Il Giornalino - Liceo Scientifico
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Il Giornalino - Liceo Scientifico
Anno 1, numero 5 28 aprile 2015 Caporedattore: Angela Forti CAFFÈ PACINOTTI “… E in altro il cielo, il nostro bel cielo con le nuvole quasi a portata di mano…” di Lorenzo Frau, V^D Ciao a tutti, oggi scrivo per raccontarvi una storia tragica e sorprendente, una storia che forse per la prima volta esce dai libri per entrare proprio qui nel nostro Liceo. Immaginate la nostra scuola, il Liceo Scientifico Antonio Pacinotti di esattamente 71 anni fa, certamente un po’ più in stile retrò che quello odierno, avente sede presso Via Venezia, non distante da quello attuale (più o meno tra il complesso del “2 Giugno” e Piazza Brin). Ecco, forse molti di voi non sapranno che la nostra scuola fu inaugurata nell’Agosto del ’40 proprio sotto il regime fascista, durante la seconda guerra mondiale; e, proprio in quegli anni, precisamente dal ‘41 al ‘44, tra i pochi ragazzi (circa un centinaio) che frequentavano la scuola allora, c’era Paolo Faggioni, un fezzanese, allora diciottenne, che abitava a Marola. Ora immaginate la scuola di allora, con le alte cattedre e i banchi in legno che magari non vi saranno sfuggiti nel corridoio del secondo piano, e osservate una classe terza, più precisamente la 3°B dell’epoca e tra loro un giovane ‘dalla folta chioma scura’. Così la sorella di Paolo ci racconta di quello che normalmente in quegli anni succedeva davanti al liceo: la sede dove oggi sorge la scuola del ‘2 Giugno’ era la sede della divisione decima M.A.S, dalla quale i militanti fascisti si muovevano verso il liceo e, per intimidirne gli studenti, sceglievano i giovani con più fluenti capelli e li rasavano completamente. Più di una volta l’episodio si ripeté e Paolo fu una delle loro numerose ‘vittime’. Così, durante la primavera del 44, quando la guerra stava giungendo alla fine e l’Italia si trovava scossa dalla guerra civile che noi tutti abbiamo studiato sul libro di storia, Paolo decise di prender parte alla Resistenza armata, per andare a combattere sui monti della Lunigiana. Un partigiano al Pacinotti?! Ebbene sì abbiamo anche quello! E se voi cercate bene nella stanzetta adiacente alla nostra palestra potrete trovare il suo registro di classe, con voti e compagni! Fu così che il padre lo accompagnò ai monti in compagnia di un amico coetaneo. Ma ai monti Paolo resistette veramente poco: solo dopo quindici giorni, tra i partigiani della brigata Leone Borrini, il ragazzo fu ucciso nel rastrellamento tedesco del 4 Luglio 1944. Circondato, in una baracca sul monte Barca, visto dal vicino campanile di Lusana, il gruppo di partigiani fu sterminato. La cosa più incredibile di questa storia non ancora raccontata, è che Paolo non ci ha lasciato solo la testimonianza della sorella: subito dopo la Liberazione, il corpo frettolosamente sepolto fu riconosciuto dalla famiglia grazie a una giacca a quadretti; dalla tasca della giacca uscirono quattro piccoli fogli, quattro pagine di un diario appena iniziato, bruscamente concluso.Ecco cosa scrive Paolo in quelle quattro ultime pagine della sua vita: “Siamo in una capanna a 1800 m. d’altezza. I compagni sono sdraiati e si scambiano le loro confidenze. Sono discorsi di guerra, episodi di un tempo passato, pericolosi eppure raccontati con nostalgia. Siamo qui perché mandati a sorvegliare l’estrema punta del monte. Partiti subito dopo il rancio, abbiamo attraversato tutti i passi, passi pericolosissimi da camosci. Camminare sopra a cigli e creste, dove basta sbagliare un passo per cadere a strapiombo in burroni senza fine.” “Armi: due bombe a mano, un moschetto con i rispettivi caricatori, lo zaino e un paio di binocoli da alta montagna, sotto una nebbia che si potrebbe 2 CAFFÈ PACINOTTI tagliare con un coltello. Infatti a circa 5 m. l’uno dall’altro in fila indiana non ci si vede e bisogna chiamare ogni 5 minuti.” “Abbiamo lasciato l’accampamento ove altri 6 uomini ci hanno raggiunti. Sono 4 marinai vestiti che hanno raggiunto i patriotti.” “Voglio ricordare le prime impressioni appena giunti. Dopo aver lasciato mio padre, io e l’amico trovammo un carro con su 3 contadini. Fattici salire e capite le nostre intenzioni di raggiungere i partigiani……… Lo indomani raggiungemmo la prima destinazione. E’ un colpo di moschetto che avverte le sentinelle del nostro avvicinarsi. Appena giunti osserviamo con curiosità questi guerriglieri che tanto hanno fatto e faranno parlare di sé. Sono gente quasi tutta giovane, dallo sguardo ferreo, ove si legge una decisione ferma, acquistata dopo tanti pericoli e peripezìe. E così comincia la nostra vita, che tanti avevano sognata. E’ una vita dura, sempre a contatto con le armi e alle rocce……” “Intorno monti e monti, in basso burroni e precipizi, e in alto il cielo, il nostro bel cielo con le nuvole quasi a portata di mano.’’* Fu così che si concluse la vita del giovane Paolo, forse adesso più vicino a tutti noi, mentre con il libro in mano varchiamo l’atrio ripassando un’ultima volta prima dell’interrogazione, guardandoci attorno per cercare ‘una folta chioma scura’ che si confonde tra la vociante massa di ogni nuovo giorno. E se un giorno vi capiterà di passeggiare per le stradine di Marola, guardando in alto l’insegna della piazza a lui intitolata potrete dire “Sì, lui veniva a scuola da me…” *Copia del “diario” partigiano di Paolo Faggioni è stata gentilmente concessa dalla Signora Carla Faggioni all’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea; la scheda biografica di Paolo è consultabile nello “stradario partigiano” sul sito web www.isrlaspezia.it mentre le pagelle sono conservate nell’archivio della scuola nei registri degli anni scolastici 41-42, 42-43, 43-44. Sjá big fljótlega. Knús di Linda Veo, III^C Ascoltare i Sigur Ros due anni fa a Lucca,quando ancora non li conoscevo , è stato come essere scaraventata nel mezzo dell'aurora boreale,così straordinariamente soffocante che mi sembró di riprendere a respirare solo al termine del concerto . Le loro note sono come la stagione che aspetti ,la loro voce è come il vento che ti sorprende ,quando di vento non ce n'è ,la loro musica è come il lento incedere di un mutamento ,come la nostalgia di uno sguardo,come il confine dove ci perdiamo nel niente e ci lasciamo cullare . Li ascolto quando vorrei sbagliare ma non posso. Quando ho voglia di sapere che posso anche non sapere. Quando sono felice e quando lo sono un pochino meno . correrei giù a raccoglierti . Se fosse una parola a sorprendermi quando il coraggio si fa diafano ringrazierei questo silenzio. E se fosse un inverno lusinghiero poi a svegliarmi in questo crogiolo di filigrana allora senza fretta colorerei gli equinozi mancanti e le mangovie del belcanto. Sjá big fljótlega. Knús Se fosse il cielo ad intrattattenermi quando la memoria si fa più vicina 2 3 CAFFÈ PACINOTTI Guilty Gear XRD Sign di Kevin Pastorello, II^C Guilty Gear Xrd è l’ultimo picchiaduro della serie Guilty Gear: sviluppato e pubblicato in Giappone da Arc System Works,è uscito nelle sale giochi giapponesi il 20 Febbraio 2014. Successivamente è stato portato su PS3 e PS4 il 4 Dicembre 2014 in Giappone e distribuito da Aksys Games in NordAmerica il 16 Dicembre 2014, tuttavia attende ancora una data di uscita europea. Lo stile grafico del gioco utilizza l’Unreal Engine 3 e i modelli dei personaggi, a differenza dei suoi predecessori (dove erano disegnati e animati a mano), sono poligonali in cel shading; stessa cosa vale per gli scenari. Le musiche, composte da Daisuke Ishiwatari e Norichika Sato, sono per la maggior parte brani rock e metal di ottima fattura e il doppiaggio, sia giapponese che inglese, è molto ben fatto (anche se quest’ultimo è leggermente inferiore.) Il roster è composto da 17 personaggi, di cui 2 disponibili come dlc a pagamento. I personaggi stessi sono volutamente “tamarri” e stereotipati, resi, così, ancora più unici e caratterizzati. Ogni personaggio ha il proprio stile di combattimento molto differenziato rispetto agli altri, anche se ovviamente per tutti valgono le stesse meccaniche di gioco; queste ultime sono molto complesse ed estremamente difficili da spiegare a parole. Fortunatamente, però,il gioco provvede ad insegnarcene le basi nel tutorial, anche se starà al giocatore padroneggiarle. Ci sono anche un discreto numero di modalità di gioco: oltre alle classiche arcade, versus, allenamento e onli- ne (il quale è condiviso fra le due versioni PS3 e PS4), ci sono anche le modalità sfida, dove il gioco ci propone una serie di combo, sempre più difficili da effettuare con i vari personaggi, la modalità missione, dove ci verranno presentate varie situazioni che potranno capitare mentre giochiamo e ci viene insegnato come risolverle, e infine la modalità storia, che è praticamente un intero film di 6 ore in cui ci viene esposta la storia del gioco. A proposito, non parlerò della trama semplicemente perché…è un “picchiaduro”, a nessuno importa della trama di un “picchiaduro.” Dirò soltanto che è caruccia e lascia spazio a un sequel. Per concludere consiglio questo gioco a qualsiasi amante dei “picchiaduro” 2D,i n quanto è sicuramente uno dei punti più alti del genere, anche se per adesso chiunque sia interessato all’acquisto è costretto a ordinarlo importato dagli Stati Uniti,i n quanto, come già detto, non è ancora prevista una data di uscita europea. Inoltre, appunto per questi motivi, il gioco è totalmente in inglese. I sensi dell’uomo di Davide Paturzo, I^F La maggioranza delle persone crede che l'uomo possieda 5 sensi, i quali sarebbero regolati dagli organi sensoriali presenti nel nostro corpo. Ma alcuni studiosi hanno scoperto che in realtà il nostro corpo percepisce molte più sensazioni rispetto a quelle che conosciamo tutti, ovvero vista, udito, tatto,olfatto e gusto. In tutto i sensi umani principali conosciuti dagli studiosi sono, oltre a quelli citati in precedenza: Termocezione: la capacità del nostro corpo di per- cepire la temperatura esterna e i suoi cambiamenti. Questa funzione è regolata dai termocettori, recettori sensoriali che si attivano sopra i 30° ma che smettono di funzionare ad una temperatura superiore ai 45°. Propriocezione: è il senso che ci permette di riconoscere la posizione di tutte le parti del nostro corpo senza l'utilizzo degli occhi. E' comunemente definito “sesto senso” e i recettori che ne permettono il funzionamento sono detti recettori 3 4 CAFFÈ PACINOTTI propriocettivi. Nocicezione: è il processo sensoriale che percepisce e trasmette al nostro cervello la sensazione di dolore. E' regolato dai nocicettori, recettori che si differenziano di caratteristiche a seconda del dolore che percepiamo ( i nocicettori chimici, per esempio, reagiscono solo in caso di una lesione provocata da sostanza chimiche. Equilibrio: è il senso che consente agli uomini di rimanere stabilmente su due piedi senza cadere per terra. La parte del corpo che gestisce l'equilibrio del nostro corpo è chiamata organo dell'equilibrio, ed è situata nel nostro orecchio. Lo studio dei sensi è stato trattato non solo da alcuni scienziati specializzati, ma anche da alcuni filosofi, tra cui il maggior esponente è Rudolf Steiner, un pedagogista e filosofo austriaco vissuto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Steiner è riuscito a identificare dodici sensi umani tra cui il senso della vita, il senso del pensiero ( o dei concetti ), il senso dell'Io e il senso della parola. Si tratta quindi di sensi che non riguardano più l'ambito puramente scientifico, bensì trattano argomenti che si avvicinano all'ambito umanistico. 75 yrs of Robin di Laura Bellettini, III^E Il 2015 è un anno speciale per gli amanti di Batman, il Cavaliere Oscuro. Se l'anno scorso, il 2014, è stato il settantacinquesimo anniversario dalla nascita dell'uomo pipistrello, a cura di Bob Kane e Bill Fingers, questo è l'anno della nascita del suo aiutante, Robin. Robin, letteralmente Pettirosso, è un personaggio nato dalla matita di Bob Kane e Bill Fingers, autori del suo mentore, Batman. Ha debuttato ufficialmente nell'Aprile del 1940, quando il giovane Richard “Dick” Grayson, figlio dei noti trapezisti del circo Haly, perde i genitori in un “incidente” sul trapezio; in realtà, i coniugi Grayson sono stati assassinati dal boss mafioso Tony Zucco, che aveva precedentemente ricattato il direttore, Jack Haly. Il ragazzo, traumatizzato, vuole rivolgersi alla polizia, ma ecco che fa la sua comparsa Batman, alias Bruce Wayne, che, presente all'omicidio, avendo a cuore la vicenda del ragazzo, così simile alla sua, decide di adottarlo e addestrarlo nella lotta. Il giovane, entusiasta, accetta e così nasce il ragazzo meraviglia, ovvero Robin. Crescendo, Richard prende ovviamente la sua strada, fondando il gruppo di giovani eroi conosciuto come i Teen Titans, di cui, nel 2006, Cartoon Network ha creato una serie animata composta da cinque stagioni e un film. Dopo la breve avventura come leader dei Titans, il ragazzo sveste i panni di Robin per “rinascere” come Nightwing ( identità attuale). Il suo successore, Jason Todd, è completamente diverso dal suo predecessore: quando Batman lo incontra per la prima volta, il giovane è un ladruncolo di strada. Purtroppo la sua carriera di Pettirosso finisce con il suo assassinio da parte del terribile criminale Joker. Jason ritornerà in vita, intenzionato ad uccidere il Joker, vestendo i panni dell'assassino Red Hood. Il mantello di Robin passa allora a Tim Drake, ma solo dopo aver fatto capire a Batman, ancora traumatizzato dalla morte di Jason, di aver bisogno di un aiutante. Il ragazzo prende il posto di Nightwing come leader dei New Teen Titans, non prima di aver fatto parte della Young Justice insieme a Impulse e Superboy. Tim probabilmente è uno dei Robin che è stato di più al fianco di Batman, insieme a Dick, ma ovviamente ha meno esperienza del ragazzo meraviglia originale che, infatti, vestirà, in varie occasioni, le vesti del Cavaliere Oscuro, sotto ordine di Batman stesso. Tornando a Tim Drake, smetterà per un breve periodo di essere Robin, per lasciare spazio all'unica ragazza meraviglia della storia di Batman ( anche se in realtà esistono altre ragazze meraviglia, quali Carrie Kelly, la sesta Robin, Helena Wayne, figlia di Batman in Earth 2 e altre) che però morirà dopo poco, incoraggiando Tim a tornare ad essere Robin. Stephanie Brown, quarta Robin e prima ragazza meraviglia, tornerà in vita come Jason, nei panni 4 5 CAFFÈ PACINOTTI dell'eroina Spoiler e,in seguito, come Batgirl III. Uno dei Robin più recenti, e forse uno dei più importanti della storia del ragazzo meraviglia, è Damian Wayne, figlio di Bruce Wayne e della figlia di Ra's Al Ghul, Talia. Il ragazzino, addestrato ad essere uno spietato assassino dalla Lega delle Ombre, di cui il nonno è il leader ( è uno dei più pericolosi nemici di Batman), viene spedito dal padre, che non lo vede di buon occhio, così come tutti gli altri membri della Bat famiglia, specialmente Tim, che verrà quasi ucciso da Damian. Inoltre, il giovane Wayne, con la scusa di essere il figlio biologico di Bruce, sfiderà e giurerà di sconfiggere tutti e tre i suoi predecessori nel ruolo di Robin. L'unico ex ragazzo meraviglia a cui si “affezionerà” e per cui proverà una “distorta” ammirazione è Dick, che, dopo aver vestito i panni di Batman a seguito della morte dello stesso, lo sceglierà, anche se all'inizio a malincuore, come Robin. Purtroppo ogni tanto si troverà a sopportare il carattere arrogante e presuntuoso del piccolo Wayne, ma alla fine lo considererà a tutti gli effetti come un fratello minore. Nella saga “remake” del New 52 di Batman, “Notte dei Gufi” si fa una scoperta sconcertante riguardo al primo Robin: in realtà il ragazzo era stato scelto dall'organizzazione criminale della “Corte dei Gufi” come loro membro, ma, a “causa” di Batman, Ri- chard si è rivelato per loro un traditore diventando Robin. Inoltre, nella saga New 52 “Morte della Famiglia” tutti gli alleati di Batman si troveranno a fronteggiare un Joker più pazzo del solito. Durante questa saga, perderà la vita Damian, ma, come è uso nella DC e nella Marvel, il giovane tornerà in vita con degli “ upgrades”, ovvero con dei superpoteri molto simili a quelli di Superman. Ci sono state diverse versioni “cartoonate” del ragazzo meraviglia e quello più “gettonato” è sicuramente Dick: essendo il Robin originale, gli autori tendono a infilarlo un po' dappertutto, sia come Robin che come Nightwing, seguito da Tim, Jason e Damian, protagonista del film “Son of Batman”. Bruce, come già detto, considera all'altezza del ruolo di Cavaliere Oscuro solo Dick, che eccelle in agilità, deduzione e lotta corpo a corpo, oltre che ad essere stato il suo primo pupillo e quindi, primo figlio. Batman ha voltato pagina quando ha adottato Robin. Se prima era freddo e terribile, il ragazzo meraviglia ha saputo aprire il suo cuore a forti sentimenti paterni, come solo un figlio sa fare. Perciò non dobbiamo celebrare 75 anni di un giovane eroe, ma anche 75 anni di cinque ragazzi che hanno dissolto l'oscurità presente nel cuore dell'uomo pipistrello. Tantissimi Auguri, Pettirosso, sei libero di volare. Gli scacchi, uno sport per la mente di Steven Salamone, I^ F Quest' anno la scuola ha promosso un corso base sugli scacchi. Questo progetto è stato organizzato dal Comune di La Spezia in collaborazione con l'associazione Scacchi per La Spezia, e aveva lo scopo di far conoscere questo gioco ai ragazzi. Io fin da bimbo ci giocavo con mio nonno ma senza conoscere veramente le regole e quando ho saputo di questo corso ho deciso di frequentarlo per imparare a giocare seriamente. Le lezioni si dividevano in due parti: il corso base e il perfezionamento. Nel primo ci hanno insegnato, appunto, le regole base del gioco: il nome dei pezzi - ovvero pedoni, torri, cavalli, alfieri, regina e re - , come si spostano sulla scacchiera, le aperture - ovvero le tattiche per incominciare una partita avendo già dei vantaggi - lo scopo unico, cioè quello di dare scacco matto al re, e il valore dei pezzi che varia a seconda di quante caselle "controllano" e dalla posizione che occupano sulla scacchiera (naturalmente un pezzo che è bloccato dai suoi alleati non sarà molto utile e di conseguenza non avrà valore). Al termine del corso base è stato organizzato un torneo dall'associazione per farci vivere l'esperienza sul campo. Alle premiazioni abbiamo conosciuto la più volte campionessa italiana di scacchi ( che ho avuto, tra l’altro, la sfrontatezza di sfidare, conscio della mia imminente sconfitta). Nel corso di perfezionamento invece ci stanno insegnando ( il corso si sta ancora svolgendo) delle 5 6 CAFFÈ PACINOTTI regole più specifiche che permettono di contrastare attacchi dell'avversario o di non creare punti deboli nella scacchiera che possono essere sfruttati dall'avversario per "indebolirci”; trucchi per dare scacco matto in poche mosse o perfinire il gioco con solo un pezzo e il re a disposizione. In breve ci insegnano le aperture, il medio gioco, come dare matto, gli svantaggi e vantaggi che crea lo spostamento di un pezzo. Gli scacchi sono considerati uno sport e capisco che, per chi legge, considerare questo uno sport è difficile visto che l'unico movimento che si compie è lo spostamento del braccio; ma in realtà questo è un’attività che non allena il corpo ma l’organo più importante che abbiamo: il cervello; è stato scoperto che gli scacchi aiutano moltissimo la capacità di concentrazione e lo sviluppo della memoria, aumentano la pazienza e la creatività. Per questo un' associazione fondata dal campione russo di scacchi Kasparov sta proponendo l'inserimento degli scacchi a scuola come materia didattica. La maggioranza dei parlamenti Europei sono stati convinti dalle affermazioni del campione russo tanto che il progetto in questo momento è già attivo in buon parte del nord Europa. Cavalieri, furfanti ed altri mentitori di Lorenzo Beretta, V^ B Soluzioni agli esercizi della precedente edizione: 1. Indichiamo con (A),(B) e (C) rispettivamente Alberto, Bruno e Carlo. Se (C) fosse un cavaliere allora sarebbe vero che (B) ha affermato “Non siamo tutti e tre cavalieri” dunque (B) è necessariamente un cavaliere perché se non lo fosse allora ci sarebbe almeno un furfante e dunque direbbe la verità, contraddizione. A questo punto risulterebbe che anche (A) dice la verità, falsificando l’affermazione di (B), contraddizione. Dunque è falsa l’ipotesi iniziale e (C) deve essere un furfante. ma questo implicherebbe che egli abbia mentito nel giorno precedente essendoci più di un furfante tra gli interrogati. Dimostrato questo si ha che nessuno può essere sincero il secondo giorno e se vi fossero due paggi questi dovrebbero mentire entrambi il secondo giorno, ed essere entrambi sinceri il primo, ma questo è assurdo. Può darsi invece il caso in cui tutti gli interrogati sono furfanti fatta eccezione per il 2007-esimo che è un paggio, il quale è sincero il primo giorno e mente il secondo. Da questo segue che (B) sta mentendo e dunque anche (A) mente, in conclusione non vi sono cavalieri tra di loro. 3. Sia (F) il numero dei furfanti, si avranno dunque (F) persone sincere in ciascun giorno, come per l’esercizio precedente vale 2(F)= 2(C)+(P), è inoltre noto che (C)=1 e che la somma degli abitanti vale 2009 ossia (C)+(P)+(F)=2009, da queste tre semplici equazioni si può dedurre (P)=1338. 2. Si può subito notare che Lorenza ha sentito al massimo due affermazioni vere in totale in quanto le affermazioni di ogni giorno sono a due a due contraddittorie tra loro. Inoltre il numero di affermazioni vere è 2(C)+(P) < 3 dove (C) è il numero dei cavalieri (che dicono la verità per due volte) e (P) quello dei paggi che sono sinceri soltanto un giorno su due. Dimostriamo ora che non può darsi il caso che vi sia un solo cavaliere: se ci fosse un solo cavaliere questo dovrebbe essere il primo ad essere interrogato affinché sia sincero il secondo giorno 4. Si può intuire (dimostrarlo formalmente sarebbe lungo) che se non vi fosse tra i sospettati una persona che dice sempre il vero il problema sarebbe irrisolvibile, da ciò si può dedurre che bisogna interrogare tutti i sospettati almeno una volta per essere certi di includere nel gioco anche chi è immune al siero. Dopo aver interrogato il primo giorno tutti i 2015 sospettati li dividiamo in insiemi a seconda della persona da ciascuno accusata, detto A l’insieme avente minima cardinalità (significa numero di elementi, si indica con |A|), dimostriamo che sono 6 7 CAFFÈ PACINOTTI sempre sufficienti 2015 + |A| interrogatori. Interrogando una seconda volta tutti i componenti di un insieme potremo trovare colui che dice sempre il vero (allora sentendo dalla stessa persona 2 volte la stessa accusa non avremo dubbi sul colpevole) oppure non trovarlo, essendo cosi certi che la prima dichiarazione di quell’insieme fosse falsa e dunque necessariamente vera la seconda. In ogni caso avremmo trovato il colpevole, il caso più sfavorevole si ha per |A|=1007, da cui il minor numero di interrogatori risulta 2015+1007=3022. Supponiamo che il primo della fila sia un cavaliere, dimostriamo ora per induzione che, data questa supposizione siamo in grado di determinare la natura di tutti gli altri componenti della fila; ovviamente date due persone la seconda si riferirà alla prima, della quale conosciamo la natura, dunque possiamo stabilire se la seconda mente o meno e quindi la sua natura. Se di N persone conosciamo la natura allora la N+1-esima si riferirà certamente ad una di loro e dunque potremo capire se mente o meno e così la sua natura. A questo punto abbiamo che, cambiando la supposizione iniziale ogni persona cambia la sua natura (da furfante risulta cavaliere e vice versa) quindi se data la prima supposizione avremo (C)>(F) allora invertendola ci troveremo d’accordo con le ipotesi del problema, altrimenti avremmo già determinato la natura di ognuno in accordo con le ipotesi e cambiando la supposizione iniziale ricaveremo una contraddizione. Abbiamo appena dimostrato che indipendentemente dall’assunzione iniziale siamo in grado di determinare univocamente la natura di ognuno date le premesse del problema. Draghi e prigionieri: 1. Su un’isola ci sono 100 draghi dagli occhi verdi, essi non possono vedere la propria immagine riflessa ne parlare con gli altri del colore degli occhi, c’è inoltre una profezia, nota a tutti, che stabilisce che se un drago dovesse scoprire di avere gli occhi verdi allora si trasformerebbe in un passero a mezzanotte in punto. Un turista sconsiderato, non sapendo che i draghi sono logici provetti, rivela a tutti loro che almeno uno di loro ha gli occhi verdi (eh sì sembra non esserci nulla di nuovo per i draghi, dato che ognuno di loro vede 99 draghi dagli occhi verdi). Spiegare come evolve la situazione. 2. In un carcere di massima sicurezza il carceriere decide di fare un gioco: spiega a 100 prigionieri le regole, dando loro una notte di tempo per ideare una strategia. Il gioco consiste nel rinchiudere ognuno di loro in una prigione dove perderà il senso dello spazio e del tempo, chiamando in ordine casuale ogni tanto un prigioniero verrà portato in una stanza contenente solo una lampadina (che può avere due stati: accesa o spenta) a quel punto egli può cambiarne lo stato oppure no. Per vincere al gioco e guadagnarsi la libertà i prigionieri devono ideare una strategia in modo che uno di loro sia in grado di dire con certezza, dopo essere stato nella stanza, ad un certo punto del gioco, che fino a quel momento sono stati chiamati tutti e 100 i prigionieri. Ideare una strategia supponendo che non si abbiano vincoli di tempo, tenendo conto che prima o poi tutti verranno chiamati (comunque loro non hanno il senso del tempo) e che il primo ad essere chiamato non sa di essere il primo e se un prigioniero viene chiamato due volte non sa quanti prigionieri sono stati chiamati nel tempo trascorso. La scienza del TAML di Angela Forti, III^ A Molti degli inquinanti versati nei corsi d’acqua, come coloranti e pesticidi, anche se presenti in minime quantità sono in grado di compromettere le reazioni biochimiche che nell’uomo determinano il comportamento, l’intelligenza, l’immunità e la riproduzione. Per anni gli scienziati sono stati alla ricerca di un modo che permettesse di eliminare gli inquinanti persistenti, cioè quelle sostanze in grado di resistere alla degradazione e quindi particolarmente nocive sia per la salute umana che per l’ambiente. La risposta è arrivata intorno al 2005 quando gli studiosi dell’Institute for Green Oxidation Chemistry della Carnegie Mellon University sono riusciti a sintetizzare il primo TAML, una molecola in grado di in grado di degradare gli inquinanti nei loro costituenti non tossici senza rilasciare ulteriori contaminanti in tempi dell’ordine di qualche minuto o qualche ora. 7 8 CAFFÈ PACINOTTI Per elaborare un agente chimico efficace si era rivelato necessario l’impiego degli stessi agenti decontaminanti di cui si serve la natura: il perossido di idrogeno e l’ossigeno, e di conferirgli la struttura di un enzima, un catalizzatore biochimico che incrementa enormemente la velocità delle reazioni. Gli enzimi rappresentano, infatti, una componente fondamentale nello svolgimento di ogni processo chimico: basti pensare alla ptalina enzima della nostra saliva senza il quale dovremmo impiegare svariate settimane per riuscire a decomporre la pasta negli zuccheri che la costituiscono. In particolare in natura, una classe di enzimi, le perossidasi, catalizzano le reazioni che coinvolgono il perossido di idrogeno, lo stesso composto che si usa per schiarire o per smacchiare i tappeti, prodotto leader nelle lavorazioni industriali. all’atomo di ferro una molecola d’acqua: quando sono immersi in soluzione acquosa, l’atomo di ferro acquisisce un’altra molecola d’acqua che si va a legare sul lato opposto alla prima. Le due molecole sono legate in modo molto debole, e per questo motivo possono essere sostituite facilmente dal perossido di idrogeno. Espellendo entrambi i suoi atomi di idrogeno e uno di ossigeno, lasciando così un solo atomo di ossigeno legato al ferro, si ottiene una struttura centrale denominata intermedio di reazione. Sfruttando le proprietà elettronegative dell’ossigeno, si verifica un notevole incremento della carica positiva del ferro al centro del TAML, rendendo l’intermedio di reazione sufficientemente reattivo da estrarre gli elettroni dalle molecole ossidabili presenti in soluzione. Le sostanze, infine, vengono così smaltite tramite la loro riduzione ai componenti di base. I TAML in campo industriale La costruzione dei nuovi catalizzatori Grazie alle loro ridottissime dimensioni (500 dalton) i TAML sono più facili e meno costosi da produrre e sono più versatili rispetto ai catalizzatori naturali. Permettono, così una vasta gamma di possibili applicazioni in campo produttivo e industriale, che consentirebbero un efficace calo della dispersione di sostanze nocive all’interno dell’ambiente, oltre che l’utilizzo in campo farmaceutico contro batteri e germi patogeni. Indubbiamente, la loro applicazione rappresenterebbe Come lavorano i TAML una vera e propria rivoluzione scientifica e industriaI Fe-TAML allo stato solido hanno come ligando le. In natura l’ossigeno elementare, così come il perossido di idrogeno, è altamente reattivo come ossidante. Nella costruzione della nuova molecola, si giunse ad assemblare quattro atomi di azoto disposti a formare un quadrilatero e un atomo di ferro (Fe) ancorato al centro; tra di questi venivano a formarsi legami covalenti molto forti, mentre i gruppi più piccoli esterni, detti ligandi¸ formavano un anello detto macrociclo. Nacquero così, i catalizzatori Fe-TAML. Sezione mostre: In questa rubrica segnaliamo le principali mostre sul territorio provinciale e nazionale Potere e Pathos: bronzi del mondo ellenistico Firenze - Palazzo Strozzi 14 marzo - 21 giugno 2015 Boldini: lo spettacolo della modernità Forlì - Musei San Domenico 1 febbraio - 14 giugno 2015 Vittore e Benedetto Carpaccio: da Venezia all’Istria Conegliano - Palazzo Sarcinelli 7 marzo - 28 giugno 2015 8 9 CAFFÈ PACINOTTI Giappone: dai Samurai a Mazinga Treviso - Casa dei Carraresi, 11 ottobre 2014 - 31 maggio 2015; L’arte lombarda dai Visconti agli Sforza Milano - Palazzo Reale 12 marzo - 28 giugno 2015 Da Kirchner a Nolde : espressionismo tedesco 1905 - 1913 Genova - Palazzo Ducale 5 marzo - 12 luglio 2015 La redazione: Angela Forti, Anna Maggi, Claudio Benedetto Maggi, Davide Paturzo, Emma Biglioli, Kevin Pastorello, Laura Bellettini, Linda Veo, Lorenzo Beretta, Paolo Melillo, Rachele Cecchi, Steven Salamone. Art-work in copertina: Emma Biglioli, V A Vuoi partecipare al giornalino? Hai qualche articolo da proporre? Entra a far parte della redazione oppure scrivici a [email protected] o sulla pagina facebook per inviare materiale o chiedere informazioni. Ti aspettiamo! Ogni edizione sarà scaricabile dal sito dell’istituto; è possibile richiedere una newsletter mensile con l’edizione allegata. 9