g-leg - xxi - Campionato di Giornalismo il Giorno
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g-leg - xxi - Campionato di Giornalismo il Giorno
LE NOSTRE INIZIATIVE MERCOLEDÌ 27 MARZO 2013 Scuola media «LUIGI PIRANDELLO» - Sedriano IN REDAZIONE - CLASSI 1^C E 2^C : Kerly Tapia, Daria Budkina, Erika Maraffino, Alexandra Danescu, Eleonora Cecconi, Cristian Piovani, Davide Lamera, Sabrina Sassone, Gerald Cuba, Cristian Liguori, Nicolò Verpilio, Greta Mori, Federica Kasa, David Avila, Francesca Bianchi, Francesca Correnti, Lucia Compagnone, Gioacchino Capriglione, Deniel De Nevi, Matteo Fabbris, Francesco Baratè, Vitori Norra, Giorgia Savarese, Martina Sandrin, Noemi Anastasi, Gabriele Dolcetto, Davide Lancuba, Dennis Gernone, Simone Claps, Davide Pisano, Luca Segantini, Beatrice Crivellaro, Camilla Belluscio, Andrea Maraffino, Nio Saracchi, Daniele Hasou, Denis Sula, Alessandro Testoni. DOCENTI COORDINATORI: Giovanna Barilli e Giuseppina Culletta H2O, un bene più prezioso dell’oro La risorsa idrica va usata meglio Un’inchiesta tra i nostri concittadini per conoscere le loro abitudini IL COMMENTO Che ingiustizia l’Oro blu solo per pochi COME SIAMO fortunati noi che disponiamo di acqua in abbondanza! E quanto è ingiusto che un bambino africano per bere si debba alzare ogni giorno all’alba e percorrere molti chilometri per un secchio d’acqua, mentre un bambino italiano si alza, apre il rubinetto e vede l’acqua scendere in quantità. SEMPRE PIÙ numerosi sono i Paesi desertici e caldi nella classifica dei “senza acqua”. Non parliamo di semplici disagi: la mancanza d’acqua disponibile e pulita provoca 200 milioni di morti all’anno solo tra i bambini. ATTUALMENTE ci sono 1 miliardo di persone nel mondo senza accesso all’acqua potabile. Nel 2025 saranno circa 3 miliardi. Ecco perché l’acqua viene chiamata Oro blu: è importante quanto e più dell’oro ed è difficile da trovare. NOI RAGAZZI non possiamo fare molto per togliere questa ingiustizia, però qualcuno di più importante potrebbe trovare un sistema per permettere a tutti di avere acqua sufficiente per vivere. Intanto, abbiamo imparato piccoli gesti per non sprecare l’Oro blu. QUANDO TI LAVI i denti, chiudi il rubinetto? Sai che cos’è unrompi getto? Queste ed altre domande abbiamo rivolto ai cittadini di Sedriano. Volevamo capire se nel nostro paese gli abitanti sono spreconi o attenti, informati oppure no. L’acqua per noi è un elemento scontato, soprattutto nel Nord Italia. È sufficiente aprire il rubinetto per vederla scorrere in grande quantità. Così ci dimentichiamo della sua importanza e del suo valore. Non ci rendiamo conto che è un bene limitato e che siamo fortunati: l’Italia grazie alle sue caratteristiche climatiche e geografiche è uno dei paesi più ricchi d’acqua al mondo. E PENSARE che in Africa una persona può contare, se va bene, solo su 5 litri d’acqua al giorno mentre noi in Italia ne abbiamo a disposizione 250 a testa: è una follia. Se potessimo guardare la Terra dall’alto, vedremmo che per la maggior parte risulta essere di colore blu e questo è dovuto al fatto che circa il 71% della superficie terrestre è ricoperto di acqua, ma di questa solo l’1% è dolce e disponibile per l’uomo. Giocando con un test abbiamo scoperto che, utilizzando l’acqua con attenzione, una famiglia di 4 persone consuma circa 90 metri cubi di acqua ogni anno. Un atteggiamento sprecone invece porta a consumi che superano i 500 metri cubi/anno. Allora abbiamo pensato di preparare un questionario sull’utilizzo dell’acqua per scoprire se i nostri concittadini sono “risparmiosi” o sciuponi. Ne abbiamo intervistati circa 80. Il risultato? Guardate qua. La maggioranza della popolazione di Sedriano nelle proprie case ha elettrodomestici di classe A o superiore, cioè che utilizzano la minor quantità di acqua necessaria: risparmio! E per l’igiene personale? Molti preferiscono la doccia alla vasca e questo è un dato importante perché si spreca più acqua in vasca che in doccia. Mentre si spazzolano i denti in tanti chiudono il rubinetto: risparmio! Però la maggior parte non lo chiude mentre si lava i capelli: spreco! Allo stesso modo ancora tanti usano l’acqua potabile per irrigare il proprio giardino o orto: spreco! Dobbiamo imparare a raccogliere l’acqua piovana o riutilizzare quella che abbiamo usato per lavare le verdure. Il 2013 è l’Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico. Venerdì scorso, il 22 marzo nella nostra scuola e in tutte le scuole del magentino si è festeggiata la giornata della pace che ha messo a tema l’acqua. Abbiamo preparato dei manifesti per pubblicizzare un uso dell’acqua più consapevole; abbiamo creato dei ciondoli a forma di goccia. Il pranzo in mensa è stato a base di prodotti coltivati o cresciuti nell’acqua: il riso e il pesce. Noi ragazzi della 2C abbiamo imparato a chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti. E tu, quanti minuti starai sotto la doccia stasera? NOSTRA INTERVISTA RISPONDE L’EX SINDACO MARCO RE Le Case dell’acqua: una fresca e frizzante novità ABBIAMO INTERVISTATO l’ex sindaco di Sedriano, Marco Re, che ci ha fornito preziose informazioni. Come è nata l’idea di costruire le Case dell’acqua? «La Casa dell’acqua è stata un’iniziativa ideata dai Comuni del nostro territorio, uniti nel Consorzio dell’acqua potabile». Che funzione hanno? «Vogliono abituare i cittadini a preferire l’acqua dell’acquedotto e a sensibilizzarli sulla buona qualità dell’acqua dei nostri rubinetti». Da dove proviene l’acqua utilizzata? «Dai pozzi che riforniscono il sistema idrico comunale, quindi è la stessa acqua che arriva nelle nostre case». L’acqua naturale come diventa frizzante? «Grazie all’utilizzo di bombole di CO2 che rilasciano il gas che la rende frizzante». Quando viene fatta la manutenzione e che costi ha? «Viene fatta periodicamente e i costi non sono elevati». È stata un’iniziativa gradita dai cittadini? «Sì, molto e un crescente numero di persone utilizza questo servizio». Che differenza c’è tra l’acqua del rubinetto e quella minerale? «L’acqua del rubinetto non ha alcun impatto sull’ambiente, mentre l’acqua minerale inquina durante il suo trasporto e le bottiglie di plastica diventano rifiuto che deve essere smaltito con notevoli costi e, fattore non trascurabile, l’acqua minerale per il consumatore ha un costo maggiore». XXI ••