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17 dicembre 2014
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Politiche
Le none assise
europee della montagna
Gianluca Lentini
La nuova Pac per le montagne europee.
Le none assise europee della montagna, tenutesi a Bilbao a fine ottobre e organizzate da Euromontana,
l’associazione europea delle zone di montagna, e dal
Governo dei Paesi baschi, sono state dedicate alla “Qualità dalle montagne - Prosperità per le popolazioni e
per i territori” e sono state strutturate in modo analogo
ai cinque seminari nazionali di informazione sulla nuova Politica agricola comune tenutisi in Italia, Portogallo,
Francia, Slovenia e Romania, nell’ambito del Progetto
“Una nuova PAC – montagne di opportunità”. Il progetto “Una nuova PAC – montagne di opportunità” è cofinanziato dalla Direzione generale Agricoltura e sviluppo
rurale della Commissione europea ed Ersaf, l’Ente regionale lombardo per i servizi all’agricoltura e alle foreste, è partner capofila per l’Italia.
Le assise hanno visto oltre 300 partecipanti da tutta
Europa, nonché la partecipazione ad alto livello politico
di importanti aree montane del continente, dalla Scozia
al Rodano-Alpi, dalla Catalogna alla Svizzera, dalla
Norvegia alla Grecia. Il Ministro alle Politiche agricole,
alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha portato il
saluto e la testimonianza del Governo italiano, quale
presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea.
Le giornate hanno rappresentato un’interessante occasione di comunicazione e networking, a naturale completamento dei seminari di informazione nazionale: sono stati presentati esempi dell'implementazione della
nuova Pac a livello europeo e particolare rilievo è stato
dato alle diciture protette e ai marchi certificati, alla capacità degli attori interessati di fare rete e di coinvolgere le realtà amministrative e produttive delle aree rurali
di montagna. È stato dato anche particolare rilievo
all’importanza dei singoli enti portatori di interesse per
le opportunità a livello europeo e per agevolare la comunicazione e la cooperazione sovranazionale.
Il messaggio fondamentale dei tre giorni può riassumersi nel concetto che la montagna, di fronte a difficoltà oggettive di tipo morfologico, climatico-ambientale,
demografico e logistico, è luogo d'opportunità, ed è area
chiave per lo sviluppo economico, la socialità, la qualità
della vita, la preservazione della cultura, con riferimento particolare ma non esclusivo alla cultura agricola e
alimentare: l’agricoltura di montagna è area e luogo di
innovazione possibile e sostenibile.
Perché l’agricoltura di montagna esprima al meglio il
proprio potenziale occorre la presa di coscienza e di responsabilità dei suoi attori, l'informazione completa e
aperta riguardo le strategie dell'Unione e le possibilità
finanziarie, e il desiderio degli attori montani di conoscersi, di fare rete, di porsi sfide e di guardare al futuro
al di là del proprio microcosmo e del proprio interesse
immediato e particolare, un fatto che rappresenta, nello
specifico, un problema eminentemente italiano. La sfida
dell’innovazione è anche una sfida di comunicazione: gli
attori rurali italiani, così come quelli di tutta Europa,
non devono solo attendere di essere informati e contattati, ma è opportuno si muovano attivamente, facendo
rete e andando a cercare quanto può servire loro, nonché padroneggiando gli strumenti, anche linguistici e
informatici, che permettono loro di informarsi e crescere, di innovare e di fare impresa.
I principali risultati delle assise europee della montagna, in termini di politiche per la ruralità in montagna
ed emersi a livello dei singoli gruppi di lavoro, sono sintetizzabili per singole aree tematiche di interesse della
nuova Politica agricola comune come segue:
• innovazione; deve emergere dal territorio montano il
bisogno di innovare e gli attori montani devono trovare nell’Europa e negli enti amministrativi di riferimento un interlocutore aperto, competente e non ec-
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la qualità in modo quantitativo, ove possibile, affinché prodotto certificato significhi davvero prodotto di
qualità: in questo caso lo sforzo è richiesto al legislatore e all’ente certificatore di riferimento.
cessivamente burocratizzato. Occorre migliorare la
formazione degli attori montani e le possibilità di comunicazione delle opportunità comunitarie anche e
soprattutto in termini di politiche (Europa 2020, crescita smart, sostenibile, inclusiva) e di finanziamento
(fondi FESR, fondi FEASR, progetti Horizon 2020,
progetti Interreg);
approccio territoriale; gli abitanti delle montagne devono essere cittadini con pari diritti e pari opportunità rispetto a quelli delle aree urbane nonché custodi
di un forte senso di coesione sociale e d’identità territoriale. Occorre contare sulle popolazioni montane e
coinvolgerle nella gestione del proprio territorio, nei
processi decisionali e nel dare forma al proprio futuro;
conseguenze socio-economiche; un particolare valore
aggiunto è riconosciuto alle filiere produttive corte,
alle economie a circolo chiuso, al radicamento di processi produttivi locali con tecnologie innovative, al
mantenimento della socialità attraverso l’incentivo alle giovani generazioni a restare in aree montane.
Questo può avvenire avvicinando le tecnologie
dell’informazione alle montagne, favorendo lo scambio e la conoscenza di tecnologie innovative, garantendo la diffusione delle informazioni a livello subnazionale, nazionale e internazionale;
ambiente e patrimonio; le montagne hanno l’opportunità unica di combinare il mantenimento della biodiversità, il rispetto dell’ambiente e le sfide del cambiamento climatico con l’eccellenza delle produzioni
locali. La nuova Pac, tra le altre politiche dell’Unione
europea, si colloca proprio nella direzione di produzioni locali di qualità nel rispetto della biodiversità e
del patrimonio ambientale;
approcci di marketing; il marketing territoriale è fondamentale per la competitività dei prodotti di montagna. Occorre promuovere la conoscenza anche
dell’identificazione “Prodotto di montagna” e altre
certificazioni, incentivando le imprese a farne uso, e a
fare rete nel farne uso, evitando approcci contraddittori e stimolando la complementarità più che la concorrenza;
qualità e tracciabilità; è emersa la necessità che il produttore che intenda preservare un prodotto di qualità
sia protetto e remunerato all’altezza del suo sforzo,
che trovi nell’attore amministrativo di riferimento un
interlocutore attento, competente e poco burocratizzato. È stato inoltre sottolineato il bisogno di definire
Maggiori informazioni
Tutti i materiali presentati e discussi nel corso delle assise europee della montagna di Bilbao sono disponibili,
nelle tre lingue ufficiali dell’evento (inglese, francese e
spagnolo), sul sito web dedicato:
http://www.euromontana.org/en/ixth-europeanmountain-convention-presentations/
Sul sito di progetto è anche possibile scaricare la scheda
informativa preparata da Ersaf per illustrare ai portatori di interesse internazionali l’implementazione della
nuova Pac in Italia:
http://www.euromontana.org/en/project/a-newcap/understanding-the-cap/
Tutte le informazioni circa il seminario nazionale italiano sono invece disponibili sul sito di Ersaf alla pagina
dedicata al proprio coinvolgimento nel progetto:
http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/notizie/notizie_f
ase02.aspx?ID=10076
Gianluca Lentini è referente scientifico per l'Ente regionale per
i servizi all'agricoltura e alle foreste di Regione Lombardia.
www.intersezioni.eu
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