1. contributi e benefici continuativi in ambito sanitario

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1. contributi e benefici continuativi in ambito sanitario
1. CONTRIBUTI E BENEFICI CONTINUATIVI IN AMBITO SANITARIO
I benefici che seguono sono continuativi. Potrebbero però modificarsi di anno in
anno parte dei requisiti di accesso, periodo di raccolta delle domande e modalità di
erogazione.
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AGEVOLAZIONI FISCALI PER ANZIANI E DISABILI ASSISTITI A DOMICILIO
Per gli anziani e i disabili assistiti a domicilio è prevista la possibilità di avvalersi di
alcune agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) per le spese sostenute per la cura
e l’assistenza.
Agevolazioni
Queste le spese danno diritto ad agevolazioni fiscali:
• le spese sostenute nei confronti degli enti (Comuni o agenzie private) che
forniscono prestazioni assistenziali assicurate da personale qualificato dei Servizi di Assistenza domiciliare.
É necessario richiedere al soggetto gestore del servizio di Assistenza Domiciliare una Dichiarazione delle Spese di Assistenza Specifica.
Le spese di assistenza specifica sono detraibili per le persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti, mentre sono deducibili per le persone con
riconoscimento di handicap grave (L.104);
• le spese sostenute per addetti all’assistenza personale di seguito illustrate: 1.
2.
contributi previdenziali e assistenziali versati trimestralmente dalla famiglia,
tramite appositi bollettini postali per gli “addetti ai servizi domestici ed all’assistenza
personale o familiare” (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro.
Tali contributi possono essere portati in detrazione fino ad un importo annuo massimo di 1.549,37 euro.
la retribuzione di addetti all’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti;
é possibile portare in deduzione sino a un massimo di 2.100,00 euro annui ma l’importo spettante è inversamente proporzionale al reddito percepito, cioè è
tanto più basso quanto maggiore è il reddito del singolo contribuente;
non si applica né alle colf, né alle baby-sitter.
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Beneficiari
Per avere diritto a fruire dell’agevolazione, il reddito complessivo non deve superare
i 40.000 euro annui.
L’agevolazione spetta anche in relazione a spese che siano state sostenute per il
coniuge, i figli, i genitori, i suoceri e i fratelli.
Per godere di questa deduzione è necessario produrre:
•
•
certificazione medica attestante lo stato di non autosufficienza
idonea documentazione delle spese sostenute che può anche consistere in una
ricevuta debitamente firmata, rilasciata dal soggetto che presta l’assistenza
(assistente famigliare) in cui siano indicati gli estremi anagrafici e il codice fiscale
del soggetto che effettua il pagamento, del soggetto che presta l’assistenza e del
familiare a favore del quale la spesa è stata sostenuta
Si considerano “non autosufficienti”, a questi fini, le persone che non sono in grado
di svolgere almeno una di queste azioni: assumere alimenti, espletare le funzioni
fisiologiche e provvedere all’igiene personale, deambulare, vestirsi, oppure che necessitino di sorveglianza continuativa.
c CONSULENZE, CONTRIBUTI, AGEVOLAZIONI PER ACQUISTARE AUSILI E SUPERARE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Le persone disabili di qualsiasi età e gli anziani che hanno limitazioni nello svolgere
le attività della vita quotidiana possono rendere accessibile la propria casa, eliminare
barriere architettoniche o scegliere automazioni, arredi personalizzati ed altri ausili
domestici attraverso i benefici e le opportunità previste dalla normativa regionale:
1 un servizio gratuito di consulenza e informazione offerto dai Centri provinciali di primo livello per informazioni e consulenza per l’adattamento dell’ambiente
domestico che la Regione e i Comuni hanno attivato in ogni provincia.
2 i contributi economici che possono essere chiesti presso Comuni e le AUSL
oppure le agevolazioni fiscali previste anche dalla normativa nazionale.
1) Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico
Sono Centri, attivati dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni,
specializzati nelle soluzioni per l´adattamento dell’ambiente domestico che forniscono
informazioni e consulenza a persone anziane o disabili e a tutti coloro che hanno delle
limitazioni nello svolgere le attività della vita quotidiana, alle loro famiglie, agli operatori
dei servizi sociali e sanitari, ai tecnici progettisti del settore pubblico e privato.
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I Centri offrono una consulenza di primo livello su come riorganizzare gli spazi interni, rimuovere o superare gli ostacoli ambientali e le barriere architettoniche, studiare
accorgimenti e soluzioni per facilitare le attività di ogni giorno, accedere ai contributi
e alle agevolazioni fiscali, sui prodotti e gli ausili presenti sul mercato, sui servizi e
le opportunità offerte dai diversi soggetti presenti sul territorio. Per le situazioni più
complesse operano in collegamento al Centro Regionale Ausili di Bologna e al Centro
Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche di Reggio Emilia.
Ogni Centro è a disposizione per cittadini e operatori dei servizi che provengono dal
territorio della Provincia.
2) Contributi e le agevolazioni disponibili per adattare la casa e superare le barriere architettoniche nelle abitazioni private
•
contributi per l’acquisto di ausili ed attrezzature La legge regionale 21 agosto 1997, n.29 all’articolo 10 prevede contributi del 50% sulla spesa sostenuta per acquistare ausili, attrezzature, arredi personalizzati ed attrezzature informatiche per la casa. Per presentare domanda occorre possedere il certificato di handicap grave. I contributi devono riguardare interventi non finanziati da altre leggi, escluse le agevolazioni fiscali. Il termine per la presentazione delle domande è il 1° marzo di ogni anno per spese effettuate nel corso dell’anno precedente. La richiesta può essere presentata presso il Comune di residenza o altro Ente a tal fine delegato.
Per saperne di più è possibile rivolgersi ai Servizi sociali del proprio Comune o
consultare il portale EmiliaRomagnaSociale, dove è scaricabile la modulistica per fare la domanda.
•
eliminazione barriere architettoniche La legge 9 gennaio 1989 n.13 prevede contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati ove hanno residenza abituale persone con disabilità con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio o persone non vedenti. La domanda deve essere presentata, prima di effettuare la spesa, al sindaco del Comune in cui si trova l’immobile entro il 1° marzo di ogni anno, allegando un preventivo ed un certificato medico. Per avere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli Uffici Tecnici o ai Servizi sociali del proprio Comune oppure consultare il sito del Progetto HandyLex (http://www.handylex.org).
•
agevolazioni fiscali Per l’eliminazione di barriere architettoniche nell’abitazione, l’acquisto di particolari strumentazioni, ausili, protesi e sussidi tecnici ed
informatici sono previste l’aliquota IVA agevolata al 4% e detrazioni fiscali
in sede di denuncia dei redditi.
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Per saperne di più è possibile consultare la “Guida alle agevolazioni per i disabili”, che illustra in dettaglio i benefici fiscali, prodotta dalla Agenzia delle Entrate,
disponibile alla pagina oppure contattare gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate o consultare il sito del Progetto HandyLex dove esiste una sezione
specifica sulle “agevolazioni fiscali”, con schede riassuntive sui vari tipi di
agevolazioni e le procedure e la documentazione necessaria per ottenere i benefici.
•
fornitura ausili, ortesi e protesi A favore di particolari categorie di beneficiari e per gli ausili, ortesi e protesi è prevista la fornitura a carico della AUSL di residenza. A tal fine è necessaria una prescrizione redatta da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale ed un’autorizzazione alla fornitura del dispositivo rilasciata dall’AUSL di residenza. Prima di effettuare la spesa è pertanto
necessario rivolgersi al proprio Medico o all’Ufficio Assistenza Protesica dell’AUSL
di residenza. Per saperne di più:
Numero Verde Servizio Sanitario Regionale 800.033.033.
c AGEVOLAZIONI FISCALI PER PERSONE ANZIANE E DISABILI ASSISTITE PRESSO
STRUTTURE SPECIALIZZATE
La Regione Emilia-Romagna ha emanato una direttiva che permette alle persone
disabili o alle loro famiglie di dedurre dalla dichiarazione dei redditi parte delle spese
sostenute per la cura presso strutture di assistenza.
•
tipologia di strutture:
Le strutture possono essere sia pubbliche che private, convenzionate e non , semiresidenziali (Centri Diurni) e residenziali (Case Protette, Residenze Assistenziali
Sanitarie, Case di Riposo)
• spese deducibili:
Possono essere dedotte le spese sostenute per l’assistenza medica generica, per
l’assistenza specifica (infermieristica di base e riabilitativa), per l’animazione
• modalità per dedurre la spesa:
La struttura di assistenza, su richiesta dell’interessato, rilascerà la certificazione delle spese sostenute: attualmente questo rilascio è obbligatorio
Ai fini della deduzione fiscale si può sia allegare la certificazione che autocertifica lo
stato di disabilità.
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ASSEGNO DI CURA
La Regione Emilia-Romagna, riconoscendo l’importante lavoro di cura che la famiglia svolge per l’anziano non autosufficiente, finanzia annualmente un fondo che
permette di sostenere, attraverso un contributo chiamato assegno di cura, le famiglie
che mantengono nel proprio contesto un anziano non autosufficiente, evitando o
posticipando in questo modo il ricovero nelle strutture residenziali e permettendo
all’anziano di rimanere nel proprio contesto abitativo, sociale ed affettivo.
L’assegno di cura rappresenta una delle opportunità della rete dei servizi ed è concesso, in alternativa all’inserimento stabile in strutture residenziali, sulla base della
valutazione delle UVG (unità di valutazione geriatrica) o del responsabile del caso
e della disponibilità della famiglia ad assicurare in parte o in toto il programma di
assistenza personalizzato.
In ogni Distretto sanitario è presente almeno un Servizio Assistenza Anziani al quale è
necessario rivolgersi per accedere alle varie opportunità della rete dei servizi territoriali.
Il SAA chiede all’Unità di Valutazione Geriatrica di valutare le condizioni di bisogno
dell’anziano e in accordo con il medico di medicina generale elabora il programma assistenziale personalizzato. La valutazione, così come la verifica periodica, viene svolta
presso il domicilio dell’anziano, tranne che per motivate eccezioni.
Nel caso in cui il programma assistenziale personalizzato possa essere assicurato a domicilio, l’UVG o il responsabile del caso verificano anche l’eventuale disponibilità della
famiglia e/o di altri soggetti ad assicurare le attività assistenziali necessarie. L´UVG o il
responsabile del caso propongono il contributo economico alla famiglia, sulla base della disponibilità dimostrata da sancirsi mediante un “contratto” o accordo che definisce
gli impegni assistenziali in relazione alla loro gravosità, a carico della famiglia stessa.
Il Servizio Assistenza Anziani adotta, prima della proposta di contratto da parte dell’
UVG o del responsabile del caso, le procedure per la verifica dei requisiti per la concessione dell’assegno di cura (limiti reddito, etc.).
Rivolgersi allo sportello o alle Assistenti sociali se l’anziano è già all’interno di un programma di intervento.
Beneficiari
• coloro che hanno compiuto 65 anni e necessitano di assistenza quotidiana.
Iter
Prendere contatto con i Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, area anziani
e consegnare la seguente documentazione:
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•
•
l’ISEE della sola persona assistita
certificato del medico curante dell’anziano sullo stato di salute
L’assegno di cura viene erogato ogni 2 mesi, a partire da quando si sottoscrive l’accordo
Il beneficio varia a seconda del bisogno di assistenza e in base alla non autosufficienza della persona anziana.
Il programma è personalizzato e viene deciso in accordo con l’UVG, Unità di Valutazione geriatrica; l’Assistente Sociale effettua una verifica periodica.
Esiste la possibilità di un ulteriore contributo di 160 euro mensili, oltre all’importo
dell’assegno di cura, per gli anziani che dimostrano di avere assunto un assistente
familiare in modo regolare.
Per maggiori informazioni sull’assegno di cura: http://www.saluter.it .
CONTRIBUTO ECONOMICO ALTERNATIVO AL RICOVERO
Beneficiari
Il contributo economico è un supporto alle famiglie che assistono l’anziano al proprio
domicilio, in alternativa al ricovero presso strutture e all’Assegno di cura regionale.
É un contributo previsto per anziani in difficoltà, anche non conviventi con il nucleo
familiare che presenta la richiesta, poiché l’anziano assistito non deve necessariamente convivere con il nucleo familiare richiedente.
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Iter
L’utente, o un suo familiare, presenta la domanda al Servizio Anziani, solo su appuntamento da fissare tramite i Servizi Sociali del proprio Comune.
La documentazione necessaria è la seguente:
• stato di famiglia dell’anziano. Per figli anche non conviventi eventualmente residenti fuori dal Comune interessato, occorre il loro stato di famiglia.
• fotocopia del libretto di pensione o eventuale denuncia dei redditi
• fotocopia dichiarazione dei redditi dei figli e del loro nucleo
• documenti sanitari dell’anziano
L’Assistente Sociale verificherà che l’intervento economico, finalizzato a garantire
il mantenimento a domicilio, sia quello effettivamente necessario alla persona non
autosufficiente. Dopo circa un mese si riceverà l’esito della richiesta.
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ESENZIONE TICKET. CONDIZIONI GENERALI
Soggetti esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria
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Beneficiari
• i cittadini di età superiore ai 65 anni (65 anni + 1 giorno) appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo riferito all’anno precedente non
superiore a € 36.151,99.
• i cittadini titolari di pensioni al “minimo”(l’importo mensile per il 2008 è pari a € 443,12) con età superiore a 60 anni ed i familiari a carico , appartenenti ad un nucleo familiare, con reddito complessivo, riferito all’anno precedente,
inferiore a € 8.263,32 se soli incrementato sino a € 11.362,05 in presenza di coniuge, con un incremento di € 516,46 per ogni figlio a carico.
• i cittadini titolari di pensione sociale
Iter
L’esenzione per queste categorie opera mediante autocertificazione dell’interessato
o suo familiare da apporre in calce o sul retro della prescrizione proposta oppure
utilizzando la modulistca azionedale appositamente predisposta.
Beneficiari
• i cittadini per i quali sia stata riconosciuta l’ invalidità in una delle diverse categorie
• i cittadini affetti da forme morbose di cui al D.M. 28/5/99 n. 329, limitatamente alle prestazioni individuate dal decreto
• i cittadini in attesa di trapianto di organi
• i cittadini affetti da patologie neoplastiche maligne
• la popolazione di età superiore a 45 anni per la prestazione diagnostica
strumentale ( colonscopia ) effettuata ogni 5 anni e finalizzata alla prevenzione
• invalidi di guerra dalla 1° alla 5 ° categoria (militari e civili titolari di pensione diretta vitalizia) (*)
• invalidi per servizio 1° categoria (*)
• invalidi per servizio dalla 2° alla 5° categoria
• invalidi civili 100% (compresi i titolari di assegno accompagnamento) (*)
• invalidi civili con invalidità dal 67% al 99%
• non vedenti assoluti(*)
• non vedenti non assoluti
• ex deportati nei campi di sterminio (*)
• invalidi per lavoro con invalidità dal 67% al 79%
• grandi Invalidi per lavoro dal 80% al 100% (*)
• sordomuti
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vittime del terrorismo e loro familiari(incluso i familiari dei deceduti limitatamente
al coniuge ed ai figli e, in mancanza dei predetti, ai genitori)
esenzione per la totalità delle prestazioni sanitarie (anche non correlate alla
patologia invalidante) e farmaceutiche, inclusa la quota di partecipazione alla spesa sui medicinali generici. L’esenzione è riconosciuta dalla A.u.s.l. dietro
presentazione della certificazione rilasciata dal Prefetto del luogo di residenza.
(*) Queste categorie sono esenti anche dal pagamento della quota fissa di euro 3,10
ancora in vigore per le cure termali
ESENZIONE DEL TICKET PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO
Di seguito, le condizioni di esenzione dal ticket in caso di accesso ai servizi di pronto
soccorso:
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prestazioni erogate nell’ambito dell’Obi (Osservazione breve intensiva), dedicata alle situazioni cliniche che necessitano di un iter diagnostico-terapeutico di nor
ma non inferiore alle 6 e non superiore alle 24 ore
prestazioni seguite da ricovero
prime prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso entro 24 ore dall’evento
prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso oltre 24 ore
dall’evento nei casi in cui si dia contestualmente corso ad un intervento terapeutico,
prestazioni riferite ad avvelenamenti acuti
prestazioni erogate ai soggetti di età inferiore a 14 anni
prestazioni riferite a infortuni sul lavoro
prestazioni richieste dai medici e pediatri di famiglia, da medici di continuità assistenziale (guardia medica) o da medici di altro pronto soccorso
prestazioni riferite a soggetti esenti per patologia e/o reddito e altre condizioni previste dalla normativa vigente
prestazioni riferite alle persone straniere temporaneamente presenti (Stp) se
indigenti ed ai sensi della normativa vigente
Per la consultazione degli elenchi delle patologie soggette all’esenzione e relativi
codici e delle prestazioni sanitarie interessate:
• consultare il sito web: www.italia.gov.it
• rivolgersi all’Ufficio Relazioni con Il Pubblico (URP) della propria A.u.s.l.
• rivolgersi ai Servizi Sociali del proprio comune di residenza
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