View - ICS San Martino di Lupari

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View - ICS San Martino di Lupari
Istituto Comprensivo Statale di San Martino di Lupari
NUMERO 22 - GENNAIO 2011
Giornalino a diffusione interna
Numero 22 - Gennaio 2011
Redazione
Istituto Comprensivo Statale
San Martino di Lupari (PD)
Via Firenze, 1
Tel. 049 5952124 - Fax 049 9460484
e-mail: [email protected]
Dirigente scolastico
Dott. Franco Trevisan
Comitato di redazione
Insegnanti
Baggio Desi
Bernardi Andrea
Bizzotto Paola
Ceccato Bruna
Franceschin Giancarla
Lorenzin Gabriella
Stocco Rossana
Genitori
Ceccato Pierina
Il giornalino scolastico viene distribuito
a tutte le famiglie degli alunni, ai docenti
ed al personale A.T.A. dell’Istituto
Comprensivo di San Martino di Lupari.
Volare?
Modo infinito… tempo presente… coniugazione?
Volare è un verbo speciale, che ha in se
il fascino della storia dell’uomo, della sua
voglia di conoscere e di scoprire.
E tutti noi, grandi e piccoli, alunni e insegnanti, genitori e nonni siamo in… volo!
Siamo, nell’infinito cielo profondo, le ali
di Icaro, i colori delle mongolfiere, le fantasie dei deltaplani. Siamo le frecce tricolori.
Siamo sulla punta del naso di chi guarda
all’insù. Siamo curiosità, sfida, conoscenza,
fatica, impegno. Tutti i giorni. Tutti insieme.
Siamo in… volo, a vivere un’avventura
indimenticabile, che ci renderà grandi nel
cuore. Buon… vento a tutti!
Panificio
GALIAZZO SERGIO
& ENRICO s.n.c.
35018 SAN MARTINO DI LUPARI (PD)
Via C. Agostini, 42 - Tel. 049 595.23.12
Il Dirigente
dott. Franco Trevisan
Dal 1938. La camicia, specialmente.
BELMONTE factory outlet
CAMPAGNALTA di
SAN MARTINO DI LUPARI (PD)
vicolo Ungaretti, 4 - Tel. 049 946.04.96
Scuole dell’Infanzia di Campretto e Campagnalta
Complimenti
vincitori!
Complimenti ai bambini e alle
bambine delle scuole dell’infanzia di Campretto e Campagnalta che anche nell’a.s.
2009-2010 si sono distinti per
merito nel concorso “La natura
insegna” promosso dall’Etra e
rivolto a tutte le scuole del bacino d’utenza.
Hanno partecipato, in un’unica
classe di concorso, gli alunni
delle scuole dell’infanzia, della
primaria e della secondaria di
primo grado; fra tutti i partecipanti sono stati selezionati 80
finalisti che si sono ritrovati a
Cartigliano per la premiazione.
i!
i bambin
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Br
te così!
Continua
s Congratulazioni alla Scuola
dell’Infanzia di Campretto che
si è aggiudicata il PRIMO PREMIO con un meraviglioso lavoro
sul riciclaggio e il riutilizzo dei
rifiuti.
s Alla Scuola dell’Infanzia di
Campagnalta alla quale è stato attribuito il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA per il
particolare tema trattato: “la
fiaba del Vajont”.
1
Scuola dell’Infanzia
BORGHETTO
*HNB@MCNHMRHDLD
Dal 4 novembre è iniziato,
alla scuola dell’infanzia di
Borghetto, il progetto di
psicomotricità ad opera
della dott.ssa Beghetto
Eva dell’Associazione
culturale O.N.L.U.S.
Diadacon.
Tale proposta, con particolare riferimento alla
componente relazionale,
è diretta a tutti i 30 bambini di 3, 4, 5 anni della
sezione.
Il percorso psicomotorio
permette di far emergere comportamenti solidali e valorizzazioni individuali che possono essere esercitate
anche in classe con grande beneficio dei singoli bambini e del gruppo stesso.
Inoltre, l’attività stimola il movimento spontaneo e riequilibrante, favorisce un percorso evolutivo e formativo globale e facilita la comunicazione migliorando l’autostima nelle relazioni mediante l’utilizzazione sinergica di linguaggi espressivi diversi,
complementari ed integrati.
Scuola dell’Infanzia
BORGHETTO
RH@LNTM@ENQY@
Nel gioco psicomotorio vengono promosse situazioni di
socializzazione e cooperazione con particolare attenzione
alla prevenzione del disagio e
nell’ottica di facilitare l’inserimento.
Il percorso proposto, svolto
a piccoli gruppi, è basato sul
gioco simbolico, ossia su una
forma di gioco libero che diventa linguaggio e strumento
di comunicazione.
Il corpo ed il movimento, in
tale ambito, sono centrali in
quanto dirette espressioni
dell’emotività personale. Si
agisce, perciò, a partire dalle motivazioni profonde del
bambino, accompagnandolo
nel percorso di riconoscimento delle risorse che lo caratterizzano e di evoluzione delle
sue capacità espressive.
Tali ricchezze riverberano
attraverso il gioco di gruppo
dando il via ad un meccanismo di riconoscimento e di
rispetto reciproco.
Questo tipo di intervento,
quindi, considera e sviluppa
le capacità di comunicazione
e di relazione di ciascun individuo.
3
Scuola dell’Infanzia
A scuola con
CAMPAGNALTA
Tip Tap
I bambini di 3 anni hanno iniziato da pochi mesi una nuova avventura:
l’ingresso nella Scuola dell’Infanzia!
Per accompagnarli in
questa meravigliosa
scoperta è arrivato un
pulcino di nome Tip
Tap a cui all’inizio la
scuola non piaceva…
poi con il tempo ha
imparato a fidarsi
del maestro Coniglio,
ad apprezzare la
compagnia degli altri
cuccioli e a divertirsi
con loro.
Scuola dell’Infanzia
CAMPAGNALTA
Da grande farò il pompiere!
Probabilmente è quello che hanno pensato molti dei nostri bambini di 4
anni, dopo la visita alla caserma dei vigili del fuoco di Cittadella.
È stata una mattinata piena di emozioni e scoperte: che divertimento
salire sul camion e sul gommone, vedere le dimostrazioni di intervento,
indossare il casco e utilizzare l’idrante come “ veri pompieri”!
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speciale!
Scuola dell’Infanzia
Q
CAMPRETTO
uest’anno i bambini della Scuola dell’Infanzia di Campretto
sono stati accompagnati durante il periodo dell’ambientamento da una nuova amica: Ippolita. Già dal nome si capiva che
era una personcina particolare, un po’ schizzinosa. Ippolita cercava nuovi amici, ma alle prime difficoltà si scoraggiava, diventando via via più selettiva. Ecco la sua storia...
Ippolita
la bambina perfetta
Ippolita era una bambina che si credeva perfetta.
Un giorno capitò dove tanti bambini facevano una gara di
aquiloni. Partecipò anche lei, ma vinse un bambino con gli
occhi a mandorla. Questo bastò per farle decidere di giocare
solo con chi aveva gli occhi rotondi come lei. Con i pattini vinse
una bambina con i capelli neri e ricci, ed allora Ippolita decise di
giocare solo con chi aveva gli occhi tondi ed i capelli lisci e biondi
come lei.
Un po’ alla volta escluse dai suoi compagni di giochi anche i bambini cicciottelli, i maschi, chi non aveva le scarpe da tennis come lei.
Finalmente trovò una porta con su scritto: “riservato alle bambine alte
e snelle, gli occhi tondi, con i capelli lisci e biondi e le scarpe da tennis”. Ippolita pensò che era proprio il posto che faceva per lei, entrò.
Trovò una stanza piccola piccola, dentro non c’era nessuno, solo
uno specchio; nello specchio si vedeva la sua faccia triste. Ippolita
scoppiò a piangere.
Ma le giunsero i rumori dei bambini che giocavano di sotto, bambini biondi e bruni, grassi e magri, vestiti in vari modi, maschi e
femmine e, soprattutto, felici!
Ippolita si guardò allo specchio e poi… corse fuori a giocare
con loro. E fu finalmente felice.
Tutti i bambini hanno molto pensato e lavorato,
completando un libriccino pieno di giochi.
Abbiamo estratto a sorte 4 o 5 bambini per classe e dipinto le loro
sagome, le maestre hanno fatto “teatro”, e altro ancora.
Con questa storia i bambini hanno capito che si deve cercare di essere amici di tutti,
felicitarsi dei successi degli altri senza essere invidiosi, perseverare se qualcosa va
storto, ed assolutamente non è bello dire “non sono più tua amica!”.
Adesso, se qualcuno fa un po’ lo smorfiosetto, gli può capitare di sentirsi dire: “ Sei
proprio un’Ippolita!”
6
Scuola dell’Infanzia
CAMPRETTO
Dopo anni di onorato servizio…
…ci lasciano, chiamati a più alti incarichi, i personaggi che da anni accompagnano la vita scolastica dei bambini della Scuola dell’Infanzia di Campretto:
Coccodrilli, Lupi e Zebre
Con un po’ di rimpianto e non poca nostalgia li salutiamo, consapevoli del fatto che ogni bambino passato dalla nostra scuola, si aspettava la “promozione” da un gruppo all’altro come segno
tangibile del suo crescere.
Dopo molte riflessioni e tante ipotesi si è deciso di passare a quattro gruppi di lavoro, per
quest’anno, in via sperimentale. Ed ora non ci resta che dare il benvenuto ai nuovi amici:
Pollicini, Folletti, Maghi e Giganti
Sono personaggi imprevedibili, pieni di sorprese. Siamo molto curiosi di scoprire cos’avranno
da raccontarci.
Anche quest’anno
è arrivato l’Autunno!
E tutti ci aspettavamo giornate di sole fresco, che illumina paesaggi di caldi colori…..
e invece no! Pioggia e freddo la fanno da padroni.
Il maltempo ha tentato di farci desistere dal festeggiare con i NONNI
questa, solitamente, bella stagione. Non ha fatto i conti, però, con la
tenacia dei bambini di Campretto i quali, sprezzanti delle avverse condizioni atmosferiche, hanno retrocesso di un passo spostando la festa di
due giorni, ma alla fifine,
ne, il 12 novembre, ben coperti ed agguerriti, hanno
cantato quando c’era da cantare, ballato quando c’era da ballare e, soprattutto, mangiato quando c’era da mangiare!
I nonni non sono stati da meno. Pur preoccupati per i propri nipotini, hanno partecipato numerosi, applaudendo quando c’era da applaudire, mangiando quando c’era da mangiare, coccolando sempre! In realtà questa festa è un pretesto per festeggiare proprio loro, che con amore
infinito guardano ai nipotini come segno concreto di continuità e di speranza. E come potremmo
noi non ringraziarli continuamente, ricordandoci che i nonni sono le radici della nostra storia!
7
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 1ª - BORGHETTO
Le maestre sono 3
noi siamo in 23:
11 fanciulle
gentili e belle
e 12 cavalieri
valorosi e fieri.
Viviamo e chiacchieriamo a volontà
ma siam pieni di bontà !
La nostra aula speciale
non è proprio niente male.
Asso, Eli, Isa, Osso e Ulisse
sono i nostri amici speciali
e molto particolari.
Le maestre con la LIM
son delle maghette
e ci fan far
tanti punti, rombi e righette.
Già alcuni mesi son passati
e bravi siam già diventati:
scriviamo, leggiamo, contiamo
e ci divertiamo.
In classe ci troviamo
proprio bene:
insieme impariamo e giochiamo
senza grandi pene!
SIAMO PROPRIO FELICI
DI ESSERE AMICI.
8
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 2ª - BORGHETTO
Tutti al Bosco Magico
Che bello iniziare l’anno scolastico
con una gita!
Il 22 settembre, noi bambini di classe
seconda ci siamo recati in un luogo
fantastico: “Il Bosco Magico”. Per poter entrare ci siamo dovuti travestire
come i suoi abitanti: da “farfate” e da
gnomi. Ci ha accolti la Regina che ci
ha raccontato la sua storia e ci ha
accompagnato a visitare il suo regno. Così abbiamo conosciuto: Albero
Golosì, Ragno Guadagno, Zuga Tartaruga…
e purtroppo alla fine
abbiamo incontrato
anche la Strega
Buia, che
paura!
Per fortuna
con il profumo che rende
invisibili siamo
riusciti ad ingannarla e a scappare.
Chi l’avrebbe mai detto che un luogo
così speciale potesse trovarsi a pochi
chilometri da noi.
Cari amici, se siete interessati vi informiamo che lo potete visitare anche voi
a Nove (VI) al Parco di Corsara.
9
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 3ª - BORGHETTO
(MPKC d’arte
La geometria non poteva essere più facile, divertente e stimolante!
Con l’aiuto della maestra Franca Pettenon abbiamo scoperto come realizzare con materiale semplice ed in poche mosse le forme geometriche principali: quadrato, rettangolo, cerchio e triangolo.
Vi piacerebbe sapere come? Semplice! Basta procurarsi un foglio, munirsi di riga e
squadra, o più semplicemente seguire alcune regole di piegatura del foglio.
Che bello è stato scoprire come sia davvero facile costruire un quadrato perfetto con le
nostre mani, solo piegando il foglio rettangolare, e poi dal quadrato partire per ricavare
il triangolo e il cerchio. E così anche la nostra maestra di matematica è stata contenta,
perché abbiamo imparato ad usare in modo corretto parole difficili come “lato, altezza,
diagonale, vertice…”, e l’abbiamo
fatto nel modo più naturale: sperimentando e toccando con mano.
Ma per noi le figure geometriche
sono presto diventate terreno per
sbizzarrirci con colori e tecniche
di decorazione, per unire il nostro
lato scientifico con quello artistico.
Volete vedere i risultati? Entrate nell’aula di classe terza: sono
esposti i nostri quadri! Ecco una
delle opere:
È inconfondibile la “mano dell’autore”, vero?
Infine, per raccogliere tutte le nostre opere,
ognuno di noi ha fatto prendere “forma” ad un
libretto raccoglitore.
Ma se volete sapere di più sul nostro lavoro,
visitate il sito web della scuola alla pagina dedicata alla scuola primaria di Borghetto: presto
inseriremo le tappe del nostro percorso.
10
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 4ª - BORGHETTO
Progetto creativo-espressivo
“
FARE PAESAGGIO ”
È stato…
interessante
osservare paesaggi
nelle opere d’autore
sorprendente
realizzare ambienti
con poche
linee essenziali
entusiasmante disegnare paesaggi fantastici
impegnativo
copiare dal vero
gli alberi
del nostro cortile
divertente costruire
un paesaggio collettivo
11
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 5ª - BORGHETTO
Nei primi giorni di scuola ci siamo divertiti a costruire due puzzle di quadri
famosi: “La Gioconda” di Leonardo da
Vinci e “Caffè di notte” di Van Gogh.
Ci siamo divisi in due gruppi, ognuno dei
quali aveva a disposizione 260 pezzi.
Dopo un po‛ ci siamo trovati in difficoltà perché non riuscivamo a
completare le immagini; ci siamo
così accorti che la maestra aveva
mescolato le tessere dei puzzle!
Ma unendo i gruppi, collaborando e
aiutandoci a vicenda, siamo riusciti
a completarli.
Sempre durante le attività dell‛accoglienza, abbiamo provato a lavorare in gruppo per costruire i
MANDALA.
All‛inizio non è stato facile disegnare e colorare sullo stesso foglio,
a stretto contatto con i compagni;
ma i risultati ottenuti sono stati a
dir poco meravigliosi!
Abbiamo capito
che è bello lavorare
divertendosi con i compagni!
Gli alunni di classe 5ª
12
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 1ª - CAMPAGNALTA
Finalmente in prima!
Il primo giorno di scuola per noi bambini di classe prima è stato davvero emozionante e lo ricordiamo bene, anche se è passato già qualche mese.
I bambini delle altre classi e gli insegnanti ci avevano preparato una fantastica accoglienza. Infatti al suono della campanella siamo entrati in palestra ed è subito iniziata la festa. Tra gli applausi e i sorrisi di tutti, i nostri maestri ci hanno regalato una
rosa gialla e ci hanno scattato una foto ricordo, proprio come si fa con le persone
importanti.
Poi ci hanno accompagnato nell’atrio della scuola. Qui c’era uno strano albero, con i
rami secchi secchi e una porticina con un fiocchetto rosso. In seguito abbiamo scoperto che proprio quest’ albero era la casa di uno gnomo furbacchione, che aveva
nascosto un regalo proprio per noi all’interno del tronco: delle mele dolci e succose.
Mmmm....Che buone!
I rami spogli e tristi alla fine della mattinata sono diventati coloratissimi, perché ogni
classe, usando bottiglie, tappi e altri materiali, ha costruito degli addobbi davvero
originali: fiori, uccelli dalle strane forme e simpatiche api.
Di questa giornata di festa ci è piaciuto anche l’affetto e la simpatia dei bambini
“grandi”, perchè hanno voluto conoscerci, si sono presentati e ci hanno invitato a
giocare con loro a “prendi e scappa”.
Che bello!
Tutti, ma proprio tutti, ci hanno fatto sentire dei bambini
davvero SPECIALI!
I bambini di classe prima
Scuola Primaria “N. Sauro”
Un’ uscita
a due passi da casa
Classe 2ª - CAMPAGNALTA
il parco Milan
“Finalmente si va in passeggiata! Evviva!”
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Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 3ª - CAMPAGNALTA
Progetto archeoambiente
alla Scoperta delle Emozioni
A bordo di un preistorico pulmino,
equipaggiati tutti a puntino,
un dì al Piave siamo andati
e ci siamo molto entusiasmati,
alla ricerca di un’avventura
per arricchire la nostra cultura.
Il Piave ci aspettava,
ma quanta acqua ci ostacolava!
Nisi l’attraversava,
ma la truppa esitava.
Felici per l’avventurosa esperienza,
abbiam cominciato con molta pazienza,
a levigare, a scalfire con tanta selce
i rami sottili per fare le frecce.
Dietro un cespuglio, un bimbo scorgeva
le antiche orme di un grosso mammut
e a tutti i compagni con paura esclamava:
“Non ho il coraggio di andare laggiù”
Trovata pian piano la via della grotta,
a fatica abbian trovato la rotta.
Qualcuno nel buio neppur si muoveva,
e tante ombre sul muro scorgeva
“All’orso, all’orso” gridava
e tutta la truppa così si agitava.
A gambe levate siam scappati via,
ma sul sentiero abbiam trovato una scia:
era passato un bisonte infuriato,
che noi, mai, però abbiam trovato.
E quando siam tornati verso sera,
con la preistorica corriera,
anche se stanchi e affaticati,
ci sentivamo dei veri antenati.
16
Volete saperne di più? Andate al Consorzio del Brenta a Cittadella!
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 4ª - CAMPAGNALTA
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 5ª - CAMPAGNALTA
HALLOWEEN
TRADITIONS
Halloween is celebrated on October
31st, the eve of All Saints Day. Children
wear scary costumes (ghosts, skeletons, witches, vampires...).
They go from door to door and say
TRICK OR TREAT GIVE ME SOMETHING GOOD TO EAT.
Their neighbours give them a treat
(sweets, nuts, or money). If they
don’t, the children can play tricks.
One of the symbol of Halloween is
the pumpikin lantern called Jack-o’lantern.
There are Halloween decorations,
and snakes (sweets, nuts, popcorn, apple pie, pumpkin pie...).
People wear funny clothes and
masks, they tell scary stories and
they play Halloween games as
bobbing for apples.
17
Scuola Primaria “C. Battisti”
Un’uscita interessante
Classe 2ª - CAMPRETTO
Mercoledì 27 ottobre, noi alunni di classe seconda, ci siamo recati al forno di
pane vicino alla nostra scuola. Il fornaio, il signor Stefano e il pasticcere Mirko,
ci hanno accolto con molta cortesia e simpatia, nel loro laboratorio.
Il panettiere ci ha illustrato le varie fasi di preparazione del pane e ci ha mostrato tutti i macchinari elencandone le specifiche funzioni: l’impastatrice - la
raffinatrice - lo spezzettatore - il gruppo elettronico… Eravamo tutti molto curiosi ed interessati! Una volta pronte, le pagnottine sono state introdotte in un grande
forno, pieno di lucette e pulsanti.
Il profumo di pane e di pizza ci faceva venire l’acquolina in bocca!
Alla fine il fornaio e i suoi aiutanti ci hanno offerto una teglia di pizza e le pagnottine
appena sfornate, per gustarcele a scuola, in compagnia!
Grazie di cuore… ed appuntamento al prossimo anno
per provare ad impastare con le nostre mani!
Gli alunni di seconda classe, Campretto
LA
STORIA
DEL
PANE
18
Scuola Primaria “C. Battisti”
Classe 5ª - CAMPRETTO
Durante le ore di laboratorio stiamo leggendo un libro molto interessante
scritto da Michael Ende, intitolato “Momo”.
Momo, la protagonista, è una bambina dal cuore grande e possiede
una bellissima dote, che ben poche persone hanno: sa ascoltare con la
testa e con il cuore…e quando lo fa, la gente che le parla ha ancora
più voglia di raccontarle i propri sentimenti ed emozioni… Momo è una
bambina dal cuore puro pieno di bontà, di generosità e di fantasia…
Ecco un’utile riflessione che vogliamo condividere
con tutti i lettori di questo giornalino:
“Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne
meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo.
Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti
sappiamo che, talvolta, un’unica ora ci può sembrare un’eternità, e un’altra invece passa
in un attimo… dipende da quel che viviamo in quest’ora.
Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore.”
Michael Ende
La frase appena letta ci sembra molto importante per riflettere e ragionare sulla propria vita e
sull’uso del tempo che abbiamo a disposizione; non bisogna sprecarlo facendo delle sciocchezze ma agendo come Momo donando la propria purezza agli altri.
Secondo noi con questo brano l’autore vuole farci capire quanto è preziosa la vita, è il dono più
grande e non dobbiamo sprecare il tempo a nostra disposizione, anzi lo dobbiamo utilizzare per
migliorarci e migliorare chi ci sta intorno.
Da questo libro stiamo imparando moltissime cose e da questo brano abbiamo riflettuto sul
valore del nostro tempo…
19
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
Festa d’Autunno
Anche quest‛anno abbiamo festeggiato l‛arrivo dell‛autunno con:
– canti in allegria
– giochi in compagnia.
Naturalmente non sono mancate le buone e fumanti caldarroste
cucinate dai nostri genitori.
Per l‛ occasione abbiamo realizzato dei cartelloni
e un tavolone con la frutta autunnale…
20
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
…ma anche tanti
simpatici canti
con i quali
abbiamo
intrattenuto
genitori e nonni
in palestra.
Non sono mancate golosità
e leccornie tipiche della stagione.
Un grazie sincero alle mamme, ai papà
e ai nonni che hanno reso questa festa
ricca di partecipazione,
di simpatia e di calore.
21
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 1ª A-B-C-D
Pronti… partenza… VIA!
Il primo giorno!
Ricetta
per cominciare bene
Ingredienti:
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Progetto
“Alfabetizzazione emozionale” 1ªD
22
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 1ª A-B-C-D
Progetto “Alfabetizzazione emozionale” 1ªA
Istruzioni
Mescolare bene il tutto con una pioggia di coriandoli,
qualche indovinello, tanti giochi e una manciata di sorrisi.
Cuocere a fuoco lento per qualche giorno.
A cottura ultimata aggiungere poco alla volta un bel progetto
per imparare a conoscere meglio le nostre emozioni e…
…il gioco è fatto!
Si raccomanda di servire questo piatto accompagnato
da tanta voglia di continuare a crescere insieme!
23
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
24
Classe 2ª A
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 2ª B-C
A caccia di emozioni
per scoprirle, conoscerle, controllarle, apprezzarle
Carissime lettrici e carissimi lettori, quest’anno, Noi delle classi seconde B e C della
scuola primaria Duca D’Aosta, abbiamo partecipato al “Progetto Psicomotricità”.
Ci siamo divertiti “un mondo”, abbiamo giocato, ascoltato delle belle storie, fatto un
sacco di attività, ma soprattutto:
✓ abbiamo imparato che è importante riconoscere ed apprezzare i propri limiti;
✓ abbiamo imparato che è bello avere degli amici, ma è ancora più bello aiutarli
quando sono nel bisogno;
✓ abbiamo imparato che la rabbia, che qualche volta ci sentiamo dentro, non è un
grave problema, perché ci sono tanti modi per “farla sbollire”;
✓ abbiamo imparato che si può continuare ad essere amici anche quando si perde;
✓ abbiamo imparato che è bello giocare rispettando le regole ed ancora più bello
inventare storie piene di fantastiche avventure.
È difficile esprimere con
poche parole la “ricchezza”
dell’esperienza che abbiamo vissuto, abbiamo allora
pensato di aggiungere alle
poche righe scritte sopra,
qualche foto e qualche lavoro per farvi conoscere meglio alcune delle attività che
abbiamo svolto.
Ciao a tutti.
Vi diamo appuntamento
al prossimo numero
del giornalino.
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 3ª A-B-C
A scuola con i nonni Giuliano, Silvio, Lucia, Luigia, Emma Carla.
FjVcYdVgVXXdciVgZ
hdcd^cdcc^###
Cari bambini,
ai nostri tempi
tutto era diverso…
26
… dalle feste paesane
xAIgiochi
sh,UMIERAv
s.ATALECONLAhPASTOREAv
sh"ATIMARSOv
shLARANCOETAv
shELPINDOLOv
shELMOTOREDECARTONv
shPOMOAMANvEhUAALSALTOv
shALISIARESULGIASSOv
shABAETEvPALLINEDITERRACOTTA
shACAMPANONv
SIGIOCAVACONTUTTOECONNIENTE
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 3ª A-B-C
E gdkV iZ V Y ^ c Y dk ^ c V gZ / X ] Z X d h É ƒ 4
…dalla giornata a scuola
…alla lingua parlata
sVISIANDAVAAPIEDI
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GUSTODELLACONOSCENZAPROPRIOAPARTIREDALLEpiccole cose.
Mistero svelato: l’oggetto nella foto è un “vecchio” temperamatite.
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Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 4ª A-B
Quest’anno è stato un piacere ritrovarci il primo giorno di scuola…
Abbiamo imparato a realizzare delle variopinte barchette di carta.
Provate anche voi a costruirle:
ecco le istruzioni
e... buon lavoro!
Per noi sarà un anno importante, perchè…
...salperemo verso mete strabilianti
con il contributo di tutti quanti!
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Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 4ª C-D
Una nuova amica:
Rana Latastei
Era una splendida giornata di primavera ed era il giorno in cui
avremmo incontrato la nostra nuova amica: Rana Latastei. Con
lei fino ad ora, avevamo intrattenuto solo brevi scambi epistolari,
grazie ai quali cominciavamo a conoscerci un pochino… ma non
c’eravamo mai presentati ufficialmente!
Per incontrare Rana Latastei ci siamo recati fino allo stagno di Terrasoffice
e qui, …l’abbiamo vista. Se ne stava ferma sulla sponda dello stagno, un po’ intimorita dalla
nostra ingombrante presenza ed era… bellissima…
Ci siamo presentati e lei, ci ha confidato che è chiamata anche “Rana Rossa”, nome che deriva
proprio dalla sua colorazione bruno-rossastra che le consente di mimetizzarsi con le foglie
secche del sottobosco.
Rispetto ad altre rane, è facilmente riconoscibile grazie al particolare disegno della gola: una
linea mediana chiara tra due parti laterali piuttosto scure. È molto piccola (6/7 cm circa)
quindi di difficile visione, per questo motivo stavamo molto attenti a dove camminavamo,
perché ad ogni passo si correva il rischio di schiacciare lei o uno dei suoi molti fratelli e sorelle. Dopo esserci seduti vicino allo stagno, Rana Rossa ci ha raccontato la sua vita.
La vita di Rana Latastei
All’inizio della loro vita tutte le rane sono uova.
Mamma Rana Latastei depone le uova (anche 300/400 alla volta)
nell’acqua bassa e calma ai bordi dello stagno di Terrasoffice. Quando
le uova si schiudono nascono i girini che vivranno nuotando nell’acqua
per un po’ di tempo respirando con le branchie, proprio come fanno i
pesci.
Trascorso il tempo necessario, ai girini spunteranno le zampette che
permetteranno loro di vivere dentro ma anche fuori dall’acqua, perché d’ora in poi non respireranno più con le branchie, ma useranno la pelle e i polmoni. Sono
passati due mesi da quando Mamma Rana ha deposto le uova e i girini,
ormai grandi stanno per perdere la coda e abbandonare il laghetto che
li ha visti nascere…
D’ora in poi vivranno sulla terra, pronti a diventare a loro volta una
Mamma o un Papà rana. Abbiamo trascorso una
bella giornata in compagnia della nostra nuova
amica con la quale abbiamo stretto un patto di
solidarietà: raccontare la sua storia al maggior
numero di persone in modo che tutti possano
conoscerla e quindi rispettarla, perché solo se il suo habitat verrà
preservato potrà salvarsi dal rischio di estinzione…
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classie 5ª A-B-C
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Venerdì 12 novembre abbiamo osservato alcuni luoghi del nostro paese con la guida del
dott. Claudio Miotto. Siamo partiti dal vecchio campo da pallacanestro intitolato a “Flavio
Puglierin” per una visita interessante.
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La prima tappa è stata la chiesa storica. Ha 286
anni ed è stata progettata da Giorgio Massari, fu
anche il primo duomo di San Martino che poi fu sostituito nel 1938 dal duomo attuale. Il dott. Miotto ci
ha raccontato che nel 1750/51 il pittore bellunese
Gaspare Diziani ha affrescato il soffitto della chiesa
con “La gloria di San Martino”, che rappresenta
l’entrata del Santo nel regno dei cieli, l’opera ha 260
anni ed è la più famosa.
Questa chiesa aveva 6 altari laterali, lo storico ci ha
spiegato che, con i suoi collaboratori, ha trovato 5
pavimenti. Sono state trovate 16 tombe delle persone più ricche di San Martino, abbiamo giocato a trovare sulle mattonelle i nomi incisi, l’anno di nascita e
quello di morte dei defunti.
Davanti all’antica
chiesa
c’era una piccola fontana
dove i cittadini del paese
prelevavano
l’acqua necessaria per
la vita quotidiana.
Accanto al vecchio duomo nel 1585 Giovanni Battista
de Ponte ha costruito l’antico campanile che oggi ha
425 anni. L’orologio del campanile è stato fissato da
Bartolomeo Feracini nel 1734.
Questa escursione ci è servita a ricordare la storia
del nostro paese e a conoscere come vivevano
i nostri nonni e bisnonni.
30
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classie 5ª A-B-C
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È un vecchio edificio (87 anni) abbandonato dove si
macellavano le carni di bovini e suini. Si trova in via
Giotto all’incrocio con via Pasinato, questa via porta in
piazza 29 aprile dove è stato eretto il monumento ai
caduti, il 14 settembre 1916.
Il dott. Claudio Miotto ci ha raccontato che il Rio Borghetto scorreva a ridosso del macello, quindi la costruzione era a rischio di crollo, pertanto i responsabili
furono costretti a spostare, anche se con fatica, il canale in modo che l’acqua non danneggiasse le pareti.
Nel Rio si buttavano i resti della macellazione e le carcasse degli animali e spesso l’acqua
diventava di color rosso, a causa del sangue.
Sono stati proprio i cittadini di San Martino di Lupari i primi a portare le pregiate carni in città
lontane come Milano, percorrendo grandi distanze.
Per quei tempi (dal 1923 in poi) il macello portava molta ricchezza nel nostro paese.
Ora è chiuso (e forse destinato al crollo) e se passando si osserva bene
si vede la scritta “MASEARO”.
Secondo noi la visita è stata interessante perché non pensavamo che un vecchio edificio
sgangherato com’è potesse avere un passato così importante! E forse potrebbe ritornare importante se qualcuno lo trasformasse… in museo o in teatro…
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È un palazzo grande (15 ottobre 1883) situato in Via
Cardinal Agostini di fronte alla Canonica. Sulla parte
esterna si nota un’enorme porta in legno dalla quale
i carabinieri aprivano alla gente dopo aver controllato dallo spioncino; lo si può vedere molto bene avvicinandosi.
Dentro alla caserma si trova la prigione con le celle
molto strette, anche le finestre sono piccole, quadrate e chiuse da sbarre di ferro. Le foto che abbiamo
visto ci parlano di un posto veramente brutto. Qui finivano le persone che avevano commesso
un furto o procurato danni ad altri. Esternamente il palazzo è ancora bello, nella parte alta
sono situate delle finestre rotondeggianti mentre quelle quadrate del piano terra sono poste
ad una altezza molto più alta rispetto all’altezza normale di una persona.
Ci è piaciuto molto salire nella “macchina del tempo” con il dott. Miotto per tornare indietro
di almeno cento anni e scoprire come si è trasformato ed evoluto il paese in cui ci troviamo a
vivere, studiare, giocare…
Abbiamo capito che bisogna avere più cura e rispetto del “PASSATO” per lasciare “qualcosa
di buono” a chi verrà dopo di noi. È un impegno che ci siamo presi.
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Il 3 ed il 13 dicembre si sono tenuti due incontri organizzati dal comitato dei genitori delle
Scuole dell’Infanzia statali di San Martino di Lupari e dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Campretto. Ancora una volta questo è stato possibile per l’interessamento del nostro
Comitato, il quale dà alle scuole dell’infanzia un aiuto incommensurabile. Le due relatrici hanno portato argomenti di primaria importanza, affrontati in modo pratico e dialettico.
L’unico rammarico è per la scarsa partecipazione. Si riporta brevemente quanto affrontato.
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TERAPIAERIABILITAZIONEUROPROCTOLOGICA
(A FOCALIZZATO LA PROPRIA ATTENZIONE SU ASPETTI CRITICI DELLALIMENTAZIONE INFANTILE GRANDE
CONSUMODICIBOSPAZZATURASINDROMEDELhPOLLOALLEVATOINBATTERIAvAUMENTODELLOBESITË
INFANTILECOMPLETAIGNORANZASULSIGNIlCATODEGLIADDITIVIMANGIARECOMEUNAUTOMA
(A SVILUPPATO LACQUISIZIONE DI CONOSCENZA COMPETENZA E PENSIERO CRITICO AUTONOMO DA
PARTEDEIGENITORIEBAMBINICOINVOLTI
Alla fine del corso i genitori hanno saputo riconoscere:LIMPORTANZADILEGGERELEETICHET
TEEDIMANGIARECIBISANICONILMINORCONTENUTODIADDITIVICOMPRENDENDONEILSIGNIlCATO
CHESIPOSSONOSOSTITUIRELEMERENDINECONALTERNATIVEINTERESSANTICHEGLISPOTTRASFORMANO
IRAGAZZIINMACCHINETRITAALIMENTIDOVELUNICASENSAZIONEÒLAPERCEZIONEDELLASAZIETËLE
REGOLEPERUNALIMENTAZIONESANASECONDOLINEEGUIDAINTERNAZIONALI
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I bambini imparano quello che vivono… OSSIACOMEGLISTILIEDUCATIVILEBUONESTRATEGIE
OALCONTRARIOLEhTRAPPOLEvINCUINOIADULTIGENITORICADIAMOPOSSANOINmUENZAREPOSITIVA
MENTEONEGATIVAMENTELARELAZIONECONINOSTRIlGLIELALOROAUTOSTIMA5NGIOCODISPECCHI
EDIhRImESSIONIvCHECIPUÛPORTAREVICINOODISTANTEDALhCUOREvDEINOSTRIlGLI&IGLICHE
VIVONO OGNI GIORNO DI PIá COME hRE SENZA REAMEv ESERCITANDO SPESSO UNONNIPOTENZA DI
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