbiamo rapide immagini di una ragazzina che si
sente diversa, emarginata,
che viene cercata solo perché accetta di esibirsi davanti ai maschi. In una notte di pioggia avviene l’incontro con Selby (Christina Ricci). Aileen non ha fissa dimora, tiene le sue cose in un garage che ha affittato da un amico, si lava
nelle toilette dei bar e dei
motel. È una donna spigolosa, dura, che non cerca
compassione, che non inventa alibi sociologici o
psicologici. Charlize Theron non fa nulla per suscitare la simpatia dello spet-
tatore.
La storia d’amore nasce
come desiderio di evitare
alla ragazza le sue esperienze. Ma anche la spinta
a una forma di redenzione
dura poco. Selby si dimostra esigente e ingrata. È
lei ad aiutare la polizia a
tendere la trappola e a testimoniare al processo.
La regista non ha un’interpretazione preconcetta
della storia, fa un tentativo
di capire, e mantiene un distacco dal personaggio,
sorvola sugli aspetti morbosi della storia d’amore:
non vuole fare spettacolo,
impietosire lo spettatore,
vuole farlo pensare. Per
questo “Monster” è interessante.
Gianfranco Da Re
gio la mostra “Dynamis - Macchine da lavoro e modelli funzionanti dai disegni di Leonardo
da Vinci” allestita nel Museo dell’uomo. Orari: da martedì a sabato 9-13; domenica 14-18. Ingresso: interi 5 euro, ridotti 3,50
euro. Per informazioni e visite
guidate telefonare allo 0438738610. Sito internet: www.museodelluomo.supereva.it
CONEGLIANO Chiude il 2
giugno la seconda edizione della mostra “Strumenti musicali antichi” promossa dalla Fondazione Cima con il patrocinio del Comune di Conegliano. Allestita
sempre a Casa del Cima, quest’anno è dedicata agli strumenti
ad arco. Orari di apertura: da
martedì a venerdì 16-19.30, sabato e festivi 10.30-12.30 e 1619.30.
Curiosando
Schegge di Storia
I903: il card. Sarto a Sacile
I consigli del medico
G
a cura della dottoressa Caterina Bisol
Colesterolo: quando preoccuparsi?
C
ontinuando a trattare l’argomento delle malattie dismetaboliche vi parlerò, questa volta, del colesterolo, il cui valore nelle analisi del
sangue preoccupa molti di noi. Diciamo subito che il limite massimo, fissato un tempo a 280 milligrammi per decilitro di sangue, è stato ulteriormente limitato, per non incorrere nella malattia arteriosclerotica,
a 200 mg/dl.
Il colesterolo è una molecola presente negli organismi animali in particolare nel cervello, nel fegato e nel sangue. Viene assunto con la dieta, ma anche sintetizzato a livello epatico e si elimina
con la bile. Nel sangue esso circola legato
alle proteine formando le lipoproteine.
Quelle a bassa densità, dette Ldl, depo-
sitano il colesterolo sulla parete delle arterie e promuovono l’aterogenesi, cioè
la formazione della placca ateromasica responsabile dell’arteriosclerosi. Le lipoproteine ad alta densità
dette Hdl viceversa rimuovono
il colesterolo delle arterie, riportandolo al fegato.
Il colesterolo assunto con
l’alimentazione non supera il
20%, mentre l’80% viene prodotto dall’organismo.
A questo punto cosa si deve fare per essere in ordine
e almeno sotto questo punto di vista tranquilli? Ne parleremo sul prossimo numero ma
già da ora anticipo che i cibi più ricchi di colesterolo sono le cervella e il fegato animali, il tuorlo d’uovo, il burro, i
frutti di mare, i salumi e i formaggi grassi. (1. continua)
razie a Nino Roman un curioso episodio di inizio secolo è
ritornato alla luce. Si tratta della contestata visita
del Patriarca della Serenissima al Giardino della
Serenissima, di cui Roman
parla sul numero del settembre 2003 del periodico
“Insieme con fiducia”. Era
l’aprile 1903: Giuseppe
Sarto, patriarca di Venezia,
giunse in visita a Sacile. Una visita che ebbe vasta risonanza: il parroco don
Luigi Maroelli affisse manifesti per tutta la città annunciando l’arrivo, col treno delle 13.30, dell’”eminentissimo principe cardinale”. Ma una visita che
con gli occhi dei posteri è
ancor più importante, perché il Patriarca, originario
di Riese, sarebbe poi diventato Papa Pio X.
Bandiere alle finestre,
corteo e musica. O meglio
musica doveva essere: perché la Filarmonica Sacilese
fece il gran rifiuto. «Non potremo esserci a suonare per il Cardinale in stazione – fece
sapere l’allora presidente Ovidio Camillotti –. Abbiamo un
altro impegno, e il
nostro Statuto ci vieta di prendere parte
a manifestazioni politiche o
religiose».
Apriti cielo! Dietro alle
motivazioni molti videro una posizione anticlericale.
Fuoco alle polveri nella diocesi vittoriese del tempo,
immersa in una temperie di
forti contrasti tra Chiesa e
Stato. Poco distava la breccia di Porta Pia, dopo di cui
il Papato aveva perso il suo
potere temporale.
E le polemiche pro-contro la Filarmonica covavano
da tempo a Sacile. «A criticarci sono individui che
mutano casacca ad ogni
mutar di vento, che vestono la blusa del popolare o la sottana
nera dei nemici d’Italia» disse Camilotti, con riferimento ai
clericali. «Fuori i nomi di questi nemici
d’Italia» rispondevano questi a Camillotti sul loro giornale.
La polemica non arrivò
a perturbare la visita del futuro Pio X, che rimase tre
giorni ospite da don Luigi,
nella canonica che allora si
trovava in via Solferino
(che oggi si chiama via Gasparotto) e visitò i malati in
ospedale. E si trovò bene,
come scrisse in una lettera
di affettuosi e complimentosi ringraziamenti oggi
conservata nell’archivio
parrocchiale.
L’atlante dei sapori
Al fasol da Lago
E
ccellente “al fasol da Lago”. Ha scorza che non è scorza, sicché da lesso è delitto frullarlo, macinarlo, passarlo al setaccio! Conferme di quanto è buono, anzi buonissimo in cucina, da solo ma anche in compagnia, sono venute domenica scorsa, 9 maggio, da “Al Lido” di Lago. Qui, i numerosi convenuti al convegno su “Al fasol de
Lago” si sono disputati il “ragò” di Giorgio
Giorgi (nella foto) e Tiziano Dei Tos, il “rustichello in umido” di Lucio Carpenè e la
straordinaria “anguilla del lago di Lago” del
grande Paolo Fava, meglio noto ai numerosi amici come “Volare”.
Superato quindi a pieni voti il
severo esame gastronomico,
spetta ora alla neo costituita associazione “Amighi del fasol da
Lago” ampliare l’offerta di questo prodotto, di cui si ha memoria
scritta già dalla seconda metà dell’Ottocento. «Al “fasol da Lago” è grande quanto il cannellino – commenta Giorgio Giorgi –
ma di colore è nocciola chiaro, ed è buono sia
per i minestroni in genere e anche, lasciato un
po’ indietro di cottura, per le insalate. Il suo
gusto è speciale e si “scioglie” in bocca, la sua
pianta è filante e arriva ad altezze fra i 2 e i 3
metri. È riconosciuto inoltre come l’unico fagiolo autoctono della provincia di Treviso».
Vista la produzione attestata in tutta la Vallata, viene logico pensare al marchio “Fagiolo della Vallata”, eventualmente coi “sottomarchi” Bonei, Mame Alte, Mame Basse e
Fasol da Lago con zona
di produzione nei Comuni di Revine-Lago, Tarzo,
Cison di Valmarino, Follina e Miane.
«A proposito delle
“Mame basse”, si tratta
della varietà nana del nostro fagiolo, che abbiamo trovato – conclude Giorgio Giorgi – in comune di Tarzo da
un’anziana signora che ne aveva
ancora poche sementi, ma che volentieri ci ha ceduto». Le “Mame basse” sono
molto, ma molto importanti, giacché non avendo bisogno di frasche di sostegno, si prestano alla coltivazione intensiva meccanizzata.
Mario Sanson
FORCAL: I versi dialettali
del poeta in erba Andrea Posocco
“V
ardè che bèla la me Forcal, un
borgo sora Saraval”. La dicono
lunga questi versi sull’amore dell’autore per il luogo in cui è nato e vive, Forcal, frazione di Vittorio Veneto.
Di chi stiamo parlando? Ma di
Andrea Posocco, 17 anni a luglio, vincitore del primo premio del “Concorso di poesia
dialettale Vittorio Veneto” – sezione scuole medie –, organizzato dal panificio Tami e da “Il
Quindicinale”, ormai giunto alla sua terza edizione. Andrea
frequenta la terza classe del Liceo scientifico “Flaminio” a Vittorio Veneto e vanta orgogliosamente un
padre poliziotto, una madre maestra alle elementari, e una sorellina di nove anni. «Ho iniziato a scrivere poesie con una certa assiduità da un anno a questa
parte, soprattutto per le persone che amo, magari in occasione di ricorrenze
particolari, compleanni e affini. Ma ricordo che già da bambino mi divertivo
RUSTIGNÈ: L’ORATORIO DI SAN GAETANO
N
el 1723 il cardinale Pietro
Ottoboni chiedeva l’autorizzazione al Capitolo di Oderzo di edificare una cappella dedicata a San Gaetano accanto al
palazzo di famiglia a Rustignè di
Oderzo. Rampollo di una nobile
famiglia veneziana, Pietro ebbe
uno zio papa dal 1689 al 1691 col
nome di Alessandro VIII, pontefice la cui fama fu offuscata da alcune giuste accuse di nepotismo
nei confronti dei parenti. Nel resoconto della visita pastorale
compiuta dal vescovo Benedetto
De Luca nove anni dopo, la chiesa risulta non ancora benedetta,
a differenza del 1751 in occasione della visita del vescovo Lorenzo Da Ponte. Quattro anni dopo vi fu sepolta la contessa Maria Giulia Buoncompagni Lodovisi Ottoboni, morta a Rustignè,
che aveva sposato il fratello del
cardinale Pietro. Il sepolcro, ricavato in origine al centro della
chiesetta, fu devastato insieme
all’intero edificio durante l’invasione austriaca del 1917-18 e le
ossa disperse. Della tomba fu recuperata la lastra sepolcrale con
l’iscrizione che fu poi collocata
al centro della parete interna di
sinistra, con grande senso artistico, dai nuovi proprietari, i fratelli Mercante.
Nel 1795 il palazzo Ottoboni
risulta tenuto, forse in affitto, dalla famiglia Savoldelli di Venezia.
Nel 1898 infine la contessa Costanza Buoncompagni Ottoboni
lo cedeva, con la chiesa e i terreni
annessi, ai già citati fratelli Carlo e Vittorio Mercante di Cittadella.
L’edificio si presenta con un
bell’aspetto e una facciata piuttosto decorata, che presenta sul
timpano lo stemma cardinalizio
di Ottoboni e sull’architrave della porta l’iscrizione “Petrus Cardinalis Otthobonus Aepiscopus
Sabinensis S.R.E.V. Cancellarius
Pronaepos Ss Alexandri VIII P.
M.”.
Al suo interno un altare in pietra d’Istria è sormontato da un
quadro raffigurante san Gaetano con la Madonna e il Bambino.
L’interno, compresi i banchi finemente decorati, sta subendo
alcuni lavori di restauro.
La chiesetta si raggiunge, per
chi proviene da Oderzo, svoltando a sinistra sulla Postumia a
metà strada tra Rustignè e Levada, quindi attraversando il vialetto in ciottoli alberato.
Villa Ottoboni è oggi sede dell’azienda agricola della stessa famiglia Mercante.
Andrea Pizzinat
a inventare filastrocche. A volte scrivo
brevi racconti, ma niente di che». Aggiunge modesto: «Per me scrivere è solamente un hobby, come la lettura, una
delle mie attività preferite nel
periodo estivo». La reazione
alla vittoria del concorso?
«Proprio non me l’aspettavo.
Mi sono iscritto al concorso
un po’ per gioco e ho spedito una poesia che ho scritto
in un momento di ispirazione. Ho confidato a poche persone la mia vittoria “poetica”».
Per chiudere vogliamo toglierci una curiosità. Perché una poesia
su Forcal? «È un posto magnifico, in
mezzo alla natura, distante dall’inquinamento. Lo dico nella mia poesia: …Te
pol star zerto che su a Forcal / tira l’aria e non se sta mio mal… / Se pol star
in mèzo a la natura, / e respirar tut al
dì aria pura… ».
Angela Deganis
e
L’AZiON
Spettacoli
L
T eatro
CONEGLIANO Domenica 23
maggio la compagnia “I Costretti”
calca il palco dell’auditorium Dina
Orsi con lo spettacolo teatrale “Tra
il dire... e... il fare... l’acqua non
buttare” che porta in scena la storia del Principe Citrullo. L’incasso
PEDAVENA Sabato 29 maggio
nella sala teatrale delle scuole medie, alle 10 e in replica alle 20.30,
il Collettivo di ricerca teatrale propone “Drio la stela”.
MEL Sabato 29 maggio le “Bretelle lasche” vanno in scena a Mel,
nell’ambito delle manifestazioni del
“Maggio zumellese” con “008 donne. Licenza di ucciderlo”, un musical-thriller in cui musica e recitazione si fondono nell’azione scenica.
sabato
domenica
22 maggio
23 maggio
24 maggio
lunedì
martedì
BELLUNO Sabato 29 maggio,
nell’ambito della rassegna “Doc memorie d’autore 2004” va in scena,
alle 21 al teatro Comunale, “Aprile ’74 e 5 tra un campo di rugby
e la piazza”, lo spettacolo ideato
e diretto da Marco Paolini.
25 maggio
TRICHIANA Venerdì 28 maggio
alle 20.30 “Il malato immaginario”
di Moliere calca il palco della sala San Felice di Trichiana.
mercoledì
SUSEGANA Sabato 22 maggio,
alle 20.30 nel salone parrocchiale
Ponte della Priula, la compagnia
Ponte Priula Teatro mette in scena “Maridà per forza” di Moliere e
“La scorzeta de limon” di Gino
Rocca. L’ingresso è di 5 euro.
TREVISO Venerdì 28 maggio alle 20.45 il Teatro delle Voci ospita “Un bacio... un bacio ancor…
un altro bacio” di Bruno Stori del
Teatro delle Briciole-Teatro stabile
d’innovazione, liberamente ispirato
all’Otello di Shakespeare e Verdi.
In scena Paola Crecchi, Claudio
Guain, Morello Rinaldi. Regia e
drammaturgia di Bruno Stori e Letizia Quintavalla.
26 maggio
MEL Sabato 22 maggio il Gruppo teatrale zumellese porta in scena uno dei suoi cavalli di battaglia, la commedia di Gino Rocca
“Siòr Tita Paròn”, nell’ambito del
XVIII Maggio teatrale zumellese. Il
copione narra la vicenda di un
servo divenuto padrone e dei mezzucci che gli altri domestici mettono in atto per rendergli la vita
difficile.
CONEGLIANO Venerdì 28
maggio è di scena la danza alle
21 al teatro Accademia con il corpo di ballo e i solisti del Ballet
de l’Opéra de Nice, in scena con
“Carmina Burana”. Musica di Carl
Orff e coreografia di Youri Vamos.
27 maggio
SANTA LUCIA DI PIAVE Sabato 22 maggio, alle 20.30 nella
sala parrocchiale, la compagnia “La
Caneva” di Motta di Livenza è protagonista della serata teatrale in
dialetto con lo spettacolo “Quel
fiol d’un can d’un gato”. Gli introiti della serata vengono raccolti al fine di far arrivare in Italia
bambini di Cernobyl portatori di
handicap che saranno ospitati in
una colonia a Caorle.
viene interamente devoluto all’iniziativa benefica “da Conegliano una scuola per il Burkina”.
28 maggio
BELLUNO Sabato 22 il teatro
Comunale ospita, alle 21, nell’ambito della rassegna “Doc memorie
d’autore 2004”,“Non dimenticar le
mie parole…” , una serata teatrale con soggetto e regia di Aldo
Cassano della compagnia Animanera Teatro. In scena Enzo Aruanno, Emanuela Bosone e lo stesso
Cassano.
19
Ma quanto sono pigri
gli sport in tivù...
lungo), una per
È una pratica
di
il lancio del giaseguita da quasi
Gianfranco Da Re tutti gli sport che
vellotto, un paio
per le corse. E l’alternarsi dei non sono giocati con una palla.
vari sport non diminuiva il sen- Un pallone, si sa, è rotondo e si
so di noia complessiva.
muove, e basta seguirlo per moCon le possibilità odierne di vimentare le riprese. Ma basta
utilizzare telecamere di forma- controllare cosa avviene per eto ridotto piazzandole su soste- sempio in Formula 1. Quando
gni mobili e telecomandati, di viene imboccata una serie vineffettuare riprese subacquee, e cente come quella attuale della
soprattutto di moltiplicare i pun- Ferrari di Schumacher, l’autoti di vista, le occasioni di rende- mobilismo è uno degli sport più
re le gare più spettacolari e ap- noiosi. Capisco l’entusiasmo dei
petibili non mancano di certo. sostenitori della Ferrari, ma
Eppure i registi prediligono an- qualche volta, per movimentacora il metodo tradizionale di re un po’ le gare, si finisce per
mostrare la testa della gara, di desiderare, che ne so, che non
seguire la lotta per il primo po- funzioni una chiave inglese al
sto.
pit stop. Forse la regia potreb-
be magari seguire di più quello
che avviene dietro: a volte la lotta per il terzo e quarto posto è
più appassionante, basterebbe
alternare il racconto, affidandolo alle immagini, non solo ai
commenti e alle classifiche parziali. In fondo, uno sport che ha
parecchio in comune con la Formula 1, il motociclismo, riesce
un po’ più movimentato. È probabile che dipenda dal fatto che
non ci sono fenomeni di superiorità palese, ma anche la mano del regista ha la sua parte. Si
vede molto bene nel ciclismo,
dove l’alternarsi delle immagini dei corridori in fuga e degli
inseguitori appassiona gli spettatori.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
giovedì
Www.collettivoricercateatrale.it: nel vostro cassetto insieme alle mutande e alle canottiere, c’è per caso il sogno di diventare un attore di
teatro? Se la risposta è sì, ecco il sito che fa per voi. Il Collettivo di
ricerca teatrale nasce a Vittorio Veneto nel 1979: nello spazio web dedicato a quest’attività, che ha saputo conquistare il cuore dei nostri emigranti in Brasile, c’è la possibilità di conoscere la storia del Collettivo, di entrare in contatto con loro e di avere sempre a disposizione
la lista (si spera aggiornata) dei laboratori teatrali proposti dalla compagnia, delle occasioni per chi vuole cimentarsi amatorialmente, e non,
con il mondo del palcoscenico. Il sito ha una struttura graficamente
essenziale ma i colori tenui scelti e l’idea di animare le varie sezioni
con dei piccoli elementi quali onde e omini che corrono avanti e indietro rendono le pagine dinamiche, mentre i contenuti non sono mai
pedanti o pieni di astrusi tecnicismi e soprattutto si tengono lontani
dall’auto celebrazione spesso presente in siti analoghi a questo. L’unica pecca è l’aggiornamento di alcuni menù con il contagocce (vedere
la rassegna stampa quando i lavori non saranno più in corso). (IDL)
venerdì
COLLETTIVO RICERCA
TEATRALE
a partecipazione ai
Campionati europei
di nuoto a Madrid ha
fruttato all’Italia una pioggia di
medaglie. Segno che sono molti i giovani che si dedicano a questo sport che richiede dedizione, allenamenti duri e costanti
per eccellere nelle competizioni. E segno anche che forse vale la pena di promuovere questi
sport, certamente meno spettacolari di quelli “di palla”, dando loro spazio in televisione. Raidue ha fornito un’ora di sintesi
al giorno in orario preserale. Mi
rendo conto che è tanto, ma forse qualche diretta avrebbe potuto aumentare l’entusiasmo. E
forse anche un modo meno monotono di presentare le gare.
Per fortuna non è più come agli
inizi: nei primi anni Sessanta, i
pomeriggi domenicali offrivano
gare di atletica leggera in cui in
genere una telecamera veniva
piazzata per il salto in alto (o in
Domenica 23 maggio 2004
TV
L
alle 21, Alberto Angela si
Claudio Lippi e Natalia Eoccupa dello “Sbarco in
strada. Su Raidue c’è il thNormandia” per Ulisse.
riller Seduzione mortaSu Raiuno va in onda
le di Bodo Fürneisen con
l’ultima puntata del varietà
Gedeon Burkhard. E ItaStasera pago io con Fiolia 1 trasmette il cartone
rello. Mentre su Canale 5
Asterix e la pozione
debutta La sai l’ultima Vip con magica.
L
la, Raitre lo segue dalle 15.25.
la serie “Imperium”, Nerone di
L’offerta pomeridiana di ci- Paul Marcos con Hans Mathenema comprende: il drammatico son; Italia 1 trasmette il fantaUragano di Jan Troell su La 7 al- stico Un topolino sotto sfratle 14, la commedia Bigfoot e i to di Gore Verbinski e La 7 l’avsuoi amici su Italia 1 alle 15.45. venturoso Il Bounty di Roger
In serata, alle 20.45, Raiuno Donaldson con Mel Gibson e
presenta il secondo capitolo del- Anthony Hopkins.
I
Brividi cinematografici su Retequattro: alle 16 il thriller di Hitchocock Intrigo internazionale
con Cary Grant, e alle 21 Assassinio sull’Orient Express di Sidney Lumet, da Agatha Christie, con
Albert Finney nei panni di Poirot.
Alla stessa ora su Raiuno si con-
clude Nerone, con Hans Matheson e Laura Morante. Su Canale 5
c’è la commedia Amore a prima
svista con Gwyneth Paltrow e
Jack Black. E su La 7 Andrea Monti parla dei grandi fatti che ci hanno traumatizzato con L’Italia colpita al cuore.
I
nizia alle 12.45 con la partenza e prosegue alle 14.40.
Il pomeriggio di Retequattro è dedicato al western Sfida nell’Alta Sierra di Sam Peckinpah, alle
17.
In serata, alle 21, Raidue
presenta il poliziesco per adulti
Training Day di Antoine Fouqua
con Denzel Washington (foto) e
Ethan Hawke; su Retequattro il film
d’azione Trappola di cristallo di
John Mc Tiernan con Bruce Willis; mentre su Raitre Giovanni Floris discute l’attualità in Ballarò.
O
bre di Robert Mulligan, con Gina
Lollobrigida e Rock Hudson, va in
onda alle 16.45 su Retequattro. “Redenzione” è il titolo del telefilm della serie Jag - Avvocati in divisa,
alle 19.15 su Raidue.
In serata, alle 21, Raiuno presenta
il film drammatico per adulti Il ta-
lento di Mr Ripley di Anthony Minghella con Matt Damon, Jude Law
e Gwyneth Paltrow. Canale 5 trasmette la commedia Miss Detective di Donald Petrie con Sandra Bullock e Michael Caine. Su Retequattro, Siska è alle prese con “L’urlo
del deserto” e “L’ultimo concerto”.
L
tita contro il Bielorussia del Campionato europeo, alle 20.30.
Alle 21, su Raiuno, Carlo Conti
conduce il varietà 50 Canzonissime, per scegliere i motivi che
hanno segnato il costume dei cinquant’anni della televisione italiana. Raidue trasmette la commedia
Casomai di Alessandro D’Alatri
con Stefania Rocca e Fabio Volo.
Su Italia 1, Harrison Ford è Indiana Jones e il tempio maledetto nel film di Steven Spielberg.
Alle 23.40 Raitre presenta storie
della provincia americana nei documentari della serie Strade blu.
I
Il Giro d’Italia continua ad ar- 1 alle 20.15: “Voglia di vivere”. Sulla
rampicarsi sulle Alpi, da
stessa rete alle 21.05, ci soCles Val di Non a Bormio,
no “Iniziazione” e “Contro
su Raitre dalle 14.40.
ogni evidenza”, della serie
Gioie e guai della famiC.S.I. - Scena del crimiglia di un pastore sono al
ne. Su Raitre la Squadra
centro del telefilm della sedel Commissariato Sant’Anrie Settimo cielo, su Italia
drea è di nuovo al lavoro.
e avventure di Corto Maltese (foto) sono passate dai
fumetti ai cartoni nella serie presentata da Raitre alle 10.30.
Il Giro d’Italia affronta il circuito di Trieste per una frazione a
cronometro, su Raitre dalle 15.50.
Sulla stessa rete, in prima serata,
a Messa viene trasmessa
da Raiuno dalla basilica di
San Francesco d’Assisi alle
10.55.
Appuntamento con la Formula 1 alle 13.40, stessa rete,
per il Gran premio di Monaco. Il
Giro d’Italia da Trieste va a Pol pomeriggio di Italia 1, dedicato ai ragazzi, comincia con
i cartoni Detective Conan, “I duellanti” alle 14.10 e I Simpson, “Homer da solo” alle 14.35.
Il Giro d’Italia parte da Parenzo e arriva a San Vendemiano,
seguito da Raitre dalle 15.35.
l film poliziesco Lo
sparviero di Londra,
di Douglas Sirk, con Lucille Ball, del 1947, va in onda
su La 7 alle 14.
Il Giro d’Italia parte da
San Vendemiano e arriva a
Falzes, la diretta di Raitre iggi il giro riposa e Raitre riprende la programmazione
per i più giovani: alle 14.50 Federico Taddia presenta i cortometraggi
degli alunni delle scuole medie in
Screensaver, e alle 16.10 seguono
le Storie del fantabosco.
La commedia Torna a settema 7 riprende la rassegna dedicata a Jerry Lewis, con Il
Cenerentolo, del 1960, alle 14.
Il Giro d’Italia si arrampica da
Brunico a Fondo/Sarnonico, e
Raitre lo segue dalle 14.50. La stessa rete presenta il primo impegno
della Nazionale Under 21 nella parl pomeriggio di La 7 inizia con
il film di guerra L’inferno è
per gli eroi di Don Siegel con Steve McQueen. Ancora guerra anche
nel film drammatico Il viaggio di Anatole Litvak con Yul Brynner (foto)
e Deborah Kerr, su Retequattro alle 16.10.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
BAMBINI STRANIERI SI RACCONTANO
Giri il mondo con una chiacchierata
alla festa multietnica all’area Fenderl
V
ittorio Veneto ospita
“Senza
Confini”, una festa multietnica che ha luogo all’area Fenderl venerdì 21 e sabato 22.
L’iniziativa è centrata
sul tema dell’integrazione, e ha come obiettivo
quello di presentare il tema dell’intercultura sotto
l’ottica dei bambini. Infatti verranno presentati temi e disegni fatti dai bambini, stranieri e italiani,
delle scuole della Rete: sono espressi i loro stati d’animo e riflessioni al termine di una serie di percorsi realizzati dalle insegnanti.
La festa avrà come protagonisti i bambini: con la
partecipazione e l’aiuto
degli insegnanti e degli animatori, hanno realizzato
un vero e proprio laboratorio multietnico per ricordarci la sfida della nostra società a dare esempi di comportamenti ade-
VENERDÌ 21
Alle 13 all’ufficio elettorale in municipo sorteggio degli scrutatori per le elezioni del 12 e 13
giugno.
Alle 17.30 in biblioteca “Africa
chiama Europa - Il ruolo dell’Europa nello sviluppo, nella cooperazione, nella pace nel mondo”. Anima il dibattito Gino Barsella, missionario in Sudan, coordinatore nazionale della campagna
Sdebitarsi.
Alle 20 al collegio Dante l’Acat
(associazione club delle femiglie
degli alcolisti in trattamento) “Mario Padoan” della Sinistra Piave
organizza una serata sul tema “Il
guati e soprattutto rispettare il “diverso”, perché
essere diversi non è un
crimine ma è una ricchezza, una risorsa che ci
aiuta ad allargare il nostro
“bagaglio culturale”, e ci
permette di girare il mondo con… una chiacchierata!
Il programma
Venerdì e sabato, in
mattinata, la Mostra degli
elaborati è aperta alle
scuole, che troveranno animazioni: dal teatro di
Tana Libera Tutti e Alberto De Bastiani, alle storie raccontate da Raffaele
Salton, ai giochi intelligenti di Spazio Verdeblù
e degli scout Agesci. Nel
pomeriggio di sabato 22,
dalle 15.30 alle 19.30,
“Senza confini” sarà aperta al pubblico: con i giochi
dei nostri anziani riproposti da Maria Teresa
Nardari, ma anche i racconti zairesi di Muyumba
Koja; le musiche africane
di “Africa Chiama”, quelle delle danze etniche, e
quelle balcaniche dei Barbapedana. E i laboratori, i
banchetti dell’artigianato,
gli spazi delle associazio-
“NON VOGLIAMO CONVERTIRE ALLA CULTURA ITALIANA”
L
a regia della festa
“Senza Confini” è
dell’organizzazione per
l’accoglienza e l’integrazione dei bambini extracomunitari, nata tra Vittorio e Conegliano, che si
chiama “Tanti sguardi”.
Come tanti sono i diversi
sguardi che le maestre incrociano nelle aule del
2004. Con il tempo i bambini stranieri che arrivano nelle nostre scuole aumentano in modo esponenziale e spesso la co-
nostro impegno con i medici di base al servizio del territorio”. Saranno anche consegnati gli attestati di sobrietà alle famiglie.
Alle 20.30 al collegio San Giuseppe incontro sul tema: “Analisi e
proposte per una scuola multietnica”. (vedi articolo sopra)
SABATO 22
Per tutta la giornata in piazza del
Popolo c’è il gazebo dell’associazione Diabetici della Ulss 7: offre
la misurazione gratuita della glicemia e della pressione arteriosa,
nell’ambito di una campagna di
diagnosi precoce del diabete.
Info: 0438.435249
noscenza della lingua è di
livello minimo. A volte
l’inserimento nelle classi
avviene ad anno scolastico già in corso.
Per queste esigenze è
nata “Tanti sguardi”, grazie alla collaborazione di
volontari (grande contributo è dell’associazione
S. Vincenzo di cui fanno
parte molti docenti in
pensione), Amministrazione, Ulss 7, associazioni culturali, genitori. Si
punta principalmente al
coinvolgimento delle fa-
miglie. Il fatto che siano
costantemente presenti
rende più semplice l’attività degli insegnanti, perché in questo modo gli
studenti stessi sono più
motivati.
Obiettivi e attività: laboratori di lingua italiana
per stranieri, formazione
di docenti, interventi dei
mediatori culturali, laboratori interculturali dove
si mettono a contatto diverse persone provenienti da paesi differenti.
Afferma Tiziana Bet,
vittoriese di Sant’Andrea,
una delle collaboratrici di
“Tanti sguardi”: «Il confronto è da ritenersi
un’occasione davvero arricchente non solo per gli
alunni e le loro famiglie,
ma per gli stessi docenti
che non hanno il compito di “convertire” alla cultura dominante (quindi
quella italiana), ma di promuovere l’integrazione
delle culture in modo tale da creare una realtà serena per tutti i bambini»
Marco Bertondini
Alle 17 si inaugura alle Filande, a
San Giacomo, la mostra di arte
contemporanea “Raccolta
Differenziata”, con opere anche di
studenti dell’Istituto d’arte vittoriese. Aperta fino al 2 giugno dalle 17 alle 22.
Dalle 17.30 all’osteria Vittoria via
XXIV Maggio per il ciclo “Bere Veneto” degustazione guidata di
prosecco doc dei Colli di Conegliano e Valdobbiadene. Trenta
posti disponibili. Da prenotare al
320.3708420.
Dalle 9 fino alle 19 alla biblioteca civica convegno di storia locale su “Ceneda e il suo territorio nei secoli”, con 13 interventi
dall’epoca celtica all’800. Organizza il Circolo di Ricerche Storiche.
Alle 21 in piazza Giovanni Paolo
I il ministro del Welfare Roberto Maroni presenterà il can-
didato sindaco Giancarlo Scottà.
ra una volta un re”, festa medievale per bambini. Vedi articolo pagina a fianco.
Alle 15.30 al castello vescovile primo incontro diocesano
delle famiglie che hanno perso un
figlio.
Alle 15.30 alla parrochia di Meschio festa della famiglia,
giochi paesani e gara delle torte
con ricchi premi. Nell’ambito dei
festeggiamenti in onore della Madonna della Provvidenza.
DOMENICA 23
Parte alle 8 dal parcheggio del supermercato Cadoro la gita promossa dal Cai al Col Visentin. Arrivo previsto a Vittorio alle 16.30.
Alle 11.15 a palazzo Vascellari in
via Cavour, secondo degli “Aperitivi in musica”. Musiche
per violino e chitarra con Vittoria
Bastanzetti (chitarra), Giuditta Bastanzetti (violino), Annalisa Petterle (violino) e Lara De Luca (al pianoforte).
Alle 12 presso il Cesana Malanotti in via Palmanova cerimonia di
posa della prima pietra della nuova residenza per anziani
“L’Arcobaleno”. Con la partecipazione del vescovo Zenti.
Alle 14.30 a Serravalle nel cortile
di Palazzo Minucci ha luogo “C’e-
LUNEDÌ 24
Inizia oggi alle 16.30 nella sede
dell’Itis il corso di letteratura e cinema promosso dall’Università degli Anziani. Il corso
si propone di mettere a confronto il racconto ottocentesco “Senso” di Camillo Boito con il film omonimo di Luchino Visconti. Pros-
ni.
Nella serata del 21, inoltre, alle 20.30 presso il
Collegio San Giuseppe
l’associazione Senza Frontiere presenterà “1+1=3,
Analisi e proposte per una
scuola multietnica”: un incontro riguardante gli aspetti positivi e negativi
della presenza dello straniero nella scuola, che spiega l’associazione- “diventa luogo di frontiera
dove si creano le basi per
formare una futura pacifica società multietnica”.
Lo scopo essenziale di
questo fine settimana di
incontri è insegnarci che
la dignità per se stessi si
acquista con il rispetto del
“diverso”.
Najwa Bounafaà
simo e ultimo appuntamento giovedì 27 maggio alla stessa ora.
Alle 21 in biblioteca Rifondazione Comunista presenta
i suoi candidati al consiglio comunale ed il suo programma per
Vittorio Veneto.
MARTEDÌ 25
Alle 16.30 all’Università degli Anziani, il professor Silvano Piccoli
parla di Francesco Petrarca nel settimo centenario della
nascita.
Alle 21 al collegio Dante il candidato di “Uniti nell’Ulivo” alle Europee Paolo Costa incontra la
cittadinanza. Presente il candidato
sindaco Enzo Pavan.
Farmacia di turno : Pancotto - Piazza Flaminio
telefono 0438 – 53365.
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
MUSICAL DEI GIOVANI NEL 2003
Domenica 23 maggio 2004
50 ANNI DI ORDINAZIONE
Forcal in festa
Il “Sogno di Giuseppe” porta
acqua di speranza in Kenya per suor Dominga
“I
l sogno di Giuseppe”
si è realizzato. Il musical realizzato da un gruppo
di giovani del Vittoriese, attorno ai missionari della
Consolata, si è trasformato
in un sostegno concreto alla
missione di Baragoi in
Kenya.
Da laggiù è arrivata la lettera di frate Lino Gallina, originario di Caerano San
Marco, che opera presso la
missione cattolica. In quella
zona è stato di recente trasferito anche il missionario
diocesano Fiorenzo Canzian. “Sono ora in grado di
informarvi su come sto utilizzando la vostra generosa
offerta di 8760 euro”, scrive
Gallina. Tanto, infatti, era stato raccolto nel corso degli
spettacoli a Vittorio, Conegliano (dove fu spettatore entusiasta il vescovo Magarotto), Oderzo, San Polo e Pordenone. Prosegue la lettera:
“Le necessità sono molteplici, ho optato per quella dell’acqua. Dato che trivellare
un pozzo è estremamente
costoso, ho pensato di piaz-
Q
Alcuni dei serbatoi d’acqua installati a Baragoi
zare 10 serbatoi da 10 mila litri l’uno per l’acqua piovana”.
I serbatoi installati sono 10:
ne beneficeranno complessivamente circa 9 mila 800
persone. In piena consonanza con l’Anno internazionale
dell’acqua che si è celebrato
nel 2003. È un’efficace risposta alla carenza di piogge, che in passato ha portato fame e carestia alle tribù
dei Turkana e dei Samburu,
che abitano nella zona di Baragoi. Prima costrette a ricorrere ai “dum”, pozze temporanee, dove, scrive il padre, “si fa tutto: ci si lava, si
fa il bucato, si prende, assie-
me al bestiame, l’acqua per
bere, per cucinare… E il bestiame, entrando, fa anche le
sue cosette!”.
“Carissimi, siete stati meravigliosi a fare quello che avete fatto”, scrive padre Gallina. Il suo grazie è rivolto agli spettatori, agli sponsor italiani del progetto, ma ancor di più ai protagonisti dell’avventura: almeno una settantina di giovani, di Vittorio, di Cappella Maggiore e
di tutta la provincia, capitanati dalle registe Alessandra
Zandanel e Bernardina Costalonga.
Tommaso Bisagno
IN BREVE
SERRAVALLE
Forania: corsi per animatori
Venerdì 21 alle 16.30 al patronato di Meschio incontro
con Mirco, Benedetta e Serena, operatori del Progetto
Giovani della forania di Vittorio per organizzare i corsi per
animatori di Grest e centri estivi che si terranno a giugno.
Festa
medievale per
le elementari
Sant’Andrea: iniziano i tornei
Venerdì 21 alle 21 estrazione dei gironi per il torneo
di calcetto maschile, organizzato dai giovani della parrocchia, che inizia sabato 22 alle 14.30. Informazioni: 3284527597, http://torneisandrea.supereva.it.
Carpesica: incontro con Paolo Peruch
Nell’ambito del ciclo “Incontriamo la cultura veneta”
organizzato dal centro anziani Il Ritrovo e dal gruppo Karpesika, venerdì 21 alle 21 a Carpesica il cenedese Paolo
Peruch presenterà il suo libro “La bela dei sete veli”, raccolta di fiabe e tradizioni dell’area del Vittoriese e circostanti.
Cattedrale: finalmente la raccolta carta e ferro
Dopo essere stata rimandata a causa della pioggia, si
svolgerà sabato 22 la raccolta di carta e ferro organizzata dal Gruppo Missionario della Cattedrale per tutta la parrocchia. Il ricavato va al dispensario medico di Sirima in
Kenya.
Santi Pietro e Paolo: ancora tempo per pescare
Ultimi giorni (si chiude domenica 23) a Santi Pietro e
Paolo per partecipare alla pesca di beneficenza pro patronato. Orari: sabato dalle 15 alle 17 e dalle 20 alle 22;
domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 22.
Salsa: un oratorio per don Raffaele
La parrocchia di Salsa conclude con la messa di domenica 23 alle 11 l’anno catechistico. La messa sarà celebrata all’oratorio, che per l’occasione sarà ufficialmente intitolato a don Raffaele Polacco, parroco di Salsa per
oltre trent’anni. Inoltre sabato 22 dopo la messa delle
18.30 tradizionale benedizione delle rose per la festa di
santa Rita da Cascia.
Carpesica: le serate del calcetto
Da lunedì si fa sul serio. Inizia infatti lunedì 24 il torneo di calcetto a cinque organizzato dal gruppo giovani
Karpesika. Si giocherà ogni lunedì, mercoledì e venerdì
dalle 20 alle 23. Informazioni www.karpesika.it.
i scena il Medioevo. L’appuntamento è per domenica a palazzo Minucci con “C’era una volta un
re”. Si tratta di un percorso socioculturale, di ricerca artistica e di approfondimento delle tematiche ambientali che ha coinvolto 18 classi
delle scuole elementari Manzoni, Pascoli, Crispi, Foscolo, Costella. Il tutto promosso dalla casa editrice Kellerman in collaborazione con il Comune di Vittorio Veneto. Attorno a
questo originale progetto hanno lavorato oltre trecento alunni, che
hanno dato libero sfogo alla creatività con la realizzazione di storie
a carattere medievale, illustrate dagli scolari stessi. A raccoglierle alcuni esperti e le stesse insegnanti
che le hanno riunite in un libro.
La festa in perfetto stile medievale
si svolgerà domenica 23 dalle 14.30
alle 19 con laboratori di disegno,
di creazione della carta e dei coloranti con materiali di recupero, e
giochi col legno e altri materiali
poveri. Seguirà la premiazione delle classi partecipanti con distribuzione del libro: “C’era una volta un
re” e lettura di brani tratti dalle
fiabe dei bambini, momenti musicali e coreografici. Ci sarà anche
un’esposizione di costumi antichi e
naturalmente una mostra di disegni
realizzati dai bambini. Alle 18.30
gran finale con il gruppo di danze antiche di Valvasone che coinvolgerà i presenti in una danza festosa.
Francesca Gallo
D
uando, a diciannove anni, entrò nella
Casa Madre dell’ordine
delle Suore Francescane
Missionarie del sacro Cuore, Adelina Sartoretto era
convinta che quella sarebbe stata la sua strada. Oggi che festeggia il cinquantesimo della sua consacrazione (festa speciale
nella sua parrocchia di Santa Giustina) è felice e ancora di più convinta.
Consacrarsi a Dio, ma
anche ai bambini, agli anziani, era questo che desiderava e questo è riuscita
a fare. Per anni nella provincia di Udine, poi nel Trevigiano, quindi nel Pordenonese, arriva infine nell’asilo di Forcal. «Vado dove mi manda la casa madre» dice suor Dominga,
che ha assunto questo nome in ricordo del padre
Domenico. A Forcal è la responsabile, la superiora.
Nel tempo che non impiega all’asilo, va a far visita agli ammalati della parrocchia, oppure lavora in chie-
sa, segue la catechesi e la
pastorale.
Com’è arrivata all’impegno con i bambini?
«Avevo iniziato come
maestra di cucito e ricamo,
ma quando il numero delle bambine è diminuito, ho
frequentato una scuola per
insegnante delle scuole
materne: mi sono sempre
piaciuti i bambini».
In tanti anni di esperienza ha visto i bambini cambiare?
«Sì. Come un tempo, anche ora i bambini sono vivaci, ma in modo diverso.
Ora sono più curiosi, stimolati da tanti strumenti
che sono offerti dalle famiglie, dalla tecnologia,
non basta il semplice rac-
27
contino per tenerli fermi e
attenti. Però, certe volte li
vedo sotto gli alberi del
giardino che giocano in
modo semplice, con qualche pezzettino di legno,
per inventare novità, per
essere loro a creare quello
che la tecnica sempre non
riesce a dare. La fantasia
vuole essere stimolata anche dalle cose semplici».
Rifarebbe tutta la sua
vita?
«Certamente. A 25 anni
di consacrazione non sentivo questa carica che sento ora a 50. Nella vita di tutti ci sono luci e ombre, ma
ora considero che per tutti questi anni il Signore mi
ha dato il suo infinito sostegno, che mi ha aiutata
passo per passo e, con tutto il mio impegno possibile, sono riuscita a compiere i miei desideri».
Qualche rimpianto?
«Forse l’unico è di non
aver messo ancor più energia in quello che ho fatto».
Isabella Mariotto
Vuoi la metropolitana di superficie?
associazione “Agorà” promuove un’iniziativa sulla metropolitana di superficie, affinché la tratta Conegliano-Vittorio Veneto-Ponte nelle AlpiBelluno-Feltre possa essere inserita nel cosiddetto secondo stralcio del progetto del Sistema ferroviario metropolitano di superficie. A Belluno la manifestazione raggiungerà il suo culmine presso l’auditorium di piazza Duomo. Orario andata: Conegliano 14.29, Soffratta 14.42, Vittorio Veneto 14.46.
Ritorno: Belluno 17.35, Vittorio Veneto 18.13.
L’
28
DON GRANZIERA NUOVO PARROCO
S. Martino-Colle:
è unità pastorale
U
na nuova unità
pastorale sorgerà nella nostra
diocesi. A costituirla saranno le parrocchie di Colle
Umberto e San Martino le
quali, a partire dal mese di
luglio, saranno guidate dal
nuovo parroco don Angelo
Graziera, coadiuvato in tale
compito dall’attuale pastore
di Colle Umberto, don Giovanni Gava, che per l’occasione ha scritto una lettera
a tutte le famiglie collumbertesi.
La notizia della nuova nomina è risuonata più volte
nelle giornate di sabato e domenica scorsa nelle tre parrocchie interessate al cambiamento. Prima di tutto
don Angelo ha comunicato
ai fedeli di Ogliano di Conegliano, paese in cui è parroco da nove anni, il nuovo
incarico che gli è stato affidato. A Colle Umberto e San
Martino i consigli pastorali
parrocchiali si sono riuniti
Don Angelo Granziera
in contemporanea il 15 maggio e la notizia è stata poi data durante le messe festive.
San Martino di Colle
Umberto, dopo la scomparsa di monsignor Antonio Rosolen avvenuta il 14 dicembre scorso, era retta dall’amministratore e vicario
foraneo don Terenzio Rusalen. L’attesa che il vescovo
Zenti nominasse il successore di colui che ha retto la
parrocchia per 35 anni era
trepidante.
Don Giovanni Gava, parroco di Colle Umberto dal
1985, da parte sua aveva da
tempo rassegnato le dimissioni, secondo le norme del
Codice di Diritto Canonico,
in occasione del 75º compleanno. Allora, era il 2000,
e monsignor Alfredo Magarotto aveva confermato don
Giovanni nel suo incarico.
Una nuova pagina si apre
ora nella storia delle due comunità che fanno capo a un
medesimo Comune. Con la
nascita dell’Unità pastorale
molteplici saranno le possibilità di scambio e condivisione nei diversi settori della pastorale.
Don Angelo e don Giovanni risiederanno entrambi nella canonica di Colle
Umberto dando vita a una
comunità presbiterale.
Dopo aver salutato le famiglie di Ogliano, don Angelo farà il suo ingresso con
tutta probabilità sabato 3 luglio a San Martino e domenica 4 luglio a Colle Umberto.
Gerda De Nardi
n molti si sono tuffati
nel mare di formaggi
del Triveneto proposti a villa Lucheschi di Valforte in
occasione della terza edizione della rassegna “Forme &
sapori” (8-9 maggio scorsi).
Ospiti speciali della manifestazione i formaggi dell’Alta
Savoia. E tra gli stand c’erano anche due antichi e rari
formaggi che hanno attratto
la nostra attenzione: il “Bastardo del Grappa” e “Vecia
Mastea”, sempre del medesimo storico Monte. «È chia-
mato “bastardo” perché fin
dall’antichità – spiega Vittorio
Calliman del Caseificio Montegrappa di Crespano – venivano utilizzati diversi tipi di
latte d’alpeggio e quindi poteva presentare un sapore “capriccioso” caratterizzato dalla
diversa alimentazione del bestiame durante il pascolo». È
un formaggio fatto con latte
crudo, di gusto dolce con sentori erbacei, dalla pasta di colore paglierino con una occhiatura a pernice. La stagionatura nelle grotte o nelle
Riproposte
le storie
di anarchici
antifascisti
G
iovedì 27 maggio
alle 21 al centro sociale di Anzano viene presentato il libro “L’anarchico di Mel e altre storie” curato dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il libro raccoglie le testimonianze di vita di sei veneti
condannati dal Tribunale
Speciale durante il ventennio fascista. Si tratta del
vittoriese Costantino Gava, poi di Angelo Sbardellotto di Mel (nella foto),
Carlo Fossetta di Treviso,
Pietro Gabrielli di Venezia,
Giacomo Pagnossin di
Treviso e Ettore Pellegrinotto di Venezia.
L’iniziativa rientra nel ciclo “Avanti siam ribelli - uomini e canti della protesta”
organizzato dal
circolo
Arci di
Anzano e
dal circolo Enrico
Nadal di
Fregona.
Al centro Alessandro De Bastiani, tra i promotori di “Forme & sapori”
ghiacciaie dura 60 giorni.
«Mastea è un termine dialettale che indica il recipiente in
legno – commenta ancora Calliman – dove veniva raccolto
il latte per la lavorazione. Tipico delle Prealpi bellunesi ha
una forma cilindrica del diametro di 30 cm e un peso di 6
PREALPI: L’Unità operativa caccia della
Provincia mobilitata contro i cinghiali
“E
radicazione del cinghiale
nella provincia di Treviso”
è ormai parola d’ordine. A tal fine l’Unità operativa caccia della Provincia
di Treviso ha istituito, in questo mese di maggio 2004, un “corso di aggiornamento per il controllo del cinghiale” rivolto ai selezionatori esperti abilitati alla caccia a questo
vorace onnivoro ungulato.
Il suide, che non disdegna neppure le carogne, trova come nemici naturali, ma solo
dei neonati o poco più, il lupo, la lince, la volpe, mentre la specie è piuttosto resistente alle avversità atmosferiche e alle malattie in genere. «È
invece “sorgente” di infezioni, in particolare della tubercolosi, peste suina e trichinosi – ha commentato il veterinario Mauro Ferri in un apposito
convegno sul selvatico, a Castel-
Brando di Cison lo scorso 9 maggio
–; inoltre, in risposta a determinati
stimoli (caccia con mute di cani, cambiamenti climatici, ricerca di cibo, eccetera, ndr), si comporta da “nomade”, arrivando a percorrere 30-40 chilometri anche in una sola notte».
La femmina, che
può vivere fino a 10 anni ed è fertile già a un
anno di vita, può generare con l’avanzare dell’età anche 10 cuccioli
l’anno. I danni causati
dal cinghiale interessano in particolare
mais, frumento, vite, castagno, foraggere con asportazione di frutti, arature del cotico e calpestio.
Per il recupero dei capi feriti durante l’esecuzione di piani di controllo, si sono rivelati ottimi in virtù
del lavoro su traccia di sangue i Segugi di Hannover e bavarese, ma anche Terriers e Bassotti. (MS)
15 ESCURSIONI GUIDATE
ANZANO
SPULCIANDO TRA GLI STAND
DI “FORME E SAPORI”
I
e
L’AZiON
Vittoriese / Bellunese
Domenica 23 maggio 2004
kg circa. Prodotto con latte
intero di zona, presenta all’interno una pasta morbida
ad occhio di pernice». Di sapore leggermente piccante
a seconda della stagione, richiede per rientrare nei canoni di tipicità almeno 30
giorni di stagionatura. (MS)
In bici e a piedi
nelle Prealpi bellunesi
I
prati a betulla, le fioriture del narciso, le forre dell’Art, il Castello di Zumelle e tanti altri tesori di
Lentiai, Mel, Trichiana e Limana sono oggetto delle escursioni promosse dalla
cooperativa “Al Mazarol” di
Limana in un’azione di sviluppo combinato con il vicino Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi.
Ecco, in sintesi, il calendario delle uscite: domenica
23 maggio (a piedi) visita alla torbiera (mattina) e passeggiata nei pressi di S. Pietro in Tuba (pomeriggio); ritrovo nella piazza di Limana
alle 9. Domenica 30 maggio
(in bici): Trichiana e i suoi
borghi; ritrovo alle 9 in piazza a Trichiana. Domenica 6
giugno (a piedi): passeggiata tra la necropoli paleoveneta, il castello medioevale
e il museo archeologico di
Mel; ritrovo nella piazza di
Villa di Villa alle 8.30. Domenica 13 giugno (in bici): le
Prealpi bellunesi (Melere,
Canal del Limana, Pian de le
Femene, Busa Tedesca , Pianezze, Melere); ritrovo in
piazza a Trichiana alle 8.30.
Domenica 20 giugno (a piedi): I Brent de l’Art (mattino) e Nate, chiesetta di S. Isidoro e Busnador (pomeriggio); ritrovo a S. Antonio
di Tortal alle 8.30. Domenica 27 giugno (in bici): il paesaggio rurale, le frazioni e la
Festa delle ciliegie a Tiago;
ritrovo nella piazza di Mel alle 8.30. Sabato 3 luglio (a piedi): passeggiata sotto la luna
piena tra i colori della notte
e i suoni della natura nei din-
FREGONA: Alpini derubati
al raduno di Trieste
R
imarrà negli annali delle Penne Nere di Fregona, capitanate da Nevio
Maso, il raduno nazionale svoltosi domenica scorsa a Trieste. Giunto a Trieste giovedì scorso, il gruppo aveva provveduto a
montare una parte del capannone, che, una volta chiuso con appositi teloni, diventa
una struttura adeguata alle esigenze logistiche legate ad una trasferta. All’interno
del capannone avevano trovato spazio anche le vettovaglie portate per l’occasione,
vettovaglie però mai consumate dai loro legittimi proprietari. Questi ultimi, che si erano allontanati il tempo necessario per cenare, al loro ritorno hanno potuto constatare che ignoti avevano depredato le loro
scorte. Nonostante l’accaduto gli Alpini di
Fregona non si sono persi d’animo e hanno provveduto nuovamente e in breve ai
rifornimenti, supportati anche dal resto del
gruppo in arrivo nei giorni seguenti.
Ricordiamo che lo scorso 9 maggio gli
Alpini di Fregona hanno inaugurato la loro nuova sede. (RP)
torni del rifugio Baioc; ritrovo in piazza di Lentiai alle
19.30. Domenica 11 luglio (a
piedi): Pian de le Femene
(Malga Montegal, Pian de le
Femene, Casere Frascon
Malga Canal dei Gat, Malga
Van); ritrovo nella piazza di
Limana alle 8.30. Domenica
18 luglio (in bici): antichi
passaggi a Praderadego
(con partecipazione alla Festa del mirtillo). Ritrovo a
Carve alle 9. Domenica 25
luglio (a piedi): l’albero cosmico delle antiche leggende (Stabie-il Tiglio secolarelaghetti della Rimonta); ritrovo in piazza a Lentiai alle
8.30. Sabato 31 luglio (a piedi): camminare nel bosco
guardando nel buio (Pianezze, Bivacco Col dei GaiMonte Cimone); ritrovo nella piazza di Limana alle 19.30.
Domenica 8 agosto (in bici):
piccoli scorci del paese di Limana; ritrovo nella piazza di
Limana alle 9.30. Domenica
15 agosto (a piedi): Cordellon, Monte Forai, Val d’Arc,
Malga Mont, Casera Pilon,
Cascata delle Pisse: ritrovo
in piazza a Villa di Villa alle
8.30. Domenica 22 agosto
(bici): il giro delle malghe;
ritrovo in piazza a Lentiai alle 8.30. Sabato 28 agosto: serata di diapositive nella sala
San Felice di Trichiana.
Le escursioni sono tutte
guidate e si svolgeranno solo se sarà raggiunto un numero minimo di partecipanti. La prenotazione è obbligatoria. La quota di adesione
è di 8 euro a persona. Per
informazioni telefonare al
329-0040808.
S. Antonio Tortal: i Brent de l’Art
ZUMELLESE 2:
Rosario
sul Nevegal
col Vescovo
C
ome ormai tradizione, la forania Zumellese conclude il mese di
maggio al santuario del Nevegal.
Quest’anno sarà
presente
anche il
vescovo
Zenti.
L’appuntamento
è per la
sera di
mercoledì 26 (alle 20.30). È
previsto anche un pullman
che passa alle 19.20 a Carve, alle 19.25 a Pellegai e alle 19.30 alla pesa di Mel.
ZUMELLESE 1:
Chiusura dell’anno
catechistico
a Vittorio
D
omenica 23 maggio i ragazzi delle
parrocchia della forania
Zumellese scendono a
Vittorio per concludere
l’anno catechistico insieme al vescovo Giuseppe.
La corriera parte da Lentiai alle 14, l’incontro con
il Vescovo è fissato per le
15, seguiranno alcune ore di svago al parco giochi.
e
L’AZiON
Vallata
PER I GRUPPI GIOVANILI PARROCCHIALI
vani e animatori: l’approccio alla montagna e alle sue
bellezze naturali; il pernottamento in rifugio; la frequentazione di chi vive in
montagna; l’esperienza di amicizia e condivisione; la
crescita umana e spirituale;
e anche il ricordo di don Antonio Rosolen, parroco di
San Martino, scomparso
nel dicembre scorso.
Il campo estivo delle parrocchie di Revine, Lago, Valmareno e San Martino quest’anno si svolgerà dall’1
all’8 agosto a Camporovere
di Roana, vicino ad Asiago.
Proposto a ragazzi dalla ter-
za elementare alla terza media, il campo sarà seguito da
don Fulvio Silotto. Le iscrizioni dovranno giungere entro domenica 30 maggio.
Dal 23 al 27 agosto a giovani e animatori viene proposto il “campo itinerante”
in Toscana sulle tracce di
Sant’Agostino e Santa Caterina. Si tratta di un viaggio spiritual-culturale che
continua le esperienze fatte
nel 2002 e 2003, sempre alla scoperta degli insegnamenti e del valore di grandi figure di santi.
Nella prima metà di settembre per i ragazzi di Revine e Lago ci sarà l’attrazione del Grest parrocchiale, aperto ad elementari e
medie. E nella settimana
precedente gli animatori saranno impegnati nella preparazione, per la miglior riuscita delle attività da proporre ai ragazzi.
Accanto a queste occasioni formative o ricreative,
vari giovani delle parrocchie della Vallata vivranno
singolarmente alcune coinvolgenti esperienze: chi andrà a fare il volontario al pellegrinaggio diocesano a
Lourdes; chi passerà l’estate a lavorare in un rifugio
montano; chi parteciperà ad
attività di volontariato con
gli anziani, o nell’ambito di
iniziative della Caritas.
Franco Pozzebon
ste, nell’arcipretale di Revine. Questo il programma: settimana vocazionale
in parrocchia dal 17 al 23
maggio; veglia vocazionale di preghiera per tutta la
comunità nella chiesa di
Revine, giovedì 20 maggio
alle 20.30; partecipazione
all’ordinazione presbiterale di don Moreno sabato
22 maggio, alle 16, nella
cattedrale di Belluno; do-
menica 23 maggio, solennità dell’Ascensione del Signore, l’Eucaristia parrocchiale sarà presieduta da
don Gianluigi Papa, della
Comunità vocazionale; prima solenne Eucaristia di
don Moreno a Revine domenica 30 maggio, solennità di Pentecoste; la sera
stessa alle 20 canto dei Vespri solenni e Te Deum di
ringraziamento.
riago, quindi
la messa nella chiesa parrocchiale (ha
presieduto
monsignor
Giovanni
Ros in rappresentanza
del Vescovo). Al termine i partecipanti si sono
ritrovati intorno al monumento all’Emigrante dove sono stati ricordati anche coloro che
hanno già raggiunto la patria definitiva. Il sindaco di
Follina, Renzo Tonin, ha ripercorso la storia dell’associazione e, ricordando l’elevata presenza di immigrati
nel territorio di Follina (400
persone di 35 nazionalità),
ha sottolineato come istituzioni, associazioni e singoli
debbano oggi affrontare una nuova sfida: quella dell’integrazione. L’ultimo pensiero di Tonin è stato per gli
emigranti: «Non bisogna
mai dimenticare che questa
società è il frutto del vostro
lavoro e dei vostri sacrifici».
ROLLE
Estate intensa
in Vallata
S
i prepara un’estate
davvero ricca di
occasioni di formazione, di amicizia e, perché no, di avventure per i
giovani della Vallata, in particolare delle parrocchie di
Revine, Lago e Valmareno.
Il primo incontro da segnare nel calendario è per
domenica prossima 30 maggio, con un doppio motivo di
richiamo. A Revine celebrerà la messa il sacerdote
novello della diocesi di Belluno don Moreno Baldo.
Dopo la celebrazione, per
tutti i giovani e le loro famiglie, è in programma la festa di conclusione delle attività giovanili, sotto il tendone di Valmareno, con la
pastasciutta e, a seguire,
giochi in allegria.
Un’altra scadenza ravvicinata è poi nel week-end
dall’8 al 10 giugno: a Spert,
in Alpago, si svolgerà un’uscita di formazione e pro-
grammazione delle attività
estive, con i giovani e gli animatori delle parrocchie di
Revine, Lago e Valmareno.
L’estate poi sarà densissima.
Dal 26 al 31 luglio viene
proposto un “campo itinerante” nelle Dolomiti, da Padola a Sappada. Le due località sono state scelte non
a caso, poiché esse hanno ospitato per 35 anni il campeggio di San Martino di
Colle Umberto, insieme ai
giovani delle parrocchie
della Vallata. Tanti i motivi
d’interesse di questo campo itinerante rivolto a gio-
REVINE: Preparazione
all’ordinazione di don Moreno
L
a comunità cristiana
di Revine vive in
questi giorni un evento eccezionale: l’ordinazione
presbiterale di don Moreno Baldo, 30 anni, dapprima alunno nel nostro Seminario diocesano e in seguito in quello di Belluno.
Il Consiglio pastorale, con
il parroco, ha proposto di
preparare la comunità a
questo avvenimento con alcuni momenti di riflessione e di preghiera che culmineranno nella solenne
Eucaristia che don Moreno celebrerà per la prima
volta il 30 maggio prossimo, solennità di Penteco-
FESTA LO SCORSO 9 MAGGIO
Valmareno, 50 anni
di Comunità Emigranti
C
inquant’anni fa nasceva la Comunità
Emigranti di Valmareno. La
vollero istituire Oscar
Toffolati insieme ad altri
quattro valmarenesi, al fine
di mantenere vivi i legami
tra i tanti che, per ragioni di
lavoro, se n’erano andati
lontano dal proprio paese.
E per offrire un sostegno alla famiglia dell’emigrante
nel caso a quest’ultimo fosse successo qualcosa.
Lo scorso 9 maggio il
paese si è ritrovato per festeggiare le “nozze d’oro”
della Comunità oggi guidata da Angelo Dal Vecchio.
È stato un momento di festa
e di memoria storica. Inevitabilmente lo sguardo si è
rivolto indietro, agli anni
della povertà e dell’emigrazione. Dopo il ’45 centinaia
di persone lasciarono Val-
mareno per il Piemonte, la
Lombardia, la Francia, la
Svizzera, il Belgio o l’America. Fu l’ennesima ondata
emigratoria (ricordiamo solo le grandi partenze intorno al 1880 e all’indomani
della prima guerra mondiale). Negli anni Cinquanta e
Sessanta il paese si riempiva solo d’inverno, in occasione delle rimpatriate per
le feste di Natale. Ancor oggi molti valmarenesi, o loro
discendenti, risiedono lontano dal paese natale, ed è
anche grazie alla Comunità
Emigranti e alle sue iniziative di comunicazione se gli
emigranti mantengono un
legame vivo con Valmareno.
La festa del 9 maggio è iniziata con la sfilata del corteo, preceduto dalle note
del Corpo bandistico di Mo-
Domenica 23 maggio 2004
NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE
Follina: inaugurazioni
e sagra di Pentecoste
È
un fine maggio pieno di appuntamenti
e di novità per i follinesi.
L’occasione è data dalla festa
di Pentecoste che sta decisamente tornando agli antichi fasti. Prima novità: la sagra segna l’apertura del nuovo centro polifunzionale in
via Paoletti e il restauro del
maglio Bottarel. Seconda
novità: la festa si trasferisce
dal centro di Follina alle porte del paese, in tre punti di
riferimento dislocati nel raggio di pochi metri (il centro
ricreativo, il vecchio maglio
e il tendone). E così un’area
che fino a poco tempo fa era lasciata a se stessa, ora,
grazie alla costruzione della sede delle associazioni e
al restauro del maglio, diventa luogo di incontri.
La sagra inizia venerdì
21 maggio con un amarcord: nella sala del centro
polifunzionale viene proiettato il cortometraggio “Ragazzi follinesi nel 1966” collage di riprese in super 8.
Sempre venerdì inizia il torneo di calcetto tra le contrade di Masot, Caldea, Val-
l mattino di questa domenica, 23 maggio, alla presenza di Marco Magnifico, direttore generale
del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), del soprintendente per i Beni architettonici e del paesaggio del Veneto Guglielmo Monti, del
direttore della Fondazione
Benetton studi e ricerche
Domenico Luciani e del presidente della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane Gianpiero Possamai, la comunità di Rolle si ritrova per
salutare la costituzione del
paese in “Borgo punto Fai”.
È la prima esperienza in Italia, nata da un lavoro paziente di coinvolgimento della
gente del luogo, del Comune
e di altre istituzioni locali in
un dialogo costruttivo al fine
di rendere corale la partecipazione a questo progetto.
mareno e La Bella.
Sabato 22 maggio lo spettacolo di maggior richiamo:
alle 21, sotto il tendone, i Belumat in “Pi se va su”. Domenica 23 c’è la 24ª edizione della gara ciclistica “Coppa La Follinese”.
La sera di venerdì 28 il
cuore della sagra si sposta al
maglio che apre le sue porte ai visitatori: all’interno
verranno poste alcune foto
e un modellino in scala mentre all’esterno alcuni artigiani proporranno lavorazioni tipiche. Questo fino a
domenica 30 quando un fitto calendario di eventi chiuderà la sagra: la Biciclettata
per la vita, la giornata Yoga
nella palestra comunale, i
laboratori creativi di Riciklart (per bambini e adulti)
dalle 16 in poi, la finale del
Torneo delle contrade, la recita delle poesie dei ragazzi
di 3ª media (alle 20.30 in auditorium) e a seguire lo spettacolo “...nte ecologicamente ecol...”.
Tutte le manifestazioni
sono promosse dalla Pro loco di Follina.
ABBAZIA: Il 30 maggio
pellegrinaggio degli alpagoti
nche da un punto di vista religioso il periodo di Pentecoste è particolarmente intenso a Follina. Nel pomeriggio di domenica 30 maggio arrivano gli alpagoti che, memori di un antico voto, si portano in preghiera
ai piedi dell’effigie della Madonna. Il programma prevede la partenza del
corteo dall’inizio di via Milani, l’ingresso in chiesa, la recita del rosario e
la celebrazione della messa presieduta quest’anno dal novello sacerdote Moreno Baldo.
Quello dell’Alpago è il primo dei pellegrinaggi del periodo di Pentecoste.
Nei giorni successivi arriveranno a Follina pellegrini da varie parrocchie della Vallata e del Quartier del Piave.
A
A pagina 18 un servizio
sul rilancio del Fasol del Lago
Il paese
diventa
“Borgo
punto Fai”
I
29
A pagina 16 presentazione
del “Barbiere di Siviglia”
che si terrà a CastelBrando
FOLLINA: SECONDA EDIZIONE
DI “RICIKLART”
S
econda edizione di
“Riciklart”, laboratorio curato dalle associazioni Valsana Nostra e
Deposito Bagagli con i
bambini delle scuole materne ed elementari di
Follina con l’obiettivo di
diffondere la cultura del
riciclaggio e del rispetto
dell’ambiente.
L’appuntamento è per
domenica 30 maggio, alle 16, nella nuova sede
della Pro loco di Follina.
Lo stesso giorno, alle
20.30, all’auditorium San
Giuseppe saranno presentati gli elaborati poetici dei ragazzi delle
scuole medie di Follina,
raccolti durante la settimana formativa che Valsana Nostra è stata chiamata a condurre. Nel
corso della serata verrà
consegnato agli autori di
“Riciklart” il premio
“Walter Carpi per l’ambiente” edizione 2004.
Alle 21 performance teatrale... ecologicamente.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
SEMPRE PIÙ RICCO IL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ
Cai di Pieve,“scuola”
di montagna per tutte le età
È
già al lavoro la
neo-presidente
della sezione Cai
di Pieve di Soligo Carla Ballancin. Nei primi mesi di “rodaggio” Ballancin porterà avanti il programma di attività
già avviato. E di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Sono in partenza, infatti, i corsi di roccia e di arrampicata
sulla struttura artificiale, entrambi gestiti dalla scuola intersezionale di alpinismo e
arrapicata libera “Le Maisandre”, che fa capo alle sezioni del Cai di Pieve di Soligo, Conegliano e alla sottosezione di San Polo di Piave. La stessa scuola gestisce
la struttura di arrampicata di
Barbisano, che è aperta al
pubblico tutti i martedì e giovedì sera dalle 19 alle 23. In
piena attività anche il Family
Cai (per i più piccoli con le
famiglie) e l’alpinismo giovanile per i ragazzi, che si
prodigano a portare in montagna i più giovani. Poi ci sono le gite sociali che con un
fitto calendario da aprile a ottobre, portano decine di soci e non soci a scoprire le no-
P
ergentino Breda, sindaco di Moriago della Battaglia, ha ricevuto in
questi giorni una bandiera italiana raccolta sul Carso da
Antonio Spada, Aiutante di
Battaglia al 5° reggimento
Bersaglieri. A conservarla,
quasi religiosamente, fino
ad oggi per poi donarla a
Moriago - il primo dei paesi
liberati ( 28 sera dell’ottobre
1918 ) dopo l’invasione austro-ungarica del 17 - è stato il nipote Guido. Il cimelio,
assicura il sindaco Breda,
sarà esposto all’Isola dei
Morti in occasione della visita del Presidente della Repubblica Ciampi, prevista a
cavallo fra ottobre e novembre prossimi. Lo storico
e vecchio tricolore verrà poi
conservato in Sala consilia-
VENERDÌ 21
Nel week-end che inizia questa sera doppia proiezione al Cinema
Careni di Pieve di Soligo. Sabato 22 alle 19.30 e alle 21.30, e
domenica 23 alle 16, alle 18 e alle 20 “Secret window”, con Johnny
Depp, John Turturro e Maria Bello.
Venerdì 21 maggio, alle 21,“Amore
senza confini” di Martin Campbell
con Angelina Jolie. Biglietto intero:
5 euro; ridotto 4 euro.
SABATO 22
Alle 21 presso la vecchia chiesa di
Santo Stefano (in caso di maltempo, Casa degli Alpini) a Farra di
Soligo la compagnia del Teatro
stre montagne in tranquille
escursioni tra i boschi o in
impegnative salite tra i ghiacci o con gli sci lontano dalle
piste battute. Inserito nel calendario delle gite quest’anno c’è anche il prestigioso
“Concerto tra le rocce”, che
ogni due anni viene proposto per sposare la musica e
il canto con luoghi particolarmente suggestivi (quest’anno toccherà al Rifugio
Pramperet, sopra la valle di
Zoldo). Tra le altre attività ricordiamo gli incontri intersezionali con le altre sezioni
Cai e in particolare con gli amici di Fiume in Croazia, le
serate organizzate in marzo
e in novembre, prima e do-
MORIAGO
Donata
a Breda
una bandiera
storica
po le attività istituzionali. Tra
febbraio e maggio poi, la
scuola intersezionale di scialpinismo “Messer” organizza
i corsi di scialpinismo base e
avanzati. Infine c’è il progetto di costituzione di una stazione del Soccorso Alpino
per la zona pedemontana trevigiana, che è già partito e si
sta concretizzando grazie allo sforzo di alcuni soci delle
sezioni Cai di Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto e della sottosezione di
San Polo di Piave.
Nel suo impegno Carla
Ballancin sarà aiutata dal vicepresidente Vittore Trinca,
dalla segretaria Fiorella Zanette, dal tesoriereLucio
Bottega e dai consiglieri Agostino Breda, Livia Basili,
Franco Donadel, Bruno
Frezza, Dante Gallon, Margherita Giacomin, Fabio Meneghel, Maurilio Paoletti,
Enzo Sech, Zeno Sech, Sergio Soldan, Antonio Todero,
Walter Zaccaron, Sabrina
Zorzi.
Tutte le informazioni sull’attività sezionale al sito
www.caipievedisoligo.it
campo Aiutante di Battaglia,
Antonio Spada il 17 agosto
del 1915 ebbe la Medaglia di
Bronzo al valore militare,
conseguendo poi nei tre anni successivi diverse croci
al merito. Finita la guerra,
venne raffermato, diventando nei primi anni 20 del
secolo scorso comandante
della Fortezza di Col di Tenda.
re a fianco del Gonfalone del
Comune e del Medagliere
dei “Ragazzi
del 99” di Genova.
Nato
a
Schilpario
(Bergamo)
nel 1892, inviato sul fronte isontino
quale sergente, promosso sul Guido Spada e Pergentino Breda con la bandiera raccolta sul Carso
del Drago propone “Il rapimento
del principe Carlo”. Ultimo appuntamento con la rassegna “Tutti insieme a... teatro”.
Alle 14, di fronte alla scuola media
di Pieve, si ritrovano i partecipanti alla passeggiata guidata
da Gianni Marciano da Solighetto al
Monte Cisa. L’iniziativa è inserita
nelle attività per il tempo libero dell’Università Adulti di Pieve di Soligo.
Da oggi al Molinetto della
Croda di Refrontolo mostra collettiva di Luciano Longo, Giusy Menoncello e Susan Adams Nickerson.
DOMENICA 23
Ultima escursione primaverile con Legambiente di Sernaglia. Partenza alle 14 dal Molinetto della Croda per la valle del
torrente Rosada, il lavatoio pubblico di Rolle, l’antica fornace, Zuel di
Qua, Piai, Costa di Là, valle del torrente Lierza e ritorno Molinetto. Durata: tre ore più le soste. Da non
perdere.
DOMENICA 30
La cantina Perlage di Soligo (via Cal
del Muner, 16), in occasione di “Cantine Aperte 2004”, organizza un incontro con lo scrittore Ulderico
Bernardi che presenta il suo ultimo libro “La festa delle vigne” (alle 17.45). Inoltre per tutta la giornata sono esposte opere di pittura
e scultura di sette artisti locali.
Domenica 23 maggio 2004
PIEVE
Il 29 la finale
del concorso
canoro
per bambini
D
omenica 29 maggio alle 20.45 al teatro Careni serata finale del
terzo concorso canoro
“Città di Pieve di Soligo”
per bambini delle scuole elementari del Quartier del
Piave e della Vallata promosso da Pro loco e gruppo Flic Floc. Questi i finalisti: Anna Gabrel (Miane),
Francesca Costella (Pieve), Nicol Soldan (Miane),
Jessica Campodall’Orto
(Pieve), Stefania Chiappinotto (Pieve), Martina Collodo (Farra), Jessica Buso
(Miane), Serena De Osti
(Pieve), Sara De Nardo
(Pieve), Valentina Bottega
(Pieve), Simone Bortolin
(Farra), Nicola Bigolin
(Farra), Valentina Parisi
(Moriago), Miriam Giacomin (Pieve), Federica Balliana (Sernaglia).
Prevendita
biglietti
presso l’ufficio del Consorzio Pro Loco di Pieve di
Soligo (tel 0438.980699). Il
primo classificato vincerà
un weekend a Disneyland
Paris con mamma e papà.
31
QUALCHE PENSIERO
SULLA CATECHESI...
Al termine dell’anno pastorale la parrocchia di Colbertaldo
ha tirato le somme sull’attività catechistica. Ne sono nate delle
riflessioni che proponiamo ai lettori de L’Azione.
V
ogliamo partire da ciò che di valido ci ha riservato l’attività catechistica di un anno. Un buon 30 per cento
dei 64 ragazzi (prima elementare-terza media) si è distinto per
assiduità, impegno, serietà e partecipazione. La loro costante
presenza all’eucaristia domenicale, il servizio e l’attenzione alla vita della comunità sono stati i segni tangibili dell’aver capito cosa significhi la catechesi e quale sia il suo vero scopo.
Alle loro spalle c’è una famiglia consapevole del ruolo che le
compete in campo formativo umano e cristiano. Famiglie che
non dicono “fai-vai” ma “andiamo-facciamo”. Questa è la faccia della medaglia che paragoniamo al “piccolo gregge”, al
“po’ di lievito” al “lucignolo” del Vangelo.
E l’altra faccia della medaglia? Bambini e ragazzi che hanno alle spalle genitori che vogliono essere “accontentati” più
che essere “evangelizzati”, che “subiscono” incontri, riunioni
e proposte, in vista del sacramento da ricevere e non di una
fede da vivere e da testimoniare. Dalla verifica emerge una riflessione fondamentale: urge riproporre un cammino che ripercorra le tappe del catecumenato della Chiesa dei primi tempi, mettendo al centro la Parola di Dio, per ricordare che i sacramenti non sono né un obbligo né un diritto, ma un dono e
una scelta, non “una tradizione” che si stacca dalla vita e dai
comportamenti della quotidianità. O i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana – Battesimo, Cresima, Eucaristia – ritornano ad essere riproposti secondo i criteri della prima comunità
cristiana, o si continuerà ad assistere all’esodo del dopo Cresima e del dopo catechesi prematrimoniale. Non si tratta di mettere in questione l’efficacia intrinseca della grazia di Dio, bensì di dissodare e responsabilizzare il “terreno” che la accoglie
come semente. Terreno che spesso continua ad essere spinoso
e sassoso. Soltanto una comunità in costante stato di missione, sia pure numericamente ridotta, potrà essere in grado di
catechizzare-evangelizzare nello e con lo spirito di Gesù.
Don Antonio Moretto
e catechisti della parrocchia di Colbertaldo
FADALTO PETROLI srl
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Fadalto di Vittorio Veneto (TV)
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32
APPUNTAMENTI RELIGIOSI E CONVIVIALI
MdG, festa
della comunità
U
na festa di due
settimane che
racchiude in sé
un anno intero. Così la sagra della parrocchia di Santa Maria delle Grazie e del
quartiere Monticella è descritta sia dal parroco don
Giacomo Gava che dal principale referente dell’organizzazione, Adriano Tommasi. Per don Gava, infatti, «la festa che celebriamo
in questi giorni conclude
l’anno pastorale, con momenti di svago e celebrazioni liturgiche dedicate ai
vari settori della comunità.
Domenica scorsa, ad esempio, abbiamo ricordato e festeggiato le mamme
e i bambini, con il concerto del Piccolo Coro MdG.
Questa domenica, 23 maggio, ricordiamo invece gli
anniversari di matrimonio,
un momento di gioia ma
che ci vuole anche ricordare lo “stato di salute” del
matrimonio al giorno d’og-
gi: siamo preoccupati perché tante coppie, oggi, scelgono la convivenza, forse
considerando inutile il rito
dell’unione davanti a Dio
che è invece un momento
di autentico incontro con il
Signore». Alla Messa, in
programma alle 11.30, seguirà il pranzo sotto il tendone allestito nell’area parrocchiale di via Martiri Cecoslovacchi.
Ma altre ricorrenze
stanno rendendo veramente “comunitaria” la festa parrocchiale di fine
maggio: «Abbiamo ricordato nei giorni scorsi i non-
COLLEGIO IMMACOLATA:
Processione di Maria Ausiliatrice
P
er le vie della città, per festeggiare Maria Ausiliatrice. È la proposta del collegio Immacolata di Conegliano per lunedì 24
maggio. Il programma della serata prevede alle 20.30 il ritrovo nel cortile del collegio (animazione della corale della parrocchia Immacolata di Lourdes) e alle 20.45 la solenne processione con fiaccolata presieduta da monsignor Giuseppe Zenti. Il rosario è animato dall’associazione ex allievi.
Coloro che non
possono partecipare
alla celebrazione potranno seguirla sulle
frequenze di Radio
Conegliano (Conegliano FM 90.600 e
Vittorio Veneto FM
96.300).
VENERDÌ 21
Anche in questo fine settimana
comunità parrocchiali di Madonna delle Grazie e Santi Martino e Rosa in festa. I dettagli
in altra parte del giornale.
Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia
del Dr. Losego, in via Cavallotti
11.
SABATO 22
Dalle 14.30 alle 18.30, al parco dei Ciliegi a Campolongo,
l’amministrazione comunale presenta “Pitturasogni”, laboratori
per attività espressive e manuali
con cantastorie per bambini e
famiglie. Ingresso libero.
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 23 maggio 2004
A
ni, gli anziani, i malati con
l’unzione degli infermi. E
concluderemo poi la festa,
domenica 30 maggio alle
22, con un grande spettacolo pirotecnico non fine a
sé stesso ma espressione
di gioia di una comunità in
festa».
C’è poi, a fianco delle liturgie (da ricordare anche
la Messa solenne del 30 alle 10.30 con la processione
per le vie del quartiere, con
la presenza di don Tarcisio
Bolzan, e quella di domenica 23 alle 19 in ricordo di
Dario Pavan), il momento
della festa più “popolare”,
seguito della recente
assemblea generale dei soci e a seguito della successiva riunione del
consiglio direttivo
sezionale eletto,
sono stati assegnati gli incarichi
istituzionali: Alberto Oliana presidente, Diego Della
Giustina vice presidente, Graziano
Zanusso segretario tesoriere, Giovanni Casagrande,
Lorenzo Donadi,
Rino Dario, Duilio
Farina, Francesco
La Grassa, Andrea
Da oggi e fino a mercoledì 26,
al Foyer dell’auditorium Dina
Orsi, si può visitare la mostra
dei lavori realizzati dai corsisti
dell’Università degli adulti e degli anziani, con orario 16-19. Ingresso libero.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, il “Piazzollando Trio”, composto da Marco Milelli, Gianni
Fassetta e Antonio Galligioni, si
esibisce in concerto. A cura di
Associazione per l’Istituto musicale “A. Benedetti Michelangeli”
e Amministrazione comunale. Ingresso a pagamento.
DOMENICA 23
Dalle 9 in poi, alla palestra di
CAI
Alberto
Oliana
succede
a Pizzorni
Alberto Oliana
via Antoniazzi (quartiere Lourdes) si tengono le gare di scherma nell’ambito della Coppa del
mondo di sciabola maschile a
squadre, con finali dalle 18 alle 20. A cura di Società Scherma Conegliano. Ingresso libero.
Da oggi a domenica prossima,
negli ambienti della parrocchia
Madonna delle Grazie, si tiene
“Arte in Monticella 2004”, ventiduesima collettiva artisti “dea
Montesea”. A cura di Artisti della Montesea, parrocchia Santa
Maria delle Grazie e circolo giovanile Noi.
MARTEDÌ 25
Alle 17.30, a Palazzo Sarcinelli,
per il Maggio Dantesco lo studioso di onomastica Eugenio Dal
Cin tiene una conferenza su “I
cognomi della Divina Commedia”. Ingresso libero.
quella delle grandi cene e
dei concerti e balli sotto il
tendone, che impegnano il
comitato organizzatore
(Centro giovanile MdG,
Noi, Gruppo festeggiamenti, con il patrocinio del
Comune) a partire da febbraio. La festa quest’anno
si tiene sotto un nuovo e
più grande capannone da
poco acquistato. «Il lavoro
è tanto - spiegano alcuni
organizzatori - sia in fase di
preparazione della festa
che di servizio nei giorni
della manifestazione, quando possiamo contare su 50
persone disponibili e una
quarantina fisse che lavorano ogni sera». Ma c’è riconoscenza da parte della
comunità? «Sì - rispondono
i volontari -. Lo dimostrano
i numeri: domenica scorsa
abbiamo registrato 400 coperti, l’anno scorso per la
cena a base di pesce ce ne
furono 600. E mi preme ricordare che siamo tutti volontari in senso stretto: nessuno di noi, ad esempio, fa
il cameriere di professione.
Ogni anno rimaniamo soddisfatti del risultato della
sagra, ma si può sempre
migliorare». Il tempo dei
bilanci arriverà dopo il termine dell’edizione 2004
della festa della comunità
e del quartiere, la prima
con la chiesa parrocchiale
restaurata. (LA)
Martegani, Germano Oliana, Giuseppe Perini, Luigino
Pase e Gloria Zambon
consiglieri,
Marika Freschi, Alberto Oliana, Tomaso Pizzorni e
Graziano Zanusso
delegati all’assemblea, Gian Franco
Re, Olderigi Rivaben, Giulio Schenardi revisori dei
conti.
Gli incarichi “tecnici” ai consiglieri
saranno assegnati
nel corso della
prossima riunione
del consiglio direttivo.
MERCOLEDÌ 26
Alle 15, all’auditorium Dina Orsi, inizia la cerimonia di chiusura dell’Anno accademico dell’Università degli adulti ed anziani di Conegliano, con presentazione del programma svolto e concerto. Ingresso libero.
VENERDÌ 28
Alle 17.30, a Palazzo Sarcinelli,
per il Maggio Dantesco il prof.
Carmelo Ciccia tiene una conferenza su “Episodi danteschi:
Ciacco e la corruzione di Firenze”. Ingresso libero.
Sono numerosi i giovani della
Forania di Conegliano che domani sabato parteciperanno, a
Vittorio Veneto, alla veglia diocesana di Pentecoste. Informazioni presso le singole parrocchie.
MOSTRA A SS. MARTINO E ROSA
Le ansie dell’anima
si fanno dipinti
S
ante, nei suoi ultimi
quadri, metteva sempre due soli, forse perché uno non bastava a illuminare
la sua vita sfortunata. Ora
che se n’è andato rimangono le sue coloratissime pitture, intense e suggestive,
uno dei suoi modi di comunicare preferiti. Le potete
ammirare nella palestra della parrocchia di Santi Martino e Rosa fino a domenica
23 maggio, assieme a quelle dei suoi compagni-artisti
del Centro diurno riabilitativo di Soligo: Abramo, Valerio, Cesare e Sonia. L’esposizione, il cui accesso è
gratuito, è stata organizzata
in collaborazione con l’associazione di volontariato
Raggio di Luna (120 soci, tra
cui molti imprenditori della
zona, impegnati nel reinserimento sociale del malato
psichico) e con il circolo Anspi “L. Murialdo Amici Sportivi di S. Martino”, che, come tradizione vuole, anche
quest’anno ha messo in piedi la Festa della Famiglia. La
mostra di pittura “Alfabeti
dell’Animo” dei ragazzi del
Sorprendenti
dipinti dei ragazzi
del Centro
diurno di Soligo
centro diurno gestito dall’Ulss 7, che attualmente ospita una ventina di pazienti adulti cronici, è stata inaugurata venerdì scorso.
Mancava solo Sante, morto
il giorno prima, lasciando un
gran vuoto nel cuore di chi
lo conosceva, in particolar
modo tra gli operatori della
struttura (Rossella, Lisa, Gigi, il primario della 2ª equipe psichiatrica di Vittorio
Veneto e Soligo Pierpaolo
Urbani) e tra i volontari del
Raggio di Luna. La festa a
San Martino, intanto, continua. Venerdì, sabato e domenica, il chiosco con le sue
specialità a base di pesce fritto, apre alle 18.30. Sabato 22,
alle 19, è attesa l’animazione
a opera del Ludobus di Spazio Verde Blu. (FN)
LA NOSTRA FAMIGLIA
CERCA VOLONTARI
V
i piacerebbe dedicare un po’ del vostro tempo libero alle persone meno fortunate?
L’associazione di volontariato “Don Luigi Monza”
potrebbe aiutar vi a realizzare il vostro sogno,
proponendovi un’esperienza di servizio presso
i centri “La nostra famiglia”. Per passare del tempo libero regalando un po’
di felicità o semplicemente un sorriso ai bambini e
ragazzi disabili o con disagi sociali, attraverso l’animazione dell’attività educativa e ricreativa.
Puoi scegliere se partecipare durante tutto
l’anno, oppure da giugno
a settembre, in tanti turni
di 15 giorni consecutivi
(anche con la possibilità
di residenza). Per iscriversi presentarsi mercoledì 2 giugno alle 15. Per
qualsiasi informazione rivolgersi all’associazione
"La Nostra Famiglia" via
Costa Alta 37 Conegliano
tel. 0438.4141 (chiedere
di Pierina o Monica), fax
0438.41010, oppure visitare il sito internet
www.lanostrafamiglia.it.
(NB)
Consacrazione al
Cuore Immacolato
di Maria
L’Itis Galilei vince i
Giochi Studenteschi
regionali
L
a parrocchia di Santi
Martino e Rosa di
Conegliano organizza tre incontri di preparazione, per i
sabato 29 maggio, 5 e 12 giugno, a partire dalle 15 sempre nella chiesa di San Martino, in vista della consacrazione al Cuore Immacolato
di Maria. La celebrazione
solenne avrà luogo sabato
19 giugno alle 15, con Rosario, Messa, esposizione del
Santissimo e benedizione.
La consacrazione e gli incontri sono presieduti da un
sacerdote dell’ordine di san
Luigi Maria Grignon di
Montfort.
Per informazioni telefonare allo 0438.22265.
L’
Itis Galilei di Conegliano (allievi) ha
vinto la fase regionale dei
Giochi Sportivi Studenteschi di atletica su pista per
le scuole di 2° grado. Oltre
500 atleti, provenienti da tutto il Veneto, hanno fatto passerella allo stadio comunale di Conegliano. La classifica finale, stilata in base ai
piazzamenti degli atleti nelle varie discipline, ha visto
imporsi l’Itis Galilei davanti all’Itis Rossi di Vicenza e
al Liceo Galilei di Belluno.
La migliore prestazione
individuale del Galilei si deve allo studente Bojic, secondo classificato nei mille
metri.
e
L’AZiON
Conegliano
SONO I MEDICI ZAMPERONI E PALUGAN
Due coneglianesi
a Esmeraldas
S
aranno
anche
“pensionati”, come ufficialmente
risultano dopo tanti anni di
lavoro rispettivamente come ortopedico e anestesista all’ospedale di Conegliano, ma i medici coneglianesi Alberto Zamperoni e Giuseppe Palugan
quando parlano delle loro
esperienze di volontariato
con l’Ovci-La Nostra Famiglia sembrano davvero
due ventenni che sprizzano energie da tutti i pori. I
due hanno raccontato ad
amici e giornalisti la loro
più recente esperienza dopo quelle dei decenni scorsi in Sudan e Cina. Dal 18
aprile al 2 maggio scorsi,
infatti, Zamperoni e Palugan hanno prestato servizio volontario ad Esmeraldas, località sulla costa dell’Oceano Pacifico in Ecuador dove sorge il centro
“Tolita” realizzato da “Nuestra Familia”, che ha in carico decine di persone con
disabilità motorie che in
parte hanno bisogno di
sottoporsi ad interventi
chirurgici. Lì i due “pensionati” hanno lavorato
fianco a fianco con i medici locali, che hanno aiutato e istruito e dai quali han-
(da sinistra) Alberto Zamperoni e Giuseppe Palugan
no avuto un importante
aiuto. «Il concetto è di collaborare con i medici locali
perché acquisiscano quello che a loro può servire –
ha detto Zamperoni – in
pratica vanno aiutati ad acquisire mezzi perché poi li
sviluppino là». «La formazione in loco permette di
capire che anche lì (a Esmeraldas, come a Juba in
Sudan, come in Cina) si
possono risolvere i problemi. Si può far capire
che anche lì può esserci una sala operatoria, che anche lì si possono operare i
pazienti in condizioni di igiene migliori di quelle esistenti – ha sottolineato
Palugan – e anche che non
occorrono apparecchiature sofisticate e difficilissime da mantenere in quelle zone, ma che con appa-
recchi semplici si possono
raggiungere risultati importanti. Non è giusto che
noi partiamo dall’Italia con
container dove mettiamo
l’apparecchio per l’anestesia all’avanguardia, i farmaci più sofisticati, i nostri
Domenica 23 maggio 2004
infermieri, ci piazziamo là,
apriamo i container, facciamo i nostri interventi e
poi partiamo. Che segnale
daremmo comportandoci
così? Il peggiore possibile». Ancora Zamperoni: «A
Esmeraldas abbiamo fatto
quattro sedute operatorie.
In lista c’erano una trentina di bambini da vedere
(sui quasi 200 seguiti al
“Tolita”, ndr), di cui nove
operati». Palugan: «Arrivati lì abbiamo incontrato
degli imprevisti, ma abbiamo avuto un aiuto determinante dai medici locali. Abbiamo conosciuto
sia il pediatra de La Nostra
Famiglia che ci ha a sua
volta fatto conoscere un anestesista, così dopo siamo riusciti anche a trovare i materiali che ci servivano. Tutti i medici che ci
hanno aiutato sono venuti
in sala operatoria e hanno
sempre collaborato con
noi. Questo è stato un
buon segnale: se ci sarà uno sviluppo futuro in loco,
questo sarà stato un gradino fondamentale».
Luca Anzanello
Oltre mille persone
a CastelBrando per don Spoladore
I
l progetto Esmeraldas ha avuto un’importante
“vetrina” sabato 15 maggio a CastelBrando di Cison, dove il cantautore padovano don Paolo Spoladore ha tenuto un concerto ad offerta libera a cui hanno partecipato oltre mille persone. Tutto questo per
raccogliere fondi per sostenere borse di studio, medicinali, trasporti e alimenti a favore dei bambini di Esmeraldas. In vista del concerto, il “Gruppo Esmeraldas” dell’Ovci-La Nostra Famiglia ha contattato una
sessantina di gruppi giovanili della Sinistra Piave illustrando lo spirito delle esperienze portate avanti dall’Ovci. E in questi giorni stanno arrivando nuove richieste di informazione e proposte di collaborazione.
33
PER LA POLITICA URBANISTICA
Maniero, le minoranze
chiedono le dimissioni
“L
’assessore Alberto Maniero si dimetta”. Lo chiedono con una mozione unitaria presentata la scorsa settimana
nel municipio di Conegliano i 9 consiglieri comunali di opposizione del Centrosinistra e della Sinistra.
Il documento di forte critica delle scelte urbanistiche dell’amministrazione
Zambon è stato proposto
dalla Margherita (Gabriella Chiellino, Giacinto
Borsoi, Alberto Colmagro,
Michele Billa) e sottoscritto anche da Piero Patelli (Sinistra unita), Carlo
Feltre (Altra Conegliano),
Mario Botteon (Gruppo
misto), Edoardo Rina (Lista Di Pietro-Italia dei Valori), Vittorio Zanardo
(Rc). Maniero, assessore
all’urbanistica, è individuato quale “responsabile
politico dello scempio in
atto che investe l’arco collinare” e “inadeguato a ricoprire il ruolo a lui assegnato. Il Piano regolatore
ha al suo interno oltre 1
milione 400 mila metri cubi, quindi una più che massiccia edificabilità – si legge nella mozione – ben 149
rustici, ancorché dispersi
fra le colline e in aperta
campagna, vengono convertiti in residenziali; i 14
borghi rurali del primo
piano preliminare con questo Prg sono diventati 20;
Alberto Maniero
molti lotti sono stati concessi accogliendo le osservazioni, vedi Monticella, Ogliano, Scomigo, Costa…; migliaia di metri cubi sono stati concessi a
Collalbrigo in località Costabella con un emendamento presentato all’ultimo minuto dalla maggioranza di allora, nel luglio
2001, in sede di discussione delle osservazioni”. Insomma, per le minoranze
consiliari (Lega esclusa) la
misura è colma: le indicazioni di salvaguardia ambientale contenute nel Prg
non sono state seguite. Sviluppo urbano nel rispetto
degli equilibri ambientali,
anche estetici, è un’esigenza diffusa anche tra
molti cittadini di Conegliano: lo testimoniano le
recenti mobilitazioni (raccolte di firme, appelli, perizie geologiche) contro le
nuove lottizzazioni di Collalbrigo e Monticella.
Dopo
la rivoluzione
del silenzio,
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Inoltre solo da noi
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PROVATE LA DIFFERENZA
e
L’AZiON
A
l palaingresso della Fiera di Godega
Sant’Urbano, domenica
scorsa, 16 maggio, si è tenuta una rassegna monotematica sui “vini autoctoni” del Nord-Est.
Una sfida, questa che
stanno affrontando i vini
nostrani, al fenomeno
della “globalizzazione”
dei principali vitigni di
Francia e Italia, che ormai sono coltivati in quasi ogni parte della terra
che si presti alla coltivazione della vite.
A maggior ragione,
Coneglianese
A GODEGA SANT’URBANO
Sfilati in passerella
i “vini autoctoni”
dunque, l’appuntamento
di Godega ha avuto un significato particolare. E
chiaramente condiviso.
Presenti, fra gli altri,
Rabosi Piave, Verdisi,
Marzemini (“Refrontolo
passito”), “Piculit Neri”,
“Forgiarin”, “Schiaglin”,
Schioppettino, Franconia, “Grapariol” (di cui
diremo prossimamente su l’Atlante dei sapori), Marzemina bianca e
gli Incroci Manzoni: 2.15
(rosso), 6.0.13 (bianco)
e 13.0.25 (rosato). Con
quest’ultimo, Casa Roma
LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE FIOROT
Informazione e prevenzione sono
i cardini della presenza a scuola
S
i avvia a conclusione l’esperienza che
1025 studenti hanno vissuto quest’anno scolastico grazie alla proposta dell’associazione Lotta contro i
tumori Renzo e Pia Fiorot e
al progetto “Vivere bene, vivere sani, dai modelli ai comportamenti: imparare a scegliere in autonomia”. Ben 55
le classi appartenenti a 28 istituti scolastici a prendervi
parte. Oltre all’associazione
sanfiorese, il progetto ha visto all’opera la cooperativa
Spazio Verdeblù e la Cea Legambiente. «Come associazione – spiega il presidente
Silvano Fiorot (nella foto) –
crediamo molto nella validità
di questo tipo di proposte. Si
tratta di un investimento di
formazione e informazione
F
rivolto ai ragazzi in modo tale che rimanga loro impressa l’esperienza vissuta. Il nostro obiettivo è infatti quello
di informare e di prevenire».
Il progetto educativo, di
durata triennale, era stato avviato lo scorso anno scolastico con la partecipazione
di 506 alunni di scuole elementari e medie. Alla base di
tutto, e grazie anche alla collaborazione degli insegnanti, c’è l’intento di dare gli
strumenti necessari all’apprendimento di determinate abitudini, quali il non fumare, il rispetto dell’ambiente, la razionalizzazione
delle risorse e il risparmio energetico. “Pubblicità e salute” e “Il risparmio energetico – comportamenti consapevoli” sono stati i temi
VISNÀ
inalmente in parrocchia
a Visnà ritorna
il Grest, organizzato dagli animatori in collaborazione
con l’Acr parrocchiale. Quest’anno il tema sarà “Francesco, la strada verso la libertà”.
Insieme animatori e ragazzi scopriremo la vita di
questo santo frate, sempre
molto attuale e vicina ai nostri
giorni. Impareremo a conoscere la storia del Medioevo,
il rapporto e il comportamento che si deve tenere con
la natura che ci circonda... ma
anche i rapporti che dobbiamo avere fra di noi.
Il Grest si svolgerà dal 21
giugno al 3 luglio, dalle 14.30
alle 18.30, nei locali della parrocchia, per tutti i ragazzi dalla prima elementare frequentata alla seconda media
frequentata. Il pomeriggio
prevede: arrivi, presentazione della giornata, attività varie, break, giochi a volontà e
saluto conclusivo.
Dal lunedì al venerdì, i ragazzi avranno la possibilità di
svolgere varie attività manuali e non solo.
Ecco alcuni esempi: lavo-
retti con il legno, con il
traforo, con la
stoffa, con i fili di rame, con
la cartapesta,
aerei, pasta e
sale, attività
teatrali, e tante altre novità.
Quindi ragazzi, accorrete
in tanti, per passare un pomeriggio divertente e pieno
di novità, scoprendo di giorno in giorno tanti fatti eccezionali che ci circondano, con
l’aiuto del nostro amico
Francesco.
Finalmente ritorna
in parrocchia il
Grest, bella e
utile tradizione
sviluppati da chi nel 20032004 ha aderito per la prima
volta al progetto. Per gli altri, i due percorsi formativi
messi in campo erano “Uomo e albero” e
“Pubblicità e salute secondo livello”. Così, tra lezioni effettuate a
scuola e uscite sul
territorio, bambini e ragazzi hanno
potuto scoprire
l’importanza e le
funzioni degli alberi e di conseguenza sono
stati stimolati ad adottare
comportamenti finalizzati a
conservare le risorse forestali esistenti e ad incentivare la piantumazione di essenze arboree. Per chi si occupava di pubblicità invece
C
ostantemente in
attività, il gruppo
giovani della parrocchia
di Tezze di Piave prosegue il suo cammino che
unisce la formazione all’organizzazione di momenti ricreativi e di aggregazione. Composto
da circa trenta persone
tra i 17 e i 24 anni, il
gruppo si riunisce ogni
lunedì per approfondire,
con l’apporto di diversi
relatori, le tematiche inerenti la fede, il senso
della vita, i problemi dei
giovani, il loro ruolo nel-
di San Polo
di Piave fa una rara, piacevolissima
versione
“spumante
dolce” di 11
gradi, dal
colore rosato con riflessi violacei, di
bouquet con
ricordi di mandarino, arancia e rosa passita, e di
sapore leggero, armonicamente dolce, gradevolmente acidulo. Va servito a 10-12° C. (MS)
sono state avviate attività di
analisi di spot televisivi e radiofonici, giochi, laboratori
sperimentali e tecniche di animazione. Il tutto per sviluppare la consapevolezza di
sé, l’autostima, la costruzione di relazioni significative,
in modo tale da far riconoscere l’influenza della pubblicità sugli atteggiamenti
delle persone e di conseguenza far sviluppare un
senso critico verso i messaggi pubblicitari.
Il 22 maggio è
prevista, in campo fiera a Santa
Lucia di Piave, la
cerimonia di premiazione del concorso.
Il programma
prevede alle 9 l’arrivo delle classi, il saluto del
presidente Silvano Fiorot e
degli ospiti; alle 9.30 la mostra dei lavori in concorso e
premiazione; alle 11 rinfresco e alle 12 il rientro degli
alunni a scuola.
Gerda De Nardi
TEZZE
Prosegue intensa
la multiforme
attività del Gruppo
giovani parrocchiale
la Chiesa e in particolare
all’interno della comunità
cristiana.
Oltre a ciò il gruppo,
guidato da Marco Trevisan e Silvia Bressan con
l’aiuto del parroco don
Antonio, si impegna in va-
Domenica 23 maggio 2004
35
CONFRATERNITA RABOSO PIAVE
U
na giornata davvero riuscita, domenica scorsa 16 maggio, per
la Confraternita Raboso Piave che per presentare la bottiglia
della selezione 2004 è sbarcata in laguna.
Un nutrito e scelto pubblico ha partecipato all’iniziativa, tenutasi
nelle sale dell’hotel “Amadeus” a Cannaregio. È intervenuto Sergio Grasso, antropologo alimentare, giornalista e conduttore televisivo, il quale ha rilevato – tra l’altro – che «è questo il momento di dare slancio al Raboso Piave, una delle eminenze meno conosciute della Cantina trevigiana. Non serve inventar nulla sulla sua storia, antica di
mezzo millennio, e di almeno venti secoli per storia non scritta...».
Momento simpatico al pranzo: la Confraternita ha stretto ufficialmente gemellaggio con la suseganese Congrega dei radici e fasoi, suggellato da un caloroso abbraccio tra i rispettivi responsabili, Mario
Barbieri e Antonio Roccon.
IL 24 E 25 A SAN VENDEMIANO
Passa il Giro d’Italia,
occhio alle strade...
L
unedì 24 maggio a
San Vendemiano
arriva la 15ª tappa
dell’87º Giro d’Italia di ciclismo. E martedì 25 da
qui partirà la 16ª. Grande attesa, euforia degli
appassionati alle stelle.
E qualche, ovvia precauzione per garantire
che tutto fili liscio.
Ed ecco che scende in
campo l’Amministrazione comunale, che ha adottato una serie di misure riguardo alla viabilità.
In sintesi: divieto di
sosta per tutti i veicoli,
fino alle 17 del 25, o comunque fino a cessate esigenze, lungo le vie: degli Alpini, della Serenis-
rie iniziative tra cui la raccolta di generi alimentari per il Mato Grosso, l’animazione delle cerimonie eucaristiche e della
Via Crucis nei momenti
forti dell’anno liturgico.
In futuro ci sono molte altre iniziative in cantiere, come ad esempio
l’organizzazione dei tornei estivi. Altre idee verranno sviluppate in vista
della festa del patrono.
Infine è prevista una
gita a Gardaland per tutti i giovani della comunità.
sima (a partire dalle 20
del giorno 23), De Gasperi (compresi i controviali), dello Sport (a
partire dalle 6 del giorno
24), Manzoni, San Marco.
Sulle medesime vie
divieto di circolazione
per tutti i veicoli dalle 6
del 24 alle 17 del 25 maggio. Solo ai residenti sarà
consentito accedere e uscire dalle proprietà, fin
quando possibile.
Divieto di sosta inoltre – spiega una nota del
municipio – su viale Europa alle 18 del giorno
24 e dalle 9 alle 12 del
giorno 25.
È inoltre fatto divieto
di sosta lungo tutte le altre vie comprese nel circuito cittadino del giorno 24, cioè le vie: Italia,
San Pio X, Resistenza, Liberazione, Ungheresca,
piazza Cosniga, dalle 14
fino al termine della tappa.
Il personale addetto al
ser vizio di vigilanza e
viabilità – spiega ancora
l’ordinanza comunale –
potrà adottare ulteriori
provvedimenti per situazioni contingenti di pericolo che venissero a
crearsi o in relazione a
disposizioni impartite
dall’autorità di pubblica
sicurezza.
C’È IL TEATRO DIALETTALE LE “FRECCE TRICOLORI” IN DISTILLERIA
A SANTA LUCIA DI PIAVE!
ccoli: la pattuglia
E
L
e famiglie che ospitano durante le vacanze estive
bambini provenienti dalla zona contaminata dal disastro nucleare di Cernobyl, in Bielorussia, hanno organizzato per sabato 22 maggio (alle 20.30) nella sala parrocchiale di Santa Lucia di Piave una brillante serata teatrale in dialetto veneto dal titolo “Quel fiol d’un can d’un
gato” presentato dalla compagnia “La Caneva” di Motta
di Livenza.
La manifestazione è organizzata al fine di reperire
fondi per far arrivare in Italia bambini portatori di handicap che saranno ospitati in una colonia a Caorle; pertanto si conta vivamente sulla presenza massiccia di spettatori.
Ingresso libero.
delle Frecce Tricolori dell’Aeronautica
Militare ha fatto visita alla distilleria Maschio di
Gaiarine.
E scendendo sulla terra, lasciando la cloche e
togliendosi gli occhialoni
e la mimetica, si sono deliziati nella nobile arte della distillazione, destreggiandosi tra gli alambicchi: a loro era stata riservata una speciale distillazione di Prime Arance, acquavite d’arancia. (TB)
36
AL CONSORZIO DEL MOBILE LIVENZA
“Svolta ambientalista”,
una grossa opportunità
P
roseguono gli sforzi
del Consorzio del
mobile Livenza per ottenere il riconoscimento di certificazione ambientale su
scala distrettuale. «Tra i
principi fondamentali che
hanno ispirato la costituzione del Consorzio del
mobile Livenza vi è l’impegno per il miglioramento
delle condizioni ambientali. Il rispetto della natura e
della salute dei cittadini costituisce un principio irrinunciabile che il Consorzio
intende tutelare concretamente attraverso specifiche iniziative. Il Consorzio
del mobile Livenza ha perciò deliberato di avviare il
percorso che porta alla registrazione secondo il regolamento europeo Emas»
hanno spiegato alla sede di
Brugnera.
«Si tratta di un sistema
di ecogestione e controllo,
al quale possono aderire
volontariamente le organizzazioni e le aziende, per
la valutazione e il miglioramento dell’efficienza ambientale delle attività svolte. Il Consorzio del mobile
si è impegnato a introdurre e promuovere una pianificazione ambientale per
l’ottimizzazione dell’uso
delle risorse naturali, la riduzione dell’inquinamento
e il miglioramento della
qualità di vita e dell’ambiente. Il Consorzio auspica che il suo esempio possa incentivare tutte le imprese presenti sul territorio del Distretto, creando
un processo a cascata che
porti a benefici per tutta la
comunità del Livenza.
«L’applicazione del regolamento Emas presenta
caratteristiche di assoluta
originalità rispetto ad altre
iniziative analoghe. Infatti,
è la prima volta in Italia che
la richiesta di certificazione
non proviene da una singola azienda, ma da un organismo che rappresenta
soggetti pubblici (Provincia, Comuni e Camera di
commercio) e imprese private. Si tratta di un progetto pilota nazionale che potrà essere usato in futuro
come esempio per altre situazioni nazionali».
L’accordo prevede la
realizzazione di una sperimentazione finalizzata alla
registrazione Emas del Distretto del mobile, la registrazione individuale di dieci imprese operanti nel settore e di un comune campione del territorio distrettuale (è stato scelto Pasiano di Pordenone), nonché
alla promozione dell’adozione di sistemi di gestione ambientale orientati al
ELETTRODOTTO, PASSA LA “VIA”
N
uovo colpo di scena sulla questione
dell’elettrodotto Cordignano-Sesto al Reghena.
La Giunta regionale
del Friuli Venezia Giulia,
infatti, a sorpresa ha approvato la Valutazione
d’impatto ambientale relativa al progetto di linea
elettrica a 132 mila volt,
che l’Enel ha previsto attraversare i territori comunali di Cordignano,
Orsago, Gaiarine, Brugnera, Prata, Pasiano,
Pravisdomini, Azzano Decimo, Chions e Sesto al
Reghena. La decisione ha
stupito le associazioni ambientaliste, i comitati cittadini e le amministrazioni comunali dal momento
che l’assessore regionale
alle attività produttive Augusto Antonucci nei mesi
scorsi, a più riprese e pubblicamente, aveva garantito che non si sarebbe
più parlato di elettrodotto
prima dell’approvazione
del Piano energetico regionale. L’assessore regionale
all’Ambiente
Gianfranco Moretton ha
invece portato in giunta il
Via per l’approvazione del
progetto il cui iter, secondo Moretton, si concluderà entro l’estate e
prima del Piano energetico regionale. È montata
immediatamente la vibrata protesta fra quanti sono contrari alla realizzazione dell’elettrodotto. I
comitati cittadini, sorti
negli anni a Brugnera,
Chions e Pasiano hanno
preannunciato battaglia
legale con ricorso al Tar,
gridando alla truffa. «È incredibile. Siamo di fronte
C
ompie 45 anni la sezione Avis comunale di Prata. La ricorrenza viene festeggiata, unitamente al
25º di fondazione dell’Aido
comunale e all’8º dell’Admo,
con una serie di iniziative
che proseguiranno a giugno
e in autunno. Le celebrazioni ufficiali si aprono venerdì
21 maggio con il convegno
medico sul tema “Dalla dialisi al trapianto, un percorso
di vita” organizzato al teatro
Pileo dall’Associazione provinciale pordenonese emodializzati, trapiantati e nefropatici. Sabato 22 in piazza
municipio verrà effettuata la
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 23 maggio 2004
al mancato rispetto della
parola data. È un vero colpo di mano da parte della
Giunta regionale» si sono
espressi i comitati. Molto
dura è stata anche la reazione dell’associazione
Vas: «È passata in Regione una cosa vergognosa.
Vale la pena che il Friuli
Venezia Giulia sia una regione a statuto speciale
quando fa scelte contro la
gente e la propria terra?».
PRATA
Manifestazioni e
simposi medici
per celebrare
il 45º dell’Avis
plasmaferesi collettiva mentre in municipio alle 9.30 aprirà la mostra “Il dono” con
i disegni dei ragazzi delle
classi elementari di Prata.
Domenica 23, il clou delle
manifestazioni: alle 9 in piazza del municipio saranno
presentate le cartoline stori-
prodotto nelle imprese ambientalmente più avanzate.
La sterzata ambientalista, i
cui effetti positivi ricadranno su tutto il territorio sul
quale si estende il distretto
del mobile Livenza, è stata
dettata da motivazioni di
natura
essenzialmente
commerciale. In un’epoca
di concorrenza serrata sui
mercati
internazionali,
mentre la tecnica viene facilmente imitata e riprodotta, la differenza
la fa sempre di
più la qualità del prodotto. E nel “pacchetto qualità” uno degli ingredienti maggiormente ricercati è la certificazione
ambientale. Fra i Paesi della Comunità europea la
Germania ha dettato la strada della certificazione ambientale, come ben sanno
le aziende della zona del
mobile che perseguono
traffici commerciali con
partner tedeschi. Nonostante il periodo non sia dei
più floridi, l’Alto Livenza
continua ad affascinare gli
operatori economici e le istituzioni estere. In settimana, infatti, ha visitato
l’Alto Livenza una delegazione, mista istituzionale-economica, della Lettonia.
La rappresentanza baltica
ha dapprima visitato lo
show room e il reparto produttivo di una grossa azienda del settore del mobile, quindi, nel corso di una colazione di lavoro a
Portobuffolè, ha incontrato l’associazione Civiltà Altolivenza per un approfondimento della conoscenza
storica del territorio.
Giacinto Bevilacqua
A
mmonta a 4 milioni 26 mila 693
euro l’avanzo di amministrazione del 2003 inserito all’interno del
conto consuntivo preso
in esame dal consiglio
provinciale di Pordenone nel corso della seduta del 14 maggio.
Tra i principali aspetti del documento contabile, approvato con 16
voti favorevoli e uno
contrario, c’è un decremento dell’autonomia finanziaria dell’ente. A
determinare questo ri-
che e l’annullo postale sul
45º dell’Avis, quindi nella
parrocchiale sarà celebrata
la messa; alle 11 al teatro Pileo si terrà la cerimonia ufficiale con la premiazione dei
donatori benemeriti; seguirà
il pranzo sociale alla Casa famiglia di Ghirano. Sabato 29
maggio, infine, al teatro Pileo alle 14.30 si terrà il convegno medico sul tema “Il
nostro sangue, dono ancora
prezioso. La donazione di
sangue in Friuli Venezia Giulia: la raccolta, il fabbisogno,
la sicurezza, l’autosufficienza” a cura dell’Avis regionale Friuli Venezia Giulia.
ELEZIONI DEL 12-13 GIUGNO
Tutti i candidati
per la Provincia
I
l 12 e 13 giugno, con eventuale ballottaggio
due settimane dopo, la Destra Tagliamento è chiamata a rinnovare il consiglio
provinciale. Sono state ammesse 14 liste a sostegno di
sei candidati alla carica di
presidente della Provincia.
Ha annunciato ricorso il
candidato Michelangelo Agrusti, sostenuto dalle liste
“Rinascita pordenonese” e
“Pri - Liberal Sgarbi”, escluso per irregolarità ravvisate dal Tribunale. La corsa alla Provincia, pertanto,
è riservata a Elio De Anna
(appoggiato da Forza Italia,
Alleanza Nazionale e Udc),
Alessandro Gilleri (Socialisti uniti per Pordenone),
Sergio Zaia (Democratici di
sinistra, Margherita, Socialisti democratici italiani, Cittadini per la pace, Cittadini
per il presidente, Società civile Di Pietro-Occhetto,
Pensionati), Edouard Ballaman (Lega Nord), Mario
Puiatti (Convergenza per
Puiatti) e Vitto Claut (Lista
consumatori). Questo è l’elenco dei candidati a consigliere per i collegi diocesani. Brugnera: Antonio Consorti (Fi), Michele Basso
(An), Pierluigi De Nardi
(Udc), Cavaliere Boer (Socialisti uniti per Pordenone), Denis Simeoni (Ds),
Franco Segatto (Margherita), Bruno Manfè (Sdi),
Paolo Ceccato (Cittadini per
la pace), Laura Moroni (Cittadini per il presidente), Debora Russo (Di Pietro-Occhetto), Elisabetta Bonea
(Pensionati), Martina Corazza (Lega Nord), Stefano
Carnelos (Puiatti), Mario
Delle Vedove (Consumatori). Caneva: Paolo Lucchese
(Fi), Placido Fundarò (An),
Roberto Paludetti (Udc),
Pietro Segat (Socialisti uniti per Pn), Renato Mirto
Monte (Ds), Pierangelo
Zorzetto (Margherita), Sandro Angelo Mella (Sdi), Stefano Luppolo (Cittadini per
la pace), Giorgio Siro Carniello (Cittadini per il presidente), Evio Bonas (Di Pietro-Occhetto), Bruno Majcan (Pensionati), Fulvio Follegot (Lega Nord), Gianni
Chiaradia (Puiatti), Patrizia
Tonello (Consumatori). Sacile: Antonio Sartori di Borgoricco (Fi), Loris Monai
(An), Ezio Casagrande
(Udc), Pietro Segat (Socialisti uniti per Pordenone),
Franco Igne (Ds), Daniela
Pillon (Margherita), Bruno
Manfè (Sdi), Francesca
Trinco (Cittadini per la pace), Giorgio Siro Carniello
(Cittadini per Sacile), Giuseppe Pignat (Di Pietro-Occhetto), Gianfranco Miatello (Pensionati), Claudio Salvador (Lega Nord), Anat Hila Levi (Puiatti), Nevio Zorzetto (Consumatori). (GB)
PROVINCIA
del trasporto pubblico.
Sull’argomento sono inter venuti Graziano Novaretti, Marcello Cedolin, Piergiorgio Zannese, Alido Gerussi nonché il presidente Elio
De Anna che ha sottolineato gli elementi che
hanno contraddistinto il
documento contabile.
Contestualmente sono state prese in esame
e approvate anche le variazioni al bilancio di
previsione del 2004. In
particolare è emersa la
necessità di integrare
alcuni capitoli di spesa
prelevando da inter venti che hanno maggiore
disponibilità di bilancio.
Pertanto si realizzeranno opere per 350 mila euro nel campo della
manutenzione straordinaria e pronto inter vento delle strade provinciali, 100 mila euro verranno utilizzati per l’affidamento di incarichi a
professionisti esterni,
60 mila euro per l’acquisto di beni mobili e
arredo da destinare agli
istituti scolastici e 12
mila 500 euro per interventi a favore dello Studiolo del Pordenone.
Approvate in consiglio
le variazioni relative
al bilancio 2003
e al bilancio 2004
sultato l’impor to di 15
milioni di euro di contributi regionali erogati
per il trasporto pubblico
locale. La buona crescita registrata per il secondo anno consecutivo dei proventi dei servizi pubblici e del gettito dei proventi tributari
sono stati neutralizzati
dall’incremento dei trasferimenti.
Ad illustrare l’analisi
dell’incidenza degli oneri di gestione rispetto
al 2002 è stato l’assessore al bilancio Alessandro Ciriani, il quale
ha evidenziato una diminuzione del peso delle spese per i ser vizi del
personale e un incremento del peso dei trasferimenti. L’incidenza
rilevante della spesa dei
ser vizi (pari al 50 per
cento) è connessa alla
gestione del ser vizio
e
L’AZiON
Opitergino
PRO LOCO: ALLA GUIDA ALESSIO BIANCO
L
a Pro loco opitergina ha un nuovo
presidente: è Alessio
Bianco, residente a Colfrancui, eletto martedì
scorso. Un nome che dovrebbe calmare le acque
agitate che da qualche
tempo si sono scatenate
all’interno della Pro loco,
culminate nelle dimissioni di Aldo Scapolan, rassegnate il 27 aprile scorso.
Il nuovo direttivo risulta così composto: Pietro
Milanese, Bruno Martin,
Lino Perissinotto, Delfina
Riva, Bruno Querin, Gianni Marin, Maria Grazia
De Lazzari, Luisa Milanese e Giovanni Cappellotto. Oltre ai consiglieri comunali, dunque, nella Pro
loco figurano diversi commercianti, un fattore che
sicuramente avvantaggerà le iniziative future
che si svolgeranno in
città.
«Mi preme anche sottolineare – dice il consi-
gliere Bruno Querin –
l’impegno di Pietro Milanese, che in tutti questi
anni ha svolto il compito
di segretario con tanta
passione».
Non sono noti i motivi
che hanno portato alle dimissioni dell’ex presidente Aldo Scapolan, pare ci
fossero dei dissapori con
alcuni consiglieri. La “maretta” nella Pro loco era
stata evidenziata anche
durante l’ultimo consiglio
ODERZO / UNA SINGOLAR TENZONE
Palazzo Foscolo, tutti
gli artisti lo vogliono...
P
alazzo Foscolo,
una sede espositiva ambita. Ma
non sempre disponibile,
anzi è difficile che un pittore locale riesca ad organizzar vi una sua mostra. Così in piazza Grande si è svolta una raccolta di firme per chiedere
che il palazzo sia concesso anche agli artisti locali. Questo il fatto di cronaca. La vicenda è complessa e ruota intorno a
questo magnifico edificio
opitergino. «Abbiamo saputo valorizzarlo – dice
Pujatti –, rendendolo prestigioso grazie al lavoro
dell’assessore Rado. Grazie a questo prestigio tutti lo vogliono. Logico che
tutti gli artisti sarebbero
felici di esporvi, come del
resto tutti sarebbero contenti di andare a Cà dei
Carraresi o a palazzo
Grassi. Come Palazzo Foscolo
amministrazio- è ambitissimo:
ne abbiamo de- come accontentare
ciso di volare gli artisti?
alto, lo dimostrano le tante
iniziative
in
corso». L’assessore Rado
dal canto suo
ricorda le numerose conferenze svolte, le
iniziative dedicate all’archeologia e ad Alberto Martini,
gli incontri letterari, le presentazioni di libri, le mostre tematiche, carlo Bucciol, i laboratoad esempio quella sulla ri creativi ai quali partediaspora degli Armeni, e cipano decine di bambini.
«Ci sono, è vero, i prequella sugli aspetti “umani” della guerra con “Gli mi di architettura e di deanimali al fronte della sign, ma non solo» punGrande Guerra”, propo- tualizza l’assessore Rado.
sta dal professor Gian- «Con tutte queste attività
L’ESPERIENZA DI SAN POLO
Il Patronato? Ma è
centro di riferimento!
D
on Giuseppe, parroco di San Polo di
Piave, ha un sogno nel cassetto: poter completare
l’ampliamento del patronato
parrocchiale. Perché, nossignori, non è calato il sipario sul concetto e sul ruolo
di patronato: «ci abbiamo
sempre creduto - sottolinea
don Giuseppe - abbiamo tenuto duro, e resistito alla
tentazione di “mollare”
quando il patronato non era
più tanto di moda...» E poi
perché il caso di San Polo
di Piave è esemplare. Qui
non solo vi fanno capo per
tutta una serie incredibile di
piccoli-grandi eventi le
Nelle foto, scorci sul patronato di San Polo di Piave
scuole medie del circondario, non solo si dà ospitalità
ad una quarantina di bambini dell’asilo (saliti da 80 a
oltre 120, dei quali ben 25
sono extracomunitari), non
solo si svolgono catechismo
e attività associative varie; il
patronato è tornato ad essere cuore pulsante e punto di riferimento per l’intera comunità dei giovani e
giovanissimi. Come, in definitiva, è sempre stato, fin
comunale. Ora le cose dovrebbero essersi appianate, a tutto vantaggio delle iniziative che sono in
calendario, dal mercatino
dell’antiquariato alla Fiera
degli uccelli in luglio.
Il nuovo presidente Alessio Bianco è un volto
noto, è stato consigliere
comunale nella passata
amministrazione. È una
persona impegnata in
campo sociale a Colfrancui, nell’organizzazione
ad esempio del Grest e
della sagra di dicembre.
(AF)
il palazzo è aperto in pratica tutti i giorni. Mi chiedo: quanti di coloro che
protestano sono andati a
vedere la Galleria degli
artisti opitergini o la pinacoteca Alberto Martini?».
«Viste tutte queste attività i tempi per eventuali mostre sarebbero veramente pochi, per cui saremmo costretti a fare
delle scelte – dice Pujatti
–. Con quale criterio? Come potremmo scegliere
un artista piuttosto che
un altro, rischiando di
creare malumori?». Il sindaco Pujatti e l’assessore
Rado lanciano un’idea: una galleria d’arte privata
a Oderzo. «Se vogliamo
essere città – rintuzza l’assessore Rado – questa è
una di quelle cose che
fanno la differenza. A Piavon ad esempio c’è Cà
Lozzio, un luogo importantissimo, quando ho degli amici li porto sempre
a vedere le esposizioni in
corso. Credo che ci sia
spazio anche per una galleria artistica in città». I
luoghi non mancano: basti pensare al complesso
Porta Friuli che è molto
grande e offre, dal punto
di vista architettonico, una cornice interessante.
Annalisa Fregonese
dall’origine, nella sua
natura.
Don Giuseppe spiega che sta andando a
compimento l’ultimo
lotto dei lavori alla
struttura: realizata la
recinzione, è a buon
punto la sistemazione
dell’area esterna (campo da tennis, gioco
bocce, e presto anche
il campo di calcetto).
Manca ancora all’appello un più adeguato impianto di iluminazione, realizzate invece una pompa a
getto e una gran bella alberazione (con ben quaranta
piante messe a dimora). A
conclusione di tutta un’ulteriore sequenza di lavori,
dalla sostituzione delle imposte alla messa a norma
della sala da trecento posti...
«Chissà, prima o poi,
completeremo l’opera» sorride don Giuseppe -.
Quanta tenacia, in quello
sguardo.(VC)
Domenica 23 maggio 2004
37
AIDO PORTOBUFFOLÈ
I
l mese di maggio è dedicato alla vita e alla cultura del dono di
sé per salvare molte vite. Si tratta di un calendario di iniziative
promosse dall’Aido sul tema “Insieme per aiutare la vita e sconfiggere
l’indifferenza”.Vediamo gli appuntamenti. In casa Gaia da Camino, fino al
5 giugno, si può ammirare la mostra dell’artista Paolo Dal Ponte sul tema “L’arte per la vita”. Giovedì 20 ha avuto luogo la conferenza sul tema “Tumori della pelle e il sole”, argomento di grande attualità vista l’estate che si preannuncia e il desiderio di tintarella che manifestano molte persone. Sabato 22 con inizio alle 22 parte la “Lucciolata”, marcia
notturna il cui ricavato sarà devoluto alla Casa Via di Natale 2; al termine ci sarà un bel rinfresco per tutti i partecipanti. Infine domenica 30
avrà luogo l’11ª Giornata nazionale “Un dono per la vita”. Per l’intera
giornata in piazza Vittorio Emanuele II alcuni giovani con una bancarella saranno a disposizione per fornire informazioni sull’Aido.
NELL’AREA SCARDELLATO
Pericolo amianto:
si corre ai ripari
È
diventata una fonte
di preoccupazione
per molti genitori la presenza di molte lastre di amianto nei capannoni dell’area Scardellato. Amianto
che presto verrà rimosso,
operazione che ha impensierito le famiglie dei bambini che frequentano la
scuola materna “Moro”. Essa infatti confina direttamente con l’area Scardellato. Lo Spisal dell’Ulss 9 ha
stabilito che le operazioni di
rimozione dell’amianto avvengano “a scuole chiuse”.
Una precauzione che vuol
dare la massima tranquillità
a tutti: 200 sono i bambini
che frequentano la scuola
materna, una trentina quelli dell’asilo nido, in più ci sono i centri estivi che hanno
luogo in luglio. «Eseguiremo l’operazione con tutte le
precauzioni del caso – precisa l’ingegner Giancarlo
Bortoletto, progettista e direttore dei lavori dell’area
Scardellato –. Per quanto riguarda l’amianto interverrà
una ditta specializzata. Le
lastre verranno spruzzate
di una particolare vernice,
sia sopra che sotto, in modo da evitare che si possa levare del pulviscolo. Giorno
per giorno, quelle che verranno tolte, verranno poi inserite in speciali sacchi di
cellophane e inviate alla discarica. A queste modalità
si aggiunge il fatto che l’impresa lavorerà dalle 5.30 alle 7.30 del mattino e dalle
17.30 fino alle 21 di sera. Il
grosso del lavoro verrà fatto nei week-end, quando la
scuola è chiusa del tutto».
Per quanto riguarda il resto
della zona, problemi non ce
ne dovrebbero proprio essere: c’è la stazione delle
corriere, ma situata a debita distanza; c’è la statale
“Postumia” ma c’è un ampio piazzale fra il capannone e la strada. Una volta eseguita la bonifica partirà il
cantiere vero e proprio. Sorgerà un grande complesso
residenziale e commerciale, con il giardino interno rivolto proprio dalla parte della scuola materna.(AF)
IN BREVE
S. POLO DI PIAVE
La nuova biblioteca
COLFRANCUI
La 30ª “Colfranculana”
Arriva la nuova biblioteca: sarà inaugurata domenica 23 alle 11. Da molti anni quella sanpolese è una biblioteca comunale che spicca nell’Opitergino-Mottense per attività culturali, dotazione libraria, proposte. Un
fermento iniziato ancora molti anni
or sono che ora trova collocazione in
una sede più adeguata. Accanto alla
biblioteca ci sono delle sale polifunzionali: tutto il complesso ha l’ambizioso obiettivo di diventare punto centrale di riferimento e d’incontro per
i sanpolesi.
E’ giunta ormai alla 30^ edizione
"La Colfranculana", la marcia non
competitiva che anche quest’anno
si terrà a Colfrancui di Oderzo, domenica 30 maggio, organizzata dall’omonimo gruppo podistico. Quattro i percorsi, di km 6, 11, 21, 42.
In contemporanea si disputa anche la 3^ Maratonina F.I.D.A.L. Gli
orari di partenza vanno dalle 7.30
alle 9.00 - Per informazioni basta
visitare il sito www.colfranculana.it
o spedire una mail a [email protected]
FONTANELLE
Consiglio comunale ragazzi
ODERZO
Intitolazione dell’ISIS
ad Amedeo Voltejo Obici
È convocato per sabato 22 alle 9.30
in palestra comunale il consiglio comunale dei ragazzi.
L’ordine del giorno prevede il punto
della situazione circa l’ambiente e il
territorio del Comune, quindi gli interventi dei ragazzi.
È in programma per lunedì 24
maggio, ore 11, la cerimonia di
intitolazione dell’Istituto Statale
di Istruzione Superiore (ISIS), via
Stadio 2/a, alla figura dell’illustre Opitergino Amedeo Voltejo Obici.
38
e
L’AZiON
Mottense
Domenica 23 maggio 2004
MOTTA / ECCO I PUNTI ESSENZIALI
Consulta per la famiglia,
via libera dal consiglio
Romano Astolfo
L
a Consulta per la
famiglia: questo
il progetto dell’Amministrazione comunale di Motta che è stato
discusso, analizzato e approvato in consiglio comunale; in quell’occasione è stato presentato anche lo statuto dell’organo.
«Si tratta di un organismo propositivo e consultivo sulle politiche familiari – spiega l’assessore alle attività sociali Romano Astolfo –, nonché
strumento di partecipazione, di aggregazione, di
analisi e di confronto con
le realtà sociali che operano nel territorio comunale.
La consulta sarà chiamata a svolgere un ruolo
di rappresentanza sociale delle istanze e dei bisogni delle famiglie, nel
confronto con l’amministrazione e con altri enti
e organizzazioni, per valorizzare, sostenere e promuovere l’istituto familiare».
«In particolare la Consulta avrà il compito di dare impulso all’amministrazione ad emanare
provvedimenti a favore della famiglia effettuando un
monitoraggio
costante sulla
situazione di
quelle presenti sul territorio comunale; promuovere iniziative atte a
diffondere una cultura
per la famiglia come istituzione sociale fondamentale; rendere la comunità e le istituzioni più
attente e sensibili ai pro-
blemi che la riguardano;
contribuire al miglioramento dei servizi offerti,
alla promozione di interventi in ambiti culturali,
economici e sociali al fine
di realizzare un concreto
miglioramento della qualità della vita nella città».
Il documento delinea
la struttura
organizzativa: possono
fare parte
della Consulta, a seguito
di una specifica richiesta
indirizzata al
sindaco, le
associazioni
che operano senza fini di
lucro in ambito sociale,
con particolare riferimento a quante operano
in modo continuativo sul
territorio del Comune di
Motta di Livenza in atti-
A colloquio
con l’assessore
Romano
Astolfo
vità a favore dell’istituzione familiare.
«Con l’adozione della
Consulta – continua Astolfo – c’è la volontà di
dare piena attuazione ai
principi degli articoli 3 e
75 dello statuto comunale, che sottolineano le finalità dell’affermazione
dei valori umani della persona e della famiglia e del
soddisfacimento dei bisogni della comunità attraverso le libere forme
dell’associazionismo e
del volontariato promovendo forme di consultazione con le associazioni
interessate mediante il
coinvolgimento in organismi di partecipazione o
in commissioni comunali».
La Consulta – continua
Astolfo – «rappresenta
quindi un’importante occasione di dialogo e di
confronto quale strumento di sviluppo e miglioramento ulteriore delle politiche per la famiglia
che l’Amministrazione
comunale ha già messo in
cantiere per il 2004. Nelle prossime settimane saranno sviluppati i contatti con le associazioni interessate per rendere operativa fin da subito la
Consulta, la cui istituzione cade proprio nell’Anno internazionale dedicato alla famiglia».
Gianandrea Rorato
FILM PER QUATTRO GATTI
V
enerdì 28 maggio ore 21: a Palazzo Giacomini di Motta di Livenza parte la mini-rassegna
“due film per quattro gatti”, organizzato dal nuovo
circolo cinematografico mottense "4gatti" che si propone di organizzare un cineforum per la prossima
stagione.
Si parte con “Blade Runner” di Ridley Scott (1982).
Ingresso libero. Info su www.4gatti.tk
MOTTA
È stato completato
il nuovo piano
comunale della
protezione civile
È
stato completato il nuovo piano comunale di
protezione civile. La notizia era
attesa da tempo visto che il documento risulta fondamentale
per le prossime decisioni che
l’Amministrazione comunale intraprenderà relativamente al
problema idrogeologico.
Dopo i fatti del novembre
2002 dove il rischio piena fu
concreto, ci si attivò da subito:
tra l’altro qualche mese fa è stato distribuito alle famiglie mottensi una piccola guida di protezione civile con diversi consigli sul comportamento da tenere in caso di calamità naturale. Il piano è diviso in tre parti: nella prima viene schematicamente presentata la nuova
struttura comunale di protezione civile; nella seconda parte vengono presentate le tipologie e le descrizioni dei vari rischi, soprattutto quello idrogeologico (prevista in futuro la
trattazione delle tipologie di rischio climatico, sismico, chimico-batteriologico ed energetico); l’ultima parte ecco l’appendice con i riferimenti legislativi.
MILITARI
DOMENICA 23 A NAVOLÈ L’ATTESA CERIMONIA
Alla volta dell’Iraq
il quarto turno degli
uomini del Cimic
di Motta di Livenza
S’inaugura la “Casa del sorriso”
nuova struttura d’accoglienza
C
i sarà anche una
rappresentanza
“mottense” nel trasferimento, che è in corso da
tre giorni, della brigata
“Pozzuolo del Friuli” di
Gorizia, destinazione Iraq.
Sono interessati 950 militari, tra i quali anche soldati del reggimento “Genova Cavalleria” di Palmanova e del 3º regg. Genio
Guastatori di Udine. Si
creerà in tal modo una task force internazionale di
duemila unità al comando
del brigadiere generale
Corrado Calzini, coman-
dante della “Pozzuolo”.
Tra loro anche una ventina di uomini del Cimic
(Civil militar y cooperation) di Motta: «Questo è
in realtà il quarto turno –
spiega il maggiore Mauro
Altieri – di nostri militari
impegnati in Iraq. Precedentemente abbiamo cooperato con la brigata Garibaldi, con la Sassari e infine con l’Ariete. Ci occuperemo principalmente della
ricostruzione del paese;
sono cinque le aree in cui
saranno richiesti i nostri
servizi. Principalmente o-
FESTA DELLA FAMIGLIA
D
omenica 23 maggio, tradizionale Festa della Famiglia della Parrocchia di San Giovanni che quest’anno non poteva non avere per tema il titolo della lettera che il
nostro nuovo vescovo Giuseppe ha consegnato alle famiglie
della diocesi appena pochi giorni dopo il suo ingresso.
Centro della giornata sarà la S. Messa delle 10.30 nella
quale verrà data particolare importanza alle coppie che festeggiano il 40°, il 30°, il 25° e il 10° anniversario di Matrimonio.
Saranno loro e le loro famiglie ad animare la S. Messa con le
letture, le preghiere e la presentazione dei doni, unitamente
al coro parrocchiale, ai chierichetti, ai catechisti e animatori ,
e a tutta la comunità. La Festa continuerà poi con il pranzo comunitario, sotto il Centro festeggiamenti, seguito dal "Cruciverbone" preparato dai giovani della Parrocchia e dal Recital
fatto dai nostri compaesani attori. Al termine ci sarà la grande
Lotteria, ricca di molti premi, e la partita scapoli-ammogliati.
pereremo per la ricerca di
acqua, realizzeremo delle
strutture scolastiche, ci
occuperemo di irrigazione, di smaltimento rifiuti e
della sanità in genere. Da
quello che sappiamo dalla
stampa la situazione non è
naturalmente facile, ma
noi ci siamo appositamente addestrati per operazioni di questo tipo e siamo
preparati ad affrontare la
situazione». Proprio qualche giorno fa era stata organizzata un’esercitazione
nella caserma Zanusso di
Oderzo.
È
giunto il gran giorno: domenica 23 alle 17 viene inaugurata la
“Casa del sorriso”, la nuova struttura d’accoglienza
realizzata grazie al lavoro
di tanti e tanti volontari.
Le vecchie scuole elementari di Navolè sono diventate una casa di accoglienza diurna per persone bisognose, che versano in situazioni particolari, con necessità di aiuto
primario o di semplice
compagnia. Il programma
prevede gli interventi delle autorità presenti, l’inaugurazione con il taglio
IN BREVE
MOTTA DI LIVENZA
Vineria del Girone
Si chiama “Vineria del Girone” ed è
la nuova enoteca inaugurata in questi giorni in via del Girone, a due
passi dal duomo, in centro a Motta. Il locale è gestito dal mottense
Franco Menegaldo, volto assai conosciuto in tutto il comprensorio per
la giovialità e simpatia, ma anche
per aver gestito per anni un locale a Meduna di Livenza. Orari: 1114 e 17-21; chiuso la domenica e
lunedì mattina.
Confartigianato
La Confartigianato mandamentale
ha organizzato per sabato 29 maggio un incontro tra artigiani e grup-
del nastro, la visita alla
struttura e un momento
di festa. Sono davvero tantissimi coloro, ditte e privati, che hanno concorso
alla realizzazione della Casa del sorriso: almeno
un’ottantina gli sponsor elencati nell’invito, ai quali si aggiungono i tantissimi volontari che hanno
donato ore e ore del loro
tempo per fare del progetto una concreta realtà.
È la dimostrazione, una
volta di più, che la nostra
gente sa pensare ben oltre i soliti schèi, che ci sono valori profondi radica-
pi di Protezione civile della zona;
la cena è aperta a tutti. Informazioni: 0422-766419 (sede mottense
della Confartigianato).
Incontri
Venerdì 21, alle 20.30, Messa e benedizione pasquale al gruppo del rosario di via Unità d’Italia,Artico, Orfei, Furlan, Ceschelli e XXV Aprile.
Azione cattolica
Venerdì 21, in patronato alle 20.30,
verifica finale di Azione cattolica, sabato 22 alle 19 in duomo Festa foraniale di Azione cattolica con l’assistente diocesano.
Feste di famiglia
e chierichetti
Sabato 22, alle 19 a Villanova di
Motta, “Festa della famiglia” con
i bambini della scuola materna;
alle 11 a Malintrada Messa e “Festa della famiglia e dei chierichetti”.
Ufficio pratiche sociali
È attivo ogni venerdì dalle 10.30
alle 11.30 l’Ufficio pratiche sociali Acli presso il centro di ascolto in via del Girone; il centro è aperto martedì e giovedì
dalle 10.30 alle 11.30.
ti nel cuore di tante persone.
L’accesso alla Casa del
sorriso sarà gratuito.
Coloro che ne avranno
bisogno troveranno ad accoglierli persone che
spontaneamente hanno
scelto la strada del volontariato quale risposta alla
richiesta di aiuto. Dopo averla realizzata il volontariato continuerà dunque a
gestire la Casa del sorriso. Un grande esempio di
civiltà che porta una ventata di speranza in questi
nostri tempi così difficili.
(AF)
CAMINO
Corso primo soccorso
Sabato 22 maggio, dalle 15 al patronato di Camino, Giornata del primo soccorso organizzata dai volontari della Croce rossa italiana sezione di Oderzo. Sarà presente
un’ambulanza.
LEVADA
Concerto di gregoriano
Sabato 22 maggio, alle 20.30 a Levada, concerto di gregoriano con la
Schola Cantorum Mulierum di Ponte di Piave. I brani verranno tutti
cantati nella chiesa grande, tranne
l’ultimo che verrà eseguito nell’attigua chiesetta medievale.
e
L’AZiON
Mottense/Ve/Memorie
GRAZIE AL COMITATO PARROCCHIALE
Sant’Anastasio riparte
con il centro ricreativo
S
ant’Anastasio, un
manipolo di case
immerse nel verde, cioè quasi un paradiso
in cui poter vivere tranquilli. Oppure un paese di
confine, destinato a restare isolato rispetto a tante
opportunità di sviluppo e di
aggregazione sociale.
È forse questo il dilemma per piccole comunità
come Sant’Anastasio, una
frazioncina di Cessalto,
quasi un avamposto della
provincia di Treviso sull’argine del Livenza, incuneato ai confini con la provincia di Venezia e il Friuli
Venezia Giulia.
Ma questa collocazione
più che un limite per la parrocchia di Sant’Anastasio è
uno stimolo, una specialità
a cui dare significato pieno,
specialmente in una piccola realtà come questa: 110
famiglie, nemmeno 400 abitanti.
Con questo spirito è attivo da alcune settimane un
nuovo organismo, il Comitato parrocchiale, composto da 16 laici e presieduto
dal parroco don Giuseppe
Querin. «Questo nuovo organismo – spiega don Giuseppe – è chiamato a farsi
carico di tutti gli aspetti pratici, economici, di animazione sociale e ricreativa
della comunità».
Dopo i problemi degli
anni scorsi, il Comitato parte con entusiasmo e tanta
voglia di fare per portare vitalità in paese: «Tutti siamo
orientati per il bene della
comunità. Vogliamo che il
paese ricresca, a partire dal
suo centro che è la parrocchia» sostiene Valter Heissl, segretario del Comitato.
Il primo traguardo da tagliare è già definito: è la realizzazione di un centro ri-
Alcuni componenti del Comitato parrocchiale di Sant’Anastasio: (da sinistra) Graziano
Sartorello, Lino Bassanese, don Giuseppe Querin,Valter Heissl, Graziella Marian
S
ta festeggiando le
trentasei primavere una delle iniziative di cultura
e fede tra le più significative
non solo nell’ambito opitergino-mottense, ma anche a livello regionale, in particolare nel Veneto orientale: il
“Maggio mariano-musicale”
al santuario-basilica Madonna dei miracoli di Motta di Livenza.
L’edizione 2004 ha preso
il via sabato scorso, 15 maggio, con rosario e processione, con i “flambeaux” sul
piazzale della basilica.
Questo sabato, invece, la
manifestazione riserva un
momento di altissimo profilo
culturale e spirituale: alle
20.45 in basilica viene proposto il dramma sacro “Chiara d’Assisi”, testo di Antonio
N. Baldo, musiche di padre
Antonio Cozza ofm. Soprano
Domenica 23 maggio 2004
MOTTA
In basilica “Madonna
dei miracoli” si celebra
il 36º “Maggio
mariano-musicale”
Rossana Bertolo, baritono
Yannis Vassilakis, arpa Elena Bellon, all’organo lo stesso padre Cozza.
Lunedì 31 maggio, alle
20.30, naturalmente sempre
in basilica, solenne conclusione del Maggio mariano.
In programma la processione che prenderà le mosse
dall’asilo di Motta, quindi recita del rosario e messa solenne in onore della Madonna.
L’iniziativa riserva a tutti i
fedeli, e a quanti comunque
39
vorranno apprezzare questi
momenti di arte e spiritualità, una conclusione di alto
profilo con la Rassegna corale di canti popolari che si
terrà sabato 5 giugno, alle 21
nel chiostro di Sant’Antonio.
Tre le formazioni partecipanti: il coro “Luca Lucchesi”
di Motta di Livenza, il coro
“4 Molini” di Azzano X (Pordenone), il coro “Soldanella”
di Brentonico (Trento).
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, l’ingresso è libero.
Per informazioni rivolgersi ai seguenti recapiti: telefono 0422-766030, fax 0422860676, e-mail [email protected].
E intanto prosegue, fino
al 26 maggio, la mostra sulla
vita di santa Chiara. Tutti i
giorni, dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.(VC)
CEGGIA, NUOVA VITA AL PONTE ROMANO
creativo parrocchiale per ospitare iniziative ricreative
e socio-culturali di vario genere: feste della famiglia,
attività per i giovani, iniziative per la riscoperta delle
tradizioni, a disposizione
anche di altre associazioni.
E naturalmente i festeggiamenti per la sagra di fine
luglio.
Sarà un fabbricato di circa 400 mq, per il quale è già
stato approvato il progetto
con l’inizio lavori previsto
a settembre. Un progetto
impegnativo per Sant’Anastasio, che punta ad una
struttura che sarebbe la prima del genere nel Comune
di Cessalto.
E dopo questa costruzione, importante anche
dal punto di vista simbolico,
negli obiettivi del Comitato
c’è l’ormai improrogabile
restauro conservativo della chiesa e del campanile.
A illustrare i primi passi
del nuovo
Comitato di
Sant’Anastasio ci siamo incontrati con alcuni componenti –
Graziano
Sartorello,
Graziella
Marian e Lino Bassanese – a riprova
che c’è una forte volontà a
riportare fiducia, a rilanciare lo spirito di comunità.
In quest’ottica un appuntamento importante, da
più punti di vista, è rappresentato dalla sagra di
Sant’Anna, quest’anno in
programma dal 23 luglio al
2 agosto, proponendo due
week-end ricchi di attrazioni all’insegna dell’aggregazione sociale, del divertimento, della gastronomia. Un evento che ogni
anno richiama decine di migliaia di presenze. Per
Sant’Anastasio una tradizione lunga da onorare al
meglio.
Intanto un piccolo, concreto segnale di partecipazione e di coinvolgimento
è in calendario già per questo fine-settimana: sabato
22 c’è la raccolta del ferro
per le case del paese.
Franco Pozzebon
l ponte romano di Ceggia è entrato ufficialmente nell’itinerario culturale e turistico del Veneto orientale, quello che aiuta a
ripercorrere la storia antica
di questi luoghi, da Altino,
lunga la via Annia, passando
per Concordia e arrivando
fino ad Aquileia. Con una cerimonia svoltasi sabato 15
maggio, è stato dato il via al
processo di valorizzazione
del sito archeologico, un’iniziativa che si inserisce all’interno del più ampio progetto del Comune di Ceggia
dal titolo “Il percorso della
memoria” e che intende recuperare e far conoscere i
luoghi e i monumenti che
hanno segnato la storia della comunità ciliense.
Tra gli invitati alla cerimonia, la dottoressa Elena
Pettenò della Soprintendenza ai beni archeologici del
Veneto e il professor Vittorio
Galliazzo, archeologo dell’università di Venezia, hanno evidenziato il valore storico del ponte rinvenuto a
Ceggia. Il professor Galliazzo, tra i maggiori esperti italiani in materia, non ha esitato a definirlo “uno dei
ponti romani più belli, molto somigliante ai ponti di origine romana che si ammirano oggi a Padova”, un pa-
ono passati sei
mesi da quando ci
hai lasciati.
Mamma, te ne sei andata in fretta, in punta di
piedi. Il tuo calvario è
stato lungo, sopportato
con cristiana rassegnazione. Hai raggiunto
papà e i tuoi genitori e
fratelli.
Ricordati di noi che
siamo in cammino.
Figli, figlie, nuore,
generi, nipoti
e quanti ti hanno
voluto bene
Una Messa in suf fragio sarà celebrata ve-
SOLIGO
CARPESICA
FRANCENIGO
BOCCA DI STRADA
SUSEGANA
ANZANO
GIORDANO DOZZA
n. 9.6.1922 - m. 26.5.1993
L’amore che ci hai dato è dentro ai nostri cuori.
L’insegnamento che ci hai dato cammina con noi.
Vivissimo è il tuo ricordo.
I tuoi cari
MARIA TOMASI
ved. CESCA
n. 2.2.1910 - m. 25.4.2004
Sei sempre presente nei nostri
pensieri e nei nostri cuori. Il
vuoto che hai lasciato è incolmabile, grande la gratitudine
per tutto ciò che ci hai donato.
Nel trigesimo i tuoi figli con
tutti i tuoi cari.
CARMELO DASSIE
m. 25.5.1994
Ricorre il decimo anniversario
del caro Carmelo, che ha lasciato in tutti un grande rimpianto. La moglie, il figlio, i
parenti e gli amici lo ricordano con affetto e lo affidano alla bontà del Padre.
ALDO CALONEGO
n. 15.11.1929 - m. 24.5.1994
Nel decimo anniversario della
tua scomparsa ripropongo nel
dolore la tua cara immagine.
Sei sempre nella mia memoria
e nel mio cuore.
Tua moglie
DINO GRANZOTTO
n. 14.8.1954 - m. 21.5.1989
Nella ricorrenza del tristissimo anniversario, ti ricordano
con immutato affetto la mamma, la sorella, gli amici e i parenti tutti.
Don PIETRO CASETTA
n. 28.6.1921 - m. 23.5.1994
Nel decimo anniversario della
morte lo ricordano, con affetto e preghiera, le sorelle Maria e Rita e i parenti tutti.
I
trimonio davvero considerevole, se si pensa che in tutto il mondo i ponti censiti sono 1148.
Con il contributo del Rotary Club di San Donà di Piave e della sezione di Ceggia
dell’Associazione nazionale
bersaglieri, lo spazio in cui
si trovano i resti del ponte
romano è stato sistemato e
reso più accessibile: oltre alla realizzazione di una pavimentazione in porfido e alla
collocazione della segnaletica turistica, è stata costruita
una passerella per attraversare il fosso e avvicinarsi al
ponte (prima bisognava saltarlo) e una doppia palizzata
in legno che segna il perimetro dell’area. I bersaglieri, in particolare, che già sette anni fa iniziarono volontariamente a prendersi cura
del sito, avranno il compito
garantire ordine e pulizia. In
altre parole vigileranno sulla costante “fruibilità” dell’area, per favorire la visita
da parte di studiosi, turisti,
scolaresche. (BD)
SAN VENDEMIANO/RICORDO
DI REGINA MACCAN
S
REGINA MACCAN ved. MARCON
n. 27.4.1918 - m. 21.11.2003
nerdì 21 maggio nella
chiesa parrocchiale di
San Vendemiano alle 19.
LUNEDÌ 24 TRA MOTTA E S.VENDEMIANO
MARTEDÌ 25 IN BICI SI SALE SUL FADALTO
Ecco il Giro!
S
ta per concludersi la seconda settimana del Giro
d’Italia numero 87, e già
da venerdì 21 potremo salutare dal vivo la carovana
rosa senza muoverci troppo da casa. È Treviso la
sede d’arrivo della 12ª tappa, dove c’è da attendersi
una volata di gruppo:
Marzio Bruseghin, esperto corridore di Anzano, sarà del “treno” che
cercherà di portare Alessandro Petacchi ad un
nuovo successo. Per i tifosi del velocista della Fassa Bortolo l’appuntamento è in viale Europa, alle
17. Mentre a palazzo Podestà si potrà visitare la
mostra dedicata al Giro
nella Marca.
T
empo clemente? E
allora si parte con gli
appuntamenti della rubrica
dedicata agli amanti della
montagna. Escursioni in
quantità domenica 23
maggio.
I Tesori della Sinistra Piave, iniziativa della Cooperativa Mazarol, vi invita a scoprire i segreti della Torbiera di Valpiana, una passeggiata per tutti con ritrovo alle 9 nella piazza di Limana. Informazioni: 043942723, [email protected]
A pagina 29 il calendario
completo delle escursioni organizzate dalla Cooperativa.
Si chiama “La montagna degli uomini” l’iniziativa del Parco delle
Dolomiti Bellunesi. Andata e ritorno da Titele a
Sagron, con partenza alle 9
dalla stazione di Sedico. Prenotazioni entro le 18 di ve-
Dopo la cronometro di
Trieste e lo sconfinamento a Pola, lunedì 24 maggio il gruppo ripartirà da
Parenzo per entrare nella
nostra diocesi. Il traguardo è posto a San Vendemiano, dove due anni fa
si è svolto il campionato italiano, dopo 234 km. Si
passerà per Motta, Gorgo, Oderzo, Fontanelle
e Codognè, con circuito
finale a San Vendemiano.
Il percorso è pianeggiante,
ma attenti ai colpi di mano.
Dal 22 al 25, inoltre, il
municipio di San Vendemiano ospiterà una mostra di trofei dell’Uc Vittorio Veneto, mentre al palazzetto si potrà visitare una mostra tecnologica e fotografica dedicata alla bici.
Per nuovi scossoni alla
classifica generale dovremo però aspettare il giorno successivo, martedì 25,
quando i corridori lasceranno le nostre zone per
scalare le Dolomiti, verso
Falzes; i primi chilometri
attraverseranno Menarè,
San Giacomo, Vittorio
Veneto, la Val Lapisina
lungo la Statale 51 di Alemagna, lo stesso percorso
affrontato nel 2002 all’inizio della tappa di Corvara
in Badia.
E lì attenderemo Franco Pellizotti, ventiseienne, che da qualche anno
dopo il matrimonio vive a
Santa Lucia di Piave e che
finora ha ben figurato in
questo Giro: terzo sul traguardo appenninico di
Montevergine, è arrivato a
occupare il gradino più
basso del podio, a 28" dal
leader Damiano Cunego.
La Forcella Staulanza, il
passo di Valparola, il Furcia e il Terento decideranno chi, tra lui e Andrea
Noè, merita i gradi di capitano della Alessio-Bianchi, chi potrà sfidare i Simoni, i Garzelli, i Cunego,
i Popovych.
Scott Davis, australiano residente a Villorba,
gregario di Giuliano Figueras alla Ceramiche Panaria-Margres, e Matteo
Tosatto, di Riese, compagno di squadra di Marzio
Bruseghin, completano il
novero degli atleti di casa
presenti in gruppo. Non è
presente invece la Miche
di Manuel Mattiuz mentre non sono stati selezionati dai rispettivi direttori
sportivi Gianluca Dal
Cin (Tenax) e il neoprofessionista Mirco Lorenzetto, di Vazzola (De Nardi, la squadra di Serhiy
Honchar). Ed ha appeso
la bici al chiodo dopo lunga carriera Biagio Conte.
Marco Da Re
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Caoz (1944 m), monte Caoz
(2050 m), casera Campigat
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Angela Deganis
42
Domenica 23 maggio 2004
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limitrofi. Tel. 348-2809054.
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termali, con vitto e alloggio incluso.
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33enne con esperienza come operaio metalmeccanico, cerca lavoro anche in altri settori. Zona:
Pieve di Soligo e limitrofi. Disponibile anche a lavoro a turni. Tel.
339-3551618, 339-3703206.
Signora con esperienza nei settori agroalimentare e calzaturiero
cerca lavoro. Esperienza anche come sarta. Zona Follina, Miane, Pieve e limitrofi. Tel. 333-8543627.
Cerco lavoro come autista. Possesso di patente B. Esperienza ventennale. Tel. 328-6241094.
Ragazza 21enne diplomata perito turistico, con buona conoscenza dell’inglese ed esperienza
nell’ambito delle assicurazioni, cerca lavoro impiegatizio nel settore.
Tel. 0438-555609, 347-8293685.
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come collaboratrice domestica o
come baby-sitter, pulizie uffici, assistenza anziani. Tel. 348-7505876.
Signora cerca lavoro in qualsiasi settore purché serio. Zona:Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 0438-556829, 347-2202005.
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Tel. 333-3910705.
Signora 38enne cerca lavoro
come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, baby-sitter, lavapiatti, assistenza anziani, operaia. Tel. 347-8029068, 0438553699.
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pluriennale nella gestione acquisti
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Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel.
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imbianchino cerca lavoro part-time in zona Cordignano-Sacile. Tel.
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Conegliano e limitrofi. Tel. 3389539575.
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e come addetta alle pulizie, cerca
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e provincia. Tel. 333-7691819.
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come collaboratrice domestica, addetta all’assistenza anziani, pulizia
uffici o cameriera per bar e ristoranti. Tel. 333-5237912.
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un anno, cerca lavoro come accompagnatore anziani. Zona di lavoro Conegliano, Vittorio Veneto e
dintorni. Tel. 320-4634736.
Ragazzo moldavo 33enne cerca lavoro come idraulico, assistenza
anziani, lavapiatti. Tel. 3201122210.
Signora con esperienza cerca
lavoro come addetta alle pulizie.
Disponibilità per 2 volte alla settimana per 3 ore al mattino. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3281446635.
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pluriennale esperienza e con qualifica di addetta assistenza, lavorava in ospedale e case di riposo, si offre come assistenza anziani. Orari da concordare. Tel. 0438555495.
27enne con pluriennale esperienza come saldatore, a filo ed
elettrodo, nel settore montaggio e
carpenteria, cerca lavoro nel settore. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 328-1283169.
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lavoro di pulizie uffici o collaboratrice domestica per tre volte a
settimana in Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 338-1675425.
Signore in possesso di patente B-C-D, cerca lavoro come autista. Tel. 349-7397528.
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come operaia o lavapiatti in ristoranti/pizzerie, zona Follina, Miane, Cison, Pieve di Soligo. Tel. 3297861860.
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e
L’AZiON
TELEVISIONE
Non da buttare,
ma da aiutare
finalmente a
migliorarsi
C
aro direttore,
permetti che
prendendo spunto da un articolo, a pag. 18
de L’Azione del 2 maggio,
dica anch’io due parole sul
tema, ormai inflazionato,
della televisione.
Tivù spazzatura? Non direi proprio, perché ci sono
tante cose buone e belle.
Ringraziamo Dio che esista
e con essa si possa arrivare
nelle famiglie, in tutte. Ad esempio in Brasile, giorni fa,
ho visto molte antenne paraboliche su case veramente misere. E quanto bene si
potrebbe fare se ne sapessimo approfittare anche come Chiesa. Lo stesso vale
in sostanza per internet.
Certo, ed è visibile a tutti, che il marcio non manca,
e puzza forte. Ci si chiede
come fare per eliminarlo, se
non del tutto almeno in parte. Ricordo, a questo proposito, l’ultimo forte richiamo di Ciampi e il tema proposto dal Papa per la prossima Giornata delle comunicazioni sociali: “I media in
Lettere
famiglia: un rischio e una
ricchezza”. Anche i vertici
Rai – Tv, in un recente documento, chiedono di privilegiare “tutto ciò che concorre alla crescita civile e
culturale del Paese”.
Ma in concreto cosa fare
in merito alla televisione?
C’è chi dice di fare a meno
di guardarla, o addirittura di
non avere in casa il televisore. È possibile, ma è una
cosa per pochi, e non risolve il problema alla radice. Si
può spegnere, si può cambiare canale, ma il problema delle trasmissioni indecenti e stupide resta. Anche
se, per la verità, questa scelta può influire perché il calo di ascolto è un innegabile richiamo per chi programma.
Ci sono tante altre idee.
Quelle ad esempio proposte
nel convegno Acli nell’articolo di cui parlo all’inizio.
C’è anche quella di non versare il canone per protesta;
naturalmente motivandone
il perché. E a questo proposito sarei curioso di sapere
se qualcuno già lo fa e con
quali riscontri nei confronti
della legge. In buona sostanza è necessario trovare
il modo di creare tra i cittadini una vera e propria sollevazione nazionale. Sarebbe anche utile conoscere se
esistono movimenti o gruppi che già fanno qualcosa.
& interventi
Se avessi in tasca la soluzione del problema la tirerei fuori; ma non ce l’ho.
Spero che in tutti si possa
trovare; e con urgenza. Comunque è assolutamente
proibito rassegnarci.
Don Giovanni Dan
Proprio in questo numero
riprendiamo il discorso a pagina 3 e proponiamo l’esperienza dell’Osservatorio del
Moige.
LA COLPA
È sempre degli
altri...E così
si giustifica
anche la tortura
C
onfesso che, dopo
aver letto il libro di
Giampaolo Pansa: “Il sangue dei vinti” non mi sono
impressionato delle torture in Iraq, né delle violenze di cui si parla in questi giorni.
Piuttosto mi
sembra necessario riconoscere che all’origine di tutto questo sta quel meccanismo che ci
porta a pensare
che, se qualcosa
non va, la colpa
è sempre degli altri.
E questa poi è la prima
conseguenza del peccato
originale. Adamo dà subito la colpa ad Eva!
Osserviamo in famiglia
o nel lavoro quando succede qualcosa. Subito la
domanda è: “Chi è stato,
chi è il colpevole?”.
E così nella scuola, nella società, nella politica. Se
io sono di destra, allora la
colpa sicuramente è della
sinistra! Se sono di sinistra allora la colpa è della
destra!
E se la colpa è di qualcuno, allora egli deve pagare, non è più degno di
essere rispettato, si può
offendere. E questo alla fine giustifica la tortura.
Allora piuttosto che indagare se le torture degli
americani in Iraq sono
peggiori di quelle inflitte
dai russi in Cecenia non è
meglio cambiare mentalità?
diacono
Ugo Agnoletto
LAVORO
Italia censurata
in tema di
sicurezza sul
posto di lavoro
N
el “primo piano”pubblicato su L’Azione
del 2 maggio scorso e dedicato ai dieci anni della legge 626
in tema di sicurezza sul posto
di lavoro, non si citava il fatto
che l’Italia ha ricevuto varie
censure europee in materia.
Tra le più recenti richieste: aggiungere nuove figure professionali all’onnicompetente
medico e la richiesta di coprire i problemi di natura psicologica. Il problema degli atteggiamenti e dei comportamenti lavorativi, in merito alla
sicurezza in modo ancora più
forte, richiedono anche l’intervento di professionisti competenti e in grado di incidere
in positivo su queste variabili.
Inoltre, i problemi psicologici dei lavoratori non sono
statisticamente insignificanti,
visto che determinano un
quinto delle assenze dal lavoro. Tra questi vi sono inoltre
fenomeni quali il mobbing, le
molestie e le intimidazioni che
solo da poco tempo sono conosciuti dall’opinione pubblica, e da ancora meno tempo
vengono denunziati pubblicamente. Ignorare questa dimensione della sicurezza e
della salute nei luoghi di lavoro, è una carenza tutta nostra
che va colmata al più presto.
Renato Borsoi
Pieve di Soligo
Domenica 23 maggio 2004
43
interventi
CONSORZIO PRIULA: ECCO
PERCHÉ STRATEGIA VINCENTE
I
n questi giorni si rincorrono sui giornali le controversie sul problema dei rifiuti in provincia di Treviso e in Treviso città. La proposta strategica più convincente e vincente, a mio parere, è quella del Presidente del Consorzio Priula (TV2) Gino Pasqualin che
propone di unificare i metodi di raccolta in tutta la Provincia per i tre Consorzi TV1, TV2, TV3, Treviso città e
Mogliano in modo da ottimizzare e utilizzare a pieno regime l’esistente impianto di pre-selezione e compostaggio della Contarina a Lovadina.
Cerco di completare questa premessa con alcune considerazioni:
1- Il metodo di raccolta. Il Consorzio Priula ha a mio
parere il metodo di raccolta più efficace esistente in Italia (porta a porta spinto con tariffa puntuale e Sistema
Informatico Territoriale - SIT per la raccolta dei dati). I
risultati lo dimostrano: con più del 70% di raccolta differenziata certificata nel 2003 il Priula è il Consorzio con
il miglior risultato in Italia. Anche gli altri due Consorzi
della provincia (TV1 e TV3) sono molto simili sia come
metodo che come risultati quali/quantitativi. Grazie a
questi risultati la Provincia di Treviso raggiunge infatti
complessivamente il 54% di raccolta differenziata: la prima provincia in Italia. Peccato che la città di Treviso freni il record. Treviso, infatti, ha purtroppo da poco implementato un metodo di raccolta a cassonetti stradali
che non andrà mai oltre il 45% di raccolta differenziata
e otterrà una qualità raccolta scadente.
2- Flessibilità del metodo e del sistema di raccolta. Il
metodo di raccolta del Priula non è solo il migliore, ma
è il più flessibile in quanto si può facilmente copiare ed
espandere in modo scalare (a Comuni, Consorzi, Province). Infatti il Sistema Informatico di mappatura territoriale delle utenze (una specie di mappatura catastale) si può espandere facilmente in altre realtà territoriali, anche a quello regionale, rendendo omogenea e
controllabile la classificazione dei dati, dati che di solito ballano quando si parla di rifiuti. Inoltre nel sistema
si possono facilmente inserire e mappare utenze di altre categorie di rifiuti da controllare: speciali industriali, pericolosi, agricoli, inerti da scavo, etc.
3- Controllo degli obiettivi quali/quantitativi di raccolta. Al Sistema Informatico Territoriale del Priula si
può applicare il Sistema Informatico di Qualità proposto
dal WWF, per il controllo della qualità dei processi di raccolta e smaltimento, ma soprattutto per la verifica mensile online, da parte dei cittadini, dei Comuni, del Consorzio e della provincia, degli obiettivi di quantità e qualità definiti per i vari tipi di rifiuto raccolto. Questa applicazione (che l’Assessore provinciale Muraro conosce) è in fase di analisi al Priula e la sua applicazione è,
a mio parere, un prerequisito alla trasparenza e alla verifica dei risultati da parte di tutti i portatori di interessi della società.
4- Costi del metodo. Alcune fonti autorevoli (F erambiente, ARPAV, Scuola Agraria Parco di Monza, etc),
comparando i costi di vari metodi, hanno ricavato che il
più economico complessivamente, sia attualmente che
in prospettiva, è il metodo che utilizza: il porta a porta
spinto e la tariffa puntuale. Queste due semplici tecniche, che responsabilizzano il cittadino e fanno pagare in
proporzione al rifiuto conferito, permettono anche di migliorare in continuazione le qualità delle frazioni raccolte, di aumentare il numero delle medesime qualora
fosse ritenuto necessario e conveniente, e infine di ridurre le quantità di rifiuti intercettate. In questo modo,
per esempio, l’impianto esistente di Lovadina sarebbe
sufficiente per tutta la provincia.
5- Obiettivi finali. Gli impianti sono dei concentratori
di inquinanti e dei balzelli perenni a carico della presente e delle future generazioni. Obiettivo del miglioramento continuo è quello di pianificare innovazioni ed investimenti in modo da eliminare la tossicità dei rifiuti,
renderli completamente riciclabili ed evitare nuove discariche e nuovi inceneritori.
Gianluigi Salvador
referente energia
e rifiuti Wwf Veneto
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437