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Fanny
e Felix
dell’Astrologa Martina
I
l segno dello Scorpione
accoglie tra i suoi nati una
musicista che l’epoca in
cui è vissuta (l’Ottocento) non ha
saputo valorizzare, ma la cui
fama è arrivata fino a noi perché
è stata la sorella amatissima di un
grande compositore. Una donna
davvero particolare, Fanny Mendelssohn...
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Nel 1842, la Regina Vittoria ricevette a Buckingham Palace uno
dei più brillanti musicisti europei, il trentatreenne compositore,
pianista e direttore d’orchestra
Felix Mendelssohn. Sapendo che
la regina era una cultrice della
musica e una discreta cantante,
l’artista l’invitò a eseguire uno
dei suoi Lied.
La regina ne scelse uno noto
come Italien, e lo interpretò,
come poi lo stesso Mendelssohn
scrisse, con senso del tempo ed
espressione. Il musicista, dopo essersi complimentato, si rivolse alla
sovrana e le confessò “Anche se
pubblicata con il mio nome, quest’opera in realtà è stata scritta da
mia sorella. Le sarei grato, Maestà, se volesse cantare anche un
pezzo scritto da me”.
Fanny Mendelssohn, di tre anni
Ritratto di Fanny Mendelsshon Hensel. (foto Library of Congress)
maggiore del suo celebre fratello,
seguì in effetti la stessa formazione musicale, grazie soprattutto al padre Abraham, un ricco
banchiere di Amburgo poi trasferitosi a Berlino, dove amava
offrire ricevimenti domenicali accompagnati da concerti che divennero un’istituzione cittadina e
ai quali contribuivano come esecutori anche i suoi figli. Fanny e
Felix in particolare mostravano
grande talento musicale, e studiarono composizione con Carl
Friederich Zelter, direttore della
Berlin Singakademie: in pratica,
entrambi poterono sin da giovanissimi coltivare la loro inclinazione per la musica, e godere di
un’ottima formazione grazie a
una famiglia benestante e amante
della cultura.
Tuttavia, per quanto avesse contribuito agli studi della figlia,
Abraham aveva anche un’idea
molto precisa di quale dovesse
essere il ruolo delle donne nella
società, e, se accettò non troppo
entusiasticamente che il figlio
Felix intraprendesse quella carriera musicale per la quale era
evidentemente dotato, impose a
Fanny precisi limiti entro i quali
occuparsi della musica: come le
scrisse in una lettera quando lei
aveva ventiquattro anni, “La musica diverrà forse la professione
di Felix, mentre per te può e
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Fanny e Felix
A sinistra, in alto, Lea
Salomon Mendelsshon
Bartholdy, madre di
Felix e di Fanny
anch’essa pianista
(foto Berlin National
Library).
Al centro, una pagina
del ciclo di musica per
pianoforte Das Jahr
(mese di aprile),
musica di Fanny e
illustrazioni di
Wilhelm Hensel, 1841
(foto Berlin National
Library).
In basso, lo studio di
Fanny ad Amburgo
(foto Fanny und Felix
Mendelsshon
Gesellschaft).
A destra, la casa della
famiglia ad Amburgo
(foto Archivio
Komponisten
Quartier).
deve essere solo un ornamento,
giammai la radice del tuo essere
e del tuo agire”.
Fanny s’adeguò ai desideri del
padre, pur dedicandosi sempre
alla composizione, e trovò il migliore sbocco per la sua passione
nel rapporto col fratello, diventandone la principale consigliera
nel periodo in cui egli sviluppò il
suo talento fino a diventare un
autentico musicista. Da parte
sua, Fanny non scriveva nulla
senza sottoporlo al giudizio dell’amatissimo Felix, e la sua vena
creativa soffrì particolarmente
quando il fratello s’allontanò da
Berlino per perseguire la sua carriera; da parte sua Felix apprezzava le qualità della sorella, ma a
sua volta riteneva che non s’addicesse a una donna fare della mu-
sica un’attività professionale, e la
scoraggiò dal pubblicare le sue
opere, tanto che alcune furono
pubblicate all’interno di raccolte
di composizioni di Felix, nei
primi anni della carriera del giovane. Solo nel 1846 Fanny pubblicò una sua raccolta di Lied,
senza l’approvazione del fratello.
Nel 1829, Fanny sposò Wilhelm
Hensel, un pittore di undici anni
più anziano di lei, una scelta non
apprezzata e anzi osteggiata dalla
famiglia Mendelssohn. Il matrimonio fu però molto felice, e
Fanny, pur senza mai cedergli il
posto che nel suo cuore aveva
Felix, amò teneramente il marito
che da parte sua non mancò di
incoraggiare la sua passione per
la musica e che le rese possibile
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In alto; a sinistra, autoritratto del pittore e incisore tedesco Wilhelm Hensel, marito di Fanny (foto Berlin National Library); a
destra, Fanny in un ritratto del 1842 (foto Leo Baeck Insitute). Sotto: a sinistra, il cd dell’Oratorium & Duette eseguito dal Kammer
Chor dell’Università di Dortmund, etichetta Thorofon Classic; a destra, musiche per pianoforte di Fanny e Felix Mendelsshon
eseguite da Joanne Polk, cd Bridge Records 2012.
visitare finalmente l’Italia, luogo
vagheggiato da sempre. I due ebbero un figlio maschio cui fu
dato il nome di Sebastian Ludwig Felix, con il chiaro riferi-
mento ai grandi musicisti che la
madre più amava. Dopo la morte
del padre, Fanny gli subentrò
nell’organizzazione dei concerti
domenicali, che rimasero un ap-
puntamento obbligato sia per la
famiglia che per l’élite intellettuale della città di Berlino, attirando anche la presenza
occasionale di personalità di pas-
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Fanny e Felix
saggio come Franz Liszt.
Fu proprio mentre seguiva la
prova di un coro su musica del
fratello per uno di quei concerti
che Fanny, il 14 maggio 1847, fu
colta da un ictus e morì. Si trattava evidentemente di un male a
carattere familiare, perché ne
erano già morti entrambi i genitori e il nonno paterno. La sua
scomparsa fu devastante per il
marito, che l’amava moltissimo e
non si riprese mai dalla perdita, e
per il fratello, che, sopraffatto
dal lavoro e già d’incerta salute,
ne ricevette un colpo fatale.
Nata il 14 novembre 1805,
Fanny, in accordo con le caratteristiche tipiche del segno dello
Scorpione cui apparteneva, dimostrò nella sua vita costanza e
determinazione, sia nel campo
della musica, nella quale continuò a perfezionarsi per tutta la
vita, sia nella sfera familiare e
sentimentale, imponendo a una
famiglia tradizionalista le nozze
da lei desiderate e rimanendo legata a pochi ma indissolubili affetti. L’ascendente Scorpione,
così come la presenza di Marte
in Sagittario nel cielo di nascita,
esaltavano alcuni tratti caratteriali di Fanny già associati al
Segno, quali la forza di volontà e
la capacità di perseguire con tenacia e coraggio gli obiettivi prefissati. Venere in Capricorno nel
tema natale aveva spinto Fanny a
scegliere un partner dal quale la
divideva una certa differenza di
età, un uomo maturo capace di
rassicurarla e darle protezione,
con il quale aveva costruito un
rapporto solido, basato sulla
stima e sul rispetto reciproci.
La passione per lo studio che ac-
Sopra, la Sala da musica della famiglia
Mendelssohn a Lipsia (foto Christiane
Schmidt/Mendelssohn Haus).
In alto; a sinistra, canzoni d’amore,
natura e musica romantica, cd Klavier
Gold Edition. A sinistra, Scorpione, segno
zodiacale di nascita di Fanny
Mendelsshon.
compagnò Fanny per tutta la vita
e l’attrazione per i paesi diversi
dal proprio, come l’Italia, le derivavano da Giove in Sagittario nel
cielo natale, mentre la presenza
di Nettuno in Scorpione accentuava in lei l’intuizione e la propensione alla riservatezza.
Tutti questi aspetti in Fanny si armonizzavano in una personalità
tranquilla ma non sottomessa,
capace di costituire per i suoi
cari un riferimento affettivo costante ma anche un’interlocutrice
intellettualmente acuta e stimolante. Anche la creatività artistica
per lei non fu mai un’occasione
per indulgere all’egocentrismo,
ma un’espressione naturale del
suo spirito, e, non secondariamente, un privatissimo terreno
comune con il prediletto fratello
Felix.
Dopo la precoce scomparsa di
Fanny, quest’ultimo riuscì ancora
a scrivere il quartetto d’archi
Opera 80 intitolato Requiem per
Fanny, che fu l’ultima opera importante da lui composta prima
di morire a sua volta di ictus sei
mesi dopo la sorella.
I due fratelli Mendelssohn riposano in tombe affiancate; sulla lapide di lei è incisa una frase del
poeta Eichendorff: “I pensieri e i
canti s’innalzano fino al regno
dei cieli”.
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